Mentre sui social e in TV infuriano le fandonie di mercato io, come ogni anno in questo periodo, puntuale come un orologio svizzero, me ne sto bellamente fregando. Sto invece continuando ad assaporare il successo di due settimane fa con aria vagamente incredula, ma piena di felicità. E siccome è ancora tanta la voglia di giocherellare ripercorrendo la stagione appena trascorsa, ho pensato di assegnare a ogni protagonista un giudizio con voto, escludendo ovviamente dirigenti e proprietari. Sarà un voto un po’ particolare, un voto non numerico (detesto assegnarne ai calciatori), un voto che getterà uno sguardo anche al nostro passato.
Fodé Ballo-Touré. Ha giocato pochi minuti poiché, per nostra fortuna, colui al quale avrebbe dovuto consentire di rifiatare ha avuto pochissimo bisogno di farlo. Giocatore molto veloce ma invero altrettanto modesto — la cavolata che causò il secondo rigore nel derby d’andata fu tragicomica. Voto: Taye Taiwo.
Mike Maignan. Credo si possa definire senza problemi un fuoriclasse. Portiere senza punti deboli: fortissimo fisicamente e con i piedi, veloce di cervello, reattivo come un felino fra i pali e sicuro nelle uscite. Su 39 presenze ha sbagliato soltanto una partita, quella contro la Salernitana. Più forte senza dubbio rispetto al pur forte predecessore, anche se in Italia non si può dire. Voto: Nelson Dida versione 2002-2004.
Antonio Mirante. Nessuna presenza. Voto: Antonio Donnarumma.
Ciprian Tatarusanu. Un secondo portiere di lusso. Dopo la gara d’andata contro la Fiorentina l’avrei preso a pedate, ma poi di grosse papere non ne ricordo. Ricordo invece grandi prodezze, soprattutto fra i pali: l’intervento sul rigore calciato da Lautaro nel derby d’andata, oltre che importantissimo è stato di una bellezza accecante. Voto: William Vecchi.
Davide Calabria. Uno di noi veri cacciaviti e uno dei giocatori più progrediti che abbia mai visto. In quanto cacciavite Davidino ha patito più di altri la tensione dello sprint finale contro i cuginastri (glielo si leggeva chiaramente in viso). Paradossalmente meglio in fase offensiva che difensiva, ma tutto sommato stagione più che positiva. Voto: Massimo Oddo.
Alessandro Florenzi. Benché a lungo infortunato è stato preziosissimo, uno degli artefici di questo scudetto per quanto fatto in campo nelle occasioni in cui è stato schierato e soprattutto per come ha saputo interpretare il ruolo di mentore per i più giovani. Un vero esempio. Voto: Angelo Anquilletti.
Matteo Gabbia. Prodotto del settore giovanile, presumibilmente il quarto vero cacciavite in rosa, quindi merita affetto incondizionato. Ha sempre fatto il suo, senza strafare e senza commettere grandi errori, a parte contro la Viola all’andata con la collaborazione del Tata. Voto: Stefano Nava.
Theo Hernandez. Dopo la lumaca Rodriguez tutti noi ci augurammo un terzino di fascia che per lo meno deambulasse a velocità umane, ma non ci saremmo mai aspettati di ritrovarci fra le mani una saetta di queste dimensioni. Giocatore straordinario, debordante, dominante. Ha commesso qualche sciocchezza delle sue anche quest’anno in difesa, ma che non sappia difendere è una stupidaggine messa in giro da chi di calcio ne capisce quanto me di astrofisica. Un pochino testa di cazzo (eufemismo), fa imbestialire come pazzi giocatori e tifosi neroazzurri e sembra divertirsi enormemente a farlo: fosse un avversario nemmeno io lo sopporterei, ma siccome per fortuna tifo Milan, lo adoro. Voto: Aldo Maldera (perché Paolo Maldini non si può, per lo meno non ancora).
Pierre Kalulu. Ragazzo incredibile. Nonostante la giovane età e la scarsa esperienza si è sempre esibito in prestazioni impeccabili in qualsiasi posizione difensiva sia stato schierato; ha dato il meglio da centrale, ruolo nel quale fisicamente avrebbe dovuto in teoria soffrire maggiormente. Espressione facciale enigmatica, imperturbabile in qualunque momento della gara, anche in quelli più caldi. Voto: Filippo Galli.
Simon Kjaer. Molto sfortunato quest’anno, ma il suo apporto deve essere valutato per l’importanza da lui rivestita nell’intero arco delle sue tre stagioni rossonere. Giocatore e uomo fondamentale per la crescita di questo gruppo vincente, arma in più di Pioli all’interno dello spogliatoio. Voto: Alessandro Costacurta.
Alessio Romagnoli. Storia particolare la sua in rossonero. Approdato al Milan giovanissimo e promettente, la crescita nel corso dei suoi sette anni milanisti non è stata quella che tutti ci auguravamo. Insomma, Alessio è praticamente rimasto il bravo difensore centrale degli inizi e niente di più. Tuttavia come serietà professionale e attaccamento alla maglia il suo comportamento è stato ineccepibile fino all’ultimo, e non possiamo dimenticarne il rinnovo contrattuale in tempi nei quali sarebbe stato complicato convincere a farlo perfino il magazziniere. Ha contribuito alla conquista del titolo ed è stato più che degno di portare la fascia di capitano. Ciao Alessio, buona fortuna. Voto: Marione Yepes.
Fikayo Tomori. Difensore centrale sontuoso. Forte fisicamente, aggressivo, velocissimo, intelligente. Avrà sicuramente qualche difetto, ma francamente stento a individuarne. Avrà sbagliato sì e no tre gare in due stagioni, e mi sono tenuto largo. Voto: Alessandro Nesta.
Tiémoué Bakayoko. Di lui ricordo soltanto il dribbling in area bolognese dal quale scaturì, dopo un corto rinvio della difesa, il gol di Bennacer a sei minuti dalla fine. Non ha certamente confermato la decente stagione di qualche anno fa. Voto: Andrea Bertolacci.
Ismael Bennacer. Stagione abbastanza incompleta la sua, fermato prima dal Covid, poi da qualche infortunio e dalla fastidiosa Coppa D’Africa. Quando però ha potuto concedersi completamente alla causa rossonera ha offerto il solito notevole contributo, segnando anche due gol decisivi da fuori area nelle trasferte di Cagliari e Bologna. Voto: Angelo Colombo.
Samuel Castillejo. Uno dei giocatori più incomprensibilmente insultati dal popolo cacciavite. Calciatore normale ma volenteroso, professionale e amato dal gruppo. E cacciavite vero sin da bambino. Di lui ricordiamo il decisivo contributo nella gara ribaltata in casa contro il Verona. Probabilissimo partente, un caro saluto. Voto: Graziano ‘Lupetto’ Mannari.
Brahim Diaz. Una delle poche note dolenti di questa fantastica stagione. E’ partito bene, poi piano piano ha perso fiducia, lucidità, freddezza sotto porta e in appoggio. Peccato perché le doti tecniche palla al piede sembrano abbondantemente sopra la media (benché le mie perplessità sulla sua inadeguata prestanza fisica in certe zone del campo permangano). Voto: Giuseppe Incocciati.
Franck Kessie. Stagione lievemente in tono minore rispetto a quella precedente, ma c’è da capirlo: olimpiadi estive e maledetta Coppa D’Africa invernale con la sua nazionale, contratto in scadenza, malumore dei tifosi per le stupide dichiarazioni agostane e conseguenti fischi. Quando però è stato il momento di svolgere il proprio dovere, Franck è stato grande. Buona fortuna Presidente, potevi collegare il cervello alla bocca prima di parlare ma ti voglio bene lo stesso. Voto: Rino Gattuso.
Rade Krunic. Non ho mai nascosto il mio debole per questo centrocampista-trequartista-terzino-attaccante. Rade dove lo metti sta, non sa fare nulla in modo eccezionale ma sa fare tutto. Forse non uno dei più forti dodicesimi uomini mai visti al Milan, ma di sicuro uno dei più utili. Voto: Stefano Eranio.
Junior Messias. A me l’ex fattorino è piaciuto. Catapultato in un mondo cui non più di un anno fa non avrebbe mai immaginato di poter appartenere, Junior ha fatto il suo dovere, segnando 5 reti in campionato (in realtà 6) e una in Champions League nella vittoriosa trasferta di Madrid, servendo anche qualche assist. Non mi aspettavo molto a dire il vero, ma è comunque andato oltre le mie previsioni. Voto: Andrés Guglielminpietro.
Alexis Saelemaekers. Un affarone dal punto di vista finanziario al momento dell’acquisto, tuttavia successivamente non si sono visti nel suo bagaglio tecnico i miglioramenti auspicati. In due stagioni e mezzo Alexis si è dimostrato sempre ottimo in fase difensiva e dotato di grande mentalità, ma non in grado di pungere in fase offensiva quanto a gol e assist. E nel suo ruolo non è un difetto da poco, purtroppo. Voto: Thomas Helveg.
Sandro Tonali. Altro giocatore detestatissimo dal popolo bauscia. Le motivazioni sono a me sconosciute, ma compiendo uno sforzo sovrumano potrei tentare di penetrare nella bizzarra mentalità del tifoso neroazzurro. Ci provo, dunque: li ha snobbati scegliendo noi; li ha illusi di essere una pippa nel primo anno milanista; ha schiaffato loro uno scudo in faccia nel secondo anno rivelandosi per di più fortissimo. Non sono neppure d’accordo con la pippaggine nel suo primo anno, ma questo è un altro discorso. Voto: Demetrio Albertini.
Olivier Giroud. Siccome il suo pari ruolo in rosa era un ultraquarantenne, tutti, cacciaviti compresi, essendo egli più giovane abbiamo spesso giudicato Olivier come se fosse un ragazzino. Avremmo dovuto invece tenere a mente che si trattava di un trentacinquenne costretto a rifiatare il minimo indispensabile per via delle prolungate assenze delle alternative di ruolo. Nonostante tutto, in campo Olivier è stato intelligente, altruista e grintoso, oltre ad avere siglato reti decisive negli scontri diretti. E soprattutto oltre a essersi girato. Poi ci sarebbe da sommare anche tutto ciò che non è stato visto a occhio nudo ma facilmente intuibile, ossia l’importanza di un campione così all’interno di uno spogliatoio composto da giovani per lo più inesperti. Voto: Oliver Bierhoff.
Zlatan Ibrahimovic. Ha giocato pochissimo per via dei noti problemi fisici, ma ciò nonostante è riuscito lo stesso a mettere la zampona nel nostro diciannovesimo scudetto, nonché suo secondo in rossonero. Otto reti in 23 presenze, spezzoni di partite giocate praticamente senza un ginocchio, riuscendo addirittura in una di esse, quella contro la Lazio a Roma, a sfornare l’assist per il decisivo gol di Tonali allo scadere; una vittoria fondamentale questa — numericamente e psicologicamente —per la conquista del titolo. Non ci sono più parole per descrivere la grandezza di questo fuoriclasse infinito. Voto: Marco Van Basten.
Marko Lazetic. Fisico assurdo per un diciottenne. Il livello tecnico del serbo non ci è stato ancora concesso di appurarlo. Confesso di avere sbirciato qualche spezzone di una partita da lui disputata nella Primavera e devo dire che non ne sono rimasto abbagliato. Comunque, nessun contributo da parte sua a questo scudetto. Voto: Dominic Adiyah.
Rafael Leao. Giocatore decisivo per la conquista del titolo, senza se e senza ma, e non parlo soltanto dell’ultimo mese e mezzo, nel quale obbiettivamente ha giocato da top player mondiale. Il fatto è che prima aveva giocato ‘solamente’ benissimo, e dopo lo straripante finale di quella prima parte ce ne siamo un poco dimenticati. Comunque sia, quando ce n’è stato bisogno Rafa è stato in grado di alzare l’asticella, imprimendo al suo gioco ritmi irraggiungibili per chiunque intendesse fermarlo — certe reazioni difensive alle sue accelerazioni sono state francamente imbarazzanti. Voto: Ruud Gullit.
Daniel Maldini. Rete importante a La Spezia e dodicesimo scudetto portato a casa dai componenti della famiglia Maldini (tredicesimo, se contiamo anche quello da dirigente di Paolino). Credo si tratti di un unicum a livello planetario, una pazzia alla quale si stenta a credere alla pari dei 14 Roland Garros di Rafael Nadal. Eppure è tutto vero. Daniel non diventerà mai grande come il nonno, tanto meno come il padre (sarebbe impossibile per chiunque), ma la qualità per poter dire la sua ad alto livello non gli manca. Forse gli converrebbe cambiare aria, magari in prestito; ma sono chiacchiere, suo padre sa meglio di me cosa sia meglio per lui. Voto: Florian Raduciou.
Ante Rebic. Ho un debole per questo umorale giocatore; i pregi — tanti — ci hanno aiutati diverse volte in questa stagione (anche se molti di noi se ne dimenticano), i difetti — tanti anche questi purtroppo — mi hanno spesso fatto incazzare e altrettanto spesso sorridere. Ante è così, prendere o lasciare. Io prenderei ancora, non so però lui e la società che intenzioni abbiano. Ho brutte sensazioni al riguardo. Voto: Jon Dahl Tomasson.
Stefano Pioli. Ho sempre sostenuto che senza una società forte alle spalle e giocatori giusti a disposizione un allenatore possa fare ben poco. Non ho mai creduto ai maghi della panchina che trasformano i brocchi in purosangue, insomma. Ricordo che ai tempi delle pagliacciate berlusco-gallianiane l’argomento più discusso dalla maggior parte di noi era l’allenatore, e io mi inferocivo come una bestia, anche perché a nulla servivano i continui cambi in quel ruolo (peraltro sempre coi medesimi disastrosi risultati) a ficcare in certe testacce l’idea di spostare il mirino altrove. Non ho cambiato opinione: secondo me un allenatore top fa qualche punto, uno bravo non fa danni e uno scarso combina disastri. Ho sempre considerato Stefano Pioli uno bravo, uno che nell’ambiente giusto non faceva danni o ne faceva pochi; ma mi sbagliavo, oppure è stato lui a fare il salto di qualità, chi lo sa. In ogni caso Stefano Pioli quest’anno ha fatto punti signori miei, quantificare è difficile ma la sensazione è che ne abbia fatti tanti. Voto: Nils Liedholm.
210 commenti su “Voti particolari di fine stagione”
I commenti sono chiusi.
Partirà sicuramente uno fra Skriniar e Lautaro Martinez. A loro farebbe molto più male se fosse skriniar naturalmente. Ciò che mi fa enorme paura è quel reparto offensivo lì
Finché l’Inter ha Simone Inzaghi allenatore, pur con Lukaku (Dybala è un cesso ormai), ce la possiamo giocare (anche con gli attuali).
Ripeto siamo Campioni d’Italia.
Sono il primo ad aspettarmi comunque un rafforzamento.
Ma calma.
Sappiamo ormai che Maldini non va di pancia ma di testa, non risponde agli acquisti degli altri ma ha già, sono sicuro, i suoi obiettivi. Il Milan, questo Milan, va per la sua strada.
E questo mi gasa.
Ero veramente incazzato a gennaio per il mancato nuovo Kjaer, credo che bisogna essere onesti intellettualmente e dare fiducia in questa sessione di mercato a chi ha portato il 19esimo.
Calma e fiducia.
Dybala è sicuramente discontinuo ma cesso assolutamente no, ha i colpi del fuoriclasse e li avrà sempre. Lo vorrei sempre nella mia squadra. Siamo campioni d’italia certamente, ma senza un perno fondamentale del nostro centrocampo che si accaserà a Barcellona. Bisogna colmare le evidenti lacune con una sessione di mercato perfetta, incrociamo le dita.
Le merde devono chiudere la campagna acquisti con un attivo tra i 60-70 mln., così almeno in molti scrivono. Quindi evidentemente qualcosa dovranno vendere. Però Dybala è arrivato a zero e per Lukaku sembra che stiano trovando una soluzione di prestito oneroso. Il monte ingaggi è aiutato dalle uscite di Peresic, Sanchez, Vecino, Vidal e da qualche altro che dovrà per forza uscire. Probabilmente faranno un attacco potenzialmente stellare, ma bisognerà vedere il resto e soprattutto la panchina. In ogni caso, ripeto, mi stupisco di come in quella situazione sia la squadra che sta facendo mercato molto più di chiunque altra.
Rattacci di fogna, intanto niente Perisiccio. Grande Antonio Conte.
Ah, stamattina si parla insistentemente di Scamacca e Politano…
Gasp, ma neanche mezza parola sullo scudo, scomparso definitivamente e torni col mercato delle merde. Il Bini e nikola c’avevano ragione.
Lo attuale Dybala non lo vorrei mai nella mia squadra.
Vedremo se avra ragione Adamos8181 e la famiglia Agnelli o Gaspare Canestrari.
Adamos, io temo molto di più il conte Massimiliano, se gli prendono Di Maria, Pogba e qualche altro a centrocampo.
Se scrivo di merda e per la tastiera tedesca, non ho dimenticato apostrofi ed accenti.
Intendo se scrivo piu di merda del solito, essendo pure zecca.
Ma ovvio Conte Franz, ovvio, la rivale del prossimo anno e la gobba.
La Inter non sara una rivale.
Scripta manent.
Franz, l’avevo detto che in caso di vittoria me la sarei goduta interamente “off-line”
Il Bini e Nikola? Chi sarebbero?
Ma per favore ahahahah Sei sgamato ma a me non frega niente, mi conosci.
Ero ironico … per me quei due non esistono.
Gaspare, quelli “di là” li fai sclerare. Sei la loro fonte energetica inesauribile e continuativa di giramenti di coyoni. Lodevole.
Ahahahahahah vero Nico
Adamos, le rivali della prossima stagione in Italia saranno, nell’ordine: 1.Giornalistidimmerda, che cercheranno di rovinare l’ambiente usando il cambio di proprietà e i rinnovi. 2.La supponenza eventuale di alcuni nostri giocatori, che potrebbero sentirsi arrivati, dopo lo Scudo. 3.L’inserimento dei nuovi. 4.La pancia piena dei tifosi, che potrebbero non riempire di nuovo lo stadio per Milan-Fiorentina o Milan-Bologna. 5.Quattro competizioni a cui partecipare, senza uscire ai gironi di Champions. 6.Eventuali arbitri tipo Massa di Imperia. Dal settimo posto in giù potete mettere Inter, Juve e le altre nell’ordine che ritenete opportuno.
Nico,
come spesso mi capita sono d’accordo con Te.
Quella è una precisa e corretta classifica, nulla da obiettare.
In particolare il tuo punto 2 mi preoccupa moltissimo.
Siamo forti ma non così forti da poter smettere di essere umili.
Nico, è pazzesca sta cosa. Ora ogni volta che entra qualcuno di nuovo, qualunque cosa questo scriva, sono convinti tutti che sia io con un nuovo nick.Evidentemente gli manco troppo.
Beh, se non abbassano nuovamente i prezzi dubito che ci saranno altri sold out per i Milan Bologna di turno… ti parla uno abbonato da anni che sarà presente quando possibile ma sappiamo come funziona
Detto questo saranno 25 anni che d’estate vado in Carinzia, chi c’è se il Milan va veramente una settimana a Villach mi scriva, ci possiamo trovare, sarò lì in quel periodo.aramini.giuseppe@gmx.de
Leggo su Sport Mediaset. Scusate, ma capisco bene? I ratti offrono 5 mln, Lukaku si riduce lo stipendio che però in parte viene pagato dal Chelsea. Ma a Londra sono tutti imbecilli o qualcosa non torna?
@Giustiziere, io continuo ad avere seri dubbi che torni Lukaku. E se così sarà, andrà via Latrato Latrinez. In ogni caso nessuno al mondo, mai, è riuscito a fare una campagna acquisti da 70 milioni di attivo e rinforzarsi, anzi ci si è sempre indeboliti. Sempre, da che esiste il calcio. Ricordiamo che l’Inda 2020/2021 era un carroarmato da 91 punti meritati (perché io sono sportivo e rendo onore al merito quando c’è, perfino a maiali come gli interisti), mentre nel 2021/2022 per farne 84, cioè ben 7 in meno, hanno dovuto rubare come mai nemmeno le peggiori Juventus hanno fatto (e non mi stancherò mai di dirlo), sia direttamente coi favori ricevuti che indirettamente con le porcate contro di noi. Se faranno 80 punti il prossimo anno sarà un MIRACOLO Sportivo, segnatelo. Per me faranno fatica a farli ( e parlo di 80, 84 come quest’anno) anche in caso il budget du Mafiotta per gli arbitri fosse uguale a quello della stagione 2021/2022. #UnBaccanalePerCardinale
“ Per me faranno fatica a farli ( e parlo di 80, 84 come quest’anno) ”. Volevo dire “e parlo di 80, non di 84 come quest’anno”. #UnBaccanalePerCardinale
Poi per quanto riguarda il nostro mercato, io ho deciso che parlerò solo dopo la chiusura del medesimo. Con questo mercato ci giochiamo troppo, e per me proprio a livello personale è estremamente delicato perché Maldini si gioca TUTTO ai miei occhi. Dopo la sceneggiata fatta post scudetto contro la vecchia proprietà come avviso alla nuova, se adesso accettasse il solito mercato non aggressivo, da 70 milioni mal contati se va bene, dopo appunto essersi lamentato dello scarso budget della proprietà, dimostrerebbe di essere rimasto solo per il guadagno personale e che fosse incazzato all’epoca solo perché il rinnovo non era ancora arrivato. In tal caso avrebbe usato la competitività del MILAN come specchietto per le allodole. Chi non si è limitato a saltare pedissequamente ogni mio post solo perché più lunghi del post medio dell’utente di Twitter medio sa quanto io ami Maldini, perciò non voglio neanche IMMAGINARE che una cosa simile possa essere vera. Ragion per cui del nostro mercato ne parlerò solo dal primo Settembre in poi. E se le cose dovessero andare come non devono andare è la volta buona che faccio un macello di quelli veri. #UnBaccanalePerCardinale
@Adamos, “ Ero veramente incazzato a gennaio per il mancato nuovo Kjaer, credo che bisogna essere onesti intellettualmente e dare fiducia in questa sessione di mercato a chi ha portato il 19esimo.”. Verissimo, ma la scelta di non fare mercato a Gennaio ha avuto zero a che vedere con la programmazione. Ha avuto molto ma molto più a che vedere col fatto che (come da 15 anni a questa parte, Estate 2010 e 2017 a parte) NON C’ERA MANCO UN EURO BUCATO (lo preciso perché spesso viene fatta passare per “scelta” quando è stata una scelta nella stessa misura in cui il barbone a cui ho fatto la carità oggi in Corso Buenos Aires aveva scelgo di non mangiare da tre giorni) https://m.calciomercato.com/amp/news/maldini-ora-non-c-e-disponibilita-economica-per-il-salto-di-qual-61792 “ Questo inverno avevamo Kjaer fuori per infortunio e Tomori che si è lesionato il menisco. Non c’era budget. Potevamo prendere un giocatore in prestito per tappare il buco. Invece abbiamo dato fiducia ai nostri giovani. Perché sappiamo che ci possono garantire tanto”.”
“ il barbone a cui ho fatto la carità oggi in Corso Buenos Aires aveva scelgo di non mangiare da tre giorni”. *Scelto. #UnBaccanalePerCardinale
P.s: si ovviamente avremmo potuto prendere un prestito, come detto da Maldini, uno scarto degli scarti sperando che andasse bene, ma di investimenti (tradotto: spese su cartellini di giocatori giovani e forti) a Gennaio scorso non ne sono stati fatti unicamente perché non c’era budget, come detto appunto dal Capitano stesso. Così come sarà, eventualmente, per una questione di budget se questa Estate faremo il solito mercato più stitico di un beduino che da tre giorni mangia solo limone. Solo che in questo caso, se accadesse, Maldini non sarebbe vittima ma complice e carnefice. Ma l’abbiamo già detto, aspettiamo e vediamo. Ci giochiamo tantissimo. E Maldini agli occhi di noi tifosi si gioca semplicemente TUTTO. Non deluderci Capitano. #UnBaccanalePerCardinale
Vigliacchi, a gennaio non ci avete preso neanche un difensore al posto di Kjaer. Eppure se l’aveste fatto avremmo vinto lo scudetto.
Abbiamo fatto un sacco di cazzate oltre a quella, abbiamo perso a zero Il portiere fenomeno e il Platini del Bosforo. Che occasione sprecata per non sganciare qualche milione in più!
Rileggendo i commenti mi trovo molto d’accordo con questo di Nico. L’umiltà, la fame e la cattiveria sulla partita sono le cose fondamentali che ci hanno fatto fare quel saltino in più sulle merde. Su questo penso sarà molto importante l’attenzione che ci metteranno Maldini e Ibra. Può venire solo da loro, come sicuramente è avvenuto, quel salto di qualità mentale che è il motore di traino per arrivare a qualunque risultato.
Ray, hai il pessimismo precoce che tende al rancore anticipato e non diventa positivo come nel caso del maestro Nico. Amico mio, rilassati. Goditi quello che di bello (ed è tanto) abbiamo conquistato. I conti li tireremo ad agosto, ma non penso in ogni caso che Paolo si presti a qualunque tipo di doppiogiochismo e soprattutto non ha nessun interesse di restare a scaldare una poltrona che potrebbe diventare una trappola. Lo sfogo credo sia servito proprio a dire: siamo arrivati in cima a una vetta, ma attenzione, per scalare le prossime occorre fare qualcosa in più, altrimenti io non ci sto e lascio voi a fare figure di merda.
@Giustiziere, “ Lo sfogo credo sia servito proprio a dire: siamo arrivati in cima a una vetta, ma attenzione, per scalare le prossime occorre fare qualcosa in più, altrimenti io non ci sto e lascio voi a fare figure di merda.” Infatti il punto è questo. Non si è lasciato prendere la mano (come hanno fatto molti tifosi) pensando di essere il più furbo di tutti e credendo di poter continuare a vincere senza investire, o investendo un quarto dei concorrenti. Se vinci uno scudetto nonostante tu non abbia potuto (perché come ha detto chiaramente si tratta di non aver potuto, non non aver voluto) investire nulla a Gennaio si tratta anche di una botta di culo (perché la mega esplosione di Kalulu e Leao che faceva un girone di ritorno stile Eusebio non era prevedibile in alcun modo) e pensare di andare avanti alla “io speriamo che me la cavo”è da folli. Il discorso era questo. #UnBaccanalePerCardinale
@Giustiziere, “ Ray, hai il pessimismo precoce che tende al rancore anticipato e non diventa positivo come nel caso del maestro Nico. Amico mio, rilassati. Goditi quello che di bello (ed è tanto) abbiamo conquistato. I conti li tireremo ad agosto, ma non penso in ogni caso che Paolo si presti a qualunque tipo di doppiogiochismo e soprattutto non ha nessun interesse di restare a scaldare una poltrona che potrebbe diventare una trappola”. Penso anche io, e proprio per questo ho deciso di non commentare il nostro mercato fino alla fine dello stesso. Mi dispiace solo che molti non abbiano voluto capire le parole di Maldini e non abbiano voluto capire che uno scudetto vinto nonostante le limitazioni che ha avuto è stato un miracolo vero e proprio. #UnBaccanalePerCardinale
@ Cui Prodest, “ Vigliacchi, a gennaio non ci avete preso neanche un difensore al posto di Kjaer. Eppure se l’aveste fatto avremmo vinto lo scudetto.”. Cito Maldini “ Oggi il Milan con una visione strategica di alto livello può andare a competere il prossimo anno con le più grandi. Se invece si scegliesse una visione di mantenimento, senza investimenti, senza un’idea da Milan rimarremmo nel limbo tra le migliori sei o sette squadre in Italia per tentare di rivincere lo scudetto e qualificarci per la Champions. Per questo è il momento che la proprietà, Elliott o quella che potrebbe arrivare, chiuda il triennio e capisca che strategia vuole per il futuro”. Strano che non abbia detto “pensare di tornare al top con gli investimenti è da folli, da tifosotti estivi che vogliono prendere per il culo il vicino di ombrellone interista o juventino, eppure il nostro scudetto vinto col quarto monte ingaggi italiano e spendendo zero a Gennaio dovrebbe aver dimostrato che gli investimenti sul mercato non servano”. Forse perché ha capito che è successo qualcosa di irripetibile e che è stato vinto nonostante certi paletti, non grazie a quelli? Ai posteri l’ardua sentenza. Però non mi ha dato l’impressione di quello che credeva di aver rivoluzionato le leggi inscalfibili di ogni attività nella quale circolando soldi. #UnBaccanalePerCardinale
Non lo credo, sono una squadra giovane e con almeno davanti, in media, una decina di anni di attività e non credo che si sentano già arrivati o che tutto sia dovuto dopo lo scudetto. Vincere aiuta a vincere e poi ci sono i vecchi marpioni quali Ibra e Paolino che penseranno a tenere alta la tensione.
Piuttosto, da un lato mi preoccupa, ma mi fa soprattutto incazzare se davvero “quegli altri” dovessero fare una squadra con un attacco Lu-Dy-La. Con quali soldi costruiranno questa “fantasmagorica” squadra? In squadra attualmente hanno giocatori, non titolari, che prendono uno stipendio altissimo.
Ok che per ora sono solo voci di giornali ecc. ma in ogni caso siccome loro passano spesso impuniti, tranquillo tranquillo non ci sto. Anche se credo che almeno un big lo dovranno cedere per forza, altrimenti veramente sarebbe roba da calciopoli ter.
Vedremo a settembre, in ogni caso se sarà il Lukaku di due anni fa, dovremmo essere davvero bravi.
Non facciamola troppo lunga, le merde hanno praticamente concluso e partiranno con quei tre davanti. Resta da vedere come faranno a reggere i numeri di bilancio. L’impressione è che stiano operando come nella favola della cicala e la formica. Prima o poi quei nodi che non scioglieranno oggi torneranno ancora più aggrovigliati in futuro. Poi attenzione, mica tutte le ciambelle riescono col buco e il quaquaraqua che hanno in panchina non è un gran cuoco.
Lukaku comunque c’era anche nel 2019/2020 quando arrivarono secondi a 82 punti, eh. Non fasciamoci la testa sull’Inda, perché dubito fortemente che potranno trattenerli tutti e tre. Se davvero arriva Lukaker che bontà, è probabile che cedano Lautaro. Per me almeno due big partono, o Skriniar e Barella o Skriniar e Lautaro. Tutto questo dopo aver già perso Perisic (e Gosens non è certo a quei livelli, spiaze). Senza contare che i campionati si vincono con la difesa. Per me se dovessero replicare un campionato come il PRIMO di Conte dovrebbero accendere un cero grosso come il Taj Mahal. @Zullida, “ Anche se credo che almeno un big lo dovranno cedere per forza, altrimenti veramente sarebbe roba da calciopoli ter.” Le porcate viste nella stagione appena conclusa, già di per sé, bastano, avanzano e sopravanzano per un Calciopoli ter, a dire il vero. # UnBaccanalePerCardinale
Dybala esclude Lautaro a mio parere e ci perdono.Lukaku fa 25 gol in carrozza in Italia, amen, su questo niente da dire.Skriniar va via.E Perisic è già andato.Probabilmente pure Dumfries va via.Quindi Lukaku e Dybala costano la perdita di 4 titolari, questo sempre come mia supposizione.OnanaDe VrijBremerBastoniBellanovaEh eh eh …BrozovicBarellaGossensDybalaLukaku
Saranno comunque competitivi, ma non lo schiacciasassi che credono i bauscioni e, ahimè, anche parte di noi.
Poi dipenderà anche molto da ciò che faremo noi, i gobbi, la Roma, il Napoli. No perché a sentire i media sembra che si muoveranno solo i prescritti con le pezze al culo, il che mi fa un po’ ridere.
Ma infatti Marcovan, ma poi l’Inter a Scudetti d’estate ha la bacheca davvero piena 😉
Io continuo a pensare che i gobbi saranno molto molto forti il prossimo anno.
Però vediamo.
Un nome a caso: Origi.
Quando mai ha potuto fare il titolare veramente negli ultimi anni? Mai.
Abbiamo visto con Giroud come una riserva in Premier League può decidere un campionato in Serie A, a 35 anni suonati. Origi non ha 35 anni ed è stato salutato da una delle squadre più forti del Mondo come una leggenda, qualcuno può dire con certezza che non sia uomo da almeno 15-20 gol in Serie A alternandosi con Giroud? Io sinceramente no. Forse anche da 25 magari da 5, boh.
Lasciamoci sorprendere.
sono almeno due settimane abbondanti che si continua a parlare prevalentemente di mercato che, detto per inciso, aprirà il 30 giugno ovvero tra 14 giorni.
Nulla di ufficiale è ancora avvenuto ma millemila giocatori sono dati per certi, come al solito, da chi deve scrivere spesso cazzate per campare.
Ho imparato ad avere pazienza
@Marcovan, “ Poi dipenderà anche molto da ciò che faremo noi, i gobbi, la Roma, il Napoli. ” Soprattutto da ciò che faremo noi. Siamo stati i più forti e lo abbiamo dimostrato, nonostante lacune di squadra palesi avremmo vinto lo scudetto con diverse giornate di anticipo senza le ladrate arbitrali (non menziono neanche gli infortuni che ci hanno dilaniato per mesi e mesi). Il farci o meno superare da una squadra che deve fare un +70 di attivo sul mercato o da un’altra squadra che viene schifata da tutti (Di Maria ha trattato i gobbi come la ruota di scorta) dipenderà solo da ciò che faremo o non faremo noi. Non è mai successo nella storia del calcio che una squadra campione in carica si facesse detronizzare da una che deve fare mercati a saldo pesantemente attivo, vediamo di non essere dei precursori in questo. Roma e Napoli lasciamole perdere proprio. #UnBaccanalePerCardinale
Contributo di Pellegatti assolutamente condivisibile
https://www.youtube.com/watch?v=Apyfe1fJyCU
Mi trovo di nuovo d’accordo sul concetto espresso da Ghost (che poi era il concetto che avevo espresso io circa 2 settimane fa). Il mercato apre UFFICIALMENTE, per ACQUISTI, CESSIONI E NUOVI PRESTITI, il giorno 1 Luglio. Prima di allora, possono ufficializzare SOLO contratti di parametri zero (tipo Kessie col Barcelona o Perisic col Tottenham) e riscatti dei prestiti (Messias e Florenzi) o interruzioni dei prestiti (Bakayoko). Per il resto, è ancora aria fritta. Lukaku è un giocatore del Chelsea, con contratto pluriennale, almeno fino al 30 Giugno. Renato Sances è un giocatore del Lille, con contratto pluriennale, almeno fino al 30 Giugno.
Ci stavo pensando proprio questa mattina. Il buon Pellegatti fa il tranquillo, ma nasconde, mica tanto, qualche preoccupazione. La domanda “perchè questo ritardo?” la pronuncia troppo speso.
Ma ritardo per cosa esattamente?
Per i contratti di Maldini e Massara forse, se proprio bisogna trovare per forza motivi di preoccupazione, poiché eventuali acquisti, come hanno già detto altri, ancora non si possono concludere.
Onestamente io trovo strano che Maldini e Massara non abbiano ancora rinnovato.
I bene informati predicano ottimismo, ma erano gli stessi che dicevano che avrebbero rinnnovato sia Donnarumma che Kessiè.
Boh.
Prima immaginavo che il ritardo fosse dovuto al cambio di proprietà, ma ormai son passate 2 settimane dallo sbarco di Gerry… Secondo me se l’accordo non è stato ufficializzato c’è qualcosa che lo impedisce (volontà della società o dei diretti interessati, divergenze sui progetti, etc).
Anche senza voler considerare il contributo essenziale portato da questi 2 per la ricostruzione di un Milan vincente, la sola idea di cambiare il management sportivo a fine giugno è una pura follia, un disastro che nemmeno Fassone e Mirabelli avrebbero osato.
@Giustiziere, “ Ci stavo pensando proprio questa mattina. Il buon Pellegatti fa il tranquillo, ma nasconde, mica tanto, qualche preoccupazione. La domanda “ perchè questo ritardo? ” la pronuncia troppo speso.” Io infatti non temo l’Inda o la Juve. Io temo il Milan. E anche quando rinnoveranno Maldini e Massara, sebbene potremo tirare un sospiro di sollievo, solo a fine Agosto potremo sapere se davvero qualcosa è cambiato e se l’asticella che Maldini chiedeva venisse alzata lo sarà stata (alzata). Se così non sarà trarremo le dovute conseguenze anche su Maldini, che si è detto essere garanti dei tifosi e che non sarebbe rimasto senza alzamento dell’asticella. Ora dobbiamo solo aspettare. #UmBaccanalePerCardinale
Anche i contratti di Maldini e Massara, in teoria, scadono il 30 Giugno. Il rinnovo potrebbe essere già concordato per il giorno successivo, in cui firmerebbero, magari al rialzo. Chi può saperlo? Per ESPERIENZA, credo solo alle notizie ufficiali.Per dire… Il giorno 1 Luglio potremmo tranquillamente ritrovarci ad aver comprato Brozovic, così, senza alcun preavviso. Formalmente, è impossibile?
Sarebbe una stupidaggine senza precedenti non rinnovare il management, per una serie di motivi che non sto neppure a elencare, tanto sono numerosi e banali.
Quindi in caso di addio le cause potrebbero essere 2
Cardinale è appunto uno stupido
A Maldini e Massara non piacciono i piani di Cardinale
La prima ipotesi mi sembra inverosimile. Resta la seconda. Plausibile, ma, a proposito di ritardi, mi sembra tardi anche per un eventuale divorzio, francamente.
Situazione strana però, questo è vero.