29esimo turno di Serie A e turno prepasquale dopo la sosta per le nazionali. Il Milan prova a mettere pressione all’Inter impegnata stasera a Bologna; un’eventuale successo rossonero nel match casalingo contro la Sampdoria che apre questa giornata porterebbe il Diavolo temporaneamente a -3 punti…
Il Milan ha ancora diversi indisponibili (Mandzukic, Brahim Diaz, Leao); nell’11 che parte titolare la cosa che balza maggiormente all’occhio è Saelemaekers terzino. Anche Bennacer e Ibra partono dal 1′. Per almeno 30′ è la Samp a fare la partita, a giocare meglio e ad avere le palle gol migliori: ben 4 i calci d’angolo per gli uomini di Ranieri tra il 4′ ed il 6′ (durante i quali Gigio salva su Gabbiadini ed esce a vuoto anche se poi l’azione viene fermata per fuorigioco), cui si vanno ad aggiungere il tiro di Augello – centrale e senza problemi per il nostro portiere – ed il colpo di testa di Thorsby che costringe Donnarumma al salvataggio in angolo. Poco o nulla in questo periodo da parte dei nostri, tra attaccanti costantemente in off-side, lanci lunghi come unica idea di gioco e la più totale mancanza di profondità e di tiri in porta. Nei 15′ finali del primo tempo si ha tuttavia un cambiamento di rotta, con un evidente episodio da rigore al 42′ in area blucerchiata (netto l’intervento su Zlatan) ed una punizione al 45′ che scaturisce da una galoppata di Hernandez…
I gol entrambi nella ripresa: gli ospiti sbloccano il risultato al 56′ complice un retropassaggio sbagliato di Theo che è di fatto un assist per Quagliarella; Donnarumma è fuori dai pali e per il bomber doriano è un gioco da ragazzi superare il nostro estremo difensore con un pallonetto. Allo svantaggio fa però da contraltare, dopo soli 2′, l’espulsione per doppia ammonizione di Adrien Silva. Approfittando della superiorità numerica il Milan pressa, cercando di trarre giovamento dagli ngressi di Tonali e Rebic per Bennacer e Krunic al 59′ e di Hauge per Castillejo al 73′. Proprio il folletto scandinavo, dopo il tiro di prima di Kessie respinto al 78′ ed il tentativo di sfondamento in area di Ante all’81’, segna con una girata di destro all’86’ il gol del pareggio rossonero (bravo il nostro giocatore, supportato da un assist a sinistra da parte di Kessie, a resistere agli interventi degli avversari prima della conclusione). C’è ancora tempo per la bordata di Calhanoglu che mette Audero in seria difficoltà all’87’ e, soprattutto, per il palo colpito da Kessie in pieno recupero, ma il risultato non si sbloccherà più…
CONSIDERAZIONI:
I soliti 30′ regalati agli avversari.
I soliti 15′ nella ripresa in cui si prende gol con la solita puttanata difensiva (perché almeno una vaccata in difesa la si deve sempre fare).
Il solito rigore non assegnato (boh, evidentemente abbiano raggiunto il bonus di rigori ottenibili quindi ora non ce ne danno più).
Il solito palo.
Il solito stentare nelle partite in casa.
Occorre cambiare atteggiamento ed invertire la tendenza nelle partite casalinghe se si vuole sperare in un piazzamento per la Champions League…
24 commenti su “MILAN-SAMPDORIA 1-1”
I commenti sono chiusi.
Che partita giocata di merda. Un punto rubacchiato.Tutti negativi e mosci a parte i centrali. Kjaer Donnarumma e hauge una stella.Theo 3 bidoni, calhanoglu e bennacer due.Buona domenica di pasqua a tutti.
Niente in casa non si ingrana. Passi con squadre come Juve e Napoli, ma non battere Udinese e Samp non siamo da Champions.
Deluso deluso deluso.
La potevamo anche vincere, ma era una vittoria assolutamente non meritata e la delusione sarebbe rimasta ugualmente.
Tomori
Kjaer
Hernandez – forse cominciamo a scoprire del perché Deschamps non lo convoca. Errore da 3ª categoria
Bennacer – dopo l’illusione di Firenze, oggi si p visto che non è ancora in forma
Ibra – da lui ci si aspetta di più
Pioliil giocattolo si è rotto? Quando una squadra scende, anzi non scende in campo, la colpa è anche del mister
Partite come quella di oggi sono inconcepibili nel senso più elementare del termine.
Come possono scattare prestazioni così scialbe, superficiali, senza un minimo di concentrazione, di applicazione mentale oltre che fisica? Qualche mio amico ha commentato parlando di presunzione, non so, non credo, ma di poco attaccamento all’impegno sembrerebbe di si.
Non abbiamo affrontato una squadra che ha fatto la partita della vita come lo Spezia, o una buona squadra con qualità come il Napoli, la Sampdoria non ha fatto niente di più di una onestissima gara, ha creato un paio di occasioni per andare in vantaggio, ma quando era di fatto sparita in avanti gli abbiamo regalato un gol con una leggerezza da dilettanti (ha ragione Zullida). In 11 contro 10 sembrava addirittura avessimo rallentato ancora un ritmo che non abbiamo mai avuto. Le due facce che questo Milan mostra sistematicamente da una gara all’altra non si spiegano. Come non si spiega la differenza di rendimento tra le partite in casa e quelle fuori.
Con questo andazzo il quarto posto è solo un miraggio, una pia illusione da togliere di mezzo e provare a tornare a giocare senza pensare alla classifica.
Theo (ecco, se parliamo di presunzione, in lui ce n’è tanta)
Ibra (tra Sanremo e la nazionale ha rotto il caxxo)
Bennacer (tornerà, ci vuole un po’ di pazienza, ma così non serve a niente)
Pioli per lo stesso motivo di Zullida e perchè la scelta di partire co il belga terzino non l’ha capita proprio nessuno. Non penso sarebbe cambiato niente, ma ho il dubbio che un po’ carenza di palle ci sia.
Buona pasqua a tutti.
Non l’ho vista, solo highlights. Non mi sono perso nulla da quel che mi pare di capire, anzi, sembra proprio che mi sia risparmiato parecchio mal di fegato.
La formazione però l’ho letta e mi è sembrata strana, specie in fascia destra. Inoltre l’errore di Theo è stato obbiettivamente imbarazzante. Poi ripeto, non avendo visto non posso giudicare l’andamento della gara.
Il saliscendi di rendimento potrei spiegarmelo solo in un modo: gioventù. Mentre l’incredibile ruolino di marcia negativo a San Siro proprio non so spiegarmelo. Fischi dagli spalti non possono arrivarne, quindi, boh…
Non ci siamo… oppure, ci siamo ora (questi siamo) non c’eravamo prima (non eravamo quelli)
non si può fare un anno, non una settimana o un mese ma un anno, a giocare splendidamente pensando di essere qualcosa che non si è, per favore! E’ evidente che qualcosa si è inceppato ma la qualità è quella alta che ci hanno fatto vedere per un anno intero.
Occorre dare una regolata a tutto, a cominciare da chi esprime prestazioni pessime sul piano mentale. Comincerei con il prenderei a calci in culo Hernandez, che da troppe partite regala palloni in uscita agli avversari, non salta l’uomo da fermo, non sa difendere e calcia fuori dallo stadio e ora fa l’assitman. Si chieda ora perché non lo chiamano in Nazionale e il Real lo ha sbolognato in fretta, faccia ora il gesto del telefono. Il Forrest Gump del Milan, corre corre ma nemmeno sa dove va e sembra sappia fare solo quello. Poi mi piacerebbe chiedere a Donnarumma cosa cazzo pretende ancora da una Società che lo ha accontentato in tutto e gli paga regolarmente lo stipendio, a differenza di altre Società blasonate che invece arrancano e, in un clima di crisi mondiale, pretende milioni su milioni. Raiola è un gran pezzo di merda e fa gli interessi suoi e dei suoi assistiti, ma la parola definitiva la dovrebbe dare il portiere. Calhanoglu è un altro che ha cambiato le prestazioni, ovviamente al massimo ribasso, da quando sta discutendo il rinnovo. Quando capirà che le sue pretese sono fuori dal creato sarà tardi.
Hauge: in silenzio per mesi e messo in discussione, ha lavorato e si è ripresentato molto bene. L’unico che voglio premiare.
Hernandez: mi ha rotto il cazzo, semplicemente.
Ibrahimovic: purtroppo non abbiamo ricambi davanti, altrimenti adesso sarebbe più utile come team manager.
Calhanoglu: avulso da tutto, anche dal campo.
Molto male anche Bennacer, Castillejo, Krunic e Rebic. Donnarumma non avrebbe dovuto stare più dietro durante la ripartenza che l’imbecille 19 ha trasformato in assist per Quagliarella?
Pioli: ha cannato formazione e non ha cambiato chi stava facendo cagare.
Abbiamo giocato molto bene anche al di sopra delle nostre capacità quando eravamo in ottima condizione fisica ora siamo cotti e si evidenziano tutti i nostri limiti. Noi si doveva, già da tempo, giocare solo per un obiettivo, arrivare nelle prime quattro, cosa non semplice per l’organico che abbiamo e risparmiare energie. Ora rischiamo di arrivare dove quasi tutti, anche qui, si prevedeva un anno fa quinto posto o oltre
e aggiungo che il fattore “San Siro” non esiste proprio.
Non sono d’accordo, non si può fare. Non puoi passare un messaggio del genere a un gruppo di giovani professionisti, specialmente in una squadra in fase di costruzione. Creeresti una mentalità sparagnina e perdente così facendo. Inoltre chi ti dice che sarebbe servito a qualcosa? Non ci sono garanzie in questo senso.
Sto leggendo un sacco di critiche. Rispettabilissime, anche se magari in molti casi esagerate, poiché la rabbia si sa, fa brutti scherzi. Ma non tutte eagerate, suppongo: i nostri eroi ne stanno commettendo di errori assurdi, sia di gioco sia comportamentali. Ci torneremo di sicuro.
Nel frattempo coraggio, nulla è perduto.
Sono sostanzialmente d’accordo anche se ero uno di quelli che non avrei voluto andare avanti in coppa Italia, e quel derby per noi è stato molto deleterio.
Le critiche di adesso sono frutto di una delusione profonda che si riflette anche dalle parole dello stesso Pioli. Non sono qualcosa di estemporaneo, ma la conferma di una debolezza che non conoscevamo del tutto e soprattutto non riusciamo a capire. La sorpresa della gara negativa di ieri è proprio quello che sostanzialmente ha espresso il nostro allenatore.
Posso dire (in parte l’ho già detto nel commento di ieri) che questa mancanza di concentrazione e di applicazione riflette molto anche l’atteggiamento di Ibra nell’ultimo mese?
Non credo. Non do nessuna colpa a Gigio nell’occasione. In ripartenza il portiere deve stare lì. Non deve mai succedere però che un difensore, con la testa non si sa dove, commetta una cosa deficiente come quella di Theo.
Marcovan,posso essere d’accordo con le tue considerazioni ma allora visto com’eravamo in dicembre sia in campionato che Europa legue e coppa Italia, se gli obiettivi erano cambiati e non era più come in partenza, solo arrivare nelle prime quattro, a gennaio si doveva fare un mercato diverso, un mercato che rendeva la nostra risa competitiva per altri obiettivi (scudetto compreso). Ora si rischia di arrivare ne più ne mini dove quasi tutti prevedevano ad inizio campionato dal quinto posto in su
Beh, a me sembra che la società ci abbia provato e che le si possa imputare ben poco. Con pochi mezzi, sono stati presi Tomori, Meitè e Mandzukic a gennaio a rimpolpare la rosa. Si possono discutere le scelte, ci mancherebbe, ma Tomori non credo si possa discutere; Meitè secondo me si è reso utile e di Mandzukic eravamo tutti contenti, mi pare. Parlare poi è, come sempre, molto facile.
Insomma… Personalmente ho avuto sempre grossi dubbi. Speravo sinceramente di fidarmi in Maldini e Massara per le sue condizioni, ma a quanto pare mi sbagliavo.
Comunque al netto di tutte le delusioni, che sono tante, se andiamo a vedere il raffronto dei punti delle prime dieci con l’anno scorso ci dovrebbe far tornare un certo sorriso.
Inter 68 +4
Milan 60 +17
Atalanta 58 -2
Juventus 56 -16
Napoli 56 +11
Lazio 52 -16
Roma 51 +3
Verona 41 -1
Sassuolo 40 +3
Sampdoria 36 +7
Il problema grosso è che l’anno scorso la 5^, 6^ e 7^ avevano rispettivamente 48, 45 e 43 punti. E Juve e Napoli devono ancora giocare.
Timori, l’unico che rappresenta un reale salto di qualità per un cambio di obiettivi, Mandzukic… ma… vista da dove arrivata…Più 17 ceto sarebbe una garanzia se si finisse con un più 17 rispetto allo scorso anno, avevamo chiuso con 66 punti se finiamo con 17 in più si chiude a 83 punti che per me probabilmente vuo dire secondo posto non meno, il problema è che lo scorso campionato abbiamo chiuso alla grande mentre oggi in questo la prospettiva è opposta io temo che quel più 17 alla fine sarà molto ridimensionato.o.s. Maldini & Massara hanno probabilmente fatto il massimo con la disponibilità economica che disponevano, erano altri che cambiando obiettivi che in prospettiva avrebbero portati altri introiti altro fatturato dovevano dare possibilità per maggiori investimenti economici
Tomori non Timori
Ragazzi non voglio sembrare troppo pessimista ma per la champions la vedo veramente dura. Siamo tutti lì a livello di punti ma noi siamo la squadra meno in forma. La condizione fisica mi preoccupa molto, ma anche quell mentale, abbiamo sbagliato approccio a troppe partite negli ultimi 3 mesi. L’atteggiamento contro la Samp è stata o davvero preoccupante!!! Se arrivavamo quinti sarà un disastro per poter tornare competitivi!
Ragazzi, buon pomeriggio
arrivo anch’io. Sono deluso ma mi sembrate troppo pessimisti.
E’ vero che tutto è ancora aperto e potremmo arrivare sesti, ma allo stesso modo è più probabile che si vada avanti e si raggiunga il traguardo.
Io credo che ci siano delle valutazioni fatte con il “senno del poi” e quindi un po’ ingiuste: a mio parere il problema non sono le competizioni giocate, ma il fatto che questa è oggettivamente una stagione strana: squadre come il Napoli o il Torino e il Genoa sono state penalizzate da eventi imprevedibili.
E anche noi.
Quello che è stato fatto a fine anno è stato straordinario e in qualche modo lo abbiamo pagato.
La squadra ha però dimostrato di esserci, con fasi di calo, come contro la Samp, ma anche con ottime prestazioni, Roma, Manchester…
I rientri dalle nazionali sono sempre complicati.
Ci stiamo facendo traumatizzare dalle nostre paure: calma sangue freddo e coraggio.
Mancano ancora diversi scontri diretti e per me nulla è scontato dal primo al sesto posto : dall’inter fino alla Lazio può succedere di tutto
Io spero un nome per l’attacco: prestito e riscatto, come con Tomori
Forza ragazzi.
Cosa ne pensate? Contenti di questo 2 a 1 per i gobbi?
Personalmente mi sembra il risultato migliore, tenuto anche conto del vantaggio che abbiamo con il Napoli negli scontri diretti.
Però è comunque dura, dura, dura.
Le merde stanno vincendo a mani basse un campionato in maniera, scusate, indecorosa. Vincere partite come quella di questa sera per una squadra che ha undici punti di vantaggio sulla seconda sarà funzionale, ma da milanista, da amante del calcio come tale lo ritengo semplicemente squallido.
Le statistiche questa sera dicono a favore del Sassuolo 68% a 32% di possesso palla, tiri 14 a 8, calci d’angolo 8 a1. Un dominio assoluto che sento confermare anche nei commenti di Sky. Un catenaccio vecchia maniera.
Poi però non veniamo a piangere se non abbiamo nessuna squadra ancora in CL e ne è rimasta solo una in EL (guarda caso una di quelle che tenta comunque di giocare).
Se il nostro calcio, la nostra mentalità è solo quella che comunque va bene tutto pur di portare a casa punti, non si va da nessuna parte. Un omino esaltato più di trent’anni fa aveva indicato una via, ma a quanto pare non è stato molto seguito dalle squadre che possono competere in alto.
Perdonate un piccolo sfogo senza nessuna invidia, ma con la tristezza che sembra avere ragione sempre quello che fa la voce più grossa perché è solamente più dotato degli altri. Salvo quando, uscendo dal suo piccolo recinto, non trova altri, altrettanto dotati, ma con molte abilità in più, che lo rispediscono nel suo infimo recinto.
Questi comunque sono i loro “tituli”. Scudetti di cartone, scudetti vinti in assenza di avversari. Il triplete? Capitano qualche volta anche disastri catastrofici.
PS: Il calcio nel tempo dei media non è solo sport, ma è soprattutto spettacolo. Non penso che ci siano tante persone, al di fuori dei suoi tifosi, ai quali piaccia assistere a certi spettacoli.
La vittoria della Juve per noi è stato il risultato migliore. Ora però dovremo metterci del nostro, altrimenti ci meriteremo l’eventuale esclusione dalla Coppa di serie A.
Sull’Inter non concordo, Giustiziere. In altri sport di squadra i numeri e le statistiche dicono molto, talvolta tutto, ma se ce n’è uno che fa eccezione questo è proprio il calcio. Proprio per la sua semplicità, nel calcio contano soltanto i seguenti numeri: punti conquistati, gol fatti e subiti. Stop. Calci d’angolo, possesso palla, corner, tiri effettuati e subiti, non contano nulla.
L’Inter gioca in un certo modo, può piacere oppure no, di certo ai suoi tifosi piace. Perché segna sempre un gol in più dei propri avversari, ne subisce pochi e fa un sacco di punti. E così facendo vincerà il suo diciannovesimo scudetto. Noi tifosi avversari storciamo il naso, è normale, a qualcosa bisogna pure attaccarsi, ma quanti di noi avrebbero voluto vincere questo scudetto, o anche solo qualificarsi per la CL con maggior tranquillità dopo anni d’assenza, giocando come l’Inter? Siamo onesti: l’avremmo voluto tutti.
Il primo che dice che preferirebbe arrivare quinto piuttosto che giocare come l’Inter lo banno.
Scherzo. Però diciamola la verità.
Peraltro non è che noi abbiamo sfoggiato tutto ‘sto gran gioco eh. Né noi né le altre di prima fascia, a parte forse l’Atalanta.
Dai dai, pensiamo a noi e piantiamola di rosicare, ché il nostro scudetto si chiama CL ed è tutt’altro che certo.
Credo che un campionato così noi non lo vinceremmo mai per il nostro modo di essere. A noi, bene o male, Sacchi ci ha cambiato in qualche modo e tutti quelli che si sono succeduti, almeno fino ad Ancelotti, hanno espresso un gioco poco “italiano”.
Il tuo ragionamento, perdonami, è il mantra tipico dei gobbi (non per niente Conte nasce da lì). A me piace ricordare il Milan di Arrigo che usci tra gli applausi di tutto il San Paolo nella sfida scudetto.
Se guardi un po’ della Premier poi quando guardi il nostro campionato ti rendi conto di quanta differenza ci sia con le nostre partite. Forse non è un caso se in CL ci sono ancora tre squadre inglesi.
No, caro Marcovan, bannami pure, ma vincere come sta facendo Conte quest’anno è una vergogna per il calcio ed è una doppia vergogna per tutti quegli stupidi commentatori che magari sprecano anche le lodi.
Dimenticavo una cosa, il mantra dei gobbi per il quale è solo importante la vittoria, li ha condannati a vincere praticamente solo in Italia e ad agognare, con un altro mantra uguale e contrario, di vincere una benedetta coppa dalle grandi orecchie. Sembra quasi una condanna dantesca.
Ho capito Giustiziere. I gusti sono gusti, ci mancherebbe. Ho appurato che c’è gente alla quale i Queen fanno schifo e, pur non comprendendo minimamente, l’ho accettato serenamente, figuriamoci se mi metto a disquisire sull’estetica calcistica.
Mi sembra soltanto che gli aggettivi da te utilizzati (indecoroso, squallido) per descrivere il diciannovesimo scudetto dell’Inter siano stati ingiusti. La tua mi sa molto più di rosicata (anche questo non dovrebbe far parte del nostro DNA) che di espressione di gusti estetici, ecco. Oh, magari mi sbaglio eh.
Non è una rosicata è proprio l'”odio” atavico che mi porto dietro per quella squadra. Infatti se ci fai caso cerco di non nominarla quasi mai e mi affido ad appellativi come merde, prescritti, ratti, bauscia, ecc.
Uno schifo insomma. Non rosico, mi dispiace che vincano, ma credo che nel loro infinito pessimismo covino tanto più rancore loro.
Da milanista, VINCERE E CONVINCERE
il risultato è l’unica cosa che conta la lascio ai ladri e ai vari anelli congiunzione tra i ladri e l’aria pulita.
Io sarò un sostenitore delle cause perse continuo a sperare nel Titolo
Il Finale è pieno di partite decisive e fino a quando l’aritmetica non sentenzia tutto è possibile ( in bene ma anche in male)
per questo : FORZA RAGAZZI !!!!!