Visti l’andazzo degli anni precedenti, l’ennesimo mercato stitico e il rafforzamento (o presunto tale) dei rivali in classifica, ad agosto avrei considerato come traguardo da giudicare in maniera più che sufficiente per il Milan il ritorno in Europa e una buona partita in Supercoppa di Lega a prescindere dal risultato finale. Come sappiamo, dopo 40 partite stagionali (domani giocheremo la 41ma a Cagliari, a giochi già fatti per entrambe le squadre), il terzo trofeo nazionale per importanza lo abbiamo portato a casa in quel di Doha e ci si è schiusa la porticina di accesso del terzo turno preliminare di Europa League nonostante un finale di campionato abbastanza discutibile, visti i pessimi risultati contro squadre come Pescara, Empoli e Crotone (due soli punti al posto degli auspicabili nove). In più, la base da cui ripartire è estremamente giovane.
Sappiamo in futuro che alcuni nuovi giocatori arriveranno (Musacchio del Villarreal ha già fatto le visite mediche, pare che Kessié dell’Atalanta sia in procinto di farle, numerose altre voci girano). Sappiamo che altri partiranno: molto probabilmente De Sciglio, Honda, Pasalic (che non lasciano molti rimpianti secondo me), oltre a Deulofeu di preannunciatissimo ritorno in Spagna, col rischio di avere Donnarumma fuori rosa per tutta la prossima stagione. Giacomo Bonaventura recupererà dal suo grave infortunio. Non sappiamo ancora bene, inoltre, se Vincenzo Montella intenderà usare il modulo di quest’anno o passare, magari occasionalmente, a uno schieramento diverso, ad esempio con la difesa a tre.
La verità è che il Milan del prossimo è tutto da delineare, come non è del tutto strano che sia a fine maggio, come forse è anche normale che sia per una squadra che ha bisogno di una profonda ristrutturazione da effettuarsi in un arco di tempo pluriennale. Occhio ad almeno due rischi, entrambi di tipo quantitativo.
Il primo riguarda la quantità di modifiche da effettuare alla rosa. Pochi mi sembrano gli esempi di squadre completamente rivoluzionate capaci di raggiungere immediatamente gli obiettivi prefissati, anzi, più comuni mi sembrano i casi di società arrivate al successo per aggiustamenti progressivi.
Il secondo riguarda la quantità numerica di giocatori in rosa capaci di offrire prestazioni di un certo livello. La mera (ma ancora da raggiungere) qualificazione alla fase a gironi dell’Europa League implicherà che il Milan giocherà in Europa almeno 10 partite (2 del terzo turno preliminare, 2 dei play-off, 6 del girone). Il numero di complessivo di partite stagionali sarà più alto di quello delle ultime stagioni. Ciò comporterà ovviamente la necessità di minime possibilità in più di turnover a disposizione di Montella e di riuscire a sopperire al meglio a eventuali battute a vuoto di tipo atletico. Aggiungiamo il fatto che il prossimo anno saranno due le strade (lunghe e tortuosissime) per un’eventuale qualficazione in Champions League (il quarto posto in campionato, la vittoria del secondo trofeo continentale), e diventa chiaro come sia tutta la rosa nel suo complesso a dover essere allestita per arrivare almeno a giocarsi il ritorno nell’Europa che conta davvero.
Queste sono due delle esigenze che bisognerà cercare di soddisfare col giusto equilibrio questa estate.
Le altre squadre – Sono due i verdetti che la Serie A aspetta: il secondo posto (che garantisce la qualificazione diretta alla Champions League del prossimo anno) e l’ultima retrocessione.
Per il primo obiettivo, la Roma (84 punti) ospita il Genoa, mentre il Napoli (83 punti) va a far visita alla Sampdoria. A parità di punti, ad avere la meglio sarebbe la Roma in virtù degli scontri diretti.
Per quel che riguarda la salvezza, se la giocano l’Empoli (32 punti) a far visita al già retrocesso Palermo, e il Crotone (31 punti) che ospita la Lazio. In caso di arrivo in parità, si salverebbe il Crotone grazie ai migliori risultati negli scontri diretti.
Da seguire – Le partite che contano.
Da evitare – Le altre.
IL PROGRAMMA DELLA 38a GIORNATA
Sabato 27 maggio 2017
– ore 18:00: Atalanta-Chievo
– ore 18:00: Bologna-Juventus
Domenica 28 maggio 2017
– ore 15:00: Cagliari-Milan
– ore 18:00: Roma-Genoa
– ore 18:00: Sampdoria-Napoli
– ore 20:45: Crotone-Lazio
– ore 20:45: Fiorentina-Pescara
– ore 20:45: Inter-Udinese
– ore 20:45: Palermo-Empoli
– ore 20:45: Torino-Sassuolo
11 commenti su “Serie A 2016/2017 – 38a giornata”
I commenti sono chiusi.
Aggiungo l’ultima del pupone
Sicuramente occorrerà tempo. Se noi tifosi pretendessimo che i nuovi arrivati costruissero una reggia dalle macerie lasciate dai vecchi, commetteremmo un grande errore. Le macerie vanno spostate, portate via, e solo dopo la pulizia si comincia a costruire le fondamenta. La strada non è interminabile, ma è lunga.
Rispondo a Ghost da qui.
50 o 60 mln per un portiere ragazzino di 18 anni con un solo anno di contratto? Ma chi te li da?
Se è vera la storia dell’anno di tribuna in caso di non rinnovo di Gigio, significa che:
1) Raiola non ha niente in mano e ha solo cercato di alzare l’ingaggio
2) Fassone e Mirabelli hanno le palle
Prova ne è che sono arrivate subito le rettifiche di Raiola.
La verità è che se avesse avuto qualcosa l’avrebbe già venduto Galliani.
Ma ragionevolmente quale squadra fa ponti d’oro a un portiere?
Per di più 18enne e senza un solo minuto in Europa.
Uno così non può permettersi a 18 anni di fermarsi un anno, farebbe la fine di Scuffet.
E nell’anno del mondiale e del probabile ritiro di Buffon, è un suicidio.
Ho solo fatto un raffronto con i 20 di Bertolacci, i 40 di Condombiá, i 100 di Belotti. Saranno anche meno ma son sempre decine di milioni.
Se, e sottolineo “se”, Donnarumma non rinnovasse, la società, a mio parere, farebbe più brutta figura, anche a livello internazionale, a venderlo per 15 (max 20 milioni al City di turno, considerato che è in scadenza), piuttosto che la dimostrazione-di-forza del poter fare a meno di dover monetizzare ad ogni costo, potendosi permettere di tenerlo anche in tribuna per un anno intero.
Io penso che Fassone-Mirabelli, visto che ieri tutti i giornali sono usciti con la stessa notizia, l’abbiano fatta trapelare volutamente quella posizione, sapendo che Raiola il grosso dei guadagni li fa dai trasferimenti, quindi non ha interesse a far andar via un suo assistito a parametro zero.
E infatti ieri Raiola ha poi….
Stravedo per Gigio e non è un mistero. Ha tutte le caratteristiche per diventare una nostra bandiera e avere una carriera come quella di Gianni, Franz e Paolino. Se succedesse ciò, ne sarei strafelice. Ma questo non dipende dal Milan, che, a quanto si dice, ha già presentato un’offerta più che allettante per un diciottenne, per di più portiere (mi spiace Fre, ma sono totalmente in disaccordo e ribadisco: il portiere è meglio che sia buono, ma non è decisivo quanto un centrocampista dello stesso livello). Dipende solo ed esclusivamente da Gigio: ami il Milan alla follia? Firma e restaci per tutta la vita, diventerai ricco comunque. Il tuo procuratore non è d’accordo? Cambia procuratore. Vuoi continuare a dare ascolto al tuo procuratore, andartene e guadagnare subito cifre megagalattiche? Fallo. La responsabilità è tutta tua, ovviamente dopo noi giudicheremo la persona oltre all’atleta. E’ tutto molto semplice. Io stravedo per lui, ma molto, molto, molto più per il Milan.
poi io se fossi fassone o una qualunque istituzione calcistica istituirei un financial fair play per i procuratori.
Sottoscrivo senza cambiare una virgola il commento di Marcovan.
Adamos, non credo neanch’io che il Milan venda Gigio per 15/20 mln. Se deve venderlo quest’anno almeno 40/50 mln. anche se non penso ci siano acquirenti disposti a versare quella cifra per il portiere” del “futuro”.
Il Milan ha il coltello della parte del manico, ha proposto il rinnovo? Non lo vuoi accettare? Gioca Plizzari e tu vai a fare in culo il prossimo anno.
Nel frattempo non andrai ai mondiali, e se ti sta bene così non “sei” da “Milan” per cui arrivederci a grazie.
Invece se firma, guadagna da subito tanto, andrà ai mondiali e se fa un altro anno da fenomeno il Milan potrebbe venderlo a 50/60 mln. e lui guadagnare ancora di più.
Se poi è una persona corretta e di sani principi “rossoneri” ed il Milan si qualifica per la Champions, lui rimarrebbe volentieri anche guadagnando meno.
Per cui penso che a breve vedremo la foto di Gigio con la penna in mano.
La partita non contava nulla ma Donnarumma un altro errorino tecnico l’ha fatto anche oggi e non è il primo.
Io credo che la società offrendogli 3,2 milioni netti, come si vocifera, premi oltre ogni misura legittimamente auspicabile un 18enne che ha mostrato delle doti importanti ma che, ad oggi, nessuno può dire con certezza se sarà un Neuer o se diventerà un Peruzzi o un Tacconi qualunque, se non uno Scuffet.
La società ha fatto e sta facendo veramente il massimo in questa situazione.
Se va a Manchester e respinge in quel modo una punizione dopo aver sbagliato il passo iniziale di tuffo lo massacrano.
Post pronto…