Ci sono tanti nostri ex giocatori che mai e poi mai vorrei vedere occupare una panchina tradizionalmente rovente come quella milanista, e Rino è uno di questi giocatori. Non è ovviamente un giudizio sulle capacità — troppo striminzito il suo curriculum da allenatore per poterne formulare uno —, è bensì paura di non riuscire a essere obbiettivo quando, inevitabilmente, dovrò analizzarne l’operato. Per non parlare della carogna che mi salirà al primo insulto nei suoi confronti che leggerò in quelle fogne a cielo aperto in cui spesso si trasformano i social. No, decisamente l’idea Gattuso allenatore del Milan, in questo preciso momento, non mi entusiasma. Come ho già avuto modo di dire a caldo, sono scosso da questa novità.
Ma pur essendo scosso, resto pienamente convinto che l’allontanamento di Montella è stato inevitabile, essendo i risultati sotto gli occhi di tutti. Decisione più che giusta, non ho alcun dubbio. Così come sono inevitabili le critiche che stanno piovendo addosso alla società. Bene così, sia chiaro, ci si è resi conto che quando le cose vanno male non è soltanto l’allenatore ad avere delle colpe. In un ambiente ancora zeppo di vedove dell’Ancién Regime, annidate principalmente in mezzo a tifosi e giornalai, i risultati sono tornati come per magia a rivestire quell’importanza che ultimamente si era un po’ persa in casa milanista: “Sì dài, facciamo cagare da tempo, ma occorre pazientare ed essere riconoscenti!”; questo era un po’ l’andazzo negli ultimi anni. Ma al di là dell’evidente disonestà intellettuale, e dei reali motivi per i quali ora la società è diventata improvvisamente criticabile, questi personaggi stavolta hanno ragione (anche un orologio rotto, almeno due volte al giorno ce l’ha): ora il risultato viene prima di tutto, o per lo meno il risultato decente, e nessuno deve fuggire dalle proprie responsabilità. L’aberrazione c’era prima, non ora.
Perché trovo giusto l’allontanamento di Montella l’ho già spiegato varie volte in questo sito, inutile rientrare troppo nello specifico. Vorrei principalmente spendere due parole sull’impressione personale che ho avuto dell’uomo: brava persona, educata, ironica, spiritosa. Un signore anche nel momento del commiato. Veramente inqualificabili gli insulti al suo riguardo nei quali mi sono imbattuto leggendo la fogna a cielo aperto di cui parlavo poco sopra. Tuttavia il tecnico non mi è mai piaciuto, e non l’ho mai nascosto; il pragmatismo tattico dello scorso anno mi aveva piacevolmente sorpreso, poiché in precedenza avevo conosciuto Vincenzo come un tecnico votato al palleggio snervante, alla scarsa attenzione per la fase difensiva, al turn-over esagerato. D’accordo, la scarsità di talento a disposizione l’aveva aiutato a prendere determinate sensate decisioni, ma i meriti in quella stagione restano intatti. Forse l’improvvisa dovizia di quest’anno, vera o presunta che sia, l’ha mandato in confusione e si è un po’ perso, tutto può essere, fatto sta che il ritorno alle origini è stato evidente; e anche in questo caso i demeriti restano intatti.
Perché trovo giuste le critiche alla società? Non certo per le sciocchezze che stanno andando per la maggiore in questo momento (c’è gente che l’estate scorsa avrebbe danzato nuda nella pubblica piazza della propria città, ebbra di alcol a ogni acquisto del duo Mirafax, mentre ora sta ululando alla luna per il presunto mercato sbagliato). E’ chiaro che quando si compra un elevato numero di calciatori in qualche somaro ci s’incappa (Calhanoglu ha tutta l’aria di saper ragliare sonoramente); ma come caspita si fa a dire che comprando nazionali di buona fama (Musacchio, Rodriguez, Kalinic), giovani di chiaro talento (Silva, Conti), uomini di spicco di squadre che ci hanno preceduto l’anno scorso (Kessiè, Bonucci, Biglia, ancora Conti), in ruoli dove c’è bisogno e dove le pippe hanno regnato indisturbate per anni, si attua un mercato sbagliato? La società ha sbagliato — e gravemente — a confermare un allenatore in cui non credeva fino in fondo, ecco dove ha sbagliato. Ora potrà negarlo in tutte le lingue del mondo, piemontese e calabrese compresi, ma che il duo Mirafax si fosse cautelato da tempo con lo strano ingaggio di Rino alla guida della primavera mi sembra più che un’impressione. E questo particolare, non essendo di certo sfuggito al tutt’altro che stupido Montella, non deve avere giovato alla sua serenità, né a quella della giovane rosa.
Tornando a Rino. E’ stato un grande giocatore, uno dei più grandi della nostra storia. C’è stata un ampia fase della sua carriera nella quale, per una sua assenza per infortunio o squalifica, ero preoccupato quanto per quelle di Sheva, Kakà, Pirlo o Clarenzio. Anzi, spesso ero ancora più preoccupato. Ed è riuscito a diventare così prezioso, decisivo, insostituibile malgrado gli evidenti limiti tecnici. Con la grinta, la voglia di lavorare, la personalità, la fame di vittoria, l’amore per i colori. Talvolta mi ha fatto incazzare, come quando aggredì verbalmente — e anche un po’ fisicamente — il vecchio squalo Joe, o come quando tenne nascosto allo staff medico di vederci quadruplo; ma so benissimo che senza questi eccessi, spesso di generosità, Rino non sarebbe stato Rino, e perciò l’ho sempre perdonato. Ripeto quanto ho scritto sopra: non vorrei mai vedere gente così mandata allo sbaraglio, esposta alle ire di noi tifosi assetati di sangue e alla faziosità mediatica attuale. Ma tant’è, così è stato deciso. L’unica è sperare che faccia bene. Il che vale per chiunque alleni il Milan, ovviamente, ma per lui vale un po’ di più. Buona fortuna, Rino, ne avrai bisogno.
46 commenti su “Buon lavoro e buona fortuna, Rino”
I commenti sono chiusi.
Sottoscrivo tutto ma in particolare
io ci ho rinunciato. Non ce la faccio.
Mi ricordo un insignificante Milan-Udinese con Zaccheroni in panca, vista a San Siro.
Gattuso sembrava giocare la finale di CL mentre i compagni passeggiavano. Sono rimasto folgorato.
mi asterrò dai social quando il Milan perde.
Altrimenti potrei cominciare a rispondere male-male a qualcuno.
“Ci sono tanti nostri ex giocatori che mai e poi vorrei vedere occupare una panchina tradizionalmente rovente come quella milanista, e Rino è uno di questi giocatori. Non è ovviamente un giudizio sulle capacità — troppo striminzito il suo curriculum da allenatore per poterne formulare uno —, è bensì paura di non riuscire a essere obbiettivo quando, inevitabilmente, dovrò analizzarne l’operato. Per non parlare della carogna che mi salirà al primo insulto nei suoi confronti che leggerò in quelle fogne a cielo aperto in cui spesso si trasformano i social. No, decisamente l’idea Gattuso allenatore del Milan, in questo preciso momento, non mi entusiasma. ”
Sottoscrivo col sangue
E’ vero, le minchiate nel calciomercato si possono fare, e noi ne abbiamo fatteanche quest’anno, ma fanno parte dell’opera, basta guardare tutti i bidoni presi ad esempio dalla giuve e dall’inter negl’ultimi anni, noi non possiamo pretendere di essere immuni. E’anche vero che se si sbaglia , si deve in qualche modo tentare di correggere ( esiste il mercato di riparazione)gli errori e qui gatto e volpe non mi stanno piacendo per niente, perchè Rino non è a mio avviso una scelta tecnica ma come ho già avuto modo di scrivere, una scelta politica.
Poi magari ci va di culo a tutti e sarà il nostro alenatore per i prossimi 10 anni, me lo auguro, ma la scelta non ha nulla di tecnico e mai e poi mai criticherò Rino senza prima aver infamato a dovere che si è parato il culo mettendolo in panca.
Come giocatore Rino è uno di quelli che è stato sempre sottovalutato ( tipo Costacurta) e anche a causa della sua umiltà (è il primo a prendersi per il culo da solo)non gli è mai stata riconosciuta la sua grande intelligenza tattica.Per me un campione assoluto, uno dei più amati di sempre.
Sottoscrivo tutto anche le virgole… dai Ringhio sorprendici e sorprendi tutti sarebbe una cosa fantastica… p.s. ec, Rino e Costacurta si forse anche il secondo è stato sottovalutato ma i due sono profondamente diversi
“Calhanoglu ha tutta l’aria di saper ragliare sonoramente”…….
Sto ancora ridendo XDXDXD Condivido l’articolo in pieno!!
Ciao a tutti,
oggi mi sono messo ad ascoltare la conferenza stampa di ringhio e diciamo che la prima impressione che ho avuto è stata buona,
però ascoltando alcuni passaggi mi sono saliti dei dubbi riguardo a chi cavolo sta guidando questa società:
1) Gattuso, dutante la conferenza dice di non aver parlato con mister Li poichè il proprietario non parla inglese ( cosa che scatena in Mirabelli li di fianco un imbarazzo indecente); ed ecco che mi sorge la domanda : ma se Li non parla inglese, con Fassone parlerà attraverso il suo vice, e perchè con Gattuso tra ieri e oggi non è stato ancora fatto, mentre per decidere il cambio di allenatore è stato fatto? Mah…
2) ma come mai il signor Berlusconi, sta ancora gravitando in questa società?
Non sono l’unico allora ad aver trovato surreale quel passaggio.
Possibile che non ci sia sempre a disposizione un traduttore, a Casa Milan?
(E poi, Li in questi giorni non era a Milano, almeno per le ultime due partite in casa? Comunicavano a gesti, con Mirabelli e Fassone?)
Ripeto quanto hanno già scritto: sottoscrivo in toto il post del Boss.
Rino è stato “Rino” ha “incarnato” in campo il mio modo di “essere milanista”: attaccamento ai colori e voglia di di dimostrare che siamo i “migliori”.
Rino sa benissimo che rischia tanto, ma questo non gli fa paura, anzi probabilmente è uno stimolo.
Ora mi aspetto di vedere “11 Gattuso” in campo, possiamo perdere e ne perderemo ancora di partite, ma li voglio vedere uscire con la lingua penzoloni!!!!
Amici, mi tocca iscrivermi al club dei matusa…
Ieri notte alle 23.40 è nato Giorgio, il mio piccolo campione!
congratulazione sentite!!!
Congratulazioni Darko!
Ma chi è già nonno cosa deve fare???
Congratulazioni Darko!!
congratulazioni darko!
Bravo!
Auguri ai nuovi milanisti
per quelli che purtroppo sono coscienti delle difficoltà dico la mia
1- Montella: a mio parere il limite di Montella può essere l’alter ego del suo pregio: è stato importante a gestire la confusione dello scorso anno – il passaggio di proprietà in primis – ma forse non è (ancora) nelle sue corde eccitare gli animi: forse con un pò di “animus” in più ci sarebbe stata quella maggiore reattività che serve per mettere le partite in discesa e far entrare palloni che altrimemnti escono di centrimetri
2- Gattuso, come tutti dipende anche dalla società e dal clima complessivo
Il peggiore allenatore che abbiamo avuto è stato Allegri
Il suo peggio non è stata l’incapacità tecnico tattica ma il limite caratteriale e gestionale di non sapere cosa è il Milan e cosa è giocare a San Siro e in generale stare in una squadra importante
Approfittando del momentaneo stato di coma della società ha portato la squadra al suo livello invece di alzarsim lui al livello della squadra, eliminando il carisma dei giocatori e dando il via al disastro successivo
Questo rischio con Gattuso non c’è: al lordo dei suoi errori almeno sa cosa vuol dire essere il milan e affrontare il giudizio di San Siro
Io ero dell’idea che nel lungo periodo ci saremmo risollevati… adesso tocca alla società: è importante che – silenziosamente – entri nello spogliatoio e metta con chiarezza dei paletti: avere un allenatore a scadenza è un disastro.
La società deve far sapere che in base a come sarà la stagione non si decide il destino di Gattuso ma il destino dei giocatori
Auguroni Darko!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :winner: :winner: :winner:
Io lo sono da 35 anni e Nonno da 2 e mezzo!!!!!!
Benvenuto nel Club!!!!!!! :winner: :winner: :winner:
Minchia Tura.
Allegri per quanto mi possa stare sulle balle e per me possa essere non un top , ma dire che è stato il peggiore..essù…ti saluta Terim….
Ma anche Inzaghi e Brocchi…
metto in fila gli allenatori dell’era berlusconiana (solo quelli come minimo scudettati)
1) Capello
2) Carletto
3) Arighe
4) Allegri
5) Zac
Gli altri:
1) Cesarone
2) Clarenzio
3) Montella
4) Sinisa
5) Leo
6) O.W.Tabarez
7) L’Imperatore
8) Inzaghi
9) Brocchi
Congratulazioni Darko.
Sulla querelle allenatore:
– se avanti così non si poteva più andare;
– se i nomi in giro erano Mazzarri o Guidolin;
– se serviva uno che desse la scossa e conoscesse l’ambiente;
chi altro oltre a Rino?
Intendiamoci: anche io sono stufo della tendenza a “bruciare” le nostre glorie come allenatori, ma farei dei distinguo.
Brocchi era scarso come giocatore e lo è rimasto come allenatore.
Seedorf ha fatto discretamente (ma per sei mesi ed in una situazione in cui fare peggio era anche difficile) e poi il nulla.
Inzaghi ha fatto male e ha reso dichiarazioni anche peggiori, ma SEMBRA si stia riprendendo (anche se va visto in un contesto più simile al nostro).
Leonardo no comment.
A questo punto mi sembra che si sia trattato di una scelta obbligata e conoscendo Rino credo gli sia stato detto (o quanto meno credo lui abbia preteso gli venisse detto) che in caso di risultati al di là delle aspettative avrebbero discusso il rinnovo, diversamente ci si sarebbe rivisti a giugno per fare il punto.
Non ci vedo nulla di strano o di sbagliato.
Aggiungo una cosa: prima di criticare l’operato della società aspetterei di capire cosa può concludere un allenatore diverso.
Qui non si parla di nuovi/vecchi, mi sembra che, indistintamente, alcuni giocatori facciano pietà visti oggi (Bonaventura E Chala su tutti).
Però entrambi vengono da un infortunio ed il turco oltre ad ambientarsi in un campionato nuovo viene anche da 8 mesi di inattività in pratica…
Sicuramente con Rino possiamo stare quanto meno certi che grinta e impegno non mancheranno e da lì si ripartirà per capire chi è da Milan e chi no…
Trovo difficile (per me) valutare un allenatore estrapolandolo dalla società che ha sopra e la rosa che ha sotto.
Ad Allegri hanno dato la squadra di Conte e ha raggiunto 2 finali di CL in poco tempo.
Lui e’ anche l’ultimo allenatore del Milan ad aver battuto il Barca, con una squadra tutt’altro che stellare.
E se fosse entrata quella palla di Niang…
Io ricordo che criticai Inzaghi che però sta dimostrando col Venezia che il lavoro paga e che lui il suo lo sa fare.
Non ho certezze sugli allenatori, ma forse Allegri non è il peggiore che abbiamo avuto.
L’ultimo Milan è stato una scatola tossica per gli allenatori
Vorrei ricordare che Allegri è l’allenatore che ha mandato via Ambrosini per prendere Essien
E’ stato l’allenatore con cui e per cui sono stati mandati via o hanno smesso – tutti insieme – delle bandiere tra cui – se non sbaglio anche Gattuso
Se ci lamentiamo di come Montella sia stato in confusione paragoniamolo a Allegri nel secondo anno, dopo il furto di Muntari
Quello che ha portato 2 portieri in panchina a Londra
Vorrei ricordare – e mi viene la tristezza a ricordarlo – i giocatori che non ha saputo gestire
i giovani:
Pato
El Sharawi
Acerbi
….
e i vecchi
Gattuso, Pirlo, Seedorf, Inzaghi….
Io a volte penso che sia stato prezzolato da Juve/Inter apposta per affossarci
Una dirigenza “normale” e non affetta da schizzofrenia bipolare lo avrebbe licenziato all’inizio del terzo anno – se non alla fine del secondo
Un appunto su El Shaarawy (che io ho sempre adorato), usando le sue parole che io condivido (ci fu anche una dichiarazione di Prandelli in proposito). Allegri lo ha fatto sbocciare.
Anche Acerbi ha parlato della sua esperienza
Su Pato poi si potrebbero scrivere dei libri ma credo che Allegri fosse l’ultimo dei suoi problemi.
Io capisco e un pò condivido l’allergia ad Allegri… ma non è Satana.
Io alle frasi dei giocatori – allenatori e comunque stipendiati vari credo solo se dette, quando ormai in pensione
Ero a sansiro in un drammatico Milan anderlecht di cl,
Se non era per il Faraone Allegri non sarebbevarrivato ai Santi…
Aggiungiamo anche Balotelli…
Praticamente allegri stava al Milan come il capitano di un “moscone” ad una portaerei
cioè scusa
baotelli, pato,due bluff
acerbi un giocatore di terza fascia
che avrebbe fatto allegri????
ognunoi hail diritto di avere la sua opinione. per carità
io allegri l’ho sempre odiato, per me è un allenatore mediocre, ed è il responsabile della non vittoria del secondo titolo ma se si arrivano a pensare certe cose il problema è altrove.
Pato è stato un talento impressionante, sarebbe potuto diventare un top player avesse avuto un minimo di cervello (e fortuna) in più; peccato che mentalmente si sia ritirato a 20 anni o giù di lì. Balotelli ha un cervello da gallina, ed è stato uno dei giocatori più sopravvalutati che abbia mai visto. Bravino eh, ma come tanti. Acerbi ha sconfitto un nemico terribile ed è un grande, ma come calciatore a certi livelli è e resta una pippa.
Allegri non c’entra niente col fallimento di questi tre. Come non c’entra nulla con tantissime altre piaghe milaniste che gli vengono contestate. Poi, che non possa essere il mister dei sogni di qualsiasi tifoso da top club sano di mente, è indubbio.
Ritenere Allegri il peggiore allenatore dell’era berlusconiana è sinceramente fuori luogo, senza naturalmente togliere la “libertà di pensiero” a nessuno per carità.
Certamente ha commesso degli errori, così come ne ha commessi Arriche, a quest’ultimo per esempio qualcuno potrebbe contestare che ha vinto, con quello squadrone un solo scudetto. Certo uno gli fu sottratto dalla sceneggiata di Carmando e da Lo Bello, figlio di cotanto padre.
Andremmo comunque ad incanalarci in un discorso che non porterebbe sicuramente ad un responso unanime.
Sfogliando l’elenco di Marcovan, ritengo che il peggiore sia stato Leo. Ma non per colpa sua, lui non era e non è un allenatore, colpa di chi ce lo ha messo lì costringendolo poi ad accettare la poltrona dell’inter beccandosi del traditore ed anche di peggio. Col senno di poi penso che più o meno tutti ci saremmo comportati come Leo.
Allegri non è certamente il male assoluto, ma è altrettanto sicuramente un’allenatore che non ha mai avuto un certo feeling con il Milan e con i tifosi.
Su Leo, richiamato da Zullida, dico solo che l’attuale allenatore del Milan era tra quelli che intonarono un certo coro sotto la curva a Roma la sera dell’ultimo scudetto. La cosa la dice lunga su come fu visto quel passaggio all’altra sponda anche all’interno della squadra.
Io condivido con PJ l’idea che è la società il basamento dell’allenatore
Rimango convinto che Allegri al Milan fosse un alieno e che la sua gestione abbia eroso la qualità morale dello spogliatoio
Sui giocatori si può pensare tutto ma quando potenziali fenomeni a 20 anni smettono di crescere qualche domanda bisogna farsela ( anche Dybala dovrebbe farsela)
Su Acerbi: se kiellini è in nazionale Acerbi potrebbe essere da pallone d’oro 🙁
Dai, Pato non ne parliamo, fosse stato per Allegri sarebbe stato venduto con la più grossa magata della storia del calciomercato, e invece è rimasto e sappiamo come è andata a finire.
Acerbi – parole sue – arrivato al Milan si è seduto e si è dato alla bella vita, e ha ritrovato la testa “da calciatore” solo messo davanti all’abisso della malattia.
Balo ed el Shaarawy con lui in panca han fatto la migliore stagione in carriera, e ci hanno messo entrambi ANNI prima di tornare a livelli discreti-buoni.
In altri anni molto probabilmente lo spogliatoio non sarebbe decaduto così tanto e così in fretta, ma in altri anni i vecchi erano meno “vecchi” – tipo Seedorf che passeggiava tipo ci facesse la grazia di scendere in campo, e per i rinnovi telefonava direttamente ad Arcore, robe che solo il peggior Moratti – e la Società voleva vincere, invece che curare il proprio orticello a scapito di quello del vicino.
Ci siamo dimenticati l’anno osceno dove dopo ogni partita Barbara e Galliani si mandavano i comunicati stampa incrociati?
Neppure Mourinho ne sarebbe uscito vivo, figurarsi Allegri.
Fre,
ma io non nego questo, anzi diciamo la stessa cosa.
Ma quello che per te è causa per me invece è conseguenza ( dell’incapacità allegrianba e purtroppo del caos societario)
L’allenatore non è solo quello che mette il portiere in porta e decide se si gioca 442 o xxx
è anche quello che stimola i giocatori, non li abbandona a sè stessi e fà in modo che crescano anche come professionisti, non che li abbandona a sè stessi
e in questo trovo delittuoso quello che Allegri ha fatto al Milan
Quando Allegri è arrivato Pato non era lo stesso giocatore di quando poteva essere ceduto al PSG o cercava sicurezze tra le grazie di Lady B.
Questa è la colpa: chi se non l’allenatore deve avere il polso dei giocatori ( con la società ovvio ) ?
è anche quello che stimola i giocatori, non li abbandona a sè stessi e fà in modo che crescano anche come professionisti, non che li abbandona a sè stessi
no tura, li dipende dalla società.
l’allenatore potrà rifilarti UN calcio in culo di tanto in tanto, ma se regna il caos,l’anarchia e il fancazzismo li è colpa della società.
Piazzapulita: puntata sul Milan.
Interrogazione parlamentare 5stelle sul Milan.
Fuoco concentrico.
Sono le nostre Termopili.
piazza pulita lo guardo solo se c’è sgarbi che insulta il prossimo.
Zio,
come diceva Franky ( My way):
proprio no
La società rappresenta i binari e la direzione ( l’armatore )
il capitano della nave è un’altra cosa, segue i binari ma gestisce lui i marinai – in linea coi binari
e i marinai vanno di conseguenza
se tutto è in linea si è a bordo del Milan di Sacchi, Capello
se invece non è così si sale a bordo dell’inter di Moratti
PJ
vediamo allora di uscirne da Eroi
Tura,
dimentichi la particolare “ingombranza” della nostra (ex) società, dai, IMHO ai bei tempi non si muoveva foglia a Milanello che Galliani e Silvio non voglia, a prescindere dal “capitano della nave” al timone. Dall’ultimo Ancelotti in avanti, semplicemente non è stato più così.
Fai proprio l’esempio dell’Inter di Moratti, dove anche il sergente più di ferro in assoluto, e lo spogliatoio più coeso sarebbero – e sono – crollati proprio perchè al vertice c’era il buon Massimo, che faceva figli e figliastri, che si innamorava dei giocatori inutili, che trattava i rinnovi a seconda dell’umore, che giustificava tutto.
L’ultimo commento di Fre è nella sostanza identico a ciò che stavo per scrivere io per rispondere a Tura. Inutile che ripeta, dunque.
tant’è che quella merda di Allegri nella Juve,società di merdosi ma sana, organizzata e con dirigenti con i controcoglioni sotto, ha vinto gli ultimi 3 scudetti e piazzamenti champions di tutto rispetto.
I vecchi hanno continuato a rendere ed i giovani non mi sembra che stiano patendo (non ce ne sono pi molti9
sta a vedere che se Alegri si permettere di pisciare un pò più in là del vaso che gli hanno messo sotti, vedi che fine che fa.
Come è giusto che sia , per luie per tutti gli allenatori. E’ la società che detta la linea e gestisce i giocatori, non l’allenatore.
Proviamo a sdrammatizzare rivedendoci il siparietto simpaticissimo di Rino e le Iene del 2011.
https://www.facebook.com/momentisport/videos/425659624255278/
Mi è capitato di rivederlo oggi e mi sono fatto due belle risate.
Intanto il Napoli del bel giuoco incarta e porta a casa contro i gobbi facendo una partita come quella del Milan contro di loro nonostante il livello qualitativo più alto.
Sarri dice che han dominato… sarà.
Il Napoli ieri è stato come il Milan a san Siro coi gobbi
Richiamate Montella per cortesia altrimenti mi tocca passare agli insulti con Gattuso…
Potevo immaginare di tutto ma non una cosa simile!!!!
CI PRENDERANNO PER IL CULO PER ANNI!!!
ANDATE AFFANCULO TUTTI!!!
I GIOCATORI VECCHI E NUOVI (TUTTE PIPPE), MONTELLA, FASSONE, MIRABELLI, I CINESI, BERLUSCONI E GALLIANI CHE CI HANNO MESSI IN QUESTE MANI!!!
Sono una bestia oggi…. scusate.
Siamo una squadra di merda!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Voglio le dimissioni di Fassone e Mirabelli.
Non so con quali forze psicofisiche sia riuscito a scrivere il post…
Peggio di questa stagione sarà impossibile fare negli anni a venire.
Solo la B o il fallimento economico sarebbero figure peggiori di quanto fatto vedere in questa metà campionato.
Il Benevento ce lo rinfacceranno per anni, mi spiace per Gattuso.
In estate me lo avessero detto, non ci avrei mai, mai creduto.