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Ciò che più temevo della partita contro la Juventus non era tanto la sconfitta, sulla quale avrei scommesso tutto il poco che possiedo, ma l’umiliazione. I prodromi c’erano tutti: fra infortuni gravi in successione e titolari disponibili acciaccati, il tifoso cacciavite la settimana scorsa si era ridotto ad avviare a malincuore il PC o la TV per il timore di  apprendere notizie funeste. Anche a ranghi completi sarebbe stata durissima, figuriamoci in quelle condizioni fisiche e psicologiche. Alla fine l’umiliazione apparentemente non c’è stata, tutto sommato uno 0 a 2 causato da due cazzate difensive e con un Donnarumma pochissimo impegnato, sbagliando un rigore e con qualcosa da recriminare a livello arbitrale — che avevamo messo in conto sin dall’inizio — non dovrebbe essere definito umiliante. Seccante, come tutte le sconfitte, ma umiliante no. Missione compiuta, dunque.

Allora perché sono così irritato? Non si tratta soltanto della Juve, la numero uno incontrastata nella mia personalissima classifica dell’odio sportivo, o della perdita di un quarto posto che ci eravamo guadagnati sudando sette camicie. Oppure della solita frase, piena d’orgoglio ma tristemente anacronistica: “noi siamo il Milan, non possiamo accontentarci di questo!”. C’è altro. La verità è che la sconfitta di domenica scorsa, malgrado le apparenze, è stata proprio umiliante, e  molto, anche se in modo diverso. Le nostre assenze, che pure hanno avuto un peso, non c’entrano con quanto sto per dire. Sto parlando dell’atmosfera che si percepiva osservando la gara, i volti degli atleti, i loro atteggiamenti. Chiunque abbia assistito alla gara con attenzione e senza prosciutto sugli occhi non può non avere avuto la mia stessa sensazione: quella di una Juve tranquilla, quasi annoiata, attenta a non farsi e a non fare troppo male, e certa di portarla a casa senza troppo sudore. Una Juve impegnata in una specie di allenamento, un buon allenamento al cospetto di uno sparring partner decente, da rispettare ma nulla di più. E’ questo che mi ha umiliato, la cruda realtà sbattutami violentemente in faccia, una realtà che forse evitavo di ammettere apertamente ma che era evidente da tempo: il Milan, da temibile avversario, per loro è diventato uno sparring partner. Trovo più umiliante questo rispetto a ciò che pensavo fossimo prima, cioè semplicemente meno forti. Certo, quando la squadra più forte gioca così al risparmio anche la partitella d’allenamento le si può mettere per traverso, e infatti così è stato: un rigore realizzato più un’espulsione  e un’altro rigore che in una lega normale  sarebbero  stati tranquillamente decretati, avrebbero potuto cambiare molto. O forse poco, ma qualche stilla di sudore in più in quelle orrende maglie ci sarebbe potuta finire; e allenamento o no, superiorità o no, il regolamento è quello, avrebbe dovuto essere applicato. Ma questo non cambia la sostanza, è l’atteggiamento disteso con il quale i bianconeri ci hanno affrontati che mi ha umiliato: sparring partner dei gobbi siamo e tali resteremo chissà ancora per quanto tempo. Non sto incolpando nessuno di questo, sia chiaro, se non l’insieme di circostanze che ha portato il Milan e la Juventus a questo tipo di rapporto.

Deve essersi sentito come me Gonzalo Higuain quando ha dato di matto. Umiliato. Un campione come lui detesta fare lo sparring partner, ed essendo stato costretto a farlo affrontando i suoi ex compagni, tale ruolo deve essergli sembrato viepiù insopportabile. Ha sbagliato praticamente tutto in questa partita, dal rigore all’insistenza di volerlo battere sebbene spettasse a un altro farlo, fino alla reazione isterica che ci costerà la sua sanguinosa assenza nelle prossime partite, e non posso che biasimarlo. Però posso comprenderlo.

 

12 commenti su “Sparring partner

  1. Purtroppo Marcovan sono almeno sei anni che stanno facendo più o meno questo con noi. La statistica è impietosa: ultimi 17 incontri: 15 vittorie della Juve, 2 noi di cui 1 ai rigori, 32 gol fatti 10 subiti.
    Come si dice, non ci sono più occhi per piangere.

    Ribadisco ancora una volta che personalmente al primo posto dell’odio ci metto sempre e comunque i merdazzurri vicini di casa. La rivalità (chiamiamola così) tra parenti è sempre la più acerrima e la più cattiva. E anche molto più equilibrata: dal 2010, 7 vittorie loro, 6 nostre (tra cui la vittoria in supercoppa) e 6 pareggi.

  2. Tutto giusto, tutto ragionevole.
    Teniamo presente che siamo veramente ai minimi termini. In questo non dobbiamo essere troppo severi

    Dopo Salonicco anche il Verona sembrava il Real Madrid di Di Stefano

    In ogni caso meglio 100 da rossoneri così che un anno di vittoria gobba schifosa: anche domenica, con tutte le loro arie e la loro superiorità: 1 rigore rubato e un’altro dato perchè proprio non si poteva evitare.

    E non è dare la colpa all’arbiro: è che ogni anno ci sono 10/15 partite con arbitraggi scandalosamente a loro favore.

    Tutta la vita seghe e gazzosa piuttosto che un giorno da Ladri-Gobbi

  3. Tutta la vita seghe e gazzosa piuttosto che un giorno da Ladri-Gobbi

    …a donne e champagne

    si mi associo.

    L’amarezza è più che legittima ma per costruire un squadra competitiva con la Juventus partendo da una squadra da decimo posto 2 campagne acquisti a budget limitato (per vincoli esterni) non sono sufficienti e comunque l’avanzamento del progetto è evidente

  4. Hai ragione Marcovan, ma questa e’ questione di mentalita’a, e non di squadra scarsa

    Avete mai visto l’Inter giocare cosi’ contro i ladri di merda? Mai, neanche quand’erano scandalosi

    Ci mettono le palle, sempre…

    Hai visto il nostro allenatore dopo la gara? Quasi quasi soddisfatto…un cane bastonato come sempre

    Ma cazzo, ma se anche il Chievo ha lottato…e pure il Genoa a Torino

    Ma cos’e’ quest’arrendevolezza? Manco fosse il Brasile del 70

    Io non perdono queste partite (che inizano ad essere troppe) a Gattuso. Questo non puo fare l’allenatore del Milan…che se ne vada al OFI Creta…

  5. Dimenticavo:

    Hakan mette like al post Instagram di Bonucci che celebra la sua vittoria a San Siro

    Bellanova si fa la foto con CR7 con la maglia del MIlan, dopo due pere a Milano

    Ecco…ci sara’ una cazzo di societa’ qui?

    E ci sara’ una cazzo di societa’ che parla per l’ennesimo furto gobbo?

    Niete, tutti a 90 gradi. Va bene cosi’.

  6. Hakan mette like al post Instagram di Bonucci che celebra la sua vittoria a San Siro
    Bellanova si fa la foto con CR7 con la maglia del MIlan, dopo due pere a Milano

    Bravo Piscinin, due dettagli che però fanno parte di tutto un insieme di cose.

  7. Bellanova si fa la foto con CR7 con la maglia del MIlan, dopo due pere a Milano

    Con tanto di pisello di Chiellini in vista… :rotfl: :rotfl: :rotfl:

    È vero c’è questo senso quasi di soddisfazione per aver perso “solo” 2-0. L’unico ad incazzarsi Higuain.

    Come ho scritto già, probabilmente avremmo perso ugualmente, ma ci dovevamo incazzare (la società si doveva incazzare!) per la mancata espulsione di Benatia e per il mancato rigore su Romagnoli.

    In 10 e con magari il rigore realizzato se Gattuso si fosse fatto sentire entrato in campo e fatto battere a Kessié e con un altro rigore, può anche essere che non la perdevamo.
    Certo non c’è controprova e non sappiamo se Kessié avrebbe realizzato, se la Juve poi magari scendeva in campo “sul serio” ecc. ecc. ma finire il primo tempo 1-1 e con uno in più certamente la situazione era diversa e forse non avremmo neanche perso il Pipita per le prossime due gare.

    Invece no, mosci e con dichiarazioni a cazzo di cane.

    Ma sicuri che dietro Elliott non ci sia Berlusca?

  8. Ciò che sostenete voi, e non soltanto voi per la verità, è che il Milan avrebbe dovuto sollevare la questione, fare casino, protestare in TV o chissà dove. Il Milan avrebbe dovuto fare l’Inter, insomma. Quella stessa Inter che deridiamo perché piagnona nei casi in cui si attacca ai singoli episodi, anche quando sul piano del gioco viene massacrata.

    Facciamo i seri. Puoi protestare quando hai tenuto in bilico gran parte della gara, non quando gli avversari hanno dimostrato di essere di un’altra categoria e giocato senza spingere al massimo in maniera così evidente. Che la Juventus non abbia voluto infierire più di tanto se ne sono resi perfettamente conto i giocatori, l’allenatore, la società. Che diavolo volete facessero Leo, Paolo o Rino nel post gara? Rendersi ridicoli? Irritare le istituzioni in vista della squalifica di Higuain? Quando avremo una squadra all’altezza della Juventus e li costringeremo a giocare partite vere contro di noi, allora, eventualmente, potremo sollevare polveroni di fronte a certe situazioni; per ora, testa bassa e lavorare.

    E Bellanova che ha fatto di male? Un atleta del settore giovanile che si fa una foto con uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. E Hakan poteva evitare il like a Bonucci, ma magari aveva particolarmente legato con lui lo scorso anno; e, come giustamente sostiene Giustiziere, il tutto fa parte di un insieme di cose: se fossimo all’altezza di giocarci veramente qualcosa contro la Juve, tutta questa morbidezza di società, allenatore e giocatori, non ci sarebbe. La società dovrà lavorare tanto e bene, poi verrà il resto. Fare casino adesso per due episodi in una partita che probabilmente sarebbe andata nello stesso modo, serve a niente.

  9. Premetto che dal pc dell’ufficio non riesco a commentare, né da Chrome e né da edge.

    Io a Bellano a non rimprovero nulla, anzi… Ho sottolineato la divertente scenetta con chiellini nudo.

    Con Hakan invece sono incazzato. Anche se avesse legato con Bonucci poteva evitare di mettere un Like alla sconfitta della sua squadra.

    Alzare la voce non significa per forza fare l’Inter, non si sarebbe alzata la voce per fare i pignoni ma si sarebbe protestato per episodi Seri e reali.

    Gattuso inoltre doveva dimostrare più polso e far rispettare le gerarchie nel calciare il rigore.
    Detto questo scrivo per l’ennesima volta che la Juve probabilmente avrebbe vinto ugualmente anche se si sarebbe trovata in 10 e con un uomo in meno. Però non c’è controprova e quindi rimangono chiacchiere da bar.

  10. probabilmente avrebbe vinto ugualmente anche se si sarebbe trovata in 10 e con un uomo in meno. Però non c’è controprova e quindi rimangono chiacchiere da bar.

    E aggiungo che se forse è vero che hanno tirato i remi in barca, non c’è la controprova che se messi in difficoltà avrebbero trovato il piglio giusto per vincere lo stesso.
    E’ più che palese che tra noi e loro ci passa un abisso, ma tutto questo trattenersi dei ladri perchè bastava così mi puzza parecchio. Lo puoi fare sul due a zero, ma l’uno a zero non esclude mai che se anche inferiori gli altri tirino fuori, per culo o per caso, il gol che ti preclude la vittoria. Non lo vedo nelle corde di Allegri e della Juve in genere. Secondo me il loro “risparmiarsi” era molto più oggettivo di quanto si pensi.
    Poi sui lamenti la penso come Marcovan. Però non mi piace neppure il trend dell’autocastrazione.

  11. Anche romagnoli ko…a questo punto bisogna prendere il responsabile della parte atletica e cacciarlo a calci in culo. Non può essere solo sfortuna!!!

  12. Anche romagnoli ko…a questo punto bisogna prendere il responsabile della parte atletica e cacciarlo a calci in culo. Non può essere solo sfortuna!!!

    A questo punto a Roma che andiamo a fare? Tanto vale mandarci la primavera.

    👿 👿 👿 👿

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