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19 ottobre 1997. Una fase della sfida tra Milan e Lecce (1-2) valevole per la 6ª giornata del campionato italiano di Serie A 1997-1998. Foto tratta da Wikipedia.

Mentre oggi si recuperano le ultime partite rimaste in sospeso causa Covid-19, da domani il campionato ricomincia con la 27a giornata. Mancano ancora le date degli ultimi tre turni di campionato, ma già sappiamo che il nostro Milan, ad esempio, si troverà a giocare i prossimi nove incontri nell’arco di un mese. Si tratta di un tour de force atletico, per giunta in piena estate, che coinvolgerà ogni squadra e influenzerà molto probabilmente le prestazioni in campo.

Metto ovviamente da parte il discorso per cui a dei milionari si può richiedere questo e altro, poiché quando il corpo non ce la fa proprio più, cede anche se il tuo conto corrente è quello di zio Paperone. La cosa che mi chiedo è se una rosa giovane come quella del Milan (secondo Transfermarkt la quarta in Serie A con un’età media di 26,5 anni, dietro solo a Fiorentina, Verona e Sassuolo) possa in questo caso avere un possibile vantaggio rispetto agli avversari più “vecchietti” oppure no. Pensandoci bene, è una delle poche cose che mi chiedo, visto lo scenario sconsolante del Milan di questa stagione.

Ripartiamo, infatti, in ottava posizione, a due punti dalla qualificazione ai preliminari dell’Europa League (nel caso in cui il Napoli arrivi tra le prime sei), a nove punti dalla qualificazione diretta, e a dodici (potenzialmente quindici, poiché l’Atalanta recupererà oggi una partita) dalla Champions League. È in momenti come questo, quindi, quando il passato recente ci deprime e il futuro ci appare grigiastro, che bisogna aggrapparsi alle poche buone notizie, e allora diciamo che quello che riporta stamattina La Gazzetta dello Sport, cioè un budget per il calciomercato di 75 milioni più il 50% degli introiti da cessioni, una cifra tra l’altro che gira sulle testate sportive già da aprile e che quindi può, forse, essere catalogata come notizia con qualche fondamento (o anche come chiacchiera ben costruita, vedete voi), può essere messa nella colonna delle cose positive piuttosto che in quella delle cose negative. Conosciamo la politica aziendale, ovvio: comprare tanti giovani per poi rivenderli e incassare, e nel frattempo migliorare i risultati sul campo. Molti di noi tifosi hanno dei dubbi rispetto a questa strategia. Va però anche detto che è tutto fuorché un segnale di disimpegno, nonché qualcosa di diverso da quello che si viveva qualche anno fa, quando non entrava nessuno se non usciva nessuno. Aggiungiamoci anche il temporaneo rilassamento delle regole del Fair Play Finanziario, che ci hanno impedito di partecipare alle coppe in questa stagione.

Tornando al presente, la formazione di domani contro il Lecce dovrebbe di nuovo basarsi sul 4-2-3-1 che già nel periodo pre-pandemia Pioli aveva adottato, con Leao probabile sostituto dell’infortunato Ibrahimovic. La partita di andata a San Siro fu la prima del nuovo mister dopo l’esonero di Giampaolo e si concluse 2-2, con un gol dei pugliesi al secondo minuto di recupero. Due punti buttati a mare. Cerchiamo di non buttarne altri.

IL PROGRAMMA DELLA 27a GIORNATA

Lunedì 22 giugno 2020
ore 19:30 – Fiorentina-Brescia
ore 19:30 – Lecce-Milan
ore 21:45 – Bologna-Juventus

Martedì 23 giugno 2020
ore 19:30 – Verona-Napoli
ore 19:30 – SPAL-Cagliari
ore 21:45 – Genoa-Parma
ore 21:45 – Torino-Udinese

Mercoledì 24 giugno 2020
ore 19:30 – Inter-Sassuolo
ore 21:45 – Atalanta-Lazio
ore 21:45 – Roma-Sampdoria

18 commenti su “Serie A 2019/2020 – 27a giornata

  1. Io non mia spetto più nulla dal campionato, non mi aspetto una qualificazione in EL ed anzi cerchiamo di fare alla svelta altri 4 punti, anche se 36 sono un bel gruzzolo e gli ultimi anni sono stati sufficienti a salvarsi.

    Mi aggrappo alla professionalità di Pioli (e non ho dubbi) ed a quella dei “ragazzi”.

    Per domani sera firmerei per un pari, ma il Lecce no ed ha giocatori che potrebbero impensierirci.

  2. Anche io, come Zulli, spero che questa stagione disgraziata termini in fretta e, ovviamente, in una comoda salvezza che non pare complicata, a questo punto.

    Il budget che stanno sparando la Gazza e media affini non sarebbe malaccio se speso con criterio, ma ci andrei prudente con i rumors di questo periodo. Credo invece che la strategia ipotizzata nel post sia veramente quella che attueranno Rangnick e soci: giovani di belle speranze comperati a poco e rivenduti a tanto (che non è esattamente ciò che volevamo noi anni fa, come invece è stato detto nei post precedenti: noi esortavamo Silvietto e Adrianone a sostituire i vecchi campioni ormai logori con dei giovani di qualità, invece di quei parametri zero o vecchie figurine che puntualmente arrivavano). Saremo come l’Atalanta o il Chievo, insomma. Wow. Boh, può funzionare, per carità, il calcio è talmente strano che per culo o per bizzarre congiunzioni astrali ogni pezzo di uno strano mosaico potrebbero incastrarsi alla perfezione malgrado nulla all’inizio lo faccia presupporre. Tuttavia io non credo potrà accadere in questo caso, specie con depression Rangnick in panchina (al culo e alle congiunzioni astrali c’è un limite). Ma chissà.

  3. Personalmente da questa stagione non mi aspetto più nulla. Sono già proiettato alla prossima, fiducioso.

    Qualcuno, gentilmente, mi potrebbe spiegare questa storia del “compriamo e rivendiamo”, “siamo come l’Atalanta”?

  4. Qualcuno, gentilmente, mi potrebbe spiegare questa storia del “compriamo e rivendiamo”, “siamo come l’Atalanta”?

    Beh, non mi sembra ci sia bisogno di spiegarlo. Compri giovani promesse, o comunque giocatori potenzialmente forti, se hanno successo li rivendi al miglior offerente. Non è facile eh, occorre organizzazione, competenza e un po’ di culo. Comunque va benissimo, per carità. Per l’Atalanta.

    Se poi pensi che il Milan comprerà giovani fenomeni senza rivenderli appena possibile, è un altro discorso. Io non ci credo.

  5. Io non so cosa faranno a riguardo in società, però vedo che tifosi e giornali sanno tantissimo già. A me non par di aver sentito dichiarazioni ufficiali, ma magari me le son perse.

    Io capisco il pessimismo ma quello che non capisco è la convinzione di questo “next total disaster”. Stiamo vivendo una stagione leggendaria e già sappiamo che chi verrà farà male. O addirittura peggio.

  6. Non sappiamo nulla, né in un senso né in un altro. Si valutano le ipotesi, provenienti dalle uniche fonti a nostra disposizione, i media. In base a esse ognuno emette dei giudizi, pessimistici od ottimistici, i quali sono tutti rispettabili. Il tempo stabilirà chi ci ha visto giusto. Non capisco che cosa ci sia di così incomprensibile.

  7. Praticamente ,fino ad ora, la teoria progetto “Atalanta”, che tra l’altro ci surclassa sotto ogni profilo da diverse stagioni, l’hanno presentata i media. Io aspetto di vedere cosa faranno prima, e dopo giudicherò a conti fatti. Non giudico in base a quello che dicono i media, visto che poi questi sono sempre gli stessi che ne beccano una su mille.

  8. No, scusate, l’età dei giocatori presi la scorsa estate non dovete scordarla però. Molto bassa.

    Aggiungo che il secondo punto su cui lavora Elliott è lo stadio.

    Questi devono rendere il Milan una società che fa profitti e, se (o quando) arriva la buona offerta, rivenderla guadagnando dall’investimento (il prestito a Yonghong Li).

    A me sembra tutto abbastanza chiaro.

  9. Su ragazzi, non siate così pessimisti.
    Alla fine c’è, nonostante questo decennio disastrato, una differenza abissale tra voi e le Atalanta e i Chievo della situazione.
    Voi, per blasone e disponibilità economica (futura, una volta aggiustati i conti), le possibilità per tenere i fenomeni l’avrete ancora.
    Poi se passa il Real a comprare amen. Ma il Real fa da sempre shopping tra le squadre che vincono le Champions’, Barca esclusa.
    Capisco benissimo che l’ottimismo non sia di casa, ma se sono ottimista io che tifo il club sportivo peggio gestito al mondo assieme ai New York Knkcks (puoi anche essere sommerso di soldi, ma se fai una dignitosa Europa League quando va bene la cosa ti fa solo venir l’ulcera), direi che qualche barlume di speranza potere averla pure voi. 😀

  10. Facciamo quanto prima questi 6 punti che ci servono e poi giochiamo per finire la stagione in tranquillità, chè non credo arriveremo nei primi 7.
    Anch’io faccio parte dei pessimisti e non aggiungo altro a quello già espresso da Marcovan.
    Ci sono differenze prodfonde tra quello che una squadra come il Milan dovrebbe fare in sede di mercato e tra quello che invece farà, vuoi per il FPF vuoi per la scelta delle linee guida di Elliott.
    Se dobbiamo aspettare lo stadio di proprietà la transizione sarà parecchio lunga.

  11. Questa è un’altra questione che non capisco. “Noi siamo il Milan”.

    Abbiamo smesso di essere “quel” Milan quando abbiamo venduto Ibrahimovic e Thiago Silva ai saldi speciali. E a dire il vero eravamo in stato comatoso da ben prima.

    Ora quindi, dovremmo fare mercato come se nulla fosse cambiato dimenticando cosa siamo diventati e per cosa siamo passati. In macerie ci hanno ridotti…

    Sono anni che i top player o giocatori affermati non ci cagano nemmeno di striscio (tranne quelli a fine carriera). E anche se volessero venire, noi non li possiamo prendere perché non ce li possiamo permettere.

    Il Milan dei tempi che furono sicuramente avrebbe fatto diversamente. Ma quei tempi, appunto, sono andati e quel Milan è morto e sepolto da un pezzo.

  12. Intendo che siamo una squadra con un certo blasone, un certo seguito e importanza.
    Dobbiamo diventare un’Atalanta? Non è nel ns DNA.
    Che ci compri chi può permetterselo. Il progetto attuale prevede questo? Non mi sembra.
    Altrimenti che si chiuda bottega, che se dobbiamo vivere di ricordi lo possiamo fare tranquillamente senza gli ectoplasmi che vanno in campo da 5 anni in qua.

  13. C’è una verità in tutti i commenti. Il fatto è che sono troppi anni che patiamo, soffriamo e prendiamo bastonate e delusioni. E chiaro che oggi non siamo quel Milan che ciascuno di noi si sente dentro e questa è la frustrazione maggiore. Però il dna è quello. Il palmares è quello e in Italia ce l’abbiamo solo noi. Si deve solo sperare in un acquirente che abbia denaro, voglia, intuito, capacità e fortuna . Minchia! Mica poco.

    Scendendo al piano terra (anche sottoscala alla Fantozzi), ci apprestiamo a un’altra di quelle partite che in queste condizioni sarebbe da evitare di guardare. Spero solo che non ci bastoni un ex.

    Ho letto un twit di coglionesemper che ho condiviso. Arbitra Valeri. L’ultima volta ci ha chirurgicamente messo fuori tre pezzi fondamentali per il ritorno di coppa contro i gobbi (oltre alla perla finale del rigore). Lui è romano e la prossima c’è Milan-Roma. Oggi è diffidato Romagnoli, sarebbe un bel colpetto.

  14. Chi ci comprerà lo farà quando avremo i conti in ordine ed uno stadio di proprietà. E non siamo poi così lontani, tempo al tempo.

    Comunque prendo atto anche di questa altra realtà, ossia il fatto che saremo la nuova Atalanta. Speriamo allora di entrare almeno in Champions l’anno prossimo visto che di Atalanta parliamo…

    Ma bando alle ciance e vediamo che cosa combinano i ragazzi oggi.

  15. siamo una squadra con un certo blasone, un certo seguito e importanza.

    E aggiungerei con un certo fatturato. Che già così, senza stadi e nuovi sponsor che a tutt’oggi il genio sudafricano non ci ha ancora portato, è infinitamente superiore a quello di Napoli, Lazio, Atalanta, squadre che regolarmente ci terminano davanti e spesso e volentieri negli scontri diretti ci bastonano.

    A me non interessa più di chi sia la colpa di questo stato di cose, ci ho passato fin troppo tempo sopra a farmi seghe mentali e scriverne articoli in questi anni. D’ora in avanti me la prenderò con qualsiasi proprietà e dirigenza che non riusciranno a dimostrarmi che stanno facendo bene. Per porre basi solide, quanto meno. Adesso c’è Elliott e, benché un po’ di tempo a disposizione l’abbia avuto, finora non ha fatto affatto bene, ha creato soltanto una gran confusione. Quando farà bene smetterò di criticare. Il tempo della pazienza è finito.

  16. Poca cosa il Lecce, o il Milan ha giocato bene?

    La verità come sempre sta nel mezzo, anzi probabilmente pende più dalla parte che il Milan ha giocato bene, paradossalmente più nel primo tempo, anche se nella ripresa sono venuti 3 dei 4 gol.

    Per easpettiamo il post, ma già preannuncio nessun bidone.

    Anzi uno a Valeri, come si fa a dare un rigore del genere? Fortuna che non è risultato decisivo!

    Concludo con il pensiero rivolto al cannoniere della mia infanzia che ci ha appena lasciato. Grande Pierino, solo quel fuoriclasse di Riva ti ha impedito di giocare più partite in azzurro. Chi se lo scorda la tripletta la sera della finale contro l’Ajax. 😥

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