11 8 minuti 7 anni

Troppe sono state le partite perse e imperdonabili i punti buttati al vento contro squadre che, prima di incontrare noi, avevano preso schiaffoni in tutta la penisola — e che dopo aver incontrato noi continueranno a prenderne. Se il tifoso è contrariato — eufemismo — ne ha ben donde. E in questo momento sarebbe troppo da parte mia pretendere quell’equilibrio da me invocato con una certa foga in un post di qualche tempo fa (non voglio mica essere ricoperto d’insulti).  Diciamo che mi limiterò a parlare per me, così nessuno si offende e s’incazza. Dunque: non mi faccio influenzare dal polverone mediatico che è sempre stato sollevato intorno alla nuova società, e che ovviamente in queste ore si sta ulteriormente addensando. Prima la società si divideva le critiche mediatiche (e di conseguenza gli strali dei tifosi) con Montella, eliminato quest’ultimo essa è diventata bersaglio unico e sin troppo facile per i tifosi, ma soprattutto per lo sciacallaggio mediatico. Ormai viene interpellato chiunque sull’argomento, chiunque sembra sinceramente preoccupato per noi e ansioso di spremere le proprie meningi alla ricerca di una soluzione per salvarci dall’inferno, o quanto meno di trovare uno o più individui da schierare di fronte al plotone d’esecuzione. Fosse ancora vivo, pure  alla buonanima di Franco Lechner in arte Bombolo verrebbe chiesto di esprimere un opinione sulla crisi rossonera. Mi sembra troppo evidente la voglia pazza di affossare il Milan, più di quanto il Milan non stia già facendo da solo.

Non so quale sia la ricetta per far uscire il Milan dal pantano in cui si sta dibattendo. La conoscessi, la spedirei sicuramente via mail a Fassone.  Ho le mie idee su come siamo arrivati a questo punto, come tutti. Penso che per amalgamare una squadra composta da così tanti elementi nuovi occorra tempo e pazienza, e ho notato con disappunto che ormai questa squadra non può permettersi né l’uno né l’altra. Penso inoltre che la preparazione atletica estiva sia stata cannata clamorosamente, e penso che quando subentra una nuova proprietà l’allenatore non debba mai essere ereditato dalla proprietà che ha appena venduto.  Penso inoltre che errori ne siano stati commessi dalla nuova società, errori fisiologici che probabilmente hanno fatto perdere alcuni punti. Questo penso. Ma non penso, come ormai molti, che il danno maggiore l’abbia fatto la società.

Trovo assurdo affermare che siano stati comprati calciatori scarsi. Quei giocatori non possono essere così scarsi da perdere punti a quel modo da squadre di seconda divisione come Verona e Benevento. Poi c’è la storia della mancanza di solidità della proprietà; mi domando come si possa pensare che, vera o presunta che sia, essa possa avere in qualche modo influito su carenze evidenti quali la preparazione fisica eseguita dallo staff di Montella, più adatta a lanciatori di coriandoli che a calciatori. O come possa avere portato professionisti di una certa esperienza a cacarsi regolarmente sotto una volta in vantaggio o a squagliarsi come neve al sole alle primissime avversità. La realtà e che la proprietà, a tutt’oggi, ha sempre rispettato ogni singola scadenza, ha sborsato fior di quattrini per il mercato e ha sempre pagato regolarmente  gli stipendi ai giocatori. Queste non sono mie invenzioni, sono dati di fatto facilmente verificabili. Dove sta la solidità precaria? Che cosa diavolo dovrebbero mai temere i calciatori del Milan?  Il Voluntary Agreement non concessoci, preso ora a pretesto dagli sciacalli sopra citati per consolidare le proprie teorie catastrofiste, è stato un tentativo che nessuno aveva mai fatto prima. E’ andato male, ma sarebbe potuto pure andare bene, come spiega chiaramente Umberto Lago, ex presidente della Camera investigativa della Uefa sul Fair Play Finanziario, quindi uno che espertone pare lo sia veramente; alla faccia di, per fare qualche esempio, Massimo Mauro (quello che fra Modric e Lemina si terrebbe il secondo) e Mario Sconcerti (quello che nella Juve spedirebbe Cristiano Ronaldo in panchina). Invito tutti a leggere qui sotto quanto dichiarato da Lago; qualcuno vi troverà sollievo, qualcun altro, pur di menare gramo, dirà che si tratta di un cumulo di scemenze, preferendo continuare a credere alle prefiche della Gazza, a Skysport, a Sconcerti, a Mauro.

Il rischio default è inesistente. Se il rifinanziamento non andasse in porto, il Milan non fallirebbe: passerebbe a Elliott e la continuità aziendale verrebbe mantenuta. Mi ha colpito che al club rossonero sia stato chiesto il rifinanziamento del debito prima di emettere il verdetto. Anche perché erano tempistiche impossibili da rispettare: porlo come paletto imprescindibile equivale a renderlo impossibile. Si poteva porlo come condizione risolutiva. Io ti concedo il voluntary e intanto predispongo il settlement: se in primavera non sei in grado di rispettare le mie condizioni e non sei riuscito a rifinanziare, allora passi al settlement. Stesso discorso per le garanzie: la Uefa può chiederne alcune, ma se chiedono l’intera cifra diventa una cosa impraticabile. La diffidenza degli addetti ai lavori e di buona parte dei media nei confronti di Yonghong Li potrebbero dunque aver giocato un ruolo chiave nella decisione della Uefa. Mi verrebbe da dire che il voluntary, per la piega che ha preso, è stato ammazzato nella culla. Per come l’ho visto io, il piano del Milan poteva passare. Va detto che sull’acquisizione del club c’è stata diffidenza da parte di diversi soggetti fin da subito, cosa che può aver pesato sulla decisione. Tornando a Li: o siamo in un caso di conclamata pazzia, o sa di poter contare su ricavi cinesi derivanti dallo sfruttamento dal marchio. Fino a ora mi risulta che abbia regolarmente fatto gli aumenti di capitale. Forse agli occhi della Uefa ha influito la campagna acquisti molto aggressiva, che non è stata vista positivamente. D’altronde, per tornare grande il Milan deve osare. La Uefa impone paletti molto rigidi, fra cui i famosi -30 milioni a bilancio da non sforare nel triennio. Ci si arriva in due modi: incrementando i ricavi, anche e soprattutto in Cina, o riducendo i costi, ovvero ridimensionando la rosa e rallentando il ritorno alla competitività.  Il problema del Milan comunque non sono i costi eccessivi, ma i ricavi troppo bassi. Il settlement dovrebbe inoltre portare  una multa fra i 5 e i 10 milioni, più altri 15 condizionati al raggiungimento dei risultati. Limiti al mercato. Tetto agli stipendi. E rosa ristretta in Europa. L’esclusione dall’Europa non si può escludere per nessuno, fin quando il settlement non è concluso. Nel caso del Milan mi pare una possibilità molto remota”.

E per concludere, piantiamola con la faccenda di Maldini che “non ha creduto nel progetto, quindi ci deve essere qualcosa sotto”. Il suo rifiuto non dimostra una mazza: se gli avessero proposto il posto di Mirabelli, ovviamente senza Mirabelli fra i piedi, Paolino avrebbe creduto ciecamente a qualsiasi cosa gli avessero detto. Anche che Fassone ha più capelli di lui.

11 commenti su “Questa pazza voglia di affossarci

  1. Grazie Marcovan. Una boccata d’aria di cui avevo bisogno.

    Gli sfottò degli interisti ci stanno tutti. Forse anche della stampa pro-Juve che viene sbertucciata ad ogni finale di CL.
    Quelli dei milanisti li capirei se avessimo vinto la CL l’anno scorso. Ma “ricordiamoci da dove veniamo” (cit.)

    Un 6° posto per grazia di Zapata e del vituperato Montella, preceduti da un 7°, un 10°, un 8°. Un abisso di mediocrità da cui risalire.
    E lo sprofondo rosso che ci fa cacare in faccia dall’UEFA non l’ha fatto Fassone.

    Aspetterei almeno di finire il campionato prima di criticare questa società.
    Mentre le prestazioni della squadra sono ovviamente criticabili.

    Certo si poteva procedere a piccoli passi però tutti prevedevano che la UEFA ci avrebbe bloccato il mercato quindi avremmo fatto un solo piccolo passo, poi basta.
    Non siamo ancora la Juve che paga 20mln Pjaca e 36mln Dybala per tenerli tranquillamente a riposare senza risentirne.

    Certo si poteva fare meglio la preparazione ma la società, per il marketing, ha bisogno disperato di giocare in Europa quindi la priorità assoluta è stata data all’EL che guardacaso abbiamo passato con agilità superando serenamente squadre superiori a Verona e Benevento. Abbiamo fatto 10 gol all’Austria Vienna (che l’anno scorso ha pareggiato in casa delle Roma, ma nessuno sembra ricordarlo, gli smemorini).

    Io ci credo a ‘sto progetto. E devo anche dire che per una perversione mia personale, mi piacciono le mosse avventate

  2. bel post marcovan, anch’io ieri ho letto l’intervista a Lago, trovando particolarmente interessante il punto in cui dice che si poteva concedere il va già predisponendo il sa come soluzione alternativa, e non sarebbe cambiato nulla.
    condicvido tutto tranne in parte il giudizio sui giocatori, per mesi è buttato metà del budget, ma vabbè sono opinioni.

    pj
    francamente non riesco a capire come tu possa dire non criticare la società quanto ciò che di negativo ci sta succedendo è frutto di scelte societarie evidentemente sbagliate, sintetizzando:
    – riconferma di Montella e/o
    – mercato non in linea con quanto previsto dall’allenatore
    – giocatori inadatti e/o acerbi per le necessità della squadra
    – giocatori che non permettono il salto di qualità
    – preparazione atletica totalmente cannata ( e qui un buon direttore tecnico può intervenire in maniera decisiva, visto che è lui iul capo dello staff tecnico)
    – scelta di Gattuso parafulmine

    ma in primis la madre di tutti gl’errori: Fassone avrebbe dovuto affidarsi ad un direttore sportivo con un curriculum ben più pesante di quello di Mirabelli, noi siamo il Milan non il sunderland o la ternana.
    Al Milan non si può e non si deve sbagliare.sembra che i primi a dimenticarsene siano i tifosi, ma dovremmo ricordarlo tutti chi siamo.

    per quanto riguarda maldini ” se avessero….”, ma non lo hanno fatto, gli hanno offerto una poltrona per due, da dividere con uno che all’apice della carriera era osservatore dell’inter.ha fatto bene.

  3. Quoto Ec.
    Soprattutto il giudizio che da su Mirabelli. Un illustre sconosciuto che non ha mai fatto nulla a questi livelli e che si è trovato a gestire una somma enorme senza sapere bene come spenderla. Un dilettante.

  4. Calma con i giudizi su Mirabelli.
    Credo che le cose migliori le abbia fatte col mercato in uscita.
    Ci vuole tempo e fiducia, Roma non è stata fatta in un giorno.

  5. per quanto riguarda maldini ” se avessero….”, ma non lo hanno fatto, gli hanno offerto una poltrona per due, da dividere con uno che all’apice della carriera era osservatore dell’inter.ha fatto bene.

    Bene o male che abbia fatto, ogni scelta è rispettabile. Ma il mio discorso riguardava le dietrologie che tale scelta ha scatenato. Maldini non ha rifiutato perché non credeva nella proprietà come si sta continuando a insinuare: se la poltrona fosse stata solo sua, Maldini avrebbe creduto ai cinesi, a Fassone e pure agli asini che volano.

    Calma con i giudizi su Mirabelli.
    Credo che le cose migliori le abbia fatte col mercato in uscita.
    Ci vuole tempo e fiducia, Roma non è stata fatta in un giorno.

    Concordo.

  6. Non capisco l’accanimento su Mirabelli: se finora posso fargli un appunto è quello di aver avuto un’esposizione mediatica eccessiva ed in certi casi financo nociva (la querelle con Raiola ha un po’ stufato).
    Sulle scelte di Mercato fatte finora, d’altro canto, è prematuro emettere giudizi, sia perchè 6 mesi sono pochi per giudicare nuovi giocatori per di più giovanissimi, sia perchè la stagione negativa rischia di inficiare il giudizio tacciando come scarsi anche chi non lo sarebbe.
    Infine, sul suo scarso curriculum precedente, non vedo perchè dovrebbe rappresentare un problema: Braida prima di venire al Milan faceva l’osservatore dell’Udinese… il DS del Napoli prima stava al Carpi, Paratici prima di andare alla juve vantava una suontuosa carriera alla sampdoria…

    Che la società abbia fatto errori è comunque innegabile: la conferma di Montella, i due mesi senza preparatore, l’incapacità di gestire la tempesta mediatica, alcune notizie trapelate dallo spogliatoio, la questione dell’interprete per Calhanoglu (anche se non ho mai capito se sia una cosa vera).

    Possiamo solo aspettare e vedere: gli errori commessi qeust’anno non possono essere ripetuto anche l’anno prossimo: qualora così sarà, considero inevitabile un avvicendamento del management da parte dei proprietari (nelle società normali questo accade, ma noi non lo siamo stati per 20 anni e ce ne siamo dimenticati…)

  7. Lap perdonami ma trovo un evidente problema di coerenza nel tuo commento in due affermazioni:

    “Non capisco l’accanimento su Mirabelli”

    “Che la società abbia fatto errori è comunque innegabile: la conferma di Montella ( RESPONSABILITA’ MIRABELLI), i due mesi senza preparatore ( RESPONSABILITA’ MIRABELLI), l’incapacità di gestire la tempesta mediatica, alcune notizie trapelate dallo spogliatoio ( RESPONSABILITA’ MIRABELLI), la questione dell’interprete per Calhanoglu (anche se non ho mai capito se sia una cosa vera).”

    Non è accanimento, ma giusta critica, se poi ci mettiamo che , a mio parere 6 mesi sono più che sufficienti per cominciare a tirare le somme, ci siamo dovuti aggrappare ai giocatori già in rosa perchè i nuovi stanno deludendo pesantemente tutti ( con spiragli di buone prestazioni solo per rodriguez, kessie e bonucci )allora la critica mi sembra più che giusta.
    calanoglhu non pervenuto
    kalinic inguardabile
    Andre silva non pervenuto ( sigh)
    biglia inguardabile
    musacchio mediocre

    l’unico acquisto che ha dato un rendimento costantemente positivo è borini.
    LA scelta di Gattuso non sta in piedi ( SUA RESPONSABILITA’), ogni conferenza stampa non si parla di calcio, schemi giocatori, ma di testa, cuore, emozioni, voglia, determinazione, tutte cose che dovrebbero essere scontate.

    La critica mi sembra oltre che logica , doverosa.

    N.B.

    Non sto dicendo che gli acquisti sono scarsi, sto dicendo che PER ME, non sono stati acqusti fatti con il giusto CRITERIO. all’inizio ero uno dei più entusiasti del mercato, mi sono abbondantemente ricreduto.

    Spero di sbagliarmi ma sono sempre convinto che mirabelli non sia all’altezza (non tanto per il mercato, ma per la gestione tecnica). Sarò ben felice di essere preso per il culo quando ci porterà in squadra il nuovo kakà o il nuovo sheva e quando a Milanello funzionerà, di nuovo e dopo una abbondante decina d’anni, tutto con precisione elvetica.

    N.B. Nessuno ha commentato la rivoltante intervista di Pellegatti a Berlusconi, io non ho mai augurato il male a nessuno e siamo sotto le feste natalizie quindi tutti più buoni, ma sinceramente un colpo a SB gliel’ho tirato.E’ stato una merda. Non interessa se è anziano e vive di ricordi, si deve fare da parte e non commentare.

  8. Però Lapi, non prendiamo in giro. Che “possiamo solo aspettare e vedere gli errori commessi quest’anno” non fa una grinza. Che “nelle società normali questo accade” altrettanto, ma non possiamo dire che non si può muovere un giudizio in un periodo che comunque copre quasi mezzo anno.
    Poi non si possono neppure spacciare patate come se fossero mango o papaja.

    6 mesi sono pochi per giudicare nuovi giocatori per di più giovanissimi

    Un detto dice che il buon giorno si vede dal mattino e dei 10 giocatori nuovi (non considero Conti per ovvi motivi) 6 sono sopra i 25 anni.

    Braida prima di venire al Milan faceva l’osservatore dell’Udinese

    Braida non faceva l’osservatore a Udine, ma il DS e prima lo aveva fatto in B nel Monza. Poi quando è passato al Milan dal 1986 al 2002 ha fatto il direttore generale e solo nel 2002 è passato all’area tecnica come DS.
    Paratici è da sempre il braccio destro di Marotta con lui dal 2004 e poi logicamente ai Gobbi. E Guaitoli, DS del Napoli, ha partecipato come DS alle quattro promozioni del Carpi in cinque anni, dalla D fino alla serie A.

    Poi, personalmente, sto ripetendo monotonamente, che non si giudica la qualità dei singoli, ma la loro funzionalità ad un progetto che non corrispondeva neppure a quello dell’allenatore.

    Nessuno chiede stravolgimenti in corsa, abbiamo già esonerato Montella senza un’alternativa migliore (Rino perdonami!), ma che non si possa esprimere un giudizio severo non lo accetto.

    nelle società normali questo accade, ma noi non lo siamo stati per 20 anni e ce ne siamo dimenticati…

    Mi spieghi perché per vent’anni? Ne contavo una decina, ma evidentemente dal 1998 al 2007, 5 titoli internazionali, 2 campionati, 1 CI e 1 supercoppa, con una formazione che tra il 2003 e il 2005 è stata tra le più forti di sempre (c’è chi quella del 2005 la mette la più forte) fanno parte dell’anormalità.

  9. ad un progetto che non corrispondeva neppure a quello dell’allenatore.

    Sei sicuro? Perché, almeno a parole, Montella l’estate scorsa mi sembrava essere più che entusiasta dei nuovi acquisti.

    Io credo che sia Fassone sia Mirabelli abbiano diritto a proseguire nel loro progetto, e da noi tifosi dovrebbero essere lasciati in pace (ché io tutto ‘sto spirito critico gli anni scorsi mica lo vedevo eh…). Lasciati in pace, significa fino all’anno prossimo, dopodiché, in caso di fallimento, dovranno essere sostituiti. Perché per vent’anni no, ma per dieci abbiamo avuto una dirigenza che faceva buchi di bilancio spaventosi, comprando dopo avere consultato l’album Panini, non facendo risultati e ciò nonostante restando saldamente al comando. E continuando a essere definita “la migliore del mondo”.

    Adesso sei mesi sono tanti???

    Già siamo sotto tiro, se ci mettiamo anche noi a sparare, siamo fritti.

  10. Entusiasta All’inizio si boss ….addirittura ricordo un’intervista d’inizio settembre in cui diede 10al fassone e mirabelli per il mercato. Salvo poi rimangiarsi la parola neanche un mese dopo quando si lamentò pubblicamente della cessione di Niang , disse che il 352era un obbligo poiché il mercato non aveva portato alternative a Suso e jack quindi il 433 non si poteva più fare.

    E già qui sì potrebbero gettare le basi per un bel po di considerazioni. Che per forza di cosa si possono fare solo a posteriori non avendo noi la sfera di cristallo.

    Fassone e Mirabelli hanno diritto di rimanere finché chi caccia il grano avrà voglia e pazienza di farli rimanere ci mancherebbe. Io da tifoso mi sento in dovere di criticarli per delle scelte dilettantistiche e palesemente dannose per la mia squadra,anch fosse passata una settimana dal loro arrivo.

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