In cinquant’anni di milanismo una cosa di sicuro l’ho imparata: noi cacciaviti non possiamo vivere lunghi periodi di serenità, neppure quando sembra che tutto stia filando per il verso giusto e che niente al mondo possa scalfire il gioioso momento. Nei momenti di massima esaltazione, di lì a poco è spesso accaduto qualcosa che ci ha riportati violentemente con i piedi per terra. Dopo Salonicco ci fu la fatal Verona, dopo la Stella ci furono due retrocessioni consecutive in serie B, dopo il diciottesimo iniziò la cosiddetta banter era, tanto per fare qualche esempio. Silvio rappresentò un’eccezione, con lui il godimento fu per i primi vent’anni continuo e privo di incertezze, ma poi anch’egli si lasciò ipnotizzare dall’arte tutta cacciavite di complicarsi — e soprattutto complicarci — irrimediabilmente la vita dopo il raggiungimento dell’apice del successo. Insomma, siamo tradizionalmente abituati a vedere interrompere bruscamente la festa e il club cacciarsi nei guai, noi cacciaviti.
Stavolta non è accaduto nulla di paragonabile ai crolli del passato, per lo meno non ancora, tuttavia anche gli echi dei festeggiamenti per quest’ultimo scudetto, atteso da un decennio (e per la verità mai sfiorato dopo la chiusura definitiva dei rubinetti berlusconiani e la terrificante parentesi cinese), sono stati bruscamente interrotti dalla sparata di Paolino nella ormai famigerata intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Ho letto e udito molti commenti in proposito, c’è chi ha biasimato la nostra leggenda e chi invece l’ha appoggiata. Io ho preferito trincerarmi dietro un rassicurante cerchiobottismo, affermando più o meno che Paolo avrà avuto certamente una valida strategia per comportarsi così, strategia che però personalmente ho stentato a comprendere. E che stento a comprendere tuttora, per la verità.
Va però detto che, qualsiasi cosa si pensi del comportamento di Maldini, nessun proprietario vecchio o nuovo potrà permettersi di mettere in discussione né Lui (perché Lui è Lui) né gli altri artefici del capolavoro appena compiuto. Il problema maggiore tuttavia non è tanto se a Gerry piacerà Paolo, bensì l’esatto contrario. E a leggere l’intervista sulla Gazza, nulla sembra affatto scontato in tal senso. Un arrivederci e grazie del Direttore Tecnico sarebbe un suicidio per la nuova proprietà da qualsiasi punto di vista, e soprattutto scatenerebbe una rivolta della tifoseria senza precedenti.
Pare che comunque il signing sia cosa fatta e che Gerry Cardinale con la sua RedBird (il Cardinale Rosso è un uccellino noto anche come Cardinale della Virginia, l’ho scoperto solo ora) abbiano acquisito la maggioranza del club. Il tutto si dice sia avvenuto una settimana fa, più o meno quando Paolino lanciava il suo inquietante avviso ai naviganti dalle pagine della rosea, il che rende il tutto ancora più incomprensibile: quando Paolino ha piazzato le sue bombette, ne sapeva qualcosa? Non ne sapeva una mazza? Ma mettiamo che sapesse, cosa lo seccava o inquietava? Con chi ce l’aveva, con i nuovi arrivati o con i vecchi (ai quali appartiene ancora il 30% del club)?
Vedremo ora quali saranno le mosse del nuovo proprietario italoamericano del Milan. Gerry Cardinale era domenica 22 a festeggiare in mezzo ai tifosi in piazza Duomo a Milano, particolare succoso emerso soltanto una settimana dopo l’accaduto. La cosa non può che farci piacere, ma è inutile negare che ciò che ci preme maggiormente è conoscere le strategie della nuova proprietà, e principalmente quanto essa avrà intenzione di spendere sull’importantissimo mercato estivo appena cominciato, sia per acquisire rinforzi sia per trattenere i gioiellini più richiesti della rosa. Anche qui le opinioni variano dal catastrofico all’ottimistico. Io mi sento ottimista ma non faccio testo, a inizio estate tendo ad esserlo, spesso a sproposito; ma a ben vedere non fanno testo neppure i catastrofisti sputasentenze, in questo preciso momento d’incertezza. Non resta quindi che attendere e continuare a godersi il diciannovesimo: è assurdo, ma sembra che molti se ne siano già dimenticati.
107 commenti su “Il Cardinale Rosso”
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Direi che a Don Gerry, ragionando sul nome del suo fondo e sul particolare esemplare di fauna ornitologica a cui si associa, PIACE IL COLORE ROSSO. Quindi, direi che ha un feeling destinato coi nostri colori. Elemento da non trascurare.
è bello constatare che una trattativa così economicamente importante sia stata fatta nell’ombra, senza che nessuno dei mammasantissima dell’informazione (!?!) sportiva ne venisse a conoscenza. Far fare la figura dei cialtroni a questi scappati di casa è molto gratificante.
Sulla questione del “gradimento” la penso come te e sostanzialmente è una buona cosa, una garanzia per tutti. Se Maldini resta vuol dire che la svolta è arrivata, poche balle.
Sono pure molto curioso di vedere le prossime mosse, anche perché ora bisogna concludere una parte di lavoro già imbastito e capire le prossime mosse sia di mercato che sullo stadio. Se facessimo uno stadio tutto nostro, solo nostro sai che goduria? Le manfrine di Sala e C. mi hanno stomacato, ormai.
Devo anche ammettere che ogni tanto mi riguardo qualche video dei festeggiamenti per ricordarmi che è tutto vero, tremendamente vero! Che bellezza!!!
Sono perfino più agitato adesso che durante le ultime gare scudetto. E visto che nel mese antecedente allo scudetto ho dormito ben poco, questo la dice lunga. Parliamoci chiaro: questo è forse lo scudetto più bello che io abbia visto vincere, se la gioca con quello di Zac (quello di Sacchi no, perché lì avevamo ben chiaro di essere una superpotenza senza eguali col mondo nelle mani, visto che Silvio era paragonabile, nel calcio di allora, ad uno sceicco odierno con in più una competenza che gli sceicchi si sognano), ma gli sviluppi dei prossimi giorni saranno MOLTO MA MOLTO più importanti. Perché uno scudetto puoi anche perderlo ma se hai le spalle coperte sarai sempre lì a lottare e in un decennio male che tu vada tre li vinci più qualche secondo posto e/o terzo posto (Questo è anche per il motivo per il quale, almeno per me, la sofferenza di Istanbul venne subito mitigata dalla consapevolezza di ciò che eravamo, cioè il fottuto Ac Milan 1899 all’epoca diciassette volte campione d’Italia, sei volte campione d’Europa e tre volte campione del mondo -nel 2005 questo era il palmares-, all’epoca sapevo cosa eravamo e cosa saremmo stati, anche se perdenti in quel Maggio. Oggi siamo vincenti ma ancora non sappiamo chi e cosa saremo) Ma se non hai le spalle coperte è un attimo bruciarsi come la piccola stella senza cielo di Ligabuesca memoria. Nei prossimi giorni capiremo cosa potrà essere il Milan nei prossimi dieci anni più o meno (Redbird resta più o meno quel tempo lì, da programma aziendale), mica pizza e fichi. Che il dio del calcio (quello vero con la D maiuscola ha cose più importanti da fare) vegli su di noi.
@Marcovan
Oddio anche il ventennio 1950-1970 (ma più che altro 1950-1973, la crisi di competitività del Milan del dopoguerra iniziò proprio nel ‘73 e durò fino all’86) ebbe poco da invidiare a quello di Silvio, eh, vincemmo sei scudetti (un solo scudetto in meno di quelli vinti nei primi 20 anni Berlusconiani) e due CL (con in più una finale persa dove fummo gli unici a portare ai supplementari il grande Real).
Certo Silvio nei suoi primi 20 anni, oltre che uno scudetto in più, portò anche tre CL in più rispetto al 1950-1970, motivo per cui il ventennio dal 1987 (il vero Milan di Berlusca nacque nell’Estate di quell’anno) al 2007 è stato il top, ma un grande Milan in Italia, in Europa e nel mondo, dominante e pieno di campioni per un ventennio, era già esistito.
So che lo sai ma lo puntualizzo perché spesso dai nostri nemici l’epoca Berlusconi viene esaltata con malizia è in malafede, quasi come a dire “siete un CITY qualsiasi che per 20 anni ha vinto alla lotteria, finito Berlusconi finito il Milan”, come se prima di Berlusconi il Milan fosse stato una squadretta come tante, ma così non è, visto che quando vincevamo lo scudetto della stella nel ‘79 avevamo ben poche squadre davanti a noi anche in Europa (all’epoca due CL erano parecchia roba visto che la CL esisteva da soli 5 lustri, basti pensare che il Real con sei CL era primo per distacco, davanti a noi Real a parte, al momento dello scudetto della Stella c’erano solo Bayern e Ajax con 3 CL ). E anche a livello di scudetti, non erano tanti i club che all’epoca potevano vantarne 10.
Io parlo sempre della storia del Milan pre-Berlusconi perché il periodo berlusconiano spesso lo vedo esaltato per motivi di malafede (non da te o da altri milanisti, ovviamente, semplicemente a volte noi forniamo assist involontari), come scritto sopra, come se fosse stato una specie di lampo nell’oscurità e il vincere una volta ogni morte di Papa fosse la norma per il Milan.
Aggiungo che è proprio la storia del Milan nel pre-Berlusconi che mi ha sempre lasciato la certezza che avremmo rivisto un Milan capace di vincere scudetti e coppe campioni, perché il Milan vinceva scudetti e coppe campioni prima di Berlusconi e vincerà scudetti e coppe campioni dopo di lui. I nostri nemici, che per un decennio hanno ballato sul nostro cadavere come piccole iene ridanciane e vigliacche, hanno creduto nella loro stessa propaganda, hanno creduto nella loro menzogna che Milan vincente = Milan di Berlusconi. Ne ho letti parecchi scrivere “questo scudetto mi ha stupito, ero veramente convinto che senza Berlusconi il Milan non avrebbe mai più vinto nulla”. I danni dell’ignoranza della storia, signori.
“ Calciomercato.com: incontro Cardinale Maldini al Bistrot di Casa Milan, chiuso al pubblico per l’occasione.” PREGHIAMO che tutto vada come deve andare.
Ufficiale.
FranzSoccer.com: clamorosa indiscrezione, Cardinale vuole un mercato scoppiettante, si vocifera quindi un ritorno di Massimiliano Mirabelli.
@Franz, ahahahahahahahaahahaha. Beh in quel caso penso che un attentato terroristico contro Casa Milan diventerebbe giustificato, non legalmente ma moralmente ahahahahaha
Occhio che la reazione di Maldini sarà decisiva… incrociamo le dita.
giuro che ho letto…Cardinale Martini al Bistrot di Casa Milan.. poi ho realizzato che il prelato è da qualche anno passato a miglior vita e che con il Milan non ci azzeccava molto…ahahahahah
@Ghost, beh considerando che il Cardinale Martini aveva le stesse identiche idee di Sweet Gaz O’Mine su LGBTQZX, inclusività e cazzi e mazzi, penso proprio che si sarebbe trovato bene col Sudafricano e i Singer ahahahahahahahahahahahahahahahah
Quindi nuovamente nessuno sapeva un cazzo.
Devo dire che la gestione Elliott ce credo che crei stampa “poco amica”: non gli barattano un cazzo in cambio (e per me fan benissimo, n.d.a.).
A margine, sembra che confermino il management in blocco.
Non vedo perché non dovrebbero farlo anche per l’area tecnica, anche se leggo su Twitter disamine deliranti sulla mimica facciale maldiniana dedotta da uno scatto.
Mi chiedo se il miliardo e 200 milioni – rimanendo Elliott con una quota di minoranza – sono la valutazione del Milan nel complesso, oppure solo della quota di RedBird. Nel caso sarebbe interessante (a meno che la quota di Elliott non sia resiudale) capirlo perché nel caso vorrebbe dire una valutazione del Milan OGGI molto vicina a quella della Juventus.
Son un po’ perplesso, se oggi c’è il signing “vero” e non una binding offer, per il closing a settembre (giugno in effetti era presto anche solo per ragioni contabili), cosa molto Yohongesca.
Ma direi che a sto giro il fondo mi pare un interlocutore vaghissimamente più serio (giusto un ciccinino).
@Anima, la questione in realtà è potenzialmente ancora più interessante. Il Fondo Elliott , in 4 anni, ha investito nel Milan (tra acquisizione/escussione, ripianamenti, ecc.) circa 800 mln. Potrebbe vendere dopo 4 anni l’intero pacchetto a 1.2 miliardi, cioè circa 400 milioni di plusvalenza (+50%). Però, al posto di incassare un affare super (+50% è il sogno di ogni investitore) e salutare tutti, tiene una % (si parla del 30%) e dei rappresentanti nel cda. Come spiegarlo? Seguendo la logica del fondo-squalo, semplicemente hanno valutato il business plan da qui a 5 anni e valutato che, nel 2027, il valore di quella quota sarà sensibilmente maggiore rispetto a oggi. Logica vorrebbe che una roba del genere sia possibile solo con un Milan fortissimo sia in Italia che in Europa, però quando penso che il club che fino a fine anno 2000 faceva a sportellate col Real nella gara a chi aveva più CL poi è stato ridotto a vedere il proprio AD citofonare a Casa Destro e poi vedere il Milan acquistato da un cinese che seguiva le partite sul tablet di fronte ad una credenza vuota capisco che l’unica nostra garanzia ha un nome e un cognome ben precisi.
Non mi stracciai le vesti quando arrivò Elliot, non mi strappo i capelli ora che se ne vanno.
Mi auguro che RedBird preferisca spendere BENE piuttosto che TANTO, perchè la differenza tra queste due parole spesso coincide con la differenza tra vincere o prenderlo nel culo.
Riguardo l’intervista di Maldini, più passa il tempo e più sono del parere che stesse parlando al nuovo proprietario. Non tanto per il suo contratto (che è stato invece l’osso cui si sono attaccati tutti i giornalai), bensì sulle strategie e ambizioni future.
Staremo a vedere.
La mia speranza è che il management sportivo sia confermato in blocco. I motivi sono semplici:
1. hanno fatto un ottimo lavoro e in quei ruoli chiave è più difficile trovare fuoriclasse piuttosto che in campo
2. perchè ricostruire la dirigenza in pieno calciomercato è pura follia
3. (ma meno importante) perchè in tutta la mia vita di milanista (ho quasi 43 anni) non ho mai festeggiato nulla senza Paolo e saperlo lì (in campo o dietro una scrivania) mi fa stare più tranquilllo e fiducioso.
Nella lettera di “saluto” – che saluto non è – Elliott scrive che “i leader eccezionali che ci hanno portato fin qui resteranno al timone”. Se sarà così, guardiamo al futuro con più ottimismo di una settimana fa.
Poi di tutto la dirigenza rimarrà solo Stadioni e io mi darò fuoco davanti a Casa Milan.
Speriamo Paolo rimanga e non solo perché è Maldini ma proprio perché ha fatto un lavoro eccellente. Sia individualmente sia nella creazione del gruppo di lavoro, comparto dirigenziale sportivo e comparto tecnico.Ha fatto errori (Giampaolo in primis) e me farà ancora perché nessuno è infallibile però e bravo ed è una garanzia sul progetto futuro.
@Adamos “ ed è una garanzia sul progetto futuro”. E questa è la cosa più importante di tutte, anche più della sua bravura (perché eventualmente un proprietario ambizioso può cambiare un dirigente inadeguato, mentre un dirigente ambizioso ed adeguato -come Maldini- non può cambiare un proprietario inadeguato). Come al solito concordo con ogni virgola del tuo discorso, prima o poi scrivi qualcosa con cui io possa discordare, sono stanco di darti sempre ragione ahahahaha.
Sky: è in corso il primo summit tra Maldini, Massara e Cardinale per parlare di mercato. Obiettivo: interventi mirati per mantenere il Milan ad alti livelli. NO a supercolpi * sì a investimenti su giovani. Origi atteso la prossima settimana, Sanches obiettivo a centrocampo. Mediaset: clima molto disteso tra Maldini e Cardinale. I rinnovi di Maldini e Massara a breve. Cardinale potrebbe tornare in Usa già in serata. Prima rilascerà delle dichiarazioni. Se le cose stanno così, molto bene. * i famosi supercolpi che nessuno ha hai chiesto né preteso, ma che venivano usati come strawman per ridicolizzare gli argomenti dei critici.
*che nessuno ha mai chiesto. Poi chiaro che dipenda anche dalla definizione di “super colpo”. Per me il supercolpo è il giocatore da 80 milioni con 10 e passa milioni di stipendio. Quelli in questa fase storica del Milan non li chiedo nè pretendo (adesso, tra qualche anno ovviamente bisognerà anche poter fare quei colpi lì). Investimenti su giovani importanti da 35/40 milioni invece non solo li chiedo, ma li pretendo, e non credo che da nessuno questi possano essere definiti supercolpi. Così come pretendo di poter trattenere i nostri gioielli (e che, se non vengono trattenuti allora vengano venduti a prezzi così alti da poterci fare un megamercato coi ricavi),, così come pretendo (non chiedo, pretendo) che i nostri dirigenti non siano più costretti a rovistare nei bidoni della spazzatura al 31 di Agosto per prendere come ala destra un trentenne sovrappeso che fino ad un lustro fa giocava nei dilettanti perché era finito il budget. Così come chiedo, anzi pretendo, che il Milan abbia come main sponsor cifre simili a quelle delle altre due grandi italiane, invece che essere sotto a Sassuolo e Fiorentina. Se queste “pretese” ( che per un milanista sono il minimo indispensabile) sono troppo esose, allora cambiando pure nome al club. Ma, se fossero troppo esose, Maldini non rimarrebbe, perciò possiamo stare tranquilli. Spero però in futuro di non dover più leggere/sentire la storia che si vuole il megamagnate (semmai NON si vuole il magnaNTE, cioè quello che viene qui per speculare e non investire) o giocatori da 100 milioni l’uno, perché quella roba viene tirata fuori ogni volta che uno azzarda una critica (su Facebook poi non ne parliamo) ed è un modus operandi veramente triste
Le prime dichiarazioni di Cardinale da presidente del Milan: Cardinale :”Non mi piace perdere. Io voglio vincere. Fatto lavoro eccezionale, ora dobbiamo continuare, con umiltà e lavoro di gruppo. Odio perdere, mi sento un vincitore e voglio competere per vincere, con responsabilità. mi scuso se non so parlare italiano, imparerò. Mi congratulo con elliott per quanto raggiunto. Investo da 25 anni nello sport, ma quello che avete fatto è incredibile”. Dichiarazioni da vero Presidente (altroché quel patetico fantoccio di Scaroni che diceva “io sono un uomo di budget, mi interessa il quarto posto, tutto quello che viene in più va bene” o i Singer di cui non abbiamo mai neanche sentito la voce), ora ovviamente dovranno seguire i fatti ma uno che si presenta così si presenta bene, da presidente del MILAN.
@Lapinsu
Lapinsu, io sono un convintissimo sostenitore dell’’aforisma di Voltaire, però concedimi una preghiera (una preghiera, davvero, una richiesta fatta in ginocchio): smettiamola di mettere in contrapposizione lo spendere tanto con lo spendere bene, perché non sono due cose in contrapposizione o incompatibili, manco per niente, se uno ha dirigenti capaci. Capisco che il mercato di Mirabelli abbia terrorizzato tutti, ma se Maldini o Sabatini avessero avuto in mano quel budget ora avremmo la seconda stella e l’ottava, perciò vi prego, e sottolineo il verbo pregare: smettiamola di mettere in contrapposizione qualità e quantità di denaro speso, perché è una contrapposizione che non esiste. Ciò detto, il concetto di spendere “tanto” è relativo. Uno deve poter spendere ciò che serve, se ti serve un’ala destra con goal e assist nei piedi devi poterla spendere anche se costa 40/45 milioni, e non essere costretto a riporgere su un panzone mezzo sciancato che fino a cinque anni fa faceva il rider di Deliveroo o su dei “giovani promettenti” da 15 milioni di euro che forse nel 2025 segneranno 15 goal e faranno 10 assist ma che adesso ti fanno due goal in un biennio. Il discorso è questo, il Milan deve poter avere la possibilità di spendere quelli che gli serve per rinforzare la squadra, per fare una metafora: io devo mandare a scuola mio figlio vestito dignitosamente, che non significa mandarlo vestito firmato da capo a piedi ma non essere costretto a mandarlo in giro coi calzini bucati a farsi prendere per il culo da tutti. Perché se mando in giro mio figlio coi calzini bucati e lo costringo a mettersi lo stesso maglione per due settimane perché non ne ho altri in casa, e gli rispondo picche quando mi dice che avrebbe bisogno di qualche ripetizione di matematica da un bravo insegnante+ anche se lui poi nonostante ciò diventa il miglior studente dell’Istituto, io rimango una merda di padre, chiaro?
Quindi la mia è una preghiera (che in quanto tale può essere ascoltata o respinta, non mi permetto certo di dire a nessuno ciò che DEVE dire o pensare): smettiamola di mettere in contrapposizione quantità e qualità degli investimenti e smettiamola di equiparare il chiedere di poter spendere ciò che serve col chiedere di poter fare campagne acquisti da bambino viziato che entra in un negozio di giocattoli, stile PSG. Perché il primo paragone è un qualcosa di irrazionale, e il secondo (che tu non hai mai fatto eh, lo scrivo così en passant) è proprio offensivo per chi viene tirato in causa.
“ devi poterla spendere anche se costa 40/45 milioni,” devi poterla prendere.
“ e non essere costretto a riporgere” ripiegare.
Mah, Ray, io non so nulla e ancora meno ci capisco, ma così a naso la strategia del Cardinale Rosso ha l’aria di essere la stessa di Ellott. Non credo ti piacerà.
@Marco, se è la stesa di Elliott ma con più disponibilità mi va benissimo. Se poi pensiamo che Maldini sarebbe rimasto per andare ancora con le pezze al culo ad elemosinare scarti e parametri zero stiamo dando del bugiardo a Maldini, che ha detto esplicitamente che serve alzare l’asticella. La strategia di Elliott (investire su giovani con potenziale) andava bene, solo che va attuata con risorse superiori.
@Marco, poi tutto è possibile, ma bisogna essere consci che se Maldini restasse con una proprietà che facesse le stesse cose di Elliott sia come linea (e la linea andava BENE a livello concettuale, diverso se parliamo dei mezzi messi a disposizione) sia come disponibilità (e quello era il problema; a meno che per te non sia giusto e normale che l’AC Milan 1899 mentre si gioca lo suddetto abbia zero budget a Gennaio e un main sponsor meno munifico di Fiorentina e Sassuolo), tutto questo dopo che giorni fa aveva detto che “Oggi il Milan con una visione strategica di alto livello può andare a competere il prossimo anno con le più grandi. Se invece si scegliesse una visione di mantenimento, senza investimenti, senza un’idea da Milan rimarremmo nel limbo tra le migliori sei o sette squadre in Italia per tentare di rivincere lo scudetto e qualificarci per la Champions. Per questo è il momento che la proprietà, Elliott o quella che potrebbe arrivare, chiuda il triennio e capisca che strategia vuole per il futuro” e che “ Non sono l’uomo giusto per un progetto non vincente” allora staremmo parlando di un bugiardo interessato solo al rinnovo. Ma sapendo chi e cosa sia Paolo Maldini mi sento di escluderlo.
Più che altro a quanto ho letto Elliott non se ne va da nessuna parte. Del miliardo e due RedBird butta dentro 300 milioni, poi se ne fa prestare altri 300 da JP Morgan e altri 600… da Elliott. Il quale oltre ai cari vecchi tassi d’interesse a usura piglierà azioni in caso di crescita del valore del club. Beh diciamo che Cardinale è molto ottimista sulle prospettive del club. Scusate ma i giochi delle tre carte finanziari sono un mio guilty pleasure.
@Marco, se poi non sono ancora riuscito a far capire che il mio problema (e, deduco, anche quello di Maldini, ma è solo una deduzione fatta leggendo le sue parole) con ELLIOTT non È MAI STATO il fatto che si volesse investire su giovani invece che su delete figurine (linea che approvo TOTALMENTE) ma il fatto che non venissero date abbastanza risorse per attuare questa politica in maniera meno restrittiva, allora vuol dire che o io sono davvero pessimo a farmi capire, o tu non mi hai letto con attenzione. Una delle due è sicuramente vera, visto che l’altro giorno hai palesato la tua convinzione che io volessi il mega magnate che spende cifroni della Madonna in figurine per poter poi prendere per il culo gobbi e intervaristi al bar o sotto l’ombrellone.
Verissimo, Ray, tuttavia chi spende bene tendenzialmente non spende mai tanto.
Confronta le spese ul mercato di PSG e REAL negli ultimi anni e avrai una risposta emblematica.
Storicamente chi non ha competenze spende TROPPO e non vince un cazzo. Io ono per lo spendere il giusto.
Ovvio che anche vorrei un budget più cospicuo di quello garantito da Elliot negli ultimi anni (e lo stesso Maldini lo ha fatto capire a chiare lettere), tuttavia non credo he questo Milan abbia bisogno ci campagne acquisti da millemila milioni.
Innanzitutto va innalzato il tetto salariale (a 4mln restano solo mezzi giocatori) poi vanno stanziati INVESTIMENTI (non fondi, che sono cosa diversa) per prendere quei 3 giocatori che ci servono per diventare dominanti in Italia e competitivi in Europa, almeno per poter puntare agli ottavi e magari ai quarti ci champions.
@Anima, “ Beh diciamo che Cardinale è molto ottimista sulle prospettive del club.” beh anche Elliott allora sarebbe molto ottimista sulle prospettive del club, o sbaglio? Come ho scritto alle 12:14 avrebbe potuto cedere totalmente il club e fare un +50% sull’investimento iniziale, se ora rimane in minoranza (nonostante un guadagno del 50% per un fondo avvoltoio sia un qualcosa che difficilmente si lascia sfuggire) vuol dire che ha ritenuto che il club nei prossimi anni sarebbe cresciuto molto. E per farlo crescere, così ad occhio, non potrà essere gestito come l’Udinese di Pozzo. Poi tutto è possibile.
@Lapinsu, “ Verissimo, Ray, tuttavia chi spende bene tendenzialmente non spende mai tanto . Confronta le spese ul mercato di PSG e REAL negli ultimi anni e avrai una risposta emblematica.” Si ma il Real spende comunque TANTO, in senso assoluto. Certo, come hai detto anche tu, il PSG spende TROPPO e alla cazzo di cane, ma il Real (e anche le altre big europee) spendono comunque tanto, e bene. Non sono certo squadre che hanno un tetto di 4 milioni e appena gli esplode un giovane lo vendono. Che poi spendere troppo e alla cazzo sia sbagliato sono d’accordo. “ Innanzitutto va innalzato il tetto salariale (a 4mln restano solo mezzi giocatori) poi vanno stanziati INVESTIMENTI (non fondi, che sono cosa diversa) per prendere quei 3 giocatori che ci servono per diventare dominanti in Italia e competitivi in Europa, almeno per poter puntare agli ottavi e magari ai quarti ci champions” È esattamente quello che va fatto e che mi aspetto venga fatto, concordo con te
Don Gerry mi piace, perché da quando ha messo piede a Milano per ultimare la trattativa, ci ha SEMPRE messo la faccia. Quindi, essendo un imprenditore e grande nome della finanza made in USA, vorrà per forza di cose associare al suo volto un’idea di VINCENTE. E se prendi una squadra che ha appena vinto lo Scudetto, per non rischiare di macchiati con un’immagine temporaneamente perdente (che si ripercuote su tutti i tuoi affari), come minimo devi lottare tutta la stagione per vincere lo Scudo (e non per arrivare quarto), a meno che non ti ritrovi in semifinale di Champions, in quel caso puoi anche “rallentare” in campionato. Ma ripeto: ci mette la faccia. LA SUA.
Calciomercato.com: nei prossimi giorni Maldini, Massara, Moncada (e staff) firmeranno il rinnovo di contratto col Milan. Il mercato può iniziare presto.
@Nico, esatto, Don Gerry si gioca tutto. E Maldini ancora di più, perché dopo quanto detto giorni fa sul fatto che non sarebbe mai rimasto con un progetto non vincente ed essersi lamentato di Elliott ora si facesse andare bene un “Elliott II” e mercati da barboni dove dopo due riscatti da 60 milioni sei in braghe di tela e ti tocca arrangiarti con parametri zero ed ex scaricatori di frigoriferi, si autodenuncerebbe come un Efialte traditore che ha fatto la piazzata fatta giorni fa non per il bene del Milan ma solo perché voleva il rinnovo. Sapendo chi e cosa sia Maldini, ognuno valuti quanto sia plausibile questa possibilità.
“ perché dopo quanto detto giorni fa sul fatto che non sarebbe mai rimasto con un progetto non vincente ed essersi lamentato di Elliott ora si facesse andare bene”
Perché SE dopo quanto detto giorni fa ecc, scusate la dimenticanza.
Ray tu hai un’ossessione contro Elliot. Hai definito Singer in molti modi e in alcuni casi ti ho fatto sparire commenti perché hai usato vocaboli e concetti al limite della denuncia per razzismo. Ti ricordo il primo nick che avevi “unoStingerperSinger”…
Non mi interessa sapere il perché di questa tua ossessione, né mi auguro tu scriva un poema con link a mo’ di tesi di laurea per giustificare e sostenere le tue teorie perché ti metto in quarantena perenne.
Devi prendere atto che se siamo arrivati dove siamo, vincere il 19° titolo, aver rimesso in ordine i conti (e per rimesso in ordine intendo “risanato” dopo gli scempi degli spendaccioni Mirafax, ndr), aver trovato nuove entrate economiche, beh…qualche merito ce l’ha pure Singer, anche se tu non lo sopporti.
Fattene una ragione e cerca di non ricominciare con le tiritere su “spendono poco”, “non mettono quattrini”, ecc.
RedBird non ha ancora fatto capire cosa farà e già metti le mani avanti con le critiche? Non esagerare Ray, davvero. Abbiamo molta pazienza ma non infinita e poi accorcia i tuoi commenti, cristo santo!
Non so perché, ma è la prima volta negli ultimi 15 anni che attendo più il sorteggio del calendario di Serie A che il calciomercato (dovessimo rimanere così, con Pobega al posto di Kessie e Caldara/Bellodi al posto di Romagnoli, sarei ugualmente fiducioso).
“ RedBird non ha ancora fatto capire cosa farà e già metti le mani avanti con le critiche?” Ho detto l’esatto opposto, e cioè che dalla presentazione di Cardinale e dal fatto che Maldini resta mi aspetto che facciano ottime cose. Ma non è la prima volta eh, io vengo fatto passare per quello che vuole gli acquisti da 100 milioni l’uno (quando invece la mia linea è sempre stata che la strategia di Elliott come concetto andava bene, mentre non andavano bene le loro risorse, o meglio le risorse che mettevano a disposizione della parte sportiva), quindi va bene così. I miei commenti non vengono letti e viene criticato ciò che si crede che io abbia scritto invece che ciò che ho veramente scritto, quindi c’è poco da aggiungere.
Ghost, in realtà Ray ha accolto il nuovo proprietario con inatteso entusiasmo. Perché lui non ha mai preteso cifre folli da spendere, ma giuste. Avevo capito male io. O almeno credo sia questo il riassunto degli ultimi romanzi.
@Marco
All’inizio in realtà temevo molto Redbird, perfino più di una eventuale permanenza di Elliott. Poi Cardinale che si presenta così (ha già parlato più lui dei Singer in 4 anni, per la cronaca) dicendo che vuole vincere, senza parlare di sostenibilità e mazzi e cazzi (sebbene so bene che anche lui ricercherà la sostenibilità, eh), e Paolo che a quanto pare resta dopo che nei giorni scorsi ha detto chiaramente che: 1. Bisognava alzare l’asticella. 2. Non sarebbe rimasto con un progetto non vincente, beh diciamo che queste cose mi fanno capire che forse qualche motivo per avere fiducia ci sia. L’alternativa è pensare che Cardinale sia un peracottaro, e che Maldini sia appunto un Efialte, un traditore che del bene del Milan e della forza di un progetto se ne sbatte e che nei giorni scorsi abbia fatto una temper tantrum solo perché non aveva ancora il contratto rinnovato, e che tutti i discorsi sul “non resterò con un progetto perdente” fossero balle di uno che in realtà vuole solo la cadrega e che, ottenuta la cadrega, si fa andare benissimo di continuare a fare mercati elemosinando. Conoscendo Paolo figlio di Cesare, penso che questo sia molto improbabile. E se questo è molto improbabile, vuol dire che possiamo avere un certo ottimismo su Don Gerry,
Esatto. Poi il mondo è bello perché è vario, e probabilmente c’è chi pensa che 60/70 milioni a campagna acquisti (quando quelli cifre c’è chi le spende per un solo giocatore) siano cifre “giuste” (come lo scorso anno quando dopo i riscatti di Tomori e Tonali i soldi erano sostanzialmente finiti e Maldini dovette arrangiarsi con scarti come Messias, parametri zero, sciancati, Chala non sostituito ecc) così come c’è probabilmente chi pensa che sia perfettamente normale e regolare che il Milan abbia meno soldi dal main sponsor di Fiorentina e Sassuolo e 40 milioni di monte ingaggi in meno del Napoli. Io non lo penso, per me cifre “giuste” significano investimenti su giovani come Tomori, Tonali ecc ma che siano la “norma”, non investimenti che fai una tantum e dopo ti tocca arrangiarti con gli scarti. Il Milan deve poter investire sui giovani anche se costano 35/40 milioni, e non essere costretto a dover ripiegare sui giovani “super futuribili” che saranno forse forti tra tre anni.
Questa è la mia idea di cifre “giuste”. Mercati dove se devi prendere tre o quattro giocatori del livello e del costo di Tomori e Tonali puoi farlo senza per questo rimanere in braghe di tela. Penso che non sia chiedere troppo, visto che parliamo della squadra campione d’Italia nonché quella col maggiore bacino d’utenza di tifosi all’estero.
Mi fiso del Boss, io li ho saltati a pie’ pari come anticipato in un vecchio commento
PS: Ray non me ne volere. Mi stai simpatico, ma non ho proprio tempo e voglia di leggermi tutti i tuoi pistolotti qui 😀
Glielo abbiamo detto migliaia di volte, non è servito a nulla, Lap. Peraltro, ci desse retta, ne trarrebbe vantaggio anche lui, perché appunto i suoi commenti non verrebbero ignorati. Boh, ormai mi sono arreso.
@Marcovan, devo proprio sforzarmi con la sintesi, non c’è un cazzo da fare ahahha, @Lapinsu, tranquillo, tanto leggendo la tua risposta sopra al mio commento ho capito che la pensiamo più o meno allo stesso modo su ciò che va fatto.
no no, basta aggiunte.
Tu immagina, quando scrivi, che stai invece parlando con una persona reale davanti a te e che tu tieni il pallino per un quarto d’ora.
Dopo dieci secondi il tuo ascoltatore sta già pensando a dove ha parcheggiato la macchina, dopo trenta secondi all’ultimo film che ha visto, dopo un minuto sta trattenendo il fiato sperando in uno svenimento fino a quando non comincia con frasi del tipo “eh già”, “assolutamente”, “ma figurati” e poi se ne va senza salutarti.
Quindi mettimi/ci in condizione di non fare confusione quando vieni letto.
Ghost, hai descritto perfettamente ME in un mio qualsisi discorso con un mio particolare ex-suocero.
Nel senso che io sono l’ascoltatore, ovvio.
Altre parole di Cardinale “Vogliamo vincere e portare questa squadra a un livello ancora più alto, consono alla storia che è esposta qui al Museo (il Museo di Casa Milan, ndr). Quando osservi tutto questo ti accordi di avere un grande compito: replicarlo in futuro. Le parole che userei sono responsabilità, privilegio e onore”. “Vorrei ringraziare i tifosi per averci accolto. Siamo consapevoli di avere del lavoro da fare ed è quello di essere buoni custodi del vostro Club: un compito che prendo molto seriamente. Mi piace vincere, odio perdere. A volte sono impaziente ma farò del mio meglio. Mi prendo l’impegno con tutti voi, città di Milano e tifosi, di fare tutto ciò che possiamo per vincere, con onore e con integrità, e di avere un futuro all’altezza della storia che ho visto in questo Museo. Non vedo l’ora di diventare parte della tifoseria milanista. Forza Milan sempre!”.Non so voi ma io qualche differenza col fondo Elliott la noto.
Non so voi ma io qualche differenza col fondo Elliott la noto.Elliott ha vinto uno scudo senza fare proclami. Quindi non vale.Ho capito male?
@Ghost, non ho mai detto che lo scudo vinto sotto Elliott non valga, io ho sempre detto che è stato vinto nonostante risorse non sufficienti e che quindi il merito maggiore vada all’area sportiva, tutto lì. Poi Elliott è stato coerente, è arrivato parlando di sostenibilità, conti ecc e ha sempre agito così, di sicuro non ci ha messo del suo per vincere quello scudetto, visto che Maldini è stato l’unico dirigente a trovarsi con zero budget nel mercato di riparazione in piena lotta scudetto. Elliott non ha mai parlato di vincere e di vittorie perché non era il loro obiettivo, il loro obiettivo era risanare (e l’hanno fatto alla grande) e rivendere. Mission accomplished. Poi per me questo scudetto vale eccome, anzi è il più bello della mia vita, ma per me questo sarà sempre lo scudetto di Maldini, non certo quello di Elliott. Vedi discorso che ho fatto sopra sul padre che manda il figlio a scuola coi calzini rotti e lo stesso maglione per settimane e se ne sbatte se ha bisogno di ripetizioni e il figlio NONOSTANTE ciò diventa il migliore dell’Istituto