Il Milan, approfittando di diversi passi falsi delle dirette inseguitrici, può, superando oggi la Fiorentina allenata da Prandelli e degli ex Cutrone e Bonaventura, incrementare ulteriormente il proprio margine di vantaggio. Privi non solo di Ibra e di Leao ma anche di Bennacer per risentimento muscolare i rossoneri si affidano a Rebic, Saelemaekers e Brahim Diaz in attacco e a Tonali a centrocampo. Il Diavolo ipoteca la vittoria nel primo tempo. Dopo un inizio fulminante (assist di Rebic per Brahim Diaz in area al 1′, cross di Calabria con la respinta di Dragowski al 4′ e ancora Diaz fermato in area avversaria al 5′) la Viola reagisce ottenendo ben tre corner tra il 5′ ed il 13′. I nostri, in un momento in cui appaiono abbastanza imbambolati, sbloccano il match al 16′. L’autore del gol è Alessio Romagnoli; il nostro capitano non deve fare altro che depositare in rete il pallone che gli arriva da una sponda di Kessie su corner. I gigliati vanno vicinissimi al pareggio con Vlahovic ma il suo diagonale si stampa sul palo. I rossoneri trovano il secondo gol su calcio di rigore: Saelemaekers è a tu per tu con Dragowski il quale respinge la conclusione del nostro numero 56, tuttavia l’arbitro concede il penalty per il fallo che il belga subisce durante l’azione in questione. Kessie s’incarica di tirare dal dischetto e spiazza il portiere ospite. Il Milan controlla abbastanza agevolmente e ha diverse chance per segnare (punizione al 29′, pregevole girata di Calhanoglu al 30′ fuori di un soffio e corner al 31′ con il colpo di testa di Kessie sul fondo) anche se corre un rischio al 33′, quando Gigio devia un tiro di Callejon. Al 36′ viene assegnato ai nostri un altro calcio di rigore per una spinta di Caceres su Theo Hernandez (rigore quantomeno generoso, a parer mio). Ancora una volta è Kessie a calciare dal dischetto, ma stavolta il tiro è respinto…
Davvero poco da commentare sulla ripresa. Il Milan amministra la partita senza particolari affanni. Nei secondi 45′ il palo di Calhanoglu al 52′ e un’azione della Fiorentina con Ribery sono le cose che spiccano maggiormente.
CONSIDERAZIONI:
Vittoria importantissima che conferma quanto il nostro gruppo sia compatto e capace di vincere anche senza diversi titolari. Bravi oggi a non subire il pressing degli avversari una volta passati in vantaggio e a gestire la partita senza soffrire. Molto meglio nella ripresa (qualche imprecisione nel primo tempo)…
31 commenti su “MILAN-FIORENTINA 2-0”
I commenti sono chiusi.
Non era una partita facile per tanti motivi e l’averla vinta ha un valore immenso. Come ho già scritto se Kessié avesse segnato il secondo rigore sarei stato più rilassato.
Saelemaekers – forse la sua miglior partita da quando sta con noi.
Kessié – una stella in meno per il rigore sbagliato, ma anche oggi prova di grande carattere.
Calabria – sempre preciso, pronto e con spirito di sacrificio.
Da podio anche Kjaer 8al solito) e (finalmente) Romagnoli e non solo per il gol.
Tonali buona prova, migliora sempre di più.
Forse da bocciare Rebic, più che altro per un inutile ammonizione rimediata e di questi tempi non possiamo permetterci altre perdite davanti. Ma non me la sento di “bidonarlo” per cui non boccio mnessuno.
Bonera non è solo il portavoce di Pioli, ci mette anche del suo come quando ha rimproverato Diaz.
Partita più equilibrata di quanto possa essere sembrato. Nella prima mezz’ora ci hanno messi spesso in difficoltà, e sull’uno a zero hanno preso un palo che sta ancora tremando. La Viola mi è sembrata una buona squadra, soltanto un po’ squilibrata. Avrebbe potuto segnarci due gol, noi avremmo potuto farne minimo altri due (c’era un altro rigore su Saelemaekers). Vittoria meritata, la squadra mi è piaciuta, pur non esaltandomi.
Saelemaekers — non è la sua prima partita positiva, però oggi si è superato. Non sa fare nulla in modo stratosferico, ma sa fare bene tutto in ogni zona del campo. Lo proverei anche in porta.
Kessiè — ha sbagliato un rigore, ci può stare (ha avuto troppo tempo per pensare). Ma è un signor centrocampista.
Kiaer — la solita sicurezza
Donnarumma ci ha salvato le chiappe due volte (la palla sul palo l’ha deviata lui). Bene anche Romagnoli, però non deve esultare polemicamente dopo un gol: smetta di fare cazzate dietro e vedrà che non verrà più criticato. Ottimi Calabria, Tonali. Diaz e Calhanoglu, luci e ombre.
Rebic — non mi sta piacendo, speriamo possa tornare presto nel suo ruolo.
Bonera/Pioli —
Se per ipotesi avessimo, da ora in poi, lo stesso ruolino di marcia dello scorso anno, finiremmo probabilmente in Champions League (con 79 punti, che la scorsa stagione sarebbero bastati per il terzo posto). La Fiorentina non è stata un avversario facilissimo, ma la vittoria è stata meritata e comunque abbiamo quasi sempre dato la sensazione di essere, tutto sommato, superiori.
Stelle & Bidoni
per Saelemaekers. Se fosse un pochino più bravo a saltare l’uomo, sarebbe davvero fortissimo.
per Romagnoli, finalmente una buona prova, gol a parte.
per Kessié, ma il secondo rigore l’ha tirato un po’ male, mi pare.
per Rebic.
per Diaz. Un po’ troppo inconcludente sto giro.
per Pioli/Bonera.
Tre stelle Donnarumma
Due stelle Calabria
Una stella Tonali
Un bidone Rebic
Un bidone Diaz
Bravi tutti
Donnarumma: ‘Nel futuro c’è ancora il Milan a lungo? Certo, Raiola sa quello che deve fare. Non c’è problema’“Ottimo ottimo Milan anche oggi…. e ottima anche questo “
Leggo molta prudenza nei giudizi, un “vorrei dire ma non lo dico perché non si sa mai”, la scaramanzia che guai a sfiorarla, ecc. Eh, ma il Covid e poi lo stadio vuoto che forse è meglio così, tutte cazzate!!
Ecco, io è da un pò che mi sono fatto l’idea (non sono il solo in verità, eh) che siamo fortissimi. Si, fortissimi.
Sono mesi, non giorni ma mesi, che stiamo mettendo in riga tutti quanti. Siamo imbattutui in Campionato da uno sproposito, dopo 9 giornate siamo a +5 sulla seconda, le avversarie dirette per i primi posti arrancano da tempo. Pirlolandia e #quelcazzarodiconte# stanno facendo ridere di brutto (tra l’altro con i gobbi che hanno 3 punti presi a tavolino al Napoli, ricordiamocelo).
Ebbene, ora dico basta. Va riconosciuto e detto a voce alta che siamo bravi, veramente bravi. Abbiamo carattere e ad ogni partita viene dimostrato sul campo che il gruppo ha ottime basi. Di questo dobbiamo dare merito alla Società, hanno saputo fare delle scelte azzardate sulla carta ma vincenti nel lungo periodo.
Alla faccia di chi scriveva a Maldini che doveva andarsene (indovinate chi?) salvo poi fare i gridolini e scrivere “salutate la capolista”. Ma la merda rimane merda. Semper.
Abbiamo ogni tanto delle distrazioni, d’accordo, ma i piedi in testa non ce li ha messi nessuno. Con il Lille è stato un peccato di gioventù, ci può stare, ma prontamente cancellato con prestazioni ottime.
Alla luce di quanto è sotto gli occhi di tutti, penso che si possa ambire a qualcosa di più del quarto posto. Oggettivamente è così, senza se e senza ma.
Detto ciò, ieri abbiamo fatto ciò che volevamo.
Abbiamo anche assistito all’esplosione di Saelemaekers, giocatore duttile, disciplinato, con gamba e polmoni di buona qualità. Alla conferma di Ciccio Calabria che ormai ha alzato il livello delle sue prestazioni, allo strapotere di Kessie che ha finalmente compreso cosa è in grado di fare, all’efficacia di Kjaer che è diventato invalicabile e ottimo nell’impostazione (se penso che è arrivato grazie allo scambio con Caldaia, rido fino a Pasqua…).
Saelemaekers
Kjaer
Calabria
Rebic
Brahim
Bonera
Gosche confesso , mentre leggevo la prima parte del tuo post mi sono ripetutamente toccato… scusa ma così senza nemmeno volerlo la mano partiva…
Al netto dell’inevitabile (e doverosa) scaramanzia (anch’io mi sono grattato…) sono d’accordo con Ghost.
Questo Milan è forte. Di più: ha ancora margini di miglioramento perchè taluni giocatori sono giovanissimi e devono ancora completare il percorso di crescita.
Se Ibra avesse 5 anni di meno e ci fosse un difensore centrale forte forte da affiancare a Kjaer, affermerei senza dubbio che siamo la squadra da battere.
Ma purtroppo Ibra ha 40 anni e dobbiamo far giocare titolare Romagnoli, l’unico (e sottolineo UNICO) giocatore a non aver migliorato le proprie prestazioni in quest’anno solare, segno evidente che più di questo non è.
Non è il momento di credere a qualcosa di più del quarto posto, ma il monento di sognare quello si.
Saelamakers
Kessie
Calabria
Benissimo anche Tonali, Kjaer, Romagnoli e Theo.
Diaz (continua ad assomigliare sempre più all’evanescente Deulufeu)
Ma quanto mi diverto a vedere il Milan?
Sinceramente mi trovo in imbarazzo a sceglierne tre per le stelle
Kessie, mostruoso
Salmakers
Kjaer
Boban, l’unico a non crederci
Pioli
Ghost dice, sprezzante di ogni scaramanzia, quello che celatamente pensiamo un po’ tutti. Questo Milan non ha più bisogno di conferme: è una squadra. È una squadra in tutto, indipendentemente dall’effettivo valore dei singoli, che comunque si sono incastrati in meccanismo scaturito miracolosamente dal dopo lockdown. È un meccanismo saldato sulla fiducia di tutti, su di un legame stretto tra giocatori-allenatore-società. Ieri all’uscita dal campo vedere Kessie, Gigio e altri scambiarsi saluti e complimenti su whatsapp con il mister fermo a casa con il covid è un piccolo segnale importante.
La partita di ieri, che in altri tempi avremmo sudato e chissà con quale risultato, è stata di una facilità disarmante, nonostante gli episodi, nonostante il rigore sbagliato, nonostante la Fiorentina forse non è qual relitto che dicono. Ieri il Milan ha giocato con la consapevolezza del più forte, che può volare sopra qualunque cosa quando affronta un’avversario che è e deve essere inferiore.
Quanto durerà tutto questo? Sono sei mesi ormai, l’imbattibilità probabilmente prima o poi finirà, ma è difficile che questo progetto (perchè di progetto si tratta) sparisca di colpo. L’età e il possibile graduale rafforzamento della rosa lasciano ampi spazi di miglioramento.
Salmakers (ieri è stato di gran lunga il migliore. Questo è un altro miracolo tra Maldini, Pioli e, sempre o comunque, Ibra)
Calabria (da certe parti oscure dei blog milanisti ancora lo insultano, ma è cresciuto tantissimo)
Gigio (meriterebbe molte più stelle. La palla sul palo l’ha deviata lui e la paratona su Ribery è da incorniciare. Non era fuorigioco, per la cronaca)
Diaz (ha grosse doti tecniche, ma non le traduce quasi mai in concretezza)
Pioli voto quasi pleonastico.
PS: Comunque i soloni di Sky ci lasciano ancora ai margini delle loro discussioni. Va bene così.
PPS:
Bella osservazione. Non sapremo mai cosa è realmente accaduto un’anno fa.
grattatevi pure, ma non incolpate me se poi perdete diottrie, eh 😉
Sia chiaro che io comincio a dare quasi per certo di arrivare nei primi 4.
Non ho parlato di scudetto o di vittoria in E.L. perché fin lì ci arrivo pure a capire che siamo in fase di consolidamento.
Ma che questo consolidamento sia piuttosto avanzato, costante e in continuo miglioramento bisogna ammetterlo una buona volta e prendere coscienza che non siamo più una incognita ma una bella realtà.
Beh, non credo che Boban non abbia creduto a questo progetto. Semmai non ha creduto all’altro, di progetto.
Per giudicare Zvone, positivamente o negativamente, bisognerebbe sapere che cosa realmente è successo. Io la vedo così: Boban ha scoperto che era stato contattato Rangnick senza informare l’area tecnica e, da slavo testa calda, ha dato di matto. Non avrebbe dovuto lavare i panni sporchi in pubblico, questo è verissimo, e ha meritato la cacciata, ma è pure vero che i panni non li aveva sporcati lui. L’idea Rangnick era una merda che evitammo di pestare anche grazie alla sua sfuriata. Inoltre, Ibra e Rebic sono farina del suo sacco
Io direi Boban , altroché…
Aggiungo qualcosa a come ci trattano anche da “mamma” RAI alla domenica sportiva.
Guardatevi e sentite cosa dice Ottavio Bianchi (uno che ho sempre pensato non capisse un cazzo) che ci paragona praticamente a una qualunque provinciale che, sentite sentite, non ha carichi psicologici, non ha altri impegni fuori del campionato (è ben oltre l’arteriosclerosi) e dà pochi giocatori alle nazionali. Direi che il tutto è esilarante. Guardatelo qui dal minuto da 1h e 10′.
Costacurta è molto peggio. Ma preferisco così. Cioè che tentino di sminuire i nostri meriti. Non fanno altro che caricarci (queste cose a Ibra non sfuggono, sono certo che le fa notare continuamente ai giovincelli). Comunque trovo molto più imbarazzante Pecci: non conoscere i nomi dei giocatori è imperdonabile. A una certa età non si è finiti, ci mancherebbe, però bisognerebbe dedicarsi a cose che si conoscono bene, poiché la mente non è più scattante come una volta. Parlo in generale, soprattutto per me stesso.
Saelemaekers
Donnarumma e Kjaer
Rebic
Diaz
Bonera/Pioli
Eraldo, cattolichino quasi come me, ha per lo meno la simpatia tipica del patacca romagnolo. In mezzo a Bianchi e Tardelli è il più giovane (si fa per dire) e nel dimenticare i nomi mi ci rivedo tranquillamente anch’io che ho due anni di più.
Ghost io ti ammiro per la tua sincerità e per la tua sicurezza.
Il problema che veniamo da 10 anni di scoppole e di rospi che abbiamo dovuto ingoiare che ora ci sembra di vivere un bellissimo sogno e la paura di svegliarci è tanta.
Poi io che per altre cose non sono scaramantico, ma per quanto riguarda i Milan acciperbacco se lo sono!!!
Nella finale di Vienna 1990 andai a ripescare l’abbigliamento della finale 1989. Maglia azzurro jeans con ampie tele di jeans, pantaloni jeans e mocassini. Prima della finale 89 portai mia figlia, all’epoca meno di 4 anni, a spasso per il paese e durante la passeggiata saltò un tombino, preso da un attacco di scaramanzia acuta le feci saltare tutti i tombini del corso. Cosa che ovviamente ripetemmo nel 1990.
Così come ho un mio rito durante le partite: se il Milan attacca da sx a dx sto con la gamba sx accavallata sulla dx e viceversa.
Continuiamo perciò a volare bassi e a fregarcene di quanto scrivono e dicono, consapevoli però che effettivamente siamo una squadra veramente con le palle e forte in ogni reparto! Tanti risultati utili consecutivi non vengono per caso o perché ci snobbano, ma vengono perché dietro c’è un lavoro immenso fatto dalla società, da Pioli e dai ragazzi.
Forza Milan e parafrasando in parte Novecento de la Leggenda del pianista sull’oceano “in culo a tutti gli altri…!
Come diceva il grande Eduardo
“Essere superstiziosi è da ignoranti ma non esserlo porta male.“
Quello che dite in tanti non è sbagliato. Io però ho una paura ed è legata alle precedenti esperienze di Stefano Pioli.
Alla Lazio fece una grande prima stagione, arrivando terzo (ci fu anche un filotto di 8 vittorie consecutive in campionato) e qualificandosi per la Champions League. L’anno successivo non andò così bene e si beccò l’esonero prima della fine della stagione (lo sostituì Simone Inzaghi).
Nella stagione ancora successiva, cioè quella 2016-2017, fu ingaggiato alla 13a giornata dall’Inter di Tohir al posto di Frank De Boer. Anche qui partì benissimo: 12 vittorie (di cui 7 consecutive) e 13 risultati utili nelle prime 16 partite di campionato, con un filotto di 9 vittorie consecutive contando anche le coppe. Una serie di brutti risultati successivi, però, ne decretò l’esonero in anticipo. Qui un piccolo riassunto di quella stagione.
Stiamo parlando di situazioni diverse e ambienti diversi, per carità, e il nostro, al suo meglio, riesce a essere più “ovattato” rispetto a quello dell’Inter. Il dubbio, però, almeno per chi la pensa come me, rimane sempre: fino a quando durerà? Comunque speriamo bene e che tutto questo pessimismo sia mal riposto.
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Prima della finale 89 portai mia figlia, all’epoca meno di 4 anni, a spasso per il paese e durante la passeggiata saltò un tombino, preso da un attacco di scaramanzia acuta le feci saltare tutti i tombini del corso. Cosa che ovviamente ripetemmo nel 1990.
Zulli, questa è da telefono azzurro. 😀 😀
Osservazione pertinentissima, in riferimento alla quale faccio però notare tre particolari:
1. questa volta il filotto è molto ben più lungo (siamo ormai a 30 partite
2. il filotto si è equamente diviso su due stagioni differenti (strane a causa del covid, ma pur sempre differenti)
3. c’è Ibra a cementare il tutto
Il curriculum di un allenatore qualcosa conta, inutile negarlo. Ma non è una sentenza (tranne che per Giampy). Continuo a pensare che le fortune degli allenatori dipendano in larga parte da fattori che essi non possono controllare. Dobbiamo sperare che nulla cambi intorno a Pioli. Se andrà così, faremo sicuramente una buona stagione.
Condivido la felicità “timorata” di alcuni degli altri. E’ come se mi trovassi a giocare la roulette russa, o al tavolo costretto a raddoppiare la puntata ogni volta; la striscia fortunata diventa sempre più importante ad ogni turno, e parimenti improbabile.
In una intervista recente a Gigi Riva avevo letto che Rombo ammetteva di non riuscire a vedere in diretta le partite del Cagliari o della Nazionale, ma solo il giorno dopo, a risultato già noto. Ecco, più o meno così, io riesco ad arrivare al 90esimo giusto se la partita è già ben indirizzata. Se poi il Milan vince e convince è pure peggio.
Bisogna sperare che la squadra sia abbastanza forte da reggere anche dopo una caduta, che arriverà di sicuro, prima o poi.
Sono in ritardo e quindi parlerò poco della partita e uin po’ di più di un paio di altri argomenti.
Partita: Bene ma non benissimo. Io comincio a vedere le criticità perchè le cose positive sono tante e però bisogna migliorare.
La Viola nella prima mezz’ora ci ha fatto soffrire e secondo me Tonali si deve svegliare parecchio.
Nel primo tempo nella sua zona di mediana si sono verificate delle incursioni in cui lui era assente o in ritardo, non sono finite male per demeriti degli attaccanti ma non va bene
Poi la fiorentina si è sciolta, cosa vuole dire la testa, e non è più stata un avversario valutabile.
Pioli, tutto vero ma dietro i numeri c’è qualcosa che non sempre si conosce.
Io ho avuto molta stima di Pioli all’Inter: aveva fatto bene, anche molto bene. Poi cominciò a girare la voce che comunque era un traghettatore e arrivederci ragazzi. Gli obiettivi scemano e tanto non sarà colpa nostra: la squadra si è sbandata come tante volte fanno quando c’è u mister che non ha l’autorità ( vedi Prandelli Viola, o Juve Sarri ).
Tonali, fatte salve le critiche, io vedevo come un sogno Tonali ma a questo Kessie non si può rinunciare.
Per il futuro mi intriga passare al rombo: Kessie basso e bennacer tonali esterni, Chala vertice e due punte.
Meno male per voi/noi che non sono l’allenatore…..
Stiamo schiìsci.
Io comunque sono tranquillo: come ogni buon milanista il campionato mi interessa ma preferisco la coppa e lo scudetto sappiamo dove se lo possono mettere.
Pensiero cattivo: é proprio un campionato da poveretti, però: pensionati della Premier qui sono top player ( penso a Ibra, a Pedro della Roma, più Mikitaryan, smalling….
Corrado ha provato ad applicare un ragionamento statistico alla carriera di Pioli e ci potrebbe anche stare, però la statistica non è sempre una scienza esatta perché si adatta alla relatività dell’analisi dei numeri.
Stando alle statistiche, vittorie di campionati come quelle di Zaccheroni con il Milan nel 1999 o Bagnoli con il Verona nel 1985 non sarebbero dovute accadere. O all’incontrario, prendereste un super allenatore come Lippi per allenare la vostra squadra?
Quindi statisticamente guardiamo un dato favorevole. Pioli nelle partite giocate dal Milan, 51 in tutto, ha una media di vittorie del 58,86%, nella Lazio con 91 partite era stato del 48,35, nell’Inter 27 partite 51,85 e nella Fiorentina con 74 partite del 36,49. Dice tutto e niente, ma agganciato al filotto di 29 partite con 20 vittorie, 8 pareggi e 1 sconfitta, porta la media vittorie al 68,96.
La prima botta di fatto l’abbiamo già presa, anche se in coppa, e mi pare che la reazione non poteva essere migliore.
Comunque condivido quello che diceva il grande Gigi Riva e restiamo sempre sul chi va là.
Oggi su Il Foglio ho letto un interessantissimo articolo del direttore Cerasa dal titolo “Come cambia lo sport senza pubblico e perché un calcio senza tifo aiuta a esaltare i talenti. Viva il campionato, anche a spalti vuoti“.
Cerasa parte da un’intervista di Fabio Capello sul CdS di ieri, dove tra l’altro vede il Milan come una realtà pronta per giocarsi uno scudetto (e qui ci ritocchiamo ancora una volta), e alla domanda del cronista: “Crede anche lei che senza il pubblico il Milan sia cresciuto con più serenità?”. Risposta di Capello: “San Siro quando borbotta si sente. Inevitabile che sui giovani potesse incidere. L’atmosfera ovattata, da accademia, dà loro una mano: possono esprimersi senza la paura e l’ansia di sbagliare un passaggio”. Risposta che sottoscriverei senz’altro.
Poi Cerasa si spinge a confrontare numeri prima e dopo chiusura anche all’estero, paragonandoli con quelli italiani, e chiude l’articolo così. “Lo spettacolo fa parte del calcio, ma lo spettacolo del calcio senza pubblico, uno spettacolo in cui la colonna sonora delle partite diventa la voce nuda dei giocatori, il tocco del pallone, il sussurro dell’allenatore, è uno show per il quale vale la pena pagare il biglietto. E’ uno show che ci sta aiutando a capire chi ama il calcio per quello che è e chi ama il calcio per quello che si porta con sé. Ed è uno show che un domani permetterà ai tifosi di comprendere fino in fondo che fare il tifo e riempire gli stadi può cambiare davvero il futuro della propria squadra. Viva il campionato, anche a spalti vuoti.“.
Interessante e condivisibile.
Purtroppo è finita la pacchia, caro Capello, ché il Maestro Pirlo ha spezzato le reni agli avversari europei, e dall’altra parte del Naviglio SuperConte ha partorito lo schema definitivo, la macchina da guerra inarrestabile, 5 difensori fissi, palla lunga su Lukaku e pedalare.
Speriamo rimanga qualche briciola di gloria anche per gli altri.
Come va l’ansia per questa sera?
Krunic al posto di Bennacer o Tonali mette i brividi.
Il turnover è obbligato, il Celtic di quest’anno è veramente scarso, un affronto per una società così gloriosa.
possimao complicarla solo noi: cerchiamo di risolverla in fretta dato che fa parecchio freddo e c’è pure il rischio nebbia.
eh si, Pirlolandia ieri ha riaperto i battenti. Addirittura il Pirlaestro ha sorriso durante l’intervista post gara! E i prescritti non parliamone, hanno tirato fuori i coglioni. Non tutti perché uno è rimasto in panchina.
Ma del rigore dato alla Lazzie non dite niente? Solo io ho visto un tuffo con saltello, del tipo che fai quando sei in piscina e ti butti in acqua. A me sembra che non lo tocca nemmeno.
Stasera sono molto tranquillo e carico quanto basta. Non ho preoccupazioni particolari, tranne che per il freddo boia che potrebbe creare problemi muscolari. Per il resto penso che ne usciremo bene.
Perchè sentivo i brividi per Krunic?
Post ultimato, tutti di sopra…