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La Rocca dei Rettori di Benevento – Immagine tratta da de.wikipedia.org

La precedente esperienza del Benevento nel massimo campionato di calcio non fu certo esaltante, se ben ricordate: la squadra iniziò la stagione con una serie di 14 sconfitte consecutive (e 18 partite senza vittorie) e concluse il torneo all’ultimo posto senza essere mai veramente in corsa per la salvezza in Serie A. I campani, insomma, non lasciarono alcuna traccia memorabile in quella stagione, se non per pochissime eccezioni, tra cui i due scontri diretti contro il nostro Milan.

L’andata, giocata al “Ciro Vigorito”, consegnò ai giallorossi (allora allenati da Roberto De Zerbi) il primo punto in A, e lo fece in modo assai rocambolesco: fu il gol del secondo portiere Alberto Brignoli al quinto minuto di recupero, infatti, a toglierci il successo. Il ritorno a San Siro non fu una simile beffa all’ultimo sospiro, ma il risultato fu ancora peggiore, visto che si trattò dell’unica vittoria in trasferta del Benevento di quella stagione.

Quest’anno a incontrarsi sono due squadre meno sconquassate di quelle: noi siamo, per ora, in cima alla classifica, mentre questa volta la squadra sannita, guidata dal nostro ex Filippo Inzaghi, si è presentata molto più attrezzata per competere in A, grazie anche a un mercato che ha saputo portare in rosa gente con esperienza utile (e non bollita) per questi livelli.

Ci sono, insomma, buone ragioni per pensare che i nostri beniamini sappiano trovare le giuste motivazioni per questa partita: la dolce vendetta, prima di tutto, ma anche la consapevolezza di avere di fronte una squadra solida (basti pensare al fatto che, almeno finora, il portiere Lorenzo Montipò detiene in questo campionato il record, assieme a Mirante della Roma, di partite terminate a reti inviolate), mentre, da parte nostra, ci saranno ancora molte assenze importanti (gli infortunati Gabbia, Bennacer, Saelemaekers e Ibrahimovic, più lo squalificato Hernandez).

Il tempo per pensare all’incontro del 6 gennaio deve ancora arrivare.

IL PROGRAMMA DELLA 15a GIORNATA

Domenica 3 gennaio 2021
ore 12:30 – Inter-Crotone
ore 15:00 – Atalanta-Sassuolo
ore 15:00 – Cagliari-Napoli
ore 15:00 – Fiorentina-Bologna
ore 15:00 – Genoa-Lazio
ore 15:00 – Parma-Torino
ore 15:00 – Roma-Sampdoria

ore 15:00 – Spezia-Verona
ore 18:00 – Benevento-Milan
ore 20:45 – Juventus-Udinese

10 commenti su “Serie A 2020/2021 – 15a giornata

  1. Assolutamente non pensare al 6 gennaio ma a vincere oggi pomeriggio.

    Come ricordato nel post nella precedente esperienza il Benevento contro di noi realizzò 4 punti, per cui non è da prendere sottogamba assolutamente.

    Poi aggiungiamoci che non abbiamo una buona tradizione nelle partite post-natalizie…

    Certo non siamo il Milan di due anni fa e quindi “ottimismo”!

  2. Ci sono allenatori di rose costruite per la Champions che piangono in TV quando mancano loro uno o due titolari, a noi ne stanno mancando quattro o cinque da diverse partite e abbiamo giocato con la formazione titolare soltanto una volta, a Napoli. Alla lunga si perdono punti in queste condizioni — e infatti, pur non perdendo, ne abbiamo lasciato qualcuno per strada. Oggi però bisogna farne tre, anche se siamo in emergenza. Pippo ha iniziato la carriera da allenatore alla maniera di Pirlo, da raccomandato; poi però si è rimesso in gioco, ha fatto un po’ di gavetta e ancora la sta facendo. Sta andando bene, mi ha sorpreso. Spero si salvi ma non grazie ai nostri punti. Sia perché voglio continuare a stare in testa (finché ci siamo, perché no?), sia perché mi hai ricordato Brignoli (sono ancora irritato per quel gol, dopo tanto tempo).

  3. Dobbiamo cercare di vincere per tenere il ritmo. Certo senza pensare ai ladri che già hanno iniziato il loro piagnisteo a base di chiagnefottiForza ragazzi

  4. Anno nuovo vita nuova.
    Per tutto, ma proprio tutto… tranne il Milan.

    Io raga sto bene quando non si gioca.

  5. Il Benevento ha spinto fin da subito, il Milan invece secondo me ha tirato un po’ il freno a mano guardando a mercoledì e ovviamente dai e dai l’abbiamo pagata. Speriamo di sfangarla!

  6. Tonali ma vaff… Già stava giocando da schifo, quel fallo da idiota. Ora ci tocca soffrire, vediamo. Peccato la partita si era messa bene. Certo il Benevento stava giocando già bene, ora con uno in più.

  7. Una partita giocata da grande squadra, ora non possiamo più nasconderci e pensare di non poter arrivare neanche in Champions.

    È stata una partita che poteva finire 2-2, ma anche 4-0 per noi.

    Un grande secondo tempo giocato con tenacia e spirito di sacrificio, certo il gol del raddoppio ci ha agevolato, ma quello è merito “nostro” non è stato mica un regalo!

    Fortunati anche nel rigore, se avessimo subito ci aspettavano 30 minuti da infarto.

    Dopo che alla fine del primo tempo, ora sono felice e soddisfatto.

    &nel post a seguire.

  8. L’avevo detto che sto bene quando non si gioca… si soffre troppo e incomincio ad avere un età dove le emozioni forti e le tensioni non sono proprio la cosa migliore. Dopo si sta com in paradiso, ma che fatica!

    Ormai le nostre partite sono tutte complicatissime perchè le altre squadre fanno la partita della vita. Tonali lo condanno più per la pessima prova che ha fornito nei minuti che è rimasto in campo che per la stupidaggine del fallo che, lo rimarco con forza, non era da rosso. Il piede non era a martello e quindi l’entrata non era pericolosa, ma, sono malizioso, la golosità di azzopparci in vista dei gobbi era troppo forte.

    Stelle e bidoni più tardi.

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