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La partita di stasera non ha detto nulla di definitivo sul futuro di questa squadra, né sul nuovo allenatore. Quindi spero che sia i pessimisti sia gli ottimisti ripongano momentaneamente le asce di guerra e si armino invece di pazienza, in attesa di saperne di più. La partita di stasera ha detto però qualcosa sul presente, e ciò che ha detto a me personalmente, è piaciuto pochissimo. La partita mi ha detto che c’è ancora tantissimo da lavorare. Mi ha detto che la forma di alcuni (molti) elementi è ancora approssimativa. Mi ha detto che la famosa mano di Fonseca, che alcuni troppo precipitosamente avevano già visto durante la tournée americana, stasera è rimasta ben nascosta nella tasca del portoghese per tutti i 98 minuti di gara; sempre che la sua idea di gioco non sia quella messa in mostra contro questo Toro, perché in tal caso dovremmo preparare il pallottoliere, specie in vista del derby. E preparare noi stessi a un’altra stagione di boiate difensive — di cui, francamente, sarei abbastanza stufo.

È già partito il tiro al piccione contro Calabria e Thiaw. E contro Fonseca. Non mi unirò a questo, ciò che vale per la squadra nel suo insieme vale anche per i singoli giocatori e l’allenatore: è troppo presto per tutto, sia per compiacersi di qualcosa sia per incazzarsi con qualcuno. Bisogna però che i primi due si diano una svegliata in tempi brevissimi e che il terzo si affretti a dare alla squadra quel maledetto equilibrio che andiamo invocando disperatamente da anni. La speranza è che con l’innesto dei nuovi acquisti le cose migliorino sensibilmente da questo punto di vista, ma bisogna sbrigarsi.

Cosa salvo di questa partita? Da buon risultater, salvo appunto il risultato: per essere la prima giornata, contro un avversario tutt’altro che malleabile, per come si era messa la gara, per il fatto che sullo slancio si sarebbe anche potuta vincere (non meritandolo), si può essere soddisfatti, seppur moderatamente. Salvo la reazione nervosa che ha portato all’insperata rimonta: è segno di carattere. Infine salvo Morata, Maignan e Okafor.

66 commenti su “MILAN-TORINO 2-2

  1. Jtura, io dico che mi starebbe bene Konè perché da come viene descritto per le sue caratteristiche viene presentato come uno dai piedi buoni ma forte anche in fase difensiva e se così è veramente credo che lui e Fofana sia una coppia che più si avvicina al duo Kessiè/Tonali ed io ritengo quello dello scudetto il nostro miglio centrocampo degli ultimi anni… poi certo il sacrificato potrebbe essere Benacer ma anche L C

  2. Il messaggio d’addio di Pierre Kalulu:

    “Cari tifosi, cari amanti del Milan,

    È con grande emozione che vi annuncio la mia partenza.
    A voi, tifosi e sostenitori, grazie per avermi accolto così bene, per avermi fatto sentire un membro della famiglia fin dal primo momento.
    Grazie al club per essere venuto a predermi, per aver creduto in me, per avermi dato fiducia, spero di avervi ripagato durante le mie tre stagioni da Rossonero.
    Grazie a tutti i miei compagni di squadra per aver condiviso con me la loro preziosa esperienza e i loro consigli, per avermi permesso di migliorare dentro e fuori dal campo.
    Ero un ragazzo al mio arrivo a Milano e oggi parto da uomo.
    Non sappiamo mai di che cosa è fatto il futuro ma sono felice di aver contribuito alla grande storia del Milan.

    Avrete sempre un posto speciale nel mio cuore”.

  3. Confesso che mi spiace per Kalulu, io continuo a pensare che senza infortuni sarà un ottimo difensore sia centrale che a destra.
    Comunque da qualche parte si brinda, si festeggia e si ringraziano Scaroni Furlani ed ora anche Ibra per l’ottima e notevole plusvalenza portata a casa, obiettivo centrato, è così che si gestisce un club, operazione che calcisticamente rafforza un avversario… non è un problema l’importante è che economicamente noi incassiamo.
    FORZA MILAN (ma quando cazzo se ne vanno costoro….. ho in fresco una bottiglia di Franciacorta Brut rossonera, quel giorno stappero con un fra Brindisi)

  4. Abbastanza incomprensibile questa mossa in uscita, tutta a vantaggio di una diretta concorrente. Kalulu, campione d’Italia col Milan da protagonista, prestito con diritto a 3 ,3 milioni, 14 più bonus più 10% eventuale rivendita. Se tornerà quello di prima andrà alla Juventus per una cifra ridicola, se confermerà le ultime difficoltà ci tornerà sul groppone, e a quel punto sarà veramente invendibile. Per esemplificare: Bellanova, che non ha mai vinto una ceppa, via per 20 più bonus. Capisco che per vendere occorra la disponibilità di un compratore, ma è strano che noi non riusciamo mai a ottenere le cifre che altri invece ottengono puntualmente, anche per l’ultimo dei panchinari. C’è un problema, da questo punto di vista.

  5. Marcovan,
    mi sembra che ci sia un problema di liste.
    Un problema oggettivo.
    abbiamo troppi giocatori.
    La scelta è tra Kalulu e Thiaw
    Tutti e due ci sono pro e contro nel tenerli e nel cederli
    Il prestito è per 12 mesi e tra un anno anche Kalulu potrà far valere il suo volere.
    Bellanova giovane e integro va alla Dea per 20 milioni
    Kalulu giovane e ( se sarà) integro andrà alla juve per 20 milioni + bonus
    Non mi sembra abbiamo regalato nulla.

  6. è strano che noi non riusciamo mai a ottenere le cifre che altri invece ottengono puntualmente, anche per l’ultimo dei panchinari. C’è un problema, da questo punto di vista.
    Ed è ancora più strano, l’ho già scritto, che noi vendiamo un giocatore come Kalulu in meno di una giornata (c’è voluto un po’ di più per la decisione di lui) e ci voglio settimane se non mesi per comprare qualcuno che non è certamente un top ten.
    Mabell invitami per il brindisi.

  7. Non mi sembra abbiamo regalato nulla.

    Per il momento no, ma se Kalulu verrà riscattato sì. Non si può paragonare il curriculum di Bellanova con quello di Kalulu, per presenze in Champions League e per trofei vinti da protagonista (uno, ma bello grosso). I curricula hanno un peso in sede di mercato, i due giocatori non possono costare la stessa cifra.

    Ma Kalulu a parte, che incassiamo poco dalle cessioni è un fatto oggettivo (Tonali non conta, a cedere un titolarissimo, giovane e nazionale a quelle cifre sono capaci tutti). Qualcosa da migliorare c’è, in questo e in tanti altri aspetti.

  8. beh ora non iniziamo a rompere con Bellanova e a mitizzarlo, eh.
    Vi invito a leggere il suo curriculum di squadre per le quali ha giocato e a capire che è come una specie di girovago sempre in prestito.
    Dal Milan se n’era voluto andare via lui nel 2019 (interista dichiarato, ndr) per finire al Bordeaux guarda caso in prestito quando era ancora dell’U19 rossonera e poi una girandola di maglie cambiate. Per avere 24 anni ha fatto molti trasferimenti e Cairo, noto ipervalutatore dei suoi giocatori, lo cede per un ritorno all’Atalanta e per una cifra stranamente corretta.
    —–
    Mi spiace per Kalulu, io lo avrei ceduto in altre squadre e, purtroppo o per fortuna, non lavoro all’AC Milan e dunque non conosco le motivazioni che stanno dietro certi ragionamenti “commerciali”. Ne prendo solo atto, anche se a volte sono in disaccordo.

  9. Ma nessuno rimpiange Bellanova. Il discorso riguardava la comparazione delle valutazioni. In teoria Kalulu dovrebbe valere una decina di milioni in più almeno. Avrà forse pesato il grave infortunio.

    Resta il fatto che bisogna migliorare su molti aspetti, soprattutto al vertice. Non si tratta di dire che tutto è caccapupù, si tratta di criticare motivando.

  10. Kalulu, se non avrà più gli infortuni e si ripete come nell’anno dello scudetto a quella cifra la Juve lo riscatta e oltre ad aver rinforzato una diretta contendente loro fa. O un grande affare. Se invece con vari infortuni ripete la scorsa annata la Juve l o ascari ca e ci rientra …. Loro fanno un grande affare rischiano solo il prestito di quest’anno. Per noi se torna ai livelli dello scudetto lo abbiamo regalato, se invece ripete con gli infortuni della scorsa annata ci ritorna Poi abbiamo esuberi…. Non mi sembra un grande affare per noi.
    Io comunque continuo a pensare che se fosse vero quello che ci raccontano, CARDINAL & CO, ossia si lavora per riportare il il Milan tra le top in Europa, non si fanno campagne acquisti in questo modo… no nel modo più assoluto, questi ci prendono per il culo il loro obiettivo è fare business senza rischiare niente perché io credo che si possa fare affari con altissimi fatturati anche con squadre competitive. Abbiamo preso per il culo i cuginastri (che io, avendo vissuto a lavorato a Milano per più di 30 anni , detesto profondamente) ma ora è lo dico solo qui tra noi sottovoce, mi sembra proprio che come società i ruoli si siano invertiti e sta cosa mi fa soffrire profondamente altro che palle.
    Mio grande augurio che prima della scadenza del ritorno dei 690 milioni ad Elliot, non trovando soci di minoranza, venda a chi vuole la maggiiranza

  11. Faccio solo due riflessioni:
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    1) se Kalulu è così forte come credono molti milanisti, come mai gli juventini sono incazzati perchè non tollerano aver preso una riserva del Milan?
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    2) l’errore della società non è la cessione di Kalulu nè la formula, bensì aver costruito male la rosa trovandosi alcuni giocatori in esubero perchè non iscrivibili nelle liste. Comprendo la logica di acquistare all’estero (a parità di valore i giocatori costano meno perchè il mercato italiano è inflazionato), però di questo passo tra un paio d’anni ci troveremo ad avere solo 17 giocatori + qualche innesto alla bisogna da Milan Futuro

  12. aggiungo una terza cosiderazione:
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    se fosse stato il Milan a prendere questo Kalulu (riserva e reduce da infortuni plurimi), come avrebbe reagito il tifoso medio che ora si arrabbia per la sua cessione?.
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    Credo ci voglia un po’ di equilibrio.
    Sono il primo a criticare proprietà e dirigenza, ma talvolta mi pare che sia un tiro al piccione: qualunque cosa faccia l’AC Milan non va bene. Non è un modo costruttivo di ragionare.
    Ora gira la storia che “questa società non sa vendere”. Può essere vero, per carità. Ma faccio fatica a credere che manager così attenti a ogni centesimo speso, poi svendano il patrimonio societario senza una ragione.
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    Ripeto: il caso Kalulu non dimostra che il Milan non sa vendere, bensì certifica che il Milan a costruito una rosa a cazzo, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista liste, il che ci costringe a formule come quella di Kalulu.
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    NOTA BENE: avrei preferito una società che non sa vendere piuttosto che una che costruisce la rosa a cazzo.

  13. Diciamo invece che forse gli errori si sommano. Cessione più formula più casino liste.

    Quanto agli juventini, posso anche capirli se si lamentano. Kalulu viene da un brutto infortunio e, diciamolo, oltre a essere stato un elemento utile, talvolta anche molto utile, non è mai andato.

    Ma il problema, per lo meno il mio, è un altro: non siamo dei grandissimi venditori, a differenza dei concorrenti. Non è una “storia che circola”, è un dato di fatto. Finora almeno.

  14. Aggiungo tuttavia, perché altrimenti si passa per criticoni a prescindere: questa dirigenza non compra pipponi, anzi, riesce a prendere giocatori di qualità spendendo anche poco. Il problema è che non tutti questi giocatori, pur essendo di qualità come ho detto, sembrano essere azzeccati sul piano tattico. Ci sono lacune sparse qua e là e qualche doppione. E la mancanza di equilibrio si riflette poi sul campo.

    Bisogna migliorare. Si può, con un briciolo di umiltà in più da parte di certuni.

  15. Il problema di equlibrio è evidente, ma secondo me c’è anche un problema di incastri.
    Quando studiavo psicologia mi sentivo sempre ripetere che il tutto è più della somma delle parti. E questa massima vale anche nel calcio.
    Trovare giocatori BRAVI è difficile (e i nostri lo sanno fare).
    Ma trovare giocatore BRAVI che insieme diventano PIU’ BRAVI è molto più difficile (qui per ora è buio totale).

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