E’ appena iniziato il nuovo anno con la speranza che qualcosa vada per il verso giusto e taaacc…. tutto è rimasto come prima.
Non che sognassimo chissà quali miracoli con l’arrivo di Ibra che, detto tra noi, ha avuto il pregio di evitare a questa banda di scappati di casa una meritatissima contestazione epica dopo la vergognosa disfatta di Bergamo. Ha anche fatto capire, però, che chi sa giocare a calcio e non è in forma smagliante, può farlo anche da fermo.
I mali di questo Milan sono penetrati troppo in profondità, non riusciamo a estirparli anche se li conosciamo. Sembra che ci sia una predisposizione congenita a far cazzate, a non voler cercare alternative sia in termini di uomini, che di modulo.
Piatek mi ha convinto da tempo che la scorsa stagione per lui sia stata più unica che rara, Calabria ha dei limiti tecnici e ciclicamente deve compiere errori che nemmeno in terza categoria, Rodriguez è goffo, si aggroviglia da solo, incapace di fare la fascia fino in fondo o crossare come si deve, Kessie è indolente ed ha al posto dei piedi due ferri da stiro, Paquetà non ha ancora capito che deve cambiare mentalità e mettere grinta e voglia anche se entra per pochi minuti, Castillejo è sempre per terra a rotolarsi come se l’avessero mutilato, Conti alterna prestazioni buone a vaccate inspiegabili, Caldara è sempre rotto o in riabilitazione perenne, Calhanoglu corre, recupera, ma non incide mai efficacemente, Rebic che è di una inutilità imbarazzante ed è stato fatto passare per uno forte. Per ultimo ho lasciato lui, Suso. Ha un piede solo, sa giocare in una sola posizione, sa fare una sola finta e mi ha sfinito, sfiancato. Non so più come insultarlo.
Poi ci sono Hernandez, l’acquisto migliore di questi ultimi anni e Donnarumma che dopo gli smadonnamenti legati agli scorsi anni per via del rinnovo sta dimostrando di essere davvero indispensabile. E cazzuto. Bennacer, che sta tirando da solo la carretta a centrocampo ma dimostra sempre di avere idee, piedi e voglia.
Non è un elenco esaustivo, lo so, ma solo a ripensarli tutti mi viene un cerchio alla testa.
Servono ricambi di uomini e modifiche al sistema di gioco. E’ assurdo e masochistico continuare a giocare in questo modo autolesionistico. Non siamo più in grado di segnare perché mancano le azioni per concludere, ma mancano anche i tiri indirizzati in porta e non al terzo anello. Manca la precisione nei passaggi, manca la grinta, manca la voglia di entrare in campo anche per una manciata di minuti e mettercela tutta, manca l’orgoglio e la consapevolezza di indossare una maglia gloriosa.
Non mi illudo certo che con Ibra si sia risolto ogni problema, però spero tanto che sia l’inizio per farlo. Servono altri innesti altrimenti anche il suo arrivo si rivelerà inutile e sopratutto mi auguro che ci compri qualcuno realmente interessato, qualcuno che sia identificabile fisicamente, che ci metta la faccia e sappia comandare come si deve.
E se per caso fosse anche francese, giuro che me lo farei andare benissimo.
51 commenti su “Illusioni e certezze”
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Cutrone da noi almeno un signor professionista. Come giocatore gravi lacune tecniche ma in questo Milan ci poteva stare benissimo. Tuttavia serviva una plusvalenza…
Intanto Kjaer al posto di Caldara. Mah. Praticamente l’unico che nemmeno all’Atalanta è risorto. Speriamo almeno sia integro.