Il mondiale in corso di svolgimento è snobbato da molti per l’assenza della nostra nazionale, per l’aberrante collocazione nel calendario stagionale e per motivi etici. Personalmente qualcosa ho visto e qualcosa continuerò a guardare fino alla fine, pur con molto meno trasporto del solito rispetto a questo tipo di manifestazioni; tuttavia, visto lo scarso interesse generale per l’argomento, approfitterò di questa lunga pausa per parlare d’altro.
Qualcosa su San Siro. Posso comprendere il dolore che può provare un milanese appassionato di calcio, di qualsiasi età e di qualsiasi fede calcistica, all’idea di non potere assistere mai più a una partita a San Siro. Se poi mi metto nei panni di un ipotetico boomer cacciavite milanese, quindi di un mio coetaneo, posso comprendere ancora meglio: il suo papà, che ora non c’è più o non è più in grado di accompagnarlo, ce l’avrà magari portato da bambino, narrandogli le gesta del Gre-No-Li durante il tragitto; questo mio coetaneo, in quello stadio, ci avrà vissuto momenti tremendi, quelli della doppia serie B, ma anche esaltanti che più esaltanti non si può, quelli del periodo berlusconiano. Posso comprenderlo perfettamente questo mio ipotetico coetaneo milanese, poiché, pur abitando a oltre 300 chilometri di distanza, quello stadio l’ho frequentato diverse volte anche io negli anni ottanta e novanta. Principalmente per vedere il Milan, ovviamente, ma — lo confesso — in occasione di qualche match importante, pur di vivere quella magica atmosfera, grazie a un amico neroazzurro che sapeva tenere un segreto, mi imbucavo nel pullman interista che partiva dalla mia città per poi accomodarmi in curva nord in mezzo al nemico. A San Siro ci andavo quando ancora non esisteva il terzo anello; ho visto giocarci Platini, Maradona, Rummenigge, Bergkamp, Mattheus, e naturalmente Van Basten, Gullit, Rijkaard, Baresi, Maldini e un sacco di altri fenomeni, rossoneri e non, che evito di elencare altrimenti non la finirei più. E questi marziani li ho visti più di una volta in quel magico rettangolo verde, anche quando quest’ultimo era in condizioni pietose e per scorgerci del verde occorreva tanta, tanta fantasia. Anche un pezzo del mio cuore verrebbe sepolto dalle ruspe in caso di abbattimento dell’impianto, o comunque si sentirebbe solo e abbandonato in quella cattedrale nel deserto che diventerebbe San Siro in caso di trasloco delle due società. Tuttavia il bene del club deve essere al di sopra di ogni pur comprensibile sentimentalismo, e soprattutto della vuota retorica messa in scena attualmente dalla politica sull’argomento. Il Milan non deve e non può più aspettare i comodi altrui.
Ivan Gazidis si è accomiatato qualche settimana fa dai tifosi con un toccante video girato a Parco Sempione, nel quale ha ringraziato Milano, i milanesi, il Milan e i milanisti, esprimendo soddisfazione e gratitudine per quanto questo ambiente gli ha dato in un periodo della sua vita pieno di soddisfazioni, ma non sempre facile. Per quel poco che possa capirci, a me l’operato di Ivan Gazidis è piaciuto. La sua sfera di competenza era la parte finanziaria del club, ridotta dalle precedenti gestioni in condizioni pietose e da lui riportata a livelli quanto meno accettabili — peraltro con una pandemia mondiale di mezzo durante gran parte del suo incarico. A parte l’istintiva simpatia ispiratami dalla persona, del dirigente ho apprezzato la serietà, la competenza, la capacità di comprendere i propri errori e l’umiltà di tornare sui propri passi (la vicenda Rangnick è stata qualcosa di straordinario). Si parla di un’esperienza caratterizzata da forti contrasti fra lui e Paolo Maldini: in certi casi è molto complicato distinguere la creatività mediatica dalla verità, specie quando c’è di mezzo il Milan targato Elliott, ma la sensazione è che qualcosa sia accaduto veramente, e non soltanto una volta o due. Comunque sia andata, questi, chiamiamoli così, confronti, hanno di fatto prodotto una situazione generale favorevole e uno scudetto. Quindi, alla fine, chi se ne frega se i due non sono diventati amiconi. Buona vita dunque a Ivan. E buon lavoro al suo successore, il quarantatreenne Giorgio Furlani, milanese, milanista dal curriculum assai consistente ed ex uomo Elliott. Speriamo bene.
Pare che la Juventus non se la stia passando troppo bene, l’intero CDA si è improvvisamente dimesso in toto e anche i più sprovveduti di noi in materia sanno perfettamente che ciò non è affatto normale. Le inchieste che stanno riguardando la Vecchia Signora sono ben note da tempo, e ritenere che non ci sia correlazione fra esse e la rivoluzione gobba in atto è pura ingenuità. E’ scontato che ci saranno delle conseguenze; prevedere, ora come ora, a quale tipo di conseguenze tali inchieste porteranno è impossibile, sia dal punto di vista penale sia da quello sportivo. Ovviamente le tifoserie sono di diverso avviso e si stanno cimentando in previsioni che variano dall’apocalittico all’ottimistico, a seconda dei colori d’appartenenza. Fosse per me gioirei e mi augurerei una sparizione della gobba dal panorama calcistico mondiale, ma come sempre preferisco non sbilanciarmi, essendo stato scottato troppe volte e avendo imparato che non conviene gioire troppo delle disgrazie altrui. Sai com’è, il ricordo di un Meani spuntato dal nulla a rovinarmi la festa è tuttora bello nitido, e fa ancora un male cane.
69 commenti su “SAN SIRO, IVAN E LA JUVENTUS”
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Boss, gran bel post!
Io abitando in Abruzzo ho potuto vedere San Siro solo nel 2011. Sarei dovuto andare ad assistere al famoso derby del 1978, 2-2 con rimonta finale di De Vecchi assieme al mio compianto cugino utrarossonero (sulla sua bara infatti c’era una maglia rossonera ed una granata della squadra del mio paese), ma una serie di circostanze (la partita con la Juve la settimana prima fu una di queste) impedirono poi di raggiungere un numero consistente per riempire un pullman. Mi ero spinto due volte fino a Bologna, Roma, e spesso per ovvi motivi Pescara, ma San Siro lo vidi per la prima volta nel marzo 2011, Milan-Sampdoria 3-0 e poi ci tornai anche a maggio per la partita della festa scudetto contro il Cagliari con tanto di ballo di Boateng. Poi ho visto un derby (1-1) ed un Milan-Juve 0-1 (Tevez).
Ma a prescindere le volte che l’ho frequentato, San Siro rappresenta per me da sempre la “Casa del Milan” anche se divisa con quegli altri… per cui un suo eventuale abbattimento sarebbe molto doloroso, ma lasciando da parte il sentimentalismo sarei molto contento di avere uno stadio per conto nostro, vorrebbe dire tanta roba e che porterebbe solo cose buone per il Milan ed i suoi tifosi. Quindi prima si affronta questa questione e meglio è!
Su Gazidis non posso che sottoscrivere (anche le virgole) di quanto ha scritto Marcovan! Una persona stupenda che ha lavorato ottimamente e che mi è dispiaciuto assai che sia dovuto andare via. Speriamo che Furlani faccia anche meglio!!!
Sulla Juve, per ora mi astengo da qualsaiasi commento, anch’io sono rimasto scottato tante volte, così come per questioni riguardanti quell’altra squadra di Milano. Ho la sensazione che finirà anche questa volta a tarallucci & vino e quindi questo calcio continuerebbe a galleggiare nel mucchio di merda dove si trova ora.
beh, l’ipotetico boomer cacciavite milanese potrei essere io. La prima partita vista era un Milan Cesena, con Boranga in porta, a metà degli anni ’70 circa.
Il fascino di questo stadio è qualcosa di unico, ma già ora è molto diverso da allora.
Penso che uno stadio nuovo sia la soluzione ottimale considerando l’evoluzione tecnologica ed i fabbisogni economici delle Società. Bisogna guardare avanti e avere il coraggio di voltare pagina. In caso contrario mi va bene anche l’ipotesi Sesto S.Giovanni ma da soli.
Sulla questione gobbi, riporto quanto avevo appena scritto nell’altro post:
ma che bello leggere ovunque le “preoccupazioni” della stampa sportiva sulle sorti dei gobbi.
Certo hanno una situazione molto ben incasinata, la storia delle plusvalenze l’hanno sempre snobbata tutti i soloni dello sport, scritto e parlato.
E ricordiamoci che qualche similitudine l’hanno anche i prescritti, se non ricordo male.
Che facciamo, prepariamo i popcorn? Perché non credo che ne escano immacolati o con la solita arroganza e prepotenza.
Confesso che il mio sogno, irrealizzabile temo, è quello di sapere Nedved a fare compagnia in doccia a qualche simpatico compagno di cella.
ah, Gazidis all’inizio mi stava sulle palle ma confesso che ha saputo farmi cambiare idea piuttosto velocemente. E’ stato un gran manager per il Milan. Gli auguro davvero ogni bene.
Preoccupante la PUNTUALITÀ con cui Bennacer ha firmato coi Raiolani non appena Gazidis è uscito dalla dirigenza. In tutti questi, non vorrei che M&M siano neutrali, o peggio, favorevoli a questa roba.
A me interessa nella misura in cui rimanga al Milan. Per il resto ce ne faremo una ragione.
Nel post, sullo stadio posso solo comprendere chi ha ricordi su ricordi, io a San Siro l’ho raccontato qualche tempo fa ci sono stato solo due volte, la prima quando avevo 12 anni, Milan Roma di coppa Italia stagione 1983-1984, quella del ritorno in Serie A, finì 2-1 per la Roma. La seconda volta invece era uno 0-0 in casa col Bologna nel 2001. Però avere uno stadio di proprietà è troppo importante, possibilmente da soli. Sul Gazzo, il video di commiato è stato molto bello, quasi commovente, gli auguro tanta fortuna sperando che i suoi problemi di salute siano definitivamente risolti. Sul mondiale: me lo sto vedendo, chissene dell’Italia che manca. Sto vedendo grandi giocatori, bei gol, la partita in corso USA Iran ad esempio vede due giocatori degli USA che a noi ci servirebbero come il pane a centrocampo, Musah sarebbe degno sostituto di Kessie e Adams sarebbe un motorino a centrocampo. Anche Dest sta giocando bene. La Francia poi è impressionante, possono perderlo solo loro, Theo da noi sembra un alieno, un mostro, nella Francia invece sembra uno dei tanti tanto che era partito come riserva del fratello
“A me interessa nella misura in cui rimanga al Milan. Per il resto ce ne faremo una ragione.“ @zulli, concordo, in questo momento sarebbe peggio ancora perdere Bennacer che Leao, nonostante Leao è il 50% e forse anche più del nostro attacco
Una nota positiva di questo Mondiale è il fuorigioco semiautomatico, in massimo 15-20 secondi è in grado di determinare con un margine errore di 3-5 centimetri se c’è fuorigioco (il VAR attuale ha un margine di errore di 10-15 centimetri). Ho capito che da gennaio verrà adottato anche in serie A, sarà quasi sicuramente un passo avanti, l’unica cosa che non riesce a eliminare è la discrezionalità sul fuorigioco geografico (il “semi” automatico è dovuto proprio a questo)
Beh, mi ci infilo anch’io di diritto tra i boomers cacciaviti, non milanesi, che ha frequentato molto spesso quello che nel nostro cuore rimarrà sempre la nostra casa. Ci sono arrivato un po tardi, ma sono capitato nel giorno della conquista della stella contro il Bologna, con un Rivera costretto a un mini comizio per poter iniziare la partita, causa tifosi che avevano occupato una parte del secondo anello chiusa, e un Baresi ragazzino, ancora chiamato “il piscinin”. Poi quando siamo diventati “belli come il sole” (chi non si ricorda lo striscione) mi sono perse poche partite in coppa campioni e Champions. Quella sera della festa del 18° scudetto c’era anch’io caro Danilo e ci siamo anche sentiti per telefono.
San Siro però non va dimenticato che è nato come il nostro stadio (quello nella foto), costruito da un nostro presidente, anche se il cognome Pirelli ricorda qualcos’altro. Poi vent’anni dopo sono arrivati gli intrusi dai bassifondi e nel 1980, per mano di un sindaco merdazzurro (hanno sempre qualcuno che dall’alto gli regala qualcosa), sono riusciti perfino a intitolarlo a un loro idolo. Poi come se non bastasse nel 2007 la cognata del presidente delle merde, sindaca di Milano, ha intestato il piazzate antistante al suocero Angelo. Insomma, si sono impossessati del nostro stadio un pezzo alla volta. Un nuovo stadio però serve come il pane e stavolta dovrebbe essere solo nostro anche se per farlo tocca andare a Sesto.
Gazidis non l’ho affatto amato all’inizio, ma bisogna ammettere che ha fatto un bel lavoro e sta lasciando il Milan in maniera quasi commovente.
Sulla Rubentus c’è poco da dire ormai. Lo sa tutto il mondo (vedi la reazione della Liga di oggi) che roba è e l’enorme differenza che c’è tra le vittorie in Italia e le coppe europee è lapalissiano di qualcosa di anomalo. Finirà a tarallucci e vino? Forse non del tutto, ma non sarà certamente una condanna esemplare, nonostante la sua recidività.
Infine, su Bennacer la penso come Zullida.
23 aprile 1969 Milan Manchester 2/0 gol di Sormani e Hamrim, io c’ero e non era la mia prima volta a San Siro, ma questa è un ricordo preciso, dopo 4 giorni partivo per Londra dove rimasi sino a fine 1971, capelli molto lunghi, un po’ hippy anni bellissimi i miei anni londinesi. Da Londra andai poi a Manchester in treno a vedere il ritorno, perdemmo 1/0 Cudicimi (ragno nero) parò tutto, poi si vinse la finale e la Coppa Campioni.Giustiziere Milan Bologna scudetto della stella c’ero anch’io quando Rivera invitò a liberare parte dell’anello…
A San Siro ho visto Rivera…
Rinnovo Leao… chissà perchè queste parole mi ricordano tanto quelle di un’altra persona…
Zio Zully, nel 2011 in Milan-Sampdoria 3-0 c’ero anche io. Ero proprio dietro la porta in cui segnarono Cassano e Robinho nel secondo tempo. Da qualche parte dovrei avere ancora il video che ho fatto a Cassano mentre tirava il rigore.
Ovviamente, con il passaggio ad Enzo Raiola, mi aspetto che ogni intervento in scivolata o in anticipo di Bennacer a metà campo farà salire il suo salario per il rinnovo, oltre ad essere riproposto con video a loop su tv e siti vari. Senza contare gli articoloni pieni di incenso e iperboli su di lui che verranno scritti ogni volta che sarà titolare in una vittoria del Milan. E non oso immaginare se dovesse cominciare a fare assist e gol. Presto batterà punizioni e corner al posto di Tonali e Theo. Magari anche qualche rigore. Tutta roba già vista. Staff di Raiola nella sede del PSG a trattare su Bennacer a zero, tra 3…2…1…
Kessie chiede di essere prestato ALL’INTER, dove ritroverebbe l’amico “bro” Hakan, per rifare le esultanze con le braccia a cuore. Lo avevo previsto un anno fa circa in altri posti, prendendomi pernacchie, ricordate Antichi Discepoli?
Quindi al primo anello blu? Io ero al secondo.
Certo che se Kessié va all’Inter… a me non piace augurare del male alle persone, ma se lo meriterebbe e si meriterebbe i peggiori auguri che si possono fare ad un calciatore.
“ Kessie chiede di essere prestato ALL’INTER, dove ritroverebbe l’amico “bro” Hakan, per rifare le esultanze con le braccia a cuore. Lo avevo previsto un anno fa circa in altri posti, prendendomi pernacchie, ricordate Antichi Discepoli?” @Nico scommetto che quelli che ti facevano le pernacchie erano gli stessi che quando Kessie disse la famosa “quanto torno sistemo tutto” dicevano che chi aveva dubbi sul rinnovo dell’ivoriano era un indaista 😀
Proprio loro, Ste. INCREDIBILE. Numero! Comunque credo che, con la Juve che probabilmente avrà ripercussioni pesanti, se nell’Inter il buon Onana dovesse deludere… Lo dico… Entro 3 anni, anche Zizzo va all’Inter.
Zio Zully, se ricordo bene ero al secondo blu, ma molto giù, centralissimo rispetto alla porta, anche se il mio posto in realtà era un poco più in alto a sinistra o a destra. Avevo un amico residente a Milano che aveva il posto giù e a sua volta aveva un compagno a fianco che gironzolava, quindi lasciava il posto libero accanto a lui e nel secondo tempo sono stato lì più di mezz’ora, mentre il primo lo vidi per più di metà più in alto, nel mio posto originale. Oltre tutto, ricordo nei paraggi del posto originale, un ignoto “zio” che rideva silenziosamente perché facevo “su e giù” e mi chiese se fossi pugliese dato che avevo urlato delle frasi di incoraggiamento in dialetto verso Cassano, e mi disse di essere venuto da un’altra regione anche lui.
Allora eravamo vicini, anch’io stavo basso e a 3/4 metri alla sinistra della porta.
E dopo Simon torna a casa anche DeKetelér, bene bene
Incredibile quello che ha sbagliato oggi Lukaku, neanche ramarro Pancev dei bei tempi, mi sa che stavolta la macumba della madre le di è ritorta contro 😀
Grande Giappone! Comunque secondo me la Spagna ha preferito il secondo posto per giocare contro il Marocco, che non è affatto scarso
Anche i tugnén sono andati a casa.
A un certo punto, quando il Costarica era in vantaggio sulla Germania, la Spagna era eliminata. Non credo proprio abbiano voluto correre questo rischio deliberatamente.
Non sto seguendo per niente le voci sul calciomercato e questa tornata non le voglio seguire, faccio però solo una constatazione, a mio avviso se non riusciamo a rinnovare i contratti di Leao e Benacer e a fine anno ci lasciano penso sia un brutto segnale per rivedere il Milan tra le top europee, forse si evidenzia una logica di prendere si giovani di belle speranze, poi se sfondano e si dimostrano possibili campioni con conseguente aumento del loro valore di mercato e conseguente aumento di offerte e richieste economiche, invece di adeguare l’ingaggio in base al mercato, si preferisce vedere e fare cassa. Purtroppo se vuoi essere tra le top in Europa i possibili campioni se si dimostrano tali li devi tenere adeguando il loro ingaggio al mercato oppure acquistando quelli già campioni affermati ma con costi ancora superiori
Assolutamente d’accordo. Saremmo ridotti ad una Udinese qualsiasi e verrebbe da pensare che lo scudetto della passata stagione sia stato un …incidente di percorso e niente affatto programmato. Anzi sullo scudetto ne sono sicuro a prescindere da tutto il resto.
Ridicolo Ciondolao che passeggia in campo, ai mondiali ha una voglia manco fosse al trofeo birra Moretti a 40 anni.
Purtroppo è così Danilo. Tutto il mio malumore espresso nelle scorse settimane viene proprio da questa cosa.
Secondo me su questo siete troppo pessimisti (e lo dico da realista-pessimista quale sono), Discepoli. Per me il Milan, già da metà 2020, in dirigenza e proprietà, progettava almeno di lottare per lo Scudo nel breve termine. Forse non ci si aspettava di vincerlo dopo appena 2 stagioni di progetto, ma l’intento di lottare almeno dalla prima stagione (in cui arrivammo secondi) c’era. L’intento attuale è quello di rimanere a lottare, stavolta per la Seconda Stella, che sarebbe un COLPO GROSSO, anzi GROSSISSIMO, per Cardinale. Penso che l’altro obiettivo sia, oltre a lottare per altri Scudi (non dico stravincerli con 5 giornate di anticipo, ma provare a vincerli), piazzarsi stabilmente tra le prime 8 di Champions, cioè essere stabilmente ai quarti, obiettivo partito quest’anno. Penso, invece, che a commettere errori sia una dirigenza un pochino troppo inesperta, per ora.
Mondiale particolare. Ci saranno massimo 8 europee agli ottavi (sempre se la Svizzera passasse). E ci saranno rappresentanti di tutti gli altri continenti, agli ottavi, con solo 2 sudamericane e ben 2 asiatiche. Gli USA mi sembrano molto più forti di quanto siano descritti, così come il Giappone. Male secondo me le africane, considerando il clima doveva essere il loro Mondiale, invece Ghana e Tunisia si sono fatte eliminare in modo abbastanza celere (e temo che la stessa cosa accadrà al Camerun), bene solo il Marocco. Male anche le Sudamericane uscite. Mentre il Messico non meritava di uscire. Ma tanto lo vince il Brasile. Secondo me i giocatori forti ancora sconosciuti, adesso, sono in Nord America.
“ Gli USA mi sembrano molto più forti di quanto siano descritti” ci sono quei due di centrocampo, Musah e Adams, che ci farebbero moltissimo comodo come alternativa a Tonali e Bennacer
A qualcuno è capitato di ascoltare questo pistolotto di Ravezzani?
Cosa ne pensate? Altro che contraerea, qui è già partita una controffensiva pesante, con ricatti e minacce. D’altra parte la prima bomba l’aveva lanciata senza mezzi termini il presidente della FIGC Gravina.
Vado a letto con un senso di nausea.
Fortuna che ho visto ora, così ho dormito meglio di te.
È uno schifo totale!!!!! Ma se non è il Chievo di turno ad essere beccato e di conseguenza punito con il massimo della pena, il calcio continuerà ad essere così com’è e non se ne verrà mai fuori!
“ A qualcuno è capitato di ascoltare questo pistolotto di Ravezzani ?” personaggio inutile, lui e i suoi programmi di mda. Resto della mia idea che in Italia finirà ancora a tarallucci e vino, confido solo nell’UEFA perché potrebbe approfittarne per punirla per la supersega, una squalifica di 2-3 anni dalla CL gli costerebbe molto di più di multe o punti di penalizzazione. Tra l’altro mi stupirei se l’UEFA non prendesse provvedimenti perché sono stati gonfiati i bilanci anche ai fini del FairPlay finanziario oltre che per prendere per il qlo gli azionisti
“ A qualcuno è capitato di ascoltare questo pistolotto di Ravezzani ?” sentito tutto, solo su una cosa sono d’accordo, sul discorso plusvalenze il più pulito ha la rogna. Forse tra le poche società che non ne hanno fatto uso siamo noi, penso soprattutto per chiara indicazione della proprietà di sistemare il bilancio e focalizzarsi su entrate durature, soprattutto diritto TV, entrate da stadio e sponsor (non farlocchi), in realtà abbiamo fatto poco uso anche di plusvalenze reali, mandando in scadenza giocatori dai quali avremmo potuto ricavare tanto, ma questo è un altro discorso. Quell’essere inutile menziona il Napoli per l’acquisto di Osimhen che in effetti ha dello scandaloso, ma nessuno o pochi lo dicono, così come tutte le squadrette che hanno fatto affari con la gobbaglia, per me meriterebbero di essere altrettanto punite
Intanto pare concreta l’ipotesi “Kessie all’Inter in prestito con diritto”. Secondo me il suo obiettivo iniziale era proprio l’Inter. Il Barcellona è stato solo una scorciatoia per evitare di fare la stessa figura di Calhanoglu. Comunque meglio così, ci siamo liberati di due squallori, anche se a zero.
Due anni fa, di questo periodo, ho azzeccato tutti i destini di quelli in scadenza. Chi era già Discepolo, è testimone. Romagnoli-Lazio, Calhanoglu-Inter, G.Donnarumma-PSG , A.Donnarumma-SerieC,Kessie-Inter(forse, ora vedremo).Prevedo il prossimo, sempre a zero: Bennacer-PSG.
Beh di Kessie non possiamo dire che sia uno squallore. A meno che non parli del suo modo di comportarsi.Comunque, da quello che ho letto si sarebbe offerto prima al Milan, ma i dirigenti hanno risposto picche. A prescindere tutto si è comportato da merda e spero tanto che lo scudetto vinto lo scorso anno sia anche l’ultimo della sua carriera.
Quindi, secondo Ravezzani, un club importante può fare un po’ come cavolo gli pare. Interessante.
Così pare…. Certo lui ci campa col calcio ecco perché parla così.
Io non so come sia possibile rilasciare dichiarazioni del genere senza incorrere in sanzioni. È una vergogna assoluta!
Kessie, diciamo no ad un suo ritorno in prestito dal Barellona? Ok mi può anche star bene ma a condizione che a gennaio arrivi un altro centrocampista con le sue caratteristiche
Due grandi amiconi del cuore. Nico, Maestro, ricordi quel rigore nel derby, dove prima fecero le prove in salotto della pagliacciata dell’ivoriano che portö al rigore sul turco? 😀
Terza domenica senza Milan, ne mancano ancora 4 uff.. intanto torna anche Dest, sono rimasti Leao che comunque non gioca titolare e i due francesi Giroud e Theo. Ballo non lo considero neanche. In assenza di Milan e con il cazzaromercato che un giorno dice rinnovo Leao più più probabile di quello di Bennacer e il giorno dopo l’esatto contrario, pongo il questo sulla necessità o meno di avere una squadra B: se prendo l’esempio di Colombo che dovremmo controriscattarlo a 500 mila euro, e altri della primavera mandati in prestito in altre squadre a scaldare la panchina, non sarebbe meglio farsi una squadra B come hanno fatto i gobbi? Io la seguirei anche il lega pro, potrebbe avere anche un riscontro di pubblico e introiti
Conte Franz, a livello mediatico l’amicizia tra Kessie e Calhanoglu è sempre stata molto evidente. Si narra anche che il primo abbia avuto da ridire quando ZLATAN ha fatto partire i cori contro il secondo, durante la festa per lo Scudetto. L’amicizia era così forte che (sempre voci, concrete) Kessie, che dai tempi di Mirabelli era il rigorista ufficiale, decise di spartire i rigori con Calhanoglu, che di fatto diventò il secondo rigorista ufficiale. Credo che dal momento stesso in cui Calhanoglu ha firmato con l’Inter, il destino di Kessie fosse già segnato, anzi, forse da prima. Sarà interessante capire cosa ne penseranno Brozovic e Barella (altra coppia di amiconi), quando uno dei due dovrà finire fuori per far giocare Kessie. E Barella è anche nel gruppetto degli “interisti nell’anima” con Bastoni e Dimarco.
La sorpresa di questi ottavi di finale sarà…che non ci saranno sorprese. Ora mi espongo. Semifinali già scritte. Argentina-Brasile, Francia-Spagna. Finale, Brasile-Francia, vince il Brasile 3-1.
A me sta amicizia tra Kessie e Chala che addirittura per questa amicizia porta Kessie a decidere dove andare a giocare mi sembra obiettivamente cosa po credibile…
Eh Mabell, il Milan non gioca, la fantasia galoppa. Però non mi stupirei di un Kessiè all’Inter, oggigiorno non mi stupisco più di nulla. Ma non sarebbe certo il turco l’artefice di tutto.
Il brutto è che dopo si ricomincia… sto da dio in questo periodo.
Olivier Girú fantastico anche oggi, M’Bappé numero uno in questo momento, solo la Francia può perderlo questo mondiale