News – Sono due le notizie odierne che riguardano il Milan, entrambe vengono dalle pagine della Gazzetta dello Sport e sono collegate tra loro.
La prima concerne l’atteso closing, cioè la conclusione del passaggio del Milan dalle mani della Fininvest di Silvio Berlusconi al fondo Sino-Europe Sports Investment Management Changxin Co. (qui ho copia-incollato) costituito da un gruppo di imprese cinesi. Ci sarebbero i capitali per concludere l’affare a inizio marzo e quindi, finalmente, voltare pagina, sperabilmente in meglio rispetto agli ultimi anni rossoneri, non all’altezza dei numerosi momenti di successo che hanno segnato la storia milanista.
La seconda riguarda le possibilità di rinnovo di Gianluigi Donnarumma, che potrebbero salire (allontanando lo spettro di una cessione) al verificarsi di due condizioni, sempre stando a quanto dice la Gazzetta: una corsia preferenziale nel trattare la questione prioritariamente da parte della nuova proprietà, e una sorta di benestare da parte del procuratore del portiere, Mino Raiola, al piano di investimenti cinese nel Milan.
Non solo per la bravura del ragazzo, ma per la natura stessa del ruolo di portiere, mi auguro che Donnarumma resti con noi a lungo (soprattutto se Gigio inizierà anche a evitare quei piccoli contrattempi che ancora si presentano ogni tanto tra una grande parata e l’altra). Risolta questa situazione, la nuova dirigenza dovrà buttarsi immediatamente sul mercato. C’è necessità, innannzitutto, di risolvere il problema del regista che ci portiamo dietro da anni e che neanche in questa stagione, obiettivamente, è stato risolto. Un grande interprete del ruolo sarebbe già sufficiente a far fare alla squadra un bel salto di qualità. Potremmo cercare di avere terzini migliori. Se Bacca si conferma involuto in zona gol, quello dell’attacco è un altro problema da risolvere. Inoltre, queste situazioni devono essere affrontate tenendo anche conto della profondità della panchina. Infine, c’è da capire se i futuri padroni sono contenti o meno di Montella: spesso, il primo anno di una nuova proprietà è quasi un anno perso perché ci si ritrova una guida tecnica non gradita e su cui non si intende puntare.
La non-notizia di giornata, invece, è la presenza di infortuni assieme ai soliti ballottaggi in mezzo al campo – segno di un reparto che, arrivati quasi a fine inverno, sostanzialmente non esiste, ma deve essere inventato di volta in volta.
Gli avversari – La Fiorentina, squadra che ci segue di un punto in classifica, ha centrato giovedì la prima vittoria della sua storia in Germania grazie a un gran colpo su punizione di Bernardeschi e una partita complessivamente abbastanza quadrata contro il Borussia Moenchengladbach (anche qui, ovviamente, ho scritto copia-incollando il nome). Lo stesso Bernardeschi sarà assente per squalifica contro il Milan, e questa è una buona notizia, perché il 23enne nazionale italiano quest’anno sta mostrando finalmente numeri importanti (anche in termini realizzativi), ed è l’uomo che più degli altri avrebbe potuto crearci grossi problemi.
Le altre – La Juventus ieri si è assicurata tre punti scontati contro il Palermo, tenendo a distanza le principali inseguitrici, la Roma (impegnata in casa col Torino) e Napoli (che andrà in trasferta a Verona). La zona che ci interessa, quella per l’Europa League, vede le nostre principali rivali tutte impegnate in scontri abbastanza facili. Chi ha da rimetterci maggiormente dall’incrocio di incontri di questa giornata di Serie A sono proprio Milan e Fiorentina.
Da seguire – Roma–Torino, partita che vedrà di fronte il secondo e il terzo cannoniere del campionato: Dzeko e Belotti.
Da evitare – Pescara–Genoa. Zeman torna a fare pasticci? Forse no, visto che è difficile fare peggio di quanto abbiano fatto finora i biancazzurri.
IL PROGRAMMA DELLA 25a GIORNATA
Venerdì 17 febbraio 2017
– ore 20:45: Juventus-Palermo 4-1
Sabato 18 febbraio 2017
– ore 18:00: Atalanta-Crotone
– ore 20:45: Empoli-Lazio
Domenica 19 febbraio 2017
– ore 12:30: Bologna-Inter
– ore 15:00: Chievo-Napoli
– ore 15:00: Pescara-Genoa
– ore 15:00: Sampdoria-Cagliari
– ore 15:00: Udinese-Sassuolo
– ore 18:00: Roma-Torino
– ore 20:45: Milan-Fiorentina
9 commenti su “Serie A 2016/2017 – 25a giornata”
I commenti sono chiusi.
Ribadisco la mia assoluta tranquillità sul closing, e sul fatto che la nuova proprietà, anche qualora non sia il non plus ultra, sarà sempre meglio di quella berlusconiana dell’ultimo decennio. Fare peggio con un fatturato del genere e con tanta potenzialità sarà difficile.
La Gazza spara un sacco di balle, ma mi auguro che qualche notizia autentica ogni tanto le sfugga. Non so quanto riusciremo a tenerci Gigio, sotto questo aspetto ho molti timori. Se potessi, una delle tante cose che chiederei alla nuova proprietà sarebbe di non acquistare calciatori patrocinati da Raiola.
D’accordo sul mercato, c’è bisogno di tutto quello che hai elencato. Ma sarà difficile azzerare un così grave impoverimento tecnico della rosa in un anno o due, temo. Nel senso, non mi aspetto un mercato estivo completo, ecco.
”Il benestare del procuratore alle strategie di investimento della proprietà.”
Sì, immagino.
Farebbe più bella figura a chiedere direttamente una mega-commissione perchè non gli venga ”mal di pancia” e di conseguenza, non venga anche al suo assistito.
Ah, dimenticavo
Sono contento di Montella, fosse per me resterebbe. Ma se i nuovi proprietari preferiranno un allenatore scelto da loro non li biasimerò, sarebbe normale. Poi magari avrò da ridire sulla scelta. Per esempio un Mancini mi farebbe incazzare assai.
Hanno vinte tutte… nessun miracolo dal Crotone e dall’Empoli. Ma d’altronde…
Piuttosto il 5-0 del Pescara del neo-ex-allenatore Zeman?
Sui calciatori vale sempre la massima di un allenatore di squadre dilettanti delle mie parti: Sono la peggiore razza!!!
Secondo tempo da vergogna dopo che abbiamo concluso bene il primo.
Sono arrivati comunque i 3 punti, quindi bene così…
Post ultimato… 😉
Be dai vergogna no.. con tutti gli assenti che abbiamo è un po troppo pretendere ddi meglio oggi contando che giochiamo con la viola e non il crotone
Anche per me il termine vergogna è inopportuno e fuori luogo. Abbiamo vinto noi, alla fine.
E col primo tempo se stavamo 3-0 come doveva essere Sousa se ne stava bello muto