21 4 minuti 3 anni

Inutile nascondere le realtà, vittoria importantissima. Per la classifica innanzi tutto, ma anche per il morale. Di noi tifosi soprattutto più che della squadra, la quale, a differenza nostra,  sembra apparentemente reagire alle innumerevoli — e incredibili —  traversie che ci perseguitano con una forza inaspettata. Il Milan, sempre in emergenza quest’anno, si trova al secondo posto in classifica a più undici dal quarto posto, in un torneo importante e complicato checché se ne dica (in mano a incapaci nella migliore delle ipotesi, ma questa è un’altra storia).

Vittoria significativa anche per il valore dell’avversario. La Roma era ed è una diretta avversaria per l’accesso alla prossima Champions League, è un’ottima squadra, magari non equilibratissima ma di grandi qualità, soprattutto offensive. Al di là degli indiscutibili meriti rossoneri — di cui parlerò successivamente — bisogna ammettere che la gara si è messa malissimo per i giallorossi dopo appena una ventina di minuti per due sciocchezze difensive evitabilissime (follie di Abraham e Ibanez) e che Maignan ha compiuto almeno due miracoli decisivi. Quando una partita si mette così sin da subito e il portiere avversario ti nega la possibilità di raddrizzarla, diventa tutto più difficile.

Il Milan, dicevo, ha meritato la vittoria. Non ha sovrastato nettamente la Roma sul piano del gioco, ma ha fatto tutto ciò che in sostanza conta veramente nel calcio per vincere: ha pressato e difeso meglio, è ripartito meglio, è stato più attento e cinico nei momenti importanti. Inoltre l’allenatore del Milan ha divorato letteralmente il più titolato collega, il quale si è distinto più che altro — sia all’andata sia al ritorno — nel buttarla in caciara e nell’indurre i propri ragazzi a fare altrettanto. Josè Mourinho è un grande allenatore e non credo, come sostengono certuni, che sia bollito,  tuttavia una certa sua stanchezza è sembrata più che evidente: le dichiarazioni post gara, francamente, sono state oltremodo patetiche. Non credo ci sia un solo milanista che sia rimasto ferito appena ha saputo che Josè tre anni fa rifiutò con soddisfazione il Milan, anzi, allo stato attuale direi l’esatto contrario.

Sui piagnistei di Josè e dei romanisti riguardanti le decisioni arbitrali preferisco sorvolare: si sa che certi ambienti godono abitualmente del privilegio di assistere a due partite, quella reale e quella inventata.

Dei nostri singoli giocatori non si può che dire un gran bene. I due ragazzi, Kalulu e Gabbia, dopo un inizio un po’ titubante — ed è normale visto che hanno saputo di dover giocare soltanto il giorno prima —  hanno via via preso confidenza e chiuso la saracinesca. Hernandez molto più concentrato e attento del solito (la fascia  da capitano deve avergli fatto bene).  Tonali, Maignan e Florenzi monumentali, Messias quasi. Leao devastante, per quel poco che ha giocato. Bakayoko si è presentato come sua abitudine con una cazzata, poi devo ammettere che se l’è cavata egregiamente. Ibra deve smettere di calciare i rigori, però l’assist col quale ha lanciato a rete Leao è stato una magia. Diaz e Giroud ancora non mi hanno convinto, anche se il primo ha colpito una traversa su un gran tiro e il secondo ha calciato un rigore perfetto e colpito un palo.

Non so se reggeremo per tutto il prossimo mese con la fottuta Coppa d’Africa di mezzo e la sfiga perenne che ci perseguita; so però che la squadra ci metterà tutta la sua buona volontà.

21 commenti su “MILAN-ROMA 3-1

  1. Non so se reggeremo per tutto il prossimo mese con la fottuta Coppa d’Africa di mezzo e la sfiga perenne che ci perseguita; so però la squadra ci metterà tutta la sua buona volontà.

    Riprendo dall’ultimo verso del post con la speranza che a toglierci i giocatori sia solo la Coppa d’Africa. Ne avremmo quasi diritto a questo punto!

    Ero sicuro che avrebbero fatto una bella partita e che ci avrebbero messo impegno, ma alla vittoria credevo un po’ meno per via della difesa che definire rimaneggiata è un eufemismo. Invece sono contento di come si sono comportati guidati da un Maignan super!

    Difficile dare i voti perché tutti meriterebbero almeno un stella, ma sicuramente si sono distinti:

    Tonali – pensare che è un classe 2000 e che già gioca a livelli altissimi, viene l’acquolina in bocca.
    Maignan – super super super!!!
    Florenzi – sta finalmente “conoscendo meglio” l’ambiente Milan, causa anche l’infortunio patito. Ieri mi ha fatto gelare il sangue quando sembrava dovesse uscire.

    Pioli – ha detto che sentiva un Milan concentrato ed in palla ed ha avuto naturalmente ragione.

  2. @Marcovan

    Vittoria significativa anche per il valore dell’avversario. La Roma era ed è una diretta avversaria per l’accesso alla prossima Champions League,

    Sul resto del discorso concordo, ma su questo punto non tanto. Per me ci sono solo 5 squadre da Champions quest’anno, noi e l’Inda, il Napoli, l’Atalanta e i gobbi, che però stanno perdendo punti importanti (da qui a fine stagione dovrebbero tenere una media punti di 2,4 punti a partita -per intenderci la stessa media punti dell’Inda di Conte lo scossò anno- anche solo per fare i 78 punti dello scorso anno), per il resto le romane e la Fiorentina non le vedo attrezzate realmente per un posto in Champions, nemmeno per lottare fino alla fine. Posto che per me la Roma è senza dubbio la sesta squadra più forte d’Italia per cui batterla nelle condizioni di ieri, e con pieno merito, è un risultato importante. A noi mancavano 7 titolari (gli unici titolari in campo dall’inizio erano Maignan, Theo, Tonali e Diaz), loro erano al gran completo.

    Sui piagnistei di Josè e dei romanisti riguardanti le decisioni arbitrali preferisco sorvolare: si sa che certi ambienti godono abitualmente del privilegio di assistere a due partite, quella reale e quella inventata.

    Senza contare che convenientemente “dimenticano” le cose che non fanno comodo https://www.milanlive.it/2022/01/06/milan-roma-la-moviola-manca-un-rigore-ai-rossoneri/ . Ma del resto noi contiamo zero a livello politico, pensa se nel derby i due rigori a favore li avessero dati a noi, di cui il primo ridicolo https://www.milanlive.it/2021/11/08/milan-inter-la-verita-sul-primo-rigore-e-calhanoglu-a-fare-fallo/ , pensiamo a cosa sarebbe successo. In Italia c’è spazio solo per la squadra di Stato o, quando questa attraversa anni difficili, per la vice squadra di Stato. Sempre detto e sempre lo dirò.

    Per il resto bravi ragazzi e bravo Padre Pioli. Ma io ho sempre detto che ai giocatori, all’allenatore e alla dirigenza non c’è nulla da rimproverare, anzi, stanno facendo miracoli da un anno e mezzo, chi invece dovrebbe e potrebbe fare di più è la proprietà.

  3. E a proposito della proprietà, mi sono già espresso in passato a sufficienza perciò non mi ripeterò, però spero mi sia concesso di citare un paio di utenti da un’altra piattaforma e un loro scambio di battute e opinioni che trovo molto interessante e che secondo me c’entra in pieno il discorso.

    https://www.milanworld.net/threads/elliott-oltre-400-mln-spesi-rinforzi-ma-senza-follie.111497/post-2517244

    Come dicevi giustamente tu prima, sostenendo che “il difficile deve ancora venire”, ora per me si sta avvicinando il “punto di saturazione” del progetto. Nei primi 3 anni di progetto sono partiti dalle macerie tecnico-tattiche-manageriali delle disastrose gestioni e proprietà precedenti ed hanno avuto vita facile in un certo senso ad abbattere i costi, eliminando gli sprechi per giocatori sopravvalutati o ormai finiti, ed incrementare i risultati in campo in modo esponenziale trainando così anche la crescita commerciale.

    Adesso però il margine di manovra è veramente ridotto. I tifosi dopo 2 anni in cui ritornano in Champions giustamente alzeranno le aspettative e chiederanno di tornare a vincere mentre tagliare ulteriormente i costi, soprattutto tenendo conto che si dovranno confermare giocatori che chiederanno aumenti sostanziosi, sarà più complicato. Elliott si pone come obiettivo il pareggio di bilancio ma, come in macroeconomia, farlo senza crescita significa andare in recessione. Il fatturato sta crescendo ma i ricavi generati dagli sponsor sono ancora modesti perchè è evidente che il nostro brand sia molto indietro rispetto a tanti altri e che non abbiamo in rosa giocatori in grado di “spostare” determinate cifre per numero di follower sui social. Quello che dovrebbe fare ora Elliott è mantenere il passivo attuale per almeno 3 anni in modo da destinare risorse importanti al mercato ed alla conferma del parco giocatori così da favorire una crescita organica e duratura che inevitabilmente porterà ad accordi commerciali di un certo livello che faranno svoltare il fatturato. Allora sì che arriverà il pareggio di bilancio. Se invece si andrà avanti come carri armati verso l’autosostenibiità dovremo giusto sperare che la Juve non si riprenda o che l’Inter venga azzoppata da Oaktree per tornare a vincere almeno il campionato.

    https://www.milanworld.net/threads/elliott-oltre-400-mln-spesi-rinforzi-ma-senza-follie.111497/post-2517282

    Grande, penso tu abbia colto davvero molti punti importanti del nostro prossimo futuro.

    Per me la prima sfida è consolidare la rosa attuale negli elementi cardine e piu giovani, Leao Theo Tonali Bennacer. Già questo è complicato e brucera una parte dei ricavi in aumento.

    Poi dovranno rinforzare la rosa e ti diro per me non è in verità una sfida tanto difficile. Meno di quello che ci si possa aspettare. Perchè comunque l’obiettivo a breve e di stare al vertice, non vincere per forza. Quindi potranno ancora muoversi su profili incompiuti o giovani, non necessariamente troppo costosi. Abbiamo visto con Tomori e Maignan: non dobbiamo per forza cercare chi sa chi.

    Detto questo, condivido il discorso generale che hai fatto tu. Il margine si riduce. Come in tutte le cose, il difficile arriva quando flette la curva della crescita e ogni incremento comporta grande sforzo. Finora quello che stanno facendo è di limitare al minimo assoluto i rischi: i giocatori in cui crediamo li prendiamo in prestito, quindi l’investimento avviene a colpo sicuro (vedi Tonali e Tomori, pure Brahim), gli altri li prendiamo in prestito e basta, rispedendoli spesso e volentieri al mittente. In questo modo la rosa è sempre minima e flessibile, i costi sempre facilmente tagliabili. E’ un tipo di gestione semplice a livello concettuale.

    Il problema arriva quando dovremo rischiare qualche investimento per prendere quei giocatori chiave che servono in modo indispensabile. Mi riferisco all’attualità per esempio: già l’acquisto del centrale che sostituirà Romagnoli sembra abbastanza farraginoso, come lo è stato quello di Calhangolu. Ne parlavo con altri utenti in questi giorni: prendere giocatori in prestito è ottimo per noi, ma non funzionerà sempre, qualche volta dovremo rischiare per prendere i giocatori importanti che ci servono

    Secondo me paradossalmente è proprio adesso che dovremo saper rischiare.
     

    https://www.milanworld.net/threads/elliott-oltre-400-mln-spesi-rinforzi-ma-senza-follie.111497/post-2517342

    Sono d’accordo con te come discorso generale anche se su alcuni punti la vedo un pò diversamente.

    Non c’è dubbio che per almeno i prossimi 3 anni Elliott non punti necessiariamente a vincere ma non significa che ciò sia anche la cosa migliore per la nostra crescita. Il Milan rimane un ambiente difficile a livello di pressione mediatica e fare altri 4-5 anni di buoni posizionamenti Champions non porterebbe nulla di buono da questo punto di vista perchè passare dall’entusiasmo incondizionato all’esasperarazione è un attimo (penso al Napoli di Sarri ed Ancelotti ad esempio). Anche nell’ottica di trattenere i giocatori devi promettere una crescita e una possibilità di vincere sul campo altrimenti sarai sempre percepito come una squadra di passaggio. E’ più facile convincere Theo a firmare a 5 ma con la prospettiva di giocare in una squadra che potrebbe dire la sua anche in Champions piuttosto che in club che punta a stare tra le prime 4. Nel secondo caso è normale che il giocatore che rinuncia a palcoscenici più ambiziosi ti chieda anche più soldi.

    E’ vero che con Maignan e Tomori hai dimostrato di prendere profili ad alto rendimento ma a costi contenuti ma purtroppo per la società ci sono due ruoli in cui non sarà facile ripetere queste operazioni, ossia il trequartista centrale e l’attaccante. Va bene, per il primo ruolo si punta per ora su Diaz in attesa di avere le idee chiare tra 2 anni ma sulla punta non si può andare oltre la prossima estate. Ibra è stato fondamentale per rilanciare il progetto ed anche perchè continua ad essere il nostro attaccante migliore in termini realizzativi ma a fine stagione deve salutare. Ed è qui che i nodi di Elliott rischiano di venire al pettine…Anche giocatori di talento come Abraham e Osimhen hanno faticato i primi tempi in Italia, per non parlare dei primi 2 anni di Vlahovic. Quindi se prendi un giocatore di prospettiva fai un’ottima mossa per il futuro ma a breve rischi di pagare caro dazio perchè se vengono meno i gol là davanti c’è il rischio addirittura di mettere in discussione il quarto posto. Qui la proprietà dovrebbe consentire uno sgarro di un certo tipo e qui secondo me dovrà essere bravo Maldini a sbattere metaforicamente i pugni sul tavolo e spiegare che la sostenibilità non si tocca ma che le eccezioni sono quelle che permettono a tutta la macchina di funzionare.

    https://www.milanworld.net/threads/elliott-oltre-400-mln-spesi-rinforzi-ma-senza-follie.111497/post-2517359

    Capisco il ragionamento e lo condivido.

    Aggiungo un paio di cose però.

    Il progetto vincente lo fanno anche i giocatori. Intendo dire che abbiamo un gruppo giovane che deve crescere e arrivare a vincere. Per questo secondo me il momento chiave saranno i rinnovi.
    Poi con una squadra con Maignan Calabria Theo Tomori Tonali Leao Bennacer Rebic Saele Brahim e altri dovremo dire: tocca a voi. Perché le vittorie arrivano dalla crescita di un gruppo innanzitutto, è così che si formano i cicli. Il mercato ha un peso in realtà importante ma sempre marginale in un ciclo vincente.

    L’acquisto degli attaccanti dipende da Elliott sicuramente ma non del tutto. Se ci pensi, il Liverpool di Klopp è fondato su Firmino, che al momento in cui fu acquistato era uno sconosciuto. Questo per dire che non dovremo necessariamente spendere una fortuna, casomai dovremo fare un grande colpo. Difficilissimo, sicuramente difficilissimo nel calcio attuale.

    Allo stato delle cose attuali comunque vedo più probabile lottare per lo scudetto per i prossimi 5 anni piuttosto che rischiare il quarto posto sinceramente. Vedo molto più sfidante e difficile diventare competitivi in Europa, abbiamo visto che il gap per ora è bello ampio da colmare e temo non basterà un anno o due…

    Se ricordate sono cose che ho detto più volte in questa sede, anche se il mil stile è meno “ortodosso” perché sono più fumantino. Però i concetti sono quelli. Rischiamo concretamente di avere il nostro più grande “avversario” nella nostra proprietà, che se non si mostrerà un minimo ambiziosa e volenterose di fare rischi e investimenti, rischierà non solo di non farci fare il salto di qualità ma addirittura di farci tornare indietro a quando non arrivavamo tra le prime 4. In questo Maldini, uno che al Milan tiene davvero, sarà importantissimo e fondamentale.

  4. E aggiungo che, come scrivevo anche io in tempi non sospetti e come ha anche ricordato uno dei due utenti sopra citati, i rinnovi di gente come Theo, Leao ecc sono e saranno fondamentali. Non riuscire a rinnovare nemmeno i giocatori presi da questa dirigenza sarebbe una sconfitta incredibile e la dimostrazione che il Milan attuale non è altro che una Udinese di Pozzo solo molto più blasonata e ricca ma gestita con gli stessi criteri (anzi pure peggio perché l’Udinese di Pozzo almeno la gente se la faceva pagare a peso d’oro). Speriamo bene quindi, io davvero penso che il vero “nemico” del Milan in questo periodo e fase si chiami Paul Singer, e che sia un nemico molto pericoloso. Noi rischiamo di essere, passatemi la metafora, come quello studente che avrebbe avuto tutte le carte in regola per andare a studiare ad Harvard ma che dovette andare a lavorare a 16 anni da Burger King perché suo padre di soldi per i suoi studi non ne metteva se non il minimo indispensabile per mandare avanti la baracca, mentre poi andava al Bar e nei ristoranti a fare il gradasso con amici e baldracche varie (chiaro parallelismo col Milan che fa fatica tremenda a prendere profili anche da 25/30 milioni mentre ha un proprietario che in altri campi non lesina certo investimenti anche molto onerosi https://www.calcioefinanza.it/2020/03/02/elliott-twitter-azioni/ , https://www.pianetamilan.it/news-milan/rassegna-stampa/news-milan-elliott-si-prende-lhotel-a-venezia-del-valore-di-400-milioni/ ). Speriamo bene quindi, perché questo Milan ha praticamente tutto che funziona, dirigenti, giocatori, allenatore, mancano due tasselli, i preparatori atletici e, il più importante in assoluto, la proprietà. Al fine appunto di non fare la fine (scusate il gioco di parole) del ragazzo col potenziale per studiare ad Harvard ma che dovette andare a Burger King.

    E a tal proposito spero che la grande prova senza 7 titolari con una Roma al completo non venga usata come scusa per non fare mercato a Gennaio.

  5. tonali tre stelle
    maignan tre stelle
    messias una stella

    no bidoni

    pioli pollice su

  6. Tonali
    Giroud (con lui giochiamo meglio che con Ibra, bisogna ammetterlo)
    Leao

    Ovviamente no bidoni e per Pioli!

  7. @Zullida

    Tonali – pensare che è un classe 2000 e che già gioca a livelli altissimi, viene l’acquolina in bocca.

    Non lo dico perché è milanista ma questo è destinato a diventare uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. È già abissalmente superiore anche al miglior Kessie e in Italia probabilmente solo Barella gli è (al momento) superiore, anche se non di molto. Ma il potenziale di Sandro è decisamente più importante. Mi sbilancio: credo, per una serie di motivi, che sia destinato a diventare il prossimo Capitano leggendario dell’Ac Milan.

    Per intenderci, adesso quando parliamo di Capitani leggendari dei 123 anni di storia del club parliamo di Cesare Maldini, Rivera, Franco e Paolo. Tonali è con ogni probabilità destinato, tra 30 anni (cioè quando si sarà ritirato da 10/12 anni) ad essere ricordato insieme a quelli summenzionati. Mai avuto dubbi su di lui, nemmeno lo scorso anno quando ha fatto pena, nonostante molti nostri fratelli rossoneri addirittura non volessero manco riscattarlo e altri lo definissero un Tacchinardi 2.0

  8. Non l’ho vista tutta quindi mi astengo dai giudizi. Ma il gol di Leao non vi ha ricordato quelli di Kakà?Ps: posso dare tre bidoni ai commenti lunghi (che, peraltro, non leggo)?

  9. Non aggiungo altro a quello che ha detto magnificamente Marcovan. Tranne…

    Sui piagnistei di Josè e dei romanisti riguardanti le decisioni arbitrali preferisco sorvolare: si sa che certi ambienti godono abitualmente del privilegio di assistere a due partite, quella reale e quella inventata.

    È la seconda volta su due che i loro piagnistei sono raccolti alla grande, non da giornali o televisioni romane (non andrebbe bene comunque, ma si può capire), ma dalla televisione di Stato, quindi anche nostra, e da Mediaset, che da quando non apparteniamo più all’azienda ci trattano come pezze da piedi.
    Poi mi è appena capitato di ascoltare il buon Caressa che ha parlato di “50 minuti di grande pressione della Roma”. Forse la scarsissima qualità di DAZN mi ha fatto vedere un’altra partita.
    Ok. Noi tiriamo dritti per la nostra strada, tra mille intemperie, tra alti e bassi, infortuni, covid, coppa d’Africa, euforie, depressioni e chi più ne ha più ne metta.

    Maignan (secondo voi chi sta peggio? Noi o l’infame?)
    Tonali (un vero gigante il nostro grande piccolo uomo)
    Florenzi (tra i miei tanti errori di valutazione c’è anche lui.)

    Pioli il suo personale confronto con lo Special One è 6 a 0.

  10. Impresa memorabile dei ragazzi. Partita mai in discussione e impegno costante di tutti i protagonisti. Questo è il Milan che, pur con qualche passo falso inevitabile, si sta confermando in crescita costante e inesorabile. Bravissimi!

    Tonali: nessuno come lui, in questo momento, sta incarnando il significato di appartenenza e dedizione. E’ cresciuto moltissimo e ieri ha fatto una partita mostruosa. Merita la fascia di capitano già da domani.
    Florenzi: fa un lavoro poco illuminato dai riflettori ma indispensabile. E’ uomo spogliatoio e ci mette sempre l’anima oltre l’intelligenza tattica.
    Kalulu: è un ragazzo serissimo e affidabilissimo. Non ha mai aperto bocca per lamentele inutili ma zitto zitto si sta costruendo credibilità in campo coprendo ormai tutti i ruoli della difesa.

    Molto bene tutta la squadra, avrebbero meritato anche tutti gli altri molte stelle ma le regole sono regole. E questo concetto vale anche per quel coglione furbetto di Djokovic.

    OT USPS/Max: abbiamo capito che Elliot ti sta sui coglioni, che lo reputi un braccino corto e bla bla bla, ma stai esagerando. Accorcia i commenti perché non si possono leggere testi così lunghi e ripetitivi, soprattutto basta con quei concetti che hai ripetuto fino allo sfinimento. In diversi te lo abbiamo già fatto notare ma tu fai sempre finta di niente e non va bene. Ti ringrazio.

  11. USPS sinceramente ho letto solo il tuo ultimo commento dove si parla di Tonali.

    Commento che condivido appieno compreso il fatto che lo scorso anno anch’io non avevo dubbi sul ragazzo e sentivo che sarebbe esploso.

    Devo dire che ho fatto il tuo spesso pensiero e “immaginato” con la fascia al braccio.

  12. Maignan 3 stelle. Leao 3 stelle. Tonali 2 stelle.Diaz 1 bidone.Saelemaekers 1 bidone.Pioli pollice su

  13. @Zullida “ USPS sinceramente ho letto solo il tuo ultimo commento dove si parla di Tonali.” ah ah ok negli altri ho riportato qualche commento interessante da un’altra piattaforma più che altro. Su Sandro abbiamo avuto le stesse sensazioni, io come ho detto lo immagino non solo con la fascia al braccio ma pure come Capitano “leggendario”, che rimarrà nella storia quanto i mostri sacri citati prima. Vedremo se sarà così, di sicuro io credevo in lui ma mi sarei aspettato che raggiungesse questo livello più lentamente, cioè almeno un altro anno o due, invece sta bruciando le tappe e non oso immaginare che roba potrà essere a 25 anni. Lui lo considererei incedibile anche se ci offrissero 100 milioni, non solo per il potenziale enorme ma anche per ciò che rappresenta e rappresenterà (italiano, milanista doc e attaccato alla maglia)

  14. Vista la partita tramite il cellulare e mi sono cecato…Partita vinta apparentemente in modo facile, ma non è così. Il Venezia ha fatto grandi cose in casa, per cui tutto merito nostro. Peccato per quei punti persi tra novembre e dicembre, speriamo in un colpo di sfiga anche per i merdazzurri.

  15. Vista la partita tramite il cellulare e mi sono cecato…Partita vinta apparentemente in modo facile, ma non è così. Il Venezia ha fatto grandi cose in casa, per cui tutto merito nostro. Peccato per quei punti persi tra novembre e dicembre, speriamo in un colpo di sfiga anche per i merdazzurri.

    certo che a non dover giocare in emergenza e con gli attaccanti titolari a disposizione qualcosa di diverso si può fare, eh.

    Io apprezzo ancora di più, oggi che stanno rientrando gli attaccanti, ciò che hanno fatto in piena emergenza e mantenere la posizione che ancora oggi abbiamo. Non bisogna dimenticarsi nemmeno queste cose.

  16. Buona partita oggi. Ora speriamo di uscire subito dalla coppa Italia, coppetta inutile della quale non è mai fregato nulla al Milan come club proprio (basti pensare che in champions abbiamo 29 partecipazioni e 7 vittorie, in coppa Italia dove partecipiamo ogni anno abbiamo solo 5 vittorie -meno della Fiorentina- e solo 1 vittoria negli ultimi 45 anni). Vediamo di uscirne subito e non perdere energie in coppa Italia (anche perché poi se vai avanti c’è la doppia semifinale, e Dio ce ne scampi).

  17. Credo di averlo già scritto qualche tempo fa e il mio concetto di sport agonistico non prevede rinunce a priori a competere. Sono in disaccordo con quanto scrivi USPS, bisogna sempre gareggiare e nel caso specifico penso che 4 o 5 partite, perché di questo stiamo parlando, non dovrebbero sconvolgere nulla.

    Sono sempre stato convinto che “vincere aiuta a vincere” e oggi lo sono ancora di più.

    Che poi farsi eliminare volutamente dal Genoa lo trovo veramente deprimente.

  18. Condivido pienamente l’opinione di Ghost: si gioca per vincere. E’ una questione di mentalità. E’ chiaro che non si rischia un giocatore per la coppa Italia ma nemmeno ci si deve vergognare di essere scesi in campo.

    La partita serve sia per prendere condizione che per evitare di finire nella gogna mediatica.

    Ieri tutto bene, un po’ troppo rilassati alla fine del primo tempo.

    Al Var siamo stati graziati. Fallo probabilmente più cinematografico che reale ma alle immagini ci stava tutto.

    Magari il vento della sfiga sta cambiando. Speriamo. Preferirei vantaggi in partite più difficili.

  19. @Ghost

    Sono in disaccordo con quanto scrivi USPS, bisogna sempre gareggiare e nel caso specifico penso che 4 o 5 partite, perché di questo stiamo parlando, non dovrebbero sconvolgere nulla.

    Per carità, capisco il tuo punto di vista, però ad esempio lo scorso anno uscimmo ai quarti, fossimo andati avanti poi ci saremmo beccati la dolosa semifinale coi gobbi e credo proprio che avremmo perso punti preziosi in campionato (visto che ovviamente una doppia semifinale coi gobbi Pioli l’avrebbe affrontata alla morte e con tutti i titolari -perlomeno quelli disponibili, visto che lo scorso anno eravamo falcidiati quanto quest’anno). E perdere ulteriori punti preziosi in campionato avrebbe significato una cosa ben precisa, lo scorso anno (perché molti dimenticano che arrivammo si secondi, ma infinitamente più vicini al quinto posto che al primo, paradossalmente).

    Vero che quest’anno non abbiamo l’EL, ma io approfitterei proprio di questo per puntare a tutta sul campionato e cercare veramente di non lasciare nulla di intentato per vincerlo. Poi in Coppa Italia non dico di scendere esplicitamente per perdere ma di mettere solo riserve quello si, e di sicuro non riuscirei a dispiacermi più di tanto se uscissimo. Anche perché se vai avanti il rischio di “big match” (tra virgolette perché per me la coppa Italia è un Birra Moretti “ufficializzato”) nei quali non potremmo (leggi “non vorremmo”) permetterci di mandare in campo le riserve è concreto, più che concreto.

    Poi per carità, ci stanno le vostre (tue e di Jtura) considerazioni, ma secondo me, se il Milan dal ‘77 in poi ha vinto una sola misera coppa Italia (sebbene sia una manifestazione alla quale partecipa ogni anno) un motivo c’è, e non credo sia tanto lontano da quello che ho scritto nel post precedente.

  20. fossimo andati avanti poi ci saremmo beccati la dolosa semifinale

    Volevo scrivere la doppia semifinale coi gobbi, non “dolosa”.

    Al Var siamo stati graziati. Fallo probabilmente più cinematografico che reale ma alle immagini ci stava tutto.

    Magari il vento della sfiga sta cambiando. Speriamo. Preferirei vantaggi in partite più difficili.

    Se intendi vantaggi dalla fortuna sono d’accordo, ma su rigori come quello di ieri preferisco che avvengano in partite che avremmo vinto agevolmente comunque e che abbiamo dominato. Se un rigore come quello non datoci contro ieri ci fosse stato in un big match apriti cielo (già contro la Roma hanno parlato dell’intervento di Ibra su Ibanez “dimenticando” volutamente il fallo nettissimo da rigore su Krunic https://www.milanlive.it/2022/01/06/milan-roma-la-moviola-manca-un-rigore-ai-rossoneri/ ), perciò se deve esserci un episodio dubbio a nostro favore meglio che sia in una partita “facile” e dominata.

    Pensa soltanto ad esempio cosa sarebbe successo se nel derby d’andata i due rigori (a memoria non ricordo due rigori dati in un derby a favore della stessa squadra) di cui il primo parecchio dubbio https://www.fcinter1908.it/ultimora/milan-inter-moviola-marelli/ , sarebbe venuto giù il Duomo insieme a San Siro. Quindi se per “fortuna” intendi episodi di campo (rimpalli, traverse ecc) che vanno a buon fine per noi, o mancanza di infortuni, allora ok, se intendi “fortune arbitrali” allora spero proprio di non averne se non in partite dominate, perché si sa come funziona in Italia col Milan.

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