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Una partenza meno svagata rispetto alle due ultime uscite, ma tutto il resto del primo periodo di gioco ha messo in evidenza ciò che siamo in questa stagione, nel bene e nel male. Nel bene una squadra difensivamente solida, frizzante, grintosa, unita e con diversi elementi in grado di saltare l’uomo, nel male una squadra inesperta, precipitosa, incapace di fare la scelta giusta in fase di rifinitura e di concludere a rete con determinazione e precisione. Il secondo tempo è stato diverso, com’era lecito prevedere il Milan si è fatto via via più minaccioso, pur continuando a sprecare: una occasione clamorosa sparata alle stelle da Leao in apertura mi ha fatto sputare improperi irripetibili, mentre diverse situazioni favorevolissime in area buttate malamente nel cesso mi hanno fatto gridare come un invasato. A parte l’evidente maggior forza del Milan (d’altra parte lo certifica la classifica), alla fine la differenza l’hanno fatta i dettagli, e soprattutto i due portieri: da una parte un assurdo Maignan nel primo tempo su Saponara (sempre lui) e nel secondo su incornata di Cabral, dall’altra il maldestro rinvio di Terracciano che ha causato la rete decisiva di Leao. Comunque, tutto sommato una buona Fiorentina, guidata da un ottimo tecnico. Viene da chiedersi che diavolo sia accaduto a questa squadra nelle ultime settimane, durante le quali ha preso ceffoni da chiunque  in lungo e in largo per il Belpaese.

I migliori dei nostri secondo me sono stati Maignan, di cui ho già parlato, e Theo, il quale aveva pure segnato una rete nel primo tempo, giustamente annullata per un offside di Messias rilevato in precedenza.

Di poco sotto come prestazione il solito Tonali. E Kessiè, il quale si sta dimostrando professionista serio e concentrato nel modo giusto per il raggiungimento di quell’obbiettivo là; ecco, forse nel suo futuro iberico dovrà fare più attenzione con le parole, evitando di prendere per i fondelli i tifosi con avventate dichiarazioni.  Ma in ogni caso non sarà più affare nostro.

Leao bene ma non benissimo, il gol divorato in apertura di ripresa grida vendetta; ma poi  ha risolto la partita, per cui va perdonato.  Si sarebbe procurato pure il rigore del possibile raddoppio, tuttavia è ormai acclarato che per subire una sanzione del genere i difensori avversari dovrebbero sbranare i nostri e mostrare agli arbitri le fauci insanguinate come prova.

Come ho detto la difesa ha corso guai seri soltanto in un paio di occasioni, tuttavia i due centrali hanno sbrogliato diverse matasse che si sarebbero potute complicare. Molto, molto affidabili Tomori e Kalulu; come spesso accade peraltro.

Ennesima gara di sostanza di Calabria, macchiata però da diverse imprecisioni in appoggio.

Imprecisioni che Diaz ha mostrato in tutto il vasto repertorio di cui è dotato. Rapido e sveglio nell’inserirsi fra le linee e micidiale sullo stretto, disastroso negli ultimi sedici metri al momento di concludere  — nel senso che ha evitato accuratamente di farlo —  e nell’ultimo passaggio; giocatore ancora indecifrabile, il sospetto è che quello non sia proprio il suo ruolo.

Uno come Giroud non può sbagliare quel gol. Non può.

Pioli. Al momento di ogni sostituzione da lui effettuata non ho avuto nulla da eccepire: è un evento straordinario, da segnare con una crocetta rossa sul calendario. Per quanto riguarda invece la partita nel suo insieme, direi che Italiano l’aveva ben confezionata al nostro allenatore come da tradizione, ma stavolta gli è andata male, perché quasi sempre sono i giocatori a fare la differenza.

Siamo a due vittorie e un pareggio da quella roba là, gli altri facciano ciò che vogliono o possono.

280 commenti su “MILAN-FIORENTINA 1-0

  1. Vero, Discepolo Caro, Jtura.È l’Empoli, in aggiunta, dovrebbe vendicare anche l’ultimo Inter-Empoli, in cui arrivò la retrocessione, in un San Siro tutto interista che esultava per la qualificazione in Champions agli ultimi minuti.

  2. @Franz io invece sono semplicemente scarico… per il momento. Già so che per domenica la tensione salirà a mille.

  3. @Franz hai salutato il tuo mentore che ci è venuto a trovare? (Non mi riferisco a Krstan a cui mando un caloroso abbraccio)

  4. MAS ma mi sa che trattasi di troll, se parli di quello che ha fatto un commento tutto sgrammaticato.

  5. @Jtura

    Ray… ORRRROOOORRE. Spero che dopo quei pensieri tu abbia attentamente provveduto ad adeguati esorcismi e purificazioni. Orrore

    Ebbene sì, caro Jtura. Ho provveduto. Inizialmente mi rivolsi all’esorcista della mia Diocesi, solo che non potè esorcizzarmi essa di io tifoso del Diavolo. Dovetti quindi rivolgermi ad un esperto di Ars Goetia. Ahahahahha.

    Scherzi a parte, come ho scritto, caro Jtura, è stato un attimo di follia lucida volontaria, in entrambe quelle due finali scelsi di tifare Juve conscio del dispiacere immenso che un loro Triplete avrebbe causato ai prescritti cartonati, ma in entrambi i casi, ai goal del Barcellona prima e del Real poi, mi trovai sopraffatto da una gioia incontrollabile. Come diceva Pascal, il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.

    Però ecco il fatto che io sia arrivato in ben due occasioni a fare una scelta simile (a livello di testa, come detto poi il cuore ha deciso altro) rende bene l’idea di quanto mi abbiano esasperato gli interisti. Sono tanto milanista quanto anti-interista, e le vittorie del Milan mi danno una gioia pari a quelle che mi danno le loro sconfitte (e un Triplete gobbo per loro sarebbe stato un cinque Maggio 2002 elevato al quadrato). Non ci sono nato così, mi ci hanno fatto diventare loro, le merde infami, le merde prescritte e cartonate,caro Jtura. Ahahahahahha

  6. solo che non potè esorcizzarmi essa di io tifoso del Diavolo.

    Essendo io tifoso del Diavolo.

  7. Il Vostro Profeta fa partire un mistico giochino. Il TOTOARBITRO. Chi ci mandano contro l’Hellas? Tre possibilità, dal più probabile al meno probabile. Comincia il Vate (io). 1.Doveri e i suoi cartellini multipli. 2.Maresca e i suoi cartellini scelti. 3.Massa con la maglia di Javier Zanetti nascosta sotto la divisa. Sicuramente sarà un sicario

  8. Discepolo Adorato Adamos, che Mareschetto potrebbe essere un’arma a doppio taglio, se vogliono fotterci? Io spero che ce lo mandino, perché se ci inchiappetta avrò la prova che davvero esista un sistema antiMilan, con gli arbitri che sono solo neutrali esecutori. Perché Mareschetto… Napoletano fiero, meridionalista…permaloso… Verona…sarebbe strano.

  9. Comunque dare tutta sta attenzione agli arbitri fa solo del male. Dobbiamo essere più forti della sfortuna, degli avversari e degli arbitri. Per quanto lo sorte sia stata maligna in molte occasioni, ci siamo guadagnati Grossi Trionfi che nessuno può nemmeno sognare di pensare di sminuire

  10. Comunque dare tutta sta attenzione agli arbitri fa solo del male. Dobbiamo essere più forti della sfortuna, degli avversari e degli arbitri.

    sono d’accordo. E’ pur vero che quest’anno le direzioni arbitrali e del VAR ci hanno penalizzato parecchio. Secondo me è comprensibile parlarne e avere dei timori è legittimo, basta non fare teoremi troppo arditi o ridurre tutte le responsabilità in caso non positivo solamente al fattore arbitrale.

  11. Ci manderanno Massa…

    Ha ragione Ghost, la verità seta sempre nel mezzo.

    Gli arbitri e il Var stano cercando di non farci vincere questo scudetto, ma va anche detto che alcune partite le abbiamo buttate via anche noi.

    L’esempio lampante è la partita con l’Udinese. Ok gol irregolare il loro e probabilmente non avrebbero mai pareggiato, ma cavoli abbiamo oltre mezz’ora per tornare in vantaggio… Per non parlare della partita di Salerno che per fortuna abbiamo strappato, grazie a Rebic (ah quanto mi manca il Rebic degli ultimi due anni…) abbiamo strappato almeno un pari, punto che potrebbe risultare determinante!!!

  12. Discepolo Splendente Jaap (che Sapeva), dare troppa attenzione agli arbitri è sicuramente un errore per i giocatori, o per lo staff tecnico (devono pensare solo a giocare e agli avversari). Il modus cogitandi del Vostro Profeta è abbastanza semplice, a riguardo. Non do per scontato che ci sia un sistema di brogli, perché non posso dimostrarlo (ancora). Non do per scontato che NON ci sia un sistema di brogli, perché non posso dimostrarlo. Resto nel mezzo, ma osservo.

  13. Ecco, riguardo tutto, se posso permettermi, un errore per me enorme che molti tifosi del Milan commettono (non qui, sia chiaro) nel bel mezzo della stagione, è di soffermare le proprie attenzioni, in una scala decrescente, partendo dai NOSTRI giocatori (rosa AC Milan, e fin qui va bene), nell’ordine su: Mercato Estivo, Mercato Invernale, Mercato estivo durante il Mercato invernale, Rinnovi, Proprietà, Vecchia Proprietà, probabile Proprietà, Arbitri, altri tifosi, Coppe a cui non si sta partecipando ma si potrebbe partecipare… E invece, in pochi pensano a ciò che veramente ti può cambiare la stagione nell’immediato: i prossimi avversari.

  14. @Nico
    Vero Maestro, però c’è che da dire che, in una certa misura, è quasi inevitabile. Fare l’amore con una bella ragazza/donna pensando che non la vedrai più o farlo pensando che puoi costruirci qualcosa insieme sono due cose diverse, due esperienze diverse. Ricordo bene la festa scudetto del 2011, e il clima da “fine impero” che ivi si respirava. Era una cosa che non potevi definire ma che allo stesso tempo era “palpabile”, sebbene non fosse ancora chiaro dove fossimo diretti (dopotutto, il Lodo Mondadori sarebbe arrivato solo nel Luglio 2011). Ricordo che, con quelli che allora erano miei compagni fraterni, al balletto di Big Bang Boateng venimmo presi da una sensazione sconfortante, e non per la facile battuta che verrebbe sulle abilità da ballerino del Boa, no, ma perché quella sensazione da “fine impero” di cui ti scrivevo poc’anzi divenne ancora più… pregnante. Una sensazione indefinibile ma palpabile, “verace”, di star per entrare in un aspro, rigoroso, freddo Kali Yuga. Quindi è vero quello che dici ma è altrettanto vero che ciò è inevitabile o quasi, essendo l’uomo l’unica specie che non vive solo nel qui ed ora ma che vive pure dei suoi ricordi e delle proprie prospettive future. E a tal proposito, le sensazioni sia personali che percepite nell’ambiente sono opposte a quelle percepite 11 anni fa, speriamo che, oggi come allora, siano veritiere,

  15. Carissimo @Nico esattamente per quei motivi penso a Maresca. Arbitraggi più arroganti e scientifici non ne ricordo, una grande capacità anche di affossarti senza magari il grosso scandalo, nella gestione.

  16. Per i nuovi. Mai stato un complottista. A infimi livelli regionali secoli fa pure arbitro. Mi sono sempre sforzato di considerarla una componente ininfluente fino a prova contraria. Speranzoso dopo Calciopoli. Però a tutto c’è un limite. Negare l’evidenza è un atto di fede, e io non ho fede né in questo né nell’altro mondo.

  17. Real-City.Non so quanti milioni di euro abbia speso il.City in questi anni ma io fatico a trovare un loro giocatore che mi conquisti. Tutti ottimi ottimi giocatori ma nessuno che mi conquisti.

  18. Mai stato un complottista

    Nemmeno io, ma non ci vuole un complotto contro per esser stati danneggiati come lo siamo stati noi in questo campionato. Mi sembra evidente come i favori e gli sfavori abbiano preso una precisa direzione. La proprietà è di passaggio e in vendita, politicamente valiamo il Crotone, e quindi si spiegano certe decisioni arbitrali con la sudditanza psicologica. Non ci vuole un sistema calciopoli per essere danneggiati clamorosamente in Serie A.

  19. Godo che Carletto porti ai supplementari questi sopravvalutati del City.Bernardo Silva lo salvo dei loro e questo Grealish che ha fatto entrare.

  20. Mamma mia come godo per Carletto, fuori PSG Chelsea e City, finale degna della competizione, manchiamo solo noi.Mi ha impressionato Camavinga.Il City dopo centinaia di milioni di euro non ha un attaccante centrale degno di questo nome.

  21. Purtroppo (per loro), quando si fa una squadra fortissima, ricchissima, appariscente ma SENZA ANIMA STORICA, si può vincere in campionato, una tantum se sei in un grosso campionato (Premier), una semper se sei in un campionatuccio (Ligue1), ma grandi risultati internazionali non si ottengono. PSG e Manchester City sono le prove. Piene di grandissimi giocatori (forse pompati anche un po’ troppo dai media), poca anima, quasi nulle nella storia. Escono in modo beffardo, ogni anno, dalla Champions, ma temo che anche in Europa League non alzerebbero coppe. Squadre senza storia, senza identità, senza particolare significato europeo. Impossibile qualsiasi paragone con contesti DI CUORE come Real Madrid, Liverpool, Barcellona, Manchester United, Ajax, MILAN e tante altre, che magari spariscono dai grandi risultati per 10 o 15 anni. Ma tornano. Anche nei ricordi, ma non solo. Cosa resterà invece dei ricordi su PSG e City, tra 20 anni?

  22. Questa sera per chi ha visto la partita è stato chiaro perchè il calcio è lo sport più bello del mondo.

    Godo immensamente per Carletto, allenatore e soprattutto persona straordinaria.

  23. 5 finali di Champions League per Carletto, nessuno come lui. Nella storia del calcio. E non conto quelle da calciatore.

  24. Tornando a noi. Ma mi chiedo: Leao era proprio necessario pubblicare le tue foto a Parigi con la scritta “Paris it’s always a good choice ..”. In questo momento, con una volata finale che il Milan non viveva da 11 anni. Poi ci chiediamo del perchè è così incostante e spesso superficiale in gara… Mi fermo.

  25. Leao ha la testa di un pirla purtroppo, altrimenti avrebbe già i numeri di CR7 a pari età. Ciò non toglie che se vuole può decidere tutte le prossime 3 partite.Di Parigi e con Parigi ne parleremo a tempo debito.

  26. @Nico, assolutamente perfetto, Maestro. Anche il PSG aveva dominato entrambe le partite. Quando hai la storia e la tradizione nella testa, impregnata nella maglia, rimani lucido fino alla fine senza sbracare o farti prendere dall’ansia, e sei in grado di colpire fino all’ultimo minuto, laddove gli avversari magari hanno un attimo di rilassamento. The eye of the tiger. Sono cose che non puoi comprare, sono cose impregnate nella maglia, in pochissime maglie al mondo, che nessuno sceicco e nessun patchwork di mercenari strapagati può comprare, così come non può comprare l’attaccamento alla maglia. Per questo ho sempre riso, anche quando ci facevamo umiliare in casa dalla Fiorentina https://m.youtube.com/watch?v=952iorgCJFA e arrivavamo massimo sesti/settimi per sette anni di fila, di chi diceva che non saremmo mai risorti. E siamo ancora neanche a metà del percorso, se nei prossimi anni avremo a disposizione delle risorse economiche adeguate (adeguate, senza bisogno di arrivare agli estremi di PSG e City) tutti capiranno il concetto espresso sopra anche vedendo ciò che faremo in Champions. Mi viene da ridere a vedere City e Psg. Avessimo avuto a disposizione la metà delle loro risorse nell’ultimo decennio ne avremmo prese per le orecchie altre tre, minimo due nella peggiore delle ipotesi. Perché la storia con buona pace di tutti conta, su Prime dicono “è inspiegabile il clima che c’è qui, quel senso di magico” dice il commentatore, non è Inspiegabile, è la storia. Trovi la stessa cosa col Milan, col Liverpool, con il Bayern, col Barca, in misura minore con United (troppo poco continuo e con troppe poche finali -5- e vittorie -3- per essere paragonato a quelle sopra in tutto) e Juve (più continua dello United ma troppo perdente, in ogni caso complessivamente forse un mezzo gradino sopra lo UTD. L’Inda invece è un Porto qualunque che dopo le due finali di metà anni ‘60 è stata il NULLA totale per 50 anni e non è certo una finale raggiunta tra culo immenso e arbitraggi assurdi a cambiare le cose)

  27. E ora andiamo a prenderci la quattordicesima, Carletto Magno. Sarebbe la tua quarta Champions da allenatore, record assoluto. Inoltre, da cuore rossonero quale sei, hai il “dovere” di proteggere le nostre sette Champions (sperando che non rimangano sette ancora per decenni ma che si possa aggiornare il palmares) dall’assalto Reds. Forza Carletto!!!

  28. Ieri ho letto che il nostro “mitico” SHEVA era a Pescara per rilevare la società biancazzurra.

    Non so se porterà benefici o meno, ovviamente dietro avrà qualche cordata sempre se la notizia sia vera, ma vedere insieme il nome di Sheva e del “mio” Pescara è sempre un piacere.

  29. Ho appena letto la smentita che era solo per una visita oculistica a Chieti…

    Ora non so se quando escono questi voci ci sia un fondo di verità, oppure se sparano così a cazzo di cane, tanto per scrivere qualcosa.

    Già la stampa in genere fa cagare, quella sportiva poi… Per cui penso che veramente sia venuto a Chieti per una visita oculistica e qualcuno ha pensato di essere ancora al 1° di aprile.

  30. Purtroppo (per loro), quando si fa una squadra fortissima, ricchissima, appariscente ma SENZA ANIMA STORICA, si può vincere in campionato, una tantum se sei in un grosso campionato (Premier), una semper se sei in un campionatuccio (Ligue1), ma grandi risultati internazionali non si ottengono. PSG e Manchester City sono le prove. Piene di grandissimi giocatori (forse pompati anche un po’ troppo dai media), poca anima, quasi nulle nella storia. Escono in modo beffardo, ogni anno, dalla Champions, ma temo che anche in Europa League non alzerebbero coppe. Squadre senza storia, senza identità, senza particolare significato europeo. Impossibile qualsiasi paragone con contesti DI CUORE come Real Madrid, Liverpool, Barcellona, Manchester United, Ajax, MILAN e tante altre, che magari spariscono dai grandi risultati per 10 o 15 anni. Ma tornano. Anche nei ricordi, ma non solo. Cosa resterà invece dei ricordi su PSG e City, tra 20 anni?

    guarda Nico, credo tu abbia centrato in pieno l’obiettivo. Sono completamente d’accordo con il tuo commento. L’anima noi la stiamo costruendo e qualche risultato si comincia a vedere, la storia invece l’abbiamo già scritta e tutti speriamo di aggiornarla ancora.

    Carletto Magno è il numero uno. Gli voglio molto bene e sono felice per lui anche se il Real mi è sempre stato sulle palle.

  31. Su Carletto e la sua grandissima umanità voglio raccontarvi un episodio. Tanti ani fa, quando incominciò a fare l’allenatore, fece il corso di allenatore a Coverciano con un mio carissimo amico, illustre sconosciuto, che però era legato da una conoscenza di lavoro con Sacchi avendo fatto l’allenatore della primavera del Rimini quando Arrigo l’allenava in serie C. Durante il corso si parlarono spesso, naturalmente di calcio, poi ognuno per la sua strada senza più sentirsi. Carlo andò poi alla Juventus e quindi al Milan dove vinse la sua prima CL. Quindi a distanza di anni il mio amico capitò a Parma per una partita e tra la gente si sentì bussare sulla spalla: si girò e si trovò davanti Carlo con la sua solita faccia sorridente che gli chiese, come si fa con un vecchio amico, come andasse. Si capisce bene il perché è una delle persone universalmente più amate nel calcio.

  32. @Io Carletto lo amo ma con riserva. Per me il suo Milan ha raccolto meno di quello che avrebbe dovuto, eravamo la squadra più forte del mondo, più forte persino del Barcellona dei 6 trofei in un anno che tutti citano quando di parla di squadre che han fatto la storia del calcio. Ad ogni modo sono contento che abbia vinto la Liga e che sia in finale di Champions, gli auguro di vincerla. Il Real poi è l’unica squadra che ritengo superiore storicamente al Milan, tutti gli altri si possono tranquillamente mettere in fila dietro di noi.

  33. La fede calcistica non può cambiare (Emilio Fede è un’eccezione), le simpatie invece sì, dipende dagli eventi, dai protagonisti. In Spagna preferivo il Barca per via di Crujiff, poi Xavi e Iniesta, e odiavo il Real. Poi i merengues sono stati allenati da Carletto, inoltre nel tempo è emerso un grande rispetto da parte del mondo Real nei confronti del Milan e della sua storia, e il mio atteggiamento è cambiato.

    Il Liverpool non mi sta sulle balle, malgrado quello che ci fece a Istanbul che ho ancora nel gozzo, ma tiferò decisamente Real, anche se vincendo ci staccherebbe ulteriormente come titoli Champions. Ma insomma, pure il Liverpool ne ha 6, ci raggiungerebbe. E Carletto è Carletto.

  34. Voglio bene a Carletto ma tifavo City onestamente, il real mi sta sulle palle peggio dei beduini…

  35. Anche a me il Liverpool sta simpatico. Spero che la finale sia una bella partita e che vinca il migliore

  36. A questo punto non mi importa niente se il Real vince 30 champions, o se il Liverpool ci raggiunge. Essendo fuori dai giochi da 25 anni mi pare il minimo.

    Testa a Verona.

  37. Capitolo Ancelotti

    Chiaramente stima e affetto totali. Ma non fanatismo, quello lo lascio a tifosi di squadre perdenti nel DNA

    Intanto trovo non casuale che il Real abbia eliminato due squadre che giustamente sono state definite “senza anima”.

    Il City in realtà credo che abbia anche tanta, ma ancora non ben radicata. Il PSG non ha nulla.

    Ieri è stata la vittoria della convinzione sulla paura: il city di fatto si è suicidato ma lo ha fatto perchè il Real non ha mai dato l’impressione di aver paura di averla persa.

    Ancelotti: In Italia c’era Moggi e non posso darli colpe. Ma in CL dovevamo portare a casa un altra Coppa. Grave

    E anche negli ultimi anni s’era “seduto”: aveva più l’obiettivo di superare le panchine di Rocco che il “sacro furore”

    Chiusa una porta si apre un portone: Nessuno è capaca come lui di dare stabilità ad uno spogliatoio, crescere i giovani e rinnovare gli anziani. Un gioco semplice ma adattabile a tutto. Non passerà alla storia come il più grande innovatore del calcio ma come uno dei più grandi gestori si.

    Se smette lo vedrei bene nei quadri dirigenziali. ieri ho visto Valdano che è nello staff del Real. E’ questo che non ha il City: un ambiente in cui i muri, l’aria lo staff trasudano di esperienza e voglia di vincere.

    IMO

  38. Ma in CL dovevamo portare a casa un altra Coppa. Grave

    La vera lacuna di quello squadrone pazzesco, le tre rimonte di La Coruna, Instanbul, Eindhoven (dove sculammo). Ma difficile stabilire se fosse colpa di Ancelotti o di quel gruppo di campioni.

  39. Carletto come tutti gli allenatori ha pregi e difetti. Ma ho sempre trovato assurdo che di lui si parlasse più delle grandi sconfitte (La Coruna, Istanbul) rispetto alle grandi vittorie. Trovo anche bizzarro che si possa discutere uno così, francamente, ma questo è un mio problema, so benissimo che tutto e tutti possono essere discussi nel calcio.

    Onestamente non so quali siano state le cause di quelle due incredibili sconfitte, magari un po’ di colpa la ebbero anche i giocatori. E a Istanbul subimmo anche una serie di episodi sfigati come raramente si sono visti nella storia del calcio.

    Vero, Carletto non ha inventato nulla, ma sa adattare i propri schemi agli uomini che ha a disposizione. Cosa che per esempio Guardiola (che invece ha inventato qualcosa e che ammiro moltissimo) non sa e non vuole fare.

    Detto ciò, mai e poi mai lo rivorrei sulla panca del Milan, le minestre riscaldate non mi sono mai piaciute; però concordo con Jtura, nel Milan mi piacerebbe rivederlo. Ma a lui piace allenare, quando non allenerà più credo si ritirerà definitivamente.

  40. Dipende tutto da noi, vero. Ma se oggi la Salernitana dovesse vincere, in zona salvezza ci sarebbe un gran casino, a nostro vantaggio. E soprattutto, parlando un pochino di arbitri… Guardate cosa sarebbe la classifica dello Spezia senza le cagate di Serra a San Siro. La lotta-salvezza è stata danneggiata, altroché.

  41. A questo punto non mi importa niente se il Real vince 30 champions, o se il Liverpool ci raggiunge. Essendo fuori dai giochi da 25 anni mi pare il minimo.

    Testa a Verona.

    leggevo, a proposito di Verona, che circa 16000 tifosi coloreranno il Bentegodi (capienza max. circa 39000). Se così sarà veramente, per i ragazzi un’ottima cosa!

  42. Io tiferò Liverpool (ma non ho nulla contro Carletto e contro il Real, è solo roba di competizione nell’albo della Champions). Il Liverpool arriverà a 7? No problem, noi siamo a 7 ma ci siamo arrivati 15 anni prima. Nelle statistiche, a parità di titoli, risulta superiore chi è arrivato prima, solitamente.

  43. se è pr questo c’è stato un periodo in cui noi eravamo a due e il Liverpool a cinque.

    Magari è di buon auspicio.

    Io penso che tiferò un pelino di più Real. Ma solo per Ancelotti

  44. Alle 15:12 di ieri, più sopra, qui, il Vostro Immenso Maestro aveva scritto il mio pronostico sull’arbitro designato. Doveri. Il Vostro Profeta ha vinto. Come sempre. Supremo.

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