Domenica scorsa l’ho passata in spiaggia. E’ stata la mia prima stagionale. Si stava bene, caldo il giusto, anche perché c’era una leggera brezza. Piacevole, ma che suggeriva prudenza nell’esporre il proprio corpo al sole, specie per uno come me che non fa uso di quelle protezioni tanto appiccicose quanto fastidiose. E’ un attimo ustionarsi senza rendersene conto in quelle condizioni. Ma a me difficilmente succede. Anni e anni d’esperienza. L’esperienza è tutto. L’esperienza ti aiuta a fare meno cagate possibili. Tanto per fare un esempio a caso: un portiere esperto, su un calcio di punizione non trascendentale dal limite dell’area al novantesimo, non si fa uccellare tanto facilmente. Un portiere esperto. Un ragazzino di diciotto anni, per quanto dotato, invece sì, è normale. E’ un po’ meno normale quando lo stesso ragazzino che ancora commette numerose fisiologiche sciocchezze tentenna di fronte a un’offerta di tre milioni e rotti netti a stagione. Che già a me pare una cifra esagerata. Oltre che poco normale, come situazione è anche sgradevole, e più la si tira lunga più diventa sgradevole.
Ma torniamo alla spiaggia. Al sole, alla brezza. All’acqua. Era gelida, ma incantevole. Trasparente, piena di vita. E’ raro vederla così dalle mie parti. L’ho pure fotografata, ben sapendo che purtroppo fra poco tornerà al coloraccio infame di sempre. Non sono uno che in spiaggia ama trastullarsi eccessivamente con il telefonino, ma fra una foto e l’altra, le mie amate Ferrari a Montecarlo e l’altrettanto amato Milan impegnato nell’ultima di campionato, e un maledetto nervo sciatico infiammato che mi limitava i movimenti, ho fatto un’eccezione. Ho seguito un po’ tutto, insomma. Seb e Kimi che si avviavano verso una probabile ma non scontata doppietta, l’ultimo Milan berlusconiano che faceva pena al Sant’Elia.
Un rapido boccone al Bagno Ruvido, poi il ritorno a casa, in orario decente. Giusto in tempo per vedere la papera di Gigio che ci è costata l’inutile partita contro il Cagliari e la differita della cavalcata ferrarista a Montecarlo, con la gioia di Seb e il malcelato disappunto di Kimi. Poi l’ultima giocata romanista della lunghissima carriera di Francesco Totti, il suo discorso d’addio e tutto il resto.
Una serata davvero straordinaria quella dell’Olimpico. Ciò che penso di Totti lo scrissi qui, in occasione del suo quarantesimo compleanno. Chi si prendesse la briga di leggere — o rileggere — noterebbe gli scontati paragoni fra fenomeni. Si potrà eccepire circa il feroce giudizio da me espresso su Del Piero e quello fin troppo benevolo su Mancini (infatti nei commenti mi furono legittimamente contestati entrambi), ma la sostanza non cambia: Totti è, o meglio è stato, un fuoriclasse assoluto. Talvolta in campo può essere andato sopra le righe, certo, ma neanche troppo, giacché fondamentalmente stiamo parlando di un bravo ragazzo. Di uno che ha vinto poco rispetto alla propria grandezza, principalmente per scelta di vita. Uno che mi sarebbe piaciuto vedere in rossonero. Uno che magari avrebbe dovuto chiudere prima (è facilmente intuibile quanto la sua presenza negli ultimi anni sia stata ingombrante per tecnici e società), ma sappiamo tutti quanto sia difficile per certi campioni accettare la caducità della propria esistenza sportiva.
La festa di addio si è consumata fra fiumi di lacrime sugli spalti e in campo, teneri abbracci del festeggiato distribuiti alla bella prole, alla moglie figa, a chiunque gli capitasse a tiro, in una cornice di personaggi noti e meno noti forse troppo insistentemente inquadrati. Infine il discorso strappalacrime scritto in un semplice foglietto, ma bello, e chiaramente sincero. Tutto un po’ eccessivo se vogliamo, tutto molto romano, ma obbiettivamente molto toccante. Non mi sono commosso ovviamente, dopotutto stiamo parlando di un avversario in carriera spesso per noi “noioso”, ma assistendo all’evento non ho potuto evitare di fare paragoni. E’ impossibile evitare di farli quando sei milanista e hai assistito all’addio di Paolo Maldini: è stato un doloroso confronto, quello fra la festa in onore di Totti e il ricordo di quella cosa vergognosa, inutile negarlo. E non voglio neppure risentire le squallide giustificazioni di chi si rese colpevole di quella macchia indelebile. Non farei altro che alimentare il mio rancore.
Nel frattempo il Milan dei cinesi che non esistono — e che pur non esistendo riescono a essere anche squattrinati — hanno rinnovato a Montella, ufficializzato l’acquisto di Musacchio, svolto le visite mediche con Kessiè, programmato quelle di Rodriguez, puntato decisamente altri nomi allettanti che non sto a elencare per scaramanzia. Il tutto con i capitali di rientro di Silvio, ovviamente.
24 commenti su “Rinnovi, commoventi addii e dolorosi confronti”
I commenti sono chiusi.
La vicenda del rinnovo di Gigio è veramente sgradevole. Uso il tuo stesso educato aggettivo, anche se la definirei molto diversamente. Spero che il giovanotto trovi alla svelta la favella e si decida a scendere a miti consigli.
La posizione di Fassone è molto chiara e astuta. Ha fatto un’offerta molto importante, anche troppo per quello che finora si è visto, ma è una grande attestazione di stima per le potenzialità che si intravedono. E ha girato ora la responsabilità al ragazzo, giustamente.
Del resto, se lo si vuole anche capitano, deve dare sempre molto di più di qualsiasi altro suo collega.
Ed è ora che dimostri concretamente che il bacio alla maglia e la frase “sempre a loro”, gesti da lui compiuti allo Scampia Stadium, sono frutto di rabbia sincera e amore per i nostri colori.
Datti una mossa, Gigio.
Sorprendente la Ferrari, chiaro che la strada imboccata è giusta e, oltre a due piloti di assoluto valore, ora anche la vettura è decisamente performante. Bravi.
In effetti in quel post sei stato subito preso per il collo, ma sei ancora vivo. :rotfl:
Di Totti ho visto anch’io qualcosa sul web e, un pò, mi sono comunque commosso. Ho il cuore tenero, non sono un duro come te. :seghino:
Giusto tributo a chi ha scelto sempre una sola squadra pur con i limiti che la scelta ha comportato.
Da altre parti avrebbe forse vinto molto di più, ma avrebbe dovuto mettersi in gioco in una realtà molto meno protettiva e incline a perdonare qualsiasi errore solo perché ti chiami Totti.
Forse questo è stato il suo limite, ma un applauso non glielo nego di sicuro.
Su Donnarumma stesso pensiero.
Si, effettivamente Donnarumma ha cominciato a cacare il cazzo. Se non fosse che è così forte sarebbe da mandare a cagare. Forse sarò rigidino ma avendo riferimenti calcistici come Baresi Maldini e Gattuso, non posso essere diverso…..Il ragazzino avrebbe bisogno di due lecche sul coppino, fatte bene.
sarà presto ma visto che ci stiamo muovendo bene, comincio a guardare in casa d’altri e noto con piacere che l’aria che si respira dai cugini comincia ad essere pesantina, cercano di sbolognare giocatori inutili a destra e sinistra ma non ce la fanno, il che vuol dire che a budget bloccato dalle non cessioni sarà dura fare una bella squadra. OTTIMO. E a Roma Pallotta dice che se non riuscirà a fare lo stadio entro il 2020, la Roma cambierà propietario….da quando seguo il calcio 9 su 10 dichiarazioni del genere hanno significato solo una cosa, tanta voglia di togliersi dalle palle.
bene bene. la strada per il quarto posto potrebbe cominciare in discesa…
Io sospenderei il giudizio su Donnarumma.
Gigio che per l’appunto ha solo 18 anni, ha appena terminato un campionato in cui ha giocato TUTTE le partite, ed è sempre stato convocato in nazionale, giocando peraltro contro Francia e Germania.
Gigio non è in vacanza, ma è in ritiro con la nazionale A, e poi farà gli europei con l’under 21.
Col ritiro al 3 di luglio, è gia tanto se si fa 10 giorni di vacanza.
Credo che abbia bisogno di un po’ di serenità per concentrarsi sulla sua decisione e sul modo di comunicarla, e immagino che Raiola stia temporeggiando perché un possibile buon europeo potrebbe esser leva per rosicchiare qualcosa ancora di ingaggio.
Su questo fa tanta pressione secondo me la famiglia, che si dice sia stata l’artefice dello scippo all’Inter. Ne parlava Catellani in una intervista a fox sports, fatta sparire, di cui ho reperito solo quest’altro estratto dalla cache di google.
Clamorose dichiarazioni dell’agente Fulvio Catellani nel corso di un’intervista ai microfoni di Fox Sport. Di seguito un estratto:
“Nel nostro lavoro le cose sono cambiate rispetto a qualche anno fa. La vecchia scuola dei procuratori era più virtuosa. Adesso Raiola ha dato il via a un nuovo corso di procuratori, guardano solamente l’aspetto economico, a loro interessa finire in prima pagina. Non vogliono solamente guadagnare la classica piccola percentuale sullo stipendio dell’assistito ma vogliono continuamente fare business spostando i giocatori da un club all’altro. Prendono giocatori giovani e riempiono loro la testa di stupidaggini. Prendete il caso di Donnarumma, un bravo agente gli avrebbe già fatto firmare il rinnovo col Milan, continuare un percorso naturale, un passo alla volta. Raiola invece cosa ha fatto? Ha chiamato l’Inter per proporglielo. Siamo alla follia. Se dovesse portare via a zero Donnarumma, Raiola andrebbe radiato. Volete un altro esempio? Balotelli. Un talento purissimo, ma aveva bisogno di ben altro procuratore, qualcuno che non pensasse solo ai soldi.
Pensate che adesso ci sono gli agenti che acquistano la procura di calciatori già assistiti da altri procuratori. Volete sapere come? O gli offrono soldi, o fanno regali alle fidanzate, oppure trovano posti di lavoro ai familiari. Ma da dove arrivano tutti questi soldi? Il denaro è tutto riciclato. Vi spiego con un esempio pratico. Un procuratore con i contatti giusti si fa dare del denaro promettendo di farlo fruttare attraverso il trasferimento di alcuni giocatori, come… Roberto Gagliardini. Si avete sentito bene, il procuratore di Gagliardini è Giuseppe Riso. Come ha preso il patentino Giuseppe Riso? Studiando? Non credo proprio. Lo sappiamo tutti che Giuseppe Riso è una marionetta di Adriano Galliani, dopo 6 mesi che ha ottenuto il patentino un top player come Tevez gli consegna la procura. Secondo voi come è stato possibile? Galliani fa l’agente occulto coprendosi dietro alle spalle di Riso, e assieme riciclano soldi. Il ruolo di Galliani in Fininvest è solamente di facciata.”
Come dicevo giorni fa, offerte per Gigio non ce ne sono.
Nessuna squadra europea di livello superiore al Milan ha interesse a spendere fior di milioni per un ragazzo che l’anno prossimo potrebbe essere uno svincolato di 19 anni, seppur fortissimo. Conviene aspettare, prenderlo a zero e usare quei milioni per l’ingaggio anziché per il cartellino.
E se rinnova sticazzi, è comunque un ragazzino e le altre squadre sono coperte (giusto il City aveva bisogno, ma ha preso il portoghese, senza contare che rientra Hart).
Il coltello dalla parte del manico ce l’ha sicuramente il Milan, che comunque ha fatto una proposta di assoluto rispetto.
Raiola questo lo sa, temporeggia perché sta cercando di capire con chi ha a che fare, ma mi sa che ha toccato duro stavolta, altro che Galliani.
Per cui alla fine finirà con dichiarazioni di smentita di Raiola, dichiarazioni d’amore di Gigio, firma sul quadriennale ai primi di luglio e tutto rimandato alla prossima estate, a meno che non vinciamo campionato e/o Europa League.
Ma la prossima estate devono venire con tanti milioni in mano.
Ecco l’articolo completo:
Il procuratore racconta ai microfoni di FOX Sports tutto quello che non funziona tra gli agenti del calcio odierno
by Stefania Sperandio
27 maggio 2017
Il procuratore Fulvio Catellani non ha dubbi: certi agenti, il loro modo di agire, sono una pagina nera del calcio. Una pagina che, a suo dire, la precedente amministrazione rossonera ha sposato a pieno—ma ai tifosi non serviva Catellani per notarlo, effettivamente. Intervistato dai microfoni di FOX Sports, l’agente che si è occupato tra gli altri di Francesco Acerbi e di far arrivare in Italia il laziale Milinkovic-Savic, lancia un j’accuse che parla chiaro di come certe cose vanno nel calcio di oggi. E che si ricollega benissimo alla questione del rinnovo di Donnarumma al Milan, essendo il ragazzo rappresentato da Mino Raiola.
Quando gli è stato domandato cos’è che non funziona più, tra i procuratori, Catellani ha spiegato: “molti guardano soltanto all’aspetto mediatico e a quello economico. Il procuratore guadagna una piccola percentuale sull’ingaggio annuo, ma il vero business è trasferire un giocatore da un club all’altro. E in questo il “cattivo maestro” è sicuramente Mino Raiola, cioè il prototipo dell’agente che non vorrei mai essere.”
Raiola e il caso Donnarumma
Catellani ha rincarato la dose, parlando specificamente del caso Donnarumma: “la cattiva condotta sta nel prendere giovani campioni, come per esempio Donnarumma, e riempirgli la testa di cose sbagliate. Accanto a questi ragazzi ci vorrebbe qualcuno che sappia cosa significa essere calciatore ad alto livello. Gigio è un bravo ragazzo, mentalmente molto più maturo della sua età, e gioca in un club al quale deve riconoscenza. Un procuratore serio avrebbe il dovere di consigliargli ciò che è il meglio per lui, cioè firmare il rinnovo con il Milan alle cifre giuste per il suo valore e per la sua età. Fare un passo alla volta. Non di certo chiamare l’Inter per offrirgli il ragazzo.”
Quando gli è stato domandato se pensa che Raiola spinga effettivamente per la cessione di Gigio, Catellani ha risposto: “certo. Perlomeno, mi auguro che Raiola, se proprio vuole puntare a un trasferimento faraonico, lo faccia seguendo un percorso di crescita per il ragazzo. Cioè firmare il rinnovo con il Milan, consacrarsi qui definitivamente, e poi eventualmente prendere la decisione migliore per tutti.Dovesse farlo andar via a parametro zero sarebbe da radiare. Prendiamo l’esempio di Balotelli. Mario era ed è un talento pazzesco, oltre che una brava persona. Se fosse stato seguito da un procuratore come si deve avrebbe ottenuto ben altro dalla sua carriera. Il calcio è pieno di giocatori tutto genio e sregolatezza, e questi più di altri andrebbero seguiti da gente che non punta solo a mettergli in testa soldi ed esposizione mediatica.”
I “traffici” dei procuratori e il pupillo di Galliani
Fox Sports ha chiesto conferme a Catellani della possibilità che alcuni agenti acquistino la procura di un giocatore da un altro collega. La pratica effettivamente esiste, trattandosi di un mercato sempre più votato al guadagno: “o si offrono direttamente soldi ai giocatori, regali molto costosi alle loro compagne. Oppure si portano all’interno delle proprie strutture i familiari, il fratello o il padre di turno. C’è da chiedersi da dove arrivano quei soldi: ci sono dei club dietro, o magari addirittura una questione di riciclaggio di denaro? Tu dammi del denaro, e io ti faccio vedere cosa ti posso far fruttare dal trasferimento di un… Roberto Gagliardini, per esempio [assistito da Giuseppe Riso, ndr]. Perché nessuno dice come mai, dopo sei mesi che aveva preso il patentino – a proposito, come l’ha preso? Studiando? – ha avuto il mandato di trattare uno come Carlos Tevez? Perché Giuseppe Riso è un uomo di Adriano Galliani. Ora che Galliani non è più amministratore delegato del Milan, chissà che non vada proprio a fare l’agente, “coprendosi” dietro le spalle di Riso. La posizione che andrà a ricoprire ufficialmente in Fininvest (settore immobiliare, ndr) potrebbe essere anche di pura facciata.”
I parametro zero impresentabili del Milan
Catellani ritiene che il passaggio a nuove proprietà straniere, come nei casi di Milan e Inter, aiuterà a tagliare i ponti con dei personaggi che, ad esempio, andavano a nozze con il vecchio Milan: “sarà un cambiamento per il meglio. Le proprietà straniere avranno meno problemi, secondo me, a tagliare i ponti con certi soggetti e con certe dinamiche: rapporti poco chiari tra dirigenti, agenti, soldi che girano, che vengono fatti rientrare, parametri zero bizzarri alla Senderos e Onyewu… Perché il Milan prende giocatori del genere? Perché l’Inter, quando doveva rinnovare il contratto a Recoba, finiva per mettere sotto contratto anche i Pacheco e i Sorondo? Sono queste le cose che devono cambiare, per il bene di tutto il movimento.”
un giorno mi farete l’elenco di tutte queste fantomatiche papere di donnarumma,che io evidentemente mi ero appisolato e non le ho notate.
Quella foto di Maldini, caro Marcovan, mi evoca assai spiacevoli ricordi. Foto a tutta pagina sul Corriere della Sera il giorno dopo il fattaccio.
Con Totti si chiude un’epoca, o quasi – rimane Buffon, ancora per un poco.
Una generazione di calciatori italiani meravigliosa che ancora non è stata rimpiazzata. E chissà quanto dovremo aspettare.
Ammetto che è stata una grossa emozione.
Sopra ogni cosa, vederlo rabbioso e e quasi in lacrime mentre fissava l’ultimo pallone, quello che ha calciato in curva.
Appisolato non credo Zio, a te non sfugge nulla. Comunque non puoi pretendere l’elenco della lavandaia, non abbiamo tutto questo tempo a disposizione. Però sul blog puoi trovare tutto ciò che vuoi. Così a memoria ricordo almeno due gol presi sul proprio palo (che è un errore serio), qualche rinvio a cazzo di cane (su uno di essi il Sassuolo ancora piange, per fortuna l’arbitro non decretò il rigore), la papera di domenica scorsa. Ma qui non si stava processando nessuno, tutti adoriamo Gigio. Si stava dicendo (e mi pareva che il post fosse abbastanza chiaro) che l’offerta societaria è fin troppo onesta per le sue attuali prestazioni, e che dovrebbe essere accettata senza ulteriori tentennamenti. Tutto qui.
navas del real 1,6
trapp del psg 2,6
ter stegen barca 3
cech 3.6
bravo mc 3.8
buffon 4
cortuois 4.1
questi gli attuali stipendi di portieri che qualcosuccia hanno già dimostrato e/o vinto
ecco adesso 3,5 milioni offerti e la possibilità di diventare una bandiera del Milan sono un’offerta a dir poco SONTUOSA, e a prescindere da tutti gl’impegni che il ragazzo ha, il tempo per dichiarare amore eterno al milan anche su fb o twitter come fanno i gggiovani lo doveva trovare, ha rotto il cazzo. si si.
Marcovan ti aggiungo gli errori con il Napoli, con la Juve in coppa italia, e la papera col Pescara.
Chiaramente rispetto a tutti i miracoli che ha fatto è quasi irrilevante.
Ma ricordo a tutti che questo é lo stesso rendimento dei grandi portieri-salvezza.
Senza andare lontano, la stagione di Storari al Messina fu uguale. E difatti il Messina arrivò settimo.
Più sei sollecitato più pari.
Buffon fa un miracolo a stagione.
Raiola: “Su Donnarumma decido io, non è uno schiavo”. Fuck logic.
Anche su Hamsik decideva “lui”….
https://www.google.it/amp/www.goal.com/it/amp/news/2/serie-a/2015/02/03/8574392/napoli-hamsik-replica-a-raiola-orgoglioso-di-quello-che-ho
incontro tra mirabelli,raiola e donnarumma.
per me,se donnarumma voleva andare via,all’incontro non ci andava e mandava solo raiola.
Sembra che l’incontro di Montecarlo non sia servito a nulla.
Sembra che il Milan si sia spinto oltre i 4 mln.
Ora, un ragazzo di 18 anni, un futuro fuoriclasse nel suo ruolo, un ruolo che può ricoprire per altri 20 anni ad altissimo livello, rifiuta un’offerta del genere?
Tanto potrebbe accasarsi dove gli pare dal prossimo anno, i contratti si sa, sono solo carta straccia!
Pensasse anche un po’ ai ragazzi disoccupati o quelli più “fortunati” che a mala pena riportano a casa 7/800 € al mese!
Non voglio fare la morale, ma tutto ciò è assurdo!
Il Milan pensasse seriamente a venderlo a questo punto, non ha senso continuare questa tiritera.
Se il Milan va avanti nei suoi progetti, un buon portiere si trova. Certo Gigio sarebbe la ciliegina, ma sinceramente sta rompendo il cazzo!
E vai a quel paese tu ed il tuo procuratore, 4 mln. cazzo, 4 mln!!!!! 👿 👿 👿 👿 👿 👿 👿
Straquoto Zullida.
Che se ne vada affanculo lui, Raiola, Abate e Bonaventura (se non cambia procuratore).
Il Milan non puo essere preda di ricatti.
Raiola persona non grata.
Sogno una societa` forte. Siamo soppravisuti a molto peggio, ce ne faremo una ragione.
Ripeto; Gigio mavaffanculova.
Sembra 4.7 netti l’anno.
E sembra ci debba pensare.
Ah no, ci deve pensare il portiere Mino Raiola.
Ieri sera quando ho letto la notizia mi sono trattenuto dal commentare per non sembrare il solito estremista.
Preferisco una società forte ad un portiere forte. Questa gente se ne deve andare, bisogna fare pulizia, abbiamo vinto con Abbiati e Rossi in porta, possiamo vincere ancora anche senza Donnarumma. Se averlo vuol dire alimentare il potere di Raiola all’interno della società, meglio toglierselo dalle palle subito. Se non lo vendiamo quest’estate allora sarà tribuna, se non lo vendiamo a gennaio, ancora tribuna. Poi vediamo delle 10 squadre che lo seguono quante ne rimangono.
Ci sarebbe un`altra alternativa.
Rinnovare a 5 milioni l`anno e poi sbatterlo in tribuna.
Aspettando che si presenti qualcuno con 100 milioni. Altrimenti lo si lascia marcire in tribuna per 5 anni.
E (questo e` molto importante) si manda Raiola affanculo. Per sempre.
E chi si presenta il prossimo anno con 100 mln. Se va in tribuna?
A questo punto tanto vale non rinnovare. Si risparmiamo almeno i soldi.
Con il clima che si è venuto a creare non ha più senso tenere Donnarumma. Ormai, guardando anche altri siti, il 90% della nostra tifoseria è delusa e incazzata dal comportamento tenuto dal ragazzo.
Immaginiamo che resti, provate a pensare alla reazione che avrebbe S.Siro al primo errore di Gigio.
Ecco perchè a ‘sto punto sarebbe meglio mandare affanculo lui e il pizzaiolo, venderlo e con un bel gruzzoletto si investirebbero i soldi su una forte punta. Abbiamo vinto tutto con portieri molto più scarsi, chi ti fa vincere cose importanti non è certo un grande portiere.
Zullida, appunto. Non si presenta nessuno.
Si perdono dei soldi, ma si da un messaggio fortissimo a tutti. Siamo il Milan,non si prende nessuno per il culo.
non ci prende*
Rincon, il suo contratto scade l`anno prossimo.
Ovvio che nessuno ci sara` nessun bel gruzzoletto. Se non rinnova se ne va l`anno prossimo a zero.
Ci danno (al massimo) 20 milioni per un portiere in scadenza. E sicuramente Gigio (Mino) rifiuta, per andarsene l`anno prossimo a zero.
Dislessia di merda:
Volevo dire:
Ovvio che non ci sara` nessun bel gruzzoletto.