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Il calciomercato di “riparazione” è finito da poco. Boban e Maldini, con il convinto benestare di Gazidis (per la sforbiciata da 80 milioni ai costi), hanno dato vita ad una vera epurazione. Voluta (e coodiretta), imposta o eterodiretta?

Che fosse già decisa prima di Atalanta-Milan o ne sia una (più o meno) diretta conseguenza per una sconfitta storica e vergognosa (come ricordato da Boban anche alla presentazione di Ibrahimovic), di quegli undici saremo destinati a vederne ben pochi ancora in maglia rossonera.

Boban e Maldini hanno cancellato, di fatto, il disastroso intermezzo dell’ex allenatore dell’Antalyaspor (fatta eccezione per il redivivo Castillejo) e, probabilmente, dell’altrettanto fallimentare periodo Fassonmirabelliano a breve rimarranno solo il turco (onesto mestierante ma professionista serio) e Kessie, per il quale non è ancora stata trovata la giusta squadra pollinglese da spennare. Se, infatti, Saelemaekers confermasse nei prossimi spezzoni di partita le doti di personalità e corsa già mostrate contro il Verona, non passerà molto tempo a che possa panchinare i mediocri Conti e Calabria, andando a formare, con Theo Hernandez, una batteria di terzini di spinta che, con le ovvie e dovute proporzioni (derivanti anche dall’età), non si vedevano a Milanello dai tempi di Cafu e Serginho.

L’epurazione di Boban e Maldini, in uno con alcune operazioni di mercato davvero positive (Theo Hernandez e Bennacer su tutti), merita un plauso, al netto delle esigenze di bilancio che può averla imposta e del grave errore della scelta di Giampaolo, che ha condizionato la stagione. Finalmente il Milan si sta liberando di calciatori di secondo piano (Borini, Suso e Rodriguez su tutti), ormai quasi tutti relegati in panchina, che era stipendiata più della maggior parte dei titolari di Atalanta e Lazio, tanto per fare un esempio. Perché è stato fatto a gennaio e perché così in fretta, si chiede giustamente il tifoso. Una svendita o un’operazione già, in qualche modo, eterodiretta, da una nuova proprietà e/o da un nuovo allenatore?

Se c’era un’esigenza di bilancio al 30 giugno 2020, questa era già nota in estate, per cui l’epurazione (o “svendita”) poteva (e doveva) essere cominciata e/o perfezionata già in quel frangente, in caso contrario saremmo in mano a degli sprovveduti. Che chi sta dietro il fondo Elliott si sia accorto di non poter sostenere più i costi di gestione del Milan e abbia imposto di sfrondare a gennaio è poco credibile e non sostenibile dati di bilancio (stato patrimoniale in primis) alla mano. E’ una precisa scelta strategica sportiva che ha dei vantaggi economici.

Il futuro ci dirà se è stata perseguita ascoltando il guru tedesco Rangnick, di cui ricordiamo un memorabile Inter-Schalke 04 finita 5 a 2 a Milano per i tedeschi, il quale – sostengono in Germania (Bild) – sarà futuro allenatore e direttore sportivo del Milan, con chi sta dietro ad Elliott ancora proprietario ovvero se il prossimo, ormai probabilissimo, sblocco della questione stadio ci rivelerà il nuovo proprietario e, in uno con il medesimo, il sedersi in panchina di una vecchia conoscenza, quel Massimiliano Allegri che forse voleva fortemente lo scambio Paqueta-Bernardeschi nell’ultimo mercato di gennaio.

24 commenti su “Un milanista a Berlino – L’epurazione di gennaio

  1. Come ho già detto, non saprei che cosa pensare delle recenti mosse di mercato. Che non sia stato un mercato di rafforzamento mi pare evidente, Ibra è utilissimo ma non è sufficiente il suo arrivo per definire in questo modo questa finestra invernale. E’ stato chiaramente un mercato di alleggerimento di bilancio. Prima di giudicare positivamente o negativamente il tutto attenderei l’estate, quando forse si capiranno molte più cose. E’ chiaro che se anche in quel periodo continueremo a non capirci nulla e si continuerà ad alleggerire (tremo per Gigio e Theo), un po’ i coglioni cominceranno a girare.

  2. un po’ i coglioni cominceranno a girare

    Solo un po’? Io sono già in assetto elicottero. :rotfl: :rotfl: :rotfl:

  3. Saelemaekers ha giocato poco più di un quarto d’ora, perciò direi che è troppo presto per dire che potrebbe prendere il posto di Conti o Calabria (anche perché, se ho capito bene, quello di terzino è un ruolo in cui si adatta, ma di solito lui gioca a centrocampo).

    Il mercato porta chiaramente il marchio di Gazidis. È vero che tre dei nostri quattro giocatori più anziani sono nuovi arrivi di gennaio, però si tratta di Ibrahimovic (preso chiaramente per dare una sveglia alla squadra, avere qualcuno che ha il colpo per risolvere la partita e che incute timore agli avversari nonostante l’età), un portiere di riserva, e Kjaer, che ci è servito per sbolognare Caldara e per coprire un buco in un reparto in difficoltà a livello numerico. È altresì vero che la società ha capitalizzato dalle cessioni, che si sta facendo piazza pulita delle gestioni passate (ancora una volta, mi viene da dire), e che è chiaro che la squadra è messa in mano a giocatori come Donnarumma (20 anni), Bennacer (22), Hernandez (22) e Romagnoli (25). Nonostante gli acquisti, insomma, rimaniamo una delle rose più giovani della Serie A, secondi solo a Verona e Fiorentina (fonte: Transfermarkt).

    Da un lato bisogna riconoscere che questo era, almeno in parte, ciò che chiedevamo in molti: invece di prolungare l’agonia dei parametri zero e degli amori che fanno grandi giri, e in assenza di possibili grossi investimenti, numerosi erano i tifosi, anche su questo sito, a chiedere almeno di investire sui giovani e di programmare sul lungo periodo.

    D’altro canto, questa stagione ha segnato una battuta di arresto nel miglioramento lento ma progressivo di risultati che il Milan stava tutto sommato avendo negli ultimi anni. La prossima stagione sarà l’ennesimo anno zero. Io ritengo che questo non è ciò di cui avevamo bisogno e che la preparazione e la gestione di quest’annata siano più che discutibili.

    Ci sono, inoltre, le esigenze di bilancio, principalmente legate al Financial Fair Play. Spero quindi, almeno, che in caso di qualificazione (speriamo nel settimo posto, che molto probabilmente sarà sufficiente se il Napoli torna su) si riesca a giocare l’Europa League il prossimo anno. Mi viene difficile pensare a un rilancio senza partecipare per due anni di fila alle coppe europee.

  4. IlGiustiziere, perché?
    Non ti ha convinto il mercato?

    Piatek e Suso hanno chiesto la cessione, di stare in panca nel Milan non ne avevano alcuna voglia e il loro apporto in questa stagione è stato pressoché nullo. Sostituiti da un giovane che valuteremo e da Ibrahimovic, il cui contributo si è già visto.

    Borini, Caldara, Reina, Rodriguez operazioni condivisibili a parte Caldara di cui non approvo la formula. Sostituiti con pochi spicci da Begovic, Laxalt e Kjaer. Non credo ci abbiamo poi rimesso molto.

    Si doveva fare di più? Per provare il miracolo sì ma non si può spendere anche volessimo (FPF), lo sappiamo. A quel punto meglio apparecchiare la rosa al nuovo allenatore e/o proprietà. Hanno deciso che per l’Europa League bastava così.

  5. A me il mercato di gennaio fa arrabbiare principalmente per un motivo: era chiaro che avrebbe fatto bene all’ambiente e allo spogliatoio e se fosse arrivato in estate invece che adesso, forse la stagione avrebbe avuto una rotta ben diversa (nonostante la scellerata scelta di Giampaolo).

    Tuttavia io continuo a sperare nell’ottavo posto. L’Europa League nelle condizioni tecniche (squadra mediocre) ed economiche (spada di Damocle del FFP) sarebbe solo una iattura. Abbiamo poche risorse, meglio concentrarle per il campionato dell’anno prossimo, piuttosto che disperderle giocando l’EL fin dai preliminari di luglio (guardare come sta ridotto il Torino o com’eravamo ridotti noi due anni fa).

  6. Una singola voce di mercato, tale Ragnick, fa traballare all’unisono Padre Pioli e Paolo&Zvone.
    Ma una volta non eravamo la società migliore in Italia per gestione delle beghe interne? E’ passata proprio una vita…

    Tra l’altro leggo che questo tedesco vanta un curriculum rispettabile sì, ma da “costruttore” invece che da “vincente”. Un altro maestro-di-calcio. Ciliegina sulla torta, già un abbandono di panchina per esaurimento nervoso.
    Aggiungiamoci l’essere straniero nel calcio italiano, quindi mettendo in conto tutte le dinamiche di adattamento e comprensione dell’ambiente lavorativo “particolare”.

    Arrivasse davvero da noi, punto adesso un euro sulla fuga entro tre/cinque mesi come Giampy e DeBoer. Testimoni.

  7. Lapinsù, il Torino è in crisi perchè Mazzarri è in bilico da ormai troppo tempo, e si son logorati i rapporti tra allenatore, squadra, presidente. Secondo me un paio di partite a Luglio non fanno tutti questi danni.
    Sono una rottura, certo, ma non possiamo pensare di stare altri anni fuori dal giro europeo, anche “minore” se necessario, senza poi pagarne le conseguenze…

    Cioè, se si palesa un emiro che paga stipendi fuori scala tipo primo Abramovich o PSG, sì, ce ne possiamo sbattere di tutto e di tutti che tanto i giocatori rimarranno lo stesso pure se finiamo in C, in mancanza di questo invece anche la vetrina più scrausa è sempre una vetrina…

  8. Anche a me dell’Europa League frega poco ma credo che i già pochi sponsor che abbiamo si siano rotti le balle di avere visibilità solo in Serie A. Ci dobbiamo tornare in Europa e andare anche in fondo.

    Mi sono informato un po’ su Rangnick, devo dire che quanto dice @Fre è fondato, il rischio c’è. È un guru, un ammiratore di Sacchi, un altro maestro insomma. Un costruttore in piccole realtà da far diventare grandi. Il Milan è una grande realtà diventata piccola. Per quanto mi stia antipatico ribadisco che Allegri è il top. In seconda posizione Spalletti.

  9. Fre, il tuo punto di vista è comprensibile, tuttavia considerando le nostre poche risorse, la partecipazione all’EL implica l’impossibilità di arrivare tra le prime 4 perchè non abbiamo una rosa abbastanza valida per reggere due fronti, anche se uscissimo al primo girone.
    Io preferisco giocare il prossimo anno concentrando le poche risorse per arrivare quarti (perchè è in champions che ci sono i soldi veri che ti fanno tornare grande, vedasi l’Inter) piuttosto che barcamenarmi tra due fronti con la quasi matematica certezza di un ennesimo campionato anonimo.

  10. Lapinsù negli ultimi anni abbiamo avuto parecchie stagioni dove gli sforzi erano tutti e soli concentrati sul quarto posto. Abbiamo visto come è finita.
    Mi spingo a dire: credo che un passaggio di turno epico come quello del Torino di Ventura al San Mames di Bilbao – anche se non porta alla vittoria finale – faccia molto più bene al blasone di una squadra di tante rincorse anonime al quarto posto in serie A.

  11. Io la penso come Fre. È un’illusione in buona fede quella di credere che non giocando le coppe europee si concentrino sforzi e risorse per raggiungere il quarto posto. Innanzitutto, è un discorso che sentivamo questa estate, e ora stiamo qui a guardare la differenza reti con Cagliari e Parma. In secondo luogo, l’Europa League porta, seppure in maniera molto ridotta, maggiori introiti e visibilità (ormai abbiamo l’appeal della Sampdoria nei confronti dei giocatori, non so se si è notato).

    Di nuovo, ragazzi, insisto sul portare la vostra attenzione sull’età della rosa. Questa è gente che non ha esperienza internazionale, a parte Ibrahimovic. Certo, Hernandez ha giocato qualche partita col Real Madrid. Calhanoglu, Musacchio e Kjaer hanno alle spalle qualche partita in Champions League. Qui, però, c’è molta gente che al massimo ha giocato gli ottavi di finale contro l’Arsenal due anni fa, nulla di più. L’esperienza internazionale, la trasferta in qualche rumoroso stadio turco o la batosta contro qualche squadra inglese piena di giocatori strapagati sono cose che contano, che formano i giocatori caratterialmente e anche tecnicamente, a mio avviso. La Champions League fa la grossa differenza a livello finanziario e di immagine, è vero, ma l’Inter (per fare un esempio), prima di tornare a giocarla ha atteso sei anni, di cui tre partecipando all’Europa League.

    Infine, c’è da dire un’ovvietà: a me i tornei piace vincerli, e certamente nelle nostre condizioni è difficile pensare di riuscirci, ma è altrettanto vero che, senza prenderne parte, le probabilità di vittoria scendono inesorabilmente allo 0% (e comunque la vittoria in EL qualifica alla CL, preciserei).

  12. Da un lato bisogna riconoscere che questo era, almeno in parte, ciò che chiedevamo in molti: invece di prolungare l’agonia dei parametri zero e degli amori che fanno grandi giri, e in assenza di possibili grossi investimenti, numerosi erano i tifosi, anche su questo sito, a chiedere almeno di investire sui giovani e di programmare sul lungo periodo.

    Più o meno è così. Però sento il bisogno di approfondire meglio, poiché qualcuno potrebbe ritenere che fossimo tanto ingenui da non sapere che con i giovani si vince una beata mazza. Noi qui si chiedeva più che altro di sostituire gli anziani campioni partenti con giovani forti. Una cosa graduale, in modo da avere sempre un giusto mix fra forze fresche e uomini esperti, non certo un repulisti da svolgere in una singola stagione.

    Concordo sull’Europa League. Quest’anno piacerebbe anche a me una qualificazione. FPF permettendo.

  13. Beh Adamos, dopo la mazzata del campionato buttato alle ortiche nel 2012 e 7 anni di puro calvario (roba bibblica) come mi dovrebbero girare secondo te? Si sopporta, si sopporta, si sopporta, ma a un certo punto non ne puoi più. Non t’incazzi, perchè alla mia età fa male alla salute, ma, forse peggio, perdi stimoli e speranza. Troppe illusioni seguite da cocenti delusioni.

    Per il resto la penso come Marcovan nel suo ultimo commento.

  14. Certo certo Giustiziere,
    però penso che questi ultimi dirigenti che abbiamo ora abbiano pochi margini di manovra a causa delle nefandezze di tutte le ultime tre dirigenze (Galliani, Fassonmirabelli,Leonardo), quindi trattengo molto la mia rabbia su di loro perché si trovano in una situazione quasi obbligata. E se da una parte hanno la colpa grave dell’allenatore, dall’altra hanno fatto i primi due mercati con senso dopo anni e anni. Con senso e logica, poi puoi sbagliare il singolo colpo ma logica sportivo-economica c’è.

  15. Secondo Sky (Baiocchini) potrebbe partire titolare come terzino destro Saelemaekers,anche per il fatto che né Conti né Calabria sono al top. Potrebbe essere la sorpresa.

  16. ieri la Lazio ha pareggiato contro il Verona ed ha perso l’occasione di avvicinarsi ai gobbi. Inutile dire che spero tanto nella lotta a tre, altrimenti rimarrebbe solo un meteorite a rallegrarmi ma al momento è pressocché impossibile.

    L’uscita del nome di questo tedesco per la nostra panchina mi ha sorpreso molto. Intanto per i tempi, del tutto fuori luogo per entrambe le Società, poi per la novità assoluta di questo nuovo profeta. Mi ricorda tanto l’ex maestro di calcio che ha calcato la nostra panca nei mesi caldi, non vorrei mai un altro replay….

    E non mi aspetto nessuna smentita dalla Società che, fin dall’insediamento ufficiale, non ha mai fatto sentire la sua voce.

    Lo sfogo di Commisso è comprensibile, del resto sono anni, decenni, che attorno ai gobbi aleggia una cappa di arroganza, di mancanza di sportività, di prepotenza. Va detto anche che Nedved è sempre stato una “gran figlio di ..” da giocatore e impersonifica perfettamente tutti gli aspetti negativi dei gobbi e il trattamento che gli ha riservato Rocco l’Americano è giusto, corretto e mi ha fatto sorridere parecchio.
    Il secondo rigore mi è sembrato molto forzato per dinamica del fallo e per la posizione. A me sembra fuori area.

    Il belga Saelemaekers non è un terzino ma potrebbe essere impiegato ancora in quel ruolo. In ogni caso l’esordio mi è piaciuto, anche se è molto presto dare giudizi.

  17. Il pareggio della Lazio mi ha fatto piacere perché significa che, pur essendo in formazione rimaneggiata e chiaramente meno forti dei romani, contro i veronesi non siamo stati poi così scandalosi come anche noi stessi abbiamo pensato alle 17 di domenica scorsa. D’altro canto la Lazio, fra le squadre in corsa, è di gran lunga quella che preferirei per la vittoria finale. Spero quindi recuperi i punti persi (non a nostre spese ovviamente).

    Il tedesco. Per carità, se ne stia lassù, dal Sacro Romano Impero accetterei soltanto un Klopp, gli altri crucchi stiano pure dove sono. Sarebbe una cazzata mostruosa assumere Rangnick. Comunque credo sia tutta una bufala.

    Al di là che Commisso abbia ragione o no in merito agli episodi, ha fatto bene. Il sistema italiano è marcio, ormai lo sanno anche oltre Atlantico, e lui ha lanciato un messaggio chiaro e limpido: vi tengo d’occhio. E’ brutto, lo so, ma se non fai così, in Italia, ci rimetti come minimo cinque o sei punti. E’ una cifra che a volte può cambiarti la vita.

  18. Il Verona è veramente ben organizzato e sembra giocare a memoria.
    Proprio per questo hanno mandato Massa per Verona-ratti di Torino, artefice già nella sua carriera di 2-3 storici arbitraggi negativi contro i veneti.
    Scommettiamo che ci scappa il rigorino fuori-area?

    E’ brutto arrivare a questo punto. E per questo stimo Commisso per la sua uscita. Però se arrivi a questo punto e, guardando, le designazioni arbitrali di Inter-Milan scopri Mazzoleni al Var e ti dici “beh, questa è la volta che forse ci aiutano”, qualcosa non va proprio. Non ero così. Sarò diventato dopo 7-8 anni di nulla il tifoso rosicone e complottista, per carità, però ci sono tanti fatti accaduti durante questi anni che mi riportano alle parole di Boggi di qualche giorno fa qui.

    Riguardo a Rangnick, in questo anno e mezzo in Germania (però magari @Corrado potrà smentirmi visto che è qui da più tempo) ho potuto verificare che Bild, il giornale che ha parlato di questa possibilità, almeno sul calcio qualcosa ci prende. Non è certo un giornale tra i più seri ma sul calcio qualcosa ci ha preso. Riguardo al Milan per esempio anticipò tutti quest’estate riguardo al fatto che Kabak aveva scelto lo Schalke 04 al posto di noi. Quindi, poiché ad oggi non ho trovato smentite né di Red Bull né di Rangnick, porrei attenzione a questa voce. L’articolo, comunque, non parlava di “firma” solo di trattative in stato avanzato.
    Concordo che sarebbe un’altra scommessa di cui non abbiamo bisogno.
    E mi ripeterò fino alla nausea: 1) Allegri (se ci saranno le risorse per un progetto più ambizioso) o 2) Spalletti.
    Sento anche parlare di De Zerbi. Sicuramente sta facendo un buon lavoro a Sassuolo e sicuramente è meno scommessa di Rangnick però non è una certezza come lo Spalletti di turno. Non possiamo cannare di nuovo allenatore.

  19. Per carità De Zerbi! Guardate le sue statistiche, la squadra prende, di fisso!, due goal a partita… non sa cosa sia la difesa, quattro partite su cinque regala agli avversari almeno il primo quarto d’ora e l’ultimo, ho perso il conto di quante rimonte/sconfitte abbiamo subito attorno al novantesimo… mai una formazione uguale all’altra, è il classico allenatore che ama che si dica che le vittorie sono esclusivo merito suo, non della squadra o dei giocatori

    Poi, quando gli schemi d’attacco girano ci scappa la goleada, verissimo, ma mi sento di dire con cognizione che “il buon lavoro” di quest’anno sia per la massima parte una botta di fortuna: Berardi tornato un giocatore di calcio, Boga esplosivo. Due giocatori così assieme non ce li ha nessuno nella medio-bassa Serie A.

  20. Secondo me un allenatore deve cercare di adeguare le proprie idee alle capacità dei giocatori. Se hai dei terzini molto bravi a spingere ma carenti in fase difensiva (Theo, Conti, Saele…) devi svincolarli da compiti difensivi e giocare a tre dietro

  21. Io sono un po’ perplesso
    A mio parere le regole calcistiche attuali sono dementi e il fpf impedisce un percorso sinuoso.
    Mi spiego partire da zero come il lipsia o atalanta si può fare… uscire dal giro come big significa avere i costi fissi comunque altissimi e i ricavi sproporzionati
    Vediamo a giugno
    E per vedere bisogna stare concentrati passo per passo: no pensiamo a quello che potrebbe: concentrati sul campionato. Biosgna entrare dove ci sono i soldi.
    Non distraiamoci sarebbe l’errore peggiore

  22. LOL, De Zerbi no, per favore.

    Io in realtà, Adamos, la Bild la ignoro, do al massimo un’occhiata alla prima pagina nelle edicole o quando ne trovo una copia da qualche parte, giusto per capire l’aria che tira (adesso si sono pure indignati per quello che è successo in Turingia, poveri santarellini…). La Bild, i tabloid britannici o il lavoro sotto testata giornalistica di programmi come Pomeriggio Cinque sono attività editoriali che devono essere attivamente boicottate. Ammetto che, per quel che riguarda la Bild, giocano un ruolo anche le persistenti difficoltà che sto incontrando nell’imparare un buon tedesco (però piano piano miglioro, eh! :mrgreen: ).

  23. Se non si era capito non voglio nemmeno io De Zerbi, ciò nonostante, da esterno, posso dire che ha fatto un buon lavoro, che sia per botta di culo – come sostiene Fre – o per bravura ovvero per un connubio di virtù e fortuna (citando Machiavelli), non saprei dirlo. Resta il fatto che si è meritato di allenare una Fiorentina o un Torino, non il Milan. Basta con queste scommesse.

    La Roma è in caduta libera.
    Peccato avere l’Inter a ‘sto giro.
    Comunque mai darsi per vinti e cerchiamo almeno di giocare con il mordente.

    @Corrado
    per fortuna l’avevo già studiata al Liceo, come lingua, altrimenti in questo trasferimento mi sarei trovato in seria difficoltà. Ciò nonostante è stata necessaria una full immersion in giornali, serie TV e film tedeschi per rientrare in carreggiata. Non è un lessico facile da ricordare dopo anni. Ricordi la grammatica ma il lessico, se non lo eserciti quotidianamente, lo perdi. Morgenpost e Berliner Zeitung, a mio parere, sono i quotidiani più semplici da cui iniziare.

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