Non ce la faccio più, davvero. Per me è sempre più difficile commentare una stagione neppure arrivata a metà. Non bastassero le sconfitte contro le prime sei squadre del campionato, ora si regalano punti anche alle dirette concorrenti per non retrocedere; davvero un pessimo modo per festeggiare 118 anni di storia. Non si capisce cosa sia cambiato in metà settimana rispetto alla partita di Coppa Italia contro la stessa squadra, fatto sta che stavolta il risultato è invertito…
Si comincia il primo tempo con Kalinic unica punta; per quanto il croato si sia sbattuto di più rispetto ad altre prestazioni non si incide in fase d’attacco, complice anche un Suso sì propositivo ma purtroppo anche molto impreciso (clamorosa la palla gol sprecata solo davanti al portiere al 36′); non pago, il nostro esterno spagnolo si fa espellere al 90′ dopo l’intervento del VAR…
A passare in vantaggio, praticamente sull’unica palla gol avuta, sino gli uomini di Pecchia al 22′ con un’incornata di Caracciolo (palla che colpisce la parte bassa della traversa ed entra in porta). La partita s’incattivisce, il Milan cerca una reazione ma la squadra è in confusione totale, Alcune conclusioni di Montolivo, Suso e Bonucci sembrano più frutto di frustrazione che non la logica conseguenza di idee di gioco…
Nella ripresa il tris è servito: il Verona parte bene e segna ancora prima al 54′ (assist dalla sinistra di Bessa e gol di Kean) e poi al 76′ con Bessa, al termina di una ripartenza dopo aver fermato Borini con un raddoppio di marcatura. Per il resto non so cosa dire: una reazione sembra anche esserci, ma né il modulo né i giocatori non sono dei più adatti (Cutrone e André Silva insieme giocano a distanza troppo ravvicinata e spesso si pestano i piedi, altri giocatori sono fuori forma). Si perde male e vergognosamente; quanto mostrato di buono nelle ultime prestazioni è andato letteralmente in fumo…
CONSIDERAZIONI:
Questa squadra non ha condizione.
Questa squadra non ha top player.
Questa squadra non ha ricambi adeguati.
Questa squadra sembrava aver ritrovato un minimo di dignità e di carattere, non era così.
Segnatevi questa: se entro la fine di febbraio non si fanno almeno 30 punti si retrocede.
Che ci si ritiri, tutti, oppure si vada in campo con la primavera o comunque con gente con più attributi e idee di questi che ci ritroviamo…
Ah, com’è che adesso che vincono con giocatori di colore i supporters del Merdas non fanno più BOOOOOOOOOOOOO? Stranezze del calcio.
26 commenti su “HELLAS VERONA-MILAN 3-0”
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In ritiro devono andare questi senza palle!
Al ritorno abbiamo in casa Benevento, Verona, Crotone e Sassuolo. Se facciamo 12 punti siamo salvi, altrimenti si fa dura sul serio…
Dopo le vittorie contro Bologna (soprattutto) e Verona in Coppa, sembrava sul serio stesse girando ed invece una sconfitta veramente assurda che ci fa ripiombare nello sconforto, anche perché questa volta è venuta contro una “piccola”.
Assurda perché venuta dopo che abbiamo anche rischiato di andare in vantaggio, ma questa squadra una volta in svantaggio non riesce a reagire e va nel pallone.
Veramente grave la condizione.
Ora abbiamo Atalanta e Fiorentina, i viola ancora alle 12,30 grrrrrrrrrrrrrrr statisticamente le partite a quell’ora le perdiamo quasi tutte, io mi accontenterei almeno di 1 misero punticino…
sinceramente non me la sento di darle, forse l’unico che ci èandatro vicino Montolivo, ma non mi va di darle a nessuno!
Rodriguez – da un suo inutile fallo è partita l’azione che ha cambiato la partita. Non contento di averci fatto perdere il derby, ha bissato con il Verona.
Kalinic – inutile e dannoso, ma era proprio più scarso Bacca?
Suso – la ciliegina l’espulsione. Giocate inutili e fini a se stesse. Divorato il gol del pareggio che lo scorso anno faceva ad occhi chiusi.
Gattuso – quando si perde così come si fa a promuovere il tecnico? Insiste con Kalinic e quando mette Cutrone lo fa giocare a sinistra.
Forse è proprio vero che al peggio non c’è mai fine. Dopo Benevento sembrava che avessimo toccato il punto più basso di questa lunga agonia rossonera. Oggi sicuramente è peggio.
Parole non ne trovo. Ho saltato il pranzo e mi sono rifatto solo poco fa con qualche avanzo. I travasi di bile oramai mi hanno distrutto lo stomaco.
Ascoltavo poco fa Luca Serafini a 7Gold (il figlio della Parietti è una cosa insopportabile, che non fa bene al mio povero stomaco già debilitato) e diceva giustamente che stiamo vivendo una fase dove di fatto non c’è una proprietà, ma un’entità nella fattispecie di un fondo che ha assunto un AD e un DS (per la verità un inadeguato e presuntuoso aggiungo io) per gestire la società. Purtroppo è vero e, purtroppo, si vede benissimo in campo. Questa squadra ha degli alti e bassi come la borsa. Va a finire che una volta o l’altra ci sospendono per eccesso di rialzo (difficile) o di ribasso (molto probabile). Non si può rimpiangere il Giannino, ma almeno lì avevi con chi incazzarti, qua non sai con chi pigliartela.
Una cosa mi preme sottolineare: non spariamo sulla croce rossa Gattuso. Rino, come Inzaghi, ci hanno portato sul tetto del mondo. Se non sono grandi allenatori non è colpa loro, ma di chi li ha messi in una situazione che non gli appartiene e servono solo da parafulmini (fantozziana memoria).
Mi astengo anche questa volta da valutazioni senza alcun senso.
PS: Per accontentare Zullida, ho fatto un rapido calcolo e negli ultimi cinque anni delle partite giocate all’ora di pranzo la statistica è questa: 2 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte.
PPS: Guardavo di sfuggita i gobbi e malinconicamente rilevavo che quella pippa lenta e addormentata di De Sciglio sta diventando un giocatore normale. Ricordo che una volta le pippe diventavano tutti campioni, o quasi, quando venivano a giocare da noi. Che giornata di merda!!!!!
.
Lo dicevo io che le partite ad ora di pranzo ci vanno sempre di traverso o quasi.
Una delle 2 vittorie tra l’altro deve essere il rocambolesco 4-3 di Lecce (0-3 il primo tempo).
No Zullida, quella è di sei anni fa (ottobre 2011). Tra l’altro il giorno tragico della morte del SIC.
Sono davvero desolato. Prima incazzato nero, ora a distanza di qualche ora, desolato.. e deluso. Tanta sfiga, però non si può perdere 3 a 0 contro una squadra di cani randagi. Perché questo è l’Hellas. Retrocederà sicuro, ma noi siamo riusciti a farci umiliare da questi cani.
Non ho stelle da dare, solo bidoni.
MONTOLIVO (pensavo di essere prevenuto, di essere io a non aver visto i progressi di questo ragazzo che ogni giornalista in Rai o in Gazzetta definisce un capro espiatorio, uno al centro di tante contestazioni non meritate su ci si sarebbe da parlare con i tifosi del Milan. Ebbene che vengano a parlarne con noi questi signori. Oggi, all’ennesima apertura a cazzo, sbagliata e fuori misura, quella su una punizione ho scagliato un mandarino contro lo schermo del pc. Un giocatore vergognoso, provo vergogna ad averlo nel Milan).
BORINI (di fatto ha colpe su tutti e 3 i gol. Inutile che mi si dica che è duttile e che ha il veleno dentro. Questo è un cane dentro. Preso per fare la riserva è super titolare perché tappa i buchi di una squadra che, spiace dirlo, forse è un pochino ibrida. E qui però dovremmo passare al discorso Montella. Ma stiamo parlando di Borini. Asino).
KALINIC (un paracarro, un palo della luce pagato un fottio di soldi. Non si capisce a cosa sia funzionale. Le occasioni che ha avuto le ha sbagliate.. ma gioca sempre lui. O si rompe o ce lo troveremo sempre in mezzo al cazzo).
3 BIDONI Borini (ha colpa in tutti e due i primi gol, il fatto che lui sia sempre titolare fa capire che questa squadra è lontano anni luce dalle prime 4)
3 BIDONI Rodriguz (X una sua stupidata abbiamo preso il gl dell’ 1-0, gioca anche male)
3 BIDONI Kalinic (Credo non serva spiegare il perché)
da bidonare sarebbero stati anche suso, montolivo, calabria
dare stelle e bidoni ormai non serve a un cazzo.
dico solo una cosa:
ERA MEGLIO FALLIRE E RIPARTIRE DALLA SERIE D
l’obiettivo stagionale diventa non prendere più di 4 pere nel derby di ritorno.
A Verona sponda Hellas succede sempre qualcosa di orrendo. Ero a pranzo dai suoceri, per cui me la sono risparmiata. Quando ho dato un’occhiata allo smartphone ho pensato a un errore, dico la verità. Non so come sia andata, ma sono scioccato. In ogni caso credo sia ora di cominciare valutare buona parte di questi calciatori per ciò che sono: scarsi mentalmente.
Ogni tanto si fanno riferimenti al primo Milan di Sacchi (anche Marcovan lo ha fatto). Riguardavo pochi giorni fa la bellissima biografia che ha fatto Buffa sui Maldini, padre e figlio, “Dinastia Maldini” e mi ha colpito un pezzettino del racconto che voglio riportare qui per fare solo un piccolo paragone di cosa sia stata la rivoluzione in quel Milan e cosa si sta facendo oggi.
“Il lavoro che Sacchi e Berlusconi fanno nell’edizione 87-88 del Milan è sensazionale soprattutto perché nessuno ci aveva mai provato prima. I giocatori hanno un gruppo di insegnanti di supporto tra cui il professor Bruno De Michelis che insegnano a leggere i giornali, a ristrutturare la propria prossemica e a memorizzare come non aveva mai fatto nessuno nella storia del calcio. Sacchi in più chiede a Vincenzo Pincolini di introdurre l’atletica nel terreno di gioco. Certo che il Milan si allenava anche prima e con Liedholm anche forte, ma quello che stanno facendo adesso è ai limiti.”
Forse c’è una leggera differenza tra quella professionalità (che poi per anni nel mondo calcistico ci copiarono) e quella di adesso.
Ero a sciare con i bimbi. Non l ho vista.
Il pesce puzza sempre dalla testa.
Dietro hanno vinto tutti…
Quest’anno la quota retrocessione è più alta della passata stagione. Ora non voglio fasciarmi la testa, ma perdere così con la penultima, essere messi sotto dal Benevento che ieri ha perso in casa con la Spal, sinceramente non mi fa stare tranquillo.
Sarà che soffro ancora i postumi dell’81/82, ma hai voglia a dire che siamo il “Milan”. Altro che vincere la E.L., guardiamoci le spalle piuttosto. Tra Benevento, Bologna e Verona una squadra “normale” doveva fare almeno 7 punti, ne abbiamo fatto 4 e 3 con la più forte delle tre…
E la Gazza sottolinea: perse 7 partite su 17 solo nell’anno della retrocessione 81/82…
Chi non ha pensato per un momento alla retrocessione?
Però quell’anno lì, tragico, dopo 17 partite il Milan aveva 12 punti (15 di oggi) e ne aveva perse 8 (campionato a 16 squadre, quindi a 13 giornate dalla fine)
Recentemente nel 2013-14 a questo punto avevamo 19 punti con 6 perse.
E nei due anni “bui” del 1996-98 viaggiavamo sui 25-25 punti con 5-6 perse.
La quota salvezza è più alta quest’anno rispetto all’anno scorso, che fu molto bassa. Penso che alla fine saremo nella media dei 40 punti. Quindi ancora 16-17 punti conto di farli comunque.
Guarda cosa ci tocca contare nell’anno del dopo closing, con tutte le aspettative di quest’estate…
Una partita ogni 3 giorni da Luglio: dopo anni a guardarci l’ombelico fuori dall’Europa, con il bilancio bellamente sfondato.
Stiamo facendo la riabilitazione dopo anni di coma, si re-impara a camminare, si cade male e ci si rialza.
Nota a margine: se l’Inter è costretta al turno infrasettimanale che succede? Pareggio con il Pordenone e sconfitta con l’Udinese.
Forza Milan
Vi voglio bene ma… ebbasta dai con sta menata della retrocessione! Io no, non ci ho pensato: figurati se dopo la merda di ieri andavo a pensare alla B.
Poi se vogliamo pensare che non faremo più di 10 punti da qui a maggio vabbeh…. fate voi.
profetico direi.
Ritiro sarà.
Ci sta. Allora, questi sono rimedi da gente disperata che quasi sempre non servono a una beata minchia.
Però ritengo che dopo una schifezza come la partita di ieri soluzioni del genere non guastano.
Mi sembra un atto quanto meno dovuto anche solo per salvare le apparenze.
Senza contare che qui è ora che i giocatori si guardino in faccia e capiscano che chiacchiere e scuse stanno a zero.
Fino allo scorso anno erano gli ultimi responsabili, oggi sono i primi per come la vedo io.
Fede, il primo responsabile è sempre la società.
Personalmente sono arrivato alla convinzione che finché i dirigenti e nello specifico il direttore sportivo non sarà diverso da quello che abbiamo oggi, i risultati non saranno mai soddisfacenti.
Ho tanti motivi per essere convinto che Mirabelli non è assolutamente all’altezza. E poiché è lui il capo dello staff tecnico, i risultati negativi non sono che una normale e prevedibile conseguenza.
Oggi Sconcerti scrive:
E’ un po’ lo stesso senso di quanto scrivevo ieri sera a proposito del Milan di Berlusconi e Sacchi.
Si rivalutano un po’ anche le parole di Maldini?
Sconcerti appunto.
Diciamo che è facile parlare dopo. Ma quest’estate nessun giornalista dubitava delle operazioni del Milan.
Io qualche dubbio ce l’avevo perché una squadra da zero è difficile da costruire ma le prime (tante) vittorie mi avevano un po’ illuso.
Sono ancora convinto del progetto, siamo in corsa in Europa e in coppa Italia.
Abbiamo avuto un rendimento superiore all’Inter dello scorso anno considerate tutte le competizioni.
Siamo discontinui in campionato e a tre punti dal 6° posto (che raggiungeremo).
Ci manca la cosa più difficile e che non si compra in nessun mercato, lo spirito di squadra,
il sentire comune, il conoscersi calcisticamente tra compagni che forma quella struttura che ti permette di reggere alla pressione degli avversari.
Non ci manca talento e fisico, in nessun giocatore della rosa.
Dimenticavo i premi:
Borini, Suso e Bonucci
Rino
Pj , mi piacerebbe avere il tuo ottimismo.
“ Parlare dopo “ è la cosa più onesta e logica da fare visto che si stanno giudicando dei risultati. Non è che ci sia la possibilità di “parlare prima” dovendo giudicare i risultati.
Per quanto riguarda il mercato diverse persone hanno parlato prima. Me compreso. E non è che hanno sbagliato.
Secondo me lo spirito di squadra c’è. Ci manca ben altro.
Maldini e Boban difficilmente dicono scemenze.
PJ, ci eravamo illusi troppo presto e troppo facilmente quest’estate.
Personalmente ero convinto che l’aria era cambiata, e non solo dagli acquisti, ma ho scritto sopra quelle cose perchè mi sto accorgendo che non è così. Si continua ad andare avanti al buio o quasi, senza sapere bene quello che si vuole e quello a cui mirare. Gli acquisti, almeno un po’, fatti forse solo per cambiare qualcosa, ma senza sapere, assieme all’allenatore, la loro utilità e collocazione sono il primo segnale e sono adesso anche una delle cause che rischiano di fare saltare per aria tutto il progetto (se di progetto si può parlare).
Che senso ha avuto per esempio vendere Kucka quando abbiamo grossi problemi a centrocampo e che comunque sarebbe stato una valida alternativa a Kessie? Che senso ha avuto vendere Bacca, scarso quanto vuoi, ma che ti garantiva un tot di realizzazioni, per mettere un Kalinic, funzionale alla manovra, ma che poi manca del realizzatore finale? Due domanda che tutti credo ci siamo fatti.
Non sto vedendo insomma molto di nuovo in questo Milan rispetto agli ultimi quattro, cinque anni disastrosi della gestione precedente. Come prima molta improvvisazione e pressapochismo, quello che il Milan di Sacchi, ma anche quello di Capello e Ancelotti, non aveva.
Sono pessimista, lo so, di natura. Però tornare a vedere cambi di allenatore in corsa, ritiri punitivi, piazzate per il contratto di un giocatore, non sono il segno di una società forte che sa quello che vuole e, soprattutto, sa quello che fa.
Ragazzi quelli che dite, che ovviamente può essere detto solo a posteriori trattandosi di una valutazione, può anche essere vero.
Però, c’e Sempre un però, dobbiamo ricordare da dove veniamo…
Costruire una Ferrari – quale noi dobbiamo essere – avendo conservato solo le coperture in fibra di carbonio – perché questo eravamo siamo/ – non è impresa facile.
Si tratta di ruote, motore ecomponenti elettrici, ma se così fosse tutti sarebbero in grado.
Non so, io alla società di credito perché si sono mossi e BENE sul mercato intervenendo praticamente in ogni settore.
Poi ovviamente se devo comprare due viti è più facile che vada bene rispetto ad un intero telaio…
Se fossero i coglioni che sembrano non avrebbero venduto de sciglio a 12 mln e niang a 20 (solo per questo meritano un plauso).
Kucka si poteva anche tenere ma era uno dei poichi ad avere mercato.
Siamo stati in balia di dei farabutti per 10 anni, cosa che Sconcerti ha abilmente dimenticato di ricordare, quindi almeno un po’ di tempo lo concederei.
Preso singolarmente i nuovi sono tutti buoni/ottimi giocatori.
Se calassimo ciascuno di loro in una realtà più consolidata renderebbero sicuramente meglio, purtroppo la somma di loro non sempre dà in automatico il risultato corretto!