60 5 minuti 3 anni

E’ stato un bel derby, ben giocato da entrambe le squadre relativamente alle caratteristiche di ciascuna. Dal punto di vista meramente statistico possiamo dire che la gara è stata equilibrata: possesso palla 50% a testa o giù di lì, tiri in porta 4 a 3 per noi, tiri totali 16 a 13 sempre per noi, calci d’angolo 8 a 4 per loro. Ma, come ben sappiamo, se le statistiche dicono molto di una partita di calcio, non dicono però tutto. Una partita di calcio bisogna vederla insomma, per comprenderne pienamente lo svolgimento.

Il pareggio è stato sostanzialmente giusto. Il Milan è partito bene, con una certa sicurezza, ma quando Doveri ha concesso un rigore per fallo di Calhanoglu su Kessiè (poiché questo è ciò che è accaduto), la gara si è fatta per noi subito in salita. L’abbiamo fortunatamente raddrizzata subito grazie a una autorete, e altrettanto fortunatamente Tatarusanu ha compiuto un autentico miracolo parando un rigore (stavolta) sacrosanto e ben calciato da Lautaro, ma bisogna ammettere che, dagli ultimi dieci minuti del primo tempo fino al 75° minuto di gioco, se c’è stata una squadra che ha sfiorato il raddoppio per un pelo questa è stata l’Inter. Il Milan, quando nel finale è riuscito a imporre un ritmo più elevato alla gara, ha avuto poi a sua volta diverse occasioni per agguantare tre punti che avrebbero inflitto agli avversari un duro colpo, fattuale e psicologico, ma in tutta sincerità bisogna ammettere che sarebbe stato un risultato non equo.

L’Inter, anche se non di molto, è sembrata una squadra più forte, ma ciò non deve trarci in inganno: il Milan proveniva da un calendario molto più duro rispetto ai neroazzurri (lo Sheriff non è esattamente il Porto, ed è solo un esempio); inoltre sono due anni che i cugini scoppiano di salute, non pigliano manco un raffreddore, al contrario del Milan che si trova sempre in situazioni d’emergenza, e sappiamo benissimo quanto questo possa prosciugare il serbatoio energetico di una squadra.  Il Milan ha dimostrato di sapere stringere i denti e reagire nei momenti di difficoltà, e ciò non può che renderci orgogliosi e ottimisti.

E’ difficile biasimare qualcuno dei nostri per la prestazione di ieri. Sicuramente Ballo-Tourè, autore della cazzata planetaria causa del secondo rigore — anche se poi bisogna dargli atto di avere salvato una palla clamorosa sulla linea di porta. Un po’ anche Diaz, molto volenteroso ma ancora distante dalla forma d’inizio stagione. Kessiè di default, ma anche perché ha commesso una sciocchezza immane  sul primo rigore e si è pappato un gol a porta vuota che avrebbe insaccato agevolmente anche il mitico Luther Blissett (bendato).

Sono invece molti i nostri con cui dobbiamo complimentarci. Con i soliti noti Tomori, Tonali, Kiaer e Calabria; con i subentrati Kalulu, Saelemaekers, Rebic e Bennacer; con Leao finché ha avuto benzina (la spia della riserva è illuminata da un bel pezzo); con Tatarusanu (in uno dei rari casi in cui la paternità di un rigore fallito va al portiere); con Ibra (ma solo per l’ultimo quarto d’ora di fuoco); con Florenzi, che ha sclerato per la smodata esultanza di uno sciocco avversario; con Krunic, che ha svolto egregiamente il ruolo di mastino di Brozovic; con Pioli, perché raramente sbaglia una mossa.

Complimenti alle due tifoserie e in modo particolare alla  Curva Sud: quella coreografia, specie dopo gli scontri pomeridiani fra decerebrati scoppiatimi proprio sotto casa per una partita di merda come Ravenna-Prato, mi ha riconciliato con lo sport.

Due parole sul turco. Poteva risparmiarsi l’esultanza polemica dopo il rigore che ha preteso di tirare per togliersi chissà quale sassolino dalla scarpa, tuttavia bisogna ammettere che ha dimostrato un sorprendente fegato, e che la sua gara è stata nel complesso buona. I cugini ora sanno che potranno ammirarlo ancora a questi livelli non prima della ventitreesima giornata. A essere ottimisti.

60 commenti su “MILAN-INTER 1-1

  1. Comincio dalla fine del posto. Caccanoglu lo giustifico per l’esultanza. È stato preso (giustamente) a bordate di fischi e ricordato di chi è figlio più volte. Però non ho capito perché Ibra a Roma ammonito e lui no, forse perché il gesto di Ibra è durato di più?

    Peccato per il palo alla fine, vincere un derby è sempre un piacere ed una goduria, vincerlo non meritandolo al 100% lo + ancora di più. Ero già pronto a fare la vignetta col turco con le mani alle orecchie che chiedeva il risultato finale… peccato, soprattutto perché Kessié poteva metterlo dentro con tranquillità, ed invece…

    Tatarusanu – non credevamo che potesse sostituire egregiamente Maignan ed invece lo sta facendo con serietà ed applicazione. Non sarà mai il portiere titolare di una grande, ma il 12 si!
    Rebic – si sentiva la mancanza. Ora speriamo abbia continuità in modo da far rifiatare un po’ Leao.
    Tonali – ormai è diventato consapevole di poter giocare in una grande e soprattutto nel “suo” Milan.
    Kessié – sinceramente sta rompendo il cazzo! Probabilmente non era un rigore solare, ma Cristo Santo come cazzo ti viene in mente ditornare indietro. Poi quella ciabattata al palo di Saelemakers… Mi ha dato l’impressione fosse un difensore che liberava in corner. Da vendere a gennaio e vaffanculo!
    Ballo Tourè – Ma Conti non gioca meglio? Non dico Kalulu che la risposta è scontata. Ok entrambi non sono terzini sinistri, ma sicuramente giocherebbero meglio di questo terzino di quarta serie.

    Altri bidoni non me la sento di metterli.

    Pioli di default. Trovare cmq alternativa a Ballo Ballo. Se non gioca Theo giochiamo in 10 contro 12.

  2. Tartarosano tre stelle
    Tonali due stelle
    Rebic una stella

    Kessie tre bidoni
    Ballo-Toure due bidoni (da tre, gliene tolgo uno per il salvataggio)

    Pioli pollice su, ma non è stata una partita perfetta, anzi

    A me il Milan non è piaciuto tanto; esistono anche gli avversari, ovviamente, ma abbiamo patito davvero tanto il gioco dell’Inter, forse troppo: è stato un azzardo mettere tutti in campo contemporaneamente Leao al lumicino, Diaz ex-covidoso (e bastonato impunemente), Kessié che non sa più giocare e Ballo che a giocare non ha mai manco imparato.

    Kalulu sia la prima riserva. E speriamo che arrivi presto gennaio per spedire Kessié e prendere qualcuno più sul pezzo.

  3. Sul piano del gioco e della coralità decisamente meglio noi.
    Sul piano atletico e individuale meglio loro.

    Pareggio giusto, ma vado controcorrente: ai punti avremmo vinto noi. Abbiamo avuto più occasioni e impegnato più volte Handanovic.

    Poi c’è il rigore assurdo… mi ha ricordato quello col Verona.
    Quest’anno con gli arbitri siamo sfortunati…

    Tatarusanu
    Tonali
    Rebic

    Kessie
    Diaz
    Tourè

    per Pioli: avrei giocato la carta Diaz nella ripresa quando avrebbe pesato meno la sua scarsa condizione atletica.

  4. concordo con il risultato tutto sommato equo. Spiace comunque il ripetersi di errori madornali come l’assegnazione di rigori inesistenti e, aggravante, senza considerare il fallo di chi poi viene premiato.
    Il turco si è dimostrato una gran bella merda, Florenzi ha tutta la mia stima e ammirazione.

    Tatarusanu: il rigore parato splendidamente è tanta roba.
    Tonali: ha corso e giocato con molta intelligenza. Imprescindibile.
    Rebic: si vedeva che aveva voglia di fare ma la benza era poca. Si rimetterà in sesto nella pausa.

    Kessie: davvero inspiegabile quel retrocedere senza allungare il pallone al portiere e offrendo la possibilità di sbagliare scelta all’arbitro e al Var, il gol mangiato nel finale grida vendetta.
    Ballo Touré: nelle prime partite, all’inizio, sembrava pure discreto. Ora è deleterio.

    Pioli : ha fatto il possibile con quanto aveva a disposizione e con giocatori non al meglio. Spero tanto finisca in fretta l’emergenza.

  5. Sinceramente al primo rigore sono scoppiato e l’ho anche scritto ieri sera. Quello è un rigore che senza le polemiche di domenica a Roma Doveri non avrebbe mai fischiato, ma era stato appositamente designato per quello. Tra l’altro era il primo fallo fischiato della partita. Gli unici due pareggi di quest’anno hanno come arbitro lui. Coincidenze sicuramente, ma io sono sempre propenso a non credere al caso e se delle ultime 11 partiche che ci ha arbitrato ne abbiamo vinte solo due o non è un caso o porta molta sfiga.
    Detto questo, a parte che la partita se vista da uno spettatore neutrale è stata molto bella, è la classica gara dove, dipende come la si guarda, puoi vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. La risposta è abbastanza scontata. Vi confesso sinceramente che, anche visto il pareggio del Napoli, prima dell’inizio avrei firmato volentieri per un pareggio.
    Il turco non vorrei neppure prenderlo in considerazione, ma sarei sinceramente curioso di sapere cosa gli abbiamo fatto e cosa gli ha fatto il Milan. Ha avuto fischi e improperi quando da rossonero stava giocando male, ma ha anche avuto i giusti applausi riconoscimenti l’ultimo anno è mezzo quando si è espresso come giocatore quasi indispensabile per il nostro gioco. Se n’è voluto andare via lui, nessuno l’ha cacciato. Se n’è andato via a parametro zero causando lui un danno alla società che aveva creduto in lui. Il comportamento meschino di ieri sera non ha palesi giustificazioni. Cose turche.
    Tatarusanu (il Nosferatu di casa nostra si sta conquistando a suon di parate il titolo di vice Maignan alla grande. Umiltà e qualità)
    Tonali (polmoni, gambe e carattere per il nostro piccolo gioiellino)
    Rebic (quanto ci sei mancato! Il cambio, assieme Saelemaekers, che ha cambiato completamente il volto alla partita)

    Ballo-Tourè (purtroppo ha anche cose positive, ma quelle negative sono clamorose e possono decidere le sorti di una gara. Come ha causato il rigore è da un giocatore dilettante che si trova ad affrontare una squadra di professionisti)
    Kessiè (non è quello che conosciamo, non può essere lui. L’ho già detto più volte, se non si risolve il problema del contratto va gestito con molta parsimonia.)

    Pioli nonostante l’ennesimo esperimento in partite che non lo consentirebbero, ha azzeccato i cambi al momento giusto, compreso l’ultimo di Bakayoko.

  6. Purtroppo a mio parere il rigore su Calhanoglu c’è, è stato molto furbo e pollo Kessie. 2 stelle Rebic2 stelle Tatarusanu2 stelle Tomori3 bidoni Kessie3 bidoni Ballo TourePioli pollice su

  7. Tatarusanu, al contrario di Zulli penso che sarebbe titolare in molte “big” della serie A
    Tonali
    Kalulu, per la chiusura su Vidal

    Kessie
    Ballo
    Ibra, così non serve a granchè

    Pioli, la mossa di inserire Diaz per Salmakers all’inizio dimostra capacità di variare assetto tattico senza inutili integralismi

  8. Tatarusanu, al contrario di Zulli penso che sarebbe titolare in molte “big” della serie A

    Mi riferisco alle “big” per eccellenza, aggiungendoci anche Roma e Lazio. Io continuo a credere che in queste non partirebbe mai titolare, ma che sia un buon secondo lo stiamo scoprendo ora noi tifosi e lode alla società che lo ha preso.

  9. Tata 3 stelle tonali due rebic una.Ballo due bidoni Diaz uno.Pioli su.

  10. Sembra che Romagnoli stia trattando il rinnovo da solo senza coinvolgere il panzone.

    Almeno sulla gazza è scritto così, poi magari domani leggiamo il contrario.

    Sarebbe una grande cosa, io sinceramente mi priverei malvolentieri di un giocatore come Romagnoli, certo non è esploso come sembrava potesse fare, ma se decide direstare ben sapendo che non partirà sempre titolare è un bel segnale. Poi bisogna vedere le cifre.

    Cifre che quel N. 79 che quest’anno va girovagando per il campo stando attendo a non farsi male sono fuori dalla realtà.

    Se ci fosse l’occasione via a gennaio, una merda in meno.

  11. Riguardo Kessiè, credo che l’unica strada sia quella della panchina, ma non per la questione rinnovo: se si fosse dimostrato professionista come i due infami dell’anno scorso, sarebbe giusto farlo giocare.
    Ma è evidente che con la testa non ci stia, quindi giusto che scali nelle gerarchie.
    Tonali-Bennacer coppia titolare, Baka prima riserva, Kessiè per ultimo.

  12. Secondo me la strada è segnata, Kessiè lo perderemo, ma questa sua copia un po’ sbiadita è comunque più forte di Bakayoko, e deve far parte della rotazione principale. Poi fuori dai coglioni.

    Non so se la voce su Romagnoli sia autentica, la pausa della nazionale genera così tante cazzate da perderci la testa. Ma mettiamo che veramente Romagnoli non dia ascolto a Raiola e rinnovi per conto suo alla cifra propostagli dalla società. Sarebbe una mossa intelligentissima, che dimostrerebbe voglia di far parte del progetto e che gli toglierebbe un sacco di pressioni da parte dell’ambiente, e si sa che giocare senza certi macigni addosso può innalzare il rendimento di un calciatore a livelli impensabili. Tonali docet.

  13. Si parla di rinnovo per Romagnoli a 3,5 milioni di euro. Poco importa che per arrivarci dovrebbe decurtarsi l’attuale osceno stipendio, per me Romagnoli non ha nulla più di Gabbia (anzi), avendo visto giocare Matteo diverse volte, e pagarlo 3,5 all’anno è una assurdità. Già 2 milioni sarebbero al limite, 3,5 non esistono, per me.

    Ad ogni modo se vogliono rinnovarlo facciano pure. Sto leggendo che si stanno trattando i rinnovi anche di Theo, Bennacer e Leao, ora io posso accettare tutto, posso accettare di perdere merde come Gomorraman e l’ivoriano a zero (dell’eunuco cornuto turco manco parlo), anche perché sono giocatori di precedenti, scellerate gestioni, ma non potrei accettare di perdere a zero anche uno tra Theo, Leao e Bennacer dopo il solito muro contro muro con noi che offriamo due casse di Ceres.

    Bisogna arrivare a capire una cosa: quello che stiamo facendo, cioè stare in testa alla Serie A con un monte ingaggi solo una manciata di milioni superiore a quello di quei pezzenti della Lazio, è qualcosa di enorme, ma non potrà durare in eterno, se non si alzerà l’asticella anche a livello economico. Perché senza alzare l’asticella a livello economico siamo destinati a fare come la Rometta, cioè eterni secondi. La Roma ha avuto in questi anni giocatori come Allison, Salah e altri fortissimi e li ha persi perché non poteva permettersi di trattenerli.

    Un Milan stabilmente in Champions dovrebbe aumentare brutalmente i ricavi (basti pensare che l’attuale bilancio fa segnare un +36% rispetto allo scorso anno, siamo a 260 milioni di fatturato, e questo bilancio tiene conto del 2020/2021 quando disputavamo l’EL. Il bilancio dell’anno precedente era di 192 milioni. Con la Champions il bilancio 2021/2022 dovrebbe arrivare sui 300 e sarebbe solo il primo anno di Champions, un Milan stabilmente in CL in tre o quattro anni MASSIMO dovrebbe arrivare come minimo sui 400 milioni di fatturato e poi ci sarebbe lo stadio che verrà inaugurato tra 5 anni per fare lo step definitivo) quindi i problemi a trattenere i giocatori dovranno per forza di cose cessare, ma mi aspetto già da oggi di vedere un cambio di rotta coi giocatori presi dalla gestione Maldini.

    Perché voi capite che perdere, chessò, Leao perché magari chiede 5 milioni e noi siamo disposti a dargliene 4 (quando ne saremmo volentieri 3,5 ad un giocatore da Sampdoria come Romagnoli -che non vale assolutamente più di Colley per me- che ora ne prende più di 6) sarebbe totalmente inaccettabile.

    Siamo il Milan, non una Rometta qualsiasi che vince tre scudi in 100 anni e che se arriva tra le prime quattro e davanti alla Lazzzie e magari vince il derby ha già esaurito la sua ragione di vita, bene non dimenticarlo mai.

  14. Come riportato dalla GDS, il Milan vuole rinnovare presto i contratti di Theo, Bennacer e Leao. Il terzino chiede 5,5 mln, il Milan ne offre 4. Stesse cifre per Bennacer, tra domanda e offerta. Leao invece ne chiede 4,5. Il Milan offre 3,5 mln.

    Cioè voi capite bene che perdere eventualmente Leao a zero perché gli si offrono 3,5 milioni (la stessa cifra che si sarebbe disposti a riconoscere ad uno come Romagnoli che fa una cappella a partita e col quale il Milan in campo prende più goal dei membri virili che prendeva Cicciolina durante i gloriosi 70’s) sarebbe totalmente inaccettabile. Degno di una Lazietta qualsiasi (ma nemmeno, loro la forza di trattenere un top come Milinkovic Savic l’hanno avuta).

    Sui 4 milioni a Theo meglio che stia zitto, va la. Theo Hernandez pagato 500.000 euro in più di quelli che si vorrebbero riconoscere a Romagnoli. Ma stiamo scherzando o facendo sul serio? No ditemelo, perché se stiamo scherzando rido e mi diverto pure io.

    Discorso diverso per Bennacer, che è un buon giocatore ma che non vale cifre importanti, io lo rinnoverei e metterei sul mercato. Ma Theo e Leao già adesso sono giocatori importanti e in futuro saranno tra i migliori se non i migliori del proprio ruolo, e non possono essere trattati come gregari qualsiasi.

    Altrimenti prepariamoci ad essere noi, i gregari, o meglio a tornare ad esserlo, perché pensare di rimanere costantemente al top, per anni e anni, anche solo in Italia, con un monte ingaggi come il nostro attuale poco superiore agli 80 milioni di euro ha un nome: utopia.

    Le capacità la nostra dirigenza ha dimostrato di averle, è ora che gli venga concesso anche un po’ più di margine di manovra sia sul mercato in entrata che sui rinnovi dei giocatori in rosa. Perché fare il Milan da vertice con un budget da Lazio è un miracolo che può riuscire un anno, due, può riuscire esagerando tre, facciamo in un impeto di delirio ottimistico 4. Ma poi alla lunga sei destinato a ritornare nella tua naturale dimensione, l’Europa League. Perché il nostro monte ingaggi è da Europa League, ragazzi. Che poi la squadra valga la lotta per lo scudetto fino alla fine è un altro conto, ma i miracoli non durano in eterno, né puoi pensare in eterno di pescare i Theo Hernandez a 20 milioni di euro.

    La squadra il salto di qualità l’ha fatto, la dirigenza pure, è il momento che lo facciano anche gli strozzini ai quali ho dedicato nickname e avatar, altrimenti se ne vadano cuori dai foglioni.

  15. Scrivevo “quello che stiamo facendo, cioè stare in testa alla Serie A con un monte ingaggi solo una manciata di milioni superiore a quello di quei pezzenti della Lazio, è qualcosa di enorme”

    In realtà mi sono sbagliato, il nostro monte ingaggi è inferiore a quello Laziale (che a sua volta è inferiore a quello di Juventus, Inter, Napoli e Roma)

    “Zlatan Ibrahimovic si conferma al top nella classifica degli stipendi del Milan 2021/22. I giocatori che compongono la rosa del club rossonero mettono insieme ingaggi netti per quasi 51 milioni di euro, che si traducono in ingaggi lordi pari a 79 milioni di euro circa.” https://www.calcioefinanza.it/2021/09/27/milan-stipendi-2021-2022-ibra-giroud/

    “Programmazione, idee e una certa credibilità rappresentano i punti di forza della Lazio, che a oggi ha un monte ingaggi di poco superiore agli 83 milioni di euro lordi, sesto in Serie A.” https://www.minutidirecupero.it/stipendi-lazio.html

    Capite bene quindi che ciò che stiamo facendo, con risorse economiche assolutamente ridicole per il nome e il marchio Milan, non può, ma DEVE essere definito un miracolo. Se però si pensa di poter andare avanti in eterno così (l’Inda attualmente nonostante un passivo di 245 milioni di euro ha ingaggi per 130 milioni), come scrivevo, siamo destinati ad un amarissimo risveglio.

    Perché a lungo andare di “sole idee” non si vive, senza i soldi.

    Spero davvero che vinceremo quest’anno, così vorrò proprio vedere se avranno il coraggio di mandare i dirigenti campioni d’Italia in carica a fare il solito mercato da mendicanti pezzenti col cappello in mano (poi ci si stupisce se abbiamo giocatori sempre rotti, come se Maldini si fosse divertito ad andare ad elemosinare i vari Messias, Florenzi ecc, la verità è che dopo l’acquisto di Maignan e il riscatto di Memento Mori i soldi erano F I N I T I e quindi devi andare sugli scatti degli scarti degli scarti che hanno mille e più “difetti di fabbrica”, altrimenti non sarebbero scarti), voglio vedere se gli strozzini sionisti, da proprietari della squadra campione d’Italia, e dopo la seconda qualificazione CL di fila, avranno il coraggio di farci fare il solito mercato dove spendiamo su 6/7 giocatori quello che altri spendono su 1.

    Avanti tutta verso lo scudetto, leviamoci dalle palle in Europa (tanto non è cosa quest’anno, e mancherebbe solo andare a giocare in Turkmenistan al giovedì in EL per poi doverci sorbire spettacoli come Milan-Sampdoria di Aprile -subito dopo una partita di EL- quando non stavamo in piedi) e puntiamo al tricolore.

  16. E un’ultima cosa la aggiungo: pensare di rinnovare Romagnoli a 3,5 milioni (ma leggo inoltre sulla Gds che il coatto non vorrebbe scendere sotto i 4,5, hai capito, ne vale a stento 2, ma neanche, e ne vuole 4,5, Capitan Ricotta) e aspettarsi che gente come Theo e Leao non chiedano cifre ben superiori ha un nome ben preciso: F O L L I A

    Perché sanno benissimo (come chiunque veda le partite) di valere molto di piu di quel mediocre fatto e finito che ha la velocità di una Punto del ‘98 su una salita più ripida dell’Everest, quindi è ovvio che se sei disposto ad offrire 3,5 milioni ad un mediocre simile poi non puoi cavartela a buon mercato con giocatori come Theo e Leao.

    Via via, cuori dai foglioni capitan Ricotta. P.s: Romagnoli CAPITANO dell’AC MILAN 1899 7 volte campione d’Europa, 4 volte campione del mondo, e casa di 8 palloni d’oro. Tra lui e Montolivo quanto è stata violentata quella gloriosa fascia.

  17. Zullida Ha Detto:
    10 Novembre 2021 alle 07:20

    Io sono sempre perplesso sugli articoli di stampa.
    Così come lo ero ieri per quello sul Faivre

    Credo siano anche manovre per saggiare le reazioni.

    Cosa vuol che non si fa assistere da raiola? O lo molla o ne è assistito.

    Comunque mi sembra di capire – o voglio capire – che la strategia contrattuale del Milan comincia a incutere timore.

    Rimango dell’idea che tutto quello che esce non è dal Milan ma da altra parte.

    Io continuo ad appoggiare le strategie di Elliott, finche mi porta questi risutati e mi sembra che dimostri una prospettiva per cui evita di farsi prendere in contropiede

    Intanto forza ragazzi!!!!

  18. UPS, stai facendo un sacco di congetture sul futuro. Direi troppe.

    E’ evidente che, aumentando il fatturato, aumenterà anche il monte ingaggi, quindi la possibilità (non la certezza) di trattenere i pezzi migliori e di aggiungerne altri di pari qualità o superiore.

    Bisogna però avere pazienza.

    A me sembra che sia stato sempre detto da Gazidis che la crescita sportiva e finanziaria del Milan dovranno andare a braccetto. Non è mai stato un mistero questo, mi stupisce che ci sia ancora gente che caschi dal pero ogni volta che questa realtà gli viene sbattuta in faccia. Per ora dovremo imparare a convivere con la perdita di qualche giocatore importante ogni tanto, questo è quanto.

    Per il momento i fatti stanno dando ragione alla società. Il che non significa che vinceremo lo scudetto e che torneremo competitivi in Champions in tempi brevi, significa che il tipo di strada imboccato potrebbe essere quello giusto (di certezze non ce ne sono nella vita, figuriamoci nel calcio).

    Comprendo la scarsa simpatia per i fondi come Elliott, però ripeto, i fatti stanno dando ragione alle linee guida imposte dalla proprietà, piaccia o non piaccia. Non ci resta che tifare per il completamento del risanamento dei conti (oltre ovviamente come sempre per i risultati sul campo), che porterà alla vendita a un proprietario più sportivamente appassionato di questo.

    Purché non ci si illuda che ne arrivi uno mecenate e spendaccione, quel tempo è morto e sepolto, e credo non sia un male.

  19. @Marcovan

    E’ evidente che, aumentando il fatturato, aumenterà anche il monte ingaggi, quindi la possibilità (non la certezza) di trattenere i pezzi migliori e di aggiungerne altri di pari qualità o superiore.

    Bisogna però avere pazienza.

    A me sembra che sia stato sempre detto da Gazidis che la crescita sportiva e finanziaria del Milan dovranno andare a braccetto. Non è mai stato un mistero questo, mi stupisce che ci sia ancora gente che caschi dal pero ogni volta che questa realtà gli viene sbattuta in faccia.

    Di pari passo, hai detto bene. Il Milan quest’anno tornando in Champions avrà probabilmente (quando verrà valutato il bilancio del 2021/2022) un fatturato attorno ai 300 milioni di euro (visto che ad oggi è stato valutato il fatturato del 2020/2021 che non constava della Champions ma bensì dell’Europa League), quindi non ci sarà nessuna ragione per continuare ad avere un fatturato da Lazio che fattura cifre ridicole rispetto alle nostre (già rispetto alle nostre di quest’anno, noi fatturiamo 260 milioni ad oggi senza tenere conto dei ricavi CL -per i motivi detti sopra che vedono il bilancio 2020/2021 tenere appunto conto dell’EL- eppure abbiamo un monte ingaggi come il loro), e quindi non vedo perché ad esempio doversi impuntare anche con giocatori di talento ed enorme prospettiva come Leao e Theo. Leao vuole 4,5 milioni? Glieli dai, provi a trattare ma se non ci sta a meno glieli dai, perché li vale e ne varrà ancora di più in futuro, continuando così.

    Invece dove bisogna essere tirchi è con gente come Romagnoli, però leggo che a molti andrebbe bene dare 3,5 milioni a Romagnoli, e lì si che casco dal peró, perché se ne dai 3,5 a Romagnoli allora Theo e Leao avrebbero tutto il diritto di chiederne dai 5,5/6 in su.

    Insomma, per farla breve (nella mia prolissità) MarcoVan: l’anno prossimo avremo con ogni probabilità un fatturato di 100 milioni superiore a quello che avevamo nel 2019/2020, e continuare quindi ad avere un monte ingaggi da quinta o sesta forza italiana sarà totalmente inaccettabile.

    Per il momento i fatti stanno dando ragione alla società. Il che non significa che vinceremo lo scudetto e che torneremo competitivi in Champions in tempi brevi, significa che il tipo di strada imboccato potrebbe essere quello giusto (di certezze non ce ne sono nella vita, figuriamoci nel calcio).

    Un momento, posso capire che fino allo stadio non sarà possibile essere veramente competitivi in Europa, ma per continuare a non vincere nulla neanche in Italia non ci sono scuse, zero. In Italia non ci sono inglesi da 600 milioni di fatturato, non ci sono sceicchi, non c’è il Bayern. In Italia bisogna tornare protagonisti, che non significa fare le “vittorie morali” di mezza stagione fatta bene stile Chievo di Del Neri o Atalanta, significa vincere,

    E in Italia abbiamo tutto per aprire un ciclo se con un monte ingaggi ridicolo come quello che abbiamo ora abbiamo raggiunto questi livelli. Basterà solo continuare a crescere e ad investire (sia sui giocatori in entrata che su quelli già in rosa), che specie data la condizione di gobbi e melme avremo pochi rivali in Italia,

    Certo se noi continueremo a tenere il monte ingaggi a 80 milioni e a perdere i giocatori di livello sperando di prenderne altri uguali o forti ancora di più (giochino che ti può riuscire una volta, due, tre, ma che alla lunga ti condanna alla mediocrità, basta vedere la Rometta cosa è diventata, e la Rometta era quella che arrivava in semifinale di CL nel 2017/2018) è solo questione di tempo prima di tornare a prendere cazzi in faccia da gobbi e melme, come è normale che sia se gli altri spendono il triplo di te e tu, che hai fatto i compiti a casa da bravo bambino (infatti abbiamo il bilancio migliore tra le grandi e il prossimo anno probabilmente sarà in pareggio) continui a non investire.

  20. Scrivevo “ quindi non ci sarà nessuna ragione per continuare ad avere un fatturato da Lazio che fattura cifre ridicole rispetto alle nostre”

    Volevo scrivere “quindi non ci sarà nessuna ragione per continuare ad avere un monte ingaggi da Lazio che fattura cifre ridicole rispetto alle nostre”. Se poi noi pensiamo di essere più furbi di tutti e di poter continuare a mantenerci sui livelli attuali con monte ingaggi pari a quelle di squadre che fatturano 100 milioni in meno di noi (la Lazio fattura 160 milioni di euro https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/lazio/2021/09/22-85598402/lazio_ecco_il_bilancio_aumentano_ricavi_e_perdita contro i nostri 260 mentre noi con l’Europa League dello scorso anno siamo arrivati a 260 https://www.calcioefinanza.it/2021/10/26/bilancio-milan-2021-ricavi-fatturato-debiti/ , perciò quest’anno nonostante si sia tornati in CL solo da un anno non è affatto utopia dire che arriveremo sui 300 o forse qualche milioncino in più) allora alzo le mani.

    Ma una cosa deve essere ben chiara: al momento il nostro monte ingaggi non è affatto quello di una squadra che fattura 260 milioni e si avvia ai 300. Il nostro fatturato al momento è chiaramente sottodimensionato sia per la dimensione del club che per gli obiettivi per cui esso compete, perché siamo a tutti gli effetti un club da lotta scudetto in quello che nel ranking UEFA è il terzo campionato europeo (e quindi mondiale).

    Quindi la storia del “di pari passo” mi sta bene, purché di pari passo si tratti.
    Al momento non è così.

  21. @Jtura

    Comunque mi sembra di capire – o voglio capire – che la strategia contrattuale del Milan comincia a incutere timore.

    Rimango dell’idea che tutto quello che esce non è dal Milan ma da altra parte.

    Speriamo che sia come dici tu, Jtura, perché le ragioni per quanto successo con il cornuto turco e l’analfabeta di Castellammare le conosciamo, così come sappiamo l’infamità dell’ivoriano.

    Ma perdere a zero anche i giocatori presi dall’attuale dirigenza sarebbe totalmente e completamente inaccettabile perché sarebbe la certificazione definitiva che non c’è alcun progetto sportivo vero ma solo un tirare a campare.

    E i discorsi sull’andare di pari passo tra costi e ricavi lo accetto, quello che non accetto è che si parli di un Milan che ora starebbe andando di pari passo tra costi e ricavi quando chiaramente non è così, visto che abbiamo un monte ingaggi pari a quello della Lazio di Lotirchio nonostante la medesima Lazio fatturi una miseria in confronto a noi.

    Cioè io non dico di fare come Conte che se ne andava sbattendo la porta dicendo che non si può mangiare in ristoranti da 100 euro con banconote da dieci, ma noi al momento ci stiamo presentando ad un ristorante da dieci euro con giusto giusto cinque euro in tasca coi quali ci mangi giusto un Hamburger pieno di ormoni e additivi al MacDonald in stazione centrale.

    Quindi spero che tu abbia ragione.

  22. UPS, adesso non è così perché il lungo lavoro non è ancora finito.

    Le perdite strutturali sono ancora pesanti (un centinaio di milioni di eurini anche quest’anno) e la proprietà — che come sappiamo è tutt’altro che un ente benefico e che a tutt’oggi ha sborsato di tasca sua per il Milan qualcosa come 700 milioncini — quando andrà a rivendere vorrà guadagnarci qualcosa.

    Insomma, credo che in tempi il più possibile brevi si voglia, se non ottenere, almeno avvicinare il più possibile la parità di bilancio e porre la prima pietra dello stadio nuovo, poi rivendere.

    Ripeto, occorre soltanto attendere pazientemente. Direi che con i buoni risultati della squadra dovremmo riuscire a farlo più serenamente.

  23. Per me Kessie deve essere utilizzato sempre, in tutte le partite. Anche quelle condominiali, parrocchiali o amatoriali. Così chi lo prenderà a giugno dandogli 10 mln/anno troverà solo stracci

  24. @Marcovan

    Ripeto, occorre soltanto attendere pazientemente. Direi che con i buoni risultati della squadra dovremmo riuscire a farlo più serenamente.

    Beh dipende per cosa, attendere pazientemente, per ritornare competitivi in CL so anche io che bisogna attendere ancora, ma tornare a vincere in Italia è un altro paio di maniche. Quello è doveroso.

    Già come siamo adesso abbiamo in canna (come scrivevo i giorni scorsi) tranquillamente 87 punti in questa Serie A (come dicevo da mesi l’andata dovremmo riuscire a chiuderla sui 47 e il ritorno anche calando dovremmo farne 40, lo scorso anno nel ritorno crollammo e ne facemmo 36 per dire, e quest’anno siamo più forti e abbiamo una coperta più lunga), se a Gennaio prenderemo Faivre e magari uno tra un’ala destra con goal e assist e un mediano all’altezza nelle rotazioni per quanto mi riguarda potremo perderlo solo noi.

    Però ecco, è il momento di cominciare a vincere qualche trofeo. Non dico la Champions ma in Italia si, che diamine (e per “Italia” intendo scudetto, delle coppe italia e supercoppe italiane mi è sempre fregato meno di zero, tanto che io che non perdo una partita da decenni del Milan in campionato e in Europa, quando gioca in Coppa Italia spesso non l’ho guardato, per dire non ho guardato neanche le finali di coppa Italia del 2016 e del 2018, perché proprio non mi interessavano, è una competizione nulla dal punto di vista sportivo e del prestigio, per dire se il Milan invece che 4 coppe Italia ne avesse 15 in bacheca mi cambierebbe zero), e anzi è doveroso visto lo stato dei nostri competitors ((una Giuve che vale poco più di quella di Del Neri e un’Inda che è forte più o meno come noi -a differenza dello scorso anno quando era abissalmente più forte e noi più scarsi di ora- ma che ha già 7 punti di distacco).

  25. Ieri ho rivisto la Nazionale dopo gli Europei, più che altro perché sono andati mio figlio che ha portato all’Olimpico il mio nipotino di 6 la nipotina di 2.

    Poi naturalmente mi sono appassionato ma hanno giocato da cani il primo tempo specialmente.

    Non siamo più la bella “favola” di solo pochi mesi fa. Facciamo una fatica enorme ad arrivare davanti e segnare. Poi come succede in questi casi non ci assiste neanche la fortuna: quella deviazione che poteva essere autogol non si come il portiere l’ha preso con i piedi.

    Il rigore sbagliato ci sta, ma visto che Jorge l’aveva sbagliato anche all’andata Mancini probabilmente si doveva imporre a farlo tirare ad un altro. Naturalmente parlo col senno di poi quando è tutto più semplice. Magari tirava Berardi e sbagliava ugualmente.

    Certo non qualificarsi direttamente saremmo costretti alla lotteria dei play off. Non qualificarci di nuovo per il mondiale, provenienti da un girone assolutamente abbordabile, sarebbe un fallimento pazzesco. Da Campioni d’Europa poi…

    Sarà che sono di parte, ma quei pochi minuti di Tonali sono stati nettamente migliori di quelli giocati da Locatelli.

    Lunedì speriamo e se proprio dobbiamo uscire, che sia per una papera del portiere che gioca (non sempre) nel PSg.

  26. I punti di forza di questa nazionale ieri sera sono mancati. Barella era in condizioni fisiche precarie, Jorginho ha sbagliato per l’ennesima volta un rigore (che sia ora di cambiare?), Chiesa non riusciva a saltare Rodriguez il terzino sx più lento dell’universo.

    Poi il secondo portiere del PSG. Onestamente non saprei dire se il gol fosse parabile come sostiene qualcuno (tiro centrale e sulla mano, ma violentissimo), però alla fine stava per commettere un errore clamoroso che poteva costarci ancora più caro. L’ho visto sotto tono, a ogni modo, e quelli che blateravano ‘rimpianto Milan, 15 punti in meno’ ecc ecc possono beatamente attaccarsi al tram.

    Manca evidentemente un attaccante decente. Belotti un disastro, ma non è che Immobile, quando c’è, faccia faville. Comunque non mi sembra che il calcio italiano di attaccanti di livello ne stia producendo.

    Ho visto bene Tonali, molto meglio di ‘rimpiantomilan’ Locatelli. E pure Calabria.

  27. Bene allora l’aver visto bene Tonali e Calabria non era “solo” dovuto agli occhi del mio cuore rossonero se lo scrive anche il Boss!!!

    Effettivamente il problema punte è appunto un problema. Lo stesso Immobile alla “Lazie” segna anche con le natiche, mentre in azzurro fa più fatica.

    Non voglio assolutamente pensare ad una NON qualificazione bis, ma se dovesse accadere Mancini da Campione d’Europa a dimissionario è un attimo.

    Peccato sembra che dopo la finale con l’Inghilterra sia tornata la “vecchia” Nazionale di Ventura e rafforza la tesi che quando si fa un torneo, sia mondiale che europeo, conta soprattutto il “momento” e l’alchimia che si crea in quei giorni ed il calcio è pieno di esempi.

  28. Intanto Calabria ha dovuto lasciare il ritiro per un problema al polpaccio e molto probabilmente salterà la trasferta di Firenze.

    Certo riavere tutti i titolari disponibili non è mai possibile…

  29. Non l’ho potutya vedere quindi mi astengo da commenti tecnici.

    Mi sarebbe piaciuto conoscere invece quali sono le ragioni per definire “disastrosa” la serie A. A cosa si rifescono? A questioni economiche, tecniche o strutturali? Boh

  30. Mi accorgo nelle pause del campionato di quanto sto bene senza calcio. Forse sono diventato vecchio davvero.
    Poi per non perdere l’abitudine vengo a sapere che ne abbiamo già persi due per sabato. Questa sera gioca Tonali… speriamo bene… per Tonali s’intende. Della nazionale è un po’ che non me ne frega niente.

  31. Brutta partita dell’Italia. Prosegue la fase calante di una squadra che solo pochi mesi fa vinceva l’Europeo. Giocatori irriconoscibili e manca un centravanti vero. Forse si sono un pò montati la testa, mah

  32. Rispetto agli Europei c’erano molte assenze. Poi boh, molto probabilmente alcuni giocatori non hanno più la rabbia estiva (Jorginho irriconoscibile).

    Adesso è dura. Spareggi, partite secche, contro chi non si sa ancora ma ci sono delle squadrine niente male fra le candidate.

    Almeno Tonali pare illeso (incrociamo le dita).

  33. La nazionale è questa. Ogni tanto capita che ci illudiamo di essere forti perché una serie di irripetibili coincidenze ci hanno fatto vincere una coppa, ma la realtà è che quelle coincidenze accadono ogni tanto e per motivi quasi sempre sconosciuti. Consoliamoci che almeno ogni tanto capitano.

  34. La vittoria agli europei è stata illusoria, anche e soprattutto per le irripetibili coincidenze cui faceva riferimento giustiziere.
    E’ brutto dirlo ma a Euro2020 siamo stati più fortunati che bravi, non che la vittoria sia stata immeritata, ma la dimensione di questa nazionale è modesta. Almeno fino a giugno gli azzurri erano umili, ora invece noto una ingiustificata tracotanza, anche di Mancini.

  35. Io spero solo che non si parli più di Belotti al Milan

    A questo punto anche io. Però non mi spiego l’involuzione di questo giocatore. Mai pensato fosse un fenomeno, ma neppure quella roba lì.

    Io non parlerei di fortunate coincidenze. A parte alcune assenze (pesanti, spesso si sottovaluta l’importanza di Verratti) la squadra dell’Europeo era concentrata, compatta, giocava bene. Soltanto la Spagna (squadra talentuosa e dal grande futuro) la mise sotto sul piano del gioco; l’Inghilterra, per esempio, passò in vantaggio ma poi fu schiacciata per tutta la partita nella propria metà campo; in casa propria, peraltro. Competizioni come Europei e Mondiali non vengono sempre vinte dalla squadra migliore, ma non vengono mai vinte da una squadra scarsa.

    Questa squadra ha perso quel qualcosa che la rendeva forte. Qualche giocatore, la forma, la mentalità, non so, ma ci andrei piano a sminuirne il valore. Sono invece d’accordo sul futuro tutt’altro che roseo del movimento italiano: nuove generazioni di fenomeni non se ne vedono all’orizzonte.

  36. Beh, Marcovan, le vittorie dell’Italia in generale non sono mai state precedute e seguite da periodi di predominio. In trentanove anni abbiamo vinto un mondiale non si sa bene come e l’ultimo europeo anche. In entrambi i casi ai rigori nella finale.
    Se poi consideriamo come si comportano le nostre squadre in Europa vediamo che in Champions sono 11 anni che non ne vinciamo una (due finali perse abbastanza nettamente dai gobbi) e in Europa League dal ’99 ad oggi abbiamo avuto una sola finalista l’anno scorso (le merde). Con questi risultati non possiamo nemmeno pretendere di avere una nazionale ai vertici.
    Siamo italiani, il genio è la nostra forza, se capita il momento giusto… Forse però incominciamo a capire che all’estero si pratica un altro calcio e ultimamente qualche partita non giocata “all’italiana” si vede (come ad esempio l’ultimo derby).
    Forse tutto questo potrebbe anche servire per far capire a Ghost, almeno in parte, le ragioni per definire “disastrosa” la serie A.

  37. Non sono affatto d’accordo Giustiziere. Va bene sminuire il presente, quello posso anche accettarlo; in effetti dopo il 2006 c’è stato il buio, inoltre non è che il futuro si presenti esattamente roseo, ma non mi piace che si riscriva il passato nel modo sbagliato.

    Sarò accecato dal tifo, d’altronde non posso negare che nel mio cuore l’azzurro sia vicinissimo al rossonero, ma che in trentanove anni abbiamo vinto un mondiale ‘per caso’ è secondo me inesatto.

    Dacché esiste il calcio l’Italia è sempre stata ai massimi livelli. A parte i due titoli mondiali d’anteguerra (comunque significativi), nel dopoguerra, superati i naturali contraccolpi economici e psicologici da nazione sconfitta, la nazionale ha inanellato i seguenti risultati: campione d’Europa nel ’68, vice-campione del mondo del ’70, quarta ai mondiali del ’78, campione del mondo ’82, terza ai mondiali ’90, seconda ai mondiali ’94, seconda agli Europei del 2000 (raggiunta allo scadere e superata da un golden gol in finale), campione del mondo del 2006, campione d’Europa 2020(21).

    Il mondiale del 2006 è stato tutt’altro che casuale. Quella rosa disponeva di gente che negli anni precedenti aveva disputato finali e semifinali di Champions League in serie. Non più di tre anni prima, molti di quei giocatori (Gattuso, Pirlo, Inzaghi, Zambrotta, Buffon, Del Piero, Camoranesi) si erano giocati una storica finale di Champions tutta italiana. Ripeto, un Mondiale e un Europeo si possono vincere pur non essendo i più forti, ma non li si possono vincere mai e poi mai per caso.

  38. un Mondiale e un Europeo si possono vincere pur non essendo i più forti, ma non li si possono vincere mai e poi mai per caso.

    Non ho parlato di “caso”, ho parlato di coincidenze o circostanze, chiamale come vuoi. Voglio dire che alla fine quel campionato lo vinci anche certamente meritandolo, ma anche con la complicità di qualcosa che potrebbero essere episodi fortunati e circostanze particolari. Prendi gli ultimi quattro mondiali: il primo è il nostro del 2006. Nessuno può negarlo che siamo partiti in piena calciopoli senza nessuna, ma proprio nessuna, speranza di far bene, un po’ come accaduto per il mondiale dell’82, coincidenze? Degli altri tre vincitori, Spagna, Germania, Francia non si può proprio dire che non partissero con il favore dei pronostici.
    È questo quello che mi fa parlare di “genio”. Noi un mondiale lo vinciamo in modo estemporaneo, quando meno te l’aspetti. Forse è anche più bello. Tutte le volte che siamo partiti con qualche ambizione abbiamo miseramente fallito.
    Io comunque ho smesso di tifare azzurro proprio dal mondiale 2006, quando è stata messa in piedi la più grossa porcheria della storia del calcio italiano. Il tocco non casuale erano quelle maglie che richiamavano al neroazzurro e che mi schifano ancora oggi.

  39. Per questa nazionale giocare senza Chiellini Spinazzola Verratti e Immobile (si, Immobile) è durissima anche contro modesti fabbri inglesi. Se poi i nordirlandesi cantano in coro gli earth wind & fire si fa dura per tutti 🙂

  40. Sarò accecato dal tifo, d’altronde non posso negare che nel mio cuore l’azzurro sia vicinissimo al rossonero, ma che in trentanove anni abbiamo vinto un mondiale ‘per caso’ è secondo me inesatto.

    Assolutamente d’accordo. Abbiamo tritato i Deutshe in casa loro in semifinale con una partita giocata ala grande.

    Poi la finale vinta ai rigori ok, ma non si può parlare di caso al massimo di aver avuto un pizzico di fortuna in più dei franzosi!

  41. @MarcovanTotalmente d’accordo col tuo commento del 16 Novembre 2021 21:14 , la nazionale italiana è indiscutibilmente una delle tre più prestigiose al mondo, probabilmente solo il Brasile può dirsi superiore a pieno titolo. La Germania ha vinto quattro mondiali come noi ma mentre noi abbiamo giocato 6 finali mondiali loro ne hanno giocate otto. Inoltre hanno un europeo in più (e anche lì sei finali giocate contro le nostre quattro). Perciò forse la Germania ci è avanti di un pelino (ovviamente tutti cambierebbe se vincessimo un altro mondiale). Però ecco, Italia, Germania e Brasile sono indiscutibilmente le nazionali più importanti della storia e c’è un nel solco tra queste tre e le altre, compresa l’Argentina.

  42. @Zullida“ Poi la finale vinta ai rigori ok, ma non si può parlare di caso al massimo di aver avuto un pizzico di fortuna in più dei franzosi!” Anche perché eravamo usciti ai rigori nel ‘90, nel ‘94 e nel ‘98 e in tutti e tre i casi eravamo senza dubbio la nazionale più forte al mondo (diverso nel 2002, grandi nomi in attacco e in difesa ma centrocampo davvero povero).

  43. #USPS sicuramente l’Italia sta tra le prime cinque migliori squadre, ma non dimentichiamoci che due delle quattro vittorie sono venute nei tre campionati giocati prima della guerra e sinceramente fanno più palmares che altro (con questo metro la Pro Vercelli e il Genoa in serie ha dicono la loro). Certo che siamo nell’elite del calcio, ma, come hai rimarcato anche tu, abbiamo vinto i due titoli che contano quando meno ce l’aspettavamo. Brasile, Germania, ma anche la Francia, quando hanno vinto erano davvero i più forti.
    Voglio aggiungere che al palmares dei mondiali manca l’Olanda di Cruijff che nel ’74 e ’78 era veramente la squadra più forte.
    Capisco che il mio giudizio è un po’ condizionato, come vi dicevo, dal mio disamore per l’azzurro. Perdonatemi.

  44. @Giustiziere

    #USPS sicuramente l’Italia sta tra le prime cinque migliori squadre,

    Io direi orario tra le prime tre. A parte Germania e Brasile chi può essere paragonato a noi? La Francia che fino al ‘98 aveva un solo misero europeo e non aveva non solo vinto, ma manco mai giocato una finale mondiale? L’Argentina che ha vinto due mondiali di cui il primo sul quale è meglio stendere un velo pietoso, in casa durante la dittatura dei colonnelli e con favori scandalosi? La Spagna che ha un solo mondiale in bacheca e prima del 2010 non aveva mai giocato una finale e tutt’ora ai mondiali ha appunto la finale vinta nel 2010 e una sola semifinale nel 1950? O l’Inghilterra (e qui ci sarebbe da ridere a dismisura)?

    No no, per me l’Italia è assolutamente tra le prime tre (e tutte e tre hanno un solco importante con qualunque altra nazionale), possiamo essere definiti terzi perché il Brasile ha più mondiali di noi e la Germania ha i nostri stessi mondiali ma più finali sia mondiali che europee e un europeo in più, tuttavia se dovessimo vincere un altro mondiale mentre Brasile e Germania sono ancora così supereremmo i tedeschi senza dubbio (perché un mondiale in più ha un peso specifico enormemente superiore a quello degli europei) e insidieremmo anche il Brasile (che ha 7 finali giocate e 5 vinte, adesso, noi siamo a 6 giocate e 4 vinte).

    Poi sui mondiali dell’anteguerra concordo fino ad un certo punto, nel senso che non è che il calcio fosse molto diverso ad esempio nel 1954 di quanto lo fosse nel ‘38. Per me i due mondiali dell’anteguerra hanno un gran peso anche perchè quella nazionale
    italiana è considerata più o meno unanimememente dagli storici la nazionale italiana più forte di sempre nonché una delle più forti in assoluto, quindi non penso che vada “penalizzata” solo per aver avuto la sfortuna di esserci negli anni ‘30 e non, chessò, nei ‘70.

    Voglio aggiungere che al palmares dei mondiali manca l’Olanda di Cruijff che nel ’74 e ’78 era veramente la squadra più forte.

    Assolutamente. Infatti io ho sempre considerato l’Olanda più prestigiosa dell’Inghilterra nonostante l’Olanda non abbia un titolo mondiale (ha un europeo però che manca agli inglesi) e gli inglesi si.

    Certo che siamo nell’elite del calcio, ma, come hai rimarcato anche tu, abbiamo vinto i due titoli che contano quando meno ce l’aspettavamo. Brasile, Germania, ma anche la Francia, quando hanno vinto erano davvero i più forti.

    Oddio, qui ci sarebbe qualcosa da dire. Il Brasile ha vinto quando era il più forte? Non sempre, nel ‘94 l’Italia era di spanne la nazionale più forte del mondo. Pagammo due cose: 1. Le temperature che penalizzarono molto poi noi del Brasile che giocava in zone dell’America più temperate e l’infortunio di Baggio alla fine della semifinale con la Bulgaria, nonché l’errore di Sacchi (tencico enorme da noi ma meno adatto per la nazionale per me) che lo fece giocare invece di far giocare Signori.

    La Germania? La Germania non era la più forte nè nel ‘54 nè nel 74, anzi. E sul titolo del ‘54 ci sarebbero molte cose da dire. Non era la più forte manco nel ‘90 (nel ‘90 i più forti e i favoriti eravamo decisamente noi, ma grazie a quel cornuto indaista di Zenga e il suo volo a prendere farfalle su Caniggia addio ), e vinse la finale contro l’Argentina rubando con un rigore inesistente dato da un arbitro, Codesal, poi radiato per corruzione. Era invece nettamente la più forte nel 2014.

    La Francia stessa non era la più forte nel ‘98, noi, ma anche Brasile e Olanda eravamo superiori, con noi la sfangarono perché quel tiro al volo di Baggio nei supplementari su assist di Albertini uscì di un millimetro, e col Brasile ebbero contro un Ronaldo fantasma e una squadra mezza sconvolta.

    E poi come ti dicevo per me i due titoli modniali degli anni ‘30 contano eccome, perchè quella nazionale era veramente fortissima e avrebbe vinto in qualunque epoca (ovviamente adeguando i ritmi di allenamento e le tattiche, ma Meazza & Co erano fenomeni veri).

    A mio avviso l’Italia ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto e dovuto, perché se consideriamo tutti o ruoli solo il Brasile storicamente è al nostro livello, come quantità e qualità di giocatori prodotti (l’Argentina ha prodotto i due migliori di sempre e in attacco ci è superiore come produzione storica di campioni, ma a centrocampo, in difesa e in porta è uno stupro da parte nostra).

  45. P.s

    Io direi orario tra le prime tre.

    Quell’”orario” non so da quale anfratto della mia mente sia saltato fuori ma vabbè…

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