Il turno della Befana che va in scena in questi due giorni vede il Milan affrontare domani pomeriggio a San Siro la Sampdoria.
I rossoneri iniziano l’anno con una classifica che li vede più vicini alla Serie B che alla qualificazione a una qualsiasi coppa europea, cosa che ovviamente è molto deprimente, eppure credo di poter dire che il morale dei tifosi sia in leggera risalita dopo il ritorno in maglia rossonera di Zlatan Ibrahimovic. Chiaramente il 38enne svedese non è quello che arrivò dieci anni fa, è una banalità che bisogna tuttavia ripetere per non farsi facili illusioni, però si tratta di un giocatore con mentalità, carattere, esperienza e tecnica tali da poter molto difficilmente peggiorare una situazione che è più che appropriato definire catastrofica.
I principali siti di informazione sportiva lo danno come titolare nel tridente, cosa che mi lascia un pochettino perplesso, poiché Ibra è un giocatore che ha spesso giocato, rendendo al meglio, con un altro attaccante al suo fianco, faticando invece con moduli diversi. Ecco perché preferirei vederlo con Piatek oppure Leao, e con qualcuno a sostenerlo in posizione più arretrata. L’ennesima conferma di Suso (che sta vivendo la peggiore stagione della sua carriera rossonera, va detto) e di Calhanoglu (che ha due anni e mezzo di anonimato alle spalle) vanno invece in una direzione diversa che rischia di non far rendere al meglio il campione appena arrivato dal Los Angeles Galaxy e di lasciare in campo pedine che finora hanno solamente deluso.
Col ritorno di Hernandez sulla sinistra, l’unica casella su cui pare ci siano dubbi da parte di mister Pioli è quella di mezzala destra, con tre giocatori a contendersi il posto: Paquetà, Kessié e Krunic. Io tenderei a far fuori l’ivoriano, preferendo il brasiliano, decisamente il più tecnico tra i tre, anche se il bosniaco nel Milan zlatanista 2.0 mi fa venire in mente un altro sgraziato ma volenteroso centrocampista che tanti anni fa, grazie all’allora numero undici, riuscì a guadagnarsi l’appellativo di Nocerinho.
Sono, queste, solo suggestioni, sia chiaro, eppure viene da dire che forse ora è davvero il tempo di provare qualcosa di diverso, di tentare di rimescolare tutto per far sì che il nostro attempato salvatore della patria renda al massimo da qui a giugno, magari ponendo le basi per una stagione di minor sofferenza per il prossimo anno.
Parlando invece dei nostri avversari, la prima cosa da dire è che la Sampdoria di Ranieri non è quella dello scorso anno. Quagliarella si è spento e il sortilegio operato da Di Francesco ha lasciato a lungo i genovesi in fondo alla classifica. Nelle ultime dieci giornate, però, con la nuova gestione, i blucerchiati hanno conquistato dodici punti in dieci partite, che sono un bottino non eccezionale ma sufficiente a farci capire che non si tratta della squadra allo sbando che vagava per i campi della Serie A nel mese di settembre.
Come andrà domani e da qui fino a maggio nessuno lo sa. L’unica cosa certa da dire, però, è questa: bentornato, Maestro, e che tu sempre sia lodato.
IL PROGRAMMA DELLA 18a GIORNATA
Domenica 5 gennaio 2020
ore 12:30 – Brescia-Lazio
ore 15:00 – SPAL-Verona
ore 18:00 – Genoa-Sassuolo
ore 20:45 – Roma-Torino
Lunedì 6 gennaio 2020
ore 12:30 – Bologna-Fiorentina
ore 15:00 – Atalanta-Parma
ore 15:00 – Juventus-Cagliari
ore 15:00 – Milan-Sampdoria
ore 18:00 – Lecce-Udinese
ore 20:45 – Napoli-Inter
22 commenti su “Serie A 2019/2020 – 18a giornata”
I commenti sono chiusi.
È vero, il Maestro non potrà di certo peggiorare una situazione che con Bergamo ha toccato il fondo ma che era già disastrosa da prima. Come ho già detto, male che vada vedremo un po’ di numeri in più, il resto, poco o tanto che sia, sarà tutto di guadagnato. Aggiungo che una maggior fisicità ci serviva come il pane (e ce ne servirebbe dell’altra). Tuttavia, ripeto cose già dette, senza aggiustamenti tramite acquisti e cessioni intelligenti, lo svedese potrà concretamente fare pochino. Godiamoci il suo romantico ritorno, ma senza pretendere troppo, insomma.
D’accordissimo col boss.
Godiamoci qualche suo gol, qualche bella giocata e qualche assist, ma non facciamo l’errore di pensare, che salvi d’un botto, baracca e burattini.
La stagione purtroppo e’ andata a puttane e sarebbe un miracolo centrare l’ EL, che ovviamente non entusiasma nessuno.
N.B. Per Danilo
Nel post precedente mi hai citato in merito a una canzone.
Praticamente non ho capito una mazza, a cosa ti riferivi…..
Non mi piace per niente il 4-3-3 con Ibrahimovic.
Donnarumma
Conti
Musacchio
Romagnoli
Rodriguez
Krunic
Bennacer
Bonaventura
Paqueta
Leao
Ibrahimovic
Ovviamente Hernandez non Rodriguez, lapsus inspiegabile :rotfl:
la scossa l’ha data, certamente, ma penso che nessuno sano di mente possa pensare che ora tutto sia a posto così.
Sono veramente molto curioso di vederlo all’opera. Tremo alla sola idea di cosa possa dire a chi si metta a giocare a cazzo o svogliato.
Leggo che sul mercato siamo in movimento, per ora in difesa, ma abbiamo sempre più bisogno a centrocampo. Siamo all’inizio, speriamo bene.
Rincon era la canzone su ibra che hai postato. Sei proprio Rinco… glionito! Ah ah ah.
Io mi trovo a Bologna e domani il treno per Pescara alle 10 se arriva in orario e considerando che da Pescara al mio paese ci sono 35/40 minuti di auto, dovrei farcela a vedere la partita dall’inizio.
Da ibra aspettiamoci il giusto, certamente se gioca vuol dire che è in forma.
Buona Epifania a tutti.
Non so chi sia piu’ rinco dei due, ma non mi risulta d’aver postato canzone su Ibra.
Dimmi dove che controllo.
A meno che mi hanno, come cacchio si dice, hackerato ?
O shekerato……….ah ah ah
In effetti la canzone, di Rocco Hunt, l’aveva linkata Mabell…
Rinco più o rinco meno, mi sa che siamo una cifra… io capofila.
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Io avevo notato subito l’incomprensione, ma sono rimasto zitto per vedere fino a che punto sareste arrivati. :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
pure io :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
https://youtu.be/NZKQxgE9Q9k
Ho proposto ai nostri tecnici di ridenominare il blog in VILLA ARZILLA.
Tornando al Milan, a quanto pare giocherà Piatek e non Ibrahimovic.
Io avrei schierato la formazione indicata da Adamos, con l’attaccante polacco pronto a subentrare a Ibra, ma vabbé, sarà una questione di forma fisica, chissà.
Chiedo venia, ma parte la mia rincoglionaggine, mabell è un altro della vecchia guardia conosciuto su MBC e forse per questo mi sono confuso. Cerco di arrampicarmi sugli specchi…
Come dico al mio titolare quando scherzando mi prende un po’ in giro per i miei 60 anni: io intanto ci sono arrivato, ora arrivaci tu. Ah ah ah
Ecco , qua dentro altro che cacciavite d’oro, propongo il rincoglionito d’oro !
Bestemmie per Davide Massa (solita bravura nell’indirizzarci contro più episodi non eclatanti) e Suso.
Al 60esimo direi Donnarumma migliore in campo, ed ennesimi probabilissimi 90 minuti filati in campo per quelle pippe di Suso e Chalacoso, avranno ereditato l’archivio segreto di Andreotti, io non vedo altra spiegazione…
Donnarumma 7
Calabria 4,5 (pazzesco il retropassaggio suicida del secondo tempo)
Musacchio 6+
Romagnoli 6+
Hernandez 5,5
Krunic 6
Bennacer 5,5 (il compitino, mai un taglio a cambiare gioco, MAI)
Bonaventura 5,5
Suso 3 (la prestazione più indecente che abbia mai visto dai tempi di Blomqvist)
Piatek 5
Calhanoglu 6
Leao 6,5
Ibrahimovic 5,5 (di testa le prende quasi tutte ma in un paio di situazioni in area non dà la scossa)
Paqueta 4 (ok, lo fanno entrare a 6 minuti dal termine e gli girano i coglioni evidentemente, però non legge una situazione difensiva dormendo su una seconda palla e sbaglia tutto lo sbagliabile, ARIA)
Pioli 5 incomprensibile giocare con Suso, incomprensibile.
nemmeno una squadra di morti come i ciclisti siamo riusciti a battere. Cani!!
Li farei dormire all’esterno sui campi di Milanello questi zozzi.
Leao 6,5 scusate ma non concordo, veloce, volenteroso quanto vi pare ma ormai clamorosamente un Niang senza cresta in quanto a senso del gol, un centravanti vero almeno lo specchio lo centra soprattutto se solo davanti al portiere…
Chiudo facendo notare che – al 90esimo e col Milan “in pressione” alla ricerca del gol – i sampdoriani lasciavano sempre almeno cinque metri di spazio a Suso, ben consapevoli che non ne avrebbe indovinata mezza neppure per sbaglio… ma pure da prima… si faccia lui (lo spagnolo) delle domande, e se le facciano pure allenatore e Società
Tutti di sopra, posto pubblicato… ^_^