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Continuano le partitelle d’allenamento per l’evento che conta davvero in questa infausta stagione, ossia la finale di Coppa Italia del 14 maggio. Riproposto da Conceicao il 3-4-3, che a questo punto sarà certamente lo schema con cui verrà affrontato il Bologna di Italiano. Uno schema che non piace all’allenatore portoghese — parole sue — ma al quale si è dovuto adeguare per le caratteristiche di gran parte degli elementi in rosa. Cosa che peraltro si dovrebbe sempre fare, ma capisco che sia complicato subentrando a metà stagione, specialmente nelle società incasinate come la nostra. Per quel che può valere, cioè meno di zero, questo schema convince poco anche me. Non perché abbia qualcosa contro il 3-4-3, sia chiaro, di tattica ne capisco poco e non voglio fare il fenomeno, ed è vero che questo cambio di modulo ha conferito una solidità difensiva maggiore; ma è altrettanto vero che offensivamente si continua a produrre poco e male, se non con le solite giocate estemporanee dei giocatori più talentuosi (che per fortuna nel Milan ci sono, checché se ne dica). Peraltro, per quanto riguarda la partita di ieri, ci sarebbe pure da discutere sulla solidità difensiva, giacché il Venezia ha avuto le sue belle occasioni e Yeboah per larghi tratti è sembrato Messi. Insomma, posso sicuramente sbagliare, ma prima di sentenziare di avere trovato la panacea dei nostri mali aspetterei, visti i tonfi del passato dopo le imprese di un giorno e le prestazioni così così contro l’Atalanta e quella dell’ora di pranzo di ieri. Vogliamo dire qualcosa di positivo? Diciamolo: ieri è stata abbastanza evidente l’intenzione della squadra di non premere troppo sull’acceleratore, per non sprecare fiato ed evitare infortuni, contro un’avversaria che, da parte sua, era spinta da ben altre motivazioni.

Non mi è piaciuto nessuno, se devo essere sincero. Diciamo che Rafa mi è piaciuto meno di tutti. E che Gimenez con la G ha sbagliato praticamente tutto, tranne l’ultima giocata. Il ragazzo non è il pacco che credono in molti, è bravo, è soltanto in crisi di fiducia: il suo linguaggio del corpo, il suo volto, lo raccontano in modo esplicito.

3 commenti su “VENEZIA-MILAN 0-2

  1. È chiaro che le attenzioni sono rivolte ad altro. In primis alla nostra finale che sarà molto molto complicata, ma per fortuna, si gioca in una partita secca dove può succedere di tutto.
    Poi naturalmente dopo la vittoria del Bologna stesso domenica di Pasqua, sta accadendo qualcosa che non osavamo neanche sperare.
    Certo mai dare per morta una persona se non è davvero spirata.
    Però ora solo il Napoli può gettare alle ortiche lo scudetto, cosa che ha cercato di fare durante il campionato con partite veramente non all’altezza.
    Mercoledì ci auguriamo tutti che la “favola” prosegua. Ci sarebbero tutti i presupposti, ma potrebbe essere per le merde la partita della rinascita. Naturalmente sto facendo tutti gli scongiuri possibili
    .
    Tornando a noi, partitella di fine stagione dove qualcosina in più hanno fatto Fofana e Pulisic
    Unaal solito Reijnders.
    Leao, ieri svogliato, molto svogliato.
    Pavolivic – ha commesso un fallo di rigore su Yeboha, che lo ha molto sofferto, che poteva cambiare la partita e la stagione del Venezia.
    Coincecao s.v. – continuo a ripetere che lo avrei voluto vedere da giugno. Magari faceva la fine di Fonseca o forse avevavmo un Milan alemno in lotta per il 4° posto. Non lo sapremp mai.

  2. Concordo, se lo avessimo avuto a giugno probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Sergio è un tipo particolare, ma non è una pippa. Andrà sicuramente via a prescindere dal risultato del 14 maggio, per sua volontà o per quella della società, o per entrambe le cose. Il giudizio su di lui inevitabilmente cambierà a seconda dei risultati finali. Con due titoli, anche se con un nono posto in campionato e una vergognosa eliminazione in Champions, il suo lavoro sarebbe sufficiente, solo con la Supercoppa Italiana, no.

  3. Il cambio di modulo è stato senz’altro positivo. Ne abbiamo guadagnato in meglio, mi pare ovvio.
    Mancano 5 partite in tutto per chiudere la stagione.
    La finale, in particolare, sarà quella che conta.
    L’Europa con il campionato non la raggiungeremo più, vincendo a Roma qualcosa si porta a casa.
    Partita scialba con poche, anzi nulle, emozioni. Però si è vinto. Questo basta.
    Fofana, Pulisic, Rejinders
    Leao
    Conceicao : spero continui così fino alla fine.
    —-
    Potrebbe sembrare che i prescritti puntino tutto sulla CL, credo invece che siano con fiato e idee al fondo del barile.
    Sentire Inzaghi che lamenta le rimesse laterali, i rigori, ecc. e mai una volta che sappia fare un’autocritica senza dare come al solito la colpa a terzi è l’emblema.
    Senza Thuram che tira la gamba come le capre che si fingono morte o Taremi che basta sfiorarlo che fa un carpiato tutto si fa più difficile.
    Come è difficile fargli ammettere che hanno avuto aiuti più o meno fortuiti, ma questo basta per godere di più.

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