Una domenica massacrante la mia. Durante una passeggiata in riva al mare perdo stupidamente il portafogli con all’interno un centinaio di euro, patente, carta d’identità, tessera sanitaria e carta di credito, ritrovo il tutto miracolosamente grazie al senso civico e all’onestà di uno sconosciuto e alla caparbietà di mia moglie che mi convince ad accompagnarla a cercare bagno per bagno (mentre al momento dell’amara scoperta io avevo scelto di lasciarmi morire di stenti lì, sulla sabbia rovente). Torno a casa stremato, giusto in tempo per vedere la Power Unit di Leclerc andare a puttane e Verstappen e la Red Bull trionfare, e mi domando cosa possa riservarmi l’attesissima serata vista la strana altalena di sfiga-fondoschiena con cui si è sviluppata la mia giornata.
La risposta è arrivata verso le venti e la serata mi ha riservato una grandissima gioia.
Il Milan ha vinto meritatamente il suo diciannovesimo scudetto, io ho vinto la stella come tifoso. Dei dieci scudetti che campeggiano nella mia personalissima bacheca questo è, assieme a quelli del ’79 e del ’88, senza dubbio il più bello. I primi due lo furono per diverse ragioni: il primo fu quello della stella per il club, il primo di cui fui testimone, il primo di Franco Baresi, l’ultimo di Gianni Rivera; il secondo fu il primo di Berlusconi e di Paolo Maldini figlio di Cesare, dopo un decennio da incubo, in mezzo a guai societari e devastanti saliscendi fra serie A e serie B. Questo scudetto è fantastico perché il decennio appena trascorso, pur non essendo stato tragico come quello sopra citato, è stato comunque scoraggiante, triste, umiliante. Il Milan degli ultimi due lustri è stato preso a pedate un po’ da tutti, media, organi istituzionali nazionali e internazionali, arbitri, da una parte del suo stesso tifo, e vincere uno scudetto in questo modo, in barba a tutti, è quanto di più grandioso possa accadere a tutti i tifosi veri. Odio assegnare patenti di tifo, non lo farò certamente stavolta. Vorrei soltanto che dopo questo scudetto si imparasse a mettere da parte il proprio ego e ad amare nel vero senso della parola un club come il Milan. Che s’imparasse a rispettare un gigante come Paolo Maldini. Che s’imparasse a non bollare frettolosamente come pippe atleti giovani come Leao e Tonali al loro primo anno. Che s’imparasse che gli allenatori contano, ma soltanto se sono supportati da una grande società e da giocatori bravi e intelligenti. Che s’imparasse che il Milan è sempre il Milan, a prescindere da chi ne sia il proprietario.
Della partita è inutile parlare, non c’è stata storia. Troppa la differenza di valori e di motivazioni in campo, al di là delle fanfaronate mediatiche sprecate durante la settimana.
Dei protagonisti invece parleremo, ma non in questo post, avremo un’intera estate per fare questo e altro. Inoltre non ho la forza per proseguire: sono felice ma stanco, ho sonno. E confesso di avere alzato anche un po’ il gomito.
363 commenti su “SASSUOLO-MILAN 0-3”
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Complimenti alla Roma per la vittoria di ieri, sono contento per loro e per i loro tifosi ma dispiaciuto per Mourinho, uomo di merda. Per la Roma la Conference League è tanta roba anche se è la terza competizione internazionale, visto che non avevano mai vinto niente, la cosa che miHa fatto ridere è che Moirinho autoelogiato per la vittoria dicendo che vincere in Europa con squadre che non vincono mai niente come Porto, Roma e Inter ha un sapore speciale E il bello è che è proprio cosi, anzi l’Inda a livello europeo negli ultimi 5 decenni non è neanche la migliore delle tre, in Champions. Dati degli ultimi 50 anni in CL: 1. Porto = due finali giocate (nel 1987 e nel 2004) e due vinte.2. Inter: una finale giocata (nel 2010) e una vinta (purtroppo).3. Roma: una finale giocata (nel 1984 contro il Liverpool) e persa ai rigori, tra l’altro all’Olimpico di Roma.Quindi alla prova dei FATTI sono tre squadre del tutto paragonabili, a livello europeo, negli ultimi CINQUE DECENNI (e cinque decenni è veramente tanto tempo eh). Per trovare un’Inda dominante a livello Champions bisogna risalire al periodo 1964-1972, periodo in cui fecero quattro finali e due vittorie, ma dal 1972 ad oggi l’Inda in CL è una Roma che non ce l’ha fatta (visto che entrambe hanno fatto una finale però l’Inda l’ha vinta) e vale la metà del Porto (che di finali ne ha raggiunte e vinte 2)
“ ad oggi l’Inda in CL è una Roma che non ce l’ha fatta ” volevo dire una Roma che ce l’ha fatta. Infatti io rimango basito quando gli indaisti prendono per il culo i gobbi per le finali perse e si sentono superiori, dico davvero. Non si rendono conto che: 1. Arrivare in finale, ma anche solo in semifinale, per loro è utopia ( per la cronaca loro di semifinali, oltre alla finale vinta nel 2010, in Champions ne hanno fatte due, negli ultimi 50 anni, cioè nel 1980/1981 e nel 2002/2003 quando li buttammo fuori noi, per il resto negli ultimi CINQUANTANNI -non può mai essere ribadito abbastanza, il lasso temporale- sono sempre stati buttati fuori prima, quindi una finale e due semifinali in 50 anni). 2. Un indaista che prende per il culo i gobbi in CL è come un tifoso del Verona che prende per il culo la Roma per i tanti secondi posti in campionato quando il Verona, dopo la vittoria dell’85, non ha mai più saputo neanche lontanamente cosa volesse dire essere competitivi per il campionato. Gli unici che possono prendere per il culo i gobbi per la Champions, in Italia, siamo noi. Gli interisti che lo fanno e che lo fanno non tanto per prenderli per il culo perché hanno perso (quello può farlo chiunque, anche un tifoso del Catania) ma perché si sentono superiori, data la storia degli ultimi 50 anni fanno solo ridere. Questi qua se i gobbi in futuro dovessero vincerla secondo me si sparano, coi complessi che hanno.
Ho scritto “ Un indaista che prende per il culo i gobbi in CL è come un tifoso del Verona che prende per il culo la Roma per i tanti secondi posti in campionato quando il Verona, dopo la vittoria dell’85, non ha mai più saputo neanche lontanamente cosa volesse dire essere competitivi per il campionato. ”. E infatti se la Juventus è la Roma della Champions League (tanti secondi posti e pochissime vittorie) l’Inda è il Verona della Champions. Anzi, il ChievoVerona della Champions, Azpitarte docet https://www.sportface.it/calcio/champions-league/inter-vicente-azpitarte-attacca-ancora-ritorno-chievo-europa-tweet/922512
Sempre Azpitarte “Milan e Real Madrid hanno da sempre ottimi contatti. Per il Real quanto conta una figura come Paolo Maldini nella società del Milan? “ Paolo Maldini è visto come una figura di tutto rispetto alla Casa Blanca. Il suo rapporto con Florentino Pérez è ottimo e le parole di stima del capitano Sergio Ramos verso la leggenda del Milan dimostrano che Paolo è la figura ideale per dirigere la nuova rotta del club rossonero”. Perché mostri questa enorme ostilità verso l’inter sui social? “ Fondamentalmente perché non sopporto la presunta superiorità morale dei loro tifosi, aiutati da una stampa totalmente sbilanciata da parte nerazzurra. Un club come l’Inter non può aspirare ad essere grande se non è riuscito a vincere un solo titolo nell’ultimo decennio. E’ ancora uno dei grandi club d’Italia ma non può competere con Juve o Milan. Non chiedo che gli Interisti debbano sentirsi inferiori alla Juve o al Milan, ma chiedo che li rispettino perché rappresentano i due grandi club in Italia. L’Inter ha avuto grandi momenti nella sua storia ma oggi è ancora un Chievo con soldi cinesi che si dedica ad ingaggiare veterani grazie alle agevolazioni fiscali italiane. Non hanno un progetto futuro e la decisione di giocatori come Tonali lo dimostra”. https://m.milannews.it/amp/esclusive-mn/esclusiva-mn-azpitarte-milan-bene-nel-derby-maldini-ottimo-rapporto-col-real-inter-non-sopporto-la-presunta-superiorita-dei-tifosi-387688 . Come vedete li conoscono tutti anche all’estero, compresa la loro pretesa di superiorità etica che si autoriconoscono solo loro, da bravi prescritti e cartonati
Azpitarte mi spezza. Senatore della repubblica spagnola, ha una sua crociata personale contro l’Inter.
@Darko, è un grandissimo, Azpitarte. Tra l’altro riassume bene i rapporti tra Milan e Real (ma più in generale tra Milan e gli altri top club europei) visto che il Real per il Milan ha sempre avuto enorme rispetto, cosa che non si può certo dire per la seconda squadra di Milano.
Il mio tifo OCCASIONALE per il Feyenoord è stato una ciofeca, una chiavica, un fallimento. Ora sapete cosa succede quando tifo “rilassato”. Invece il Palermo mi sta dando soddisfazioni. Ben 3 pere a Salò. Ora speriamo che il Liverpool faccia il Liverpool e alzi la settima, non me ne voglia il mio Adorato Carletto.
https://www.milannews24.com/wp-content/uploads/2022/05/striscione-pullman-milan.jpeg “ È vero, ci sono i caffè dopanti… e prescrizioni infamanti… ma dimmi cosa c’è di peggio… di una continua barzelletta…. e poi non vincere una mazza…. e poi non rompermi i coglioni… Per me… cesso lo Inter… A me, che sono un minorato…non venite a raccontare…che agli interisti piace anale… perché per noi prenderlo è normale…in un parcheggio o in Porta Vittoria… che tanto è sempre la stessa storia…un’ora e mezza senza fiato… Perché… cesso lo Inter. No… non puoi cambiare la bandiera, e la merda nerazzurra… dei coglioni del passato… che poi è la stessa… dei vermi del presente… ci vorrebbe del cordoglio… per la MERDA di Milano! Per me… cesso lo Inteeeer! E mi torna ancora in mente l’Avvocato Prisco, Lui diceva che… che l’onestà è il nostro DNA… Io che sono un cartonato, e in Serie B fui ripescato… Cesso lo Inteeeer… per me… https://m.youtube.com/watch?v=QJ2FfU1p79o
Nico come mai questo interesse per il Palermo?
Lo tifi perché era l’ex-squadra di Kjaer?
Maestro mi raccomando, Portare il palermo in B – ripeto – Portare il palermo in B
l’anno scorso il capolavoro ai rigori con l’Alessandria, quest’anno se possibile vorrei soffrire meno. Il catanzaro non ce la fa, confido nel suo lavoro sul palermo
Ho tifato Roma a prescindere da Mou. Ho amici romanisti ed è una squadra che mi sta simpatica, molto più dei fasci dell’altra sponda. Anzi dopo Inter e juve è la terza squadra che mi sta più sulle scatole.Se non vado errato vinsero la prima edizione della Coppa delle Fiere, poi coppa Uefa ed ora È. L.
Mi sono appena documentato. Non vinsero la prima edizione, forse mi sono confuso col fatto che è stata la prima squadra a vincere in Europa. A parte le varie Coppa Latina e Mitropa cup.
comunque qui c’è tutto il Milan
https://www.youtube.com/watch?v=QvLZdjcJDo0
dal minuto 51.00
Darko, principalmente per 2 motivi. PRIMO, sano meridionalismo, infatti spero che in B, oltre al Bari già salito, salga un’altra del Sud, e penso che il Palermo avesse, dall’inizio dei playoff, più chances rispetto al Catanzaro. SECONDO: penso che come piazza, Palermo sia potente, e vorrei una B estremamente competitiva e tosta, per anni, in modo che il Cagliari non salga più, almeno finché i tifosi non riescono a cacciare Giulini.
Cardiff, il top sarebbe una finale Palermo-Catanzaro. Roba da calcio-lotta sudamericano, tipo campionati in Argentina, Uruguay e Paraguay.
L’avevo visto!!! Mai avrei immaginato Pupi Avati così…esageratamente…appassionatamente…cacciavite! Che personaggio. Poi la sciabolata su Chalanoglu è impagabile 😀 😀
Grande regista peraltro
Io Pupi Avati già lo adoravo per i suoi film, scoprirlo milanista mi ha fatto un enorme piacere. Lo pensavo tifoso bolognese.
Comunque è assurdo che più passano i giorni e più mi godo questo scudetto. Mai successo prima, con nessun titolo. Anche le gioie più grandi (Barcellona ‘89 e Manchester 2003) da me vissute, dopo qualche giorno erano calate di intensità. Qui invece aumenta.
Di Pupi Avati avevo già scritto due giorni fa. Comunque un grande. Invece la morosa del prescritto sborone era molto in difficoltà.
“Io e Massara siamo in scadenza e non abbiamo rinnovato – dice -. Per il percorso fatto e la vicenda Rangnick trovo poco rispettoso che l’a.d. (Gazidis, ndr) ed Elliott non si siano neppure seduti a parlare, dico solo a parlare. Perché loro potrebbero dirci ‘Il vostro lavoro non è stato abbastanza buono per continuare’ o può essere che io dica ‘La vostra strategia non mi piace’. A me piace essere una sorta di garanzia per il milanista”. “Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un’idea vincente. Non potrei mai farlo. La realtà è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene” “Da mesi – continua infatti la bandiera rossonera – ci siamo mossi sul mercato ma in questo momento non abbiamo disponibilità economica per questo salto di qualità anche perché siamo in fase di passaggio”. E ancora: “Tre big ci permetterebbero di aprire un ciclo, con una strategia di alto livello possiamo competere in grande.”Se i virgolettato sono veri parole molto dure di Paolo, unico di cui mi fido.
Se queste dichiarazioni fossero autentiche, proverei imbarazzo per il club. Se fossero inventate, o modificate ad arte per fare casino, proverei imbarazzo per la Gazzetta.
In ogni caso leggendo queste parole provo imbarazzo, insomma. Inoltre, qualora la prima ipotesi fosse quella giusta, proverei anche molta incazzatura. Staremo a vedere.
Non avevo dubbi che Maldini la pensasse così, d’altronde non puoi sempre superare ogni limite per vincere, e non ti può sempre andare bene con il player trading massivo. Mi confortano queste parole di Paolo, è conscio che siamo al bivio, o svoltiamo e ritorniamo tra i grandi, oppure ritorniamo di nuovo a vivacchiare.
Notare quando Maldini dice “ “Oggi – spiega infatti – con visione strategica di alto livello il Milan potrebbe competere con le più grandi . Se si sceglie al contrario una visione di mantenimento, senza investimenti, senza idee da Milan, il rischio è quello di rimanere nel limbo. La proprietà, Elliott o la prossima, chiuda il triennio e capisca la strategia che vuole per futuro”. https://amp.sportmediaset.mediaset.it/sportmediaset/article/50709179 . Cose che io (ed altri) andiamo ripetendo da mesi, peraltro, con alterne fortune (per usare un eufemismo per non dire che siamo stati trattati come terrapiattisti). Spero davvero che non si azzardino a non rinnovarlo perché sarebbe davvero una porcata in malafede. Peraltro trattare Maldini in questo modo è stato veramente una roba inqualificabile. Non dovesse rimanere sarebbe un segnale orrendo per il club, il messaggio sarebbe “uè, abbiamo fatto la Lillata/Leicesterata, ma abbiamo zero intenzione di aumentare gli investimenti per confermarci e provare ad alzare il livello in Europa, fatevi andar bene quello che passa il convento”. Ripeto preghiamo che rimanga. E un GRAZIE ancora a lui che ha vinto NONOSTANTE questa gente.
quanto attribuito a Maldini e riportato da quel quotidiano mi lascia molto perplesso. Mi sembra tutto molto strano.
E’ possibile che Maldini, che non ha mai alzato la voce in tutta la stagione per le questioni arbitrali o altro, si lasci andare a dichiarazioni di quel tenore e contenuto solo 5 giorni dopo la conquista di uno scudetto magnifico? Al quotidiano rosa non concedo più credito.
Trovo siano manovre orchestrate ad arte per creare turbamenti, per sviare dai problemi di altri team o chissà cos’altro. Gazidis si era anche espresso molto chiaramente elogiando il lavoro dello staff tecnico, in questi giorni.
Non capisco, sinceramente. E non ci credo.
E domenica c’era anche il boss di Elliott, possibile che non sia uscita nemmeno una parola tra loro? Non so, sono molto scettico. Tutto sta in cosa ha “tradotto” l’intervistatore, perché i virgolettati hanno un peso rilevante e Maldini non è uno che va a urlare ai quattro venti molto facilmente.
Chiaramente il virgolettato è fondamentale, è già successo altre volte che un’interpretazione del giornalista sia stata spacciata per parole espresse dall’intervistato.Attendiamo.
@Ghost
Dando per buono fino a prova contraria che la Gazzetta non si sia permessa di mettere in bocca a Maldini cos’è mai dette (sarebbe molto più che vergognoso) provo a dare la mia chiave di lettura: il passaggio di proprietà, come sappiamo, è alle porte, verrà finalizzato a breve, e Maldini voleva lanciare un messaggio ai nuovi proprietari, non dovendo più preoccuparsi di lisciare il pelo ai Singer che stanno defilandosi. Il messaggio mi sembra anche difficilmente contestabile: Maldini sta dicendo sostanzialmente “con le risorse a disposizione avute fino ad ora, è stato possibile vincere grazie ad una ottimizzazione perfetta delle stesse, ma senza aumentarle sarà impossibile fare il salto di qualità, e anzi si rischia pure di tornare indietro”. Perché se sei un peso medio (il Milan in questo momento ha più o meno la forza economica di Napoli e Roma, anzi nel monte ingaggi spende meno di entrambe e nella sessione di mercato estiva del 2021 ha speso meno della Roma) e ti confronti con pesi medio-massimi in Italia (Inter e Juve) e massimi in Europa, diventa impossibile pensare di arrivare al top in Europa e mantenere il top in Italia. Semplicemente perché non puoi sempre contare di trovare i Kalulu a due spiccioli e sperare allo stesso tempo che gli altri continuino a sbagliare tutto lo sbagliabile (Juve) o a perdere pezzi ogni anno come gli zombie di Romero (Inter). In altre parole è un messaggio per la nuova proprietà “siamo il Milan, non siamo una Lazio deluxe. Se vorremo restare al top in Italia e arrivare al top in Europa serviranno investimenti adeguati che aumentino il fatturato, altrimenti non solo non arriveremo al top in Europa ma cederemo anche in Italia, tornando a rischiare la qualificazione Champions”. La parte sul rinnovo secondo me è un sassolino che si è tolto dalle scarpe sapendo che i Singer presto saranno il passato.
a quei livelli non si lanciano messaggi tramite stampa per chiarire il proprio pensiero e uno come Maldini le cose le va a dire in faccia al diretto interessato.
Che ci sia la necessità di fare investimenti noi non lo scopriamo oggi, così come non lo scoprono gli espertoni o gli “intervistatori” di turno. I nuovi proprietari sono ancora in divenire, dato che Investcorp ha scritto poche ore fa che si ritirava dall’affare e dunque trovo, anche per questa ragione, molti dubbi sulle esatte parole attribuite a Maldini.
Ormai sappiamo tutti che i giornalisti, quelli veri, sono in via di estinzione ma soprattutto firmano i loro scritti. Non come l’articolo su Sportmediaset che pare scritto da un ologramma.
Maldini avrà pur detto che non hanno ancora iniziato a parlare di rinnovo, da lì a scrivere “irriguardoso” et similia ce ne passa. Hanno appiccato il fuoco e lo stanno alimentando, stiamo attenti.
E in ottica di “messaggi alla nuova proprietà” segnalo questo passaggio su Leao “Certo, è un diamante ancora grezzo, che da un anno all’altro ha avuto grandi miglioramenti. L’abbiamo preso dalla panchina del Lilla pagandolo 24 milioni e gli abbiamo messo subito una clausola da 150 milioni perché io, Boban e Massara credevamo in lui. Potenzialmente è sempre stato un campione. Doveva fare un percorso che peraltro ancora non è finito. È estremamente intelligente e aveva bisogno di essere un pochino aiutato. Ci ho parlato molto. È chiaro che se in futuro il Milan non sarà a livello di Leao o Leao non sarà a livello del Milan le cose potranno cambiare. Ma in questo momento la crescita è esponenziale per il club e per lui”.
Il grassetto è cardine, perché fa capire che, a meno che Leao non venga ceduto in futuro dopo un disastroso calo di rendimento, se il suo rendimento dovesse rimanere quello di ora, anzi migliorare, e il Milan dovesse perderlo, sarebbe perché il Milan in questo caso “non sarebbe a livello di Leao”. Tradotto: perché non avrebbe la forza economica di mantenerlo causa mancati investimenti.
Insomma mi pare che abbia voluto mettere le cose ben in chiaro con i nuovi arrivi: “siamo il Milan, siamo una Ferrari e dobbiamo essere trattati come tali. Se qualcuno ha in mente di usare una Ferrari come se fosse un’utilitaria e di portarla a fare manutenzione al meccanico sotto casa per risparmiare, vuol dire che la Ferrari non è per lui”.
E quest’ultimo passaggio è detto neanche tanto tra le righe laddove dice “Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un’idea vincente. Non potrei mai farlo.”
Quindi se Maldini dovesse andarsene sapremmo tutti cosa pensare e che conclusioni trarre sui nuovi proprietari.
Francamente io non sono così stupito da questa intervista (poi magari adesso Maldini smentisce tutto e querela la Gazzetta, io parlo sui dati attuali e sulle idee che mi ero fatto precedentemente) perché Maldini non è stupido e appunto sa che con queste risorse risibili è stato letteralmente un miracolo costruire una squadra da scudetto, ma che senza aumentare queste risorse diventerà impossibile non solo fare un ulteriore salto di qualità per competere in Europa, ma anche mantenere il livello attuale e trattenere i big. A mio avviso ha fatto benissimo a dirlo, è come un pilota che vince gran premi con una macchina palesemente meno performante delle altre e con una areodinamica scadente. Ad un certo punto il pilota dirà “signori, mi sarei anche stancato di rischiare l’osso del collo ad ogni curva perché la vostra macchina viene violentata dalla forza G costantemente e mi costringe ad autentici giochi di prestigio per tenere il passo e arrivare davanti agli altri piloti. Io non posso continuare a fare miracoli, ora anche voi dovete fare il vostro”.
Ha messo le carte in tavola coi tifosi, anche perché sa benissimo anche lui, Paolo, che continuando così a livello economico sarà un attimo tornare a giocarsi il quarto posto, perché semplicemente le risorse che abbiamo sono da quarto posto (il Milan è quarto per valore della rosa e addirittura quinto per monte ingaggi), e se si può per un paio d’anni performare come una squadra da primo con risorse da quarto, nel lungo periodo questo è impossibile (come dimostrato anche dall’Atalanta, per anni tra le prime 4 con risorse a malapena da colonna di sinistra della classifica, e che ora sta tornando nei ranghi), e giustamente è bene chiarirlo.
Allora ho letto tutta l’intervista. Ammesso che i virgolettati siano veri mi sembra che Paolo voglia mandare un messaggio chiaro ai nuovi proprietari e che si sia tolto più di qualche sassolino con Elliott e Gazidis (esplicitamente su Ragnick e la mancata fiducia nel proporre un rinnovo a lui e Massara senza aspettare la scadenza). Probabilmente questa ruggine, ma è solo una mia supposizione, ha a che fare anche con la cacciata di Boban, di cui Paolo è grande amico (e lo cita nella scelta Leao e nella clausola 150 milioni di euro).Difficile non essere d’accordo su ogni punto dell’intervista. Il Milan è ad un bivio. Il gruppo è giovane e forte, vanno confermati i forti e aggiunti 3 big per provare a tornare dove ci compete in Champions, altrimenti perderemo i più forti, a lungo andare, e lo Scudetto rischia di rimanere un unicum che si ripeterà tra X anni, perché devi di nuovo ricostruire sperando nello scouting. E Paolo non immagina il Milan come una nuova Rometta ovviamente.
@Ghost
Sicuramente, a meno che non volesse chiarire le cose anche coi tifosi (visto che diversi erano convinti che si potesse continuare così per anni è su altri siti addirittura ho letto “o Leao accetta 4 milioni oppure tanti saluti” come se poi fosse facile trovare un altro Leao che sia già Leao -perché se ti trovi un altro Leao ma in versione 2019 o versione 2020 torni a lottare per la CL se ti va bene).
Investcorp è fuori, ma Redbird pare (sottolineo pare) sia in dirittura d’arrivo. Sempre la Gazzetta dice che per il passaggio dal Milan a Redbird è questione di giorni. Sarà così? Vedremo, di sicuro se hanno messo in bocca a Paolo parole non dette mi aspetto una smentita vigorosa.
Questo si, è ben possibile che abbiano calcato la mano su alcuni aspetti, laddove magari Maldini ha semplicemente detto “mi avrebbe fatto piacere che si fosse trattato il rinnovo per tempo”. Che dire, aspettiamo e vediamo. Io dico solo che quelle parole mi hanno stupito relativamente, perché ha fondamentalmente detto quello che pensavo da tempo, poi è chiaro che dipenda anche dal proprio punto di vista la “ricezione” di queste parole.
Aggiungo, sempre se il virgolettato è vero, nel messaggio alla nuova proprietà è per me chiaramente detto che Paolo con Gazidis non ci vuole più lavorare. Quindi Paolo rimane in un progetto che alzi l’asticella e con un nuovo AD. Ovviamente sempre miei pensieri/interpretazioni.
@Adamos
Perfetto, quoto anche le virgole. Con Maldini abbiamo vinto nonostante i mancati investimenti della proprietà ma lui per primo sa che costruire un ciclo così è semplicemente impossibile. Vincere una tantum è possibile se fai i miracoli (Lille e Leicester docent), ma senza le spalle coperte economicamente sono destinati a restare lampi nel buio, delle Fate Morgane in deserti di mediocrità e anonimato.
Aggiungo solo che, a meno che questa intervista non venga smentita, penso che i discorsi che facevo sulle differenze tra i meriti di Paolo e Massara e quelli di Elliott (o meglio sui meriti dei primi due a compensazione dei demeriti della proprietà) siano un po’ più chiari. Poi sono e rimangono opinabili, del resto né Maldini né mencheneno io sono il Vangelo, però non erano esattamente i deliri di un terrapiattista da mettere a tacere con due parole come se fosse un ubriacone molesto al bar, ecco, e neanche chiacchiere da beghina di paese. Scusate se mi sono tolto questo sassolino dalla scarpa pure io ma è stato Paolo a fare da apripista in tal senso aahahahahaha.
“ Poi sono e rimangono opinabili, del resto né Maldini né mencheneno io sono il Vangelo” menchemeno, volevo dire.
@Adamos, hai scritto “ Paolo non immagina il Milan come una nuova Rometta ovviamente” io aggiungo solo un’ultima cosa e poi mi eclisso: la cosa che mi ha sempre lasciato basito è stata leggere tifosi contenti del progetto euro zero di Eliott, come se tutti, ma proprio TUTTI, gli imprenditori del Mondo fossero dei poveri malati di mente o, alternativamente, degli incapaci, che si divertono a investire per crescere invece che crescere per (forse) investire. Come se tu e io avessimo un ristorante e, ambendo alla stella Michelin, per raggiungerla puntassimo ad aumentare i ricavi del nostro ristorante proponendo ai clienti piatti preparati con ingredienti presi al discount. Era diventato impossibile muovere qualsiasi appunto sul Fondo Elliott, come se i cicli (e non le vittorie sporadiche una volta ogni 20 anni) si costruissero con le favole e non con gli investimenti. Per carità liberissimo ognuno di apprezzare ciò che vuole, ma si era assistito ad un vero e proprio capovolgimento della realtà.
Nessuno è il Vangelo, Ray.Però io sono abituato a giudicare i fatti dopo che sono accaduti, altrimenti anche un orologio giusto segna l’ora esatta due volte al giorno.A me di Elliott frega nulla, se adesso è vero che veniamo a sapere che ad un mese dalla scadenza dei dirigenti Maldini e Massara non si è nemmeno messa al tavolo con loro per parlare del rinnovo o per dire, prima che lo venissero a sapere dai giornali (o dalle voci di corridoio in sede), che ci sarebbe stato un cambio di proprietà questo è vergognoso e non solo irrispettoso.Questo è solo un punto, un esempio.
*orologio guastoRay non facciamola diventare mai una battaglia personale od una divisione fra tifosi. Siamo qui solo per esprimere opinioni senza stress.Chiunque ha detto cazzate, dirà cazzate e continuerà a dire cazzate ovvero, viceversa, qualche altra volta ci prenderà. Ma non dividiamoci, per favore.
Ray, se non hai capito, benché ti sia stato detto e rpetuto migliaia di volte, che il mio-nostro problema con te non sono le tue opinioni bensì la lunghezza e la ripetitività dei tuoi commenti, non so che farci.
Se pensi che le parole di Paolo possano cambiare le cose sei fuori strada.
Porca miseria, neanche una settimana devono farmi stare tranquillo. A me sa di rottura, quando si arriva a dire certe cose alla stampa. I virgolettati non credo se li possano inventare, quello potrebbe avvenire con traduzioni in italiano da interviste in lingua straniera, non mi sembra questo il caso.
@Marcovan, certo quello l’ho capito, mi riferivo più che altro al giudizio nel merito su alcune cose da me dette nei giorni scorsi su Elliott, poi so bene anche io che dovrei essere più stringato nei commenti e mi scuso per non riuscirci quasi mai. @Adamos, ma certo ci mancherebbe.
Temo anche io che sia come dici tu, Conte.
Se è così, possiamo salutare Paolo. E non è una bella notizia.
Per farla breve. 1. Se le dichiarazioni fossero MEDIAMENTE vere, Maldini VOLEVA VINCERE (e ha vinto, perché è un GENIO anche fuori dal campo) e VUOLE vincere ancora di più aprendo un ciclo di Scudetti e Coppe, mentre i Singer no, per motivi ancora ignoti (ma la presenza continua di quel personaggio brianzolo lì durante i festeggiamenti sembrano un segnale, quasi un avviso ai Singer stessi, della serie “non prendetevi troppi meriti”, il che vuol dire che gli stessi Singer non avrebbero tutte ste colpe, ci stanno solo mettendo la faccia, ma sulle volontà di un altro). 2. Se le dichiarazioni fossero false, atte a creare attriti nell’ambiente, Maldini dovrebbe intervenire subito, i Singer altrettanto, dovrebbero subito piovere querele, la dirigenza andrebbe immediatamente risarcita per danno di immagine, ecc. TERTIUM NON DATUR.
Il problema è proprio quello che dice il Conte qui sopra, le considerazioni possono essere le più giuste del mondo, ma l’ultima piazzata del genere è stata quella di Boban, ed è finita con il suo defenestramento. Ergo, se adesso la piazzata la fa Maldini…
Le uniche cose che potrebbero pesare a nostro favore perchè questa volta la crisi “finisca bene” sono queste, a mio parere
1) i vertici societari erano tutti ubriachi a lanciare cori abbracciati sul pullman meno di cinque giorni fa
2) nuovi o vecchi proprietari che siano, se ti presenti cacciando/non rinnovando quelli che ti hanno appena riportato sul tetto del calcio italiano, NON è un bel biglietto da visita
Credo però che questa vicenda lascerà delle cicatrici…
Non è detto però, le bordate sono ai Singer che stanno per passare di mano, quindi è tutto da vedere come agirebbe Redbird, faccio fatica a credere che si vogliano presentare silurando Paolo Maldini. Speriamo che siano state parole atte a spronare i nuovi e a mettere in chiaro che il Milan è il Milan e va trattato come tale. Silurare Maldini sarebbe una campana di morte.
A sto punto, attendiamo Cardinale, che almeno sappiamo essere uno che ci tiene a “metterci la faccia”, “prendersi i meriti” e chiudere le bocche di chi si frappone. Qualcuno direbbe “ma va,Cardinale è un Commisso”. Commosso ha preso una Fiorentina che si salvava all’ultima giornata e in DUE ANNI (DUE, sottolineo), con la crisi pandemia in mezzo, l’ha riportata in Europa. E ha addirittura lottato per il quarto posto fino a poche dalla fine, la Viola.Cardinale prenderebbe un Milan appena scudetto… NON DICO ALTRO.
Milan appena SCUDETTATO, dannato correttore…
Per me Maldini va via solo se resta Elliott.Con Redbird Maldini può restare ma senza Gazidis e con un’asticella di investimenti più alta, che non significa 300 milioni di euro secondo me.
Straconcordo con Adamos. Con Cardinale si vola, e Maldini resta. Gazidis va a fare il salvadanaio vivente altrove. Anche perché, giornalisticamente, persone come Commosso e Cardinale, se le attacchi, finisci male male male. E anche se le attacchi da “interno che fa i suoi affaracci”, e Ringhio ne sa qualcosa (carriera finita, ha cercato di fottere Commisso e ora è rovinato).