Sono ancora instupidito dallo spettacolo offerto dalla finale di Wimbledon svoltasi domenica scorsa. Alla fine di quella partita non avevo parole, e francamente faccio molta fatica a trovarne anche adesso. Chi non ama e non segue il tennis non può capire ciò che è avvenuto, ma dovrebbe per lo meno tentare. Perché questo sport è straordinario, unico. Al di là della particolarità del geniale sistema di punteggio, che premia la solidità mentale, la tenacia, la concentrazione nei momenti importanti più che il numero di punti messi a segno, e della complessità tecnica e atletica che lo caratterizza, non sarebbero sufficienti le poche righe di un post per spiegare compiutamente la diversità, la bellezza di questo sport, né per tentare di far comprendere ai non appassionati il perché di tanta esaltazione da parte nostra di fronte alla grandezza di ciò che sta facendo quel trio di leggende casualmente nate incredibilmente più o meno nella stessa era. Tifo Federer dal 2003, folgorato dal suo talento e dalla sua eleganza allorché trionfò a Wimbledon per la prima volta; sono trascorsi sedici anni, una vita. Due anni dopo è apparso Rafael Nadal e pochi anni dopo ancora Novak Djokovic. Due maledetti rompiscatole, meno baciati dal dio del tennis rispetto a Roger ma dotati di una tenacia e una fame esagerata, due che in un primo momento ovviamente detestai. Ma quando col trascorrere del tempo mi resi conto della portata di ciò che quel trio stava facendo per il tennis e per lo sport in generale, pur continuando a rammaricarmi per le sconfitte di Roger contro i suoi acerrimi rivali cominciai a rispettare e ammirare questi ultimi in modo viscerale. Perché capii che senza Djokovic e Nadal, Federer avrebbe avuto una carriera assai più breve, e che senza Federer, Djokovic e Nadal non sarebbero migliorati così tanto nel corso delle rispettive carriere. Capii che senza uno soltanto di questi tre, questa lunga, straordinaria, irripetibile storia di sport non sarebbe mai potuta essere scritta. Sedici anni, come ho detto sono una vita. In questo lasso di tempo il trio delle meraviglie si è portato a casa l’ottanta per cento dei cinque tornei principali (i 4 Slam più le ATP Finals), quelli che ogni bambino sogna di vincere almeno una volta nella vita quando impugna la racchetta per la prima volta. Un misero venti per cento lasciato a grandi campioni come Wawrinka e Murray, a un Agassi a fine carriera e a qualche altra ottima meteora come Del Potro, Cilic, Gaudio e Nalbandian. Mai accaduto nella storia di questo e altri sport, e mai più accadrà.
Detto ciò, sono incazzato nero. Perdere dopo cinque ore, avendo sprecato due match point e messo a segno complessivamente più punti dell’avversario brucia maledettamente. E’ bene precisarlo.
Ora torniamo ad attendere i botti del mercato milanista. Che ancora non si vedono, né si sentono
54 commenti su “Una meravigliosa storia di sport, unica, irripetibile”
I commenti sono chiusi.
Adoro Federe, perchè è impossibile non amarlo. L’eleganza e la perfezione pura. Se vuoi insegnare tennis a un ragazzino gli fai vedere i suoi filmati.
Tifo Djokovic, perchè è rossonero come me, perchè è dotato di un’empatia sottile, ma alla lunga accattivante, e perchè è l’esemplificazione della dedizione, della tenacia e della ricerca della perfezione estreme.
Non sopporto il terzo. Solo muscoli, forza e… tic. Chiacchiericci su presunti doping (non ci credo, ma è costruito stile Agricola) e un’antipatia galoppante. Due terzi dei suoi slam sono al Roland Garros, terra rossa, segno evidente di una limitatezza dovuta al fatto che su quella superficie emerge prepotente la forza fisica.
é uno sport meraviglioso che, purtroppo, negli ultimi anni ho potuto seguire sempre meno, di cui mi sono innamorato ai tempi di Pete Sampras e Steffi Graf.
ho sempre amato Wimbledon e quindi non posso che preferire fra tutti Federer.
paradossalmente quello che mi piace di meno è il tifoso rossonero.
Giustiziere, concordo con te sulla scarsa simpatia e in parte sulle caratteristiche per così dire “muscolari” di Rafa. Nemmeno io credo al doping: l’Atp non si è mai curata più di tanto dell’eventuale pericolo, ma nel caso dello spagnolo credo si tratti soltanto di fisico eccezionale e tanto, tanto sacrificio. Non concordo sul limitare a forza fisica e caparbietà le sole ragioni del successo del maiorchino, il quale, se se serve, mette spesso in campo anche notevoli doti tecniche (insomma, non batti Federer 24 volte su 40 soltanto con la forza fisica, qualsiasi sia la superficie nella quale lo affronti).
Apprezzo enormemente Nole, rossonero sfegatato, estroverso, oltretutto serbo (non ho mai nascosto la mia passione per gli atleti dell’ex Jugoslavia). Stando ai freddi numeri sembra il più forte dei tre, gli scontri diretti dicono un 26-22 contro Federer e un 28-26 contro Nadal, ma bisogna anche dire che è anche il più giovane, il che non è un vantaggio da poco. Come grandi Slam è più indietro, ma si sta avvicinando pericolosamente: 16, contro i 18 di Rafa e i 20 di Roger. Non è uno che lascia molto spazio allo stile e allo spettacolo, ma anche lui, come Rafa, è tecnicamente assai sottovalutato da media e tifosi, e vado fuori di testa per questo.
Roger è Roger. Il tennis. Sa fare tutto, e lo fa senza sprecare una goccia di sudore, soltanto utilizzando il preziosissimo e inimitabile braccio,oltre a una tecnica da mostrare fino allo sfinimento nelle scuole tennis. Ha avuto la sfiga di incontrare sul suo cammino due cannibali da par suo, ma secondo me è stato il dio del tennis che così ha voluto, altrimenti Roger avrebbe ucciso per anni l’interesse per questo sport, oppure, come ho scritto nel post, si sarebbe ritirato prematuramente per mancanza di stimoli.
Scusate, ma quando comincio a parlare di questi tre non smetterei mai.
Io non mi aspetto botti dal mercato, ma domani c’è la finale di Coppa Africa e sono curioso di vedere Benasser.
I tre sono grandi, ognuno in modo diverso: certo l’eleganza di Federer è rara, ma la forza mentale e fisica degli altri due…
Più che altro mi sembra che la finale abbia dimostrato che il tennis moderno non è solo forza, ho visto colpi di grande raffinatezza.
Ha ragione Newcombe, articolo di oggi corsera, con le racchette di legno…
In attesa di altri fenomeni, ogni generazione ha i suoi
Attenzione Marcovan, perché negli ultimi 8 incontri tra Federer e Nadal lo svizzero ha ne ha vinti 7 e l’unico che ha perso è stato a Parigi quest’anno sulla terra rossa. Potrebbe essere anche un segno che con l’avanzare dell’età prende il sopravvento chi possiede più tecnica.
Nadal contro Nole degli ultimi 17 incontri ne ha vinti solo 4 e tutti su terra rossa.
Diciamo pure che gli scontri diretti degli ultimi cinque anni per lo spagnolo sono stati una disfatta e considera che Nadal ha solo un anno in più di Djokovic.
Infine non sarà solo un caso se Federer a Wimbledon ha battuto Nadal 3 su 4 mentre a perso 3 volte su 4 contro Djokovic. Sono prevenuto forse, ma i due veri mostri secondo me sono Roger e Nole. Nadal ha vinto molto, ma è anche molto limitato rispetto agli altri due.
anch’io, l’ho visto contro la Nigeria e mi ha impressionato devo dire.
Grande forza fisica nonostante la stazza inferiore rispetto agli avversari.
Un movimento continuo in entrambe le fasi.
Velocità notevole anche palla al piede.
Ottimo sinistro sia nei calci da fermo che a palla in movimento.
Buonissima visione di gioco.
Se non hai visto la partita con la Nigeria questo a mio parere riassume abbastanza bene
https://www.youtube.com/watch?v=Q8Vv1V0gWB4
Perdonatemi ma, con tutto il rispetto per Bennacer, a me piacciono di più gli acquisti del Milan femminile …. 😉
Stine Hovland
Beh Giustiziere, era normale che il più muscolare dei tre potesse rallentare prima. Ma sta proprio qui la grandezza di Rafa: con un tennis come il suo, sta durando nel tempo in modo incredibile a giocarsela alla pari con due extraterrestri. Significa, che pure lui è un extraterrestre.
Su Bennacer non mi sbilancio, per ora resto al fatto che è retrocesso con l’Empoli. E che con questa rosa, a meno di sorprese da parte appunto di Bennacer o magate di Giampaolo, in questo momento — e sottolineo in questo momento — non siamo da prime quattro.
Nel frattempo, Veretout alla Roma. Ora, siamo tutti d’accordo che non siamo di fronte a un fuoriclasse, ma se è vero che questo era un nostro obbiettivo è un brutto segnale. A meno che non fosse un depistaggio e abbiamo in mano qualcun altro, nel qual caso mi taccerei.
Veretout a me piace, se è ufficiale alla Roma un po’ mi da’ fastidio. Ci sarebbe stato bene, nel caso, nel nostro centrocampo.
Non possiamo andare oltre certe cifre per la legge del ratto francese, ogni buon risultato di bilancio è un grimaldello in meno del futuro SA. Rimango perplesso in questa ottica come già detto dall’investimento per Theo Hernandez ma MI FIDO DI MALDINI.
Riguardo a Bennacer preciso che ho visto forse la sua terza partita intera contro la Nigeria. Non ne deduco sia io nuovo Iniesta ovviamente, limitandomi a quanto ho visto nella singola prestazione è stato mostruoso ai miei umili occhi, che non significa nulla di più e nulla di meno.
Veretout a me piace, se è ufficiale alla Roma un po’ mi da’ fastidio. Ci sarebbe stato bene, nel caso, nel nostro centrocampo.
Anche a me non sarebbe dispiaciuto.
Però mi sembra una nuova prova del fatto che la società non accetta, ricatti, giochini, o aste.
Vuoi venire? Siamo qui.
Vuoi fare il furbo? Non sei il tipo di giocatore che cerchiamo, a prescindere dalle caratteristiche tecniche.
Anche perché, con tutto il rispetto, ma sei veretout, mica iniesta…
esatto idem per Sensi.
Neanche io mi aspetto colpi, ma eventuali rinforzi molto mirati chiesti da Giampaolo (magari dopo che avrà valutato i nostri talentuosi ma discontinui Suso e Calhanoglu).
Bisogna farsi passare la crisi di astinenza da adrenalina da calciomercato.
Poi, per carità, i fulmini a ciel sereno, d’estate *capitano*
Maaaa… spero di essere smentito ma le perplessità aumentano
Ragazzi, lo dico per il vostro bene: lasciate perdere le voci su Modric. Prende dodici cocuzze, noi abbiamo appena rifiutato di rilanciare per una mezzala da 2,5 annue. Va bene che Modric è Modric e Veretout è Veretout, ma evitiamo di farci prendere per i fondelli dai colleghi di Zazzaroni.
Vado controcorrente: sono contento che Veretout sia andato alla Roma.
Non mi sembra molto più forte di un Bonaventura o di un qualunque altro nostro centrocampista in rosa.
E poi fatemi capire: noi saremmo morti di fame perchè prendiamo un 19enne dall’Empoli retrocesso e la Roma è la regina del mercato perchè prende un 26enne che si è salvato all’ultima giornata?
Calma e sangue freddo, ragazzi, il mercato è lungo. Probabilmente rimarremo insoddisfatti e la rosa sarà lacunosa, ma non fasciamoci la testa prima del tempo.
Io la penso più o meno come Lapinsù. Veretout avrebbe aggiunto poco alla nostra rosa.
Più preoccupante è la serie di no che il Milan sta ricevendo sul mercato.
Per Torreira l’Arsenal non ha voluto, sostanzialmente, trattare.
Ceballos preferisce andare all’Arsenal (e a seguirlo c’è anche il Tottenham).
Veretout, come abbiamo detto, va alla Roma.
Seri del Fulham pare sia già del Galatasaray.
Segnalerei, infine, che Bennacer non è ancora ufficialmente del Milan, e le trattative delle scorse settimane si sono dilungate per via di ulteriori richieste economiche del giocatore.
Il prossimo passo qual è? Farsi sbattere la porta in faccia da uno svincolato? Trovare San Siro chiuso la domenica?
Ora, sarcasmo a parte, siamo ancora a metà luglio, per carità, e non voglio dire che quello che sta accadendo sia decisamente preoccupante, però, ecco, considerato che, non dico tra i titolari, ma almeno in rosa manca un difensore centrale (e Klopp non vuole svendere Lovren), e che non è ancora chiaro (almeno a me) come ci si voglia muovere per i ruoli di seconda punta e trequartista, a me la situazione sembra un po’ stagnante, forse troppo. Vediamo…
Diciamo che i casi sono due: tutti ‘sti tipi non li abbiamo mai trattati veramente, e allora non c’è da preoccuparsi; oppure li abbiamo trattati e ci hanno schifato o ce li hanno soffiati, e allora sì, c’è da preoccuparsi. Tertium non datur.
Benasser ha un dinamismo che spero sarà contagioso…
Credo che la strategia sia semplice, non accettiamo oggi e in futuro “aste”
Questo ha dei pregi nel lungo periodo e dei difetti nel breve.
L’importante per me è riuscire a vendere 1/2 bene, e mi sembra difficile
è una situazione molto strana. Stando a quello che si legge pare che la Società non accetti valutazioni di calciatori fuori logica e non sia propensa a pagare commissioni spropositate agli intermediari. Credo che non ci sia nulla da obiettare a questa scelta che, oggettivamente, può portare anche a dei 2 di picche. Ma è assolutamente condivisibile.
Francamente non mi interessa molto il no di un Veretout (che poi sembrerebbe non dato da lui ma dalla sua Società di appartenenza) che non è un fenomeno per il quale stracciarsi le vesti o quel Seri che è stato accostato al Milan da tre/quattro giorni a questa parte.
Ricordo solo che oggi giravano voci di un interesse per Dybala e Modric. Mancano solo Neymar o Messi: stiamo calmi e sereni perché credo che buona parte dei nomi che girano sono buttati là tanto per attirare l’attenzione di qualche boccalone.
Credo la società abbia pensato questo.
Bennacer deve ancora compiere 22 anni, è un prospetto, investiamo un “tot” (in proporzione allo status di retrocesso in quanto potremmo, forse, rivenderlo al quadruplo tra un paio di anni.
Veretout è un buon giocatore, forse buonissimo, ma ha 26 anni e quello è, non diventerà Iniesta o Pirlo, quindi o arriva ad una cifra alla Krunic o aria.
Rispetto questa decisione, nel caso, anche se ripeto per me Veretout è buonissimo ma di Veretout a cifre inferiori se ne trovano (credo).
Modric non verrà al Milan, stiamo a quanto ha detto Gazidis, ricordiamoci sempre la sua intervista.
A meno che il Milan non sia stato mai ceduto effettivamente ….. (complotto on) 😉
Detto questo, ad oggi, chi abbiamo ceduto di importante?
L’anno scorso siamo arrivati o no ad un punto dal quarto posto?
Per ora abbiamo un terzino sinistro in più (18 milioni di euro staccati sull’unghia) e Krunic + Bennacer al posto di Jose Mauri e Bertolacci.
E’ un upgrade?
Siamo migliorati rispetto all’Atalanta che non ha fatto nulla? Roma e Lazio si sono mosse al punto di starci davanti?
Ragioniamo su questo secondo me.
Bakayoko.
ma infatti. Io sono dell’opinione che la squadra dell’anno scorso fosse già buona:
abbiamo avuto una crisi infortuni a fine 2018 (causa panchina quasi inesistente)
e abbiamo avuto una crisi di personalità dal derby in poi.
Eliminando una delle due eravamo terzi. Io credo ci manchi poco.
Eh ma non dev’essere buona soltanto la squadra, intesa come undici titolare, deve essere buona la rosa, o per lo meno devono esserlo almeno 16 o 17 elementi di essa, specie se si devono affrontare tre competizioni, come nel nostro caso lo scorso anno. Se poi l’undici titolare non è neppure un granché (non sono affatto d’accordo sul definire buono il gruppo dello scorso anno), è facile pensare che il quinto posto a un punto dal quarto sia stato un miracolo, e come tutti i miracoli sarà difficilmente ripetibile.
Non manca affatto poco a questa rosa. Bakayoko, con tutti i suoi difetti, e anche se quando ha capito che non sarebbe stato riscattato ha sbroccato, è stato il migliore e ha tenuto su la baracca per tutto il campionato o quasi. Zapata e Abate, che hanno coperto alla grande le gravi emergenze, non ci sono più. Abbiamo ottantasei terzini sinistri. Un esercito di costosissimi portieri. Abbiamo finora preso due centrocampisti dal retrocesso Empoli e un terzino sinistro di cui non avevamo bisogno, o per lo meno che non urgeva. Molti giocatori inseguiti da noi saranno pure invenzioni giornalistiche, ma alcuni ci sono proprio sfuggiti, e non parlo di Maradona, parlo di gente come Veretout. Voglio dire: Veretout!
Non voglio fare il pessimista a ogni costo, ma neppure vedere una realtà che non esiste. Come ripeto sempre, non possiamo fare altro che basarci su ciò che si vede da fuori in questo momento: non è un quadro roseo, suvvia. Poi manca un mese abbondante alla chiusura del mercato, la dirigenza avrà le idee chiare, una linea ben precisa da seguire, avrà piani B, C, D, E, depistato e agito sottotraccia, ma, visto da fuori, non sembra affatto.
PREMESSA:
A mio parere il 99.9% delle notizie di calciomercato che circolano sul Milan sono cazzate inventate di sana pianta dai giornalisti perchè la società non fa filtrare niente, neppure una indescrizione piccola piccola.
Prendiamo ad esempio il caso di Hernandez: Maldini vola a Madrid, per una settimana ci raccontano che il Milan vuole Ceballos, poi prendiamo Hernandez. Dimostrazione che la stampa non sapeva niente, per l’appunto.
Se usiamo lo stesso metro per il caso Veretout, chi ci assicura che i vertici Milan-Fiorentina fossero per il francese? E se invece stessero trattando un altro giocatore? O magari la cessione di un nostro atleta? Io non mi sento di escluderlo, anzi lo reputo molto probabile.
Detto questo, la rosa attuale è numericamente coperta in tutti i ruoli tranne il difensore centrale (con Caldara ancora rotto, ne abbiamo solo 2). Considerato che non facciamo le coppe e abbiamo vincoli di bilancio stretti, credo che senza cessioni, sarà impossibile pensare di comprare nuovi giocatori.
In quest’ottica credo sia importante ricordare una dichiarazione di Giampaolo in conferenza stampa: disse che voleva del tempo per valutare TUTTI i giocatori in rosa.
Il che mi fa supporre che ci siano alcuni giocaotori e ruoli che devono essere valutati prima di muoversi sul mercato.
Mi vengono in mente alcuni casi abbastanza evidenti:
1- Chi sarà il trequartista: Suso, Calha, Paquetà?
2- In che ruolo giocherà Suso: come trequartista? Oppure come seconda punta? oppure sarà ceduto?
3- Qual è il futuro di Andre Silva? E’ l’unica seconda punta di ruolo che abbiamo, quindi se non verrà confermato bisognerà comprare un’attaccante da affiancare a Piatek.
Ovviamente nessuno può sapere se la società stia allestendo una squadra competitiva, tuttavia finora ha seguito linee molto precise e francamente condivisibili:
A) Rinforzo il centrocampo sguarnito dalle tante partenze
B) Compro un terzino sx più dinamico in attesa di cedere Rodriguez
C) Cerco un dif centrale
Per tutto il resto, aspetto che l’allenatore abbia valutato i giocatori in rosa e poi mi muovo di conseguenza per cedere i “bocciati” e per comprare eventuali ruoli rimasti scoperti.
L’approccio è quello giusto, secondo me, poi ovviamente la differenza la faranno le scelte sui singoli giocatori, perchè anche il minimo errore di valutazione può lasciarci col culo per terra.
Sky dà Bennacer per fatto e finito – per quel che vale, lo mette nella casella “acquisti” del Milan, non in quella “trattative”.
Ad oggi l’Atalanta è più o meno ferma, l’Inter sulla carta è salita di livello – più per la panchina che per il campo.
Questo per chi ci è arrivato davanti.
Per chi ci è arrivato dietro, invece:
Lazio ferma, Roma molto attiva a centrocampo ed in difesa (certo speriamo Mancini NON segue la parabola di Conti e Caldara…), ma ha smontato di fatto l’attacco.
Poi le incognite che rischiano di scoppiare, come le abbiamo noi le hanno pure i nostri avversari.
L’Atalanta quando ha giocato l’EL ha pagato caro in campionato, vedremo quanti punti si mangerà la CL.
L’Inter chissà che non abbia un rigetto improvviso del trapianto bianconero appena subìto, magari al primo pareggio o sconfitta del “salvatore della Patria” che si sono messi in panca.
La Roma è un cantiere, l’allenatore un nuovo arrivato, la Società è in rotta coi tifosi.
Diciamo che per il quarto posto partiamo tutti in un gruppone senza gerarchie già stabilite…
L’Inter è salita di livello anche in campo con Godin e Barella. Ora si devono sbarazzare di Icardi e trovare un’altra prima punta.
È vero però che per il quarto posto, sulla carta, c’è un gruppone di almeno quattro squadre, tra cui il Milan.
Dalla Roma sono partiti in tanti (Manolas, De Rossi, El Shaarawy), altri partiranno o potrebbero partire (Olsen, forse Dzeko), e sta comprando (Pau Lopez, Spinazzola, Mancini, Diawara, più Veretout) e, considerando anche il cambio di allenatore, onestamente mi viene difficile valutarla.
La Lazio ha fatto, secondo me, un buon colpo con Lazzari. L’Atalanta ha ceduto Mancini e preso Muriel (e qualcun altro che non conosco).
Come disse quello (vado a memoria), siamo di bassa statura, ma non ci sono giganti attorno a noi.
Per fare cassa e fare almeno un ottimo acquisto, venderei Donnarumma (fratello incluso) perché alla fine con Reina per una stagione siamo coperti. In alternativa, Suso (per motivi soprattutto tattici).
Io mi appello ai grandi classici: don’t worry be happy! di Bobby McFerrin
e poi mi appello anche a un po’ di storia: se fosse per i titoloni l’inter avrebbe dovuto vincere almeno 10 scudetti in più, tutti da giugno a settembre e la Juve avere più CL del Real, anche queste vinte tutte tra luglio e agosto.
Se penso ai titoli di 20/25 anni fa all’arrivo dei quattro Aiaci… Kluivert, Davids, Bogarde, Raizinger…. e anche quello era un ajax spaziale.
Se fossi nei gobbi mi terrei le mani strette sui gioielli di famiglia!
Io spero, anzi imploro, che arrivino giocatori vecchio stampo, e per vecchio stampo intendo “uomini veri”.
L’esperienza di Panzone mi è bastata e se oggi per miracolo arrivasse Neymar penso che vomiterei.
Non mi faccio cullare dalle parole ma da chi le dice: Aivan, Zorro e Maldini devono essere la nostra stella polare!
Vero, vero, pensavo solo a Godin e mi son scordato Barella.
Anche se… l’Atletico che lascia partire il suo capitano e simbolo, addirittura nell’estate in cui perde Griezmann, qualche dubbio mi sale… speriamo sia un Vidic, uno Sheva formato Chelsea, ma ci credo poco.
@Corrado
Sono un grandissimo estimatore di Bakayoko e ho sempre scritto in queste pagine che dobbiamo trovare il suo alter-ego, come titolare, al netto delle caratteristiche differenti.
Volevo sottolineare che non stiamo cedendo nessuno, cioè al momento non abbiamo fatto cassa con nessuno, a differenza di quanto si vociferava.
Mi sembra che la figlioccia bergamasca dei ratti di Torino qualcuno abbia perso, e che la figlioccia plusvalentizia romana dei ratti di Torino non abbia fatto un upgrade tale da superarci, tantomeno la Lazio.
Quindi, al momento, pur avendo perso Bakayoko ci vedo in piena lotta per il quarto posto con la Roma. Lazio e Atalanta dietro.
@Marcovan
Non sono d’accordo sia stato un miracolo il quinto posto ad un punto dall’Inter e dall’Atalanta l’anno scorso.
Il livello del campionato in Italia è quello.
Anche una squadra piena di difetti come il Milan ci arriva.
L’Atalanta va in Champions per un accordo con i ratti di Torino, l’Atalanta da noi battuta 3-1 a Bergamo per dire.
Siamo ancora nel gruppone Roma-Lazio-Atalanta-Torino per il quarto posto, si può arrivare ottavi come quarti.
Questo il mio parere ad oggi 18 luglio ore 17.22.
https://www.facebook.com/SkySport/videos/446602672761297?s=1569630931&v=e&sfns=xmwa
Mabell, io non riesco a vedere il link del video.
Ne approfitto per salutarti, uno degli utenti migliori che ricordo del vecchio MBC.
Per ora solo colpi …. mancati! Non voglio sembrare pessimista ma ci stanno sfuggendo tutti.
Il mio cruccio più grande Sensi, spero vivamente di sbagliarmi nella prossima stagione, ma a me piaceva tanto.
Lo so non possiamo spendere ed avere fiducia, ma per ora…. 😐 😐 😐
https://www.milannews.it/primo-piano/sky-il-milan-piomba-su-angel-correa-con-la-regia-di-mendes-in-uscita-silva-e-cutrone-339851
Mi auguro che ancora una volta la stampa stia prendendo l’ennesima cantonata, perchè spendere 55mln per un attaccante di 24 anni che in carriera ha segnato la miseria di 30 gol in 178 partite, mi pare una colossale cazzata.
In questo momento di depressione leggere l’editoriale di Serafini è stato un piccolo conforto. Piccolo, piccolo.
ho letto anch’io l’editoriale e mi è piaciuto parecchio. E’ in linea con quanto penso anch’io.
Leggevo di questo Correa ma non ci trovo niente di particolare. Penso sia uno dei tanti nomi buttati nel pentolone, tanto prima o poi uno giusto lo possono anche indovinare. Per la legge dei grandi numeri, ovviamente :seghino:
Serafini ha scritto cose pesanti sulla categoria cui appartiene.
“Conosco bene i meccanismi che governano mentalmente direttori e redazioni e credo di non essere lontano dalla verità. Riassumendo, c’è una discreta malafede in giro. Bisogna prenderne atto. Rispondendo con eleganza, nel tempo e sul campo.”
Gli fa onore, conoscendo il corporativismo sfacciato tipico di quel mondo. Ma in Serafini il milanismo viene prima di ogni altra cosa, e non avevo dubbi.
Sono cose che comunque abbiamo sempre detto anche noi, passando talvolta per paranoici. Ma era evidentissimo che il Milan non stesse simpatico ai media di settore italiani. Il motivo? Boh. Forse è come dice Serafini: frustrazione per i tanti anni di potenza mediatica berlusconiana. Poi sì, ci sarà anche un po’ di tifo, d’altronde anche i giornalisti hanno una squadra preferita. Ma credo che questo conti in misura minore.
“A volte leggo obiettivi che non sono nostri e vengono considerati mancati acquisti poi”(Paolo Maldini)
Penso invece che tutti questi “no” – in trattative realmente avvenute, non in quelle di pura fantasia o attribuite di default al club – li abbiano detti per primi Maldini e Boban. Niente aste, niente ricatti, niente colpi di testa per giocatori che possono cambiare gli equilibri soltanto crescendo. Un mercato oculato e importante, perché alla fine sarà importante, in sintonia con le idee dell’allenatore: questo mi aspetto e questo ho la netta impressione che stia accadendo.
Auguro a Lotito la stessa carriera di Zamparini, che oggi ha avuto il suo massimo splendore. E non scrivo altro, che non ho soldi da sprecare in cause.
Bennacer è retrocesso con l’Empoli ma, nonostante questo, ha vinto la Coppa d’Africa ed è stato eletto miglior giocatore del Torneo. Bravo!
Direi che è una bella notizia e le cose belle vanno anche rimarcate. Quanto meno non porta sfiga. Speriamo continui a far bene anche al Milan.
non ho visto un solo cazzo di giornale sportivo parlare del buon colpo di mercato del Milan con Bennacer. Solo Di Marzio ha fatto i complimenti alla Società per il suo acquisto.
Per il resto, le notizie più importanti sono altre. Le solite: Uanda e Maurito, Gonde ingazzado per il mercado dell’inda, il cicciocentravanti gobbo Pippita in uscita. Fanculo tutti.
Bennacer nelle 4 partite intere che ho visto mi ha impressionato.
Che sia retrocessa la sua squadra, non lui, non cambia di una virgola il valore del singolo.
Per me ha delle caratteristiche che ci mancano e può fare bene.
Leggo che vuole prendersi solo una settimana di vacanza ed aggregarsi già il 30 con la squadra.
Ecco lo spirito giusto, con questo spirito puoi avere la fame da Empoli e giocare in questo Milan, riuscendo (e avendo voglia di) seguire Giampaolo.
Leggo pure che Andre Silva verrebbe ceduto e arriverebbe Angel Correa dell’Atletico Madrid.
Per quello che ho visto di Angel Correa in questo momento rappresenta, in ogni caso, un upgrade su Silva attuale e non mi baso sui numeri dell’ultima Liga, dove Silva finché è stato titolare ha fatto la prima punta mentre Correa sempre l’ala destra, o quasi sempre dello schema non proprio offensivo di Simeone. Correa è veloce e salta l’uomo. Non mastica la posizione venendo incontro alla palla ma detta il passaggio, spesso per vie centrali.
Mi ricollego a quanto scrisse Marcovan sul post di Theo.
Sembra che la dirigenza voglia gente veloce e di gamba. Correa segue Theo.
Ecco perché forse Suso sarà ceduto.
30 milioni per Silva sono 30 milioni più del suo valore.
Se le cifre sono queste, la cessione del portoghese è un autentico miracolo
Lo adoro già, sembra un berlinese, non capisci mai se è un CEO o un senzatetto.
Bennacer über allen. :winner:
lo credo anch’io, ma il Monaco è un altro mondo (per nostra fortuna).
Noto che, fino al momento in cui Andrè ha salutato i compagni, nessuno sapeva niente dell’operazione
Io vi dico che questo modo di operare in questa estate a me piace moltissimo.
Allenatore capace con gavetta ma nessuna carriera roboante alle spalle.
Acquisti sinergici allenatore-dirigenza non roboanti, non per fare audience.
Silenzio assoluto prima di ogni operazione.
Falliremo? Ok ma ex ante questo modus operandi lo adoro.
‘nfatti.
Dovremo imparare a prendere con le pinze tutte le indsicrezioni di mercato sul Milan perchè al 99% si tratterà sempre di fantasia senza alcun aggancio con la realtà