Como, martedì 14 gennaio 2025 – ore 18,30 – Stadio Sinigallia
Bilancio Serie A (in “casa del “Como”):
Giocate: 12
Vittorie Como: 2
Pareggi: 5
Vittorie Milan: 5
Gol Como: 14
Gol Milan: 19
Si torna in campo subito dopo l’ennesima partita buttata alle ortiche, potrebbe essere un bene per cercare di fare meglio, ma il Como non è così malaccio come la classifica mostra essendo in piena lotta per non retrocedere. Ha giocatori di discreto valore.
Ma il problema non è l’avversario, ma siamo noi! La gara col Cagliari, partita sotto i migliori auspici dopo la vittoria della Supercoppa italiana, ha mostrato ancora una volta i limiti di questa squadra. Incapace di sfondare una difesa ermeticamente chiusa. Ci era anche riuscita, ma due clamorosi errori da giocatori che non ti aspettavi hanno causato il pareggio e noi non siamo stati più capaci, anche per clamorosi errori, ritornare in vantaggio.
Il Como non giocava in Serie A dalla stagione 2002-2003. In quella stagione si classifica penultimo e retrocede in serie B. I 3 anni seguenti è una debacle completa, ogni anno retrocede dal campionato di appartenenza fino ad arrivare addirittura al fallimento. Riparte dalla Serie D nella stagione 2005-2006 e piano piano ritorna nei quartieri alti del calcio fino alla promozione dalla serie B alla serie A avvenuta la scorsa stagione.
Il Milan ha perso due volte a Como, l’ultima nella disgraziata stagione 1981/82 per 2-0 e i tifosi del Milan contestarono in maniera violenta fino ad arrivare a colpire Collovati con un sasso.
L’ultima partita si è giocata il 15 dicembre 2002 e vinta dal Milan per 2-1. Vantaggio di Ambrosini al 20°, immediato pari al 22° di Pecchia, poi ci pensa Shevchenko al 42° a fissare il risultato sul 2-1 finale.
Con il Como ci gioca l’ex Patrick Cutrone che sembrava da noi destinato ad una buona carriera. Nel Milan in 63 partite in A ha realizzato 13 reti, un discreto bottino tutto sommato. Poi fu ceduto nel 2019 al Wolverhampton dove un po’ si perso. Nel 2022 è approdato a Como e in riva al lago sembra essersi ritrovato, in 86 partite 29 reti, 6 delle quali in questa stagione.
Penso che l’arrivo di Coincecao sia stato ottimo, ma probabilmente tardivo per arrivare tra le prime quattro. Il 4° posto è distante 8 punti (Lazio), 10 se la Viola vince questa sera a Monza e poi dovesse magicamente battere nel recupero l’Inter. Non sono moltissimi punti, il problema che abbiamo ben 7 squadre davanti a noi. Certo fino a che la matematica non ci condanna possiamo ancora rientrare in gara. Dovremmo però vincere entrambi i recuperi, il che sarebbe già un’impresa, ma soprattutto dobbiamo avere quella continuità che ci auguriamo e che speriamo ormai dalla prima giornata. Penso quindi che domani sarà, più psicologicamente, l’ultimo appello.
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I RECUPERI DELLA 19ª GIORNATA
Martedì 14 gennaio 2025
ore 18,30 – Como-Milan
ore 20,45 – Atalanta-Juventus
Mercoledì 15 gennaio 2025
ore 20,45 – Inter-Bologna
D’accordissimo con marcovan che sarà dura, però per lo meno non sarà una partita come quella con il Cagliari. Il Como è una squadra che gioca, Fabregas non ha certamente la cultura calcistica di Nicola, che si propone, anche pericolosamente, ma che evidentemente lascerà anche spazi che dovremo essere bravi a sfruttare. Sarà più alto il rischio di subire, ma anche quello di offendere. In linea di massima è il genere di partita che preferiamo, sempre che non ci facciamo passivamente aggredire come è capitato in alcune partite.
il Como non dovrebbe essere una preoccupazione, se hai il carattere per fare una partita buona.
Per noi, il rischio che lo diventi, è molto alto.
Non so quale sia il vero problema, se la scarsezza tecnica di alcuni, la testa di altri, i problemi personali o i rapporti tra loro.
C’è, ed è evidente, una mancanza grave in una figura di riferimento.
Fonzie che si fa vedere solo quando si vince e fa un discorso motivazionale che neppure sotto effetto di stupefacenti riesce a stimolarti, tranne che al cesso.
Un proprietario che è perennemente in conclave e non si degna nemmeno di mandare un cazzo di video a supporto delle rare cose buone fatte o delle celebrazioni importanti.
Un presidente che è super impegnato e parla poco ma quando lo fa, rimpiangi perché non ha proseguito nel suo silenzio.
Un amministratore delegato che non è all’altezza, in tutti i sensi.
Un direttore tecnico che ha la tessera nei soli supermercati di fiducia a marchio francese.
Un direttore sportivo che finalmente sa fare il suo lavoro nell’ombra, che agisce all’oscuro di tutto e di tutti, piazza colpi raffinati e tappa le falle…ah, non l’abbiamo?
Intanto la Fiorentina ha perso ancora.
Io che ho scritto più volte del perché non abbiamo preso Palladino questa estate, conferma che di calcio evidentemente ne mastico poco e sono solo tifoso. Continuo però a ritenerlo ancora buono per quanto (poco) fatto finora.
È strano comunque questa metamorfosi viola che prima ha collezionato una decina di vittorie di fila ed ora perderebbe anche con il Milan futuro.
Questa sconfitta viola fa ancora più incazzare per tutti i punti gettati alle ortiche in modo puerile. Nello stesso tempo però ci fa ancora sperare di poter rientrare in lotta per il 4° posto, ma stasera credo che sia una delle ultimissime occasioni di poter dimostrare che potremmo eventualmente farlo.
Como Milan mi riporta al lontano marzo 1982, la partita del sasso contro Collovati e da noi persa 2-0. Ero presente allo stadio, tra l’altro in crruva rossonera, fu un pomeriggio terribile, perdemmo contro l’ultima in classifica e praticamente ci condannammo alla retrocessione.
Alex infatti l’ho riportato anche sul post di quel pomeriggio tremendo.
Io ricordo l’andata, ero militare a Roma di servizio alla polveriera della Magliana. In vantaggio per 1-0 con Jordan e sciupammo varie occasioni, ci facemmo raggiungere su rigore già nel primo tempo e non riuscimmo più a segnare.
Tempi non paragonabili ai giorni nostri, non dovremmo retrocedere stavolta… però le cazzate continuiamo a farle.
Nel frattempo salta Okafor al Lipsia. Pare non abbia superato le visite mediche. Altro che 25 milioni di diritto di riscatto. Non ne azzecchiamo una, è pazzesco.