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Il Milan sta facendo pulizia. Oppure sta commettendo madornali cazzate, dipende dalle opinioni, che come sempre succede in questi casi sono variopinte. Mi ha colpito soprattutto una cosa del tifo milanista in questo mercato di fine gennaio: in pochissimi si stanno domandando chi arriverà (mancano appena due giorni alla chiusura della finestra), mentre in tantissimi stanno esultando per questa vera e propria epurazione. Non è una critica verso i primi o i secondi la mia, è soltanto la constatazione di una anomalia, tutto qui.

Francamente non so se esultare o adirarmi. Non lo so perché non conosco le strategie societarie. Sicuramente lo scopo principale di queste cessioni è alleggerire il bilancio, ma oltre a questo non posso dire altro.  Non so se per esempio cambieremo proprietario a breve, se Zvone, Paolo, Massara e Pioli saranno ancora ai loro posti il prossimo anno, non so se ci saranno ulteriori cessioni pesanti a giugno. Non sapendo nulla, è difficile formarsi un’opinione solida circa ciò che sarà. E’ tuttavia molto più semplice esprimere un’opinione su ciò che è stato. Questo sì, posso farlo.

Un saluto a Suso. Uno dei calciatori più sopravvalutati della storia del Milan. Non mi piace prendere di mira, insultare i nostri giocatori o i nostri allenatori come invece piace fare ad alcuni, neppure quei giocatori o allenatori che non tollero, e forse per questo non si è notata appieno la mia avversione per lo spagnolo (oppure si è notata lo stesso e non sono stato abbastanza bravo a mascherarla). Ma ormai posso dirlo apertamente: ho accolto questa cessione con gioia, come se avessimo centrato un grande acquisto. In questi anni ho sopportato a denti stretti gli elogi rivolti a Suso da stampa, tifosi, allenatori, riservandogli soltanto qualche critica qua e là e qualche ideale pacca sulle spalle ogni rara volta che il suo unico segno di vita in novanta minuti da calciatore serio ci faceva vincere la partita. Che uno come lui abbia potuto condizionare partite, strategie di mercato, umori della rosa e dei tifosi per cinque lunghi anni resterà per sempre per me un irrisolvibile rompicapo. Gli auguro tutto il bene possibile in quel di Siviglia, più che altro perché in caso di fallimento ci tornerebbe nuovamente fra i coglioni.

Un saluto a Piatek. Una grandissima delusione. Che tecnicamente fosse di una pippaggine disarmante lo si era visto da quasi subito, ma in fondo anche Pippo Inzaghi stoppava malissimo il pallone e non era in grado di scartare neppure una caramella mou; tuttavia, grazie alla caparbietà, al senso della porta e al culo più scandaloso che la storia del calcio ricordi egli segnava a grappoli ed era una costante minaccia per le difese avversarie. All’inizio questo polacco pareva possedere tutte le caratteristiche del nostro grande ex, addirittura senza il suo fisico da giocatore da beccaccino. Era partito pure bene, Piatek, poi si è improvvisamente e misteriosamente bloccato, mantenendo intatte le carenze e perdendo tutto il resto che di buono aveva fatto intravedere. Che cosa sia accaduto in quella testa lo sanno solo lui, i nostri dirigenti e, forse, le persone a lui care. Un po’ mi dispiace, ma così era impossibile andare avanti.

Un saluto a Rodriguez. Generalmente a me piacciono i calciatori veloci. In ogni ruolo, anche in porta. A meno che uno non possegga la tecnica dei Rui Costa, Rivaldo, Redondo, Pirlo, Seedorf e roba simile, se non è sufficientemente veloce mi fa cagare. Mi irrita. Un terzino sinistro poi, deve filare come un treno, per come la vedo io. Sono stato abituato al Maldini prima parte di carriera, a Serginho, ora stravedo per Hernandez, figuriamoci. Non potevo non impazzire di rabbia al cospetto di questo terzino monopiede lento come un paracarro, la cui unica ambizione è sempre parsa quella di svolgere bene il compitino e battere il record mondiale di retropassaggi in una singola partita. Un addio che non mi addolora, per utilizzare un eufemismo.

Un saluto a Caldara. Praticamente mai visto, ricordo a malapena che faccia abbia. Si è distinto soprattutto nel suo ritorno a casa, all’Atalanta, che prima del suo arrivo filava che era un piacere e che con il suo arrivo ha cominciato a perdere. In panchina lui, di nuovo l’Atalanta è tornata alla vittoria. Un vero gattaccio nero.

Infine un saluto a Kobe Bryant, uno degli atleti da me in assoluto più amati di sempre. Mi ci è voluto un po’ per mettere insieme due parole. Kobe era un grande amico per me, anche se ovviamente lui non sapeva neppure che io esistessi. E’ un concetto che soltanto chi ama lo sport in modo viscerale può comprendere, non pretendo quindi di essere compreso da tutti. Come non pretendo che tutti comprendano quanto sia stato addolorato nei giorni scorsi, quanto lo sia in questo momento e quanto lo sarò ancora in futuro. Per lui, per la figlia, per gli amici che hanno perso la vita insieme a lui e per la sua famiglia. Nei giorni scorsi ho assistito al sincero dolore di chi lo conosceva, da compagno e avversario (struggente l’intervista a Shaquille O’Neal, vedere un omone del genere in lacrime è stato terribile), e da un sacco di gente che ne conosceva a malapena le passate gesta ma era comunque colpita da una morte tanto tragica e inaspettata. Nei giorni scorsi ho anche versato qualche lacrima, non ho alcun problema a confessarlo. E sono stato intrattabile, ho persino litigato in rete — cosa che cerco sempre di evitare come la peste — con una veterofemminista del cazzo che continuava a tempestarmi di link riguardanti l’accusa di stupro, poi caduta,  del lontano giugno  2003 (la gente ha davvero seri problemi). Ciao Kobe, mi sei costato tante notti insonni, ma ne è valsa la pena. Grazie di tutto.  

30 commenti su “Saluti

  1. niente da aggiungere, sono pienamente d’accordo con te.

    Ormai eravamo arrivati all’orlo…

    Su Kobe pure io ho rischiato ma di interrompere un’amicizia se avessi risposto ad un post. Ho mantenuto la calma ed ho ignorato. Certe cose meglio dirle in faccia, ad avere la possibilità, e poi vada come vada…

  2. Per quanto riguarda le cessioni mi sembra che la società, oltre a un occhio al bilancio, dia retta a Pioli.
    L’allenatore ha detto che sono meglio 18 giocatori motivati che 22 mezzo scazzati.

    Se c’è bisogno dentro qualche primavera.

    Io sono affezionato a tutti gli ex, mi dispiace che non abbiano fatto bene.

    Kobe, ieri su sky c’era una lunga intervista del 2015.

    Credo che dovrebbero farla vedere nelle scuole, un mantra per l’impegno e l’autostima.

    Non conosco una solo sportivo così ben stimato da tutti. Fenomenale anche in questo.

  3. Da oggi abbiamo “DUE MILANISTI A BERLINO” Adamos e Piatek :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

  4. Un post da sottoscrivere riga dopo riga … concordo sui concetti in tutte le loro sfumature.
    Riguardo il nostro attacco mi sembra demenziale pensare di chiudere la stagione con Ibra, Leao e Rebic volendo giocare con due punte.
    Sarebbe necessario prendere una punta per essere quanto meno numericamente competitivi ( oddio, cosa ho detto) … a meno che … a meno che non si voglia inserire in pianta stabile in rosa Daniel, con la convinzione di farlo giocare in caso di necessità.

  5. Zullida, appena riesco torno a vedere l’Hertha Berlino, perché ho curiosità di valutare Piatek dal vivo. Comunque a Te starebbe più simpatica, come a me, la comunistissima Union Berlin, peccato sia quasi impossibile, sempre, trovare biglietti per vederne le partite (a prezzi umani).

    Marcovan ottimo post.
    Io credo che Boban e Maldini abbiano lavorato molto bene questo gennaio, per le possibilità che avevano.
    Adesso vediamo i due nuovi giovanotti, quello dal cognome inscrivibile e l’americano.
    Avrei preso un altro “Ibrahimovic” a centrocampo ma è evidente, come scrivi, che fino al 30 giugno non possiamo mettere mezzo euro. Magari oggi salta fuori qualche prestito last-minute, vediamo.
    In ogni caso dubito fortemente andremo a recuperare 8 punti alla Roma o all’Atalanta, anche se entrambe le affronteremo in casa, quindi la società ha deciso che questa rosa per prendersi l’Europa League è sufficiente.

    Suso. Suso ha regalato lampi da grande Milan, a quello era rimasto almeno fino all’anno scorso, peraltro direi solo nella prima parte di stagione. Quest’anno nemmeno quello. Troppo poco per condizionare l’intero sistema di gioco. Non è mai cresciuto, anzi è regredito. Buena suerte en Sevilla!

    Piatek? Io ero convinto fosse uomo da 20-25 gol, clamorosa toppata che ha inciso sulla valutazione che feci della rosa del Milan prima che cominciasse la stagione. Vediamo qui in Germania cosa combina.
    Seguo da un anno e mezzo questo campionato.
    E’ un campionato strano.
    Quest’anno ho visto tutte le squadre almeno una volta.
    Rispetto all’Italia quelle scarse, sono a mio parere, più scarse delle ultime in Italia (Paderborn o Fortuna Düsseldorf o Fc Köln per esempio), ma la fascia di mezzo tra il quinto e il dodicesimo posto diciamo è più tosta delle nostre rispettive. Bayern, BVB e Leipzig possono, complessivamente, equivalere a Inter, ratti di Torino e Lazio. Dico complessivamente perché, secondo me, non hanno una squadra forte come i ratti di Torino.
    A livello tattico e di impostazione difensiva, comunque, la Serie A mi pare complessivamente superiore, quindi è più facile segnare (in teoria). A livello fisico e di qualità complessiva vedo la Bundesliga leggermente sopra.

  6. Ed anche Piatek ha lasciato un saluto molto carino nei confronti dei colori rossoneri.

    Peccato che ci sia stata questa involuzione che forse un po’ tutti temevamo rispetto allo scorso anno.

    Peccato anche per il coro dei tifosi che mi piaceva molto pum pum pum , ma peccato soprattutto per la bordata di fischi (meritati n.d.r.) con i quali ha concluso la sua breve parentesi rossonera.

    Ora andiamo avanti e speriamo di concludere nel migliore dei modi.

    Leggendo qua e là sembra proprio che Donnarumma ci saluti, certo se riusciamo a farci almeno 50 mln sarebbe una plusvalenza notevole. Io spero solo che non vada dai gobbi, ma che vada al Real o al Barcellona per fare due esempi.

  7. Serafini segnala Forbes sul possibile acquisto del Milan da parte di LVMH. Articolo interessante.

    Magari!!!!! Speriamo non vi siano subito smentite in merito.

    Comunque io sono convinto che qualcosa sotto ci sia, che sia Arnault o LVMH non so, ma il marchio Milan tira ancora ed io spero che possiamo al più presto tornare competitivi.

  8. Zullida, magari veramente.
    Ho letto che Arnault ha smentito più volte l’acquisizione recente di Tiffany fino a poche settimane prima di concluderla. L’idea di creare attraverso il Milan una sezione “sportiva” di abbigliamento LV spero davvero sia il suo obiettivo.
    Non credo ad un Serafini che prende in giro.
    E ormai sono molte le voci che si leggono di un Allegri allenatore del nuovo Milan LV (non solo Brambati).
    Inoltre Raiola che liquida Elliot mi sembra anticipi qualcosa, come quando liquidò i cinesi.

  9. Di Serafini mi fido, è uno serio. Ne sono certo perché ha sempre specificato chiaramente l’origine delle sue affermazioni, se personali o nate da informazioni ricevute. Le smentite si sono susseguite e mi sono sembrate sì convincenti, ma non del tutto. Non saprei. Tifo affinché una cosa del genere avvenga, però preferisco concentrarmi sul presente, francamente. Allegri devo dire che lo vedrei bene, se non altro per assistere all’esplosione del fegato di Coglionesemper. :rotfl: :rotfl:

    Donnarumma non è da vendere.

    Non vi biasimo se vi intenerite un po’ per le letterine dei partenti, è legittimo, sono stati nostri giocatori. Questo lo premetto affinché nessuno si offenda e poi si perda in giustificazioni di cui non c’è bisogno. Però, per come la vedo io, a noi non servono scrittori, servono giocatori forti e motivati.

  10. Io non ho cura particolare per il gossip, a favore o sfavore che sia.
    Allegri per me è stato la peste nera del Milan. Riprenderlo sarebbe il peggiore viatico

  11. Allegri per me è stato la peste nera del Milan. Riprenderlo sarebbe il peggiore viatico

    Opinioni. Quando uno scrive “per me” o “secondo me” ha tutta la mia stima e rispetto, anche se non concordo con ciò che dice. E in questo caso non concordo per niente. La vera peste di quel periodo non fu certamente Allegri, fu qualcun altro, precisamente il genio che inventò il doppio AD e che bloccò l’arrivo di Tevez, tanto per citare due delle tante stupidaggini commesse da quel tipo. Stupidaggini di cui ancora stiamo pagando le conseguenze. Peraltro nemmeno a me andrebbe a genio Acciuga per dirla tutta: gioco orrendo, minestra riscaldata e altre cose che scriverò nella malaugurata eventualità in cui tale arrivo dovesse concretizzarsi. Ma incolpare Allegri per qualcosa di più di un campionato perso come fanno in parecchi beh, mi sembra francamente troppo.

  12. Allegri si è molto rattizzato e ingabbiato in questi 5-6 anni diventando di un’antipatia rara, anche ai miei occhi …
    ma …

    ma l’ultimo dei responsabili del mancato Scudetto 2012 è lui, a mio parere, mi vengono in mente tra i tanti (1) il Lodo Mondadori (ai piani alti quei premi-Scudetto proprio non li volevano pagare e negli ultimi 3 mesi di campionato ne som successe di cosette strane) e (2) gli arbitraggi indecenti …

    ma se viene, proprio per il suo ego smisurato, non viene per allenare Salamaekers o come si scrive, Krunic, Kessie e compagnia cantante, se viene ci sarà una vera proprietà ambiziosa quanto lui …

    A breve dovrebbe sbloccarsi lo Stadio, quindi sapremo. Se foste un nuovo proprietario ambizioso chi prendereste, tra quelli liberi, per rivincere subito in Italia? Io non avrei dubbi: Massimiliano Allegri.

  13. a noi non servono scrittori, servono giocatori forti e motivati.

    Pienamente d’accordo ed infatti ho concluso i miei post affermando che sia stato meglio che siano andati via.

    Ma per come vivo io il Milan, queste cose mi “inteneriscono” e mi commuovono. Lacrimucce per Van Basten, Groppo in gola nel giro d’onore di Baresi, lacrimoni l’ultima giornata del 2012 e via dicendo.

    Se non vivessi il Milan in particolare ed il calcio in questo modo, penso che non lo seguirei più di tanto.

  14. Riporto, per dovere di cronaca, Milano Finanza sul tentativo di Friedkin di acquistare il Milan prima della Roma qui

  15. Non ho amato Allegri quando era da noi, poi dai gobbi è diventato anche molto ma molto antipatico, mentre dal punto di vista tecnico devo ammettere che, a mio avviso, non ha fatto niente male. Un suo ritorno a Milanello… magariiii… se non altro vorrebbe dire cambio di proprietà e la nuova che vuole investire e riportare il Milan al top

  16. Non mi piacerebbe un ritorno di Carletto, figuriamoci quello della capra. Naturalmente, come sottolinea Marcovan, è il mio pensiero, ma ognuno di noi, non possedendo la scienza infusa, esprime pensieri e opinioni.

    negli ultimi 3 mesi di campionato ne sono successe di cosette strane

    E’ un mio pallino fisso. Il periodo più torbido della presidenza Berlusconi. Poi ci sono stati i cinesi e quant’altro, ma questa è un’altra storia.
    Non sono tra quelli che lo maledice indipendentemente da tutto e non posso dimenticarmi gli anni incredibili che abbiamo vissuto, ma gli ultimi cinque hanno rovinato tanto di quello che era stato.

    Suso non mi ha commosso perché non sono mai riuscito ad amarlo, ma lo ringrazio per le parole e gli auguro tanta fortuna.

  17. IlGiustiziere la penso come te.
    Milan-Fiorentina 1-2 ancora non mi convince e Aquilani è solo la punta dell’iceberg, per me.
    Torbido è l’aggettivo corretto.

  18. Io sono meno severo su Suso. È vero che quest’anno è stato inguardabile e che tra le sue caratteristiche non ci sono la velocità o la capacità di ricoprire una mattonella diversa del campo. È allo steso tempo vero che numerose volte lui ha messo lo zampino in marcature del Milan, da autore del gol o da assistman. Questo va detto. Detto ciò, sono stato favorevole alla sua cessione.

    In generale, non so perché si sia fatto questo repulisti. Forse si pensa che per l’Europa League questa rosa possa essere sufficiente, e quindi ci si è avviati a ripulire un po’ il bilancio, buh…

  19. Attenzione, Pioli in conferenza ha detto che Kjaer ed Ibrahimovic molto difficilmente saranno convocati per domani causa influenza e anche Krunic ha dei problemi.

  20. Si sarà sbagliato. Ibra non è soggetto alle infezioni che affliggono noi comuni mortali.

  21. Marcovan, ho tirato madonne quando ho sentito la conferenza stampa, speriamo vada almeno in panchina.
    E in difesa? Giochiamo con Gabbia o Musacchio recupera? Che iellazza.

  22. cagliari e parma pareggiano, la roma perde.
    domani bisogna vincere a qualunque costo, io credo che Ibra se le cose si mettono male entrerà.

    Domani tra l’altro giochiamo con l’intera difesa in diffida eccetto Theo, e senza Bennacer.

    Ipotizzo un:
    Gigio
    Conti Musacchio Romagnoli Theo
    Samu Kessiè Calhanoglu Bonaventura
    Rebic Leao

    rischiosissimo, o meglio, difficile segnare.
    Spero di sbagliare.

  23. Dario purtroppo non è convocato Ibrahimovic, vuol dire che è stato proprio male.
    Oggi sarà difficile e do per scontato che Borini la metta.
    Impensabile fino a un mese fa poter andare a -5 dalla Roma.
    Forza Vecchio Cuore Rossonero

  24. Ovviamente volevo scrivere Darko, maledetto correttore.

    Che formazione metterei io? Mah, mi pare obbligata onestamente. Primo cambio Paqueta e speriamo tiri fuori finalmente una giocata decisiva.

  25. Sui risultati di ieri pensavo la stessa cosa. Oggi c’é la possibilità concreta di fare un bel salto avanti. E non temo niente anche se Ibra è a casa.

  26. Purtroppo per il miracolo paghiamo che dobbiamo recuperare a due squadre, ci sono anche gli uomini di Bangsbo e ben che ci vada credo saremo a -7 oggi dal quarto.

  27. Piatek alla Bild sul fatto che è finito in panca dopo l’arrivo di Ibrahimovic.

    Piatek: „Solche Schicksale passieren in Mailand. Sie wechseln jährlich die Stürmer. So dass es wohl bei denen eine Gewohnheit ist.“

    “Certi avvenimenti (“cose”, lett. “destini”) accadono a Milano. Loro cambiano ogni anno gli attaccanti. Cosicché ciò è probabilmente da loro un’abitudine”.

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