
Essere milanisti in questa stagione è oggettivamente snervante. Un po’ perché diventa sempre più complicato svolgere il nostro compito, quello da tifosi, ovvero sostenere la squadra e attribuire equamente colpe e meriti. È complicato sostenere la squadra perché pare che i nostri eroi si siano accordati fra loro per commettere a turno le stupidaggini più disparate, e francamente ciò ti fa passare la voglia; ed è complicato attribuire colpe e meriti perché la sensazione di caos che avvolge ogni singola partita che andiamo a disputare ti priva della lucidità necessaria per ragionarci su. Stasera si è visto di tutto e di più di questa rosa assurda. Scelte quasi sempre sbagliate, scarsa incisività offensiva, ingenuità colossali, anche se accompagnate da buona volontà e tanta, tanta sfortuna.
Questo Milan ha ormai l’insana abitudine di compromettere scioccamente le proprie gare sin dalle prime battute, oppure quando sembra che l’andamento di esse stia per incanalarsi nella giusta direzione. Chi incontra il Milan sa benissimo che occorre pazienza, e che uno dei suoi avversari in campo prima o poi si inventa qualcosa di stupido, così, dal nulla. Ciò permette di preparare bene le partite, sia tatticamente sia psicologicamente. Per contro, i calciatori milanisti sanno che prima o poi uno dei compagni farà la stronzata, e questo di certo non aiuta, né tatticamente né psicologicamente. Stasera di stronzate ne abbiamo commesse ben due; entrambe letali, incomprensibili, imperdonabili. Se a questo aggiungiamo l’abituale sterilità offensiva, ecco spiegato il risultato finale.
Bisogna però precisare che, a differenza di altre volte, stasera avremmo meritato almeno il pareggio. Il Toro ha avuto le sue occasioni anche sull’uno a zero per raddoppiare, questo è vero, ma Milinkovic Savic è stato senza dubbio il migliore in campo in assoluto, parando un rigore a Pulisic, neanche calciato malissimo, ed esibendosi in un paio di difficili interventi (quello su Gimenez straordinario); e quando il portiere è il migliore in campo della squadra che vince, beh, un po’ di rammarico per la squadra che perde credo sia più che legittimo.
Premetto che il pesce puzza sempre dalla testa. Questo tormentone è doveroso e lo sarà fino a quando non cambierà drasticamente qualcosa a Casa Milan.
Ciò premesso, ritengo che un bel repulisti debba coinvolgere anche il parco giocatori. Certi errori sono inammissibili da parte di calciatori di questo livello, molti dei quali titolari in nazionali a loro volta importanti. C’è qualcosa che non va nella testa di qualcuno, qualcosa che certamente potrà essere guarito, ma altrove, non in rossonero: quando si forma un determinato mood (è tanto che volevo scriverlo, perdonatemi), è meglio cambiare aria, per il bene proprio e del club di appartenenza. Non faccio nomi, non ancora per lo meno, ma ho in testa qualche intoccabile e qualche sacrificabile, come ne abbiamo tutti. Ci sarà modo di parlarne, ora è prematuro.
Stasera mi è piaciuto moltissimo Pavlovic, e sta diventando una strana abitudine. Poi ovviamente Reijnders e Pulisic, due predicatori nel deserto come non se ne sono mai visti. Ottimo Gimenez, nelle rare volte in cui è stato servito. Theo per lo meno non ha commesso sciocchezze, e di questi tempi è grasso che cola. Maignan presenta da qualche tempo i sintomi della sindrome del Dida post petardo: il rinvio che ha causato l’autorete è inaccettabile. Thiaw già non mi entusiasma di suo, ma — autogol a parte di cui non è minimamente responsabile — il raddoppio granata è sua responsabilità, sia per l’inutile fallo sia per essersi messo a protestare con l’arbitro anziché concentrarsi sulla punizione che stava per essere battuta. Joao Felix ha colto un palo e impegnato abbastanza severamente il portiere granata in una occasione, ma la sensazione di inutilità che emana a ogni tocco di palla è quasi soffocante.
Conceicao: onestamente non ho capito l’uscita di Leao e la permanenza di Felix. Rafa non aveva fatto bene, ma almeno aveva dato segni di vita, a differenza di quell’ectoplasma del suo beniamino. Al netto di eventuali malanni fisici, ovviamente. Inoltre il suo modulo fab four mi sta sulle balle, anche perché finora non ha portato benissimo. Ma al di là di questo, Sergio mi sta piacendo sempre meno: francamente mi aspettavo di più.
18 commenti su “TORINO-MILAN 2-1”
I commenti sono chiusi.
Dicevo a fine partita che era una gara che in condizioni normali avresti dovuto vincere e forse avresti vinto. Non è stata una partita normale infatti, parlavo di surreale perché sembrava vissuta in un sogno, in una realtà sospesa tra la verità e la fantasia. Questi sono i dati statistici: Possesso palla 35% – 35%; Gol attesi 0.36 – 2.39; Grandi occasioni 0 – 2; Tiri totali 9 – 26; Parate 7 – 2; Calci d’angolo 4 – 11; Falli 14 – 5; Passaggi 278 – 507; Calci di punizione 5 – 13. Qualcosa di alieno è accaduto.
Tra l’altro mi sembrava di sentire nella ripresa il coro “Cardinale devi vendere, vatene vattene”, ma pare che fossero invece i tifosi del Toro che, nonostante stessero vincendo, intonavano il loro coro che è l’originale “Urbano Cairo devi vendere, vattene, vattene”. Abbiamo copiato anche il coro.
Ripeto quello che da oggi è il mio mantra: per adesso si vivono le partite solo con il disgusto dell’attesa di vederle e con la delusione e la rabbia di averle viste.
Riavviamo il nastro della partita e cancelliamo le due azioni che hanno portato ai due gol del Toro.
Il Milan ha avuto praticamente sempre il pallino del gioco in mano e meritava minimo minimo il pari, ma non è riuscito a concretizzare rigore compreso.
Pulisic non ha tirato malaccio, ma neanche benissimo secondo me. Il rigore ad un portiere così alto lo si tira all’incrocio dove è quasi impossibile arrivarci. Vedete ad esempio il rigore di Lucca, tralasciando la patetica sceneggiata del tiro io, no io ecc., un rigore tirato in modo perfetto.
Vediamo a parte i due gol. È qualcosa di assurdo che si vede forse nei campetti di terza categoria ma una volta ogni 5 anni.
La domanda sorge spontanea: in questa stagione non si è mai infortunato, non è che non regge un campionato intero ai suoi livelli?
Buona domenica, se così si può dire per noi milanisti. Con il rigore sbagliato di Pulisic, siamo a 50% di realizzazione di calci di rigore (3 su 6). Vale a dire che quando ci assegnano un calcio di rigore abbiamo il 50% di possibilità che lo realizzino, percezione che ho avuto già nel rigore di ieri, senza rincorsa e con Pulisic che neanche guarda il portiere. Forse dovrebbero esercitarsi un pizzico sui rigori?
Non vedo l’ora che finisca questa stagione balorda, a parte il lampo della vittoria (inaspettata) in supercoppa. Non so se vedrò le ultime partite. Anche se la classifica non ci condanna definitivamente, e c’è ancora la partita col Bologna da recuperare, pensare che questa non-squadra possa arrivare al quarto posto è esercizio di dissociazione dalla realtà. Per l’anno prossimo c’è da pensare a un repulisti a tutti i livelli, dirigenza, giocatori, guida tecnica. Non potendo cambiarne, purtroppo, la proprietà. Io opterei per sfanculamento di chiunque si senta “stretto” al Milan, indipendentemente se si chiami Leao, Hernandez, Maignan, o chi altri. Bisogna disfarsi di tanta cianfrusaglia come royal, chuck, Abraham, etc nonché l’ultimo arrivato, il raccomandato di Mendes. Spero che non siano state fatte promesse al super procuratore portoghese. Bisogna ricostruire da uno zoccolo duro di italiani, ben venga un Ricci, ma valuterei anche Ruggeri dell’Atalanta in sostituzione di Hernandez. Spero che Camarda e Liberali diventino sempre più centrali dall’anno prossimo, ma bisogna aggiungere anche esperienza, Walker da solo non basta.
Della partita di ieri, neanche tanto malaccio ma rovinata da errori che non si vedono neanche in terza categoria:
Pavlovic ⭐️⭐️⭐️ per l’impegno che ci mette, a proposito di gente che ha capito dove sta
Rejinders ⭐️⭐️ all’ottavo gol in campionato, emerge il suo livello tecnico nonostante stia giocando in un ruolo non suo, un po’ per colpa del mercato e un po’ perché sembra che il 4231 sia scritto nello statuto del club
Jimenez ⭐️spero che questo ragazzo ci tenga a rimanere al Milan, e non gli venga la voglia (comprensibilissima) di ritornare alla base Real Madrid
Tre bidoni per Joao Felix, raccomandato
Due bidoni per Thiaw, babbeo
Un bidone per Hernandez, dopo la figura di m3rd4 di martedì, ciliegina sulla torta di una stagione indecente, dopo le scuse alla squadra e ai tifosi, mi sarei aspettato una partita di bel altro spessore. Per me da sfanculare in un microsecondo al termine della stagione, anche se credo avrà pochissimo mercato
Fare epurazioni in periodi disastrosi è sempre pericoloso perchè il giudizio su uomini e calciatori è pesantamente condizionato da qui e ora.


REJINDERS: segna, si sbatte, sbaglia qualche pallone, ma è l’unico che sembra crederci
PULISIC: è vero che sbaglia il rigore, però ci mette sempre grinta e qualità


PAVLOVIC: quando onesti gregari come lui sono sempre i migliori in campo è sintomo che qualcosa proprio non va.


FELIX: sembra già stufo di vestire questa maglia

MAIGNAN: l’errore sul primo gol è gravissimo
THIAW: l’ingenuità sul secondo gol è imperdonabile
ovviamente per Conceicao. Per lui vale in maniera esponenziale il concetto che senza una società seria alle spalle qualunque tecnico farebbe fatica. Speravo che avrebbe saputo colmare il vuoto sopra di sè, non ne è in grado, non è una sua colpa, però è chiaro che sia un tipo di allenatore inadatto in una piazza come la nostra
Ricordo che qualche anno fa avremmo tutti sbolognato alla prima occasione Chala e Kessie, per poi rimpiagerli di lì a poco… Andando ancora più indietro (e tanto) nel tempo, ricordo le feste per il defenestramento del ribelle Davids che poi coi gobbi divenne uno dei migliori centrocampisti del mondo…
Che ci siano giocatori inadeguati è lapalissiano, ma credo che l’ambiente (il mood di cui parlava marcovan) determini un piano inclinato che pian piano fa scivolare tutti (sia quelli bravi che quelli scarsi) verso il baratro.
Prima di cambiare gioatori e allenatore andrebbe raddrizzato quel piano ma ormai è evidente che nè questa proprietà nè questa dirigenza ne abbiano le capacità (forse neanche la voglia).
Solo un miracolo può salvare questo Milan.
.
Passando a ieri:
.
Non potendo cambiarne, purtroppo, la proprietà. Io opterei per sfanculamento di chiunque si senta “stretto” al Milan
Finchè non ci libereremo di questa proprietà non potrà accadere nulla di più di quello che stiamo assistendo. Mettiamoci il cuore in pace è non facciamo nessun tipo di sogno o progetto perchè sono inattuabili.
.
L’autogol fantozziano nella sua incredibile casualità mi ha ricordato Dida che col Real Madrid va per fare un rilancio e si fa rimbalzare male la palla sulla coscia e la perde per forse Raul che fa il tap in.
Stagione, Società e squadra da radere al suolo e spargere sale sulle rovine, come Cartagine.
Dida che col Real Madrid va per fare un rilancio e si fa rimbalzare male la palla sulla coscia e la perde per forse Raul che fa il tap in.
CL novembre 2009, però almeno quella a Madrid la vincemmo 3-2. Prima storica vittoria al Bernabeu.
ho visto praticamente nulla, grazie ad un weekend fuori casa con la mia famiglia. Ho letto qualcosa e nemmeno ho cercato gli highlights di tutte le partite.
Qui il problema, a noi ben noto e ribadito per l’ennesima volta da marcovan, è la testa del pesce.
Siamo diventati orfani dell’identità del Milanismo, dello spirito Cacciavite. Ci stiamo trasformando come Malgioglio in tv: un pagliaccio che viene vestito e truccato nei modi più impensabili, più stupidi, più raccapriccianti che mente umana possa anche solo immaginare.
Se ne devono andare via, devono essere congedati con disonore e gli deve essere impedito qualsiasi diritto calcistico in cose che ci riguardano direttamente e indirettamente.
Ghost, l’accostamento a Malgioglio è inquietante.
beh si, è il suo atteggiamento che non sopporto proprio. E’ un personaggio imbarazzante, mentre come artista ha anche avuto collaborazioni di rilievo. Non mi piace perché è troppo esagerato e si presta così ad essere preso in giro.
Sul DS ormai ho perso le speranze, ma fosse solo quello il problema. Diciamo che sarebbe un problema in meno tra i tanti che abbiamo.
Se vogliamo ancora credere nel quarto posto, io non ci credo, bisogna come minimo vincere a Bologna e domenica sera con la Lazio.
La Roma, anche se scontato, ha travolto il Monza ed ora è lì ad un solo punto da noi. Si fa complicata anche la qualificazione in Conference.
Piuttosto che alla conference è meglio non partecipare a niente.
Smettete di fare ipotesi o progetti per il futuro, con questi qui non ci possono essere né speranze né futuro. Muoia Sansone con tutti i Filistei.
la Conference vale meno della Coppa Italia
Senza scendere nel reato di “Lesa Maestà”, potendo scegliere tra le due preferisco la Conference.
Ma tanto lo sappiamo che siccome saranno tutti riconfermati con “elogio” come hai giustamente scritto boss, non vinceremo nessuna delle due.