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La trentatreesima giornata di Serie A è quasi tutta compres(s)a in questo sabato che precede la Pasqua. Ad aprire i giochi è proprio il nostro Milan, in trasferta a Parma.

Veniamo da una settimana piena di lamentele per cose che non c’erano, tipo quelle di Igli Tare per un rigore non dato alla Lazio contro i rossoneri (che non c’era) o quelle di Fabio Caressa per un rigore non dato alla Juventus contro l’Ajax (che non c’era). Sono due esempi che non colpiscono, poiché la società biancoceleste da anni pratica il lamento come strategia comunicativa costante, mentre Caressa è uno dei simboli di una rete dove, tra le altre cose e da tempo, non ci si fa scrupolo di dire che ogni fine settimana viene venduto un prodotto scadente (vedi Costacurta e Capello tra gli altri). Sull’involuzione di Caressa da cronista a – rubo il termine – “espertone”, segnalo l’articolo di Aldo Grasso sul Corriere della Sera di ieri.

Personalmente, trovo in questa pagina della Gazzetta dello Sport il picco stilistico, interpretativo e narrativo di questa settimana triste per la squadra degli Agnelli e quindi per tutto il Bel paese, unito nel sostegno ai colori dell’eccellenza calcistica che la penisola offre, appeso sospirante all’andamento delle azioni bianconere in borsa, divenuto una terra dove il patriottismo ci fa diventare tutti delle piccole Ilaria D’Amico. La Juventus esce dalla Champions League, con quattro sconfitte in dieci partite? Beh, la brutta figura la fanno le squadre che erano al cinema questo martedì. Ragionamento più che lineare. Sospetto che se esistesse solo la radiocronaca del massimo torneo europeo, questa ci avrebbe raccontato cose tipo gol di Zoff da calcio d’angolo.

Ora, però, finiamola di addolorarci per Bonucci e compagni, e pensiamo al Milan, che tra poco va in scena a Parma. Fino a ieri pareva che Biglia dovesse riprendere le redini del centrocampo, mentre stamattina Bakayoko è dato dalla stampa come centrale in mediana. Le probabili formazioni vedono Borini di nuovo titolare, Conti e Zapata al posto di Calabria e Musacchio, Donnarumma che riprende il suo posto in porta, nonché il ritorno di Paquetà tra i disponibili.

Gli avversari – Io non ho capito se il Parma è una buona squadra da metà classifica che sta attraversando un periodo difficile (due punti nelle ultime cinque partite), oppure una formazione da lotta salvezza che, però, ha avuto dei picchi di rendimento importanti in questa stagione (gli emiliani hanno, tutto sommato, fatto punti a Milano contro l’Inter, a Firenze e a Torino contro la Juventus). La formazione dovrebbe essere un 4-3-3 speculare al nostro, con Ceravolo (in sostituzione del titolare Inglese) affiancato da Sprocati a destra e da Gervinho (da non sottovalutare) a sinistra.

Le altre – Con la vittoria nel recupero contro l’Udinese, la Lazio si è portata a tre punti dal quarto posto, e oggi ospita un Chievo già retrocesso. Impegni ben più pesanti aspettano le nostre due più immediate inseguitrici, visto che in programma ci sono InterRoma e NapoliAtalanta.

Da seguireInter-Roma.

Da evitareJuventusFiorentina

IL PROGRAMMA DELLA 33a GIORNATA

Sabato 20 aprile 2019
ore 12:30 – Parma-Milan
ore 15:00 – Bologna-Sampdoria
ore 15:00 – Cagliari-Frosinone
ore 15:00 – Empoli-SPAL
ore 15:00 – Genoa-Torino
ore 15:00 – Lazio-Chievo

ore 15:00 – Udinese-Sassuolo
ore 18:00 – Juventus-Fiorentina
 
ore 20:30 – Inter-Roma

Lunedì 22 aprile 2019
ore 19:00 – Napoli-Atalanta

10 commenti su “Serie A 2018/2019 – 33a giornata

  1. Nella foto c’è Francolino mio! Il centrocampista più completo di sempre.

    La pagina della Gazza è surreale.

    Ma bando alle ciance. Si comincia.

  2. Veramente un primo tempo penoso. Sarà il caldo, ma deludente. Uno dei tanti soliti primi tempi e quindi speriamo nella ripresa.

  3. Male. Veramente male. Il solito Milan che non è capace di fare gioco con le piccole.
    Dopo avere visto le partite di Champions ti viene naturale chiederti che calcio stiamo giocando.
    Non è solo colpa del manico, sia inteso.

  4. Penso che questo si il peggiore Milan dell’anno, il peggiore in assoluto è mi sta stufando anche Rino che non cambia niente, veramente un bruttissimo Milan

  5. Altra stagione fallimentare e altra squadra da rifare perchè con questa rosa non si va da nessuna parte e questo allenatore non può darci neppure quel qualcosa in più quando il materiale è scarso.
    Ripeto, dopo vedere come giocano in Europa non ci si può chiedere che calcio giochiamo.
    Basta difendere Gattuso. Basta difendere la squadra. Basta anche difendere la società se non ci sarà una svolta vera.
    Non se ne può più di avere pazienza e di credere che ogni volta le cose cambieranno.
    A questo punto basta anche di lamentarci del palazzo e degli arbitraggi.

  6. Beh, certo è sconcertante il ripetersi degli stessi atteggiamenti e degli stessi errori. Prendetevela pure con Rino finché volete, ed giusto (se non si riesce a migliorare non è certo colpa del magazziniere). Ma è anche ora di ammettere che alcuni giocatori sono scarsi, e pure molto.

  7. Questa sarebbe una squadra che vuole arrivare quarta?
    Che mosceria.
    Prestazione ridicola.

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