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Il bello (o il brutto) delle corse sul filo di lana consiste anche nel livello di pressione che si tiene sempre alto fino alla fine. Non c’è un attimo di respiro, quindi, nella lotta al quarto posto in campionato che vale la qualificazione alla prossima Champions League. Vittoriosa la Lazio giovedì, vittoriosa ieri la Roma, molto corta la classifica delle pretendenti: questo non dà un attimo di riposo mentale al Milan, che domani sera col Cagliari inizia una serie di partite casalinghe (intervallate dalla difficile trasferta di Bergamo e seguite dalla partita a Verona) da cui è necessario aspettarsi il punteggio pieno in qualsiasi ipotetica “tabella” per la quarta posizione.

Sembra che Gattuso voglia confermare la formazione che la scorsa settimana ha pareggiato all’Olimpico di Roma, offrendo una prestazione abbastanza solida ma non del tutto positiva, subendo anche gravi decisioni arbitrali sbagliate. Mi sembra una scelta non del tutto errata, senza più coppe europee e smaltite le scorie di dicembre che tanti punti ci sono costate, quella di affidarsi a un blocco rodato di partenza. Certo, i graduali rientri dagli infortuni inizieranno, sperabilmente, a dare a Gattuso qualche problema di abbondanza. Io, ad esempio, sono molto curioso di vedere Andrea Conti giocare per novanta minuti in campionato. Si tratta di una curiosità legata non solo agli obiettivi a breve termine, poiché quello di Conti fu un acquisto che doveva darci il terzino destro migliore della sua generazione (almeno tra gli italiani).

Gli avversari – Non voglio portare male, ma non mi sembra messo affatto bene, il Cagliari. Ho avuto modo di vedere la sconfitta a Reggio Emilia contro il Sassuolo, e mi è sembrata una squadra in totale confusione. Alcuni dei nuovi acquisti di gennaio, inoltre, non sono disponibili (Birsa e Thereau). Questi, ogni tanto, a San Siro ci hanno fatto soffrire, è vero, ma non prendere i tre punti domani sarebbe proprio una disdetta per il Milan.

Le altre – L’Atalanta e la Sampdoria (le nostre rivali in classifica che ancora devono giocare) hanno degli incontri casalinghi sulla carta molto agevoli, rispettivamente contro SPAL e Frosinone. Nel segno dall’amicizia e dell’amore tra i popoli, a Reggio Emilia va in scena Sassuolo-Juventus.

Da seguire – L’incontro col livello tecnico complessivamente più elevato è FiorentinaNapoli. Da segnalare Muriel che, in questo inizio in maglia viola, sembra riuscire a dribblare i carboidrati e a dare maggior incisività all’attacco toscano.

Da evitareSassuoloJuventus.

IL PROGRAMMA DELLA 22a GIORNATA

Giovedì 7 febbraio 2019
ore 15:00 – Lazio-Empoli 1-0

Venerdì 8 febbraio 2019
ore 20:30 – Chievo-Roma 0-3

Sabato 9 febbraio 2019
ore 18:00 – Fiorentina-Napoli
ore 20:30 – Parma-Inter

Domenica 10 febbraio 2019
ore 12:30 – Bologna-Genoa
ore 15:00 – Atalanta-SPAL
ore 15:00 – Sampdoria-Frosinone
ore 15:00 – Torino-Udinese
ore 18:00 – Sassuolo-Juventus
ore 20:30 – Milan-Cagliari

6 commenti su “Serie A 2018/2019 – 23a giornata

  1. “Dribblare i carboidrati” è carina.

    I testa a testa sono difficili sia per ciò che è scritto nel post, sia per altre ragioni che in questo momento non sono a noi favorevoli. Basti osservare il rigore concesso alla Lazio e quello solare negato a noi contro la Roma. Questi dettagli, chiamiamoli così, sono importanti in una volata di gruppo. La Juventus non ha mai perso un testa a testa di campionato, a parte quello della pioggia di Perugia. Normalmente chi si trova coinvolto in una volata con lei ne esce sconfitto. Chissà perché.

    Da questo punto di vista noi abbiamo una bella zavorra, purtroppo.

  2. Ieri ho visto l’Inter e ci avrei scommesso che avrebbe vinto. Fortunati nell’azione della traversa di Gervinho, ma poi hanno dominato anche senza chissà quali occasioni e probabilmente grazie al vistoso calo fisico del Parma che all’inizio ha forse speso troppe energie. Sempre così, ogni volta che cominciano a pregustare di poterli riprendere, rialzano la cresta. Comunque pensiamo a noi ed a vincere assolutamente stasera.

  3. Niente da dire. Squadra in crescita e risultato mai in discussione. Bene bene.

  4. Come gioco di squadra probabilmente la migliore partita in assoluto di quest’anno.

    Partita mai in discussione e con gran gol di Paquetà con dedica ai poveri ragazzi morti del Flamengo nel rogo. Il calcio a volte sa anche essere poetico. Peccato solo che è una poesia molto ma molto triste.

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