10 4 minuti 5 anni

Dell’undici titolare che all’andata sconfisse il Verona di misura al Bentegodi, tre giocatori non fanno più parte della rosa del Milan: Piatek (che segnò su rigore, e ora è di scena all’Olympiastadion di Berlino), Suso (sbarcato su una mattonella a Siviglia) e Rodriguez (in cerca di nuovi record di lentezza in quel di Eindhoven). C’è stato, in effetti, un piccolo rimescolamento: sono partiti anche Pepe Reina (destinazione Premier League), Fabio Borini (che sarà proprio oggi, alle 15, uno dei nostri avversari), e Mattia Caldara, ex astro nascente del calcio italiano che in un anno e mezzo a Milano ha visto il campo giusto due volte e ora è tornato dov’era, cioè a Bergamo.

I nostro acquisti sono stati dei ritorni (Ibrahimovic e Laxalt), due giocatori ignoti ai più, credo (il portiere bosniaco Begovic, fino a poche settimane fa arruolato nel campionato azero, e il giovane centrocampista belga Saelemakers), più l’ormai esperto Simon Kjær, che non se la intendeva con Gasperini, a quanto pare.

La cosa interessante è che di questi nuovi acquisti, probabilmente oggi nessuno vedrà il campo dal primo minuto: Zlatan (sempre sia lodato) e Kjaer hanno beccato l’influenza e non risultano convocati, mentre gli altri sono delle riserve. È, quindi, con gli avanzi del Milan di questa estate che oggi, a San Siro, ospitiamo il Verona, squadra neopromossa che in teoria non dovrebbe farci tremare le gambe, ma che in pratica si trova giusto due punti dietro di noi, nella prima metà della classifica, e che con le grandi sì perde sempre, ma con tutte le altre squadre porta quasi regolarmente punti a casa (infatti le sue sconfitte finora sono venute contro Milan, Juventus, Napoli, l’eccezione Sassuolo, Inter, Roma e Atalanta). Ora, poiché io non sono sicuro che il Milan possa definirsi grande al momento, se non esclusivamente per il blasone e forse per la ricchezza della proprietà, guarderei a questa partita con un certo sospetto.

Delle quattro squadre che ci precedono immediatamente in classifica, tre hanno già giocato ieri: Parma e Cagliari, che si sono tolte punti a vicenda pareggiando, e la Roma, che ha fatto una discreta brutta figura prendendo quattro pere a Reggio Emilia. È chiaro che oggi l’occasione per accorciare in classifica è grande. Non vorrei, però, che ad approfittarne fossero i veronesi e non i nostri poco eroici giocatori rossoneri. A San Siro, infatti, ci presenteremo con un attacco leggero di fronte a quella che è, numeri alla mano, la quarta difesa del campionato. Le opzioni in panchina, inoltre, saranno minime (Paquetà, Laxalt e Daniel Maldini). Certo, gli ultimi recenti risultati positivi dovrebbero aver sollevato il morale della squadra, cosa che dovrebbe infondere un certo ottimismo. Fatto sta che quella sensazione, che ci accompagna sin da agosto, di stare per fare un capitombolo proprio non riesce a sparire, nonostante alle spalle il Milan abbia cinque vittorie ufficiali consecutive.

IL PROGRAMMA DELLA 22a GIORNATA

Sabato 1° febbraio 2020
ore 15:00 – Bologna-Brescia 2-1
ore 18:00 – Cagliari-Parma 2-2
ore 20:45 – Sassuolo-Roma 4-2

Domenica 2 febbraio 2020
ore 12:30 – Juventus-Fiorentina
ore 15:00 – Atalanta-Genoa
ore 15:00 – Lazio-SPAL
ore 15:00 – Milan-Verona
ore 18:00 – Lecce-Torino
ore 20:45 – Udinese-Inter

Lunedì 3 febbraio 2020
ore 20:45 – Sampdoria-Napoli

10 commenti su “Serie A 2019/2020 – 22a giornata

  1. Emergenza pura in un momento che è importante per questa stagione.
    Ho molta paura. Senza una punta vera e senza centrocampo.
    Dai! Dai! Dai!

  2. Questo gruppo (poiché grosso modo ancora questo è nonostante l’epurazione) di solito le buone occasioni se le lascia sfuggire tutte. È il momento di invertire la rotta (quante volte l’avremo detta ‘sta frase?). Sono curioso di vedere Leao che cosa combina senza il suo mentore.

  3. Con questi e’ gia’ dura per tradizione, con queste assenze poi…
    Comunque abbiamo lo stesso due cartucce da sparare, Rebic e Theo, speriamo in bene.
    Sara’ una partita sporca, da vincere anche con un autogol al 95simo…

  4. I ratti di Torino, vedo ora, avanti con due rigori. Ahahahahah, non me ne frega un c… di vedere se c’erano, anche fosse a loro li danno sempre.

    Partita durissima la nostra. Magari la risolve Daniel Maldini …

  5. sono curioso anch’io, ma ho letto che Ibra ha preso un palco da 28 posti per vedere la partita, quindi è facile che prima dell’inizio, nell’intervallo e a fine partita possa avere contatti fisici con la squadra e auguro loro di fare bene oggi.

    Francamente poi mi sono rotto il cazzo di leggere cosa pensa Silvietto del Milan, del gioco, degli acquisti e delle cessioni: ha già dato e dovrebbe ricordarsi in quali “buone mani” ci ha lasciato e che è l’unico cavaliere che si è fatto cavalcare in una stanza buia. Ridicolo e patetico.

  6. Mah, la si poteva finire in vantaggio se non si fosse sprecato quel contropiede. È anche vero che alcuni giocatori come Calabria o Bonaventura stanno lasciando a desiderare. Rebic bene in attacco, forse Leao è un po’ troppo confusionario. Castillejo corre, mamma mia se corre.

  7. Il secondo rigore gobbo è… spassoso.
    Ma pasqua doveva farsi perdonare l’espulsione in Atalanta juve di coppa Italia anno scorso, comprensibile no?

  8. A vederla così una occasione persa per portarsi a 5 punti. Ma abbiamo rischiato di brutto con i due pali del Verona. Certo con uno in più per oltre 20 minuti si poteva forse fare di più. Ma in fin dei conti, e mi brucia dirlo, pareggio giusto.

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