La stagione da poco conclusa per noi milanisti è stata un’esperienza estenuante, ma ricca di soddisfazioni: in Champions dopo una vita, addirittura da secondi, quando in griglia di partenza eravamo partiti dalla terza fila; eliminati senza sfigurare, forse anche immeritatamente, agli ottavi di Europa League da una signora squadra; battute in campionato almeno una volta squadre che negli anni passati ci avevano umiliato regolarmente. Il tutto con una rosa fra le meno costose e più giovani d’Europa, decimata per di più da una delle più devastanti serie d’infortuni che la storia ricordi. Ho sofferto come un cane quest’anno, specialmente quando abbiamo cominciato a rallentare e gli indebitati ci hanno sorpassato, ma ora che è tutto finito posso tranquillamente dichiararlo: mi sono divertito come da troppo tempo non succedeva.
E’ finita, finalmente. Ora posso rilassarmi un po’, anche se so già che non sarò all’interno di una compagnia troppo numerosa. Quella dei rilassati, intendo. Noto già tanta ansia in giro, un’ansia che si taglia col coltello. Il periodo di calciomercato è il peggiore per chi, come me, detesta i cosiddetti esperti e le balle da essi sparse. L’estate del calciomercato è un urticante proliferare di condizionali e di notizie per l’ottanta per cento dei casi farlocche. Staccare completamente la spina è impossibile — mentirei se dicessi che non mi tengo informato. E allora, come mi difendo? Assegnando alle notizie l’importanza che meritano. Lo sto facendo da anni, abbozzando qualche risata di disgusto fra me e me e commentando soltanto le comunicazioni ufficiali. Si trascorre un’estate migliore così facendo, credetemi.
L’ingaggio di Maignan è ufficiale, su questo non ci piove. Si tratta del portiere campione di Francia col Lilla, riserva di Lloris e suo successore, a meno di sorprese, nella nazionale campione del mondo. Il ragazzo è giovane (25 anni, beato lui), dicono bravo, sicuramente alto e grosso (191 centimetri per 90 chili). Come sapete sono pieno di pregiudizi calcistici: i greci, i turchi e gli asiatici sono pippe, gli africani sono per lo più incostanti, e i pochi che non lo sono devono comunque disputare quella cazzo di Coppa d’Africa ogni due anni nel pieno del nostro campionato. Poi chi c’è? Ah sì, gli ex jugoslavi, che sono pazzi (ma li adoro). Cose già dette. Non mi pare tuttavia di avervi mai detto della mia scarsa fiducia nei portieri di colore: ebbene sì, ho anche questo di pregiudizio. Spero di essere presto clamorosamente smentito da Supermike.
Altro di ufficiale per ora non c’è. Vengono dati quasi certi i riscatti di Tomori e Tonali e pare che quel tipo che spesso e volentieri usciva a farfalle all’interno della nostra area si accaserà al PSG per una valanga di milioni. Ultimamente ero convinto che dietro ai suoi tentennamenti ci fosse la Juventus, mentre all’inizio l’avevo escluso categoricamente. Utilizzando la medesima tecnica di quegli espertoni professionisti di mercato che tanto detesto, ossia affermando tutto e il contrario di tutto, alla fine ho indovinato.
Ci sarebbe pure il riavvicinamento di Calhanoglu, l’altro simpaticone dal contratto lasciato scientemente scadere (poiché di questo si tratta, non di dirigenza incompetente e boiate simili che si leggono in rete). Il suo problema però, a differenza dell’altro tizio, è che probabilmente non se l’è filato nessuno, per lo meno nessuno che militasse in un campionato decente. Chissà, forse perché sei mesi di gioco accettabile ogni quattro anni e una buona fase difensiva non sono stati considerati sufficienti per giustificare le cifre da lui pretese. Francamente avrei preferito liberarmene, perché come calciatore mi piace quanto la musica trap e perché la telenovela relativa al contratto mi ha irritato non poco. Vediamola così: avremo un elemento già inserito nel gruppo e nel gioco, più risorse da indirizzare nelle zone di campo da migliorare — cioè quasi tutte — e non strapagheremo l’esagerazione che un calciatore mediocre aveva preteso in un primo momento.
A proposito della stomachevole doppia vicenda dei contratti: sono convinto che essa abbia disturbato (eufemismo) non soltanto noi tifosi. La squadra è giovane e non vive su Marte: al di là delle dichiarazioni pubbliche, certi tira e molla non devono esserle stati d’aiuto, soprattutto nelle fasi più calde del girone di ritorno. Per fortuna tutto è andato per il meglio, ma è innegabile che siamo stati a un pelo dal dilapidare quanto di buono era stato a lungo fatto. Un lavoro di un anno e mezzo, non di un mese o due, quasi buttato nel cesso anche (secondo me soprattutto) per colpa di due (o più) avidi individui. Non li perdonerò mai, sia il turco sia l’altro tizio di cui non ricordo il nome.
Concludo sulla nazionale. L’ho amata sin da bambino, sono diventato suo tifoso ancora prima di diventarlo del Milan. E’ la mia natura, amo l’Italia e gli italiani, anche se questi ultimi spesso mi fanno incazzare a livelli assurdi, e tifo istintivamente tutto ciò che di azzurro vestito si muove (o di rosso dipinto, quando si tratta di Formula 1). Tiferò come sempre per l’Italia agli europei, ma capirò chi tiferà contro poiché, per lo meno per un milanista, ci sono diversi elementi difficili da digerire in quel gruppo di giocatori. Portiere il cui nome continua a sfuggirmi compreso.
38 commenti su “Un po’ di meritato relax”
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Sono rilassato anch’io, eccome! Un campionato come questo ti lascia tanta soddisfazione e gioia, ma più invecchio e meno sopporto le emozioni.
Mi ero fidato da subito e voglio ancora continuare a fidarmi di Maldini e Massara, alla faccia di uccellacci brutti e spennacchiati che stanno sempre lì appollaiati in attesa che passi qualche carogna. Ho fiducia, moderata, ma ho fiducia. Anche perché da fuori si ha la sensazione che la nostra dirigenza tecnica lavori assieme a Pioli, che non sarà lo stregone del calcio di una volta, ma è diventato parte integrante del gruppo e questo è il suo più grande merito e vantaggio.
La nazionale ho smesso di seguirla da tantissimi anni. Forse l’ultimo ricordo lucido è stato Balotelli con i cerotti blu. Ho iniziato a disinnamorarmi, pensate, dal mondiale vinto nel 2006, con quelle orrende maglie che richiamavano i colori neroazzurri della neo scudettata di cartone. La schifosa provocazione di Materazzi, che scaturì nella testata folle, ma anche comprensibile, di Zidane, punita dal primo var della storia. Ho gioito poi come tutti sul rigore di Grosso, ma da quel momento si è rotto qualcosa dentro di me.
Comunque ragazzi… come si sta bene in questo periodo senza calcio.
Pure in pieno relax.
Gufo un poco la nazionale perchè per il momento non gioca contro nazioni con rivalità non solo sportive
Ma contro la svizzera tiferò fortemente il tricolore.
Di donnarumma me ne frega zero ormai.
Se andasse come dicono ci sarebbe da far intervenire qualcuno.
Sarebbe una volgarità orrenda: una volta lo sport era anche un’ideale morale ora sembra che sotto il termine professionismo passi tutto.
Culturalmente un disastro: è il trionfo di omunicoli sfigati che nel denaro cercano una rivincita.
Una volta tifano juve ora tifano i soldi.
Anch’io credevo fortemente che andasse dai gobbi l’ex 99, sembra che prenda il N. 30.
Forse in omaggio a Giuda ed i 30 denari.
Comunque spero che faccia una carriera di merda.
Il turco si riavvicina, come giustamente dice Marcovan, perché non se lo fila nessuno. In un modo perfetto Maldini gli dovrebbe rinnovare senza aumento, ma sappiamo che ciò non è possibile.
Romagnoli sembra destinato al Barcellona, per cui bloccare la cessione di Gabbia ovviamente, ma prendere anche un altro centrale. Fare un altro colpo alla Kjaer sarebbe il top!
Per la Nazionale ovviamente farò il tifo, anche se non vedo una partita non ricordo quando. Da ragazzino quando giocava il sabato pomeriggio mi appassionava di più. Sarà anche che era una delle poche che davano in TV.
Il bello era pure che dopo la partita con gli amichetti si scendeva subito a giocarne una tra di noi imitando gli azzurri.
Certo che se dovessimo uscire per una papera del nuovo portiere del PSg sarebbero risate a crepapelle.
Questo mediocre giocatore se la tira pure. Continuo a essere rilassato e a prendere con le pinze ogni notizia, però insomma, io questo qui lo lascerei al suo destino. Vediamo, mi fido comunque di Maldini-Massara.
Poco fa dopo la doccia ho ascoltao 5 minuti QSVS ed Andrea Longoni ha detto che non è assolutamente vero he Calha si si aravvicinato al Milan in quanto il suo entourage è un mese che non si vede.
Per cui credo manterranno la linea dura.
https://www.youtube.com/watch?v=vFIaOQwg8H8
ohi, ma di questa bella nazionale non diciamo niente??????
ammetto che non vedevo una partita dell’Italia da tempo immemorabile, ma ieri mi son divertito. Non avrei mai creduto che Mancini potesse far giocare così bene una squadra senza grossi campioni.
PS: posto che mi tengo stretti quelli che ho, ma per il Locatelli visto ieri qualche rimpianto ce l’ho…
Come ho scritto sopra la nazionale a da tanto tempo che non la seguo e non la vedo.
Ieri sera in compenso mi sono ampiamente gustato uno spettacolo tra due extraterrestri al Roland Garros.
Diciamo che mi è piaciuta molto, al di là della presunta modestia dell’avversario (che comunque, fra qualificazioni europee e mondiali, aveva recentemente legnato Francia e Olanda).
Ma per me non è una sorpresa, sono tifoso, seguo sempre gli azzurri con lo stesso trasporto con cui seguo il Milan, non me ne importa nulla se chi gioca è gobbo, prescritto o ciuccio. Non sopporto le amichevoli, quelle proprio le ignoro, per il resto vedo tutto. L’Italia, da quando c’è Mancini, ha sempre giocato così bene. Pressing alto ma grande equilibrio, quindi pochi rischi, grande ampiezza di gioco. Purtroppo mancano i fuoriclasse di una volta (a parte quello là), ma ci sono tanti giocatori forti disposti a giocare di squadra. Sicuramente cozzeremo contro squadre che di fuoriclasse ne hanno qualcuno (sono quelli che poi alla fine inevitabilmente spezzano gli equilibri), ma di figuracce come quelle degli ultimi anni altrettanto sicuramente non ne faremo. È già molto, in attesa che tornino i Baggio, Maldini, Totti, Del Piero eccetera (mamme, datevi da fare).
Lorenzo Tosa su Facebook:
Simon Kjaer, difensore del Milan, è il capitano della Nazionale danese che ieri ha contribuito a salvare la vita a Christian Eriksen, colpito da arresto cardiaco in campo.
È stato lui a intuire per primo cosa stava accadendo.
Lui il primo a soccorrere il compagno, liberandogli la lingua ed evitandogli il possibile soffocamento.
Lui a praticare le prime manovre di rianimazione, in attesa dell’arrivo provvidenziale dei medici.
Ma la cosa più bella, se possibile, è quella che ha fatto dopo, chiamando i propri compagni a formare un vero e proprio scudo umano per proteggere Eriksen dalla morbosità di obiettivi e telecamere mentre lottava tra la vita e la morte. Infine ha abbracciato a lungo la compagna di Eriksen, scesa in lacrime sul terreno di gioco.
Se Christian Eriksen è ancora vivo, lo dobbiamo anche a quest’uomo qui.
Quando guardi quello che ha fatto Simon Kjaer, quando rivedi le immagini dell’intera nazionale danese che protegge il compagno, capisci cosa significa davvero essere un capitano. E il senso stesso della parola squadra.
A prescindere da quanto scritto da Tosa penso che il Milan, dirigenti e giocatori, non possono esimersi dal dare la fascia per la prossima stagione ad un giocatore così.
Condivido Marcovan sulla nazionale e niente da dire Mancini ha fatto un gran bel lavoro. Condivido Zulù si Kjaer ieri si è dimostrato davvero un grande leader è un grande uomo e un grande capitano merita la fascia anche da noi
Zul non zulù scusa ma la u su cell è a fianco alla i
A me Simon è sempre piaciuto sin di tempi di Palermo. Ricordo che ho sperato a lungo che il Condor si accorgesse di lui, ma figuriamoci, a quei tempi se non passava qualcuno da Forte Dei Marmi a farglielo notare, lui non vedeva neppure la punta del suo naso. Non l’ho mai capita la carriera di Kiaer: non veloce ma neppure piantato, alto, forte di testa e fisicamente, piedi buoni, calcisticamente intelligente e carisma ipertrofico, eppure non ha mai messo radici da nessuna parte. Quando l’abbiamo preso dall’Atalanta dove stava marcendo in panchina ho pensato: “Meglio tardi che mai, ma mi pare appunto un po’ tardi”. Invece è stato una botta di culo sorprendente, ancora più di quella che ci portò l’ormai anziano ma ancora utile Marione Yepes.
Però non sono d’accordo con i discorsi che leggo in giro. Fascia di capitano, pallone d’oro. Credo che neppure a Simon queste cose piacciano granché, se ho capito il personaggio. Quel che ha fatto è stato grande, segno di freddezza, buona conoscenza di manovre di primo soccorso e leadership, ma non c’entra niente con le cose di campo. Per carità, la fascia la meriterebbe, ma per come ha giocato e si è comportato in queste due stagioni, non per altro. Anche se io la darei a uno più giovane e nero, ma è un’opinione.
Il problema della fascia di capitano è tale soprattutto per noi milanisti.
In 50 anni abbiamo avuto 4 capitani (di cui il primo e l’ultimo erano addirittura padre e figlio…) quindi è inevitabile che indossare quello stendardo rappresenti molto, tanto.
Ci sono capitani con la fascia e capitani senza. E’ indiscutibile che sia Ibra il leader della squadra e che Simon sia subito dietro. Lo vedi dagli atteggiamenti, dagli sguardi, dalle strette di mano a inizio e fine partita.
Onestamente non darei la fascia a lui perchè fa già bene quel che fa. Anche io voto per il Presidente anche se temo che la scelta cadrà su Calabria, che ha tante virtù sia chiaro ma la leadership non mi pare sia una di esse…
Condivido Marcovan. Non lasciamoci trasportare troppo dall’emozione del momento. La fascia di capitano la si deciderà con calma anche sentendo gli umori dello spogliatoio. Non abbiamo giocatori realmente rappresentativi come era stato per quei quattro monumenti che ha citato Lapinsu. Poteva esserlo l’infame con il 99 (il nome io me lo ricordo bene), lasciamo l’incombenza a chi saprà scegliere per il meglio (cazzate come la fascia a Bonucci credo siano impossibili da ripetere).
Non seguo gli europei anche perchè mi voglio davvero disintossicare dal calcio, però come vi ho detto, non mi sto annoiando affatto con il tennis. Quella “bestia” serba mi ha stupito ancora una volta. C’è un bell’articolo sul corriere della sera che racconta come pur conoscendolo bene non finisce mai di stupirci. Sei sicuro che oggi, dopo l’impresa quasi impossibile su quel campo di venerdì, sotto di due set a zero sia finita lì, ma non è vero. Lo sai chi è Nole, eppure riesce sempre a sorprendere noi poveri uomini di poca fede.
Il più grande? Ormai in tanti se lo chiedono. Una cosa è certa: è in vantaggio negli scontri diretti su entrambi gli altri due extraterrestri, è il primo giocatore nell’era Open ad aver vinto almeno due volte i quattro tornei slam, è quello che ha il record di permanenza come numero uno in classifica ed è l’unico ad avere fatto, sempre nell’era Open, quello che chiamano piccolo slam (il grande slam lo ha fatto solo un giocatore che si chiamava Rod Laver nel 1969).
Scusate l’OT.
L’ho vista tutta. Tsitsipas ha giocato ad alto livello, ma quando Nole ha alzato il suo (alla fine del primo set e per tutto il secondo era inspiegabilmente confusionario e nervoso) non c’è stata più partita. Giocatore assurdo. As-sur-do.
La fascia a Bonucci, per la miseria… mi vengono i crampi allo stomaco al pensiero. E quel che è peggio è che all’epoca non mi sembrò neppure un’idea tanto stupida, o per lo meno non così stupida. Che il cielo mi perdoni.
Esattamente Marcovan.
Tranquillo Mabel, ci conosciamo da tanto figurati se mi offendo per un errore di battitura.
Per la fascia a Kjaer, a prescindere dai fatti accaduti sabato gliela darei.
So benissimo che lui non l’accetterebbe “solo” per quel che ha fatto, ma ha la “faccia” da capitano da “Milan” oltre al carisma.
Comunque se la danno a Kessié sono arcifelice, ci mancherebbe! Però sarei più felice se prima del ritrovo gli fosse prolungato il contratto. Dopo di che la possono dare anche a Calabria, ma sono d’accordo con Lapin, mi sembra ancora acerbo per essere un leader e chissà mai se lo sarà.
Per la fascia a Bonucci anch’io fui d’accordo al momento. Tutti abbiamo uno scheletro nell’armadio…
Gli europei procedono bene sembra.
Anche le voci di calciomercato non sono male.
Stiamo comprensibilemnte cercando di riavere Diaz e Dalot in rosa.
Io spero che il turco vada, come giocatore mi piace ma preferisco altro tipo di uomini.
Seguo la nazionale con un certo distacco, sono contento che giochi bene.
Riguardo lo spilungone (che anch’io provo nausea a nominare):
un interista intelligente ha osservato divertito la scena surreale che si è creata con le voci riguardanti il PSG: milanisti sollevati e sereni, juventini irritati come fosse stato un loro giocatore… io aggiungo interisti arrabbiati coi milanisti che non si arrabbiavano.
Che dire: ogni tanto mi guardo la classifica della serie A e mi torna il sorriso.
questa Italia merita attenzione anche perché Mancini, per quanto mi stia sulle palle, ha fatto un bel lavoro. Di sicuro dopo la stagione nera di Ventura, una macchia indelebile regalata da un incapace permaloso e irritante, stiamo vedendo qualcosa anche per il futuro. Un po’ come il Milan, per dire…
Su Bonucci concordo! In tanti ci siamo lasciati fregare da questo mezz’uomo. Diversamente, con Avidorumma, abbiamo preso tutti la strada giusta. L’esperienza insegna sempre qualcosa!
Kjaer ha fatto una cosa meravigliosa, degna di essere ammirata, elogiata, emulata. La fascia di Capitano ce l’ha dentro, non gli serve al braccio. L’ha ampiamente dimostrato da quando è da noi e sono fiero e orgoglioso di averlo con la nostra maglia.
Alla fine sono i giocatori che decidono chi vogliono come leader: uno solo può portare la fascia e chi la indosserà avrà il supporto di tutti, ma ci sono anche i Capitani fuori “distinta” che avranno il loro peso. E noi qualcuno lo abbiamo già.
In bocca al lupo ad Eriksen, che si riprenda presto.
che poi, ad oggi, il capitano è ancora Romagnoli… 😀
Il discorso dei tanti capitani è perfetto. E incoraggiante: quando i possibili capitani sono più di uno, la squadra è competitiva, è matematico. Se pensassimo al Milan che batté la Juventus all’Old Trafford, quanti capitani individueremmo? Poi vabbe’, la fascia ha un suo peso, ma, come avete giustamente osservato, la assegna lo spogliatoio.
Sono andato a ripescare uno dei tanti commenti scritti in questo blog all’epoca di Bonucci capitano. E sapete chi era il coglione che scrisse questa oscenità?
Il sottoscritto.
Io mi gasai all’acquisto di Bonucci e nella trance fallace che mi prese trovai quasi naturale dargli la fascia di capitano. Rabbrividisco a ripensarmi.Inoltre quando lasciammo Caldara per 15 milioni (opzione di acquisto) e arrivò Kjaer ho storto non poco il naso. Rabbrividisco di nuovo a ripensarmi.Vorrei che il capitano del Milan fosse uno che è probabile resti almeno 4-5 anni. Kessie, per me, al 100%, se va molto bene resta 2 anni, non gliene faccio una colpa, se i vassalli di Ceferin elargiscono 10 milioni netti a chiunque è giusto che se li prenda anche il Presidente. Mi viene in mente solo Calabria, voto lui.
eravamo tutti lì Marcovan. Vorrei ricordare ce venivamo dall’epopea del Milan di capitan Moltolivo, di Poli, di Mati Fernandez, di Bertolacci… se un prigioniero lo tieni a morir di fame e poi gli offri la pasta scotta e sciocca… non si lamenta di sicuro
…e scusate i refusi
Bonucci non fu un errore di nessuno.
Era la dimostrazione dimostrata che giocare con una certa maglia, in Italia, è facile al contrario di quanto viene millantato.
La bianconera è la maglia con cui tutto viene concesso e c’è sempre un’altra occasione.
E’ la vera prova provata di quanto il calcio italiano sia impari: con noi 35 partite 5 ammonizioni 1 espulsione
Nessun’altra espulsione nella sua carriera, mi sembra
Senza contare il numero di falli a sfavore fischiati: e’ chiaro che poi vengano dubbi su come sarà la propria carriera e perchè i trofei bianconeri non valgono una pippa.
Lui e Higuain sono la dimostrazione che per vincere non servono i milioni ma le competenze.
Ricordiamocelo tutti
Vorrei dare il mio contributo alla discussione sulla fascia: da esterno, io NON la darei a Kessié, che intendiamoci è fortissimo e spina dorsale della squadra e quant’altro, ma A ME non sembra avere qual carisma “serio” che dovrebbe, secondo me, essere proprio di un capitano. Per dirla con una allegoria, secondo me è un Raffaello con il carattere di Michelangelo, non un Leonardo. (Sì, le Tartarughe).
Se sono vere le leggende, il soprannome Presidente se lo è guadagnato andando di botto a sedersi alla scrivania di Gazidis dicendo “Da oggi sono il capo!”, per dire. Oppure l’avete visto il video dei tifosi a Milanello nel prepartita dove arriva in macchina scortato dagli amici, bardato tipo personaggio di GTA.
Sono però abbastanza sicuro che la scelta verrà lasciata allo spogliatoio – ci siamo già scottati appunto con Bonucci imposto dall’alto – e quindi chi verrà scelto dai giocatori per me andrà bene a prescindere.
Leggo non buone notizie sul riscatto di Tonali.
Per favore non facciamo cazzate. Io credo in questo ragazzo e sono sicuro che verrà fuori alla grande.
Questo è stato un anno di ambientamento, già il prossimo sarà sicuramente meglio di questo.
Poi posso anche sbagliarmi per carità e si dimostrerà una pippa. Ma non lo credo minimamente.
Zulli, continuo a ripetere, non lasciamo trascinarci dell’emotività. Lo dico da uno che per primo ne soffre molto.
Non so cosa stia succedendo nella trattativa del riscatto, se non che Elliott non fa uscire un euro in più di quello che pensa necessario. Non sono fondi speculativi per niente.
Ragionando poi sulle cifre e sulla spesa mi chiedo: è fattibile che una società che ha speso già dieci milioni per il prestito di Tonali con il diritto di riscatto a quindici butti via il capitale, perchè di capitale si parla, già investito? Dieci milioni non sono un prezzo che valga un prestito secco di un ragazzo di 21 anni.
Si cerca di tirare all’osso, ma non credo che Tonali alla fine non diventerà un giocatore del Milan.
È una sensazione. Finirò per essere smentito. Prendetela semplicemente per quello che è.
facciamola facile facile: oggi è il 16 giugno, il calciomercato apre il 1 luglio e chiude il 31 agosto. Dollacoso e il turco sono ancora tesserati per l’AC Milan fino al 30 giugno.
Ogni giorno qualcuno si sveglia, sa che deve scrivere qualcosa per giustificare il suo stipendio e deve sperare che qualcuno dia importanza a ciò che lui scrive.
Ogni giorno qualcuno si sveglia, sa che non deve dare importanza a qualcosa che scrive colui che lo fa solo per giustificare il suo stipendio.
Che tu sia chi scrive o chi legge, l’importante è che tieni d’occhio le date.
Ah ah ah! Grande Ghost!
https://www.milannews.it/news/corsera-uefa-accordo-con-beinsports-per-500-mln-ma-la-societa-e-dello-sceicco-del-psg-413873
poi uno si chiede perché la squadretta senza storia di Parigi ha potuto, può e potrà sempre fare quello che vuole ….
godo ancora che il Lille abbia loro tolto il campionato, questo è il vero calcio romantico, che ovviamente piace anche a me.
Anche io vorrei che Tonali sia riscattato. Non sappiamo ancora se diventerà forte oppure no, però secondo me vale il riscatto.
Per il resto del mercato bisogna aspettare il 31 agosto – vale sempre ed è banale, ma stavolta, come stiamo vedendo, il Milan è impegnato soprattutto in riscatti, rinnovi e prestiti, come prevedibile. Il resto verrà più in là.
Adamos, chissà perchè il PSG non era tra le squadre che dovevano fondare la superlega.
Prima o poi si dovrà arrivare a qualcosa di simile proprio per evitare storture come quella dei francesi/arabi. Loro però non sono riusciti ancora a comprare la federazione francese (i francesi due secoli e mezzo fa hanno fatto una rivoluzione, noi no) e i nostri ladri gobbi in Italia ancora possono fare il bello e cattivo tempo.
Intanto almeno Tomori è nostro. Come dice saggiamente Ghost “l’importante è che tieni d’occhio le date“.
Ah come gioca Locatelli… Ma ormai è inutile piangere sul latte versato. Nessun tifoso si strappò le vesti il giorno della cessione. Sono cose che capitano in tutte le società. Chi non ha scheletri nell’armadio?Ecco perché non possiamo ripetere lo stesso errore con Tonali.Grande partita stasera anche di Spinazzola e di Berardi.
Io ricordo benissimo un promotentissimo Pirlo da Brescia all’Inter e il primo anno all’Inter deludente e per questo regalato al Milan.. poi abbiamo visto come giocatore chi era. Non ripetiamo la stessa cazzata fatta allora dall’Inter ora noi, Tonali va confermato, già aver svenduto Locatelki x due lire è tutto dire, io rimpiango Locatelli non certo Chala e questo sia come qualità da giocatore ma sopratutto come comportamento irrispettoso nei confronti dei nostri colori gli direi grazie ma ciao
Ma visto che De Paul si è accasatoa Madrid, ci dobbiamo tenere il turco. Diciamo che i soldi per l’ex Udinese si potrebbero investire altrove, vediamo. Mancano ancora 14 gg. al 1° luglio.