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La parola d’ordine è vincere. La Roma ci supera temporaneamente di un punto ed una sconfitta stasera contro una diretta sfidante per la Champions come la Lazio – che deve ancora recuperare il turno contro l’Udinese – complicherebbe le cose notevolmente…

La Lazio ci fa sudare freddo già dopo 2′ ed è davvero provvidenziale Reina che devia in corner il tiro di Immobile (bello l’ingresso in area di Correa), tuttavia il Milan non si scompone ed inizia a macinare gioco. La squadra tiene bene e le poche conclusioni dei laziali (qualche indecisione in area al 12′, botta violenta ma centrale di Luis Alberto al 18′) non destano particolari preoccupazioni. I primi acuti arrivano al 28′ e al 29′ (nell’ordine, Calhanoglu e Kessie) e, dal 30′ in poi, i nostri creeranno alcune delle occasioni migliori (al 30′ Piatek fa da sponda per Suso ma lo spagnolo calcia alto, al 31′ cross di Calabria per la testa di Piatek con il pallone a fil di palo e al 41′ bordata del turco con deviazione in angolo). La Lazio gioca sorniona e, al 42′ centra il palo esterno con Immobile (in assoluto la palla gol più clamorosa dei primi 45′)…

La ripresa è molto combattuta e vive di continui e repentini cambi di fronte con entrambe le squadre molto lunghe. Bakayoko è sofferente ma resta in campo, mentre le sostituzioni di Calabria e Romagnoli (tra il 66′ ed il 67′ rispettivamente per Laxalt e Zapata), entrambi infortunati (e si spera davvero che non si tratti di nulla di grave) sono inevitabili. Proprio quest’ultimo è autore di un’involata incredibile al 70′, che termina con la concessione di un calcio d’angolo dopo il tiro di Piatek. Negli ultimi 15′ di gioco regolamentare e ben 6′ di recupero inizia il festival degli episodi dubbi o quantomeno di quelli che faranno discutere: al 75′ Rocchi concede il penalty per un tocco con il gomito di un difensore laziale, salvo poi ritornare sulla propria decisione dopo aver rivisto l’episodio al VAR (effettivamente il braccio è attaccato al corpo, non come Alex Sandro, per intenderci), rigore però concessoci due minuti dopo per un contrasto tra Durmisi e Musacchio (contrasto che comunque c’è). Kessie s’incarica di battere il rigore e al 78′ il Milan passa in vantaggio.

La partita s’incattivisce, tanto che all’84’ Simone Inzaghi viene allontanato dalla panchina per proteste dopo un’ammonizione a Luis Alberto. In pieno recupero, dopo un pregevolissimo tiro a giro di Suso al 90′ sul quale Strakosha compie un miracolo, c’è un contrasto in area rossonera tra Ricardo Rodríguez e Savic. Fondamentalmente il pallone viene toccato dal nostro giocatore prima del contrasto, sta di fatto che per Rocchi non c’è nulla. A fine partita i nervi saltano a qualche giocatore avversario e si scatena il putiferio…

CONSIDERAZIONI:

Con questa vittoria il Diavolo allunga sulla Lazio e mantiene il quarto posto in classifica; non dimentichiamoci che i rossoneri sono in vantaggio negli scontri diretti contro Atalanta, Roma e Lazio, cosa che potrebbe rivelarsi decisiva nella volata finale…

Buona partita contro un’ottima avversaria, con miglioramenti sul piano del gioco che già si erano visti contro la Juventus…

Comunque sarò sincero: avrei preferito vincere senza un rigore o con almeno due gol di scarto; adesso molti si scateneranno con la teoria secondo cui a lamentarsi si ottiene sempre la compensazione. Ma non importa, per una volta tanto va bene così…

25 commenti su “MILAN-LAZIO 1-0

  1. gattuso

    BAKAYOKO uno dei centrocampisti più forti in italia, da riscattare a costo di vendere mezza squadra.

    KESSIE

    MUSACCHIO il suo guaio è che è più utile nell’area avversaria.

    SUSO

    CHALANOGLU

    ….persino zapata è riuscito a puntare l’area avversaria e lanciare la punta,persino zapata! ma quei due somari si allenano a milanello? o gattuso li mette a fare le diagonali?

  2. Il rigore può starci, Musacchio arriva prima sul pallone e il laziale gli va addosso. Ma nelle ultime partite ce ne erano stati negati di ben più clamorosi, diciamo. Partita non bella, come sempre quando gioca il Milan, ma giocata con grinta e coraggio. Si poteva evitare la scenetta finale della maglia di Acerbi, a me non è piaciuta e non è da Milan; ma non la farei troppo lunga, Baka e Kessiè sono giovani, inoltre Acerbi aveva detto cose un pochino provocatorie in settimana.

    Bakayoko — una roccia là in mezzo

    Kessiè — un po’ di riposo gli ha fatto bene, rigore calciato freddamente e bene.

    Reina — parata straordinaria su Immobile. Un secondo di lusso.

    Bene comunque quasi tutti. Nessun bidone una volta tanto, troppo importante questa vittoria.

    Gattuso — sembra avere recuperato la squadra, per lo meno mentalmente. Vedremo.

  3. apprendo adesso del “gesto della maglia”

    LA DOVEVANO USARE PER PULIRSI IL CULO

    il monopalla la prossima volta twitti di meno e non rompa i coglioni

  4. Partita vinta con fortuna e merito.
    Primo tempo equilibrato, la lazio è finita con l’infortunio di Correa.

    Bakayoko, strapotere

    Kessié, il gol e partita di grande sostanza

    Reina la parata nel primo tempo su Immobile è pazzesca

    Gattuso per il risultato, per la ripresa della squadra in termini di atteggiamento.

    Bene anche Romagnoli, Calabria, Musacchio, Borini. Calhanoglu da mezzala funziona molto meglio che da esterno, Suso stavolta ha toccato molti piu palloni, ha cercato molte soluzioni, la stava pure per mettere all’incrocio, ma troppi errori sia tecnici che di scelta. Non ci siamo, ma non lo bidono.

    Due cose sul gesto della maglia: premesso che Acerbi se l’è cercata, non ricordo tutto sto pippone e tutta sta tiritera per cose tipo:

    – lo smoking bianco di Materazzi
    – la maschera di Berlusconi a fine derby sempre di Materazzi
    – il “puntalo che è scarso” di Materazzi a Bruno Cirillo, culminato con un pugno in faccia
    – CR7 che si tocca i coglioni e finisce in prima pagina col titolo “ira d’iddio” e sbrodolamenti vari dei giornalisti
    – “you pay” di Chiellini
    – tutti quelli che esultano con la mano all’orecchio verso gli avversari
    eccetera.

    Ogni domenica vediamo uno spettacolo poco edificante, non ultima la rissa al 90esimo, in cui al fischio finale Luis Felipe fa 30 metri di corsa per andare a cercare Suso e picchiarlo da dietro, generando la bagarre in cui sono coinvolti anche Baka e Kessié, e che sicuramente ha dato loro un motivo in piu per alzare la maglia di Acerbi.
    Di questo non ho visto scuse pubbliche, né tweet di accusa dei nostri. Come non se ne vedono mai, le cose di campo restano in campo, tranne che non sei un coda di paglia come Acerbi che prima provoca e poi se la prende per uno sfottò che tutto era meno che offensivo, a differenza di tutti quelli elencati sopra.

    Non è stato accusato di essere un imbroglione (smoking , youpay, manette, etc), né di essere un pagliaccio (maschera di berlusconi), né ha ricevuto gesti volgari (mani sui coglioni). Solo un “1-0 my friend”, anche io giovedi scorso ho sfottuto al calcetto quello che nei primi 5 minuti mi ha fatto 3 dribbling e però poi abbiamo vinto con gol mio all’ultimo secondo.

    Per me hanno fatto bene. La prossima volta Acerbi stia zitto, e si tenga per sé i suoi deliri di onnipotenza, mentre ci legge la targa in classifica.

  5. Si tratta di una goliardata di due ragazzi che, evidentemente, si erano legati al dito le dichiarazioni un tantino sbruffoncelle di Acerbi in settimana. Ci sta tutto, sia spararle un po’ grosse per caricare i compagni, sia organizzare uno scherzetto un po’ cretino (non è corretto chiedere la maglia e poi utilizzarla per uno sfottò). Ciò che non ci sta è farla tanto lunga.

    I rigori sono stati valutati correttamente da Rocchi, che ha arbitrato bene. Il primo nostro non c’era, il secondo sì, quello preteso dalla Lazio assolutamente no. Le lamentele di Tare e le sceneggiate di Piagnone Inzaghi non hanno senso e sono molto più antisportive delle cazzatine di Baka e Kessié.

  6. Bakayoko – immenso
    Kessìé – una in più per il rigore
    Reina – superparatona

    Bene anche Musacchio, Calabria e sopratutto Romagnoli che speriamo non si sia fatto bulla di grave.

    Non mi sento di dare bidoni. Suso non è più il Suso che apprezzavamo, ma ieri non mio è dispisaciuto

    Gattuso

  7. Finalmente una domenica serena!
    Sottoscrivo l’ultimo commento di Marcovan.
    L’antipatia di questa Lazio è ben rappresentata dall’ignorante arroganza di Tare e da quel piagnone di Inzaghi.

    Bakayoko
    Kessié
    Reina

    Niente bidoni. Partita giocata con i coglioni fuori (come direbbe il Cholo). L’avessero fatto anche contro la Samp e l’Udinese…

    Gattuso ieri sera nelle interviste trasudava la sua soddisfazione.

  8. La partita è stata equilibrata, ma la vittoria, tutto sommato, meritata. Le decisioni dell’arbitro sui tre episodi da rigore sono state corrette. Alla fine, forse sì, Bakayoko e Kessié hanno sbracato un poco, ma era uno sfottò che seguiva uno sfottò dei giorni scorsi. Tutto ciò mi sembra molto da bimbi di quarta elementare.

    Non mi meraviglio di Tare e delle lamentele sul rigore reclamato che, in realtà, rigore non era. La Lazio sistematicamente e da anni, sotto la gestione Lotito, adotta la pressione mediatica come proseguimento della partita di calcio con altri mezzi. Fanno sempre così. Tutto talmente studiato che ormai è quasi una predisposizione d’animo.

    Stelle&Bidoni
    per Reina, che si è fatto trovare prontissimo in porta. Io penso da tempo che Gianluigi Donnarumma sia un giocatore da vendere al più presto possibile, cercando di monetizzare. Reina è un classe ’82, vero, e ogni tanto le sue paperelle le fa, ma magari una stagione da titolare potrebbe ancora viverla, forse.
    per Bakayoko.
    per Musacchio. Bene in difesa e si procura il rigore.

    per Laxalt. Problemi con le scarpette o ingresso in confusione?
    per Suso, dato un po’ controvoglia. È mancato di precisione.

    per Gattuso. Nelle ultime due partite il Milan è apparso in crescita. A sei giornate dalla fine, il Milan è al quarto posto e in vantaggio negli scontri diretti con tutte le principali avversarie in classifica (come questo fatto si concili con la vulgata secondo cui Gattuso sia incapace di vincere i big match, è tutto da spiegare).

    (L’incipit del post è un po’ sfortunato, non tanto, o non solo, per la connotazione storico-politica, quanto perché quello che disse che la parola d’ordine era vincere, poi andò incontro a una sconfitta miserabile, quindi non portiamoci sfiga. 😉 😉 🙂 )

  9. Bakayoko tre stelle
    Kessie due stelle
    Piatek una stella

    Chala un bidone
    Suso un bidone

    Gattuso pollice su

    dal replay visto non riesco a capire se Rodriguez tocca la palla prima di calciare milinkovic, o è il ginocchio del serbo a deviare la sfera. Diciamo che se fossi laziale mi girerebbero. Il rigore su Musacchio è invece netto, secondo me, il difensore della Lazio gli tira una spallata senza neppure guardare il pallone.

  10. Ho rivisto stamattina la registrazione della partita dato che ieri sera avevo gente a cena e non ho potuto seguirla bene.
    Mi sono piaciuti tutti, bene o male, l’atteggiamento era quello giusto tanto che nel finale abbiamo creato occasioni per aumentare il bottino.
    Va bene così, il risultato da ottenere è stato ottenuto. Manca purtroppo un gioco che finalizzi meglio le azioni, siamo tornati ad essere troppo orizzontali e non mi piace. Vero però che l’avversario di ieri sera era di livello, quindi non si poteva pensare di asfaltarli facilmente.
    Mi è piaciuto l’atteggiamento deciso e la concentrazione fino all’ultimo secondo.

    Degli avversari mi piace ricordare l’espulsione di quel piangina con il rutto in gola di Inzaghi, che per qualcuno sarebbe da mettere al posto di Rino, le facce da culo di Tare e Lotirchio in tribuna che tornano a Roma con le saccoccie vuote.

    Sulla questione Acerbi, non penso sia il caso di stigmatizzare troppo il gesto di Bakayoko e Kessie. Non certo di buon gusto, ma che ci può anche stare visti gli sfottò sui social. Tutto poi, secondo me, è stato conseguenza di un intervento di Felipe su Suso a partita ormai finita.
    Immobile si è dimostrato essere comunque un cretino, apostrofando i nostri due come piccoli uomini.

    Non accetto gli insulti rivolti ad Acerbi, definito “monopalla” a causa dell’asportazione di un testicolo per via di un tumore. Ci sono altri modi ed altri termini.
    Mio fratello ha avuto lo stesso problema anni fa ed ha subito lo stesso intervento quindi, zio, non azzardarti nemmeno a tentare di giustificarti o a rafforzare la tua scelta di ciò che hai scritto. Ricordati in futuro di pensare bene a ciò che scrivi.

    Bakayoko: una muraglia invalicabile.
    Kessie: grande partita, di sostanza e qualità.
    Reina: ha cambiato dopo 3 minuti l’inerzia di una partita che poteva avere altro epilogo e dato forza per fare bottino pieno.

    Niente bisoni.

    Gattuso : tutto bene, cambi compresi.

  11. Non accetto gli insulti rivolti ad Acerbi, definito “monopalla” a causa dell’asportazione di un testicolo per via di un tumore. Ci sono altri modi ed altri termini.
    Mio fratello ha avuto lo stesso problema anni fa ed ha subito lo stesso intervento quindi, zio, non azzardarti nemmeno a tentare di giustificarti o a rafforzare la tua scelta di ciò che hai scritto. Ricordati in futuro di pensare bene a ciò che scrivi

    Sono assolutamente dalla tua parte. Un mio carissimo amico ha avuto lo stesso problema e non mi piacciono questi nomignoli basati su difetti fisici e problemi di salute. Un po’ di accortezza nel linguaggio non guasterebbe.

  12. Fre., la palla la prende Rodriguez, poi c’è il contatto, su questo concordano tutte le movioline e moviolette. Il dubbio di alcuni semmai verte sulla deviazione. Nel senso: senza il successivo contatto, Milinkovic sarebbe stato in grado di concludere a rete lo stesso? Pare proprio di no, per cui, personalmente, mi sarei incazzato parecchio se ce l’avessero fischiato contro.

  13. Prima Milinkovic stoppa con la mano, poi spinge via Rodriguez.
    RR in allungo con la punta del piede tocca il pallone che esce dalla disponibilità di Milinkovic.
    Mentre Milinkovic guarda il pallone sfilare via, subisce il coscia contro coscia di Rodriguez, e cade in area.
    Rocchi vede tutto e indica “palla piena”, a ragion veduta e con una decisione difficile.

  14. l’unico che può dettare le regole qua dentro è marcovan.

    tutti gli altri,buoni e al loro posto.

    vi do fastidio quello che scrivo? saltate i miei commenti.

    vi sto in culo? chiedete a marcovan che mi banni.

    di predicozzi e ammonimenti me ne sbatto entrambi i coglioni.

  15. non devo chiedere niente a nessuno, ricordatelo. E con quello che hai scritto dimostri ciò che sei. Ciao zio.

  16. Tre stelle a Kessie e Bakayoko.
    Due stelle a Reina e Borini.

    Acerbi ha avuto quanto si è cercato.
    Leggo che per la sua malattia dovrebbe essere rispettato ancora di più. Io ho avuto di peggio, uno dei motivi della mia “scomparsa” non per questo ne cerco una scusa per attaccare impunemente gli altri.

    Poi leggo lezioni di vita dai laziali, cioè una tifoseria che prende in giro una ragazzina ebrea morta 75 anni fa in un campo di concentramento nazista …

  17. Zio,

    non pensavo di doverlo fare visto che qualcuno era già intervenuto, e lo faccio malvolentieri perché di certe cose meno ne parlo meglio sto (pure io per motivi strettamente personali). Ma visto che mi hai tirato in ballo te lo dico gentilmente anche io: quell’epiteto non è stato una buona idea. Ogni tanto potresti anche ammettere di avere sbagliato, non sarebbe un dramma.

  18. Sono anch’io d’accordo sul fatto che sia meglio attaccare qualcuno su argomenti che con i problemi fisici non abbiano nulla a che fare.
    È una cosa sgradevole e non centra nulla con la libertà di espressione.

  19. Cairo: “Milan favorito? Qualche domanda te la fai”

    sbaglio o non ho letto nessuna sua esternazione riguardo al fallo di Alex Sandro?

  20. E qui Acerbi dimostra di essere persona corretta ed intelligente… complimenti

  21. Bene la squadra
    Così così il gioco
    Tutti sufficienti
    Bene baka, haka, kessie che hanno tenuto su il centrocampo.
    Benissimo nella sua solitudine piontek

    La situazione acerbi enfatizzata dai pseudo giornalisti che prima mettono la benzina, poi accendono il cerino e gridano allo scandalo

    Io non ricordo un nostro ex a cui non do la mia simpatia
    Ovunque giochi

    Sotto ragazzi ancora 6 partite + 3

  22. L’Atalanta fa 0-0 in casa contro l’Empoli. Molto bene.

    Mercoledì la Lazio recupera con l’Udinese, mentre la prossima giornata noi andiamo a Parma (fattibile ma non facile), la Roma va in casa dell’Inter e l’Atalanta al San Paolo.

    NON. FACCIAMO. CAVOLATE.

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