
Posso immaginare il putiferio che si sta scatenando in questo momento nelle menti e nei cuori dei cacciaviti sparsi in ogni dove. Sliding doors come se piovesse: “Se non avessero convalidato il gol del pari…” Con i se e i ma si va poco lontano, nel calcio come nella vita. Se le disattenzioni, la mollezza difensiva, la pochezza offensiva fossero stati episodi soltanto di stasera, okay, mi sarei espresso nel post nella seguente maniera: “Il fatto che abbiamo giocato male non giustifica la convalida di un gol assegnato su assist di mano, gol che ha indubbiamente cambiato il volto della gara”. Ma gli atteggiamenti negativi sopra citati, si ripetono puntualmente a ogni nostra partita; è altamente probabile, conoscendo i nostri polli, che il modo per subire un gol regolare poco dopo lo avremmo comunque trovato. Non ho quindi il coraggio di inveire più di tanto contro la decisione del VAR di non annullare il gol emiliano, per quanto essa sia stata di un’assurdità indescrivibile. Proprio non ce la faccio.
Anche perché, se si analizzano obbiettivamente il gioco nei novanta minuti e le occasioni da rete ottenute dalle due contendenti, credo ci siano pochi dubbi su chi sia stato meritevole di conquistare i tre punti e chi di tornare a casa con le pive nel sacco. Di torti arbitrali ne abbiamo subiti a bizzeffe negli ultimi anni, quello di stasera è uno dei più clamorosi che io ricordi ( e ne ricordo tanti), ma penso che il tutto debba essere ascritto al dilettantismo societario che sta (neanche troppo lentamente) affondando questo amato e glorioso club. La politica calcistica fa parte del bagaglio professionale di ogni dirigente sportivo che si rispetti. È brutto, ma è così.
Non credevo al quarto posto, per cui non sono troppo deluso stasera. Me l’aspettavo, dopotutto. Certo, un pochino di dolore lo provo in ogni caso quando perde il Milan, e ancora di più quando assisto all’ennesima dimostrazione di come è stata ridotta questa squadra, per l’arroganza e presunzione di qualcuno. Dove diavolo sono i tuttaposter che ci insegnavano l’arte del vero tifo, soltanto perché azzardavamo un filo di scetticismo a inizio stagione? Dove?
Salvo soltanto Leao, detto il problema, l’indolente, colui da vendere prima di subito. Gimenez e Felix, gli acquisti di riparazione, hanno lasciato la squadra in nove sin dal primo minuto. Thiaw continua a piacermi poco, e sono stato carino. Pavlovic mi è piaciuto un po’, ma poco, più che altro per l’impegno e la grinta. Jimenez male male, il suo avversario diretto lo ha irriso dall’inizio alla fine. Reijnders e Fofana incapaci di toccare un pallone decente.
Conceicao non ci sta capendo assolutamente nulla. Non credo sia così scarso, tutt’altro, però l’impressione che sta dando è quella. Va detto.
11 commenti su “BOLOGNA-MILAN 2-1”
I commenti sono chiusi.
Anche il secondo gol pare un’azione irregolare.
Diciamo che su questa partita esiste almeno un concorso di colpa, fatto salvo che siamo inconsistenti.
Se fosse stato un incontro di pugilato avrebbe vinto il Bologna. Ma era un incontro di calcio e al calcio non si gioca con le mani.

Leao – una voce nel deserto.
Pavlovic – solo per il suo impegno e grinta.


Joao Felix – un acquisto durato i minuti che ha giocato nella prima partita in coppa contro la Roma illudendoci tutti.

Jimenez – partitaccia, ma resta sempre un giocatore valido e di futuro avvenire. Forse il suo ruolo è un po’ più avanti e non difensore puro.
Gimenez – al 20° secondo ha avuto la palla che poteva indirizzare la partita in modo diverso. Invece lo ha buttato alle stelle come un Vlaovic qualsiasi. Involuto.
Coincecao – Non ci sta capendo più nulla, nervoso, agitato ed insicuro e trasmette tutto questo alla squadra.
Un gol del genere verso altre squadre sarebbe stato annullato direttamente sul campo e il VAR sarebbe intervenuto sul fallo laterale.
Non siamo poca cosa in campo, ma soprattutto ad alti livelli, che poi la prima ne è diretta conseguenza.
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Non vedo luci in fondo al tunnel e per me che amo questi colori da quasi 60 anni è dura, molto dura.
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L’unica speranza sarebbe che se questi non vogliono cedere la società richiamassero Maldini e Tonali ed ingaggiassero un allenatore adeguato tipo Ancelotti.
Ma sono abbastanza cresciutello per credere ancora alle favole o a Babo Natale.
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ci sono due cose che mi fanno imbestialire: la prima è la nostra atavica propensione a fare cazzate giocando pure male, la seconda sono gli episodi delle irregolarità che tutti vedono ma ad ogni occasione c’è il famoso protocollo che spiega perché in quel caso il VAR non poteva intervenire.
Le disparità di trattamento stanno raggiungendo vette impensabili, va pur detto.
Noi non meritiamo nulla più che un piazzamento fuori dalla zona retrocessione, niente piazzamenti in coppe o coppette. Dobbiamo restare a casa un anno e far fare meno quattrini a quei pagliacci che sono a Casa Milan o in America.
Fonzie rock’n roll dov’è? Qualcuno l’ha visto? Ha per caso parlato alla squadra in uno dei suoi eccellenti discorsi motivazionali?
Manca un DS ma solo da noi, per sceglierlo, ci sono le primarie a scrutinio segreto e poi dopo la scrematura si va per alzata di mano. Siamo in balia di un qualcosa che fatico a comprendere e che forse non comprenderò mai.
Sono affranto, deluso, mi sento come uno che torna a casa e trova che i ladri gli hanno cagato in giro per casa e gliel’hanno messa a soqquadro. Ecco come mi sento.
oh, in tema di miracoli ho letto che è stato ritrovato l’audio della bestemmia di Lautaro che ha sempre negato di averlo mai fatto, che “non ho mai bestemmiato, mai. Io cerco di insegnare il rispetto anche ai miei figli, questa accusa mi ha dato tantissimo fastidio“, che ora patteggerà e pagherà una multa invece della squalifica che avrebbe dovuto invece scontare, guarda caso proprio con il Napoli, ma che per mancanza di tempi tecnici non è possibile ratificare, ebbene come la si può definire questa situazione?
Sempre loro, sempre loro. Occhio di lince domina.
Dobbiamo restare a casa un anno e far fare meno quattrini a quei pagliacci che sono a Casa Milan o in America.
Secondo alcuni è l’unica possibilità per la quale possano mollare.
Comunque ricostruire da queste macerie sarà molto dura e lunga.
Ghost, ormai patteggiano tutti, quelli ai quali è concesso farlo.
la questione non è che patteggiano tutti, ma che l’audio era scomparso.
C’erano frame dove si vedevano due cameraman davanti a Lautaro e nessuno dei due aveva registrato l’audio?
Ma possibile che nessuno si accorge che c’è un master puppets?
Oggi mi sembra un buon momento per ricordare le parole di Maldini rilasciate il 27 maggio 2022 alla Gazzetta. Ecco uno stralcio.
È l’uomo giusto per aprire un ciclo con questo Milan?
«Sicuramente lui (Pioli) è una componente importante. Poi naturalmente ci deve essere la volontà del club di aprire un ciclo. Oggi il Milan con una visione strategica di alto livello può andare a competere il prossimo anno con le più grandi. Se invece si scegliesse una visione di mantenimento, senza investimenti, senza un’idea da Milan rimarremmo nel limbo tra le migliori sei o sette squadre in Italia per tentare di rivincere lo scudetto e qualificarci per la Champions. Per questo è il momento che la proprietà, Elliott o quella che potrebbe arrivare, chiuda il triennio e capisca che strategia vuole per il futuro. Con due o tre acquisti importanti e il consolidamento dei giocatori che abbiamo possiamo competere per qualcosa di più grande in Champions».
È un’indicazione chiara per RedBird.
«Sì, anche se io con loro non ho avuto contatti».
È vero che ha letto sui giornali del cambio di proprietà?
«La cosa ci è stata detta dopo che è apparsa sulla stampa. Però qualcosa vivendo dentro la sede l’avevo percepita. Ma non è stato un problema. Alla fine quando riesci a creare un gruppo squadra speciale come il nostro queste indiscrezioni non turbano l’ambiente. A Milanello siamo andati avanti sapendo comunque che dietro avevamo una società forte sempre puntuale nei pagamenti. Certo, c’era curiosità. Qualche giocatore con il quale stavamo parlando di rinnovi ci ha detto: “Aspettiamo perché magari ci saranno più soldi”».
Sul mercato immagino che vi siate mossi da tempo…
«Da mesi ma in questo momento non abbiamo la disponibilità economica per pensare a questo salto di qualità. Anche perché siamo in una fase di passaggio. Vedremo… E in più c’è anche la questione relativa al contratto mio e di Massara. Siamo in scadenza e non abbiamo rinnovato. Devo dire che per il nostro percorso e per ciò che è successo in passato anche durante il periodo di crisi con Rangnick, trovo poco rispettoso il fatto che a oggi l’amministratore delegato ed Elliott non si siano neanche seduti a parlare con noi. Dico solo a parlare. Perché loro potrebbero anche dirci “il vostro lavoro non è stato abbastanza buono per continuare”. O può essere che io dica “la vostra strategia non mi piace”. Come ho detto a suo tempo a me piace essere una sorta di garanzia per il milanista. Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un’idea vincente. Non potrei mai farlo. La realtà è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene».
A rileggerle oggi queste parole si percepiscono cose che allora c’erano sconosciute.
Certo Ghost, ma perchè il patteggiamento? Col Napoli per questione di tempi può anche giocare, ma poi si becca una squalifica intera.
Perché al massimo gli danno una multina.
Pensa te che circo
Cornuti e mazziati.
A parte il fatto che avrebbe potuto avere il buon gusto di starsene tranquillamente zitto, ma per i politici tutte le occasioni sono buone per coprire le proprie magagne.