Quanto mi manca la Champions League! Quelle appena trascorse sono state due notti da sogno. Due squadre italiane hanno dimostrato che il campionato nostrano, per quanto in difficoltà tecnica, politica e morale, non è poi così malandato. La Roma ha compiuto una doppia impresa, portando a termine una rimonta memorabile e unendo i tifosi di tutta Italia; la Juventus ha fatto la stessa cosa contro il Real Madrid, sfiorando di un pelo una rimonta che sembrava impossibile e, pure lei, unendo i tifosi di tutta Italia, benché in modo diverso rispetto alla squadra capitolina.
La Juventus, fino al novantaduesimo, aveva compiuto un autentico capolavoro; francamente, in tanti anni di calcio, non avevo mai visto un Real Madrid così remissivo, sovrastato sul piano del risultato e soprattutto su quello del gioco: sterilità offensiva, poche occasioni, grandissima difficoltà sulle ripartenze dell’avversario, Cristiano Ronaldo ingabbiato e costretto ad arringare la folla merengue per scuoterla dalla propria incredulità. Neppure versioni dei blancos più sbiadite di questa avevano subito una lezione del genere in casa propria, almeno a mia memoria. Fino a quel fatidico secondo minuto di recupero, i bianconeri, per quanto odiati, avrebbero meritato quanto meno quel minimo rispetto che ogni sportivo che possa definirsi tale deve riservare a chi sul campo compie — ma anche a chi come nella fattispecie sfiora soltanto — un’impresa di quella portata. E invece no, i gobbi non ce l’hanno fatta, hanno perso l’ennesima grande occasione per ottenerlo, questo rispetto da parte di tutti i tifosi non juventini.
Non sto parlando delle plateali proteste verso l’arbitro dopo il rigore, quelle sono comprensibili in quel momento della gara, specialmente dopo quel tipo di gara. Anche se il rigore c’era (e c’era tutta la vita, è bene precisarlo perché si stanno diffondendo castronerie inaudite), è normale che giocatori di quel livello abbiano perso le staffe dopo un fischio così, specialmente giocatori abituati nel proprio campionato ad arbitraggi, diciamolo con un eufemismo, un po’ più benevoli. A non riuscire neppure stavolta a permettere ai gobbi di guadagnare quel rispetto al quale ambiscono da sempre da parte delle altre tifoserie (anche se non lo ammetterebbero mai), sono stati i loro squallidi teatrini del dopo partita, che peraltro si stanno protraendo tuttora e chissà per quanto tempo si protrarranno ancora.
Quindi, oltre alla qualificazione, grande occasione persa, per il rispetto dovranno attendere ancora un po’. Ma se la cosa li può consolare, il godimento che ci hanno fatto provare è stato tanto. Ma proprio tanto.
Gigione Buffon si è espresso, come spesso accade allorché gli cacciano un microfono sotto il naso, a livelli celestiali: “Non so se lo ha fatto per un suo vezzo e per mancanza di personalità, ma un essere umano non può decretare l’uscita di una squadra. Uno così al posto del cuore ha un bidone d’immondizia. Se non puoi stare in campo in una partita simile, te ne stai in tribuna con moglie e figlia. Non sapeva dove si trovava, non sapeva quali squadre si affrontassero, non conosceva i calciatori in campo, non sapeva un cazzo! Il Real ha meritato, ma l’arbitro doveva avere la sensibilità per capire il disastro che stava facendo. Non può permettersi di rovinare un’impresa epica”. E’ tutto straordinario, ma il pezzo sulla mancanza di sensibilità dell’arbitro è una chicca.
Andrea Agnelli, seppure con toni più pacati rispetto al portiere, non è stato da meno: “Il designatore dell’Uefa va cambiato ogni tre o cinque anni, perché con vanità va a colpire i club italiani per dimostrare una sua imparzialità. Qualche riflessione sul designatore va fatta, addirittura si va a colpire in maniera scientifica le squadre italiane per dimostrare l’imparzialità. È evidente che il processo di accelerazione del Var in Champions e in Europa League deve essere portato avanti e io ci proverò”. Non vedo l’ora di assistere all’inversione a U di Massimo Mauro nella campagna anti VAR che sta portando vergognosamente avanti da mesi, pagato peraltro anche con i soldi del mio abbonamento.
Chiellini tuttavia è stato il numero uno, mimando il gesto della mazzetta ai giocatori avversari. Fantastico.
La servitù di Sportmediaset, capitanata da Sandro Sabatini e Graziano Cesari, si è esibita in uno spettacolo di leccaculaggine di un’indecenza senza precedenti, e sì che in questi anni la redazione di Skysport si era data da fare parecchio e bene in tal senso. Manipolazione delle immagini e interpretazioni di queste ultime allucinanti, hanno fatto da cornice a interviste nelle quali in una sola serata sono stati versati più litri di saliva di quanti ne abbia versati Emilio Fede in tanti anni di leggendaria conduzione del TG4.
E tutto ciò per un rigore, ripeto, solare. Tutto molto bello.
12 commenti su “Tutto molto bello”
I commenti sono chiusi.
Mi rifaccio ad un simpatico personaggio:
per aggiungere: Ahhhhhh come scrive (e pensa) Marcovan!
C*
Straquoto.
Sono semplicemente ridicoli. Dopo anni di “stile juve”, “l’arbitro alibi dei perdenti”, “noi non ci lamentiamo mai”…ecco gettata la maschera. E’ venuto fuori tutta la loro arroganza, un club di merda, incredulo nel vedere un arbitro con i coglioni, abituati a rubare a destra e a manca in Italia.
Li odio profondamente.
Ci hanno dato una gioia indescrivibile.
sapete che muoio dalla curiosità di conoscere le sanzioni del giudice sportivo per la CL?
Anche io.
Comunque gran parte della colpa della loro arroganza va attribuita al servilismo mediatico nei loro confronti. A parte le schifezze a caldo di sportMediaset, l’aggettivo “dubbio” continuamente ripetuto in riferimento al rigore che ho letto in questi giorni è una roba che offende la categoria. Va bene che ormai detta categoria si è sputtanata già da tempo, ma la negazione della realtà delle immagini per non urtare la suscettibilità di quella squadra non l’avevo mai vista.
eh ma il messaggio che devono far passare è quello. Devono anche giustificare in qualche modo gli sproloqui di Buffon.
A leggere il fondo di Garlando sulla Gazzetta online mi viene solo da ridere, ha tirato in ballo i bambini e l’esempio da dare, a suon di metafore si augura un passo indietro del portiere e blablabla. Si fottessero tutti.
Una sola cosa serve: una sanzione della giustizia sportiva esemplare. Buffon non la sconterà mai più ma chi se ne fotte, ma Chiellini e Agnelli devono rispondere di tutto. Per la storia di Marsiglia noi abbiamo fatto un anno fuori dalle coppe, ricordiamocelo. E senza accusare o insultare nessuno.
Abboh.
Io avevo due amici gobbi che la seguivano in diretta e hanno opinato sul rosso diretto a Buffon, ma sul rigore han detto (vivaddio) che era solare. Anche perché immagino a parti invertite la canea che sarebbe scoppiata se non l’avesse fischiato. Che hai voglia a dire che vincere rende antipatici, ma per l’Inter post calciopoli o il Milan degli anni ’90 non erano neanche vagamente detestati quanto ‘sti qua.
Note a margine, la distanza abissale di stile tra Pirlo e Del Piero nei commenti del giorno dopo, che conferma ulteriormente perché il secondo nonostante abbia fatto la storia del club sia stato scaricato così malamente. Nel nome dello stile Juve.
Son curioso di vedere le sanzioni. Visto che non hanno fatto nulla a Ramos, mi sa che saranno più leggere del previsto (teoricamente dovrebbero minimo minimo escluderli dalle competizioni europee per almeno un anno, ma io sono draconiano e nel 2006 ero per l’esclusione dalle coppe del Milan – e no, non perché ce l’avete messa nel culo nel 2007 😆 – con retrocessione in B assieme alle altre coinvolte e la Juve radiata ad aeternum).
Giuro che ho pensato a Marsiglia pure io prima di leggere il commento. 😀
Questa è una cosa schifosissima! Coinvolge la gente a pensarla in quel modo.
Io sto ancora godendo come un matto, l’altra sera ero troppo teso per goderlo appieno, ma ieri in ufficio, le volte che sono andato un bagno esultavo in silenzio guardandomoi allo specchio!!!! :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Buffon questa è tutta per te: :suca:
Anima, sulla posizione del Milan mi espressi all’epoca dei fatti. Secondo me il Milan e le altre squadre coinvolte meritarono la punizione inflitta loro, ma non avrebbero meritato di più. Il sistema marcio era pro Juve, le altre si difendevano soltanto da esso (illecitamente, quindi giusto punirle, ma non con la retrocessione). Ricordo che il Milan fu danneggiato pesantemente dagli assistenti proprio nelle partite in cui gli assistenti amici di Meani avrebbero dovuto aiutarlo (una col Chievo, mi pare). Di certo fu eccessivo premiare l’Inter, infatti in seguito si scoprì che qualche telefonatina “difensiva” la fecero anche loro, ma si salvarono con la prescrizione.
D’accordo invece sulla radiazione della Juventus. Li trovo sempre più disgustosi. Da anni non parlo più di calcio con gli amici, se di fede juventina, né assisto alle partite con loro. Non ce la faccio.
Assolutamente d’accordo sull’ultimo commento di Marcovan.
Il mio rapporto con i gobbi è ancora più asettico perchè non si riesce praticamente più neppure a dialogare. Purtroppo ho un genero con il quale si parla di tutto tranne che di calcio.
Nel post invece Marcovan sei stato anche troppo benevolo. Lo 0-3 non l’ho visto frutto di un dominio sul campo (cosa invece vista con la Roma), ma di una perfetta disposizione tattica della capra nei confronti di un Zidane che mi sembra non averci capito un c…. . Hanno giocato di rimessa, come contro il Tottenham, è gli è andato praticamente bene tutto. L’assenza di Ramos ha pesato enormemente nel Real.
Comunque godo ancora come un riccio (Crudeli docet).
Giusto “festeggiare” la Juve, però non scordiamoci che domani abbiamo una difficilissima partita mentre la Fiorentina sembra avere un turno più agevole in casa con la Spal.
Veniamo da partite non certo esaltanti, domani mancherà la coppia centrale difensiva… insomma rischiamo di essere risucchiati e di non andare neanche in E.L. altro che sogni di gloria.
C’è anche Atalanta-Inter, non ce la farò mai a tifare per i prescritti, ma una loro eventuale vittoria non sarebbe male. Detto questo spero in una vittoria dei nerazzurri bergamaschi.
Comunque la mia storica, epidermica antipatia per Del Piero è svanita di colpo. L’unico ex gobbo che ha avuto il coraggio di criticare l’atteggiamento dell’ex compagno e di analizzare la situazione obbiettivamente.