16 4 minuti 8 anni

Non ho visto la gara, ma mi pare che quello di Torino sia stato comunque un buon risultato. Per come si era messa, per l’arbitraggio — pessimo e principalmente a nostro danno a quanto ho potuto constatare dagli highlights—, ma anche perché a casa del Toro nessuno può permettersi di passeggiare impunemente.

Montella ha probabilmente sbagliato a lasciare fuori Kucka a beneficio di Pasalic; al di là di come possa avere giocato il ragazzo e di tutti gli altri discorsi, personalmente non vedo il senso di tentare di valorizzare un giocatore in prestito senza diritto di riscatto, a meno di forzata assenza del titolare a causa di piccoli acciacchi o qualcos’altro che ignoriamo. Ecco, magari è andata così, Kuco non era al massimo. Talvolta definiamo inspiegabili determinate scelte degli allenatori quando invece la probabile, semplicissima spiegazione potrebbe essere lì, a portata di mano.

Niang. Non so che atteggiamento abbia avuto lunedì sera e come abbia giocato nei minuti concessigli, so però che è un coglione e che difficilmente cambierà mai questo suo modo di essere. Inoltre il crollo psicofisico subito negli ultimi tempi è troppo evidente e prolungato per essere ignorato. Ma Montella fa benissimo a tentare di recuperarlo. Che la rosa scarsa non conti un cazzo ribadisco, è una stronzata mondiale, ed è tale sia che si parli del lungo periodo sia che si parli del breve: se Bonaventura è stanco e deve rifiatare (me li i immagino i gnè gnè gnè qualora un giocatore così importante si infortunasse perché impiegato all’eccesso), l’allenatore, per tutelarlo, prima o poi deve fare ricorso alla rosa, rosa che, nel nostro caso, offre gente come Niang, Honda, Poli eccetera. Questi sono i giocatori, ci piaccia o no. Prendiamocela con chi li ha ingaggiati, non con chi sta tentando — fra mille difficoltà visto il materiale con cui deve lavorare — di allargare il gruppo dei titolari (che in una squadra di alto livello non consta soltanto degli undici che vanno in campo, lo sanno anche i sassi). Non è possibile insultare l’allenatore ogni volta che si azzarda a tentare di far sentire più gente possibile parte del gruppo. La rosa va sfruttata il più possibile, Niang a inizio stagione era stato devastante; inoltre è evidente che i compagni non lo vedano come un corpo estraneo, tutt’altro, e questo non è un particolare di poco conto. Niang può benissimo essere ceduto, non mi strapperei certamente i capelli se ciò avvenisse, cosa che invece accadrebbe per gli altri giovani in rosa. Si tratta di un giocatore atleticamente dominante, ma discontinuo, umorale, poco lucido e, a mio avviso, tecnicamente con pochi margini di miglioramento. Ma sperare in un  sua emarginazione soltanto per antipatia, per come porta i capelli o per come si veste, quando è evidente che il suo apporto è in qualche modo necessario, è profondamente sbagliato. E anche un po’ sciocchino.

16 commenti su “Montella e il problema Niang

  1. niang non deve essere cacciato per come si veste,perchè è antipatico o altro.

    deve essere cacciato perchè è semplicemnte un broccaccio di merda senza voglia di lavorare.

    4 partite positive e sembra sia diventato fondamentale. si fotta.

    poi è verissimo, la rosa del milan fa schifo,però c’è una punta che l’hanno scorso ha fatto 30 gol in stagione.

    se nell’assedio finale lasci fuori la suddetta punta per far giocare il suddetto broccaccio, hai fatto una cazzata.

    rosa o non rosa.

  2. Niang è importante perché il livello della rosa è quello che è verissimo. Ma non è un giocatore di calcio, è un centometrista prestato al calcio. Ha solo il fisico, parlare di mezzi tecnici mediocri è fargli un gran complimento. Deve essere ceduto non perché è un coglione, ma perché alla lunga, quando i suoi avversari gli prenderanno definitivamente le misure, fará la fine di Balotelli. E allora monetizzare il più possibile ed il prima possibile dovrebbe essere la prima cosa da fare.

  3. Giusto, all’occhio del tifoso Montella ha fatto una cazzata tenendo fuori Kucka per Pasalic, ma il motivo lo saprà benissimo. Non credo che sia uno di quelli che se lo taglia…

    Niang dopo averci fatto credere di essere maturato e di essere un giocatore importante, si è di nuovo perso e penso che farà la fine di Balotelli.

    O.T. Non bastava l’oltre metro di neve e problemi con energia elettrica ed acqua, mancava qualche scossa di terremoto per farci stare… meglio. Sono stanco…

  4. fatti mandare niang,gli infili uno scopettone nel culo e dove passa spazza la neve

  5. Niang è un giocatore di calcetto.
    Riesce spesso nel dribbling nello stretto, ha lo scattino bruciante, spesso va via di fisico.
    Ma non sa stoppare un lancio lungo, non ha il tiro, sbaglia i rigori, non ha intelligenza tattica.
    Sa solo, quando ne ha voglia, correre.
    I suoi giochetti di tacco e suola illudono lo spettatore che Niang abbia capacità tecniche per giocare a calcio: così non è.

    A titolo d’esempio, andatevi a guardare gli stop da manuale di Suso e Bonaventura sui cambi di gioco di 20-30-40 metri. Suso e Bonaventura, non certo Baggio o Ronaldinho.
    E nessuno dei due, a differenza di Niang, ha mai fatto una partita in Champions League, vedi che ingiusto il mondo.
    Prendete Locatelli, che ha solo 18 anni: al dribbling nello stretto aggiunge precisione nell’appoggio, una bella mina da fuori (di interno e d’esterno), anche qualche trick ma sempre utile al gioco.

    Sono dell’opinione che il vero fuoriclasse si vede subito, anche a 18-20 anni.
    A mia memoria, non ricordo esplosioni tardive di giocatori dal talento pazzesco. E gli esempi ce li abbiamo davanti ogni anno: andate a riguardare l’anno di nascita di Berardi, Bernardeschi, Belotti, Locatelli, Donnarumma, Insigne, Immobile, perfino El Shaarawy. E solo per citare gli italiani. Tutta gente nata dopo il 92, tutta gente che è stabilmente nell’elenco dei migliori giocatori di serie A, e anche d’Europa (i “mostri sacri” sono una decina, agli altri non hanno nulla da invidiare, specie vista l’età).

    Se arriva Deulofeu, anche in prestito, e se può giocare a sinistra, io venderei Niang. Non foss’altro perché ancora molti possono farsi annebbiare dalle sue prestazioni, e magari monetizziamo.
    Ma se, come penso, il mercato restituirà immobilità, allora bisogna chiedere a Montella qualcosa in più.
    Se vuole arrivare terzo, deve offrire alternative di gioco.
    Deve cambiare modulo insomma.

    Una difesa a 3 (Calabria e De sciglio possono fare il terzo, tanto non spingono).
    Un centrocampo con Bonaventura e Abate esterni, Locatelli Suso (che già si accentra molto ultimamente) e Kucka centrali.
    Due punte, Bacca avanti e Lapadula subito dietro a fare il primo pressing sul portatore.
    In fase di non possesso, Abate scala sui difensori per la difesa a 4, e Locatelli può fare come al solito l’aiuto ai centrali.
    In fase di possesso, attaccchiamo con 7 uomini, avendo sia soluzioni centrali sia qualcuno che raccoglie i cross.
    Per fare questo, è necessaria una maturazione difensiva di Romagnoli e DeSciglio, una maturazione offensiva di Suso (che può diventare un dieci vero), e una maturazione sottoporta di Lapadula a cui si richiede sostanzialmente una cosa: il gol.

    Anche il 4-2-3-1 potrebbe dare soluzioni, con Kucka diga insieme a Locatelli, e Lapadula affiancato da Jack e Suso dietro Bacca, ma darebbe troppe responsabilità difensive a Suso, finendo con sfinirlo e limitandone le giocate.

    Il Milan non ha alternative. E’ vero che è gia tanto avere un modulo, figurarsi due.
    Ma è anche vero che non possiamo piu sederci e sfangarla con la giocata del singolo (la punizione di Jack, il tacco di Lapa, il genio di Suso, il gol in mischia, il rigore parato).

    Quindi Niang è un coglione, ma finche abbiamo solo il 4-3-3 è necessario che gli si insegnino i rudimenti del calcio e faccia il suo fino a fine stagione. Poi lo vendiamo, e compriamo Bernardeschi, Berardi, Belotti e Insigne.

  6. fatti mandare niang,gli infili uno scopettone nel culo e dove passa spazza la neve

    :rotfl:

    Grazie, ma lo farebbe in modo svogliato e staremmo con la neve fino a giugno.

  7. Darko, la difesa a tre non è la mia passione, ma in determinati casi, in passato, il passaggio ad essa è servito per migliorare gioco e risultati di squadre che prima zoppicavano (Udinese di Zaccheroni, Juventus di Conte). La tua non sarebbe neanche male come idea, quindi. Se non fosse che questa società ha sempre osteggiato la difesa a tre come se si trattasse di eresia calcistica (mai capito perché peraltro, probabilmente è una delle tante assurde fissazioni pedatorie di Silvietto). Fu (stranamente) concesso solo a Zaccheroni di adottarla, poi vade retro. Gli allenatori del Milan hanno sempre subito una forte limitazione alla propria creatività, eccetto forse Sacchi e Capello. Insomma, la società attuale è uscente, ma dubito che eviterebbe di rompere le palle sull’argomento.

  8. Hai sicuramente ragione.
    Ma nell’ottica Chinatown, da marzo in poi, arrivare al finale di stagione con delle alternative avrebbe molto senso.
    Tra l’altro Conte ci ha vinto scudetti e ha persino rivitalizzato la nazionale, perché quel tipo di modulo esalta i giocatori meno tecnici (vista la folla a centrocampo), e si rivela sempre più azzeccato contro le squadrette di medio-bassa classifica.

    Nei miei 30 anni di Milan, il modulo che ho apprezzato di più era il 4-3-2-1 del primo Ancelotti, secondo me il Milan più estetico della storia.
    Eleganza dietro con Nesta e Maldini, regia sopraffina con (quella merda di) Pirlo, polmoni d’acciaio di Ringhio, e centoventimila soluzioni offensive dettate da Seedorf, Rivaldo, un Dio di nome Rui Costa, e un centravanti da millemila gol chiamato Pippo Inzaghi.
    Anche quel Milan lì, praticamente perfetto, nella seconda parte della stagione cambiò modulo, inserendo Sheva per Rivaldo, e vincendo la Champions battendo tra gli altri Dortmund, Bayern, Real, merde e ladri.

    Ora, se perfino la perfezione si evolve in superperfezione, perché non può farlo una discreta normalità?
    Certo, Ancelotti è un genio che ha fatto rendere al massimo giocatori eccezionali.
    Ma è diventato tale quando ha rinnegato il suo dogma iniziale (il 4-4-2 alla juve con Henry in fascia), e ha cominciato a disegnare calcio.

    E’ presto per dire se Montella sia in grado di fare questo, le sue qualità per me sono altre, e non ha la medesima esperienza internazionale di Ancelotti (da giocatore), quindi non so se saprebbe trasmettere la mentalità “europea” ai giovani.
    Ma deve provarci, ed è sulla buona strada, dato che le differenze rispetto al suo modo di mettere in campo la squadra visto a Roma, Catania, Firenze, Genova sono evidenti.

  9. Niang non va ceduto per come si veste o per come si pettina. Va ceduto perché è uno scarparo indolente. Balotelli era indolente, ma non era scarparo. Questo non solo è stolto, è pure incapace di giocare questo sport ad alti livelli. Specie da attaccante. Altro che studiare da leader e puntare al pallone d’oro. Questo al massimo può essere un terzino da spinta per le fajolade finali quando devi mettere tanti cross.

    Tatticamente è un comodino, tecnicamente uno scaffale. Non l’ho mai considerato fondamentale, neanche quando ha giocato bene qualche partita. Senza di lui si gioca meglio, a dimostrazione che tanto fondamentale non è. L’unica cosa fondamentale qua è dare un’alternativa credibile agli esterni (meglio se 2). Lui non può esserla per i vari motivi elencati sopra da Darko e da Zio Alduccio.

  10. …che poi scusate…se bisogna allargare la rosa e bisogna comunque insegnare a un giovane….tantovale prenderne uno dalla primavera.

    volete che non ce ne sia uno meglio di niang?

  11. …che poi scusate…se bisogna allargare la rosa e bisogna comunque insegnare a un giovane….tantovale prenderne uno dalla primavera.

    volete che non ce ne sia uno meglio di niang?

    Evidentemente no, altrimenti sarebbe stato convocato. Non si può dire che Montella sia restio a utilizzare i giovani. Tanto è vero che la stellina della Primavera, la punta Patrick Cutrone, è stato appena promosso in prima squadra (a proposito: questo, almeno a livello giovanile, è fortissimo).

    Betis, l’unico esterno sinistro forte è Bonaventura. Ma siccome non abbiamo un centrocampista di qualità da secoli, siamo spesso costretti ad arretrarlo a centrocampo. Quindi Niang diventa indispensabile sulla fascia sinistra, volenti o nolenti. A meno di cambiare modulo come suggerisce Darko, ma ho già espresso e spiegato i miei dubbi su questo.

    Ma poi io non contesto i giudizi sul giocatore, che fa cagare anche me, contesto che non lo si voglia vedere in campo manco per dieci minuti o in qualche partita. Non si gioca soltanto in undici a pallone in una stagione, santiddio; avessimo dei fenomeni in rosa capirei, ma così… Dài, si tratta di antipatia personale, la frase di Zio Alduccio che ho riportato sopra ne è la prova : non conosce nulla di nulla della Primavera ma, siccome la semplice vista di Niang gli rovina le serate, suggerisce di pescare da lì.

    Quanto a Balotelli, lasciamo stare, non ci vedo tutta ‘sta differenza. Più talento, questo è fuori discussione, ma contributo alla squadra di appartenenza scarso uguale.

  12. Il problema non può essere l’abbigliamento o la capigliatura. Altrimenti Gullit non avrebbe mai potuto giocare…

  13. Ma poi io non contesto i giudizi sul giocatore, che fa cagare anche me, contesto che non lo si voglia vedere in campo manco per dieci minuti o in qualche partita.

    Ho letto e poi mi sono ricordato che non hai visto la partita di lunedì. Se hai l’occasione riguardatela. O almeno gli 8 minuti in cui lui era in campo. Poi ne riparliamo.

    Oggi frecciatine anche da Abate.

  14. Se non troviamo moduli alternativi, siamo schiavi di questa gente qui.

    C’è anche da dire che se Suso ha un calo, o si fa male, è finita. Torna Honda.
    Quindi siamo punto e a capo anche dall’altra parte.

  15. Bravo Darko. Per questo trovo assurda la logica del “questo non lo voglio mai più vedere” , e giù insulti all’allenatore quando mette in campo qualcuno che sta sulle palle. È insensato. Niente Honda perché non piace a Betis, niente Niang perché non piace a Zio, niente Bertolacci perché non piace a me, in caso di bisogno per infortunio o normale turno di riposo che facciamo, giochiamo in 8 ?

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