Si va alla sosta nazionali dopo tre giornate, con un Milan in piena zona retrocessione, zero vittorie, due pareggi — di cui uno acciuffato per i capelli — e una sconfitta; cinque le reti realizzate e sei quelle subite. Certamente non la partenza che volevamo, ma la partenza che forse un po’ tutti ci aspettavamo, irriducibili ottimisti a parte.
La partita contro questa Lazio, buona squadra ma non irresistibile, ha detto che siamo un cantiere ancora aperto e che c’è ancora tantissimo da lavorare. Ha detto anche altre cose. Per esempio che il capocantiere non è contentissimo dei suoi operai migliori e che, come spesso accade in questi casi, tale sentimento sembra essere da essi ricambiato. E ha detto anche che l’architetto — o geometra o qualsiasi sia il ruolo corrispondente all’interno della metafora edilizia in cui mi sono cacciato — ha preferito farsi una vacanza in un momento molto delicato per i lavori.
Uscendo di metafora e tornando al calcio, il primo tempo del Milan, benché ben lungi dal poter essere definito incoraggiante, aveva tuttavia lasciato intravedere una certa compattezza difensiva di squadra, spettacolo inconsueto per noi tifosi, almeno da qualche anno a questa parte. Le scelte di Fonseca, discutibili ma coraggiose, pareva stessero funzionando nella prima frazione di gioco, sbavatura inziale rimediata in extremis da Pavlovic a parte. Dopo che lo stesso Pavlovic ha sbloccato di testa su corner, il Milan ha prodotto pochissimo in attacco, sfiorando soltanto una volta il raddoppio con Loftus-Cheek e riuscendo raramente a inanellare due passaggi di fila, ma ha rischiato sempre pochissimo dietro. Nel secondo tempo si è però ripiombati nella dura realtà, e la fase difensiva è tornata quella di sempre; ciò ha permesso alla Lazio di ribaltare il risultato con due azioni in fotocopia, a loro volta fotocopie di numerosissime altre azioni con le quali siamo stati infinocchiati negli ultimi anni. A questo punto Fonseca ha giocato la carta disperazione rispedendo in campo i pezzi grossi, i quali lo hanno ripagato pareggiando immediatamente e creando altre situazioni che avrebbero anche potuto portare all’immeritata vittoria.
Segnali positivi e nel contempo negativi li ha dati Pavlovic: salvataggio sulla linea e gol, oltre a ottimi interventi difensivi, poi amnesie su entrambi i gol laziali. Bene Maignan fra i pali, stranamente impreciso con i piedi. Buonissimo l’impatto di Abraham. Ottima gara di Pulisic e Okafor. Sufficienti Tomori e Fofana. Insufficienti Royal e Terracciano. Impalpabile Reijnders.
Ho definito le scelte iniziali di Fonseca discutibili: personalmente sono dell’idea che in linea di massima i giocatori migliori debbano sempre giocare e l’allenatore debba adeguarsi alle loro caratteristiche, non il contrario. Ma le ho definite anche coraggiose: è evidente che qualcosa non vada all’interno dello spogliatoio, e un segnale forte di questo tipo alla rosa probabilmente andava lanciato. Il fato beffardo ha voluto che proprio i giocatori esclusi abbiano raddrizzato la baracca: onestamente non so se ciò sia stato un bene o un male, ossia se la lezione sia stata comunque recepita o se invece l’ego degli esclusi ne sia uscito rafforzato aumentando il malcontento in ognuno di essi. Ce lo dirà il prosieguo della stagione, anche se il cooling break non ha lanciato segnali incoraggianti in tal senso.
A proposito del cooling break, devo dire che lo spettacolo non è stato dei più edificanti. Le giustificazioni di Theo, cioè che lui e Rafa erano appena entrati e non avevano bisogno di pause, è stata deboluccia, per utilizzare un eufemismo. Si tratta di un insulto alla sua e alla nostra intelligenza. Ci sarà parecchio lavoro da fare per il senior advisor, quando questi, con comodo, avrà smaltito i postumi delle vacanze.
77 commenti su “LAZIO-MILAN 2-2”
I commenti sono chiusi.
Bennacer lesione di terzo grado al polpaccio, fuori per due mesi e mezzo tre. Sempre ottime notizie.
Dopo l’infortunio di Bennacer, sarebbe sensato prendere Rabiot.
Ma il francese sicuramente spara cifre che i nostri solo a sentirle svengono.
Si mormora di promozione di Vos in prima squadra. L’ho visto giocare contro il Carpi in serie C con Milan futuro e mi ha fatto davvero un’ottima impressione.
Vedremo se riusciranno a svegliarmi da questo torpore e da questo senso di fastidio che mi hanno assalito dopo la partita col Torino.
Corriere dello Sport
Milan-Liverpool ad oggi stadio semivuoto, tanti biglietti invenduti…….
Se è vero segnale molto importante…
penso che il segnale sia per il costo dei biglietti. Il terzo rosso laterale costa 75 €
Ghost, sarà anche per il costo, ma se il tifoso ha fiducia e crede nella squadra per un Milan Liverpool San Siro si dovrebbe riempire in fretta, io credo che oltre al costo, anche il malcontento dei tifosi centri e non poco…
L’Al Nassr di CR7Brozovuc Mané e Laporte per una partita persa e una pareggiata vorrebbe esonerare l’attuale allenatore e andare su Pioli, me li vedo quei 4 a fare il pressing alto e coprire 60 metri di campo 😀 , una cazzata da mercato chiuso 😀 comunque, se nel caso si liberassero di Pioli, stappano lo sciambagne per i soldi che risparmierebbero – circa otto milioni lordi a stagione
Co sono anche gli InversioneAUers, quelli che sono passati rosa fortissima, più forte dell’Inda, ma tutta colpa di pioli, a rosa scarsa incompleta quest’anno, pronti alla prossima inversione a U in caso di risultati – sperati anche se piuttosto improbabili
Milan-Liverpool ad oggi stadio semivuoto, tanti biglietti invenduti…….
Che sia un segnale di una sfiducia crescente è palese. Noi qui non siamo certamente mosche bianche e il mercato incompleto, l’aria che tira in squadra esploso con il cooling break, l’appannamento di forma e di testa di quai due anche in nazionale incidono parecchio nell’umore dei tifosi. Quelli di là sono andati in sold out subito, come succedeva prima da noi.
Se si arrivasse a un bel segnale di rivedere San Siro mezzo vuoto, almeno in campionato, non so quanto potrebbe influire a questi usurai, però se a questo si aggiungesse anche un bel calo del merchandising allora le cose assumerebbero un altro aspetto.
Eh io sono un fiducioso piuttosto scettico, comunque.
Cioè, caratterialmente sono propenso quasi sempre al positivo ma conoscendo bene il limite dal quale si passa poi al compatimento per manifesta e conclamata stupidità.
Purtroppo abbiamo a che fare con “fonti” che divulgano notizie e storie spesso lontane dal reale ma alle quali si abbeverano molti fragili. Ed è in quel caso che divento particolarmente critico e puntiglioso.
a me fa l’effetto contrario:
nel Tuttaposters vedo l’ingenuità del bambino, la cecità dell’innamorato. E’ un sparare cazzate giustificato dalla passione.
nel Beccamorters invece ci vedo tanta malizia… l’esercizio esasperato di usare toni catostrofisti al solo fine di attirare like e follower, gente che mercimonia sul Milan sfruttando la passione di chi i colori rossoneri li ama nel profondo nell’anima.
Reijnders ha segnato ancora: dopo il gol alla Bosnia, quello alla Germania. E’ in ottima forma e mi piace caratterialmente dato che gioca con una maglia pesantuccia in Olanda: la 14.
Reijnders, piace parecchio anche a me, ma lo vorrei vedere giocare anche nel Mila più avanti come gioca nell’Olanda…
Per l’Angolo dei Beccamorters, segnalo che i giornalisti di area milanista stanno cominciando a mettere le mani avanti sulla “possibilità che Milan e Inter facciano lo stadio a San Donato in condivisione” per smezzare le spese. Ahhh, Cardinale, Cardinale…!
(GIF di Fantozzi che alza la testa dopo nottate di studio matto e disperatissimo sui libri “proibiti” del Compagno Folagra).
Vabbé, speriamo sia solo una boutade da pausa Nazionali, anche se ormai la pausa è bella che finita…
Continuo a stentare a crederci, Fre. Ma con questi tutto è possibile.
sulla questione stadio, per me, non ci dovrebbero essere troppe interpretazioni:
1 – Sala è un autentico rompicoglioni e sta facendo di tutto per non avere tra le palle un debito come lo stadio dopo aver tirato e rotto la corda;
2 – La scelta di andare a fare lo stadio in altri comuni è un bluff, sia nostro che dei prescritti, per avere lo stadio ad un prezzo stracciato;
3 – Chi scrive sullo stadio (definirli giornalisti mi pare un encomio…) sta bellamente cazzeggiando a bordo piscina con in mano un gin tonic ammiccando a qualche gilf;
4 – La situazione sta sfuggendo di mano al sindaco prescritto che sta mettendo, o vorrebbe mettere, vincoli di ogni genere per evitare interventi sulle nuove costruzioni, sui vigili da “prestare” ai comuni limitrofi, sulle licenze di vendita dei panini e ai bibitari, sulla qualità dell’aria, sui tassi di interesse, sulla libertà di pensiero o chissà cosa altro gli passa per quel neurone che ha.
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Questa storia è come Beautiful o, per i più boomers ma non per questo tonti, Capitol.
Lordi sceneggiati tv con puntate millenarie, storie di inciuci, incesti, corna, tradimenti e doppiogiochismo che farebbero vomitare, nella sua dolcezza, anche Freddy Kruger.
Che avremmo fatto lo stadio da soli a San Donato francamente era una cosa che ormai davo per scontata.
Il fatto che la proprietà avesse investito oltre 40mln solo per compare i terreni rappresentava per me la prova provata di un preciso intendimento.
In tutta onestà era l’unica operazione di RedBird su cui non avevo nulla da dire e che , anzi, mi gasava molto.
Invece pare che non sarà così.
Il livello scazzamento raggiunge sempre livelli più alti
eh non l’ho mai visto, era solo per un riferimento alle millemila puntate…:D
Ma io continuo a capirci sempre meno, lo stadio sembrava una priorità assoluta di per Elliot e successivamente ancora di più con Red Bird.
Sino a Gazidis, condivisibile o meno, ma sembrava ci si muovesse con una certa liliguca, poi se strana è stata la vendita di Berlusca al cinese, di fatto era già previsto che fatte certe operazione la proprietà passava ad Ellio, ma un po’ strana anche la cessione? Ultima, quando sembrava ormai chiuso con il Fondo arabo improvvisamente si cede? A Red Bird con un prestito da parte di Elliot al compratore per metà della cifra, poi lo stadio… anche a me, l’acquisizione del terreno, pensavo si partisse scelta ormai fatta, niente di tutto ciò, mi vien da pensare che anche questa fosse solo un’operazione commerciale per attirare compratori o finanziatori nei vari giri fatti dal Cardinale nei paesi del golfo. Non so propri in che mani siamo finiti e non penso che costoro siano sprovveduti manco per niente… cosa ci aspetta alla scadenza del prestito tra una decina di mesi è cosa tutta da scoprire… c’è solo una cosa che mi da un briciolo di speranza e il bilancio del Milan questo sembra che i conti siano in ordine il che può semplificare una vendita…
Grande Boban….
“ “ZORRO” BOBAN A RUOTA LIBERA NÉ HA PER TUTTI: FONSECA? NON HA CAPITO ANCORA COME FARE GIOCARE IL MILAN; IBRA? NON SI CAPISCE CHE RUOLO ABBIA IN SOCIETÀ. LA SQUADRA DELLO SCUDETTO? UN ERRORE MADORNALE SMANTELLARLA!
Zvonimir Boban non dimentica il suo passato e torna a parlare della società che lo ha reso grande in un’intervista raccolta dalla Gazzetta dello sport.
Il croato non si astiene dal pungere i rossoneri su alcune scelte: “Ibra è un genio e ci ha dato una grossa mano quando ha deciso di tornare. Detto questo, però, non ho capito il suo ruolo, quali siano le competenze e le responsabilità per poterlo giudicare. Spero le abbia capite lui. Perché alla fine sarà lui a essere giudicato, non Moncada. La squadra dello scudetto e della semifinale Champions è stata smantellata e invece su quella base si poteva costruire tanto. Per me un errore madornale”.
Sulla scelta di Fonseca aggiunge: “Rispetto tanto il lavoro che ha fatto allo Shakhtar, al Lille e all’inizio con la Roma. E’ appena arrivato e bisogna dargli tempo. Mi preoccupa che non abbia capito il sistema giusto per la squadra. Devono giocare con il 4-3-3 così le due mezzali possono aiutare esterni offensivi come Pulisic e Leao. Reijnders non può giocare a due in mezzo e Loftus non è creativo per fare il dieci. Sono due mezzali, due cursori e portatori di palla, non organizzatori di gioco. Fonseca è all’inizio ed è intelligente, spero si possa correggere perché al di là dei risultati il problema è il gioco, che per ora non esiste. Theo e Leao hanno sbagliato ma poi hanno cambiato la gara. Spero che si aggiusti tutto, sono bravi ragazzi. Sento ancora Maldini: è un grandissimo amico e lo rimarrà per tutta la vita. E sappiate che per me il Milan è sempre il Milan!”
Le parole di Boban hanno avuto l’effetto di deprimermi ancora di più pensando al fatto che stavamo quasi tornando grandi con Maldini, Boban, Massara e Gazidis.
Invece questi 4 imbecilli, Ibra compreso, ci faranno passare un’annata di merda ed avranno la scusa, il prossimo anno, nel vendere i top, affermando che saranno loro che se ne saranno voluti andare. Il che sarà anche vero, chi vuole rimanere in una squadra senza ambizioni?
Io credo che i nostri problemi siano esplicati in questa dichiarazione di poche righe
Per favore qualcuno gli tolga il giocattolo prima che lo rompa definitivamente!
Questo ci riporta ai “fasti della serie B” se continua così!!!!
Se non arriva qualcuno serio a rilevare il Milan in tempi brevi sarà sempre peggio!
Che poi vorrei proprio sapere cosa ci possa essere in America di così interessante e innovativo da portare nel calcio europeo.
Avesse detto nella gestione della società Milan avrei storto il naso ma sarei stato curioso, che addirittura voglia fare modifiche nel calcio europeo mi lascia interdetto davvero.
“C’è una grande opportunità di riportare il Milan ai fasti di un tempo. Sto cercando di portare ciò che ho imparato in America nel calcio europeo”
Ecco quando il Cardinale dice ste cose, io, da milanista, mi sento profondamente preso per il culo per che non considerare Cardinale così stupido da non rendersi conto che in questo modo il Milan non tornerà mai “ai fasti di un tampo”, lo sa molto bene e il Milan così gli serve solo per fare utili, senza pensare che non solo sono stati cacciati Maldini/ Massara perché erano ostacoli per andare in quella direzione, ma è stato segato anche Gazidis che aveva dimostrato che nella direzione del risanamento bilancio in maniera intelligente lui ci sapeva andare