La voglia di scrivere di questa partita è pari al nulla. Non vorrei fare del disfattismo a questo punto della stagione, ma certi segnali, peraltro non i primi, per chi come me segue il calcio da mezzo secolo sono più che eloquenti: quando ti dice male, c’è poco da fare.
Mi sforzerò in qualche modo di buttare giù qualche riflessione. Senza attendere che mi si raffreddi la mente, poiché credo che quanto accaduto ieri sera mi arroventerà il cervello per sempre — più o meno come il gol di Muntari, non esagero — rendendo inutile l’attesa che si calmino le acque dentro di me. Perciò, meglio togliersi il dente.
Metterò subito in chiaro una cosa: sono abitualmente il primo a cercare di anteporre meriti degli avversari e nostri demeriti ad altri aspetti in caso di sconfitta, ma nel caso della partita di ieri sera non lo farò, perché proprio non si può. Davvero, ho l’impulso di prendere a pugni la tastiera o qualsiasi altro oggetto mi si trovi davanti quando oggi mi capita di leggere che ‘comunque lo Spezia si deve battere al di là degli episodi’.
Il Milan ha affrontato questa partita senza sei giocatori importanti (tanto per cambiare), dopo 120′ di gara infrasettimanale di Coppa Italia, contro una squadra in salute e al completo che aveva giocato l’ultima partita sette giorni prima; e ciò nonostante il Milan l’aveva vinta, questa fottuta partita.
Il Milan l’aveva battuto, lo Spezia ‘che si deve battere’.
L’aveva battuto a fatica, giocando maluccio, divorandosi diversi gol e commettendo troppe distrazioni difensive, ma ripeto, l’aveva comunque battuto. Pure meritatamente. Proprio così, meritatamente. Evitiamo, almeno noi, di accodarci alle cazzate degli avversari e di Thiago Motta, le statistiche parlano chiaro: 60% di possesso palla, 8 a 6 tiri nello specchio, 25 a 10 tiri totali, 10 angoli a 1, 1 palo a 0, tutto ciò a favore del Milan. E se proprio non si vuole dare credito alle statistiche, è sufficiente giudicare la partita con un minimo di onestà intellettuale per individuare chi meritasse di più la vittoria.
E comunque, stringi stringi, lo ripeto per l’ennesima volta: il Milan, secondo il regolamento attualmente in vigore, lo Spezia l’aveva battuto.
Credo che le scuse dell’arbitro Serra a fine gara siano state sincere e che difficilmente egli abbia trascorso una notte serena. La porcheria finale è ciò che più fa scalpore, ma non bisogna dimenticare che se non fosse stato per il VAR l’arbitro torinese non avrebbe concesso il rigore solare poi fallito da Theo, e che Gyasi, l’autore del gol vittoria allo scadere, avrebbe dovuto trovarsi negli spogliatoi molto prima del triplice fischio conclusivo. Ma non posso pensare a nient’altro che ad errori, di fronte a un arbitraggio del genere. Un fischio come quello finale, non può essere frutto di malafede. Un fischio così, che di fatto ha ribaltato clamorosamente il risultato di una partita per noi importantissima in vista degli scontri diretti delle prossime settimane, può essere soltanto frutto di incapacità. Le scuse a frittata fatta fanno ulteriormente incazzare: umanamente mi dispiace, ma si spera in un lunghissimo stop. L’associazione a cui Serra appartiene si è spesso esibita in assurde, patetiche difese dell’indifendibile (specie quando il danneggiato è stato il Milan), stavolta pare che si sia degnata di ammettere tempestivamente l’errore del proprio arbitro (e ci mancherebbe altro).
Il Milan, dal canto suo, a parte un po’ l’allenatore, non ha pubblicamente proferito parola, come del resto è accaduto dopo altri errori mastodontici che quest’anno ci hanno danneggiati sia in Coppa sia in campionato. E’ una linea di condotta portata avanti con coerenza, che in taluni casi condivido poco e in altri ancora meno. Questo caso fa parte decisamente degli ancora meno.
La chiudo qui, non mi va di dilungarmi oltre. Mi comprenderete.
66 commenti su “MILAN-SPEZIA 1-2”
I commenti sono chiusi.
@Giustiziere, Ufficialmente Orsato è indisponibile ma io credo che per una volta ci si sia fatti sentire . Aldilà del fatto che con lui ad arbitrare non abbiamo mai vinto un big match https://notiziemilan.it/milan-tabu-orsato-con-lui-in-campo-nessuna-vittoria-nei-big-match/notizie/amp/ , è probabilmente l’arbitro più pro-Juve attualmente esistente, giusto per fare qualche esempio https://www.labaroviola.com/il-grande-errore-di-orsato-che-ha-favorito-la-juventus-ma-non-verra-fermato-dallaia/153334/ , https://m.youtube.com/watch?v=1W5lXsQolxk , e se ne potrebbero fare molti altri. Penso che qualcuno abbia detto “mò basta, va bene farci prendere per il culo ma mandarci Orsato dopo che il TORINESE Serra ci ha fatto ciò che ci ha fatto è troppo”. Del resto chi avrebbe mai potuto immaginare che un torinese avrebbe avuto qualche interesse a danneggiare il Milan? Giusto qualche matto complottista. Un po’ come lo scorso anno insomma, quando il Milan, in piena corsa champions contro Napoli e Juve, si vide mandare due arbitri, uno Pasqua che non ci diede un rigore netto contro il Napoli https://tribuna.com/amp/it/news/acmilan-2021-03-14-rigore-netto-non-dato-al-milan-per-fallo-di-koulibaly-su-theo-larbitro-pasqua-lascia-corr/ , e uno, Maresca, che espulse Ibra perché gli aveva detto “mi sembra strano eh” https://tribuna.com/amp/it/news/acmilan-2021-04-10-mi-sembra-strano-eh-larbitro-maresca-avrebbe-pero-frainteso-le-parole-di-ibra-sentendo-tu/ . Ibra venne espulso e la partita dopo la vincemmo col Genoa senza manco sapere noi come, di culo, ed eravamo senza centravanti. Altrimenti addio. Poi vai a vedere la bio di Pasqua e Maresca e salta fuori che il primo, Pasqua, quello del mancato rigore su Theo in Milan-Napoli, è di Nocera Inferiore in Campania, Nocera Inferiore da sempre feudo di tifosi del Napoli, mentre Maresca è proprio napoletano doc. Ovviamente tutte casualità, mancherebbe altro
Ufficiale, il niente vittoria 3-0 per l’Inter a tavolino.il Giudice Sportivo della Lega Serie A Gerardo Mastrandrea ha deciso che”In scioglimento della riserva di cui al Comunicato n. 128 dell’8 gennaio 2022, delibera di NON applicare alla Soc. Bologna le sanzioni previste dall’art. 53 NOIF per la mancata disputa della gara in oggetto, rimettendo alla Lega Serie A i provvedimenti organizzativi necessari relativi alla disputa della gara”. L’Inter farà ricorso. Che pagliacci. Dopo aver vinto uno scudetto di cartone in segreteria e l’altro non pagando i giocatori, vogliono continuare a vincere a tavolino. Del resto la loro penultima finale di Champions, quella del ‘72, l’hanno raggiunta così https://it.blastingnews.com/calcio/2020/10/borussia-monchengladbach-bonhof-ricorda-la-lattina-non-perdonero-mai-linter-003219060.amp.html .
Diversità in positivo tra il Milan del 20/21 è quello attuale 21/22:La crescita esponenziale di Tonali e Leao. Non nuovi innesti, questo non è né ottimismo ne pessimismo è solamente la realtà.p.s. Non male anche lo scambio in porta ottima qualità del nuovo e si risparmia.
È vero che dal mercato è arrivato poco, Si poteva fare meglio, è stato commesso qualche errore, ma bisogna anche dire che la dirigenza ha una proprietà che non le rende le cose facili sul mercato (e qui ha ragione USPS a lamentarsi auspicando una rapida vendita, il problema è che lo ripete troppo spesso).
Però la crescita c’è stata, e bella evidente. Crescita tecnica della squadra e finanziaria del club. Dovremmo esserne contenti dopo un decennio orribile, invece noto che si preferisce esprimere malcontento e scetticismo
Ognuno è libero di esprimere ciò che prova, ci mancherebbe. Però sono libero anche io di dire che quando leggo determinati commenti provo l’incontrollabile impulso di tagliarmi le vene.
Sky: Mario Balotelli torna in nazionale. Mancini gli darà l’ennesima chance. Presto arriverà l’ufficialità della decisione del CT. Ahahahhaahah, uno che ha fallito anche al Monza in B e in Turchia richiamato in Nazionale . Pagoiacci TOTALI, spero che rimarremo fuori dai mondiali (e io in genere tifo alla grande la Nazionale anche se non mi da le emozioni del MILAN) perché una roba indegna del genere solo perché il giocatore è di quel lurido e disgustoso porco di Raiola merita solo questo. E intanto giocatori come Calabria e Tonali (il miglior centrocampista italiano dopo Barella, in questo momento, e Tonali ha dei margini di miglioramento superiori a Barella che all’età di Tonali non era neanche lontanamente forte come lui) vengono snobbati. Il calcio italiota è marcio fin nelle fondamenta. FORZA PORTOGALLO!!!
Marcovan, ma certo condivido molto ma molto meglio questo Milan società che non quello visto nell’ultimo decennio, mi vanno benissimo gli attuali dirigenti, solo che qualificandoci x la Champions mi sarei aspettato qualche cosa in più anche x garantire una permanenza in Champions x anni visto che porta soldi sia direttamente che indirettamente
@Mabell
Io penso che neanche il più pessimista tra i pessimisti si sarebbe aspettato questa melma tra mercato estivo (dove praticamente dopo aver riscattato Memento Mori Tomori e preso Maignan il budget era finito, e infatti per il resto sono arrivati solo mestieranti senza pretese che non spostano un virgola il livello della squadra) e ora invernale (abbiamo appena preso un carneade, tale Lazetic, dalla Stella rossa per 5 milioni, andrà in Primavera. Hip hip Hurrà!). Maldini in primis non se lo aspettava, ne sono certo, cito infatti le sue parole di Settembre 2020 “ L’idea è rientrare nelle prime quattro. Cambierebbero poi tante cose dal prossimo anno” https://www.pianetamilan.it/news-milan/interviste/maldini-obiettivo-champions-league-cambierebbero-tante-cose/ .
In realtà in CL ci siamo andati e stiamo investendo ancora meno, ma Paolo non penso che immaginasse una roba del genere, penso che questi rubinetti sigillati ermeticamente nonostante la Champions, anzi ancora più sigillati che in passato quando la CL manco la annusavamo, abbiano colto di sorpresa anche lui.
@Marcovan
Infatti sto cercando di limitarmi molto in tal senso, senza neanche nominarli.
E questo è un altro dei motivi per i quali ce l’ho con loro. Perché poi mi tocca leggere molti milanisti dare addosso a Maldini e Massara quando questi stanno lavorando costantemente sotto budget. Eppure si beccano le colpe da molti, nonostante con risorse palesemente ridicole stiano facendo un miracolo. Peraltro io non sottovaluterei il discorso di Mabell, perché continuando su questa china, oltre ad essere costretti ad assistere impotenti ad un nuovo ciclo interista (praticamente dal 2006 abbiamo assistito ad un ciclo interista con tanto di 4 scudetti e Champions l’ultimo anno, ciclo infinito gobbo di 9 anni senza Champions, grazie a Dio, e ora altro ciclo sfinterista ), il rischio di finire fuori dalle prime 4, anche se dovessimo sfangarla quest’anno, diventerebbe molto concreto nei prossimi anni.
In altre parole, quello che fa notare Mabell è che l’asticella non la si sta più alzando. Perché alzarla costa.
@Mabell
Questo è ovvio, ma pure la Fiorentina di Commisso è infinitamente meglio del Milan dell’ultimo decennio, pure la Lazio di L’otite se è per quello (Lazio di L’otite che, a differenza del Milan di Shylock, qualche trofeo, seppur secondario, lo ha vinto, anzi prima che venisse fuori l’inda era stata la seconda società italiana più vincente del decennio).
Ma il Milan è altra roba, con tutto il rispetto. Non si può paragonare al Milan post 2012 perché quello è stato il Milan peggiore della storia, sotto certi aspetti peggiore anche del Milan post-Stella e Pre-Berlusconi (l’unico motivo per il quale il Milan 1980-1986 può essere considerato peggiore di quello 2012-2020 sono le due retrocessioni, altrimenti questo sarebbe stato ancora peggiore, del resto ad esempio il nostro periodo post 2012 è stato molto peggio del post calciopoli juventino, tanto per dare un esempio). Non possono quindi, gli ultimi dieci anni, essere un metro di paragone, perché ripeto, rispetto agli ultimi 10 anni anche un Commisso qualsiasi avrebbe saputo fare di meglio, fare meglio del nulla cosmico e assoluto è molto facile, ma questo non ti rende una buona proprietà,
Persino Cassano (ed è tutto dire) è arrivato.
Antonio Cassano a Bobo Tv:”Conte? Al Tottenham sta facendo un grandissimo lavoro. Kane fa un altro sport. Lui ha firmato per un anno e mezzo. Per ora non hanno fatto quasi nulla sul mercato, di solito sceglie squadre per tentare di vincere come fatto con la Juve e con l’Inter. Ritorno in Italia? Mi sto facendo un film da solo. Ha vinto con la Juve e con l’Inter. Ho però una sensazione su di lui”. “Sono convinto che non ora, ma a luglio 2023, non so perché, non so niente, lo vedo al Milan É una mia idea, mi gira nella testa da tempo. A lui piacciono molto le sfide complicate. Pioli sta facendo un lavoro eccezionale però è da vedere se riuscirà a fare quello scalino in più vincendo quest’anno o l’anno prossimo lo scudetto. Lo dico: nel luglio 2023 vedo Conte al Milan. Prima o poi dovranno fare un azzardo questi proprietari del Milan”.
E in effetti è proprio quello che si nota, ossia una completa, viscerale avversione al rischio, e una gestione conservativa ed eccessivamente prudente, una mancanza di ambizione insomma, che può andare per un club storicamente perdente e non abituato ad essere protagonista, non certo per l’AC Milan di Milano sette volte campione d‘Europa e 4 volte campione del mondo, oltre che 18 volte campione d’Italia.
Che li nomini o meno cambia poco per me, USPS, sempre su quel chiodo continui a battere.
L’asticella rispetto agli ultimi dieci anni si è alzata, invece; chi non lo vede, o è cieco calcisticamente oppure concepisce il tifo per una squadra come un continuo lamento. Per alzarla ulteriormente questa asticella occorrerà forse qualcun altro che prima o poi arriverà.
Per ora sono soddisfatto così. Se vincerà l’Inter o chiunque altro nel frattempo mi dispiacerà, ma ognuno deve pensare al proprio percorso, e il nostro è incanalato per la giusta strada.
Per questo motivo i piagnistei reiterati mi provocano l’orchite. Un po’ va anche bene, poi basta però.
@Marcovan
Ma è ovvio che l’asticella si sia alzata, sono io il primo a dirlo, ma questo perché fare peggio o anche solo uguale agli ultimi dieci anni era oggettivamente difficile, senza essere in totale malafede. Giusto per fare un paragone proporzionale (in rapporto alle rispettive storie e blasone), gli ultimi dieci anni del Milan equivalgono, per esempio, ad una ipotetica Roma incastrata in Serie B per sette/otto anni senza riuscire a risalire, è chiaro che ci voglia poco ad alzare l’asticella rispetto ad una situazione simile (perché un Milan -il secondo club più importante del mondo- che per sette stagioni di fila ottiene massimo un quinto posto, perché tale è stata la nostra realtà dal 2013 al 2020, è equivalente ad una Rometta in B per sette anni).
Il problema non è che non si sia alzata l’asticella rispetto agli ultimi dieci anni, ovvio che si sia alzata, il problema è che non si è alzata rispetto allo scorso anno, è questa la cosa grave. Anche perché secondo me non la si vuole neanche alzare, e quindi probabilmente così come quest’anno abbiamo una squadra di livello simile a quella dello scorso anno, l’anno prossimo ne avremo una di livello simile a questo, e prima o poi l’anno in cui non fai un girone d’andata da 2437 punti arriva, e quando arriva non vai nemmeno in Champions, e sappiamo tutti cosa succederebbe se restassimo fuori dalla Champions, vista la politica di questi qua, Mabell ha fatto notare che non sono stati fatti investimenti non solo per vincere, ma nemmeno per centrare con sicurezza quel posto Champions che per noi è vitale. È questo il punto.
Comunque io posso anche tacere al riguardo, non è un problema, vedrai che quando saremo a Maggio 2023 col terzo scudetto di fila dell’Inter e noi che sul mercato andremo sul carneade della situazione o sulla vecchia gloria bollita, mostrando quindi quanto neanche con la Champions stabile (ammesso che ci sia, perché ripeto, con queste politiche di disinvestimento uscire dalle prime 4 è un attimo, basta sbagliare un acquisto importante) si voglia alzare l’asticella, molti capiranno il perché io abbia battuto così tanto su questo chiodo.
Ovviamente spero di sbagliare.
credi che battere sempre su quel chiodo cambierà qualcosa?
Te lo dico io: no.
Per cui ripeto gli inviti…
@Marcovan
Aggiungo solo un paio di cose
Tu scrivi
E questo è vero, ma lo è solo in parte. Storicamente, a Milano le conquiste di una delle due milanesi hanno sempre ingenerato nell’altra quella sana invidia e rabbia sportiva che portava appunto l’altra milanese a cercare di fare quanto fatto dall’altra (basti pensare agli anni ‘60 con i trionfi europei dell’Inter in “risposta” ai nostri che fummo i prkmi a portare la coppona in Italia+ o a quanto fatto da Moratti dopo i trionfi berlusconiani). Che poi noi storicamente siamo stati meglio di loro è un altro discorso, ma il punto, cioè la sana invidia sportiva, rimane. E ora noi non l’abbiamo più, ora noi li guardiamo vincere senza nemmeno tentare di fare meglio di loro, cioè noi non lanciamo neanche il guanto di sfida, ci facciamo “signorilmente” da parte senza nemmeno provare a competere. Moratti per dire era un perdente nel pre-Calciopoli, ma a competere ci ha sempre provato.
Giusto per dire, se il Milan fosse arrivato a questo livello attuale negli anni del dominio juventino, sarebbe stato molto più facile da sopportare questa situazione di “limbo” dove sei “forte ma non troppo” e “abbastanza forte da andare in cl ma non abbastanza da provare davvero a vincere”. Invece sopportare che i cugini, che ci hanno fatto compagnia tanti anni nella disgrazia sportiva, ora ricomincino a sverniciarci come nel post calciopoli, tutto questo dopo che abbiamo dovuto sopportare nove anni di arrogante dominio juventino (per fortuna senza coronamento europeo, grazie a Dio), come dicevo sopportare tutto questo è molto molto difficile, per me e molti altri. Ed è umiliante, anche.
Guarda, ti prometto che questo è l’ultimo post in cui parlo di quei farabutti dei nostri proprietari, per almeno un mese, lo prometto, ma concedimi una citazione di Gianclint
@Marcovan
Infatti il post subito sopra a questo è stato l’ultimo mio post su Shylock per molto tempo, non preoccuparti,
Il pezzo di Gianclint l’avevo letto e mi trova assolutamente d’accordo (è abbastanza raro che lo sia).
Stasera sarà durissimaCampo orrendoforza ragazzi!!!