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Finalmente è finita questa strana stagione per certi versi contraddittoria. Una stagione culminata in un secondo posto conquistato tutto sommato abbastanza facilmente, ma che non accontenta la maggioranza del tifo cacciavite. I perché di questo malcontento — a mio parere giustificato — sono da ricercare principalmente nelle incertezze sul futuro e nella consapevolezza che questa rosa avrebbe potuto fare qualcosa di più per ritardare i festeggiamenti della rivale cittadina, e quanto meno battere in Europa League una squadra, la Roma, staccata di varie lunghezze in campionato. Sbaglia chi sostiene che questa sia stata una stagione da buttare, ma allo stesso modo sbaglia chi si ostina a definirla positiva. Il tifo rossonero è stato costretto alla mediocrità per troppi anni e pensava di esserne uscito definitivamente dopo lo scudetto più bello di sempre, ma ora sta tornando a percepirne il sinistro odore ed è giustamente terrorizzato dall’idea di ritornarci. Tutto qui.

La partita di ieri ha riassunto, nel bene e nel male, l’intera stagione: tanti gol segnati e altrettanti subiti, errori, distrazioni; ma il risultato, ieri sera, aveva pochissima importanza. Ieri sera, a San Siro, è andato in scena l’ultimo ballo di Oliviero, Stefano e Simon, tre uomini importantissimi della storia recente rossonera, tre uomini ai quali i colori rossoneri rimarranno per sempre impressi nel cuore. E uomini che, odiatori abituali a parte, resteranno per sempre impressi nei nostri cuori. Trovo onestamente incomprensibile come, in alcuni casi, per fortuna rari, qualcuno non sia stato in grado di mettere da parte le incazzature e le delusioni della lunga stagione appena terminata e di percepire l’importanza del doveroso saluto tributato da San Siro a questi tre uomini: quei canti, quei saluti, quelle lacrime, hanno spiegato più di mille parole ciò che siamo noi per questo club e cosa questo club è per noi. Personalmente non ho versato una lacrima, perché come spesso ripeto sono un duro, o forse, più verosimilmente, perché c’era lì mia moglie pronta a prendermi per i fondelli. Ma un grosso nodo alla gola l’ho avuto, eccome se l’ho avuto, e le amare parole di Massimo Ambrosini ai microfoni di Dazn (“hanno ricevuto il saluto che io non ho avuto la fortuna di ricevere”), non mi sono state di grande aiuto per ridurlo. La flebile speranza è che quanto avvenuto ieri sera a San Siro abbia insegnato qualcosa anche all’assente, insensibile proprietà a stelle e strisce.

Di Oliviero, Stefano e Simon avremo occasione di parlare ancora. Su Pioli uscirà un post nei prossimi giorni, ma due righe voglio dedicargliele anche adesso. Benché la sua idea di calcio non sia la mia preferita e spesso non abbia compreso alcune sue scelte (cosa che comunque mi è spesso accaduta per ogni allenatore milanista), gli riconosco grandi meriti nel triennio culminato con la conquista dello scudetto numero 19, forse più meriti di quanti ne riconosca di solito alla figura dell’allenatore. Provo molto affetto, sia per il professionista sia per l’uomo: prima della partita speravo in un ultimo, meritatissimo ‘Pioli is on fire’; sono contento che ci sia stato.

Il clima è stato idilliaco, ma non al cento per cento. Qualche fischio è piovuto su Scaroni, Furlani e Moncada (e su Ibra, ma suppongo si sia trattato di danno collaterale). Ho goduto, lo confesso. Sta a loro trasformare i fischi in applausi, l’anno prossimo.

71 commenti su “MILAN-SALERNITANA 3-3

  1. Jtura condivido tutto e sottoscrivo …
    I cicli finiscono e Pioli era da cambiare è fuor di dubbio, ma come giustamente è stato fatto con tanta gratitudine. Se siamo tornati a certi livelli è merito suo e di chi ci ha portato giocatori giovani e semi sconosciuti ai più ma che poi invece si sono dimostra molto più forti di quel che si pensava alcuni nomi vengono fatti ma si potreaggiungerne ache altri.
    Ora non c’è più Pioli e non ci sono più nemmeno quei dirigenti, e per questo Jtura, credo, a differenza tua, che ci aspetta un futuro con tanta sofferenza… isperi di sbagliarmi ma io vedo tanta tanta improvvisazione..

  2. Condivido anch’io l’articolo linkato da jtura e anche il commento di mabell.
    L’altra sera mi sono rivisto il saluto a San Siro e questa volta mi sono commosso come Bennacer. Lo dico da sempre, siamo unici a gestire certe emozioni.

    Sui giornali si parla solo dell’altra Milano. Ottimismo a gogo, grandi progetti, nuova proprietà che sembra già aver messo a posto i conti, addirittura adesso è uscito fuori un possibile ritorno del Moratti. Al momento, in attesa di capire che dimensione avranno i gobbi, esistono solo loro, non c’è altro. Noi serviamo di contorno per ridacchiarci addosso (come non bastasse quello che ci sputiamo da soli). Alla fine mi sta anche bene perchè in questo momento l’esibizione mediatica non serve a un ca… ed è anche fastidiosa.
    Però è possibile che dopo il baccano di due mesi fa sulla presunta irregolarità della proprietà Milan, non si dia almeno uno spazio di cronaca sulle carte non proprio limpide (eufemismo) dei cari prescritti? La Procura di Milano tifa Inter, anche in ufficio, l’abbiamo capito, ma fino a dove si può spingere una passione sportiva? In ogni caso l’arrivo della nuova Authority ministeriale ha già dato parecchio fastidio nel palazzo della FIGC. Chissà che in futuro qualche centro di potere non possa vacillare.

  3. Il saluto a Thiago Motta da parte di Andrea Mingardi: “A Bologna venga chi vuole ma mi raccomando, deve capire anche in quale luogo arriva e rispettarlo addirittura oltre la vittoria a qualsiasi costo. Faremo la nostra CHAMPION, con la quadra che sarà e prenderemo le gioie che verranno, se verranno. MA DAL MOMENTO CHE NOI NON SIAMO INGRATI: CARO THIAGO, CIAO, GRAZIE E FANCULO! Non ti capiterà mai più l’occasione di essere un eroe!“.
    Parole che si adattano anche a noi, salvo che noi Pioli l’abbiamo mandato via, ma l’abbiamo festeggiato nella dovuta maniera.
    Motta non l’ho mai sopportato e forse sono uno dei pochi che non ho mai sperato (anzi) che venisse da noi. È un fattore di pelle. Lui stava bene dalle merde e adesso è passato dall’altra faccia della stessa medaglia.

    Questa sera tiferò per i viola e per Jack che è rimasto sempre nel mio cuore.

  4. Lele al contrario tuo io lo avrei preferito eccome Motta.
    Soprattutto se porterà con se Calafiori e Zirkzee. Si legge che il Milan sia in vantaggio, ma secondo te se Thiago gli dice vieni a Torino lui preferisce andare da noi?
    Temo che la Juve tornerà a fare la Juve nei prossimi anni. Sempre meglio veder vincere loro che le merde, ma io vorrei vedere il Milan tornare a fare il Milan!
    Per la Viola non è andata bene per colpa loro, ha giocato malissimo e sprecato molte occasioni.
    Ho tifato per loro perché i gobbi tifavano contro, una loro vittoria avrebbe liberato un posto per il Toro e i gobbi lo avrebbero preso in quel posto due volte…

  5. Ecco vedremo SE è COME:
    “ Corriere dello Sport, ai dirigenti rossoneri sarà messo in mano un super budget tra i 90 e i 100 milioni di euro per il mercato.

    Una cifra che fa sognare i tifosi milanisti. 50 milioni arriveranno dalla partecipazione alla prossima Champions League, 17 milioni sono arrivati grazie al piazzamento al secondo posto in classifica in Serie A. Infine una grossa fetta è rappresentata dal riscatto che eserciterà l’Atalanta per De Ketelaere: nelle casse del Diavolo entreranno 23 milioni di euro, ai quali andranno aggiunti un’altra quindicina di milioni per i riscatti di Messias, Krunic e Saelemaekers. Infine ci sarà anche un risparmio dopo gli addii di Kjaer, Caldara, Giroud e Mirante.”

  6. Questi calcoli giornalistici mi lasciano sempre un po’ perplesso. Comunque se, com’è prevedibile, cederanno uno dei tre big i soldi potrebbero essere molti di più. Poi ovviamente il giocatore dovranno rimpiazzarlo, ma spenderanno molto meno per farlo.

    Quest’anno non avranno scuse, non dovranno sbagliare neanche un acquisto, i fischi mirati dell’altra sera sono stati un chiaro segnale.

  7. L’indiziato è Theo, le voci si fanno numerose e insistenti.
    Siccome rivoluzionare il centrocampo è stata una mossa oserei dire geniale! quest’anno pensano di rifare lo stesso giochetto con la fascia sinistra, incidentalmente l’unica cosa che bene o male ha funzionato in questa disastrata stagione e l’unico reparto che abbiamo ad essere a livello delle grandi squadre d’Europa.

  8. Sinceramente fossi in Theo andrei a giocare in una top europea. Merita di meglio di un progetto senza ambizioni sportive e di compagni come Calabria, Musa, Lentus Cheek, Jovic ecc… Pare che si sia rotto i marroni quando Maldini fu cacciato a pedate nel culo. Avrebbe tutte le ragioni di questo mondo a preferirci un Bayern o un Real. Questo Milan non ha futuro calcistico vincente e quelli come Theo dovrebbero alzare i trofei o per lo meno giocare con l’obiettivo di alzarli ogni anno.

    Dopo Tonali, mi fa ridere comunque che il trading possono farlo solo coi giocatori presi da Maldini.

  9. Ecco vedremo SE è COME:
    “ Corriere dello Sport, ai dirigenti rossoneri sarà messo in mano un super budget tra i 90 e i 100 milioni di euro per il mercato.
    Una cifra che fa sognare i tifosi milanisti. 50 milioni arriveranno dalla partecipazione alla prossima Champions League, 17 milioni sono arrivati grazie al piazzamento al secondo posto in classifica in Serie A. Infine una grossa fetta è rappresentata dal riscatto che eserciterà l’Atalanta per De Ketelaere: nelle casse del Diavolo entreranno 23 milioni di euro, ai quali andranno aggiunti un’altra quindicina di milioni per i riscatti di Messias, Krunic e Saelemaekers. Infine ci sarà anche un risparmio dopo gli addii di Kjaer, Caldara, Giroud e Mirante.”

    Sono conti fatti alla carlona, per vari motivi 1) gli introiti della CL sono nient’altro che ricavi, appunto, che vanno a bilancio, che per questi qui è di primaria importanza che chiusa in positivo, 2) i soldi che incasseremo per CDK servono a malapena a compensare l’ammortamento residuo a bilancio dei 36 milioni pagati per il belga, non finanzieranno un bel nulla, 3) i 17 milioni per il piazzamento da secondi in serie A contribuisce al bilancio in corso, non quello dell’anno prossimo, e quindi sono solo ricavi, voci positive a bilancio, come per la CL. Se vogliamo capire un po’ di più di quanto sarà il “budget” dovremmo guardare piuttosto a quanto risparmieranno per i fine contratto di Caldara, Giroud, Mirante, Kjaer, e spero anche Jovic, circa una ventina di milioni annui, che potrebbero compensare i costi annui di un centravanti da 40-50 milioni, ai quali poi aggiungere i soldi che si risparmieranno dalla cessione di CDK, poco meno di dieci milioni annui per stipendio e ammortamento, diciamo un giocatore da 30 milioni, più altri ricavi e plusvalenze qua e là… più o meno si arriverà a 80 milioni max. Senza considerare ovviamente la cessione di un top come Theo, in tal caso mi aspetto che il budget si alzi, come del resto successe l’anno scorso con la cessione di tonali

  10. Ci puoi riassumere un po’ il video e la conclusione soprattutto? Ora non posso andare a vedere il video…
    Grazie

  11. Ma infatti Stefano, i calcoli fatti dai giornalai sono buttati lì a casaccio o quasi. Il cosiddetto budget sarà probabilmente superiore ai 100 milioni, ma solo perchè uno dei tre big verrà ceduto a peso d’oro. O almeno sarei sorpreso se non accadesse. Molto sorpreso.

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  12. Danilo, basta che ti vai a rileggere uno dei miei ultimi commenti (quello del 26 maggio o quelli del 27 e 28 su questo post) sono + o – la sintesi.
    Siamo finiti in brutte mani con Elliott e Cardinale è solo un artifizio forse peggiorativo.

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  13. Ascoltato il video di Andrea Longoni, considerazioni:
    Condivido tutto, cos’è che io pure sospetto da tempo, ma aggiungerei alcune cose,
    Io penso che la fininvest abbia ceduto il Milan direttamente a Elliot, Li era un falso compratore che aveva il compito di far rientrare le noccioline, lavoro che non poteva essere fatto da Elliot per non rischiare di sporcarsi. Fatto questo Li salta e il Milan passa ad Elliot, domanda quanto è costato il Milan ad Elliot??? Ben poco circa 400/500 milioni non di più, sana il bilancio lo rivende a 1200 milioni, valore non reale molto più alto di quello che veramente il Milan vale, tra l’altro Cardinale ne mette 600 mentre gli altri 600 li presta il buon Elliot. Ora vediamo cosa succederà l’anno prossimo alla scadenza del prestito, io credo che se trovano da vendere, per luna cifra vicina a quella gonfiata dell’apparente passaggio Elliot/Cardinale ossia vicino ai 1200 milioni, vendono subito…anche domani… altrimenti vanno avanti guadagnando, magari portano avanti i presupposti per il nuovo stadio ( e dico i presupposti non lo stadio) in attesa di trovare chi sia disposto a comperare pagando più del doppio del prezzo di acquisto . D’altronde qual’è la “mission” per un fondo d’investimento … quello di far guadagnare, investire per guadagnare. I tifosi con un po’ di balle, se la cosa non dura troppo a lungo, c’è li giostriamo. Ibra, ti amo ancora e spero che tu mi smentisca, ma per favore batti un colpo…

  14. oh ma sono mesi che leggo sempre le stesse cose, ho capito i vostri punti di vista ma non è che continuando a riscriverli la solfa cambia.
    Ci sono mille argomenti ma ogni volta che si cerca di cambiare lo spartito, niente: puntuale scatta il ritornello.
    Provare a parlare anche degli altri fa schifo? Eddai…

  15. Confesso che il mio anima da bastian contrario inizia a scalpitare: a furia di sentire milanisti e soprattutto non milanisti criticar e peggio ancora ironizzare sull’arrivo di Fonseca, finirò per difenderlo a spada tratta.
    E’ più forte di me: quando tutti su la prendono con qualcuno (ancorchè a ragione) io parteggio per qualcuno.
    E in questo caso qualcuno potrebbe essere non solo l’allenatore in sè (scelda discutibile, senza dubbio) quanto appunto chi quell’allenatore l’ha scelto.
    .
    Faccio una rapida digressione. Nella mia storia da tifoso ho conosciuto 5 allenatori scudettati:
    – Sacchi, che arrivò con panchine in A e con lo scetticismo più totale
    – Capello, che faceva il manager in Mediaset e aveva allenato solo la primavera del Milan per qualche anno (un po’ come promuovere oggi Abate)
    – Zaccheroni, arrivato a furor di popolo dopo un terzo posto con l’Udinese (i paralleli con Motta si sprecano) e poi scioltosi dopo uno degli scudetti più rocamboleschi degli ultimi decenni
    – Ancellotti, arrivato per caso dopo un rigore sbagliato (apposta) da Pippo e con l’etichetta del maiale che non può allenare
    – Allegri, arrivato obtorto collo e mai digerito
    – Pioli, che ancor prima di firmare fioccavano i #pioliout
    .
    Insomma, storicamente il tifo rossonero non c’ha mai azzeccato tanto sull’allenatore.
    Fonseca non entusiasma nemmeno me, in un certo qual modo certifica una tendenza alla mediocrità che mi spaventa assai.
    Tuttavia ancor più centrale sarà la campagna acquisti e il criterio con cui sarà creata la squadra.
    Non mi preoccupa una qualche cessione illustre (il Milan in generale e la serie A in particolare sono ormai realtà secondarie nel panorama del calcio che conta) quando chi arriverà e con quale strategia sarà costruito l’organico.
    .
    Quest’aria da disfattismo tafazzista comincia a rompermi un po’ le balle… tutti che credono di sapere come quel longoni di cui sopra (ho vomitato dopo nemmeno 3 minuti di video, metà dei quali spesi a elemosinare like e condivisioni).
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    Ecco, a questo si è ridotta buona parte del tifo milanista (non qui dentro, per fortuna): accattoni che cercano like, condivisioni e visibilità e per farlo ostentano concetti e riflessioni che a definirle aberranti gli si farebbe un complimento.

  16. Peraltro la proprietà è questa e la dovremo sopportare ancora per diverso tempo. Come minimo fino allo sblocco dei lavori dello stadio. Meglio rassegnarsi e sperare che la sua strategia porti a qualcosa. E ricordare che c’è di peggio in giro. Quella di Silvio degli ultimi anni è stata peggio, per esempio.

  17. Zlatan Ibrahimovic ha lasciato alcune dichiarazioni direttamente dall’Australia. Queste le parole del Senior Advisor di RedBird:

    Il Milan e la sua storia: “La storia del club lo è, i giocatori. In tutto il mondo significa molto, la storia è questa. Siamo felici di essere qui, per questa opportunità dall’altra parte del mondo. Il segreto di essere Zlatan? Solo essere Zlatan, è questo il segreto”.

    Ciao Zlatan, mangiati ste belle cinque pere dalla Roma. Pagliaccio.

  18. A proposito di storia, la nostra una volta era caratterizzata dal rispetto per la maglia gloriosa che si indossa, sempre, anche nelle partitelle. Chiedete a Sandro Nesta, che raccontò un leggendario cazziatone di Galliani dopo un pareggio o una sconfitta amichevole mi pare col man utd.

  19. Sicuramente io e altri (mabell) stiamo esagerando e non sapete quanto vorrei sbagliare. Però l’andazzo è quello e le speranze sono legate ad un altro allenatore che è poco più che una scommessa. Così anche la cosa vale per la squadra. Saremmo nella condizione di rafforzarla senza vendere pezzi importanti (lo dicono un po’ tutti) e invece probabilmente Theo (speriamo solo lui) sarà sacrificato per fare campagna acquisti, come l’anno scorso con Tonali. Ogni anno è una scommessa.
    Certo che da vecchio (molto vecchio) rossonero farò il tifo per Fonseca (non sono di quelli che si taglia l’uccello per far dispetto alla moglie), però è comunque il modus operandi della società che non mi piace, anzi, mi dà proprio fastidio.

    ..

    E ricordare che c’è di peggio in giro. Quella di Silvio degli ultimi anni è stata peggio, per esempio.
    Avercene di anni così dopo tutto quello che abbiamo vissuto prima. Ripensiamo solo allo spirito che Berlusconi ci ha messo nei primi anni di gestione Milan. Ha investito una marea di soldi? Certo, poi l’ha fatto per tanti anni anche Moratti, ma con bel altri risultati. Era qualcosa di particolare che era entrato in quello spogliatoio con lui e Sacchi, un propulsore incredibile che ha messo in orbita una squadra che poi è andata avanti per anni d’inerzia. Basta riascoltare i racconti di quelli che hanno vissuto quella realtà a Milanello per rendersi conto che era una realtà fuori del comune.

    Era proprio necessario chiudere un anno così con una figuraccia simile dall’altra parte del mondo? Soldi, sempre soldi, solo soldi.

  20. Intanto quelli là, freschi di cambio di proprietà, con tutti i debiti che hanno, immuni da qualunque malefatta, rinnovano al loro miglio giocatore a cifre che per noi sono aliene. È solo bravo Marotta?

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