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Missione compiuta: il Milan, sotto una neve fittissima, espugna per la seconda volta l’Olimpico nell’arco di tre giorni (anche se stavolta dopo i calci di rigore) eliminando la Lazio al termine della semifinale di ritorno di Coppa Italia. La finale sarà disputata il 9 maggio contro la Juventus (che ha eliminato l’Atalanta) e sempre a Roma…

Partita certamente più dura rispetto a quella contro la Roma di tre giorni fa, ma in fondo c’era da aspettarselo, essendo i biancocelesti la squadra con il migliore attacco in campionato e con un Immobile sensazionale. In questo senso, onore agli avversari, che hanno saputo metterci in difficoltà a più riprese bloccando sul nascere molte nostre azioni grazie a marcature molto strette. Di fatto, però, alcune delle azioni più pericolose dei capitolini, soprattutto nel corso del primo tempo, nascono da ingenuità madornali da parte di Calhanoglu, Ricardo Rodríguez e Donnarumma; tali ingenuità non si ripresenteranno però per tutto il resto della partita, anzi, Bonucci, Calabria e – soprattutto – Romagnoli sventeranno con diversi interventi alcune pericolose avanzate della squadra di Lotito…

Il Milan non impone il proprio gioco e si affida a qualche buon momento e a diverse riprese; peccato per Cutrone spesso in offside e al quale manca la zampata vincente. Possiamo dire che le occasioni più nitide siano comunque capitate ai nostri; su tutte, la ripartenza al 117′ con Bonucci che serve Kalinic (subentrato a Cutrone al 69′) il quale, praticamente solo davanti al portiere, la calcia incredibilmente alta. Altre azioni fatte dai rossoneri sono lo scontro al 28′ tra Strakosha e Cáceres, con palla che finisce sui piedi di Patrick che però non capitalizza al meglio, il salvataggio al 55′ dell’estremo difensore laziale sul diagonale di Calabria servito da Suso, la conclusione svirgolata di Calhanoglu al 58′ e la punizione del turco al 97′ sventata in corner dal portiere…

Non bastano 120′ per decretare un vincitore e si va così ai calci di rigore: è la Lazio ad aprire le danze con Immobile, che insacca nonostante Gigio avesse intercettato e anche sfiorato il pallone. Di contro, Ricardo Rodríguez sbaglia il suo secondo corner consecutivo dopo quello contro la Sampdoria. Tutto sembra volgere al peggio, ma le speranze si riaprono con l’errore di Milinkovic; peccato però che subito dopo anche Montolivo (subentrato a Kessie) si faccia parare il proprio tiro. Al terzo giro il Milan pareggia il conto dei gol segnati, dal momento che all’errore di Leiva il Diavolo risponde con il gol di Bonaventura. Parolo e Borini, Felope Anderson e Bonucci e Lulic e Calhanoglu non sbagliano; tutto si decide quando, alla conclusione sopra la traversa di Luis Felipe si contrappone il gol del tifosissimo laziale Romagnoli, oggi semplicemente mastodontico. Il Diavolo s’impone quindi per 5-4…

CONSIDERAZIONI:

Screwdrivers s’impegna fin da questo momento ad essere fisicamente all’Olimpico per la finale, come due anni fa; e chissà che stavolta le cose non vadano diversamente…

Onore a questo gruppo e all’attaccamento che dimostrano per la maglia, onorare dal vivo i nostri sarà un atto dovuto…

17 commenti su “LAZIO-MILAN 4-5 d.c.r. (TIM CUP)

  1. GATTUSO

    ROMAGNOLI
    KESSIE
    CALABRIA

    KALINIC un cesso inutile
    RODRIGUEZRODRIGUEZ imbrocchito misteriosamente
    SUSO

  2. Non aspettavo altro! E ora sotto con Domenica sera, mentre si attendono le prenotazioni del treno e dell’albergo!

  3. 3 STELLE Romagnoli
    2 STELLE Donnarumma
    1 STELLA Bonucci

    3 BIDONI Kalinic
    2 BIDONI Rodriguez
    1 BIDONE Suso

  4. Aleee, aleeeee, aleeee Milan, aleeee Milan aleeeee, forza lotta vincerai non ti lasceremo mai, aleeeeeee Milan aleeeeeeee

  5. TUTTI A ROMA

    Screwdrivers chiama a raccolta!
    Noi ci saremo, raggiungeteci per andare a prenderci la capitale e il fottuto portaombrelli!
    Sono particolarmente graditi gli avvocati, dato che il sottoscritto rischia l’arresto in caso di gol di Bonucci.
    Giuro, se si sciacqua la bocca in finale io mi faccio arrestare.

  6. Romagnoli. Questa sera abbiamo visto la prima pagina di un nuovo libro di Storia.

    Bonucci. Oggi è stato pazzesco. Capitano vero, freddissimo sul rigore, non ha sbagliato niente, al 120′ ancora guidava la carica con la discesa in attacco. Pazzesco. Leo, benvenuto al Milan, adesso sì.

    Donnarumma. Vale ogni singolo centesimo che gli diamo di stipendio. Da Doha all’olimpico, non temo i rigori se c’è santo Gigio. E ha anche parato di tutto oggi.

    Kalinic. DEVI SEGNARE, COGLIONE. DEVI SEGNARE.

    Gattuso senza parole. Solo ammirazione.

  7. Romagnoli – nelle movenze e negli anticipi mi ricorda l’altro N. 13 che ci ha deliziato per 10 anni.
    Bonucci – tornato ai suoi livelli dopo un periodo “normale” di ambientamento e di altre cose…
    Donnarumma – immenso! Mi piacerebbe capisse che con questo Milan potrebbe diventare uno dei “grandi” della società rossonera e vincere anche qualcosina di importante. Speriamo…
    Kalinic – per la fortuna della sua incolumità abbiamo ugualmente vinto. Mi sarei risparmiato volentieri il “batticuore” avuto durante i rigori. Inutile e dannoso, e ppure domenica mi era piaciuto.

    Gattuso – l’anima “operaia” di questo Milan! Immenso!!!

  8. 3 stelle Romagnoli
    2 Bonucci
    1 Bonaventura

    3 bidoni Kalinic
    2 Rodriguez
    1 Suso

  9. Romagnoli
    Bonucci
    Donnarumma

    Kalinic
    Rodriguez
    Bonaventura

    Gattuso

  10. Che meraviglia ieri sera…ero esaltato come da tempo non mi capitava. Un sano strizzaculo come ai bei tempi, smadonnamenti di rito ed esultanza smodata.

    Subito dopo il triplice fischio, il pensiero è andato al ricordo di 2 anni fa quando giocammo la finale con i gobbi, con i fratelli di Screw radunati a Roma, la gioia vera di rivedersi e riabbracciarsi, la torta di mele portata da casa e mangiata tutti insieme in Piazza del Popolo, la partita e il dopo partita davanti al Pantheon con tranci di pizza, focaccia e qualsiasi roba commestibile comprata nel negozio che stava ormai chiudendo, il pranzo del giorno dopo dal cugino di Bubu…voglio rivivere tutto! E spero anche la notte in commissariato per via di Darko, perché vorrebbe dire averla sfangata :winner: :winner: :winner: :winner:
    Bisogna organizzarsi, ragazzi miei, Roma ci attende.
    L’occasione migliore per celebrare i 10 anni di blog: da Diabolico Milan fino a Screwdrivers 2.0 😎

    Romagnoli: una garanzia, una sicurezza, un muro. Come la linea del Piave: non passa nessuno!
    Bonucci: prova importante, di carattere, di sicurezza. Lui e Alessio sono diventati invalicabili.
    Donnarumma: ha fatto un paio di cazzate ma ha risolto la lotteria dei rigori. Mi basta.

    Kalinic: errore imperdonabile, pochi cazzi. Ringrazi la buona sorte che ai rigori l’abbiamo sfangata.
    Rodriguez: impacciato, lento, prevedibile e inabile con il destro. Sbaglia un altro rigore. non ci siamo proprio.
    Suso: non è mai entrato in partita.

    Gattuso: umiltà, capacità e trascinatore. Sta compiendo un miracolo e metà l’ha già realizzato. Ora recuperiamo energie preziose e mettiamo nel mirino i prescritti perché, a questo punto, non voglio smettere di sognare. Lo voglio bene :mrgreen:

  11. Romagnoli stratosferico
    Donnarumma una in meno per la leggerezza su quel pallone che stava uscendo braccato da Immobile
    Calabria bravissimo.
    Da stelle anche Bonucci.
    Non mi va di infierire però
    Kalinic
    Rodríguez
    Ivan Gennaro Rino Ringhio Gattuso bello di mamma

  12. Non ho potuto, mannaggia. Però sono tornato un po’ indietro nel tempo, a quando si ascoltava febbrilmente la radiolina. Consultando lo smarthphone ovviamente, ma più o meno siamo lì. E’ lo stesso una sofferenza.

    Forse pagheremo questo sforzo nel derby, ma forse no, perché questa squadra è veramente sorprendente.

  13. Oggi ho pranzato con un amico che era nella Fossa, a 17 anni, in serie B e con il tempo, nonostante gli anni straordinari del Milan degli anni ’90, si era un po’ disaffezionato e mi ha confessato che nel vedere le ultime partite di questo Milan gli è tornato a battere forte il cuore. Non è cosa da poco.
    Io, come sempre, non sono riuscito a vedere i rigori se non percepirli da un’altra stanza sui silenzi o le esultanze di mio figlio. Batte forte il cuore. Batte, eccome!

    Romagnoli (il nuovo Nesta… anche per il tifo)
    Bonucci (abbiamo un capitano)
    Donnarumma (la follia di qualche momento si compensa con le prodezze da campione)

    Kalinic (?) Cerchiamo comunque di non perderlo, come sta facendo egregiamente Rino.

    Gattuso Non basta più per lui un solo pollice. Leggo di chi già lo accosta al Paron. Azzardato? Forse, ma incarna in tutto l’anima e lo spirito del tifo milanista.

    PS: Dei merdazzurri domenica temo solo il loro proverbiale culo e il fatto che non hanno nulla, proprio nulla, da perdere. Sono inferiori e lo hanno capito. Nei valori di questo campionato, dopo il Napoli e i gobbi ci siamo noi e la Lazio.

  14. Come fa l’articolo su Repubblica del 27 l’accostamento caratteriale tra Il Paron e Gattuso non credo sia azzardato

  15. Tre stelle Romagnoli
    Due stelle Bonucci
    Due stelle Donnarumma

    Tre bidoni Kalinic

    Gattuso tre pollici su

    Io i rigori non li ho guardati. Li ho recuperati giusto all’una oggi in replica su RaiSport. Non ci sono parole per Romagnoli che segna sotto la Nord, non esulta, guarda in alto e secondo me aveva pure le lacrime agli occhi. Brividi.

    Adesso sotto con l’Arsenal. Ma tanto ci spazzeranno via, scontato. :rosik:

  16. I primi segnali di qualcosa che sta cambiando incominciano a vedersi.
    A cominciare dal solito Raiola che butta merda con le sue dichiarazioni fuori luogo per tempi e contenuti. Sarebbe ora che si facesse qualcosa di concreto per arginare questi “profeti a percentuale alta” ma dalla parlantina troppo sciolta.
    A parte questo, sento una buona aria, sarà questo clima da “Natale in ritardo”, la neve, il bianco, il freddo e la voglia di regali sotto l’albero di Pasqua. Che bello, vorrei un sogno lungo lungo…chissà.
    Io ci credevo prima, oggi un pò di più. 😎

  17. La sentenza di Sconcerti:

    “Milan-Inter: 2
    Fosse una partita normale, avrebbe molte più possibilità il Milan. Ma il derby spinge a correre anche chi non sa ancora dove andare; il Milan viene poi dai tempi supplementari di Coppa Italia e l’Inter infine ha qualità nascoste ma certe. Si deciderà probabilmente sulle fasce. Suso si è visto poco a Roma, in casa non sbaglia di solito niente. Calhanoglu è in condizione, ha preso fiducia. Sta bene anche Kalinic: segnare non è il suo mestiere corretto, ma è un avversario fastidioso, capace di tutto. Se gioca la Meraviglia è Cutrone. Ci sono momenti nel calcio in cui a un ragazzo riesce qualunque cosa, quindi bisogna aspettare per dare un giudizio serio. Cutrone però sembra molto di più. Ha una sveltezza e un colpo d’occhio sulla porta impressionanti. Gattuso è stato molto bravo anche a ritrovare il vecchio Milan: Donnarumma, Calabria, Romagnoli, Suso, Cutrone, Bonaventura. Peraltro, cinque su sei, italiani. Credo che questo sia una conseguenza del senso della storia del tecnico. Andrà come andrà, ma oggi il Milan si sente di nuovo Milan. L’Inter deve fare quello che non conosce, cioè correre. Soprattutto in mezzo al campo. Spesso l’aria del derby la smuove, ne blocca le involuzioni. Non c’è pronostico. Sarebbe tutto così prevedibile che mi viene da dire Inter. Ma non è competenza, è solo istinto.”

    Visti i precedenti, sono contento! :mrgreen:

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