Verona, venerdì 20 dicembre 2023 – ore 20,45 – Stadio Bentegodi
Bilancio Serie A (in “casa del “Verona”):
Giocate: 32
Vittorie Verona: 10
Pareggi: 8
Vittorie Milan: 14
Gol Verona: 42
Gol Milan: 49
Ancora una partita di venerdì sera a distanza di quindici giorni da quella giocata a Bergamo.
In questo stadio ci abbiamo lasciato due scudetti e furono due partite che crearono molto polemiche. Nel 1973, che poteva essere l’anno della “stella”, il Milan fresco vincitore della Coppa delle Coppe il mercoledì prima a Salonicco, chiese il rinvio non solo della partita del Bentegodi ma anche delle partite delle altre due in lotta per il titolo che seguivano ad un solo punto i rossoneri. Della Juventus impegnata a Roma contro i giallorossi e della Lazio a Napoli.
La lega rispose con un telegramma: «…constatato il regolare svolgimento della vittoriosa gara finale di Coppa delle Coppe, non sussistono i motivi per accordare posticipo da voi richiesto».
Il Milan, stanco e probabilmente anche troppo sicuro di sé venne travolto per 5-3, la Lazio perse a Napoli 1-0, la Juve che stava perdendo nel primo tempo, pareggia prima al 16° della ripresa con Altafini e poi a 3 minuti dalla fine Cuccureddu segna il gol del sorpasso e che vale il titolo ai bianconeri.
Diciassette anni dopo la storia si ripete anche se non era l’ultima giornata ma la penultima con Milan e Napoli appaiate a quota 47. L’arbitraggio di Lo Bello figlio fu qualcosa veramente di irriverente anche verso la stessa classe arbitrale. Il Milan passò in vantaggio con Simone, ma nella ripresa accade di tutto. Il difensore Favero stende in area nella stessa azione prima Massaro e poi Van Basten. Ma Lo Bello non ritenne nessuno dei due falli da rigore, anzi espulse Sacchi imbufalito in panchina.
Al 18° il Verona perviene al pareggio ed i rossoneri perdono la testa, viene espulso prima Rijkaard per uno sputo rivolto vero Lo Bello e poi Van Basten ammonito per un fallo a centrocampo. Il “cigno” per protesta si tolse la maglia e di conseguenza secondo giallo ed espulsione.
Rimasti in 9 il Milan tentò ugualmente la vittoria, ma in contropiede Davide Pellegrini segna la rete del 2-1 con un compagno in netto fuorigioco. Lo Bello convalida ed espulse anche Costacurta per proteste lasciando il Milan in 8.
Quella stagione è da ricordare anche per le “100 lire” di Alemao con il Napoli sconfitto sul campo ma vincitore a tavolino per 3-0.
Voci di popolo dissero che la Lega voleva che l’anno successivo ci fossero due squadre a rappresentare l’Italia in Coppa dei Campioni, Il Milan vincitore della Coppa contro il Benfica bissando il successo dell’anno prima ed appunto la squadra Campione d’Italia. Per cui se il Milan avesse vinto anche lo scudetto…
Esaminando la giornata, tra le prime tre la partita forse più difficile è quella del Napoli a Genova. Atalanta ed Inter non dovrebbero aver problemi ad incamerare gli ennesimi 3 punti della stagione.
In coda un interessante Venezia-Cagliari, con i lagunari che dopo aver sfiorato la clamorosa vittoria in casa della Juve, cercano tre punti per risalire la china e magari abbandonare l’ultimo posto ai danni del Monza impegnato in casa contro i bianconeri stessi.
Questo è l’ultimo post prima di Natale, un augurio a tutti voi di passarlo serenamente in famiglia, a prescindere se uno sia credente o meno.
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IL PROGRAMMA DELLA 17ª GIORNATA
Venerdì 20 dicembre 2024:
ore 20,45 – Verona-Milan
Sabato 21 dicembre 2024:
ore 15,00 – Torino-Bologna
ore 18,00 – Genoa-Napoli
ore 20,45 – Lecce-Lazio
Domenica 22 dicembre 2024:
ore 12,30 – Roma-Parma
ore 15,00 – Venezia-Cagliari
ore 18,00 – Atalanta-Empoli
ore 20,45 – Monza-Juventus
Lunedì 23 dicembre 2024:
ore 18,30 – Fiorentina-Udinese
ore 20,45 – Inter-Como
Per non fare un post troppo lungo ho omesso che a 4 giornate dal termine della stagione 72/73 Lo Bello padre annullò un gol per un fuorigioco inesistente a Chiarugi al minuto 87.
A proposito di Rivera, fonte LazioWiki.org, Il terzino biancoceleste Luigi Martini racconta questo episodio nella trasmissione “Sfide” andata in onda nel 2007: “Poco prima dell’inizio della partita l’arbitro Lo Bello entrò nei nostri spogliatoi e cominciò a fissarci uno ad uno. Poi ad un certo punto esclamò: “Oggi voglio vedere il numero 10 piangere” (riferito a Rivera). E se ne ritornò nel suo spogliatoio”. Questa frase fa capire a più di un calciatore laziale che durante la partita si può “andare pesante” sul capitano rossonero sapendo di poterla fare franca. E così fu. […]
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Siamo sempre stati sui coglioni, non solo oggi. Non ne capisco il motivo, sarà che sono di parte, ma sinceramente mi sfugge.
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Ecco perché sono convinto che se i campionati fossero stati tutti regolari, avremmo almeno 3/4 scudetti in più per non esagerare.
Non so quanti scudetti in più avremmo, è difficile quantificare in questi casi. I cugini ne rivendicano una ventina, di solito, ma si sa come sono fatti. Noi siamo più modesti. Uno lo ricordo chiaramente, quello da te menzionato: quello del ’90, in cui il killer fu Lo Bello figlio. Ma anche nel periodo moggiano: fummo puniti anche noi per Calciopoli, per via di quattro stupidaggini biascicate da Meani al telefono, ma eravamo palesemente la squadra più forte, e lo siamo stati per almeno un lustro, non soltanto in Italia, eppure in quel periodo racimolammo appena uno scudetto. Questa partita ne è la prova più schiacciante, ma non l’unica. Poi vabbe’, ci fu anche il gol di Muntari anni dopo.
Boss, partita vergognosa quella.
Comunque nel 73 se avesse convalidato quel gol di Chiarugi, anche con la Fatal Verona saremmo andati allo spareggio con la Juve.
Ora non ricordo se ci furono altri episodi in quella stagione, ma lo scudetto e la relativa stella la meritavamo eccome.
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Tanto per aggiungere altra benzina sul fuoco, stagione 71/72 Juventus-Milan 1-1, Lo Bello non concede un rigore per fallo su Bigon. Alla domenica sportiva vedendo la moviola ammette l’errore. Morale a fine campionato arriviamo dietro di un solo punto dalla Juve.
La dinastia Lo Bello è stata qualcosa di semplicemente schifoso.
Nessunio ha mai osato sollevare dubbi sull’operato a favore dei soliti noti ma soprattutto su quelli contro il Milan.
Cose eclatanti sono successe con questi due a fare gli arbitri, cose vergognose.
In attesa della partita, per stuzzicare la nostalgia e i ricordi dei tempi belli quando eravamo i più forti del mondo o quasi, ed eravamo ancora capelloni tipo Lorenzo Lamas o quasi, segnalo che nella bolla twitter gira un video di una partitella di ragazzini e c’è uno che dici: “Bello questo video del Bimbo d’Oro da giovane, non l’avevo mai visto, eh la classe già si vedeva lontano un miglio!”. Poi guardi da vicino e scopri che è IL FIGLIO di Kaka e pare di rivedere il padre – identico nel fisico, nelle movenze, nel primo tocco di palla, l’uso del corpo, l’eleganza della corsa.
Poi vabbé, c’è anche il Papero che mette i like o forse no alle ipotesi di un ultimo Urrà!… Il mio cuoricino non reggerebbe alla delusione della spietata realtà, certo che un ultimo gol per salutarsi tra le lacrime…
mamma mia che somiglianza! Davvero impressionante. Beh, gli auguro di avere successo come il suo papà!!
Panchina ricchissima questa sera a Verona…
Mamma mia che siamo diventati.
Prestito rifinanziato con scadenza 2028.
Allegria
Quindi Red Bird continuerà con i suoi metodi e “visioni”. Oppure umilmente capirà di avere cannato e li cambierà, ma ci credo poco.
Inoltre San Donato da piano A è retrocesso a piano B. San Siro torna la prima opzione, in condivisione con l’Inter. Fonte Scaroni. Si ritorna a lottare con la politica locale. Che spettacolo Red Bird al lavoro…
L’ipotesi peggiore si è materializzata. A questo punto aspetto di vedere cosa succede con l’indagine della magistratura. Siamo agli albori di una nuova banter era, che tristezza
Rotto anche Leao. Sta a vedere che abbiamo messo in croce Pioli per niente.
Siamo l’anti-squadra per eccellenza. Avete presente quando c’era da mettere insieme undici alla rinfusa per giocare al campetto? Qualcosa di simile
Bravo Jimenez, e per fortuna abbiamo Fofana e Rejinders. Per quanto mi riguarda sono contento della vittoria, non di come hanno giocato. E puntualmente arriva l’emergenza infortuni