I problemi di rosa e formazione che sta avendo il Milan in queste settimane (e che avrà anche oggi pomeriggio a Reggio Emilia) possono destare molte reazioni, ma certamente non un sentimento di stupore. Che ci fossero delle mancanze in alcuni ruoli (nello specifico: l’assenza di una prima punta in grado di rimpiazzare il nostro titolare classe 1981, nonché quella di un difensore centrale di una certa solidità) si sapeva già da settembre, non è una novità. La scommessa abbastanza chiara di Paolo Maldini e Stefano Pioli è stata (ed è ancora, a mio avviso), quella di arrivare al mercato di gennaio in lotta per un posto in Champions League e, arrivato l’anno nuovo, intervenire per rinforzare la rosa in almeno uno dei ruoli.
Intendiamoci: siamo ancora ben dentro il target, visto che almeno finora occupiamo il primo posto in classifica, e la nostra stagione è stata estremamente positiva finora, spinti da Zlatan e dall’entusiasmo della gioventù. È altrettanto vero che il vantaggio sul quinto posto è di (soli) cinque punti e che da qua a fine anno ci aspettano due incontri non agili: dopo la trasferta in casa del Sassuolo, infatti, ospiteremo la Lazio.
Non voglio dire che i rossoneri debbano giocare queste partite pensando, come prima cosa, a non prenderle, poiché sarebbe contro la natura di questa squadra (così com’è impostata) e di molti dei giocatori in campo, e in fondo non è che si stia affrontando il Liverpool o il Bayern Monaco. Nelle ultime tre partite di campionato, però, abbiamo subito cinque gol, e in due casi siamo riusciti a strappare un pareggio in rimonta solo nei minuti finali. Anche in coppa, a inizio mese, ci si era ritrovati sotto di due reti nel giro di un quarto d’ora contro il Celtic (alla fine gliene abbiamo rifilate quattro, certo, ma credo che a questo punto il discorso che intendo fare si sia compreso).
Questo Milan vive quasi un paradosso: è andato contro tutte le previsioni dal punto di vista dei risultati (meritatamente ottenuti, ribadiamolo a scanso di equivoci), riuscendo alla stesso tempo a confermare molte delle perplessità di inizio stagione (la mancanza di alternative valide in alcuni ruoli, gli acciacchi di Ibrahimovic, l’incertezza su prestazioni e continuità di molti nostri giovani giocatori). Io direi perciò di mettere da parte ogni idea di lotta per lo scudetto e di tornare alle basi. Lasciamo perdere l’angoscia dei punti persi nei confronti di Inter e Juventus, poiché in questa stagione non sono loro le nostre rivali, e concentriamoci per tirar fuori il meglio in queste sfide importanti contro due squadre che sono nostre avversarie dirette nella corsa verso il nostro obiettivo stagionale: la qualificazione alla prossima Champions League. Visti anche gli scontri diretti di giornata, il superamento indenne di questi ostacoli potrebbe conservare, se non aumentare, il nostro vantaggio nei confronti di molte rivali.
IL PROGRAMMA DELLA 13a GIORNATA
Sabato 19 dicembre 2020
ore 15:00 – Fiorentina-Verona 1-1
ore 18:00 – Sampdoria-Crotone 3-1
ore 20:45 – Parma-Juventus 0-4
Domenica 20 dicembre 2020
ore 12:30 – Torino-Bologna
ore 15:00 – Benevento-Genoa
ore 15:00 – Cagliari-Udinese
ore 15:00 – Inter-Spezia
ore 15:00 – Sassuolo-Milan
ore 18:00 – Atalanta-Roma
ore 20:45 – Lazio-Napoli
7 commenti su “Serie A 2020/2021 – 13a giornata”
I commenti sono chiusi.
Sicuramente Inter e Juventus sono fuori portata. Le altre, quelle che pensavamo fossero un gradino sopra di noi, direi che non lo sono più, e sarà con loro che dovremo giocarcela per un posto Champions. Il Sassuolo si è aggiunto a queste squadre, dopo l’ottimo inizio di stagione. È tradizionalmente rognosa per noi questa squadra, ma se fossimo in formazione tipo considererei questa partita da vincere e basta. Messi come siamo invece, la vedo durissima. Se nelle prossime due facessimo 4 punti sarei soddisfatto. Poi, a gennaio, testeremo la voglia di Elliott di vincere. Senza interventi sul mercato, niente Champions anche quest’anno, secondo me.
Beh io aggiungerei anche il Napoli. Si lo abbiamo battuto in casa loro, ma se è quello visto a Milano con i prescritti penso che un gradino sopra di noi ci sia.
Noi una anno fa, anzi 6 mesi fa visto che dopo la sconfitta col Genoa del 1° marzo il campionato ha ripreso il 22 giugno, contavamo i punti che mancavano alla famigerata quota 40.
Poi sappiamo come è andata. Ora ci troviamo in difficoltà ed oggi rischiamo seriamente di interrompere la serie positiva e che l’Inter vada in solitaria in vetta.
Sapevamo tutto questo e più di un utente lo ha scritto, ma pian piano ci stavamo illudendo davvero di poter lottare almeno un altro po’ per la prima piazza.
Ora con le assenze pesanti, in primis Kjaer, la stanchezza che giustamente sta sentendo chi gioca sempre titolare, ci sentiamo un po’ delusi e pensiamo di avere una squadra di pippe.
Ma non è così, la verità è che sono ancora giovani e devono crescere. Secondo me Tonali ad esempio diventerà un punto di riferimento del Milan del futuro. Certo dovrà essere brava la società a trattenere i big e gli stessi tapparsi le orecchie alle varie sirene.
Su quest’ultima considerazione però pesa molto il riuscire a tutti i costi a centrare il quarto posto.
Altrimenti il prossimo anno chi potrà dir male a Gigio o a Theo, per fare due esempi, che preferirebbero andare a giocare in un team che fa la Champions?
Dobbiamo tener duro fino allo scontro con i gobbi, se dopo quella partita siamo ancora tra i primi 4 la strada poi sarà sicuramente meno in salita.
Se facessimo 4 punti vinciamo lo scudetto! 🙂
Io farei i salti mortali per due. Sassuolo e Lazio purtroppo non sono il Celtic. Noi abbiamo visto a Genoa che fatica facciamo e come siamo andati in difficoltà quando gli altri hanno alzato il ritmo.
Oggi avremo in campo una squadra con poco più di 22 anni, con la spada di Damocle di avere i nostri due migliori giocatori diffidati. Sono pessimista? Si, non potrei non esserlo.
Giuro che mi sono emozionato per come i ragazzi sono scesi in campo!
Un primo tempo giocato veramente bene e con la voglia di dimostrare a tutti, noi compresi, che non sono allo sbando e che possono dire la loro fino alla fine.
Nella ripresa abbiamo lasciato forse un po’ troppo giocare il Sassuolo, ma quest’ultimi non sono gli ultimi della classe, per cui ci stava di soffrire un po’.
A questo punto i 4 punti nominati dal boss mi vanno anche stretti se non dovessimo battere la “Lazie”.
Peccato mancherà Kessié speriamo non anche Tonali altrimenti è un centrocampo da inventare di sana pianta.
Per &attendiamo il post
Siamo fortissimi e basta. Stiamo facendo qualcosa di straordinario grazie a Pioli. Ha messo in piedi un bel Parco Divertimenti e i risultati arrivano a grappoli. Stiamo avendo numeri impressionanti, altro che gradino sotto. Sticazzi!
Tutti a festeggiare di sopra… ^_^