Prima trasferta di campionato per i rossoneri; ad affrontare il Milan è il neopromosso Crotone allenato dall’ex Giovanni Stroppa. Tonali, Saelemaekers e Brahim Diaz partono titolari…
I padroni di casa cercano di impensierirci dopo soli 38″ con Messias ma, fatta eccezione per un tiro sul fondo dello stesso Messias al 20′, questo sarà l’unico episodio a favore dei calabresi. Di fatto, dal 7′ in poi il Milan prende saldamente le redini del gioco: si comincia proprio al 7′ con un’incornata di Kjaer e si va avanti con Diaz che costringe Cordaz ad un salvataggio in corner al 13′ e con la traversa centrata da Kjaer al 19′. La squadra dimostra di essere affiatata anche senza Zlatan e gioca a memoria, fermo restando che sembra mancare il colpo finale. Si va ancora vicini al vantaggio al 27′ con l’assist di Theo Hernandez per Rebic (fallo in attacco della nostra punta), al 35′ con il tiro/cross del turco e al 41′ con il campo di testa di Gabbia su punizione battuta da Hakan. La rete che sblocca l’incontro arriva su rigore al 46′: il fallo subito in area da Rebic al 44′ è netto ma l’azione viene rivista al VAR per via di un presunto tocco con il braccio del nostro numero 12; una volta stabilito che si tratta di stop di petto Kessie spiazza dal dischetto Cordaz…
La ripresa inizia subito con un brivido nella nostra area, tuttavia il Diavolo raddoppia al 49′ con Brahim Diaz. La mazzata è però l’uscita dal campo di Rebic per infortunio al 56′ (pare che si tratti di lussazione al braccio). Ante viene sostituito da Colombo; le altre sostituzioni fatte da Pioli sono Bennacer per Tonali e Castillejo per Saelemaekers al 62′ e Leao per Calhanoglu e Krunic per Brahim Diaz all’80’. Gli attaccanti entrano bene in partita (all’86’ il portoghese entra in area e tira in porta, la palla viene respinta e scheggia la traversa dopo un’altra conclusione), l’algerino e lo spagnolo faticano un po’. Si soffre un po’ nei 10′ minuti finali ma si regge. Dopo due turni il Milan affianca il Napoli ed il Verona al vertice…
CONSIDERAZIONI:
La squadra è in forma e i meccanismi sono oliati alla perfezione. Anche senza Ibra la squadra ha gioco e carattere. Sarà fondamentale la continuità. Ora sotto con il turno di Europa League e poi contro lo Spezia a San Siro, cercando di arrivare al derby a punteggio pieno…
20 commenti su “CROTONE-MILAN 0-2”
I commenti sono chiusi.
La vittoria poteva essere più ampia, va detto, e solo l’assenza di una prima punta vera, le parate di Cordaz e un po’ di sfortuna (abbiamo preso due legni) ci hanno impedito di dilagare contro una squadra che ci aveva provato a creare qualcosa nei primi cinque minuti ma poi si è rivelata poca cosa. Detto ciò, a me non sembra che siamo proprio in forma, perché anche stasera, nel finale, siamo calati un po’. In generale a tutti i titolari do una valutazione almeno sufficiente, compreso Rebic che nel primo tempo è stato abbastanza deludente fino al fallo da rigore procurato.
I limiti di questa squadra non stanno tanto nell’undici titolare (che comunque andrebbe migliorato e in fretta, secondo me) o nel lavoro che ha fatto e sta facendo Pioli (il Milan di questo inizio stagione non è, per fortuna, quello di inzio stagione scorsa, e si vede benissimo), quanto nella differenza che ancora c’è con chi ci sta davanti in classifica e nella mancanza di rincalzi adeguati. Giochiamo abbastanza bene e con un certo carattere, eppure, a mio avviso, almeno due delle squadre con cui ci sfidiamo nel raggiungere la qualificazione alla Champions League ci sono superiori, cioè Napoli e Atalanta. Con la Lazio stiamo più o meno alla pari, mentre rispetto alla Roma stiamo messi meglio (anche se ora sta vincendo contro la Juve). In altre parole: si sta facendo un buon lavoro, le cose stanno andando meglio, eppure tutto ciò non è ancora sufficiente. Una stagione senza quarto posto non è una stagione positiva.
Stelle & bidoni
per Kjaer. Eccellente. Avrebbe meritato anche il gol
per Kessié.
per Calhanoglu.
per Castillejo.
per Colombo. Io temo che si andrà ad aggiungere alla stirpe dei Paloschi-Petagna-Cutrone, ma spero di sbagliarmi.
per Pioli.
Pensavo che il Crotone fosse inferiore rispetto ai norvegese, ma non così tanto. Partita “semplice” per questo Milan che ormai conosce i meccanismi a memoria e con tutti i limiti di formazione sa stare in campo con una certa autorevolezza e personalità. Giovedì in coppa l’asticella si alzerà parecchio e servirà la miglior prestazione.
La sfiga continua a perseguitarci con l’infortunio di Rebic (grave anche se senza frattura il recupero non sarà lunghissimo).
Rigore limpidissimo, ma quello che mi fa incazzare di certe direzioni di gara è come un medesimo fallo sia completamente ribaltato da un tempo ad un altro e da una squadra all’altra. Al 20′ del primo tempo Saelemaekers era stato palesemente spinto su un tentativo di rientro in area, ma l’episodio è volato via come se nulla fosse. Esatto contrario a dieci minuti dal termine con il medesimo fallo commesso da Hernandez fuori area che gli è costato anche il cartellino giallo. Se poi alla fine di una partita come questa conti 4 gialli a 1 per noi ti fai per forza qualche domanda.
Kessie (sontuoso e gran rigorista)
Kjaer (che il Signore ce lo preservi)
Diaz (buon impatto e gol semplice, ma non banale)
Gran lavoro, come sempre ultimamente, di Calhanoglu e buon debutto anche di Tonali.
Castillejo (non è proprio in condizione)
Rebic (al di là del brutto e sfortunato infortunio, senza Ibra è un pesce fuor d’acqua)
Pioli stop.
A me è sembrato che la gara sia stata giocata col freno a mano tirato. Molta concentrazione, molto impegno, beninteso, ma senza strafare. Forse la prossima trasferta portoghese ha portato la squadra a risparmiarsi. Almeno spero. Una gara non bellissima, ma matura. La nostra squadra è una bella e giovanissima realtà, e credo che fino alla fine lo dimostrerà. Tuttavia concordo con Corrado, per i primi quattro posti sarà durissima. C’era un altro rigore per noi nel primo tempo.
Kjaer — non che abbiamo rischiato chissà cosa dietro, però lui è sembrato onnipresente.
Kessiè — che diavolo gli è successo durante il lock down?
Diaz — la spunta su altri meritevoli quanto lui, per il gol
Bravo ancora una volta Cala. Bene Saelemaekers, Theo, Calabria, Gabbia. Colombo promette bene, ma deve fare esperienza, troppe volte in fuorigioco. Mi sono piaciuti i pochi minuti di Leao. Mi è piaciuto Tonali. Poco brillante Rebic, però si procura il rigore da campione (ma che sfiga la lussazione!).
Castillejo — non ne ha azzeccata una.
Pioli — i ragazzi giocano l’uno per l’altro, sono ordinati ed equilibrati. Oggi non un granché spettacolari, ma non per colpa sua.
3 stelle: Kessie2 stelle: Kjaer 1 Stella: Calhanoglu 1 bidone: Castillejo
Kessié – un carrarmato in mezzo in campo e rigore perfetto
Kjaer – sempre preciso, puntuale e attento
Chalanoglu – un po’ perso nella ripresa, ma è il fulcro del gioco rossonero. Chi l’avrebbe detto 6/7 mesi fa
Castllejo – continua nel suo inizio difficoltoso
Rebic – mi spiace tabtissimo per l’infortunio e spero torni presto,ma a parte l’azione del rigore non ha combinato nulla
Colombo – è ancora acerbo, ma finire 10 volte (esagero) in fuorigioco vuol dire non giocare con la dovuta attenzione.
Buoni anche Tonali e Diaz
Pioli la squadra anche se un po’ stanca gioca unita.
Ora attenzione e concentrazione giovedì!!!
Partita vinta facile, risultato rotondo che poteva anche essere anche più largo ma va bene lo stesso. Di nuovo una prestazione corale, manovre pulite e tutto sotto controllo. Finora la squadra ha mantenuto un ruolino di marcia ineccepibile.
Ora serve una partita grintosa e lucida in EL per raggiungere la fase a gironi e poi chiudere bene con lo Spezia. Sfruttare poi la pausa per tirare il fiato e, nel frattempo, la Società provveda a puntellare i ruoli che sappiamo essere in difficoltà.
Arrivare verso fine partita con il fiato corto potrebbe essere il segnale che la preparazione sia stata fatta per non avere tutto subito e scoppiare a metà novembre?
Kessie: è un altro giocatore sia con i piedi che, soprattutto, con la testa. E’ ovunque.
Kjaer: sempre più leader della difesa e serietà professionale a vagonate.
Calhanoglu: nell’azione del 2° gol l’apertura no look a Saelemaekers è tanta roba.
Castillejo: non è in bolla, sbaglia molto anzi troppo.
Pioli : niente da dire
Quando ho visto il gomito di Rebic ho pensato alla frattura, meno male che così non è.
P.S. Il predestinato, il prescelto Pirlo ieri ha avuto più culo che anima ma non un cane tra i corrispondenti sportivi ha avuto il coraggio di dire le cose come stanno. Spero continui così fino a sbattere il suo ego per terra.
Il Bodoe è più forte di questo Crotone: anch’io ho avuto l’impressione che ci siamo risparmiati, e non ho mai avuto dubbi che non la portassimo a casa.
Dobbiamo acquisire più cinicità per mettere in ghiaccio prima partite come questa.
Kessie e Kjaer dominatori
Calabria nota di merito per la complessiva concentrazione che ci sta mettendo.
Rebic non mi è piaciuto ma la giocata del rigore vale da sola la sufficienza.
Pioli
Le energie nel serbatoio sono poche, alcuni reparti sono sguarniti e non ci sono margini per un turnover decente, ergo la prestazione solida e “in controllo” di ieri mi ha molto confortato. Gli anni passati partite così, anche quando le vincevamo, era sempre una sofferenza fino all’ultimo secondo.
Kessie
Kjaer
Calabria
Castillejo
Theo
Brahim Diaz
Pioli
Kessie
Hernandez
Rebic (meravigliosa l’azione del rigore – insieme al lancio di Theo)
Pioli, non mi convince il continuo rimescolamento degli attaccanti
Ero stato facile profeta qualche giorno fa quando avevo scritto che in questa situazione nessun campionato sarà regolare. Avevo detto che era una specie di roulette russa e così è.
Stiamo vivendo una vita assolutamente irreale.
14 positivi al Genoa… anche questo campionato prima o poi si fermerà.
È chiaro che del campionato ci frega poco, la paura è che si ripeta un nuovo lockdown e sinceramente sono molto preoccupato.
Questo è il parere del prof. Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova: “Mentre lo studio di Vo’ Euganeo sembrava una facile vittoria di Pirro, quello che sta accadendo al Genoa Calcio potrebbe rappresentare la “Waterloo dei tamponi”.
Dopo poche ore dall’esito di tamponi negativi per tutta la squadra si è assistito a numerose positività con probabili conseguenze importanti sul futuro del campionato di serie A.
I tamponi possono dare, da una parte una falsa patente di negatività e di liberi tutti e dall’altra produrre un esercito di positivi asintomatici. Rischiamo di far circolare soggetti negativi al tampone ma in fase di incubazione che trasmettono il virus e chiudere in casa altri con tampone positivo (o debolmente positivo) che non trasmettono a nessuno.
Occorre rimettere al centro la clinica fatta di segni e sintomi, che unita alla virologia, rimane lo strumento migliore per la gestione di questa pandemia. D’altronde abbiamo sempre fatto così nella gestione delle malattie infettive.”.
Sono sempre stato convinto che la medicina e i medici dovrebbero avere la prima voce in capito sulla cura delle epidemie, mentre si è dato spazio solo alla virologia e ai virologi che sono non sono medici, ma biologi o microbiologi.
E adesso cosa fa la Lega in queste condizioni?
Un nuovo lock down è improponibile, sarebbe il tracollo economico definitivo per il Paese. Il calcio è un’azienda che viene classificata molto in alto a livello industriale (dove esattamente non saprei, esistono pareri discordanti), fermarlo nuovamente non penso sia possibile. Di sicuro il problema è di difficile soluzione. Si sta pensando a un’interruzione di due settimane, che farebbe perdere soltanto un turno vista la pausa già in programma. Vedremo.
Nel frattempo abbiamo preso Hauge per sei milioncini. Se esploderà sarà stato un colpaccio, se fallirà non ci rimetteremo granché: colpo intelligente, se sarà bravo farà il vice Rebic e il cambio durante la gara. Adesso sotto col centrale difensivo. Attualmente si stanno facendo due nomi. Il diciannovenne Fofana, che è molto forte ma costa molto. Tomiyasu del Bologna, che è giapponese, un popolo affascinante ma negato per il calcio; però ogni volta che l’ho visto mi ha impressionato, inoltre costa meno del francese, ha fisico, velocità e duttilità (può fare anche il terzino destro).
Via Paquetà a titolo definitivo per 20 milioni.
Oggi è il 29 settembre (seduto in quel caffè…) ed è il compleanno di Sheva e.. Silvio. Auguri ad entrambi. Un gran bel pezzo di storia rossonera.
concordo con Marcovan, il giovane norvegese è un buon investimento ed il rischio è minimo. Oltretutto in un centrocampo che potrebbe dare opzioni diverse a Pioli.
Il giapponese l’avevo notato pure io e, pur non essendo un fenomeno, conosce già il nostro campionato ed è piuttosto duttile come sottolinea Marcovan. I suoi costi sono decisamente inferiori a quelli dei vari Fofana e Milenkovic. Potrebbe anche essere un diversivo per arrivare a qualche altro nome finora mai svelato.
Poi c’è la questione Chiesa. Se passiamo giovedì e con lo Spezia facciamo ancora tombola, è facile che lo si vada a prendere. Impressione personale.
Fino a fine calciomercato cerco di stare calmo, ma sotto sotto sento friggere i piedi…sperém!!
Fofana al Leicester, meno uno.
A 40 milioni ci sta. Quando un club della Premier vuole un giocatore, l’asta la perdi, è scontato. Per forza economica in primis, ma anche per prestigio del torneo. Accadeva lo stesso alla nostra serie A negli anni ’80. No dico, Zico trentenne all’Udinese…
E adesso sotto con qualcun altro. Non è che non si possa giocare un buon calcio senza Fofana eh (anche se è veramente forte, il bambino).
Ma magari ci prendono Ajer dal Celtic anziché Fofana. Fatto sta che ci serve un difensore centrale come il pane, speriamo bene.E siamo riusciti anche a vendere Paqueta, ottimo. Un centrocampista ed un difensore centrale e credo che possiamo dire seriamente la nostra in campionato.
Non c’è solo la questione economica. Ora siamo avanti (da voi giù in Italia come qua, dove sono io, in Germania) col tracciamento, con le terapie e con i reparti di TI, si fanno più test (magari non ancora abbastanza in Italia, ma l’aumento c’è stato) e si fanno in fretta, inoltre usiamo le mascherine, i gel disinfettanti, conosciamo gli errori fatti nelle RSA e in generale sappiamo di cosa si tratta. Al massimo si può pensare a qualche chiusura geograficamente limitata. Non si chiude tutto un’altra volta, credo di poter dire, e si può stare relativamente sereni.
Sul valore del calcio professionistico in Italia, ogni tanto leggo gente (anche dirigenti sportivi e politici) che dice che è la “terza industria” dell’economia italiana. In realtà, molto ma molto meno: si tratta di un’incidenza sul PIL di meno dello 0,2% (magari un po’ di più se si calcola l’indotto, ma nessuna cifra clamorosa).
Fonti:
Calcio&Finanza
Pagella Politica
Report Calcio FIGC 2019
Report Calcio FIGC 2020