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Correva l’anno 1987, il Milan giungeva quinto dopo un eclatante cambio di proprietà che aveva investito l’ambiente di un entusiasmo e di una marea di aspettative come non accadeva da diverso tempo. La delusione fu enorme, ancorché attenuata dalla vittoria nello spareggio UEFA contro la forte Sampdoria di Mancini, Vialli, Cerezo, Vierchowod. L’ambiziosa proprietà, a inizio stagione, non aveva badato a spese e aveva acquistato elementi sulla carta di assoluto valore, punti di forza delle rispettive squadre di medio-alta classifica: Giovanni Galli (Fiorentina) Roberto Donadoni (Atalanta), Daniele Massaro (Fiorentina), Dario Bonetti (Roma), Giuseppe Galderisi (Verona). Questi giocatori si aggiunsero ad altri di grande valore come Franco Baresi, Filippo Galli, Paolo Maldini, Alessandro Costacurta, Mauro Tassotti, Agostino Di Bartolomei, Pietro Paolo Virdis, Alberigo Evani, Mark Hateley, Ray Wilkins. L’allenatore, Nils Liedholm, una leggenda rossonera che più leggenda non si può, quindi difficilmente allontanabile senza scatenare una rivolta di piazza, era quello dell’anno precedente. Eppure, come dicevo, il Milan giunse soltanto quinto dopo una partenza da incubo (sconfitte contro l’Ascoli in casa e in trasferta contro il Verona) e un prosieguo di stagione caratterizzato dall’alternarsi di alcune buone prove e di altre pessime. Nils perse il posto a fine campionato per lasciarlo al giovane traghettatore Fabio Capello, il quale riuscì in extremis a consegnare un’accettabile Europa alla società e ai tifosi.

Ho voluto ricostruire brevemente quella stagione per sottolineare le analogie col complicato presente. Poche le differenze: allora c’era un proprietario ben più rassicurante e potente, sia economicamente sia mediaticamente, e una rosa di alto livello ad accogliere i nuovi arrivati. Differenze non da poco, questo è vero, ma le similitudini con tutto il resto devono fare comunque riflettere. Al di là degli investimenti, alcuni dei quali azzeccati e altri meno, ci vollero una stagione e ulteriori investimenti per tornare ad essere competitivi con le squadre più forti. E ci vollero anche un bel po’ di contingenze fortunate per riuscire a vincere soltanto dopo un anno lo scudo e dopo due la Coppa Campioni: lo sconcertante suicidio del Napoli a cinque giornate dalla fine, l’assenza delle squadre inglesi e la nebbia di Belgrado, sono argomentazioni che ci fanno incazzare quando a esporcele sono quei rosiconi dei tifosi avversari, ma ciascuno di noi, nel  proprio intimo, sa perfettamente che non si tratta esattamente di invenzioni.

Ai giorni nostri la situazione societaria è oggettivamente insolita, ed è stato fatto passare dai media  il messaggio che sulla società, in caso di mancato raggiungimento di determinati obbiettivi, piomberebbero uragani devastanti, terremoti letali e distruttive invasioni di locuste; questo ha generato indubbiamente un clima di comprensibile impazienza  nei tifosi, molta di più di quanta io ne ricordi  in quel lontano 1986/’87. Bisogna però mantenere i nervi saldi e rammentare che il calcio ha i suoi tempi. Poteva andarci bene immediatamente, e ogni tassello avrebbe potuto incastrarsi perfettamente al primo colpo, ma così non è accaduto, come peraltro non accade mai nel novanta per cento dei casi calcistici. Le critiche ci stanno, sennò di che caspita parleremmo in un blog; ma di critiche ne ho lette ben poche, mentre i giudizi trancianti e definitivi su giocatori, società e allenatore si sono sprecati ovunque. Alcuni, molti, anche molto condivisibili nella sostanza, ma con un difetto imperdonabile: l’aberrante tempistica. Dopo appena tre mesi, ripeto, tre mesi, c’è chi  sente già l’impellente bisogno di distribuire colpe a destra e a manca. Sembra che quello della distribuzione delle colpe per alcuni sia un passo obbligatorio, da compiere il prima possibile, come se il procrastinarlo verso date più sensate facesse che so, venire loro la cacarella o peggio, riempirgli il corpo di piaghe putrescenti. Ricordo che in quel primo anno di campagna acquisti berlusconiana, un mostro come Roberto Donadoni non fece affatto sfracelli. Daniele Massaro, per il quale feci salti di gioia al momento del suo acquisto, e che successivamente divenne un giocatore di primo livello, quel primo anno fu una totale delusione, e il secondo fu spedito da Sacchi in prestito alla Roma. Dario Bonetti, che era generalmente considerato fortissimo, fu un mezzo disastro. “Nanu” Galderisi, che col  Verona era stato uno dei principali artefici dell’incredibile scudetto, non sfregò un pallone per tutta la stagione.

Portai, portammo tanta pazienza durante quella stagione; sapevamo quanto fosse complicato inserire tanti giocatori nuovi ed eravamo consapevoli che la società necessitava di un po’ di tempo per fare esperienza; inoltre eravamo reduci dalla gestione Farina, e ai nuovi arrivati avremmo perdonato qualsiasi cosa, almeno all’inizio. Ma verso la fine, quando ormai fu evidente che qualcosa era stato toppato da parte di tutti, ricordo che anche io ebbi parecchio da ridire. Emisi anche io giudizi trancianti su società, giocatori e allenatore. Anche io, con la morte nel cuore, sperai nel licenziamento del pur amatissimo Liedholm, e quando ciò avvenne accolsi l’evento con soddisfazione. Però appunto, verso la fine, per la miseria.

34 commenti su “Quel primo anno di Silvio

  1. 30 anni, cavoli sembra ieri. Lo so frase fatta, ma è così!

    Erano ancora i tempi mitici che con la schedina vuota e la penna in mano per segnare i risultati, dopo pranzo (allora le partite iniziavano alle 14,30 nel periodo invernale) e radiolina accesa, ci si sedeva in poltrona con l’ansia e la tensione a farci compagnia. Quando poi si sentiva un boato si sperava in quei decimi di secondo di sentire “il Milan è passato in vantaggio…”.

    Dopo questo inevitabile e dovuto amarcord, debbo dire che anch’io stavo pensando questi giorni a quando Marcovan ha riportato magistralmente nel post. Si anche quell’anno gli avvoltoi erano pronti a sbranarci e ricordo ancora i titoli della rosea dopo le sconfitte con l’Ascoli ed il Verona “Gli elicotteri serviranno a Silvio per scappare”. Fu un anno sofferto e pieno di sfottò da parte dei cugini e dei gobbi, accumulai tanta rabbia e tensione che nel dopo partita dello spareggio Uefa con la Samp presi mio figlio (allora non era ancora gobbo) gli misi in mano una bandiera rossonera e partii strombazzando con la macchina in giro per il paese. Fu un allenamento per gli anni a seguire 😉

    I famosi corsi e ricorsi esistono anche nel calcio, si, dobbiamo portare pazienza e tanta, non soprattutto essere precipitosi (io per prima), diamine siamo il MILAN ed a parte la parentesi 1907-1951 non vi è stato un decennio dove non abbiamo portato qualcosa a casa.

    Io ho avuto la fortuna di vivere gli anni della Coppa Campioni contro l’Ajax del 1969 e di vivere gli anni d’oro dell’era berlusconiana, ed in mezzo a questi due periodi eravamo sul serio una “provinciale”. Per cui occorre solo avere pazienza, d’altronde io continuo a pensare che senza l’errore di Biglia il derby l’avremmo vinto. Ora l’Inter è vista come l’antinapoli (qualcuno ha già fatto fuori la JJuve, ma se Dybala avesse messo dentro i due rigori…), ma noi l’abbiamo messa sotto.

    La società ha fatto sforzi sovrumani e rimproverala già di aver commesso errori nella campagna acquisti dopo solo tre mesi è effettivamente troppo. Speriamo che il prossimo anno si riesca a comprare fuoriclasse del calibro di Van Basten e Gullit, in modo da chiudere un cerchio e ricominciare a sognare.

    Buona giornata fratelli rossoneri!

  2. C’è un’altra differenza, sostanziale, rispetto ad allora: i mass-medie e i social-media.

    Questi due fenomeni sociali e tecnologici al contempo hanno enormemente banalizzato le discussioni e quasi del tutto eradicato le riflessioni lasciando spazio a proclami dai toni sempre più estremi perchè l’estremismo è l’unico modo per farsi notare nella giungla di tweet e post in cui arranchiamo ogni giorno.

    Di qui, credo, derivi l’incapacità di contestualizzare la situazione, comprendere che alcuni errori da parte della proprietà siano inevitabili, che assemblare 11 nuovi giocatori senza poterli mai allenare una settimana consecutiva perchè giocano sempre ogni 3 giorni sarebbe un’impresa titanica per un mostro come Guardiola, figuriamoci per uno come Montella.

    Ecco, col senno di poi, mi sento di dire una cosa: a maggio esultai per la qualificazione in UEL, oggi credo che sia il nostro tallone d’achille. Se avessimo potuto evitare le 7 partite europee fin qui disputate (soprattutto le ultime 4), Montella avrebbe avuto più tempo per lavorare con i ragazzi e plasmare meglio la squadra che ha in mente. Ciò non vuol dire che le cose sarebbe andate necessariamente meglio, ma è una possibilità più che probabile.

    E’ per questo che credo vedremo questo Milan un po’ sgangherato ancora per un mesetto, almeno. Forse dopo Natale potremo essere una parvenza di squadra. Fino ad allora, bisognerà stringere i denti, sia noi che ci incazziamo dal divano (o dallo stadio) sia i giocatori in campo. Compito di Fassone e Mirabelli sarà tenere il timone dritto, possibilmente evitando figure di merda come quella del preparatore atletico (a proposito, hanno poi scelto il sostituto di Marra?)

  3. Ecco, col senno di poi, mi sento di dire una cosa: a maggio esultai per la qualificazione in UEL, oggi credo che sia il nostro tallone d’achille. Se avessimo potuto evitare le 7 partite europee fin qui disputate (soprattutto le ultime 4), Montella avrebbe avuto più tempo per lavorare con i ragazzi e plasmare meglio la squadra che ha in mente. Ciò non vuol dire che le cose sarebbe andate necessariamente meglio, ma è una possibilità più che probabile.

    Non sono d’accordo.
    Le partite di EL ci hanno consentito di iniziare prima la stagione, e quindi di avere piu tempo per amalgamare gli undici nuovi con i vecchi.
    Inoltre le prime sono state giocate in scioltezza, perfino imbottiti di riserve.

    Io credo semplicemente che Montella, abituato a fare le nozze coi fichi secchi in squadre di mezza classifica (Catania, Fiorentina, noi lo scorso anno), non abbia le abilità necessarie per esaltare un gruppo eterogeneo che gli permette diverse soluzioni.
    In termini di motivazioni, coinvolgimento del gruppo, varietà tattiche lo trovo molto indietro.
    Basti pensare che André Silva è stato prevalentemente panchinato in campionato, mentre segnava a raffica in UEL e in nazionale, per mettere fuori posto Suso. In una sola mossa ne ha scontentati due.
    Quando si attua una rifondazione così pesante, ci vuole necessariamente un allenatore di polso, un condottiero che dia una identità forte alla squadra e si faccia seguire dai giocatori. Mourinho, Conte, Lippi, Capello, gente così. Nessuno di loro era un fenomeno della panchina.
    Per la stessa ragione, sarebbe sbagliato prendere Ancelotti. Ancelotti è perfetto in un gruppo già coeso, affermato, in cui lo spogliatoio ha le gerarchie delineate e sopperisce alla bonarietà di un genio della panchina come Carletto. Ancelotti non avrebbe vinto nulla senza i senatori.

    La conferma di Montella, doverosa dopo la stagione scorsa, si sta rivelando un boomerang.

  4. Le partite di EL ci hanno consentito di iniziare prima la stagione, e quindi di avere piu tempo per amalgamare gli undici nuovi con i vecchi.

    Opinione legittima, che però non condivido a mia volta.

    Avere il tempo di lavorare tutta la settimana, di allenarsi, provare e riprovare movimenti e schemi, è importante.
    Se dispone poi di una rosa con tanti nuovi giocatori che non si conoscono, diventa fondamentale.
    Purtroppo Montella non ha avuto questa possibilità perchè da quando è iniziato il campionato, abbiamo giocato ogni 3 giorni: il che comporta perdere 3 allenamenti a settimana (rifinitura, partita, defaticamento).
    Ripeto, forse non sarebbe cambiato niente, ma è opinione che qualcosa di più avremmo potuto vedere almeno sul piano dell’organizzazione.

  5. La conferma di Montella, doverosa dopo la stagione scorsa, si sta rivelando un boomerang.

    Non sono un fan di Montella e avrei preferito avere un allenatore diverso sia per caratteristiche tattiche che professionali, tuttavia esprimere un giudizio così definitivo a ottobre mi pare eccessivo.

  6. La conferma di Montella, doverosa dopo la stagione scorsa, si sta rivelando un boomerang.

    Io invece sono d’accordo con Darko. Lo scorso anno Montella iniziò bene e fini malino con un girone di ritorno veramente scarso. Doveva e poteva essere un campanello d’allarme, ma un po’ tutti noi eravamo concordi nel dire che se aveva fatto bene con giocatori scarsi, con quelli più bravi avrebbe fatto di sicuro meglio.

    Spero che a fine campionato di essere smentito, ma la situazione attuale ci dice che ci sarebbe servito un mister con “palle d’acciaio” che purtroppo l’aeroplanino sembra non avere.

  7. Marcovan, bravo anzi bravissimo
    Nel calcio non esiste la controprova: noi non sappiamo se giocare la EL sia un bene o un male, non mi sembra che faccia male e siamostati fortunati con sorteggi e distanze

    detto questo se permetti alzo la posta e aggiungo

    Tutti noi ricordiamo con orgoglio gli anni di Sacchi.
    I rosiconi abituati a rubare ci rinfacciano la nebbia di Belgrado, vero, ( forse non avremmo vinto la partita e la coppa, loro senza rubare sicuramente non avrebbero vinto una betata fava) la nebbia ha fatto in modo che lo scudetto di Sacchi e la sua esperienza non diventassero un evento casuale al livello di “scudetto della camorra” e altre caxxte simili

    Non avremmo nemmeno giocato la seconda coppa, quella di Vienna… sarebbe cambiato tutto.

    E allora: è giusto un giudizio completamente diverso per qualcosa in cui l’allenatore non c’entra nulla????

    Ma c’è una altro evento che io ricordo sempre, e tristemente solo io, che per ha cambiato la carriera di Sacchi al Milan e la storia del Milan: Milan Roma, 0-3 a tavolino, per petardo a Tancredi.

    Quella sconfitta non poteva essere addebitata a Sacchi, l’insuccesso della stagione sembrava certo e a questo punto senza colpe a squadra e società: io sono convinto che in quel momento si è allentata la tensione delle responsabilità l’ambiente si è rasserenato e infatti dopo quella partita siamo veramente diventati il Milan di Sacchi

    Quindi non penso che il giudizio debba essere legato alla semplice vittoria o sconfitta: un allenatore si valuta soprattutto dalla coesione dello spogliatoio, dallo spirito di squadra…

    Quando le stagioni sembrano nascere male … ricordo il gol dell’ascoli a San Siro contro il primo milan di Berlusconi… roba che neanche Pelè in allenamento sarebbe riuscito a segnare…

    Quello che non capisco e un po’ nella mia ignoranza rimproveroa Montella è : perchè non un sano 4-3-3 o ancora meglio un semplice 4-4-2 ???

    Dato che nessuno affronta il tema con competenza ma siamo al gioco dello sputtanamento non so se avrò mai risposta.

  8. Zullida, scusa se rispondo a te, è una mia crociata
    questi giocatori Franco Baresi, Filippo Galli, Paolo Maldini, Alessandro Costacurta, Mauro Tassotti, Agostino Di Bartolomei, Pietro Paolo Virdis, Alberigo Evani, Mark Hateley, Ray Wilkins

    in modo particolare questi
    Franco Baresi, Filippo Galli, Paolo Maldini, Alessandro Costacurta, Mauro Tassotti, Pietro Paolo Virdis, Alberigo Evani,

    prima di Sacchi, anche quqando c’era Liedholm erano nella categoria… modesti

    A Baresi in nazionale era preferito Tricella… tanto per dire

    andiamoci a piano anche a giudicare i giocatori

    L’ho già detto, credo, il primo anno di Donadoni al Milan fu modestissimo… un campione raro – dopo –

  9. Jtura, non vedo di cosa devi scusarti.

    Ha ragione nel ricordare che i giocatori sopra citati erano nella categoria “modesti” o poco più. Se la memoria non mi inganna Baresi non fu neanche convocato a Messico 86.

    Se non esistevano gli episodi nel calcio stavamo parlando di uno sport che era “matematica pura”.

    I giocatori li stiamo criticando per il momento attuale e per quando stanno dando ora. Kessié per esempio non può essere diventato un brocco all’improvviso, così come Calhanoglu, che oltre al gol in EL non ha fatto vedere grandi cose, eppure uno che tira punizioni con una percentuale di realizzazione tra le più alte in Europa non può non realizzarle anche in Italia.

    Una svolta può arrivare domenica col Chievo, così come arrivò nel 1987/88 a Verona a fine ottobre, quella partita sembrava essere l’ultima sulla panchina rossonera di Sacchi, ed invece fu il trampolino di lancio del Milan stellare.

    Certo non andremo a vincere lo scudetto se battiamo il Chievo, ma abbiamo in ogni modo bisogno di una svolta che può avvenire attraverso la vittoria naturalmente, ma soprattutto attraverso lo spirito dando il 100% e giocando come la prima parte del secondo tempo nel derby.

  10. Questo post mi piace anche perchè nel post precedente a questo, un mio giudizio è stato appunto definito tranciante, in realtà non ho troncato nessuno, da tifoso ho solo espresso, nel tentativo ( disperato) di non bocciare definitivamente Montella e di esprimere il mio pensiero e cioè che sarebbe meglio tenerlo fino a fine anno, un giudizio parzialmente negativo sul mercato della società rea a mio avviso di aver preso si giocatori buoni ma che in alcuni casi non si sposano con le intenzioni calcistiche del nostro allenatore. tre mesi sono pochi per giudicare?? Forse. forse no. d’altronde le ultime dichiarazioni del mister fanno trapelare ( ORA) una non completa sintonia sulla campagna acquisti rispetto alla luna di miele che sembrava esserci prima dell’inizio del campionato. C’è assolutamente tempo per recuperare ma ho paura che sarà dura molto dura anche visto l’exploit di alcune avversarie che forse a inizio campionato non sembrvano così competitive. Abbiamo ahinoi aspettato SENZA SPERANZA di migliuorare per quasi un decennio, un anno in più cambia poco viste le premesse comunque molto più rosse di quelle del recente passato.
    Sposo in toto, considerando ” operazione di mercato” anche la riconferma dell’allenatore, il commento di Darko.
    Sul piano societario invece , nonostante quello che si legge, faccio notare che nel “piano finanziario” presentato da Fassone NON sono stati inseriti proventi per circa 40 milioni, che entrerebbero nelle casse della società nel caso in cui si centrasse la champion’s, il che vuol dire che se dovessimo centrarla noon saremmo assolutamente obbligati a vendere un BIgper fare cassa nella prossima sessione del mercato estivo. incaso contrario uno dei nostri cosidetti big dovrà fdare le valigie, mna non credo sia un dramma considerando che abbiamo la squadra con le media età per giocatore più bassa della serie A E CHE QUEST’ANNO NE ABBIAMO PRESI ABBASTANZA DI GIOCATORI BUONI.

  11. andiamoci a piano anche a giudicare i giocatori

    d’accordo. Se la società regge con la testa e i nervi, il vero potenziale di questa rosa lo vedremo l’anno prossimo quando Silva avrà preso le misure dei difensori italiani e Hakan avrà cominciato a capirsi con i compagni per citare due esempi.

    E se centriamo la qualificazione in CL, io ci credo, ne vedremo delle belle.

  12. Considerato che la nostra stagione di calcio giocato è iniziata a fine luglio con la prima partita di europa league, e che siamo già a 14 partite ufficiali, cioè circa un quarto di quelle totali (se arriviamo in finale di coppa italia e di UEL le partite saranno in tutto 64), direi che non è in fondo così presto per fare una valutazione, diciamo a “stato d’avanzamento” della squadra e di Montella.

    Premetto che io non ho mai detto che voglio che venga esonerato, anche perché in giro non c’è nessun salvatore della patria, e a parità di bravura mi tengo uno che conosce l’ambiente.

    Ma, al netto dei paragoni con Sacchi (che era un pazzo visionario e gli ha pure detto bene, ma voleva cacciare Van Basten. Giusto per ricordarlo), per me giocare ogni 3 giorni deve essere la normalità, non la scusante.
    Mi aspetto, dal Milan, una dimensione europea costante.
    Giocatori, allenatore e staff devono organizzarsi e se necessario inventare nuove metodologie di allenamento e preparazione per poter gestire questi ritmi senza patirne le conseguenze, proprio come fanno i grandi club europei.

    Montella ha il dovere di apportare dei correttivi, e il dovere è imposto dai risultati, non certo dal nostro gradimento sul suo gioco.
    A conti fatti, ce ne possiamo anche fottere del bel gioco, importa vincere.

    Allo stesso tempo, in campo vanno i giocatori. E gli stessi, anche se sono convinti dei propri mezzi, e anche se vengono tutti da ottime stagioni precedenti (inclusi quelli rimasti dallo scorso anno), devono aiutare l’allenatore a venire fuori dal guado.
    Mi aspetto, anzi no, pretendo maggior impegno soprattutto da quelli come Bonucci, Biglia, Kalinic che sono stati acquistati per prendere per mano la squadra e condurla fuori dalla merda.
    E ad oggi, questo impegno è mancato, fatta eccezione per l’unico che abbia voglia di emergere: Cutrone.
    Che ha 18 anni, e se un ragazzino deve essere il salvatore della patria, tutti gli altri devono farsi un esame di coscienza.

    Montella si sbrighi a trovare la quadra, che per me non sta nel modulo. Il modulo con la difesa a 3 va bene, si sono visti grossi passi avanti, e i gol presi sono frutto di poca intensità e poca attenzione, ma a livello di movimenti ci siamo.
    La quadra sta nella motivazione e nella capacità di sfruttare abilità e momenti positivi della rosa, soprattutto nei suoi elementi più umorali e al contempo più tecnici. Mettere al centro del progetto Bonaventura, Suso, Calhanoglu e André Silva consentirà ai nostri 4 campioni di trascinare a suon di gol la squadra.
    E in cascata miglioreranno le prestazioni dei comprimari come Kessié, Rodriguez, Locatelli eccetera.

    Ci vuole tempo, nessuno chiede lo scudetto domani a Montella. Ma certi discorsi è assurdo farli a ottobre, dovevano essere cose risolte già ad agosto.
    Si deve dare una grossa svegliata, levarsi quel sorriso minchione dalla faccia, e urlare ai giocatori, ai tifosi e alla stampa che noi siamo il Milan e non ci devono rompere i coglioni.

  13. Eheh, che blog di vecchietti pieni di ricordi… :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

    Scherzi a parte, boss, secondo me sottovaluti la differenza nella situazione finanziaria ed economica. Noi sappiamo quasi per certo che abbiamo un limite agli investimenti e che la proprietà sta cercando altri soci. La dirigenza ha dichiarato che ha preferito andare “all in” subito, piuttosto che spalmare ricostruzione e spese nell’arco di un lungo periodo. Si tratta, quest’ultima, di una scelta che a mio avviso ha parecchi argomenti contro, ma ha anche i suoi argomenti a favore – mi sta bene, avrei agito altrimenti, ma riconosco che, almeno giudicando a priori, un successo seguendo questa strada aprirebbe scenari sportivi ed economici assai positivi addirittura nell’immediato (o quasi).

    Ora, se questo progetto va male, non credo che il club vada gambe all’aria, visto che ha un certo bagliaglio tecnico (dovuto all’ultimo mercato, soprattutto) e ancora un certo fascino ancora ce l’ha, e che comunque andremmo sotto altri proprietari che non avrebbero molto interesse a far fallire il Milan (suppongo). Sappiamo allo stesso tempo che un fallimento in questa stagione potrebbe almeno rallentare il rilancio del club – e questo sarebbe un poco problematico.

    In altri termini io temo che la mancata qualificazione alla Champions League ci consegni altri anni di limbo, e come me molti altri; per questo motivo in tanto sono quindi, forse, un poco frettolosi nel lanciare giudizi.

  14. Si deve dare una grossa svegliata, levarsi quel sorriso minchione dalla faccia, e urlare ai giocatori, ai tifosi e alla stampa che noi siamo il Milan e non ci devono rompere i coglioni.

    Ecco bravo! Invece ad ogni intervista sembra scusarsi col mondo intero… E che cazzo stai allenando il Milan, tra l’altro la squadra della tua infanzia, tira fuori le palle!

  15. In altri termini io temo che la mancata qualificazione alla Champions League ci consegni altri anni di limbo, e come me molti altri; per questo motivo in tanto sono quindi, forse, un poco frettolosi nel lanciare giudizi.

    Paura condivisibile.
    Tuttavia mi chiedo: se non arriviamo in CL potremmo vendere Donnarumma e con quei soldi reperire 1-2 giocatori (e magari allenatore) che ci permettano di fare l’ultimo salto di qualità per arrivare quarti. Ovviamente perchè questo scenario si presenti è necessario che buona parte degli acquisti di quest’anno (almeno 6) si riveli all’altezza.

    Ecco, con uno scenario di questo tipo non mi sembra che saremmo costretti ad aspettare troppi anni ancora perchè una volta tornati nel giro della Champions sarà molto più facile salire di livello.

  16. Io credo che a lungo andare tra tutti gli acquisti i migliori saranno Rodriguez, Musacchio, André Silva e Conti.
    Temo che Kessié si spenga, temo che Bonucci e Biglia calino a livello di carriera, e temo che Calhanoglu non sbocci mai del tutto.
    Naturalmente mi auguro di sbagliarmi.
    Ma anche cosi, comunque, la rosa di quest’anno è piu forte nell’immediato e in prospettiva di quella che avevamo.

    Prendiamo quest’anno con pazienza, traiamone il buono e cerchiamo di capire chi siamo diventati e dove vogliamo andare.
    Appena l’avremo capito noi, lo capiranno anche gli altri. E presto o tardi i nuovi fenomeni del calcio torneranno a fare la fila per giocare con noi.

    Io spero tanto tanto in André Silva. Tanto tanto, perché mi piace tanto come calciatore. E’ proprio forte, appena capisce come giocano i difensori italiani questo inizia a spaccare culi.

  17. Chi volesse leggere qualcosa di insolitamente rassicurante può cliccare qui.

    Naturalmente, per quanto ne so io ha la stessa attendibilità delle solite profezie mediatiche di sventura, ma tendo a sposare più questa versione. E non per cieco ottimismo da tifoso, ma perché mi sembra quella più plausibile.

    Insomma, se non centrassimo la Champions non sarebbe il dramma di cui parlano i media. Per cui, calma e gesso.

  18. mi sa che non centriamo proprio un cazzo.

    Montella si rivela sempre più incapace di dare un volto a questa squadra.
    Oggi ha sbagliato l’undici iniziale, in almeno 4 o 5 elementi.
    La scelta di rinunciare alle fasce (con RR messo nei tre dietro) e di mandare i tre fantasisti Jack Calha e Suso a farsi picchiare a centrocampo ovviamente non ha pagato.
    Poteva ovviare in maniera più semplice, scalando Calabria dietro, alzando RR e allargando Suso, invece ha fatto un 4-4-2 che è l’ennesimo modulo diverso della stagione. E che ovviamente non è servito a un cazzo.
    Infine, toglie Silva che è l’unico forte, e poi toglie anche Suso proprio nel suo momento migliore.

    Se hai contro una squadra di picchiatori, non puoi far altro che allargare il gioco, e giocare sulle torri.
    RR è un gran crossatore, e non è mai arrivato sul fondo. Suso appena si è allargato un po’ stava segnando e facendo segnare.
    Silva stava segnando di testa.
    Vorrei sapere che cazzo di partita ha visto Montella.

    Spero che Mirabelli alzi la voce e li faccia cagare sotto, tutti quanti.

  19. dai carletto,non fare il prezioso e porta qua le chiappe di corsa,che questo ci manda in b.

  20. Ma Genoa e Chievo sono più deboli dell’AEK? Il Chievo di sicuro no… Non fare almeno 4 punti tra domenica e mercoledì, prima di essere sbranati a Torino, significherebbe un’annata ben più peggiore degli altri appena passati.

    Poi magari Lunedì 30 ci svegliamo tutti felici e contenti con 9 punti in più rispetto ad oggi… 😯 😯 😯 😯

  21. Dai, guardiamo il bicchiere mezzo pieno… Se non altro ieri è la prima volta che (a parte la sbandata di Musacchio su passaggio di Donnarumma) non abbiamo praticamente concesso palle gol pulite agli avversari.

    PS: chi preoccupa me invece è il Turco. Finora non ha azzeccato nulla… doveva essere la miccia per innescare gli attaccanti invece non offre mai un contributo significativo. Temevo fosse il Recoba Turco, ma qua mi sa che stiamo a livelli molto più bassi del Chino…

  22. Anche ieri Montella ha esagerato con la rotazione. Anche se non è stata una partita brillante con un po’ di fortuna la portavamo a casa e oggi saremmo tutti meno disfattisti.
    Brutti scricchiolii sulla panchina dopo le parole di Mirabelli, anche se a mio parere non è stata un’uscita opportuna: sarebbe stato meglio farsi sentire solo nello spogliatoio.
    Sulla partita
    Musacchio distrazione a parte e comunque per colpa di chi gli ha servito una patata bollente, è sempre stato preciso nelle chiusure.
    Calhanoglu

  23. La partita non l’ho vista, film dell’orrore per film dell’orrore ho preferito andare al cinema per IT.

    Leggo che abbiamo fatto pena e schifo, e per di più cominciano a volare stracci tra allenatore e dirigenza. Secondo me rischiamo una stagione peggiore di quella con Inzaghi.

    Il Turco fa così schifo? Ho visto solo l’highligths della fucilata su punizione all’88esimo e quasi faceva gol… unico sprazzo di classe?

  24. Io oggi leggevo l’intervista a Donadoni e mi sonon soffermato a pensare a quando diceva che a NY aveva trovato il gusto del gioco, mentra al Milan c’era troppa – se non ricordo male ha detto “responsabilità”.

    Io non condivido alcune scelte di Montella ma credo che il problema sia proprio che i giocatori non sono sereni e si stanno incartando, a volte non si assumono la responsabilità di un tiro per non avere il giudizio negativo… pensano al peggio e l’ambiente non oli aiuta

    In queste situazioni a volte gli allenatori cercano una vittima da immolare sull’altare delle paure colletive… a volte funziona.

    Partita scadente, ho temuto anche la beffa. Va bene così ( piuttosto che la beffa)

    Ci vuole la calma dei forti

    Non credo che ci sia ancora distanza tra allenatore e dirigenza ma è si sa che la stampa approfitta di ogni occasione e non bisogna mai cedere mezza lettera

    domanda
    “lei pensa divorziare da sua moglie?”
    Risposta
    “non ci penso nemmeno”

    domanda
    ” e se torna a casa e la vede in bunga bunga con 4 stalloni?”
    risposta
    ” ci sono limiti per tutto”

    Titolo
    Il divorzio è possibile, anzi probabile

  25. Non l’ho vista, certo che però fa specie sentire l’allenatore dire di essere sulla strada giusta e poi dopo leggere di un prestazione penosa, di una squadra ancora una volta stravolta, di cambi insensati…
    i giocatori in questo momento si cagano in mano a provare anche un passaggio a 5 metri, credo….

  26. Buongiorno a tutti!
    Che dire?
    Concordo con Darko – credo – che sosteneva che Suso, Bonaventura, Shala e Silva devono essere sempre in campo.
    Il che comporta che Kessie e Biglia giochino davanti alla difesa e che uno tra Kalinc e Cutrone affianchi il portoghese.
    Rodríguez e Conti, però, finirebbero per essere inseriti nelle varie rotazioni visto che nessuno dei 3 avanzati di centrocampo ha spiccate doti di copertura per non lasciare sguarnita la fascia…
    Voi che dite?

    C’è però un problema.
    Non mi sento di attribuire colpe a Montella per la mancanza di gioco se la stessa dipende – come dipende – dal fatto che la squadra è pressoché nuova per 7/11 e deve fisiologicamente avere un periodo di assestamento.
    Quello che però non può esistere sulla faccia della terra è che chi va in campo non metta quanto meno grinta e impegno per tutti i 90 minuti!
    Ieri nel primo tempo eravamo molli e abulici.
    Non è possibile che i due più positivi per impegno e grinta siano i diciannovenni Locatelli e Cutrone (che per altro sono forse gli unici che “respirano” aria di Milan da più tempo e che quindi, forse, sanno cosa voglia dire vestire questa Maglia).
    I risultati possono anche non venire, ma il modo in cui non vengono fa tutta la differenza del mondo.

    Altra cosa: capisco che il lancio lungo dalla difesa sia antiestetico, ma se ogni cazzo di volta che giochiamo la palla dietro finiamo per buttarla via comunque o, peggio, per creare un’occasione per gli avversari, che si decida a far spazzare la difesa che almeno guadagniamo campo e spostiamo il pallone 70 metri avanti.
    Mi chiedo se solo io vedo queste cose…
    Ogni volta che parte la palla viene giocata a ridosso della nostra area la sensazione è che i nostri avversari possano rubarcela in qualsiasi momento.
    Assesta la squadra, trova un gioco, che a far partire l’azione da Donnarumma siamo sempre in tempo!

  27. Piccolo inciso.
    Solo per gioco e per passare il tempo.
    Chi prendereste al posto di Montella (ovviamente tra i disponibili oggi)?
    Meglio attendere fine stagione e sperare in Conte o dare un taglio netto già oggi?

  28. i giocatori in questo momento si cagano in mano a provare anche un passaggio a 5 metri, credo….

    il problema sia proprio che i giocatori non sono sereni e si stanno incartando, a volte non si assumono la responsabilità di un tiro per non avere il giudizio negativo… pensano al peggio e l’ambiente non li aiuta

    Mi sembra che abbiate centrato il punto.

    Continuo a portare pazienza, se andrà male quest’anno andrà meglio l’anno prossimo. Sono però convinto che l’allenatore stia sbagliando in maniera esagerata. Attenzione, anche se non mi ha mai entusiasmato, non dico che Montella sia un cane, dico che finora non ci ha capito una mazza. Il centrocampo di ieri era assurdo, secondo me.

    Comunque

    Calhanoglu non può essere questo Ciabattoglu, ieri non stava nenache in piedi; Bonaventura è irriconoscibile

    Mi è piaciuto Musacchio , errore a parte; e Cutrone ; mi sarebbe piaciuto anche Suso, ma è sempre troppo individualista.

  29. Io aspetterei Conte. Traghettatori in giro non ne vedo. Ancelotti non verrebbe e manco lo vorrei, con tutto il bene che gli voglio. Poi non so, chi c’è?

  30. Bonucci a far da schermo davanti alla difesa assieme a Biglia e Kessie, con altri due dif centrali dietro, tipo il ruolo spesso cucito addosso a David Telespalla Luiz – un altro che pur con grandi doti, ha sempre la vaccata in canna?

    Troppo assurdo?

  31. Ho un ricordo troppo bello di Ancelotti per poterlo volere adesso al Milan.
    Personalmente non mi sono mai piaciuti i cavalli di ritorno, e ahimè i i fatti mi hanno dato quasi sempre ragione.
    NOn so dare un nome ad un successore, ciò che penso è che c’è bisogno di uno che i giocatori cominciano a cagarsi nelle mutande quando entrano a Milanello per l’allenamento e finiscono di farlo quando ne escono per andare a casa, che dia per prima cosa ordine in campo. Abbiamo dei ragazzi giovani che fanno fatica a parlarsi e che si conoscono poco altri scazzati perchè si sentono messi in discussione, è inutile cercare chissà cosa, creiamo prima la squadra, poi verrà il gioco.

  32. giovedì non ho potuto vederla e dunque l’incazzatura è un pochino ammorbidita. Sembra che domani giocheremo con il 3-4-3 ma, indipendentemente dal modulo, vorrei tanto vedere corsa, concentrazione e idee di gioco. Che dovrebbero essere di default, non chiedo l’impossibile.

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