101 7 minuti 7 mesi

In colpevole ritardo, il mio giudizio sul quinquennio piolista al Milan. Probabilmente pieno di cose già dette e stradette qua e là, ma credo che un periodo di permanenza così lungo, di un allenatore che ha portato un titolo importante, meriti di essere riassunto in un unico post. Per chiudere un capitolo importante della nostra lunga storia, se non altro.

Il ciclo di Pioli al Milan è durato cinque anni, ed è stato generalmente positivo. Per giudicare adeguatamente un lasso di tempo così lungo su una panchina occorre sempre ricordare la situazione di partenza. Stefano Pioli ha iniziato come traghettatore o quasi da una situazione tutt’altro che facile, in piena banter era, quando la luce in fondo al tunnel era null’altro che un quasi impercettibile puntino bianco. Questo allenatore ha schivato l’insidia Rangnick, gestito alla grande la pausa forzata per l’incubo pandemia, migliorato giovani talenti non ancora pienamente maturi e creato, per quanto ne sappiamo e appare, un ottimo rapporto con lo spogliatoio. I dati non mentono: media punti, ottimi piazzamenti, una semifinale di Champions League e un titolo molto importante come lo scudetto certificano che siamo di fronte a uno dei migliori allenatori della nostra storia. Ovviamente dietro Rocco, Sacchi, Capello e Ancelotti, ma certamente alla pari con gli altri vincitori dei titoli di cui sono stato testimone durante la mia esistenza da tifoso, ovvero il grande Liedholm e i meno grandi ma bravi Zaccheroni e Allegri. Poi ci sono i gusti personali di ognuno sul modo di intendere il calcio; i miei gusti, è ormai noto da tempo, differiscono totalmente da quelli del tecnico parmigiano, ma ciò non deve inficiare la valutazione complessiva del lavoro da lui svolto. Gli insulti che spesso ho letto al suo indirizzo, oltre a fare ribrezzo come principio, sono un’ingiustizia colossale nei confronti del lavoro di un professionista serio e preparato quale Pioli è.

La vita di un allenatore su una panchina non è mai troppo lunga. A parte rare eccezioni è sempre stato così, ma lo è particolarmente oggigiorno, in questo congestionato e logorante calcio moderno. Uno può essere anche l’allenatore più bravo del mondo, ma dopo qualche tempo di permanenza nello stesso ambiente subentrano fattori che mettono a dura prova le capacità di qualsiasi professionista. Fattori quali appagamento, stanchezza, sfortuna, rapporti interpersonali che si incrinano, ma anche presunzione, testardaggine. Credo che il declino di Pioli sia stato causato da un mix di tutto ciò. A Pioli è stato fatale il tentativo non riuscito di superare i propri limiti e di restringere quelli oggettivi della squadra. Dopo lo scudetto, la sua incapacità di dare al gruppo una solida fase difensiva e in generale un’identità di gioco corale in grado di competere per un qualsiasi titolo, è stata evidente. Lo scudetto, conquistato per certi versi inaspettatamente, è stato un suo capolavoro. Lo è stato anche di tutte le componenti del club, come sempre accade in questi casi, ma soprattutto suo. Nessun patetico odiatore da social può cancellare dalla storia del club questo suo grande merito. Ma poi Pioli ha perso il controllo della situazione. La preesistente, anomala tendenza agli infortuni autunnali, si è addirittura accentuata. Il suo bilancio nei derby non può essere ignorato, e credo che lui stesso ne sia amaramente consapevole: su 15 giocati ne ha persi 10, pareggiati 2 e vinti soltanto 3, 31 sono stati i gol subiti, appena 13 quelli segnati: un umiliante disastro. Per lui, per i suoi ragazzi, per noi tifosi. La fase difensiva dei suoi Milan non è mai stata eccezionale, ma le ultime versioni sono state qualcosa di raccapricciante. Quando difendi così male, soffri anche contro squadre di serie B. Difensivamente siamo stati ultimamente impresentabili, sia a livello italiano sia europeo. La fase difensiva efficace non serve soltanto a non prendere gol, serve a rendere più fluida e pericolosa la fase offensiva. Una fase difensiva efficace consente di correre meno, stancarsi meno, fisicamente nonché psicologicamente, e agli uomini di maggior talento permette di esprimersi meglio avendo meno paura di sbagliare. I giocatori di una squadra con una pessima fase difensiva sono terrorizzati di perdere palla, poiché sanno che gli avversari correrebbero sparati in porta e che la colpa ricadrebbe sull’autore dell’errore più vistoso. Il ritornello che recita “poco importa se subiamo molti gol, per vincere bisogna segnarne uno in più degli avversari”, molto spesso canticchiato per assolvere l’allenatore dalle sue colpe e spostarle sui “giocatori che sbagliano troppi gol”, è una cazzata terrificante. Abbiamo subito appena 4 gol in meno di Juventus e Inter messe assieme: come si può anche solo pensare che il vero problema sia stato non riuscire a realizzare un gol in più dell’avversario? In tutti gli sport di squadra la fase difensiva è l’aspetto più importante. In tutti. E lo è specialmente in quelli in cui esistono il contatto fisico e l’obiettivo di infilare una palla in una porta o in un canestro.

E’ stato giusto separarsi da Stefano Pioli. E’ stato giusto farlo in quel modo, con tutti i meritati onori, ma soprattutto è stato giusto farlo. Al momento non so chi sarà il suo successore, ma tutti gli indizi portano come sappiamo a Paulo Fonseca: non l’allenatore dei nostri sogni, non certamente il segnale di innalzamento d’asticella che la moltitudine del tifo milanista si aspettava. Parleremo più approfonditamente di lui quando avremo l’ufficialità del suo arrivo, per il momento mi imito a una osservazione: questa dirigenza commette molti errori, ma ha un coraggio leonino. Non è esattamente un complimento, ora come ora, ma potrebbe diventarlo. Dipenderà, come sempre, dai risultati del campo.

101 commenti su “Il lustro piolista

  1. Condivido in toto compreso la parte finale.
    Ripeto per l’ennesima volta che secondo me Pioli andava esonerato dopo il derby di andata di questa stagione. Credo che non è stato fatto per motivi di “tirchiaggine” della nostra società. Abbiamo comunque raggiunto si un 2° posto ma lontano anno luce da quelli lì che nonostante appartiene anch’esso ora ad un fondo, continua a spendere e a spandere. Boh…
    Usciti da tutte le competizioni, sognavamo di poter vincere la E.L. ma è stato un sogno appunto.
    Sinceramente oggi non saprei dire se fosse stato meglio o peggio fosse stato esonerato ad ottobre. Non lo sapremo mai, normalmente non cambia moltissimo l’andamento della stagione anche se vi sono delle eccezioni per ultimo la Roma che ha sfiorato per un nulla la qualificazione Champions.
    Naturalmente sarò eternamente riconoscente a questo allenatore e sabato scorso mi sono molto emozionato ai saluti che gli ha riversato lo stadio.

  2. Io tifo Milan dalla presidenza Rizzoli e ci ho sempre tifato Milan con tutti i Presidenti che si sono susseguiti e vi assicuro che ne abbiamo avuti anche peggio dell’attuale e comunque sempre tifato Milan, io tifo MILAN questo sempre, il Presidente invece dipende da quello che fa, il sostegno a lui non è automatico solo perché è Presidente del Milan, di pende da ciò che fa, posso sostenerlo o criticarlo, l’attuale io mi sento di criticarlo profondamente mentre tu Milan… sempre forza Milan

  3. Un bel quadro marcovan. Concordo.
    Aspettiamo Fonseca, che da allenatore di Milan, va sostenuto e aspettiamo soprattutto di vedere come sarà cambiata la squadra, perchè sicuramente sarà cambiata a fondo ancora una volta.
    In ogni caso il mio giudizio sulla proprietà non cambia. Hanno smembrato l’anima del nostro Milan per farne un algoritmo.

  4. Scusate, preciso che questo mio intervento precedente non era riferito al post di Marcovan che condivido totalmente, ma agli ultimi del precedente:
    Io tifo Milan dalla presidenza Rizzoli ed ho sempre tifato Milan con tutti i Presidenti che si sono susseguiti, vi assicuro che ne abbiamo avuti anche divpeggiori dell’attuale e comunque sempre tifato Milan, io tifo MILAN questo sempre, il Presidente invece dipende da quello che fa, il sostegno a lui non è automatico solo perché è Presidente del Milan, dipende da ciò che fa, posso sostenerlo o criticarlo, l’attuale sino ad ora non mi convince per niente e conseguentemente mi sento di criticarlo profondamente, mentre per Milan… sempre forza Milan.

  5. L’urlo dei tuttaposter mi è sembrato di leggere tra i commenti nel post precedente. Si incazzano coi tafazzi per poi toppare come ogni anno. E speriamo che almeno stavolta abbiano ragione loro.

  6. Ma lo faranno un terzino destro almeno decente? Il capitano è il simbolo della mediocrità e di assoluta mancanza di ambizione in cui è caduto questo club. Pare abbia chiesto la cessione Di Lorenzo, sarebbe una pedina della nazionale, 100 volte più forte di Calabria. Ci vuole un gruppo di italiani, gente che sa fare il proprio mestiere come Marotta e Giuntoli lo sanno bene. Vabbe ora chiedo troppo.

  7. Ma lo faranno un terzino destro almeno decente?
    È che dobbiamo pensare anche a fare un terzino sx decente, dopo che uno dei più forti se ne sta andando.

  8. Ah vero hai ragione, tocca a Theo quest’anno. Giusto smantellare l’unico punto di forza di sta squadra, la fascia mancina. Grazie Redbird.

  9. Conte, Di Lorenzo già gira sui social con la maglia bianconera.
    Figurati se Giuntoli si fa scappare il terzino della nazionale!
    Questo è! Chi ha Giuntoli, chi Marotta…
    Certo Mabell, continueremo a tifare Milan, abbiamo passato momenti molto peggiori di questo. Io tifo Milan da qualche anno dopo di te, dai tempi di Carraro figlio. Quindi diciamo che un po’ di esperienza e di “ossa” me lo son fatta.
    Detto questo, vorrei tanto avere una squadra ultra competitiva!

  10. “Ho sentito dire e letto da professionisti molto conosciuti che Fonseca è un incapace e che la Dirigenza del Milan avrebbe dovuto prendere Conte o De Zerbi. Gli stessi che oggi incensano l’Arsenal per Arteta e il Liverpool per Slot. Che, siamo seri, fino a 3 giorni fa non sapevano neanche chi cazzo fosse Slot: «Che è er mostro dei Goonies!?!?», risate e gomitate di intesa tra bulletti dei media. Maresca al Chelsea: «Geniohhh!!!1!!!Noncielodiconohhh». Io me lo ricordo a Parma.

    Mi auguro per tutti i professoroni – i bulletti che riempiono di minchiate la testa degli appassionati italiani di calcio – che De Zerbi trovi squadra – dopo averlo messo senza alcuna ragione sulla panchina del Bayern Monaco (anche dopo che avevano dichiarato che non sarebbe stato italiano l’allenatore) o del Barcellona -, altrimenti dovrebbero giustificare in qualche modo al grande pubblico perché il più grande Genio del Calcio mai nato al mondo sia rimasto senza panchina dopo una stagione in cui ha fatto davvero pena – per colpa delle fasi lunari, ovviamente.

    Forse sta sfuggendo un concetto agli scienziati/bulletti del calcio che ormai – oltre ad affollare palinsesti, web e le pagine di carta (igienica) di quotidiani e riviste di settore – affollano anche i teatri (ci stanno circondando):

    le grandi squadre in generale non prendono più i grandi allenatori, strapagandoli, bensì scelgono allenatori giovani o che possano portare avanti i progetti condivisi attraverso idee funzionali al Club e non con una lista dei desideri pre-compilata e da esaudire. É finita l’era degli allenatori che se poi non funzionano ti restano sul groppone per anni, sia per lo stipendio che per i giocatori scelti. Oggi l’allenatore deve essere funzionale alla squadra, è un Manager, un dipendente che deve adattarsi agli ideali e integrarsi all’azienda.

    Il Bayern ha preso Kompany. Il Liverpool Slot. Il Barcellona Flick, la Juventus Thiago Motta, il Chelsea Maresca. Loro sono tutti dei geni, se invece scegli Paulo Fonseca sei un coglione che non capisce nulla di calcio. Un giorno, forse, capirò il perché.

    Un giorno capirò anche perché le persone continuino ad ascoltare certi personaggi trattandoli come oracoli e, soprattutto, sono certo che comprenderò perché continuino a esaltare gli esperti di calciomercato, che non ne prendono una da mai, se non per caso o perché sono i diretti interessati a dargli la notizia.”.

  11. Virgolettato di?
    L’ho letto stamattina quanto scrive Jtura su instagram, ma non ricordo il nome e non l’ho più ritrovato.
    Mi trova pienamente d’accordo, fermo restando che io avrei preferito T. Motta/Conte.
    Come tutti i milanisti spero tanto di essere smentito dai fatti, ma attualmente mi sembra un remake di Tabarez.

  12. Comunque noi ci sogniamo di dare 9 mln. ad un giocatore…
    Da come si preannuncia per qualche anno sembra una lotta a due tra le due più odiate.
    Facciamo i bravi ed aspettiamo con pazienza qualche segnale.

  13. Secondo me ci si sta concentrando troppo sull’allenatore. Posto che ho detto la mia, che Fonseca non mi piace sia come profilo che come curriculum, i problemi nostri son ben più grossi. Io vedo una dirigenza di tirocinanti e di gente fuori ruolo, vedo ambizioni della proprietà all’altezza di società come la Lazio, la Roma, per le quali vincere non è importante. Il punto secondo me è uno solo: con una società forte e una dirigenza di livello la scelta dell’allenatore assume meno importanza rispetto alla situazione attuale, dove ormai persi e confusi si sperava in un leader vincente in panca. Ecco perchè i paragoni con i Sacchi, i Capello, e gli Ancelotti dell’epoca non hanno alcun senso. Bisogna contestualizzare. All’epoca Allegri era la prima scelta di molti giocatori del Milan, che rimasero colpiti dal gioco corale in un Cagliari Milan. Poi ci sono anche scommesse perse come Terim e Tabarez, tutti sbagliano, anche chi aveva stravinto tutto come dirigenza. Ogni scelta ha il suo contesto.

  14. Personalmente, se dovessero andare male le cose non insulterò Fonseca, perchè mi aspetto che venga lasciato solo, così come è stato lasciato Pioli. Al parmense invece non perdono il fatto che abbia provocato per due anni con certe scelte tattiche, perseverando. Ha perso umiltà e onestà intellettuale con lo scudetto, totale mancanza di autocritica, uno spettacolo dell’orrido a cui andava staccata la spina a gennaio 2023.

  15. Il virgolettato riportato da JTURA rispecchia bene il mio pensiero.
    Il tifoso in generale e il tifoso milanista in particolare è molto schizofrenico: se gli altri fanno una cosa sono bravi, se la facciamo noi siamo penosi.
    E’ difficile per chi tifa, ma sforzarsi di essere equilibrati è essenziale.
    Anche io avrei preferito Motta a Fonseca, per esempio, però se mi sforzo di guardare le cose da una prospettiva diversa potrei dire anche:
    Motta si presentò al Genoa col 2-7-2 e ci mancava il modulo a farfella di Oronzo Canà, fu cacciato dopo poche partite e riesumato dal Bologna. Ha fatto 2 ottimi campionati (va detto) ma già si parla di richieste esose (5mln) manco fosse Ancelotti.
    Fonseca è più esperto, ha giocato in più campionati e credo abbia più panchine in serie A di quante ne abbia Motta.
    .
    Intendiamoci: non voglio dire che sono contento di Fonseca, bensì che la sfumatura che diamo a certe scelte è dettata da 2 fattori:
    a. la contingenza, che è volatile ed effimera
    b. la prospettiva con cui viene inquadrata mediaticamente la cosa (e se una cosa l’attuale società è deficitaria è proprio l’approccio mediatico)
    .
    Ne consegue il tifoso tafazzista di cui sopra (chiedo venia ma mi ostino a usare questo termine anche se a qualcuno dà fastidio) vede più nero di quel che è.
    .
    E aggiungo: mi sembra riduttivo banalizzare la questione dividendo i tifosi tra chi critica (capiscers) e chi abbozza (tuttaposters). Ci sono molte sfumatre in mezzo, basta solo sforzarsi per vederne e capirne la logica che c’è dietro:
    Mi piace questa società: NO
    Però penso che negli ultimi 10 anni abbiamo avuto società e management mediamente molto peggiori.
    Quindi faccio fatica a lamentarmi per un secondo posto e perchè a dicembre abbiamo sfumato tutti gli obiettivi, quando nemmeno un lustro fa obiettivi non ne avevamo.
    Vorrei di meglio e confido arriverà. Per ora posso muovere qualche critica all’attuale situazione ma usare i toni apocalittici che circolano da mesi è un comportamento che proprio non riesco a comprendere.

  16. Tommaso Lavezzari
    Non so chi e’
    Ma dice cose che trovo ragionevoli

  17. Tommaso Lavezzari
    Esatto, è l’autore del post su Instagram letto questa mattina e che non ricordavo il nome.
    Dice cose ragionevoli certamente, ma come scrive Conte Franz, l’allenatore mi sa davvero che sia l’ultimo dei problemi.
    A Natale mi stavo un po’ illudendo con le notizie di Maldini e gli arabi… poi tutto finito come le voci su Ferrero anni fa e su Arnault più recentemente.

  18. Io sottoscrivo quanto postato da Conte Franz.
    Certo avrei preferito altri a Fonseca, che poi magari mi sorprenderà, come ha fatto Pioli. Ma credo che il problema di questo Milan sia a monte io continuo a non essere per niente convinto per come si muove questa proprietà a partire da che ha messo al vertice come dirigenti, sopratutto sportivi. L’allenatore viene dopo e se sarà anche vero che “oggi l’allenatore deve essere funzionale alla squadra, è un Manager, un dipendente che deve adattarsi agli ideali e integrarsi all’azienda.” infatti i nostri brillanti dirigenti sono andati subito decisi, senza titubanze, coerenti con le loro idee, e in accordo con la proprietà hanno assunto come allenatore quello che per loro è l’ideale la loro primissima scelta Lopetegui… ummm pardon Fonseca.
    p.s. Voglio comune precisare che qui siamo tra Milanisti e qui tra di noi mi sento di esprimere appieno ciò che penso dell’attuale situazione del Milan… diverso se mi trovo a discutere fuori con tifosi di altre squadre o che non conosco… in quel caso o sto zitto o mi esprimo in maniera molto diversa. Qui siamo in casa tra Milanizti e penso che sia opportuno dirci le sensazioni che sentiamo e confrontarci serenamente

    1
  19. L’isteria di tanti sfigati capiscer espertoni da tattica per l’arrivo di Fonseca già me lo fa stare stare simpatico, sarò dalla sua parte se arrivasse. Tra l’altro dalla sua esperienza a Roma me lo ricordo come persona a modo e corretta. Del resto, con questa proprietà e società lui sarebbe l’ultimo dei problemi, sono piuttosto in trepida attesa di vedere chi comprano come centravanti, centrocampista, difensore e terzino destro

  20. Già smentito ufficialmente dal Milan. Mai detto ad alcuno e neppure pensato.

  21. Riportato un po’ da tutte le testate. Lui può anche smentire però non credo che la frase il tifoso se la sia inventata. Con tutto quello che ha detto in passato anche questa ci sta.

  22. Vabbe’, allora crediamo al tifoso e non alla smentita ufficiale.

  23. Carletto mitico e e felice per te 7 Champions, 3 con il Milan 4 con il Real.
    Real 15 Champions…
    Possibile pensiero di Cardinale … Ma cazzo questi non capiscono un cazzo … ma non lo sanno che vincere troppo non è cosa opportuna….. e vabbè si fanno male cazzi loro..

    1
  24. Per il resto può essere vera o non vera, non saprei ma Scaroni per quello che sa di calcio sta cazzata la può anche dire, poi certo , l’ufficio stampa gli dice che la dichiarazione non è opportuno e allora si smentisce…

    Per me, ripeto non so se questa dichiarazione di Scaroni è vera o non vera, penso però che alla fine non è molto distante da quella del Cardinale che “il vincere troppo non è positivo”, stessa logica

  25. Ma può averla benissimo detta a qualcuno! Come può anche non averla detta. Io non c’ero, quindi perché dovrei credere alla versione peggiore? Tra l’altro potrei dirla anche io una frase così parlando con un conoscente. 150 sono tanti soldi. Però si tratterebbe di una frase carpita a tradimento, non di una intervista. Non sono queste le minchiate a cui attaccarsi per discutere Scaroni e compagnia, altrimenti sì, ha ragione chi sostiene che diventiamo noiosi.

  26. Questa sera nel tempio del calcio si è celebrato un evento che racchiude tutta la sacralità del calcio. Il Real, non sapete quanto mi dolga, è la rappresentazione sacra del calcio, qualcosa che è molto vicina al campionato che si gioca nell’Olimpo degli dei. Sto avvicinandomi alla retorica di Pellegatti, ma non trovo altre parole per celebrare questo ennesimo trionfo del Real e di Re Carlo.
    In questa forma di religiosità gli arabi e gli americani non c’entrano nulla e non c’entreranno mai nulla. Sono come uno sciame di cavallette in un campo di spighe di grano d’orato.

    E non c’entrano nulla neppure personaggi come Scaroni o Furlani. Noi dovremmo essere, in un gradino inferiore, ma nell’Olimpo assieme al Real. Vallo a raccontare a questi qui.

  27. Vabbe’, allora crediamo al tifoso e non alla smentita ufficiale.
    Personalmente si. Ma perchè è una frase che fa parte del personaggio. Questi qui sono come dei vampiri in una sede dell’AVIS.

  28. Credere che Scaroni abbia detto quella frase e con quei termini, per me è malafede: si dà credito a quel che si sposa con i nostri pregiudizi senza guardare l’ovvietà.
    Perchè probabilmente è quello che pensa (probabilmente è quello che pensa la più parte dei tifosi), ma un uomo d’affari non si esprimerebbe mai in quei termini se veramente vuol vendere qualcosa.

  29. Buona domenica, felice per Carlo Ancelotti, anche se questa CL sta diventando noiosa, eh, vincono sempre loro uff 😀 . L’anno prossimo potranno contare su M’Bappé e il nuovo fenomeno Endrick, vabbè, hanno la strada spianata per la ventesima, altroché sedicesima

  30. Indipendentemente se l’ha detta o no, per 150 milioni sarebbe scontato impacchettare Leao, il problema è che nessuno è tanto folle da offrirci quella cifra se non qualche club arabo. Con Viniciua ieri si è vista la differenza tra un vero fuoriclasse e il nostro “fenomeno”

  31. Scaroni: trovo incredibili le vostre posizioni colpevoliste, a prescindere dalle smentite e dal fatto che il contenuto è qualcosa che nessun dirigente si sognerebbe mai di dire realmente a qualche sconosciuto. Siete i nuovi Savonarola!
    —–
    Ancelotti: ho visto la partita e mi ha impressionato in primis la velocità del gioco di entrambe, poi una discreta dose di fortuna e abilità del Real, poi la progressione dei blancos nella dominazione.
    Sono felice per Carletto, ormai Imperatore, il migliore di sempre e di tutti. Coach straordinario, uomo di livello elevatissimo. Grande Carletto!!

  32. Non parlate per favore di fortuna del Real e di Carlo. Lui stesso ha recentemente detto che lì accadono cose che non hanno una parvenza logica, ma accadono. Ripeto, quello che esprime il Real e Carlo ha una sua sacralità, qualcosa deciso dall’Olimpo degli dei.
    Tra l’altro pensavo anche a come si staranno annoiando i loro tifosi a vincere sempre.
    Di Sacaroni, se l’ha detto o non l’ha detto, non me ne frega una cippa, loro tanto di cose come Real, Carlo, Champions, non c’entrano nulla e non sanno neppure cosa siano e cosa rappresentino. Ho scritto bene ieri sera: uno sciame di cavallette.

    Siete i nuovi Savonarola!
    Beh, non è mica proprio un’offesa.

  33. A mio parere

    Ieri grande vittoria del Real perché e’ – per me – una vittoria immeritata di una squadra imperfetta; e nonostante questo vittoria pienamente meritata.
    Quello chemi impressiona di questa società e’ la megalomania: non gli basta mai!

    La finale e’ stata bella perché equilibrata: questo rende la competizione interessate.

  34. Fortuna e abilità consistono nel riconoscere che Courtois ha fatto interventi determinanti nel momento migliore del Dortmund, che ha giocato molto bene tra l’altro. Poi è uscita la forza del Real e il gioco è finito.

    Non interessa quello che ha detto Scaroni ma intanto è stato riportato, quindi non è vero che non interessa.
    Io sono sempre più convinto che le faccende, reali o di fantasia che siano, a riguardo del Milan vengono riportate dai media con trombe e megafoni a favore dei branchi di divulgatori “a prescindere”. Mi chiedo come mai nessuno scrive ad esempio dei prescritti riguardo Lautardo o al filone plusvalenze o ai debiti che definire ingombranti è riduttivo o di Allegri ed il suo licenziamento con passaggio per Tribunali o anche a Conte che per andare a Napoli chiede un paio di decine di milioni o Di Lorenzo che vuole andarsene dopo che è stato sfiduciato dal solito ADL. Meglio dar retta alle cagate che scrivono ilustri sconosciuti basate sulle soffiate del “cugino che si prende poco e sa sempre tutto”. Contenti voi, io manco per le palle.

  35. “ . “Mi chiedo come mai nessuno scrive ad esempio dei prescritti riguardo Lautardo o al filone plusvalenze o ai debiti che definire ingombranti è riduttivo o di Allegri ed il suo licenziamento con passaggio per Tribunali o anche a Conte che per andare a Napoli chiede un paio di decine di milioni o Di Lorenzo che vuole andarsene dopo che è stato sfiduciato dal solito ADL”
    Mi sembra che siano tutte cose che conosciamo anche attraverso i media

  36. Non interessa quello che ha detto Scaroni ma intanto è stato riportato, quindi non è vero che non interessa.
    Capiscimi Ghost, non mi interessa discuterne e farla troppo lunga se l’ha detto o no. La notizia ieri sera ha girato su tutti i giornali, qualche piccola rilevanza quindi l’aveva, lo riportata, ma finisce lì. Il personaggio lo conosciamo, una volta disse che lo scudetto è un di più, che rinunciare a 150 mln per qualsia giocatore è una follia è certo, ma stop, chiuso.
    Questa proprietà non so cosa potrà fare per questo Milan, ma non nutro speranze e non mi rappresenta come tifoso. D’altronde Cardinale dichiarò candidamente che non sapeva neppure che fossimo la società ad avere vinto più Champions dopo il Real, neppure il disturbo di conosce minimamente la storia di una società per la quale investi più di un miliardo. Ma la vita da tifoso va avanti lo stesso e qualunque vittoria sarà festeggiata sempre alla stessa maniera, mentre qualunque sconfitta però aumenterà il distacco da chi tira le fila.

  37. Che abbiamo una dirigenza piuttosto folcloristica lo so pure io, l’ho pure espresso in un commento qualche mese fa.
    Dubito pure io che al primo posto nei loro obiettivi ci siano i risultati sportivi, come dubito anche che vogliano tenere il Milan per molti anni.
    I tempi sono cambiati, oggi le proprietà sono in mano a gente d’affari e non di sport, quindi sono cambiate le regole del gioco. Veicoli per far quattrini a dispetto di chi i quattrini li spende per farli crescere: noi partners, i coglioni che hanno un’anima e che spendono tempo e denari per questa follia amorosa che si chiama Milan.
    Ci sono però anche altri poteri, e qui mi impunto, che fanno in modo di veicolare notizie, molto spesso cazzate, che abbeverano i social e inquinano le idee e i sentimenti. Io a questo giochetto non ci sto, cerco di capire con le mie poche capacità di capire come mai certe cose vengono lasciate nell’ombra e certe altre portate al sole senza manco la crema protettiva. Io, a questo giochetto, non ci sto.

  38. Ha girato su tutti i giornali perché questi ultimi hanno riportato a pappagallo l’indiscrezione proveniente da un’unica fonte, l’agenzia di stampa Dire. Sarebbe stato meglio ignorare ‘sta cagata, o per lo meno metterla in secondo piano rispetto alla rapida smentita. Perché se ci mettiamo anche noi a fare da cassa di risonanza agli attacchi mediatici di cui siamo oggetto sistematicamente, stiamo freschi.

    Ciò detto, prima ci libereremo di questo presidente meglio sarà. Forza stadio, anche per questa ragione.

    Inoltre ha ragione Ghost: un po’ di merda potremmo anche buttarla altrove, invece di ripetere continuamente quanto i nostri siano brutti e cattivi. A disposizione ce ne sarebbe a quintali di questa merda, e non è vero che i media ne stanno dando il dovuto risalto, anzi, in alcuni casi stanno tentando di farla passare per cioccolata.

  39. Volevo finirla lì, ma visto che la rigirate…
    In altri tempi se una notizia simile fosse uscita a carico di Galliani saremmo stati noi, non le testate giornalistiche, a buttare vagonate di merda sull’AD (a quei tempi aveva comunque altri più gentili epiteti). Oggi invece stiamo a prendere per buone smentite per lo meno dovute se non patetiche e scontate e difendere il prestanome di una proprietà di oltre oceano che non sa nulla della nostra (perchè è NOSTRA) squadra.
    Vera o non vera l’esternazione, per lo meno freudiana, di Scaroni, resta tutto quello che stanno facendo. Mi sbaglio? Ci sbagliamo? La speranza è sempre l’ultima a morire, ma mi ritrovo ad essere sospettoso e diffidente quando io di natura non lo sono.
    Tranquilli, faremo una signora squadra e Fonseca certificherà che Pioli era un mezzo brocco che ha vinto uno scudetto solo perchè aveva una squadra piena di fuoriclasse. Amen.
    Poi quando si è trattato o si tratta di buttare merda su quelli là e gobbi non mi sono certo mai tirato indietro.

    Sono cattivo oggi, perdonatemi. Martedì vado dall’analista.

  40. Gasperini: “Divario con l’Inter? Si può colmare facendo un miliardo di debiti”.
    Sta pure diventando simpatico.

  41. Evidentemente se l’è segnato al dito quella brevissima esperienza di 14 anni fa.
    Tanto continuano imperterriti e questo fondo sembra, per ora, assecondare Marotta &C.

  42. Devo ammettere che quanto dichiarato da Gasperini mi ha fatto sorridere parecchio.
    Ho pensato pure io che aveva qualche brutto ricordo sul groppone.
    Molto bene se cominciano ad uscire dal coro dei belanti le voci di altri dell’ambiente.
    Pensare che rinnovano i contratti di Lautaro e Barella a cifre molto alte pur sapendo che fuori dall’uscio c’erano i creditori ed ora alcuni di loro se li trovano in casa è molto simpatico.

  43. Mi spiace per Scalvini, brutta rogna il crociato.
    E mi spiace anche perché è stato chiamato quel cane di Gatti, giocatore scarso e picchiatore.

  44. Sportface
    @sportface2016
    #Francia, #Deschamps alla Gazzetta: “#TheoHernandez? Non c’è minimamente lo stesso entusiasmo della stagione dello scudetto, lo vedo un poco abbattuto eppure mi sembrava fosse felice al #Milan… Comunque devo riprendere i rossoneri, organizzare una tournee in Australia in pieno ritiro della nazionale non è una cosa simpatica. Bisognerebbe iniziare a mettersi nei panni degli altri una buona volta”

  45. quando Maignan si è infortunato ed è stato assente un botto era con la Nazionale, cosa ha detto all’epoca Deschamps?
    Ma che vada affanculo lui e pure tu che posti solo notizie del cazzo, non contribuisci a nessuna discussione e nemmeno ti sforzi di accogliere gli inviti che ti abbiamo fatto a ripetizione.

    1

I commenti sono chiusi.