Il campionato è terminato da pochi giorni, ma sembra sia trascorso un secolo. Sono accadute un sacco di cose importanti, che inevitabilmente ne porteranno altre. Si sono dimessi sia Leonardo sia Gattuso nel giro di poche ore ma, benché le voci circolassero da tempo per entrambi, l’ufficialità ci ha investiti con la stessa violenza di un pugno nello stomaco. Circa il destino di Rino avevamo già molte certezze: da persona genuina quale è, aveva lasciato ingenuamente trapelare qualcosa in conferenza stampa un paio di mesi fa; inoltre la mancata qualificazione in Champions aveva sciolto ogni dubbio residuo. Ignoro se si sia dimesso lui o se sia stato invitato a farlo dalla società, se ne sono lette di tutti i colori; quel che so è che, comunque sia andata, il suo è un addio che ci può stare. Non mi accoderò alla stessa retorica che è stata sprecata dopo la notizia, sbrodolata anche da parte degli stessi che gli hanno buttato addosso quintalate di merda per un anno e mezzo. Gli vorrò bene per sempre, è risaputo e non c’è bisogno di un ulteriore interminabile pippone per ribadirlo.
Di Leo si era cominciato a parlare soltanto da qualche giorno, improvvisamente. E devo ammettere che il suo addio mi ha sorpreso. E confuso. Leonardo è un tipo particolare, ormai lo conosciamo come le nostre tasche. E’ un cittadino del mondo, uno che non ama mettere le radici troppo a lungo in un posto, anche se si tratta di un posto che fondamentalmente ama. Di lui sappiamo anche che, se gli girano i coglioni, ci mette un secondo a piantarti in asso e a mandare a donne di facili costumi anche un buon progetto. Nessuno comunque sa con certezza — come nel caso di Rino — come realmente siano andate le cose. L’ipotesi che va per la maggiore è che l’ormai ex DT abbia deciso di dimettersi in seguito a divergenze con Gazidis sulla linea operativa da seguire. Mi sembrerebbe una bufala, se non fosse per la particolarità del personaggio che ho descritto poc’anzi. Tutto può essere. E se tutto può esserci perché mai non potrebbe essere reale la versione che la mia fertile fantasia mi ha ficcato nel cervello? Dopo lunghe riflessioni e non senza una certa emicrania finale ho partorito questo: il Milan era in una situazione di grave emergenza grazie ai magheggi cinesi, e c’era bisogno urgentissimo di trovare qualcuno che conoscesse l’ambiente, che tappasse in qualche modo le falle e pilotasse la nave fino al cantiere di Gazidis (libero soltanto a fine anno, è bene ricordarlo), dove si sarebbe provveduto con calma ad avviare i lavori di ricostruzione. Credo che Leonardo sapesse tutto dall’inizio e fosse d’accordo. Ho fatto galoppare troppo la fantasia? Boh, forse non lo sapremo mai, oppure lo scopriremo fra qualche anno, in una biografia o in una lunga intervista-confessione. E allora si dirà: caspita, diavolo di un Marcovan…
Veniamo alla nostra nuova situazione. Nel comunicato ufficiale dove viene annunciata la rescissione del contratto di Gattuso, è contenuto il seguente, interessante trafiletto:
“AC Milan ora guarda al futuro nel segno della continuità, della stabilità finanziaria e della crescita sostenibile.”
Mi pare che non ci sia bisogno di tante parole per chiarire quali siano le intenzioni del fondo speculativo Elliott e quale sia la missione di Ivan Gazidis. Continuità significa che ora comincia il vero progetto e si proseguirà decisi per quella strada; stabilità finanziaria significa che occorrerà mettere a posto i conti; crescita sostenibile significa che si tenterà di migliorare, ma senza fare il passo più lungo della gamba.
Nessun proclama di carattere sportivo, ed è bene che da questo punto di vista ci mettiamo il cuore in pace per un po’ di tempo. Da tifoso, questo, unito alla notizia delle due dimissioni, mi ha provocato quel senso di sgradevolezza di cui ho parlato a caldo, nei commenti. Da persona ragionevole devo però ora convenire, a freddo, che probabilmente la strada scelta da Ivan il Terribile sia quella più sensata e percorribile. L’FPF potrà non piacere, io stesso ho sempre sostenuto sia una cagata pazzesca, ma esiste, altre squadre hanno fatto salti mortali per rispettarlo, ed è impensabile che esse non insorgerebbero se per noi, per la nostra bella faccia, venissero apportate modifiche al fine di agevolarci. Dobbiamo pagare un passato recente e meno recente di gestioni assurde, di bilanci costantemente in rosso, di mancate partecipazioni in Champions, di stipendi faraonici ai vari Mesbah, Taiwo, Traorè, Bertolacci, Montolivo e compagnia cantante. Dieci anni e più di stonzate non si cancellano in pochi mesi. Pensare di fare la guerra all’UEFA, e soprattutto pensare che Singer sia intenzionato a farla, è assurdo.
Quali siano dunque gli obbiettivi della proprietà e chiaro, quale sia invece la strategia scelta da Gazidis per centrarli non ancora; per ora esistono soltanto le solite congetture mediatiche prive di credibilità. Se la strategia è, come dicono, soltanto quella dei giovani da valorizzare per poi, se sarà il caso, generare plusvalenze, devo essere sincero: mi fa cagare. Anche perché il mago sudafricano dei fatturati dovrà dimostrare di saper fare qualcosa in più di questo per meritarsi il cospicuo stipendio. Valuteremo senza preconcetti il lavoro che verrà svolto, anche perché altro non possiamo fare. Ma attenzione, sono più di dieci anni che veniamo presi per i fondelli, siamo molto, molto stanchi: il rischio che viriamo in massa su sport spettacolari come Curling e Padel è altissimo.
Attendiamo le prossime mosse. C’è da sostituire i dimissionari, c’è da scoprire se Paolino imiterà i due amici o se resterà, e se sì, con quale incarico. Poi ovviamente chi di dovere dovrà fare mercato. Sarà un’estate interessante.
82 commenti su “Strategie”
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Io non penso che Maldini stia ancora riflettendo, se avesse voluto dire di “no” lo avrebbe giä fatto.
Da molte fonti nazionali si riporta che il ritardo sarebbe dovuto alla composizione del suo staff, credo sia verosimile a questo punto che voglia attendere, il Milan, un comunicato ufficiale a staff dirigenziale e tecnico completato.
Viceversa sarebbe dilettantistico da parte del Milan attendere 10 gg una risposta, seppur da uno come Maldini, in questa fase fondamentale di preparazione della prossima stagione ma, ripeto, non credo sia in questo modo.
Il servizio di ieri su Report, a me, ha messo un po’ di imbarazzo.
Non tanto perchè riguarda il Milan, che in realtà è vittima, quanto perchè apre un piccolo squarcio su un universo che noi poveri peones del tifo ignoriamo.
Quando ero ragazzino negli anno 60 il peggio che potesse capitare, per un giocatore, era prendersi un accendino, una lattina… ora non so quali pressioni bisogna sopportare. Vedi la vicenda Quagliarella a Napoli
E per quanto sia politicamente mirato il servizio apre altri dubbi… per esempio: la “visita” a casa dell’ex suocero del ministro degli interni è casuale?
si finisce per essere vittime del circuito complottista per cui “tutto è possibile”…
Per quanto riguarda Maldini, da Peone, mi sembra che Gazidis voglia mettere le carte sul tavolo una dietro l’altra: DT, DS e allenatore.
“La pazienza, la perseveranza e il sudato lavoro creano un’imbattibile combinazione per il successo” ( Hill)
OT: Esattamente vent’anni fa iniziò l’agonia e il calvario dell’unico grande campione di ciclismo che ho profondamente amato. Una vita scandita dalle sfortune e dalle ingiustizie che non gli furono e non gli sono tutt’ora riconosciute.
Tutte le volte che rivedo qualche filmato delle sue magiche imprese non posso non commuovermi. E’ più forte di me. E’ qualcosa che sale dal profondo e che in un certo senso rivive tutta la sua disperazione.
Che fosse attaccato ai nostri colori è un dettaglio, ma forse significa molto più di quanto non riusciamo a capire.
Pantani è stato un campione irripetibile. Il più grande scalatore che abbia mai visto, ma anche gli anziani con cui parlavo in quel periodo mi dicevano di non averne mai visti di fenomeni del genere in montagna. Non avrebbe avuto bisogno di doparsi per scalare, per lui il Tourmalet o il Mortirolo erano una passeggiata domenicale in famiglia. Purtroppo, non c’erano solo montagne al Tour e al Giro, e comunque se voleva reggere quasi un mese a quei ritmi un aiutino era obbligato, inutile fare gli ipocriti. Ma non faceva uso di determinate sostanze più di altri, questo è certo. Non parlo di ciò che non so, come sempre, ma la puzza si sentiva da lontano, e pian piano il marcio sta venendo fuori. Mi dispiace se ho dubitato di lui (sono stato incazzato con lui per molto tempo, lo confesso), mi dispiace tantissimo.
Tornando a noi, mi piacerebbe scrivere un post per commentare qualcosa, ma tutto tace. Continuo a essere infastidito, pur sperando che tutto sia definito e vogliano annunciare l’organigramma per intero. Giampy è come un dente da togliere, meglio farlo in fretta.
Pantani rimane un’emozione unica, qualcosa di indescrivibile, ero molto più giovane e i pomeriggi a casa, con mio fratello, quei pomeriggi in cui era in programma una salita, tutto si fermava, nell’attesa che il pirata si togliesse gli occhiali e la bandana e partisse …
Tornando al Milan io continuo a pensare che se le caselle fossero così “semplici” (Sarri coi ratti, Giampaolo con noi) tutta quest’attesa non ci sarebbe.
La mia sensazione è che i ratti aspettino un pesce più grosso (magari si aspetta la sentenza contro il Manchester City?) e che il Milan aspetti chi sceglieranno i ratti come allenatore. In pratica Sarri mi sembra l’opzione C dei ratti (dopo Guardiola e forse Pochettino) mentre forse è l’opzione A del Milan che ha sempre pronto come piano B Giampaolo.
Altrimenti tutta questa lungaggine non me la spiego.
Sia Sarri che Giampi sono sotto contratto.
Sarri per me sta alzando la posta: vuole intorno intorno ai 9
Più di Allegri
Dato che ha le spalle coperte bluffa
Giampi al contrario avrebbe anche già firmato ma junior esige pecunia
vediamo chi cede prima
“Il CFCB, UEFA Club Financial Control Body Adjudicatory Chamber ha sospeso i procedimenti contro l’AC Milan, in merito al mancato rispetto dei requisiti del break-even durante l’attuale periodo monitorato nella stagione 2018/19 che copre i periodi di segnalazione che terminano nel 2016, 2017 e 2018.
La sospensione del procedimento rimarrà in vigore fino a dopo l’emissione dei procedimenti CAS in corso relativi alla sanzione imposta al club per non aver rispettato il requisito di pareggio per i periodi segnalati che terminano nel 2015, 2016 e 2017“
Si può leggere tra le righe che se il Milan accetterà il nuovo pronunciamento del Tas, che stavolta dovrà direttamente irrogare la sanzione (magari con un break even al 2022) allora la Uefa dichiarerà improcedibile per carenza di interesse il secondo procedimento?
O forse semplicemente c’è un negoziato in atto …
Il nuovo organigramma sta prendendo forma.
Pare che Zvone Boban sia a un passo dal ritorno:
https://www.milannews.it/primo-piano/gazzetta-milan-boban-a-un-passo-in-rossonero-avra-un-doppio-ruolo-decisivi-elliott-e-maldini-335584
Confesso che la cosa mi farebbe molto piacere: innanzitutto non è uno sprovveduto dato che lavora da qualche anno come manager alla FIFA, in seconda battuta ha sempre dimostrato di avere le idee chiare di cosa sia – o almeno debba cercare di essere – il MILAN.
Ricordo ancora quando lavorava a Sky uno scambio di battute con Galliani dove lo rimproverava del fatto che quel Milan non avesse niente a che spartire con il Milan quello vero. In tanti anni di declino, lui fu l’unico ad avere il coraggio di dire una cosa del genere al vecchio AD.
Speriamo che al coraggio, qualità di cui non ha mai avuto difetto, si abbini anche lungimiranza e capacità manageriali di primordine!
Boban mi entusiasma molto, altro che il fu allenatore dell’Antalyaspor.
Poi si parla anche di Tare, altro vero ed eccezionale direttore sportivo.
Diciamo che se ci presentassimo con Boban-Tare-Maldini sarei davvero entusiasta.
Sono sempre perplesso. Siamo ancora in alto mare, mancano le ufficialità (finché non vedo non credo a nulla), l’UEFA ha scelto di rimandare ogni decisione (non capisco l’esultanza di alcuni: questa storia infinita non ci giova), la prospettiva Giampy mi piace poco. Ma sarebbe un bel segnale quel trio, niente da dire. Più che bello, in verità.
Ma infatti, Marcovan, anch’io non capisco le esultanze riguardo al pronunciamento della Uefa.
Non è né un segnale negativo né positivo.
Io penso, come scrivevo qualche settimana fa, che il secondo procedimento (sul triennio 15-18) fosse un atto dovuto in quanto il primo deferimento non si era ancora chiuso con un pronunciamento definitivo (da qui l’errore fatto da quasi tutti gli opinionisti nel parlare di “recidiva”). In altre parole il secondo deferimento non sarebbe partito se il Milan avesse accettato la prima sanzione, anche perché il rischio sarebbe stato anche quello di violare il principio del ne bis in idem, punendo due volte il Milan per alcuni anni coincidenti (15-16).
Ora, questa sospensiva, la si può leggere giuridicamente come una ordinanza in via pregiudiziale che ritiene connessi i due periodi temporali sotto-esame, essendo che la decisione sul primo ha logici effetti anche sul secondo (rispetto del ne bis in idem) e/o politicamente come il segnale di una trattativa in atto, la quale, a fronte dell’accettazione della prima sanzione (per come sarà reimpostata dal Tas o concordata dalle Parti) produrrà la rinuncia all’azione da parte dell’Uefa per il secondo procedimento.
Al momento affermare che la notizia è positiva è erroneo, a mio parere, si può affermare che la strategia dei legali del Milan sta sortendo l’effetto di guadagnare tempo per il riaggiustamento dei conti ma prima o poi il redde rationem arriverà, per cui chi sostiene che adesso si possa spendere e spandere sbaglia, più corretto sostenere che probabilmente le Parti hanno tutto l’interesse a non arrivare nemmeno al Tas e a chiudere prima la questione, perché anche la Uefa i suoi rischi li corre, dato che il FPF è palesemente violativo delle regole comunitarie in tema di concorrenza e libera circolazione di capitali.
Speriamo. Questa storia è snervante per noi, ma questo sarebbe niente. Il problema vero è che questa continua incertezza rende complicato qualsiasi progetto. L’ideale sarebbe conoscere con certezza il nostro destino (squalifiche, restrizioni sul mercato, pene pecuniarie, fustigazioni, fucilazioni) e da lì ripartire una volta per tutte. Poi magari la società sa già tutto e questo clima di improvvisazione è soltanto nella mia testa. Spero sia così.
Sembra che stiamo impiegando più risorse per prendere dirigenti o allenatori che giocatori: a me la cosa mi entusiasma pochissimo.
Quoto Alex, sembra stiano riempiendo il cdA di una qualche partecipata pubblica…
Esatto Alex. Se ciò è finalizzato a creare basi veramente solide, okay, perfetto. Se invece si tratta di mosse attuate per tirare a campare, spendendo nomi importanti allo scopo di tenere buono l’ambiente in attesa di una buona vendita, la cosa è poco entusiasmante. Per l’anno zero dovremmo attendere ancora, insomma.
Sinceramente non ho mai capito perchè come manager di società di calcio debbano essere presi ex calciatori.
Cioè, i calciatori, durante la carriera in campo, sono notoriamente ignoranti ma, smessa la tuta, diventano manager.
In nessun altro campo dell’economia aziendale accade una cosa simile.
Beh, in effetti pure a me frullano in testa molti pensieri ma il continuo sbizzarrirsi sui nomi che affiancheranno Maldini mi hanno solo messo il buonumore. Ne hanno tirati fuori talmente tanti che ho perso il conto. Avessero nominato anche Bogarde e Dhorasoo giuro che mi sarebbe venuto un coccolone a forza di ridere.
Anch’io non mi esprimo finché non ci sono le ufficialità ma un paio di nomi stanno prendendo sempre più la ribalta. Vedremo.
La filosofia di mettere a posto i vertici dirigenziali per costruire poi le basi sportive non mi sembra una follia, sono solo i tempi lunghi che ci sfiancano e logorano. Dopo il famoso closing con i cinesi dovremmo esserci fortificati, in questo senso.
Dai, credo che domani tutto si svelerà e finiremo con il parlare di cose certe.
Però ci sono molte cose che non sapremo mai e che nessuno, tranne i diretti interessati, saprà mai. Forse.
Ad esempio le vere ragioni degli addi di Leonardo e Gattuso. Hanno scritto tanto sulla loro incompatibilità ma probabilmente non era questa una delle ragioni. Anche sulla questione Montolivo non si saprà mai la verità. A meno che non sia lui a esporla, resta il fatto che un trattamento così punitivo lo si riserva a chi ha commesso qualcosa di molto grave e non ricordo di aver letto qualcosa in merito.
E’ giusto essere diffidenti ed attendere gli eventi prossimi futuri.
Parimenti è bello anche, dopo (e fra) tante sentenze, bilanci, delusioni … tornare a sognare pensando ad un uomo (e professionista) come Boban accanto a Maldini in società, magari con un vero DS finalmente come Tare.
Non faranno i gol di Sheva, gli assist di Rui Costa o le scivolate di Nesta e la rosa non la migliorano, di per sé, però non sembrano persone che si accontentano di puntare al quinto-sesto-settimo posto, per realizzare grandi obiettivi ci vogliono coraggio, ambizione e (forse) quei tre lì.
https://www.milannews.it/news/lazio-tare-futuro-sono-un-professionista-e-tutto-puo-succedere-nel-nostro-mondo-335669
Tare 😀
Intanto Commisso dopo aver tentato con noi lo scorso ha preso la viola. Il futuro ci dirà se ci siamo persi qualcosa di buono oppure no…
Comunque ha proprio la faccia di quegli italoamericani (senza offesa naturalmente) che si vedono nei film.
Da noi ancora nulla di ufficiale anche se credo che sotto sotto i giochi sono fatti.
Io spero una sola cosa in fatto di uscite, che non vendano Romagna e soprattutto non alla Juve.
ha un cognome importante https://it.wikipedia.org/wiki/%27Ndrina_Commisso
la “cognomonimia” quand’è un danno, sic!
Cedere Romagnoli sarebbe follia allo stato puro, non solo perchè è uno dei migliori in rosa, ma soprattutto perchè in quel ruolo siamo scopertissimi:
– Musacchio, che è una discreta riserva o poco più
– Caldara, che sarà out fino a dicembre e poi bisognerà vedere in che condizioni rientrerà.
L’acquisto di un solido difensore centrale, a mio parere, sarà una delle prime cose che il nuovo team dirigenziale dovrà fare.
Non vedo incedibili in questa rosa ma certamente, tra tutti quelli da cui possiamo racimolare qualcosa, l’ultimo che venderei è Romagnoli, men che meno ai ratti.
E concordo anche sul fatto che Romagnoli avesse accanto un difensore centrale solido, magari esperto (uno dei pochi “vecchi” potrebbe essere acquistato proprio in quel ruolo), ne gioverebbe assai e con lui tutta la squadra.
Per me possono andare il portiere, Suso (se sarà Giampaolo il tecnico non ha ruolo, non lo vedo trequartista), Kessie e Cutrone. Se è necessario racimolare plusvalenze.
Ne metterei ben altri prima di questi ovviamente in vendita ma ho scelto quelli da cui si può ricavare un’ottima somma complessiva, diciamo almeno 130-140 milioni di euro, facendo i conti della serva.
L’arrivo di Zorro ed eventualmente di tare sarebbe una grande prova di serietà per l’ambiente.
Immaginiamo un giocatore che possa chiedersi… che fine sta facendo la società per cui lavora.
L’arrivo di persone non solo “di nome” ma con una professionalità ben chiara delineata che lasciano un “bel posto” per venire da noi significa dare tanta, ma tanta tranquillità.
Nei confronti dei mass media che campano sulla pelle dei deboli ( vedi il diverso trattamento per gli acuisti Mirabelli e leonardo) significherebbe avere un corazza formidabile.
Purtroppo piò anche significare che si abbia tanta voglia di non sottomettersi alle prassi Italiane e Europee….
mi piace ricordare così Zorro Boban … al ratto 100% coi capelli trapiantati …
“e non hai ragione” “sei scorretto”
https://www.youtube.com/watch?v=qXbr4Bn9MWc
:suca:
Se arrivava Bova e Tare rende credibile il progetto Eliot per il Milan, anche perché questi non vengono se no “sentono” chiaro e credibili quest progetto per il futuro Milan
Il fratello agente di Bakayokp ha praticamente ufficializzato l’addio il 30 giugno.
Certo dopo quanto combinato di recente dal punto di vista caratteriale non perdiamo nulla, ma perdiamo calcisticamente un pezzo da 90 del nostro centrocampo.
Ma senza Champions si sapeva che non si poteva riscattare.
Ora speriamo almeno nell’arrivo al più presto di Zorro e Tare per poter cominciare a costruire qualcosa di serio.
Perché con una società sana, i giocatori giocano più tranquilli e si dovesse iniziare bene arriva consapevolezza nei propri mezzi ed entusiasmo.
Certo una rosa di solo giovanissimi non credo possa fare tanta strada, ma se rimane Reina, Jack stabilizzato al 100% e magari uno esperto a parametro zero in attacco, sarebbe meglio.
Ma forse sto volando troppo in avanti, aspettiamo prima Zorro e Tare.
In primo
Imbarazzo: acuisti???? Ogni tanto scrivo come un killer della lingua italiana
E poi: prendere uno con la schiettezza di zorro è segno di grande serenità
Bravo Mancini, bella nazionale e si vede un gioco che l’allenatore prepara e chiede
Sono d’accordo sul buon lavoro che sta facendo Mancini.
E’ vero che gli avversari non sono granché ma ultimamente soffrivamo anche queste partite.
Fare 11 gol e non subirne nessuno in tre partite è un ottimo segnale e, al di là dei numeri, il gioco è piacevole.
Pare che Tare abbia prolungato con la Lazio. Ricostruzione sempre più complessa.