A memoria non riuscivo a ricordare l’ultima partita condotta con così tanta tranquillità fino al novantesimo e oltre, perciò sono andato a rileggere ciò che scrissi in occasione degli ultimi risultati rotondi ottenuti dal Milan nella scorsa stagione. A giudicare dai miei articoli di allora, Milan-Cagliari 5-1 fu una vittoria meritata e netta, ma non così priva di sussulti come il risultato potrebbe dare a intendere, mentre Milan-Lecce 3-0 scivolò via liscia come l’olio da ogni punto di vista. Ecco, diciamo che Milan-Venezia è andata pure oltre quel Milan-Lecce, per quanto concerne la salute delle coronarie del tifoso cacciavite.
Ogni tanto ci vuole una partita così. Per spezzare le polemiche interne ed esterne, le tensioni, le incertezze. Per reprimere temporaneamente le incazzature dei tifosi, peraltro più che legittime. Una partita nella quale i nostri giocatori dimostrano una certa cattiveria agonistica e un pizzico di lucidità in più e dove gli avversari commettono cavolate in linea col loro livello e non sembrano essersi trasformati come per magia nel Real Madrid. Se ne meriterebbe di più di partite così, il mondo rossonero.
Il risultato di ieri sera non è stato bugiardo. Il Milan ha sempre dato l’impressione di poter aumentare il già ricco bottino ottenuto nella prima mezz’ora, e lo ha fatto senza spingere più di tanto sull’acceleratore, direi saggiamente visti i duri impegni che l’attendono in settimana. I rischi per la nostra porta sono stati pochissimi, quasi inesistenti, e la ripartenza concessa da cui è scaturito il gol del Venezia, poi annullato dopo l’intervento del VAR, non sarebbe mai avvenuta senza l’evidente fallo a centrocampo di Caviglia (espulso per doppia ammonizione nell’occasione) su Loftus-Cheek.
Se tuttavia mi si domandasse se abbia avuto l’impressione di un Milan sulla via della guarigione, la risposta sarebbe un perentorio ‘no’. Le partite talvolta nascono, proseguono e terminano in un certo modo, a prescindere dalla salute delle squadre. Quando una gara si mette bene sin da subito per la squadra nettamente più forte, nove volte su dieci finisce in un disastro per quella nettamente più debole. L’aleatorietà tipica del gioco del calcio in queste circostanze quasi sempre sparisce, e questo bizzarro sport di squadra diventa come altri, nei quali il risultato è sempre immensamente più scontato. Al Venezia, ieri sera, è andato tutto storto; il suo portiere Joronen soprattutto, è inciampato in una serata da dimenticare. Al Milan è invece andato tutto liscio, direi troppo.
Purtroppo il mio scetticismo non è stato minimamente scalfito da questa rotonda e tranquilla vittoria. È vero che non si sputa mai su un risultato così, si dovrebbe goderselo e basta. Ed è vero che Reijnders, Pulisic, Pavlovic e Abraham hanno lanciato buonissimi segnali, Theo e Rafa hanno reagito alla grande al mare di fango che è stato loro spruzzato addosso ultimamente e i subentrati sono parsi coinvolti e motivati. Ma ho anche visto una fase di non possesso ancora bruttina, specie sulle fasce, un Emerson Royal mediocre in entrambe le fasi, un Loftus-Cheek volenteroso, ma totalmente fuori ruolo (con questo modulo e lui davanti alla difesa, Inter e Liverpool ci fanno a fettine). Inoltre ho visto un Fonseca proseguire imperterrito per la propria strada, quella di questo rischiosissimo 4-2-3-1 che piace tanto alla società, ma che per me, molti altri e forse per la squadra appare come una specie di assurda, interminabile condanna. È accaduto troppo spesso che dopo una prova all’apparenza incoraggiante le gare successive, specie se importanti, si sono trasformate in dolorosi e umilianti bagni di sangue: mi spiace, non ci casco più. Invidio i più ottimisti, anche quelli in eremitaggio, ma preferisco restare qui, avvolto nel mio freddo e rassicurante scetticismo.
12 commenti su “MILAN-VENEZIA 4-0”
I commenti sono chiusi.
obiettivamente ieri sera non riuscivo proprio a credere che dopo 24 minuti eravamo tranquillamente sul 4 a 0, che due rigori ci erano stati assegnati correttamente grazie al VAR e che un gol loro era stato annullato sempre per intervento corretto del VAR, che nessuno si era infortunato, che i giocatori che finora erano stati criticati a dismisura avevano rialzato la testa e mostrato le palle! Tutto davvero difficile da credere, ma per fortuna, realmente accaduto.
Non accetto, perché qualcuna l’ho pure letta in giro, la sottovalutazione dell’avversario. Come sempre più spesso succede quando di vince partono i classici e ripetitivi “eh ma…”, si però…” o “tanto era solo il (nome della squadra avversaria)”. Queste cose le lascio agli eterni “Insoddisfatters” o ai “sollevatori seriali di polemiche – trolls”.
Non abbiamo risolto molto, a mio avviso, ma penso che dei segnali positivi sono stati lanciati e colti. Andiamo avanti con un po’ più di fiducia.
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Leao, Hernandez, Pulisic: diciamo che hanno fatto in pochi minuti qualcosa di molto efficace e messo la partita sul giusto binario. Ora voglio la continuità di rendimento.
Emerson Royal: non mi pare proprio meglio del tanto vituperato Kalulu. E non vado oltre.
Fonseca : giusti i cambi, qualche indicazione in più per coprire meglio a centrocampo ma sostanziamente d’accordo sulle modifiche apportate.
Per adesso mi limito a ripetere l’ultimo pezzetto del mio brevissimo commento di ieri sera: “Io comunque sono felice perché quando vince il Milan sono sempre felice. Però non chiedetemi del futuro prossimo“
La vittoria ieri sera era l’unica cosa che contava, certo è che non mi aspettavo già 4-0 dopo neanche mezz’ora di gioco.
Come scrive giustamente il boss, non siamo di colpo né guariti e né diventati il Real, per cui ok i 3 punti, ma sono ancora molto molto scettico anch’io.
Cardinale nel frattempo è già ripartito, per non usare altro termine. Un “vero” Presidente sarebbe stata vicina alla squadra in questa settimana se non decisiva, molto importante.
Non credo nemmeno io che il Milan sia guarito, ho visto si una squadra più determinata e concentrata rispetto alle recentissime apparizioni, ma abbiamo subito due prove durissime che potrebbero sbatterci nuovamente in depressione e pregare, già a settembre, che la stagione finisca il prima possibile.
Theo
Leao
Pulisic
E. Royal – come scrive Ghost: perché comprare lui quando avevamo già Kalulu. Soldi buttati in modo assurdo che si vanno a sommare a Ballo e Origi.
Fonseca – quando si vince così non si può che premiare anche chi ci guida.
Zullida“ Cardinale nel frattempo è già ripartito, per non usare altro termine. Un “vero” Presidente sarebbe stata vicina alla squadra in questa settimana se non decisiva, molto importante”
Vedi Zulli, postavi venerdi, quando venne comunicata la presenza di LUI, il cardinale rosso a San Sirio per Milan Venezia questo”
“ LUI sarà domani a San Siro proprio per salutare un pronto rilancio con una vittoria con il Venezia… vediamo se poi si ferma anche per Liverpool e derby” ecco se come dici tu Lui è già ripartito, la cosa non mi sorprende più di tanto…
Ma infatti ci avrei scommesso i miei fondi.
Intanto il vituperato Conte con Lukaku, in testa alla classifica.
Da noi per molti, a prescindere che i nostri dirigenti non li avrebbero mai presi, non andavano bene.
Abbiamo Fonseca, W Fonseca.
Calma Danilo, calma.
Il Napoli non sta ancora ammazzando il campionato.
Ha preso 3 pappine dal Verona ed ha vinto in extremis con il Parma.
Conte io non lo avrei mai voluto al Milan e sai perché. Le parole sono importanti (cit.).
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La corazzata prescritta intanto ha pareggiato con il Monza e Pairetto ha fermato, sbagliando, un’azione che avrebbe potuto darle il colpo del ko.
Luciano non ho detto che il Napoli ha ammazzato il campionato, magari… ma solo perché non lo rivincerebbero loro.
Si hanno perso a Verona, ma era la prima. Non credo che vinceranno il campionato, ma di sicuro tra le prime 4 ci rientreranno, non giocando nemmeno in Europa.
Io Conte lo avrei voluto eccome, “chissenfrega” di quello che ha detto o scritto, nel calcio per le squadre come la nostra conta solo vincere (cit. Boniperti).
Non ho visto le azioni di Monza-Inter, sono già iniziati gli aiutini???
@Zullida
a parte credo Pessina che entra da solo palla al piede in area interista ma fermato per fischiare fallo a favore del Monza (direte, uno Spezia-bis! ma la palla a Pessina arriva stavolta dopo due o tre rimpalli e a onor del vero il difensore dell’Inter, vicino, sembra fermarsi mentre Pessina avanza…) io segnalerei il fuorigioco clamoroso di Arnautovic sul gol del pareggio, con l’austriaco che va verso il pallone e Turati che probabilmente perde qualche secondo a seguirlo invece di coprire Dumfries che poi segnerà sul secondo palo.
Il fuorigioco “interpretato” e/o “geografico” evidentemente non è per tutti.
A prescindere Marcovan se il gol era da annullare sarebbe stato giusto annullarlo.
Rivista l’azione su YouTube ed in effetti mi è parso a dir poco strano che sia stato convalidato, soprattutto facendo riferimento ad altri annullamenti per un pelo di pube.
Non sono troppo sicuro sull’annullamento del gol, anche se Arnautovic partecipa comunque all’azione.
Grave, molto grave invece l’errore di Pairetto sull’azione fermata al 94′, anche perchè non fischia subito istintivamente (com’era successo a noi con lo Spezia), ma sembra voler vedere gli sviluppi dell’azione e poi sul più bello la interrompe. Non avrebbero meritato di perdere, ma in ogni caso hanno sempre qualche salvagente per ogni emergenza.
Però, direi che nella nostra situazione non è il caso che pensiamo ad altri.
Ma credo non ci sia nulla di male nel farlo. Oltretutto vengono spesso fatti paragoni tra il Milan e le altre squadre dunque, per me ovviamente, ci sta di curiosare e fare considerazioni in case altrui. 😉