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Paulo Fonseca non è esattamente uno sconosciuto. Pur essendo ancora giovane, egli può già vantare una decennale carriera da allenatore professionista. Il suo, è un nome che a noi calciofili ronza in testa da diversi anni, anche e soprattutto per la biennale esperienza romana sponda giallorossa. Un nome che, come è noto, non ha riacceso gli entusiasmi della tifoseria cacciavite, la quale forse non è sull’orlo di una crisi di nervi come vorrebbe dare a intendere qualche piromane, ma è sicuramente sul chi va là molto spinto. Nulla a che vedere con la furiosa reazione quasi unanime al paventato arrivo di Lopetegui, in ogni caso. Probabilmente per via dei due curricula, il cui confronto va oggettivamente a favore del portoghese, benché anche quello di quest’ultimo non sia tale da scatenare chissà quali entusiasmi, ma anche per una sorta di rassegnazione, vista la pervicacia con la quale la società resta fedele ai propri metodi e strategie. Diciamo che nella tifoseria è scattato qualcosa come “e vabbe’, allora fate un po’ come cavolo vi pare e lasciatemi godere l’estate”. Per quanto mi riguarda, le cose stanno così: attesa paziente, ma con diffidente cipiglio. La mia sensazione è quella del disastro annunciato, esattamente la stessa di quando vennero assunti Terim, Tabarez e Giampaolo, ma la straordinaria bellezza di questo sport sta anche nella sua costante imprevedibilità. Nessuno ha la verità in tasca in questo momento, tanto meno il sottoscritto. Per fortuna, aggiungerei.

La carriera di Paulo Fonseca è già abbastanza lunga, abbiamo detto, ma chi negli anni l’ha seguita più attentamente di me sostiene che di Fonseca non ne esiste uno soltanto. Secondo alcuni il Fonseca portoghese è diverso da quello ucraino, quello italiano diverso dai due precedenti. Per non parlare di quello francese, più attento alla fase difensiva e — aspetto per noi confortante viste le recenti raccapriccianti esperienze pioliste — molto meno incline alla distruzione dei muscoli dei propri giocatori, soprattutto dopo la decisione di sostituire gran parte dei propri preparatori. Al Lille il suo sistema di gioco — sostiene sempre chi ne sa più di me — si basava principalmente sul 4-2-3-1 con pressione alta e possesso palla quando era possibile, praticamente un piolismo senza verticalizzazioni e uno contro uno esasperati (ed esasperanti), ma con un controllo maggiore del gioco. Come sapete non amo addentrarmi in analisi tattiche, preferendo per carattere discettare di questioni che conosco, nello sport come nella vita. Diciamo che, presentate così, le idee tattiche di Paulo potrebbero far pensare a un miglioramento rispetto agli ultimi anni. Ma sappiamo benissimo che le parole se le porta via il vento, specie d’estate, e a bocce ferme le idee dei nuovi allenatori sembrano sempre incoraggianti, talvolta anche geniali. Staremo a vedere, magari il Fonseca italiano versione milanista sarà diverso da tutti i Fonseca precedenti e ci sorprenderà con effetti speciali. Dipenderà anche molto, moltissimo, dalle scelte di mercato che verranno fatte e di quanto sarà disposta la dirigenza a difendere il proprio allenatore alle prime difficoltà.

116 commenti su “Bom trabalho, Paulo

  1. Intervengo per primo.
    Non sono mai riuscito a trovarlo in rete ma 25-30 anni fa lessi un’intervista a Dan Peterson che diceva ” E’ una grande società che fa un Grande allenatore”.

    Noi ne abbiamo avuto la prova con Sacchi, Capello e Ancelotti.

    Allenatori bravi, anzhe bravissimi che hanno fallito in una piazza ce ne sono tantissimi.

    Penso a Erikson che arrivò in un’ottima Roma per sostituire Liedholm. A quei tempi Erikson era un fenomeno: Grandi successi con il Goteborg, ancora di più con il Benfica che il Coppa umiliiò proprio la Roma. M aera troppo avanti in una piazza inadeguata a quel calcio. Fece una gran fatica – anche se nella seconda stagione arrivò ad un passo dallo scudetto ( fatale Lecce) e tornò in Portogallo per poi tornare in Italia.

    Vediamo: io sono fiducioso con riserve, perchè come dice la legge di Murphy: se qualcosa può andare male lo farà. E’ più probabile che avvenga questo piuttosto che vada tutto bene.

    Detto questo non capisco come si possa dire nello stesso ragionamento: “attesa paziente, ma con diffidente cipiglio. La mia sensazione è quella del disastro annunciato”

    A me sembra come dire: non sono Ateo, sono agnostico, ma la mia sensazione è che Dio non esista”

    Io credo che Fonseca sia un ottimo allenatore, esperto, a cui purtroppo non perdoneranno nulla e la maggior parte per malafede e/o pregiudizio.

  2. La fede incrollabile di jtura mi commuove. Io, detto all’Arrigo, mi sento molto ostico e agnostico.

  3. aggiungo una cosaa che ho scoperto su Ultimo Uomo e riporto.
    C’è una speranza per tutti noi 🙂

    J.J. Redick è il nuovo allenatore dei Los Angeles Lakers.
    Una lunga carriera a sparare tutto quello che gli passava per le mani da dietro l’arco, dopo il ritiro si è costruito una reputazione con i podcast, “The Old Man and the Three” prima e “Mind the Game” poi in aggiunta, condotto insieme a LeBron James. È stato anche analista e opinionista per ESPN, arrivando a commentare le ultime Finals.
    Sarà però il suo primo lavoro all’interno di una franchigia NBA. Redick infatti non ha mai allenato o fatto parte dello staff di qualche allenatore. Per questo il suo approdo sulla panchina dei Lakers, la più calda della Lega, è considerato quanto meno curioso. Un modo romantico di vederla, è che J.J. Redick è la rivincita dei nerd del podcast. Staremo a vedere se sarà un successo

  4. Si può dirlo, invece. Non c’è alcuna contraddizione. Non capisco come si possa non capire.

    “Attesa paziente” significa che ancora non è stato fatto mercato, e senza sapere con quale rosa lavorerà Fonseca è inutile fare del tafazismo. Con “diffidente cipiglio” intendo che non mi fido di questa dirigenza, di conseguenza della rosa che verrà affidata all’allenatore. La “mia sensazione” è appunto una mia sensazione e basta, non una previsione circa il futuro. Non è mia abitudine atteggiarmi a indovino, né tanto meno a infallibile esperto.

    Ma a prescindere da ciò che penso io, che conta una cippa, Fonseca e la dirigenza avranno come giudice supremo i risultati, per la precisione trofei. Vincere non è l’unica cosa che conta, ma se sei il Milan comunque conta, specialmente dopo tre anni di gestione, varie scelte “rivoluzionarie” e tante chiacchiere. Quest’anno bisognerà vincere qualcosa, o almeno lottare fino a maggio per farlo. Se non sarà così, avrò avuto ragione io, in caso contrario avrò sbagliato, lo ammetterò pubblicamente e sarò felicissimo di farlo.

    Però mi aspetto lo stesso da chi difende tutto e tutti a prescindere: se le cose dovessero andare male, non accetterò le solite scuse, cagate inerenti alla sfortuna o a Eupalla. Quelle le considererò trolling, non opinioni.

  5. Devo dire che con tutta la merda che gli hanno già, e che continuano a buttargli addosso, questo povero cristo – che ancora non ha detto una parola una da allenatore del Milan e magari lo tengono nascosto sull’Aspromonte in un posto sicuro proprio per questo – mi sta diventando molto simpatico.
    Ho letto di una sfilza di super esperti/fancazzisti da tastiera che hanno recensito il suo modulo di gioco e ne scrivono le gesta come se fosse un familiare molto ben conosciuto ma del quale denigrano ogni cosa faccia, magari anche la riga dei capelli.
    Sono molto curioso anch’io di vedere cosa ci stanno preparando, ancora una decina di giorni e poi partiranno per tutti le ufficialità, il mercato apre effettivamente il 1 luglio, ricordiamolo.
    Non ho sensazioni positive ma nemmeno negative e la prudenza pure io l’ho messa al massimo livello di attenzione.
    Dopo l’exploit di Ibra mi aspetto conferme a quanto ha detto, questo è il minimo sindacale e non contrattabile.

  6. Dopo l’exploit di Ibra mi aspetto conferme a quanto ha detto, questo è il minimo sindacale e non contrattabile.
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    Di Ibra mi fido: non ha motivazioni affettive (come magari forse Maldini) nè di tornaconto personale per associarsi a questo progetto. Se l’ha fatto è perchè ci crede anche lui. Ovviamente non è Iddio Onnipotente, quindi può aver preso un abbaglio, ma questo lo sapremo solo poi.
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    Alla luce di questo ho tre aspettative che in ordine decrescente di importanza sono:
    1. sostegno\supporto\fiducia totale e incondizionata al tecnico. Come ricordava jtura, sono i club che fanno grandi gli allenatori.
    2. nessuna cessione dolorosa: i big devono restare. Se vogliono essere pagati di più, che siano accontentati. Son quattro anni che ci priviamo di titolari e poi dobbiamo ricostruire. Francamente: anche basta.
    3. l’acquisto di un centravanti affidabile e di un mediano di equilibrio. Senza queste 2 pedine, la barca avrebbe delle falle che prima o poi porterebbero al naufragio (esattamente come quest’anno).

  7. Come ricordava jtura, sono i club che fanno grandi gli allenatori.
    È proprio questo che mi spaventa. Ma, come dice marcovan, è una “mia sensazione” e conta per quello che è, cioè praticamente niente.

  8. Come spesso mi accade sono d’accordo con quanto scritto sia da Marcovan che da Ghost. Devo ammettere che anche a me sta diventando simpatico Fonseca.
    Continuo a ripetere che avrei preferito altri, ma io non caccio i soldi e non sono neanche in società, per cui mi posso limitare al massimo a contestare.
    Di Ibra, ed anche questo ho scritto, comincio a fidarmi sempre meno. Dopo essere stato felice del suo ingresso mi aspettavo qualcosa di più. Probabilmente non è ancora chiarissimo neanche a lui il suo ruolo.
    Però ora mi aspetto acquisti importanti e cessioni zero per i big. Cederne uno potrebbe significare una reazione a catena con il progressivo abbandono anche degli altri.
    Attendiamo fiduciosi, ma comincia ad essere ora di piazzare qualche colpo, anche se il mercato inizia ufficialmente il 1° luglio.

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  9. se l’inter perdesse il turco, sarebbe una bella botta: per me è l’unico giocatore insostituibile che hanno
    poi per carità Don Beppe si inventerà qualcosa, però intanto si indeboliscoo un po’.

  10. Lapinsu,
    Ho pregoudizio, mi rendo conto
    Ma se noi avessimo sostituito hakimi con di marco, lukaku con dzeko, sktiniar con acerbi preso come titolari darmian e mikitarian … Non dico altro.
    Io sono convinto che l’Inter sia una via di mezzo tra novembre 2022 e novembre 2023
    Prima o poi per la legge dei grandi numeri questo loro castello di carte dovrebbe franare ma la legge dei grandi numeri si applica a parità di condizioni e su un numero infinito di esperimenti.
    Non mi stupirei se ci fosse un altro miracolo

  11. La mia sensazione è quella del disastro annunciato, esattamente la stessa di quando vennero assunti Terim, Tabarez e Giampaolo, ma la straordinaria bellezza di questo sport sta anche nella sua costante imprevedibilità.

    Stesse sensazioni della quasi totalità dei tifosi milanisti, almeno credo. Cmq della Roma di Fonseca ho ricordi vaghi non così negativi, almeno come qualità del gioco, perché come risultati Fonseca alla Roma non ha fatto tanto peggio di chi l’ha sostituito con uno stipendio da nababbo, almeno in campionato, l’ha presa al sesto posto, e quello che l’ha sostituito l’ha portata.. al sesto posto per altri tre anni – vabbè ma ha vinto la conference league, ah mbé. Per me, se Fonseca imposterà un 4231 classico, con due centrocampisti centrali che sappiano fare filtro, due terzini che facciano i terzini, potrebbe uscirne qualcosa di decente. Il problema è che non abbiamo due centrocampisti che sappiano fare filtro, Rejinders nell’Olanda gioca da trequartista, Loftus è un ottimo incursore, Musah, boh, quindi a centrocampo deve arrivare per forza di cose uno tosto, Fofana sarebbe ottimo. Con Fonseca, Leao dovrà imparare a variare il suo gioco perché a Fonseca piacciono le ali che entrano nel mezzo del campo e non le ali bloccate monotematiche. Il terzino destro più offensivo credo sia una richiesta esplicita del portoghese, Calabria è evidentemente inadatto. Sulla telenovela Zirkzee stendo un velo pietoso, l’ho già scritto, per me arriva uno tra Jonathan David, Guirassy (anche se sembra destinato al Dortmund), o El Nesyri

  12. jtura
    L’inter mi fa schifo in generale e questa versione in particolare: hanno preso il posto della Juve e sono il paziente ragno che tesse la tela della mafia del calcio. E’ bastato prendere chi quel ragno lo manovrava, Marotta appunto.
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    Tuttavia non posso negare che a livello sportivo hanno sempre organizzato bene la squadra.
    E soprattutto c’è un dato che mi fa riflettere: chiunque vada in quest’Inter migliora e di molto. Guarda Chala: da noi era incostante e ci faceva incazzare, da loro è un martello pneumatico. Pensa ad Acerbi, Onana, Mikitarian, Thuram, Dumfries.
    Da loro tutti rendono molto sopra il loro standard il che significa che la società ha creato un ambiente ideale e questo permette a mister e giocatori di esprimersi al meglio.
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    Non vorrei mai il potere politico di Marotta e la sua capacità di sedere e condizionare le scelte che vengono prese nei tavoli che contano del calcio, tuttavia vorrei avere dirigenti che sappiano mettere in grado il gruppo squadra di rendere al massimo. Loro ce l’hanno, noi finora no (nemmeno con Maldini-Massara tra l’altro)

  13. Comunque se Chala vale 70 mln. Theo non si vende per meno di 140.
    Lapin si sono invertiti i ruoli tra Inter e Milan degli anni 90. Prima accadeva esattamente il contrario di oggi.

  14. Lapinsu, condivido tutto il tuo ultimo post, salvo il finale su cui dubito “ vorrei avere dirigenti che sappiano mettere in grado il gruppo squadra di rendere al massimo. Loro ce l’hanno, noi finora no (nemmeno con Maldini-Massara tra l’altro)” ma io non dimenticherei che alla fin fine con Maldini Massara abbiamo vinto uno scudetto del tutto inaspettato… non credi …

  15. mabell son due cose diverse però.
    Non ho detto che Maldini e Massara fossero pessimi dirigenti e i risultati ottenuti durante la loro gestione ne sono la riprova.
    Tuttavia non (per motivi di esperienza secondo me) il tocco che ha un dirigente come Marotta (o ai suoi tempi Adrianone nostro).
    Ti faccio un esempio spiccio: se fosse stato Marotta a comprare un promettente belga poco più che ventenne, puoi star certo che avrebbe reso al top. Da noi invece CDK è stato un disastro e se il disastro è dipeso dalla scelta in sè o dai tempi-modi in cui è stata fatta, poco cambia.
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    Un manager può sbagliare ma se è bravo dall’errore impara. Noi abbiam cambiato management 4 volte negli ultimi 7 anni: il fatto che nonostante questo stiamo dove stiamo adesso è un miracolo sportivo paragonabile forse solo all’europeo vinto dalla Danimiarca.

  16. un miracolo sportivo paragonabile forse solo all’europeo vinto dalla Danimarca.

    O dall’Italia 3 anni fa.

    Maldini e Massara hanno sbagliato ben poche mosse prima dello scudetto. Immediatamente dopo, neanche il tempo di festeggiare, guarda caso in concomitanza con l’arrivo di Red Bird, sono cominciati i problemi. E gli errori di Maldini e Massara. Il pesce puzza sempre dalla testa. Sempre.

    Detto questo, ora Red Bird deve dimostrare che il mio (e non solo mio) scetticismo è infondato, e che il suo progetto, libero dalla zavorra Maldini-Massara ormai da un anno, funzionerà. Progetto vincente e nel contempo sostenibile, mantra ripetuto a turno da Cardinale, Furlani e ultimamente da Ibra. Vedremo, sono in paziente attesa. Ma dovrà funzionare, senza se e senza ma.

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  17. io mi sono reso conto che alla fine difficilmente ci si confronta realmente.
    Dal 2018 le posizioni sono rimaste fondamentalmente le stesse: ognuno ha le sue convinzioni e – a mio parere – deforma e aggiusta la realtà per darsi ragione.
    Io non ho “fede” in questa società, come mi è stato attribuito: ho rispetto per quello che dice ( o non dice) e per quello che cerca di fare e per quello che ha fatto.
    Per quanto riguarda la dirigenza dell’Inter ricordo Correa pagato 30 milioni e Gosens altrettanti.
    I ricordi, scientificamente, non sono oggettivi e mi sembra di essere il solo che ha in mente gli striscioni della Nord contro squadra, dirigenza, società: era solo novembre 2022

    Marcovan, scusa un chiarimento: per dimostrare il progetto vincente cosa serve?
    uno/due/tre … quanti scudetti?
    Bastano o ci vuole anche una /due /tre Coppe dei Campioni di fila?
    Negli ultimi 4 anni siamo arrivati :
    secondi, primi. quarti/quinti, secondi ( dopo 7 anni in qui viaggivamo tra il 10mo e i 7mo posto)
    Siamo rientrati in CL dopo 10 anni
    e abbiamo giocato una semifinale

    Dato que questo – evidentemente- per te sono risultati da progetto NON vincente, che risultati – rustati senza se e senza ma -ha un progetto vincente, per te?

  18. Jtura, non so quanti anni hai e sei abbastanza vecchio per ricordare gli anni tra il 1971 e 1987. Leggendo quello che scrivi immagino che sarai anche stato soddisfatto dei risultati. In fondo: uno scudetto con stella, 1 coppa delle coppe con annessa la fatal Verona, 3 coppe Italia, 2 campionati di serie B e la vittoria della Mitropa cup. Da leccarsi i baffi.

  19. Giustiziere,
    Capisco e mi confermi: Grazie

    quindi negli ultimi anni siamo arrivati: secondi, primi, quinti e secondi
    Siamo tornati in CL dopo 10 anni e siamo arrivati ad una semifinale

    Per te non è il risultato di un progetto “vincente”.

    E per dimostrarmelo il tuo argomento sono i risultati della squadra tra 1971 e 1987 ???

    sono gli anni dei massimi furti ai nostri danni ( dovresti vergognarti a parlare di quegli anni come periodi mediocri: sono gli anni dei massimi furti ai nostri danni)
    non so se TU TU TU TU ricordi quando si diceva da che parte rotolava la palla?

    Ci hanno massacrato in tutti i modi

    IN SERIE B DA INNOCENTI E IN SERIE B PER UNA TRUFFA DEI NAPOLETANI AI NOSTRI DANNI

    se questi sono i tuoi / vostri argomenti
    grazie di dimostrare che parli / parlate per pregiudizio

  20. Jtura
    io comprendo perfettamente le tue analisi e in buona parte le condivido: in linea di massima reputo che ci sia troppa severità nel giudizio sull’operato dell’attuale proprietà e dei manager che ha scelto.
    D’altro canto, però, è innegabile che ci sia qualche perplessità sul progetto: non importa dire soltanto “Vogliamo vincere” ma quello che viene fatto per provare a farlo.
    Credo che nessuno prentenda 3 scudetti di fila, ma almeno impegnarsi a costruire una squadra competitiva, il che significa essenzialmente 2 cose:
    a. tenere i campioni che hai (pochi purtroppo)
    b. acquistare giocatori bravi e funzionali che possano migliorare il livello della squadra
    .
    L’impressione generale è che invece la società sia arroccata su posizioni estreme per quanto riguarda ingaggi e commissioni, impedendo quindi di fatto la possibilità di trattenere o acquistare i giocatori migliori possibili.
    Nessuno pretende Mbappè, ma se non riesci nemmeno a chiudere per un carneade come Zirkzee significa che c’è qualcosa che non quadra.

  21. In quegli anni abbiamo cambiato otto presidenti, siamo stati mandati GIUSTAMENTE in B (Colombo utilizzo addirittura una mazzetta con la fascetta della banca), siamo sportivamente retrocessi un’altra volta (e non mi tirare fuori la schifosa sceneggiata di Castellini perché il Milan non dovrebbe MAI stare in zona retrocessione), alla fine siamo anche falliti con i libri già in Tribunale. Di cosa stiamo parlando? Mi dovrei vergognare? Di cosa? Sai l’unica cosa che mi ricordo con orgoglio di quegli anni? I due campionati in B, con capitan Baresi rimasto da noi nonostante le alettanti offerte dei gobbi ladri, e lo stadio riempito dai nostri encomiabili tifosi. Di questo sono pieno di orgoglio. Di furti e altre robe ne abbiamo sempre subiti anche nei migliori anni del Berlusca. Vatti a rivedere quante ce ne hanno fatte nella coppa campioni del 88/89, a Belgrado, a Brema e a Madrid e pensa a quando siamo stati per 47 partite senza un rigore a favore tra il 93-94. Questi dodici anni sono stati un calvario dal quale aspettiamo ancora di uscirne. Ci resta solo la speranza, ma tutti conosciamo il finale con rima.

  22. Credo che nessuno prentenda 3 scudetti di fila, ma almeno impegnarsi a costruire una squadra competitiva, il che significa essenzialmente 2 cose:
    a. tenere i campioni che hai (pochi purtroppo)
    b. acquistare giocatori bravi e funzionali che possano migliorare il livello della squadra

    Secondo me con la plusvalenza di Tonali Cardinale ha realizzato una cosa che non aveva considerato quando è entrato nel calcio europeo acquistando il Milan, ossia quanto sia facile fare soldi con i cartellini dei giocatori, qualcosa che non esiste negli sport professionistici americani. Da qui le molte voci ci club interessati ai Tomori, Leao, Theo, Maignan, mai come quest’anno, a memoria

  23. Concordo con Giustiziere.
    Anche se quella della retrocessione sul campo mi brucia ancora di più perché fu una porcata di Castellini a condannarci definitivamente, anche se hai detto giustamente il Milan non dovrebbe stare mai in quella zona. Però fu una annata strana, iniziata male e finita peggio per tanti motivi.
    Onore a Baresi che rimase nonostante le pressioni di Mantovani presidente della Samp. Al contrario di quella mmmmmmmmm di Collovati che preferì andare dall’altra sponda. Ma il “Karma” volle che non alzasse mai un cazzo di trofeo, a parte la Coppa del Mondo 82, ma a livello di squadre di club ha vinto solo con noi: Coppa Italia 77 e scudetto 79, poi ha visto solo alzare trofei a Baresi & C. e poteva benissimo farne parte anche lui.

  24. Giustiziere
    sei quanto meno superficiale
    Andammo in serie B da innocenti.
    Colombo diede del denaro a, se non ricordo male Morini, per il pagamento dei debiti di gioco di Morini. Il Milan come dirigenza non partecipò in alcun modo al toto nero.
    Eravamo innocenti e come tali fummo condannati.
    Ci hanno rubato 3/4 scudetti.

    Ripeto QUESTI SONO I FATTI:
    dopo dieci anni passati tra il decimo e il settimo posto, sempre fuori dall’Europa arriviamo secondi, primi, quinti e ancora secondi
    Rientriamo in CL, arriviamo ad una semifinale e ancora ( ancora) c’è chi critica, anzi diffama, questa dirigenza.
    Penso che a volte quando il pesce puzza bisognerebbe anche chiedersi se non è il proprio olfatto

    Lapinsù: condivido pienamente. Ci sono momenti in cui il rigore diventa stupidità.
    Non sono immune da dubbi. Anzi. Ritengo però che tra me e Cardinale e/o Furlani ci siano parecchi metri di intelligenza e competenza di distanza, e non a mio favore
    Mi sembra anche, dai fatti avvenuti, che questa dirigenza ( Elliott/Cardinale) mi abbia dimostrato che è capace di fare autocritica, anche severa, e di non aver timore di cambiare strada, anche con scelte radicali e impreviste.

  25. Ci sono posizioni e ragionamenti che condivido sia da una parte che dall’altra, lo ammetto.
    Personalmente sono tra quelli che stanno aspettando il giorno 1 luglio perché da quel giorno possono partire le ufficialità per tutti quanti. E sono le uniche cose reali, vere.
    Purtroppo in questi periodi “morti” le pagine vengono riempite con notizie, spesso fake, riguardanti prevalentemente il Milan e vengono accostati giocatori sconosciuti o semi sconosciuti – credo ormai siamo arrivati alla terza decina – e il lettore/tifoso ne resta comunque condizionato, poche storie.
    E scatta subito il confronto con chi invece viene fatto passare per aver concluso già sei o sette acquisti. Ricordo la storia di Thuram dove il ragazzo ha ammesso invece che erano due anni che voleva i prescritti ma veniva fatto passare il messaggio che c’era dietro il Milan e quindi “Milan beffato”.
    Restare tranquilli non è facile, lo so bene. Attendersi mosse logiche ed anche in conseguenza di quanto pronunciato da Ibra, lo trovo sacrosanto. Che non vuol dire giudicare negativamente a priori, ma che le antennine si tengano dritte mi pare legittimo.
    Il tempo dei giudizi sull’operato non tarderanno ad arrivare e quelli sanciranno la volontà di tornare a vincere, dopo questi anni di piazzamenti. Non credo esista un solo milanista che speri di riuscire solo ad arrivare a piazzarsi per la Champions o in finale di Coppa Italia e poi come va’ va’.
    La nostra Storia è ben altra cosa e lo sanno bene tutti quanti dentro a Casa Milan e a Milanello.
    E sulla questione dei furti ai nostri danni e della prima retrocessione l’ho sempre pensata anch’io come una volontà precisa di colpirci. I gobbi avrebbero dovuto già allora finire in B più di noi ma c’era Agnelli (quello vero, non il pirla omonimo che infatti è stato beccato), come i prescritti ai tempi di Herrera e Allodi (il maestro di Marotta, eh) venivano tacciati di sostanze “particolari” per le prestazioni atletiche.
    Tutto finì nel dimenticatoio e nelle forniture di notizie per distogliere l’argomento. Un po’ come la questione delle plusvalenze di gobbi e prescritti, qualcuno ne sa qualcosa? No? Infatti è uscita la Finanza a Casa Milan per indagare su una presunta mancata “comunicazione” di cambio di proprietà che sta finendo, come previsto, nel nulla di fatto.

  26. Mamma mia jtura, sembri come il noto coglionerossonerosemper “caro” a me e a Ghost. In altra epoca saresti stato definito un tifoso evoluto.
    Non sai quanto sono contento di essere superficiale, non evoluto e amare il Milan fin da bambino a tal punto che mia mamma mi raccontava che, facevo le elementari e piangevo quando perdeva. Quindi quando trovo qualcuno che non ha nessuna passione, amore o il minimo attaccamento a questi colori, proprio come furono quegli otto presidenti che ricordavo (paradossalmente Colombo era l’unico che si salvava), sto male, profondamente male e mi sale la rabbia.
    Resta la speranza e, credimi, non sai quanto vorrei che la tua fede incrollabile verso la società (non ho detto Milan) fosse giusta. Fare un mea culpa sarebbe una cosa bellissima che rientra in quella speranza. Però resta anche la ragione.

  27. Giustiziere,
    per conto mio la chiudo qui.
    Se ancora mi scrivi che io ho “fede incrollabile” mi cadono le braccia.

    Mi rendo anche conto che gli anni passano e alcuni tifano ancora come i bambini: in termini binari
    Vittoria sono felice
    Sconfitta piango

    Io ho scoperto che tra lo zero e l’uno ci sono almeno 0,99 di differenza. e ogni tanto li vedo questi centesimi, decimi, millesimi che fanno la differenza.

    non credo di conoscere nessun coglionerossonerosemper, non so cosa si intende per tifoso evoluto e chi mi avrebbe definito così.

    “però resta la ragione” è una bella battuta: bravo : mi hai fatto sorridere

  28. Jtura ma sulle competenze, non ritengo si debbano mettere a confronto le nostre con quelle di Cerdinale, Scaroni e Furlani… certo che non c’è confronto, ma io se invece, come esperti del mondo calcio, lu confronto con Maldini/Massara penso che anche qui non ci sia confronto e certamente non a favore dei primi e penso anche che per quanto riguarda il non previsto scudetto e la semifinale in Champions il merito sia ben maggiore quello del duo M M rispetto a Scaroni/Furlani e anche per il progetto del futuro Milan credo che ciò che pensavano e auspicavano M M era ben diverso da ciò che vuol dal progetto Cardinale/Scaroni/Furlani.
    Per il passato, certo ci sono stati furti, i gobbi in Italia hanno rubato di tutto e di più, non così in Europa, ma non possiamo però dimenticare che tra la Presidenza Rizzoli e la successiva Carraro, tra queste e sino poi a quella di Berlusconi, di Presidenze/Proprietà non proprio esemplari non ci sono certo mancate.

  29. Marcovan, scusa un chiarimento: per dimostrare il progetto vincente cosa serve?

    Lo dice la parola stessa: vincere qualcosa oltre allo scudetto del bilancio. O per lo meno competere oltre novembre, fino ad aprile-maggio sarebbe una bellissima cosa (ti ho stoppato giusto in tempo eh? Dillo che stavi per insegnarmi, rosso dall’indignazione, che non si può vincere sempre).

    Quanto al resto, hai fatto molta confusione. Mettiamo un po’ d’ordine, soprattutto su proprietà e dirigenze, che tu hai buttato tutte nello stesso pentolone: quelle attuali, non sono le stesse del ritorno in CL dopo una vita, del secondo e del primo posto. Sulla gestione Elliott-Gazidis-Maldini-Massara non c’è nulla da dire, essa ha già dimostrato la bontà del suo progetto. All’epoca ne difesi l’operato. Eravamo appena usciti dalle mani di uno strano cinese spiantato, la situazione era drammatica, non andavamo in Champions da una vita, finanziariamente eravamo un disastro. C’era Maldini e forse ero più paziente anche per quello, ma non solo per quello: capivo il momento. Successivamente ho preso atto dei risultati ottenuti e me ne sono compiaciuto

    Poi però è cominciato un nuovo capitolo. Vediamo di estrarlo dal pentolone in cui tu hai ficcato di tutto e di più. Proprietà e dirigenza sono cambiate. E di queste non mi è piaciuto quasi nulla sin dall’inizio. Del loro progetto per ora non mi fido. Si può non fidarsi? Devo chiedere il tuo permesso? (Domande retoriche ovviamente, il blog l’ho fondato e lo gestisco io..). I nuovi hanno rivoluzionato molto, chiacchierato molto, sollevato molto polverone ma ancora non hanno combinato nulla di concreto. Come ho già detto ho delle sensazioni negative, ma le sensazioni non sono sentenze, e io non sono un indovino. Quest’anno, il terzo di Red Bird e del fenomenale gruppo di lavoro integrato, pretendo di vedere un netto miglioramento. Parlo per me. Se a te invece va bene ripetere la stagione appena conclusa o peggiorarla, bene, son gusti, non ho nulla da eccepire. Rispetto il tuo pensiero. Ma tu non devi triturare gli zebedei a chi non la pensa come te.

  30. No marcovan: il pentolone è lo stesso.
    Cardinale quando si è presentato non ha detto “da domani inizia una prospettiva diversa”
    Ha confermato le linee strategiche di Elliott.
    Questo è stato espresso con estrema chiarezza
    e sulla sulla gestione Elliott-Gazidis-Maldini-Massara-Pioli c’è molto da dire.
    Non cerco il peccatore ma ricordo i peccati: “Out” a go-go

    Sulla vicenda Maldini ho già detto la mia.
    A me Maldini ha impiegato un mese per accordarsi con Cardinale
    Cardinale che – ripeto – aveva chiaramente manifestato la continuità strategica con Elliott
    La successiva campagna acquisti – con il senno del poi, non condanno – è stata un disastro. Al confronto quella della scorsa estate è stata fatta non da un fenomenale gruppo integrato ma da Pico della Mirandola
    Dopo i mondiali 20232/2023 ci siamo ritrovati con una formazione in disarmo.
    Successivamente Cardinale licenzia Maldini
    E per licenziare Maldini o sei stupido o hai buone ragioni
    Tu pensi che sia stupido io che avesse buone ragioni.

    Puoi fidarti o non fidarti, come preferisci.
    Ma se dici che non ti fidi devi anche toglierti la maschera della valutazione oggettiva e come dicevo chiederti se forse è tuo olfatto che ha un cattivo sapore e non il pesce.

    Ho sempre trovato infantile sostenere che “la vittoria è l’unica cosa che conta”. Che ci vuoi fare. ma non è presunzione è ignoranza, la mia: ci sono così tante cose che non conosco che mi è difficile giudicare – a mente fredda – solo sulla base del risultato. Tutto quello che non conosco, per mia ignoranza, ripeto, lo chiamo “caso” “eupalla”. Non ho la dote di chi invece sa tutto e quindi può giudicare e magari pure severamente; e magari porre condizioni “senza se e senza ma”.

    Per quanto riguarda l’essere già fuori dalla lotta scudetto a novembre
    Magari sbaglio ma sono convinto che quando si ha a ce fare con una squadra che ha trovato un’annata senza confronti non c’è competizione che regga
    per fare un esempio
    lo scorso anno l’inter ha avuto in tutto 44 ammoniti ( squadra con meno ammoniti) la seconda il Sassulo ne ha avuti 66 ( il 50% in più)
    L’Inter ha avuto un solo espulso e mi sembra nell’ultima partita del campionato

    Sicuramente merito della loro dirigenza che ha spiegato a Lautaro, barella, Acerbi… a non protestare, non simulare e a fare falli gentili agli avversari. Polli e incapaci gli altri

    Comunque se vuoi solo sentirti dare ragione non c’è problema: non leggermi oppure se vuoi me ne vado. Questa non è casa mia. se ti infastidisco dillo pure

    Mabell: io non mi metto certo a discutere con Maldini di calcio.
    e sono sicuro che nemmeno lo fanno o l’hanno fatto Cardinale o Furlani. Infatti hanno chiamato Ibra, che non penso sia uno sprovveduto ma anche qui, per giustificare una certa prospettiva, non si è avuto timidezze a chiamare yes– man e/o morto di fame in cerca di soldi.
    La differenza con Maldini è stata “certamente” di prospettive.
    Ripeto, mia riflessione: mandare via Maldini ( non è Maldini che lascia , viene mandato via) è un gesto estremo che vale come rimedio estremo. E non credo serva ripetere tutto il detto.

  31. Cardinale aveva manifestato la continuità strategica con Elliott, ma al momento dell’acquisto non era più la stessa situazione di quando Elliott aveva preso il Milan. Rosa qualitativamente più collaudata e forte, qualità della stessa più elevata, situazione finanziaria molto più florida. Quindi sì, hai messo tutto nello stesso pentolone, ma i pentoloni sono diversi.

    Secondo me ovviamente.

    Per meglio chiarire: dalla cessione a Red Bird in poi, è iniziato da parte mia un altro grado di giudizio, separato dal primo, che è stato positivo. Ora ne è iniziato un altro che mi riservo di giudicare compiutamente più avanti. Per ora non ho buone sensazioni come ho detto, e il prossimo anno — che è il terzo, non il primo né il secondo — pretendo dopo tante chiacchiere i risultati citati nel commento precedente. Mi sembra un comportamento sufficientemente adulto.

  32. Son d’accordo con molte cose scritte da Marcovan.

    Ho l’impressione che qualcuno soffra più per una critica anche pesante ad un dirigente che per una sconfitta umiliante sul campo. Leggo addirittura di diffamazione, speriamo non ci sia il rischio di essere querelati allora.

    Relax, pensate a Spallettone che potrebbe qualificarsi perdendone 2 su 3 😀

  33. Io penso che dalla gestione prima di Elliott/Gazidis/Maldini Massara alla successiva di Cardinale il “progetto futuro Milan” non sia cambiato solo a parole a dichiarazione ma nella sostanza invece un cambio c’è stato, anche perché la situazione economica non è la stessa visto i 700 milioni di prestito da restituire. Scaroni ma sopratutto Furlani oggi hanno parecchio più potere rispetto a prima. Prima Gazidis aveva un ruolo e Maldini un’altro, ora ha invece parecchio piu peso tutto al solo Furlani. Certo che non è Maldini che lascia ma è Cardinale che lo caccia e io credo che lo voleva cacciare già un anno prima, proprio perché sugli obiettivi c’è divergenza, la conferma arrivò molto tardi, ma dopo la vittoria dello scudetto, non rinnovare. sarebbe stata cosa troppo impopolare e la cosa avvenne velocemente e improvvisamente un anno dopo, ma la decisione era stata presa da tempo già un anno prima.
    P.s. Sugli acquisti Maldini Massara pernsi che abbiano portato e possono portare a molto elevate plusvalenze.

  34. Il Maldini dirigente ha alternato molte scelte buone (gran parte degli acquisti) ad alcune scelte pessime (qualche acquisto come Origi o CDK e la scelta del gianmaestro il primo anno), in un alternarsi abbastanza normale in un dirigente (non c’è nessuno che le acchiappa tutte.
    Il saldo, considerati anche i risultati raggiunti e da dove s’era partiti, è più che eccellente.
    .
    Mi son sempre chiesto perchè mai Cardinale lo abbia silurato in quel modo e mi son dato una spiegazione semplice.
    Maldini è un rompicoglioni (ogni 3×2 usciva una dichiarazione in cui polemizzava con la proprietà) e in più vuol lavorare solo come dice lui, quindi senza seguire le logiche manageriali impostate dalla società. Questo è un modo molto italiano di lavorare, che un americano non può capire non capirà mai.
    .
    E comunque è abbastanza avvilente parlare ancora di vecchi dirigenti e furti subiti quasi mezzo secolo fa.
    Sarebbe più bello parlare del presente.
    Abbiamo una rosa competitiva che puntellata a dovere potrebbe regalarci signore soddisfazioni, a mio parere sarebbe più interessante parlare di questo invece che di passati che mai ritorneranno.

  35. Lapinsu, posso anche condividere anche se mi sembra che lo scontro Maldini Proprietà con Cardinale si sia accentuato parecchio rispetto a prima con Gazidis /Elliot e credo che anche il progetto Milan futuro possa esserne la causa… certo guardiamo avanti e penso che il prossimo mercato estivo ci possa far capire molte cose in positivo o in negativo. Io spero in positivo ma mi preoccupa un casino il prestito dei 700 milioni da restituire il prossimo anno…. Si vedrà….

  36. Lapinsu
    Condivido. Ci servono due tre giocatori.
    Poi però c’e’ il problema che l’uomo propone e dio dispone
    Vone ho gia’ detto, credo,
    Le squadre che vincono sono tutte uguali
    Le squadre che non vincono
    Non vincono
    Ognuna
    Per un motivo diverso

  37. E se l’anello forte che è venuto a mancare fosse Gazidis?

    pensate a Spallettone che potrebbe qualificarsi perdendone 2 su 3
    Vero, anzi quasi sicuro, salvo un improbabile biscotto che, se ricordo, ne abbiamo già mangiato uno (probabile) venti anni fa.

  38. Sulla gestione Elliott-Gazidis-Maldini-Massara non c’è nulla da dire, essa ha già dimostrato la bontà del suo progetto.

    In realtà, giudichiamo positivo il “progetto” Elliott perché abbiamo vinto uno scudetto inatteso, ma ai fatti c’è totale continuità tra Elliott e Red Bird: dal 2018 c’è stato abbassamento costante del costo totale della rosa monte ingaggi, rinnovi solo a chi accettava o accetta uno stipendio da non oltre 4 milioni, 5 per eccezione nel caso di Leao (ma solo perché si poteva ancoda usufrire del decreto crescita), aumento dei ricavi verso l’ autofinanziamento. Prova ne è che Maldini alzò la voce chiedendo investimenti per il rafforzamento della rosa già all’indomani dello scudetto vinto. La differenza ahimè la faceva proprio Maldini, che nonostante alcuni suoi errori ci metteva comunque quel qualcosa in più

  39. No, il metodo è lo stesso, ma ci sono due diverse proprietà. La prima ha supportato (o sopportato) Maldini e ha vinto uno scudetto, la seconda ha cacciato Maldini, peraltro in malo modo, non vincendo ancora una beata mazza. Questi sono i fatti. Per ora, torno a ripetere per la millesima volta. Poi si vedrà.

  40. Non dimentichiamo che la prima anche con Donnarumma andava sugli 8 milioni, poi è vero che l’opinione di Maldini aveva un peso diverso

  41. Visto l’Italia, fa piacere il passaggio del turno ma ci è andata bene altro che palle.
    Io non sopporto Spalletti, quando parla di calcio io non lo sopporto, sembra che parli dei maggiori problemi esistenziali dell’umanità… ma per favore…
    Poi questa sera, ripeto siamo passati e fa piacere, ma lui che dice “abbiamo passato il turno meritatamente” mi ha fatto incazzare ancora una volta… ma per favore di “abbiamo passato il turno ma dobbiamo migliorare” altro che palle @abbuamo meritato” abbiamo inventato un goal alla fine per una grande giocata ormai inspirata ma io, dovendo almeno pareggiare, avrei voluto vedere giocare gli ultimi dieci minuti nella loro metà campo.

  42. Non vista neanche la terza partita, avevo iniziato ma ho cambiato canale subito. Comunque da quello che leggo la maggior parte del merito del passaggio del turno ca a Gigio. Piaccia o no, è così. Credo che voci che il PSG volesse silurato, rientreranno presto.

  43. Intervista a Buffon: “noi stiamo facendo il massimo per essere al massimo, non siamo al massimo ma stiamo facendo il massimo per essere al massimo”
    Ma vai a c…..e
    E costui dopo i suoi precedenti con le scommesse sul calcio fa parte dello staff della nazionale… bel l’esempio… ma andate a c….e

  44. Maldini:
    “ Milan, Maldini da dirigente

    “Quando ho fatto il dirigente, avendo avuto 25 anni di esperienza e ricordando quello che ho provato nei momenti difficili che sono stati tanti, ho cercato di mettere a frutto questa esperienza e cercare di supportare quelli che sono ragazzi molto giovani. Ancora senza una struttura vera e propria per affrontare determinati pesi che ti porti dietro facendo questa professione. Si vede sempre la cosa bella, ma non si vede il punto di vista della pressione. Secondo me c’è ancora molto da lavorare lì ed è ancora un terreno inespresso, perché le tante proprietà straniere non conoscono bene l’argomento e non vogliono neanche affrontare quel tipo di problema perché non hanno neanche gli strumenti per poterlo fare. Sappiamo benissimo qual è l’importanza di un supporto, anche a livello morale ai giocatori, sia prima che dopo le partite che durante gli allenamenti, è anche importante vedere come si allenano per riuscire a capire con chi stiamo parlando. Dico sempre che sono cose non tangibili, ma che fanno le fortune dei club. E le cose non tangibili, difficilmente si possono spiegare in un foglio Excel ai nuovi proprietari, sono fuori dalla portata o dalla possibilità di controllo di un proprietario. Sembra che tu abbia una formula magica, ma non lo è, è qualcosa che ti ha portato ad avere successo se lo hai avuto. Successo non vuol dire solamente vincere, vuol dire anche cercare di fare il massimo delle tue possibilità”.

  45. mabell, grazie dell’informazione

    nell’intervista ci sono tante cose interessanti.

    nella mia prospettiva quello che mi ha colpito è principalmente questo che condivido pienamente, riprendendo il discorso dell’avere un progetto vincente

    “Successo non vuol dire solamente vincere, vuol dire anche cercare di fare il massimo delle tue possibilità”

    Per la prossima stagione già mi tremano i polsi a pensare che:
    Infatti si è saputo dopo che tutti quelli che dopo una stagione hanno avuto meno di 20 giorni di vacanza, si sono fatti male dopo un mese, un mese e mezzo e questo è un classico.

    Poi questa cosa che in realtà non condivido.
    Io credo che il calcio sia uno sport fisicamente molto meno stressante rispetto a tanti altri
    E’ aggravato – e non poco – dai contatti, dai falli o dalle condizioni climatiche che possono essere estreme , ma se vediamo una partita a me sembra che i giocatori fisicamente stressati sono fondamentalmente quelli che tengono la palla e poi quelli nel raggio di 5-6 metri intorno. Gli altri più o meno camminano. I tempi effettivi di gioco sono a volte risibili.
    Portare come esempio le partite con il Real o il Manchester è pretestuoso: questo livello di partite è il 20% della stagione? In genere si gioca con squadre molto più abbordabili e con climi “normali”

    Credo sia da tenere presente quanto le condizioni esterne influenzano un giocatore e conseguentemente una squadra
    Pogba, Quagliarella, e poi mogli, figli, fidanzate….

  46. molto interessante l’intervista di Maldini.
    Condivido molto il concetto che mentalità e successo sportivo vadano di pari passo, non può essere altrimenti.
    E sono pure d’accordo che i condizionamenti esterni sono un fattore, a volte, destabilizzante.

  47. “ Io credo che il calcio sia uno sport fisicamente molto meno stressante rispetto a tanti altri” jtura può essere vero , ma oltre ai motivi che poi tu indichi come “aggravio” io penso che incida anche il comportamento degli allenatori, io credo che più di un tot anni fisicamente, o forse mentalmente , con allenatori tipo Sacchi e anche Conte, più di un tot anni non si regge. Un esempio quando nel 91 Sacchi lasciò il Milan, sembrava un ciclo finito per parecchi di quei giocatori, tra l’altro lui ne chiedeva il cambio, non c’erano più sembravano fisicamente, ma forse era mentalmente, finiti, ti parlo per esperienza personale diretta grazie al rapporto che allora avevo con uno (importante) dei nostri giocatori di quegli anni e con la sua famiglia, non reggevano più Arrigo, arrivò Capello e gli stessi tornarono a giocare come o meglio di prima.

  48. Mabell,

    sicuramente. Ma già nell’intervista di Maldini si scopre che tutto è soggetto al fatto che non esistono prassi consolidate
    Noi / io ero convinto che Sacchi / Pincolini fossero bravissimi: scopriamo ora con le parole di maldini che invece facevano lavorare male.
    Non perchè non fossero bravi ma perchè lo stato delle competenze era quello del 1988
    10 anni dopo si sapevano altre cose e oggi altre ancora.

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