19 3 minuti 8 anni

Ci sono parole che un tempo neppure conoscevo o usavo poco e che ora mi provocano nausea  alla sola lettura. Parole come closing, slittare, caparra, cordata, cinesi, Mister Li, raccogliere, milioni. Non passa giorno in cui, consultando la famigerata rete per scoprire le novità riguardanti il Milan (è inutile nasconderlo, un’occhiatina più o meno distratta la diamo tutti), non ci si imbatta in queste parole. Sono stufo, francamente, e di quella vicenda tento di occuparmi il meno possibile. Purtroppo però, di questi tempi, se si vuole bene al Milan, quella vicenda è impossibile ignorarla completamente. Poiché si può dire ciò che si vuole, fare pure gli snob distaccati, ma se si ha a cuore il futuro della squadra, intesa come gruppo di aitanti giovani in mutande che inseguono un pallone per il nostro sollazzo (suona un po’ gay, lo so, ma ci stava bene), una certa curiosità su ciò che stanno combinando Silvietto e Mister Li è impossibile reprimerla. E’ necessario pertanto un brevissimo aggiornamento sulla situazione.

Da quanto ho capito, cioè poco, che rasenta il nulla, la cordata non è più né quella di partenza né quella di metà tragitto; la realtà che porterà a termine l’affare il prossimo 14 aprile — a meno di ulteriori slittamenti a suon di caparre — pare non sia più neppure una cordata, bensì qualcos’altro. Si parla di una specie di società capitanata sempre da Mister Li il quale, aggirando così le leggi cinesi sull’esportazione di capitali all’estero, si sarebbe rivolto a un fondo statunitense chiamato Elliott per raccogliere i milioni necessari e fare alfine cessare la stucchevole telenovela. Ovviamente, l’Elliott (ho controllato, esiste, non sembra una creatura invisibile come il drago disneyano), non è un ente di beneficenza per strambi cinesi che amano cacciarsi nei pasticci, bensì un’azienda che presta soldi a tassi d’interesse altissimi. Si suppone quindi che Mister Li abbia fornito ampie garanzie e, soprattutto, che il fondo le abbia ritenute solide, e che quindi egli non sia lo strambo cinese in cerca di guai che in molti, me compreso, ormai sospettavano. Come potete immaginare orde di cacciaviti hanno prontamente compiuto una straordinaria metamorfosi, trasformandosi da tifosi-contabili in tifosi-economisti; la mia sensazione, quella da tifoso e basta, è che il ginepraio nel quale l’avidità di Silvietto ci ha cacciato sia ancora molto, molto intricato.

19 commenti su “Parole e fondi

  1. Si un’occhiata speranzosa la diamo tutti! Vogliamo troppo bene a questa squadra e a questi colori, specialmente chi è abbastanza “matusa” come me.

    Poi tra l’altro, aprire la Gazza, leggere del cinese dell’altra sponda che vuole arrivare subito allo scudetto e poi alla Champions, Verratti, Manolas, Bernardeschi etc. etc. effettivamente la depressione ti assale, mentre noi sembra abbiamo bloccato un esterno sinistro del quale non ricordo il nome, naturalmente a “costo zero”.

    Sperare, non possiamo fare altro che sperare: primo che i nostri cinesi siano persone serie e secondo che i cugini “toppino” gli acquisti estivi… altrimenti possiamo solo :rosik: :rosik: :rosik:

  2. Evidente che quello che accadrà ci sta a cuore. E tanto.
    Io ho da tempo ripetuto che, senza sapere come sarebbe andata a finire, il Milan doveva comunque essere sganciato come società di Fininvest.
    Caressa sento che loda Fassone come persona decisiva nello sviluppo finale della vicenda. Fosse vero mi darebbe una certa tranquillità sulle sue capacità professionali.
    Sono moderatamente fiducioso continuando a pensare che di fronte ad un così importante investimento per una squadra di calcio, sia imprescindibile che la squadra diventi competitiva.
    Ottimista? No, fiducioso in senso logico.

  3. Concordo. Se è vero ciò che ha detto Caressa — e sottolineo se — Fassone merita un applauso. Questo non è il termometro delle sue capacità, ma è comunque un buon biglietto da visita.

  4. Ma non è che le garanzie che Mr. Li da al fondo Elliot X avere un prestito con così alti interessi altro non sono che il Mila con tutte le sue strutture Milanello ecc.

  5. Mabell, pessimista fino alla fine, il prestito di Elliott dovrebbe essere di 320 mln, come spiega Carlo Festa.
    L’unica proprietà immobiliare del Milan è Milanello. Non credo che possa valere come garanzia. Il rischio più grande, come spiegato da altri, potrebbe essere quello di fare la fine della Roma con Unicredit. Prospettiva tutt’altro che allettante, ma proviamo anche a non vedere tutto nero.

  6. io sarò anche un povero coglione sempliciotto contadino.

    ma perchè….perchè farsi dare soldi in prestito?

    se i soldi li hanno perchè cazzo indebitarsi?

    poi di chi siamo, per metà della cordata cinese e per metà del fondo?

    mercato condiviso galliani-cinesi-elliot

    qualcuno stacchi la spina

  7. Facile facile: se i soldi sono in paradisi fiscali perché c’è il problema di portarli fuori dalla Cina? Torno al mio silenzio snob. 😉

  8. Giustiziere, non sono pessimista, solo che mi rifiuto di credere che Fininvest Marina, PirSilvio, Silvio stesso siano così incapaci come dilettanti allo sbaraglio e cedere il Milan, che fino a prova contraria anche grazie alla loro presidenza un gra appeal c’è l’aveva, lo vendano a questi finanzieri del quartierino come prima Mr. Be, finanziere rappresentante di una dimostratisi fantomatica cordata di investitoriprima, poi questo Mr. Li anche lui guarda caso rappresentante di una cordata di investitori di cui non si è mai saputo il nome e alla fine rimane solo lui che dopo aver racimolato, non si Sto arrivando! Bene dove 200 e oltre milioni X chiudere e acquistare il Milan si affida ad un prestito con interessi molto onerosi…. No mi rifiuto di credere Piersilvio Marina & co incapaci Gino a questo punto. P.s. I Cinesi dell’Inter investono è parecchio ma come mai loro i capitali dalli Cina li fanno uscire????

  9. Troppo ignorante in economia per risponderti. Io avevo parlato di fiducia in senso logico.
    Bellinazzo mi sembra che possa chiarirti qualcosa in più da un punto di vista strettamente finanziario.
    Non è certamente il primo che parla di similitudini con Thohir e l’Inter.

  10. sarà dura capirci qualcosa fino alla data effettiva del cambio di proprietà.
    A me da i nervi pensare che nonostante 3 anni di trattative, non si sia inserito un imprenditore italiano( e ce ne sono tanti che hanno i soldi per farlo) è evidente che in Italia non ci sono ancora le premesse per far si che sia affare veramente remunerativo.
    Non credo alla favola del rientro dei capitali, ma non credo neanche alla favola degl’imprenditori e manager italiani incapaci di allestire e gestire un’azienda, e quindi alla strada obbligata dei capitali esteri.
    Di manager ed imprenditori italiani bravissimi e capacissimi ce ne sono tanti.
    Forse c’è bisogno del capitale ma soprattutto di società estere per altre questioni che potrei sommariamente immaginare ma che effettivamente non conosco.

    In tutto questo casino ancora più onore e applausi merita Paolo Maldini, che qualcuno aveva addirittura definito arrogante per il suo comportamento. Ce ne fossero di persone così.

  11. I continui rinvii sono stati paradossali, la nuova situazione è intricata, l’operazione è strana e complessa, tutto vero, tutto giusto. Però obbiettivamente, non potevamo proseguire con Silvio. Peggio di lui, dell’ultimo lui, credo che questo Mister Li (o chi per lui) non possa fare, anche impegnandosi. Il rischio di fallire per il Milan non esiste perché, da quel che ho capito, se Mister Li non dovesse riuscire a pagare il debito, la Elliott diventerebbe proprietaria della società e sarebbe libera di occuparsi direttamente della cessione. Per cui coraggio, l’importante è che Silvio si tolga dalle palle.

  12. effettivamente ci stavo proprio pensando….un conto è una società del cazzo tipo ses,un conto è un fondo americano reale e solido,che di sicuro non ha alcun interesse a farci fallire…

    centomila volte meglio sto elliot dei cinesi

  13. Evviva! Domenica arbitra Lurch Mazzoleni. Tutto in salita, anche se la logica direbbe 3 punti piuttosto semplici.

  14. Un rosso ed un rigore non mancheranno di allietare la domenica.

  15. Prevedo anche io un rigore e una espulsione, ovviamente inventati.

  16. Le maledizioni lanciate post-gobbi ha colpito il giocatore sbagliato, vabbè aggiusteremo la mira! 😉

  17. Intanto il miglior digerente del mondo (semicit. ) punta alla presidenza di lega. Senza una poltrona prestigiosa quello non sa stare.
    Qualcuno pensa che ne avremo vantaggi. Io non credo, anzi: penso che ci darà grosso fastidio. .

  18. Io non credo, anzi: penso che ci darà grosso fastidio.

    Poco ma sicuro! Tornerà gobbo, ce l’avrà con i neo-dirigenti, per cui per noi solo fastidi!

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