Di tutto il polverone sollevato recentemente intorno al closing ho cercato di non curarmi. Ho trovato tutto così stucchevole, esagerato, soprattutto inutile. Il closing ci sarà, nella data prevista o poco più tardi, ma ci sarà. Il resto, la squallida cornice che si è costruita attorno a esso, è noia. Non mi sarei neppure preso la briga di scrivere qualcosa in proposito, ma in tanti ne stanno parlando e qualcuno, anche in questa oasi di pace e menefreghismo, sta cominciando a preoccuparsi. Qualcosa dovevo pur dire: non vivo su Marte, purtroppo.
A dare il la a tutto quanto è stato, manco a dirlo, Silvietto.
“Closing? E’ fissato per il 13 dicembre, crediamo che non ci siano ostacoli a ottenere le autorizzazioni dallo stato cinese e quindi pensiamo che avverrà nella data prevista. I nostri nuovi soci cinesi insistono in maniera molto determinata affinché io resti presidente. Mi è stata offerta la presidenza onoraria, senza un presidente diverso da me. Quindi non nominerebbero il presidente. Una situazione del genere potrebbe anche concretizzarsi, ma dovrei avere qualche possibilità di intervento. Mi piacerebbe dire la mia sugli acquisti o sulle cessioni ma anche sullo schema di gioco. Galliani? Spero ci sia spazio anche per lui. Una delle condizioni che metterò è che io posso accettare la presidenza onoraria se ci sarà questo spazio.”
“Mia ultima stracittadina da presidente del Milan? Non credo“.
“Il Milan è già venduto, ci sono difficoltà per gli acquirenti, che sono persone serie, di avere le autorizzazioni previste in Cina per l’esportazione di capitali. Se per caso queste autorizzazioni non fossero arrivate per il 13 dicembre, giorno del closing, ma avessimo la certezza che questi capitali ci sono, non avremmo problemi a rinviare il closing di un mese, un mese e mezzo”.
“Saranno presto accontentati quelli che non vogliono più me e Montolivo, perché io dopo il 13 non ci sarò più e Montolivo è malato ancora per molti mesi, quindi il Milan vincerà tutto”.
Questo e altro ha detto Silvietto negli ultimi giorni. Parole su parole, tutto e il contrario di tutto. Una diarrea verbale che non poteva fare altro che scatenare insiders, analisti economici, opinionisti, scribacchini e pagliacci vari. A seconda degli interessi personali, fedi calcistiche, testate giornalistiche, ciascuno di essi, non sapendo in realtà assolutamente nulla di nulla sulla faccenda, ha interpretato la cascata di parole di Berlusconi a modo proprio, scatenando un’incredibile paranoia collettiva fra i tifosi. I quali a me fanno un po’ ridere, anche se alla fine li capisco, essendo tifoso anche io: diciamolo, non eravamo più abituati a così tanta attenzione, a così tanti cervelloni preoccupati per la sorte della nostra squadra. Il tifoso ha fame di informazioni, vuole sapere se resterà nelle mani di Silvietto o finirà in quelle di qualche serio e danaroso cinese — o di qualche avventuriero di medesima provenienza; è normale che egli diventi facile preda dei cervelloni di cui sopra e delle loro articolesse piene di “pare che…”, “si dice che…”, “Tizio che conosce Caio afferma che…”.
Ho letto e udito cose allucinanti: si è passati dai cinesi che non esistono a “esistono ma non hanno i soldi”, con la variante “mancano le autorizzazioni”. Oddio, tutto può essere, io ne so ancora meno di coloro che ho poc’anzi sbeffeggiato e sono un ignorantone da competizione, ma, se ci si ragiona un pochino sopra, non ci si può non rendere conto di quanto sia sciocco rovinarsi il bel momento della squadra con questa marea di cazzate. Siccome la frottola dei cinesi che non esistono non è più credibile, essendo stata fondata una società (Sino Europe), avendo essa affidato la gestione della comunicazione a un adviser (Community Adviser) e nominato un AD e un DS, i quali hanno già cominciato a lavorare scorrazzando per il mondo (molto più loro in poche settimane di Galliani in trent’anni), ci si è inventati qualcos’altro per intorbidire le acque. Ma davvero si crede che Berlusconi sottoporrebbe un rientro illegale di capitali dall’estero a tutta questa attenzione mediatica? Davvero si crede che le autorizzazioni concesse dal governo cinese poco tempo fa per la caparra siano ora diventate, improvvisamente, un ostacolo insormontabile? Tutti questi dubbi, queste insinuazioni, queste ipotesi cervellotiche, servono a qualcuno. Per vendere giornali. Per fare audience. Per sperare in qualcosa che permetterebbe di mantenere posizioni di privilegio. E, per quanto riguarda Silvietto, per garantirsi esposizione mediatica in vista del referendum. Di Berlusconi si riportano a caratteri cubitali soltanto le stronzate, ma si ignorano scientemente le parole più importanti, quelle che chiuderebbero ogni discorso, quelle che invece dovrebbero rimbombare in modo assordante nella testa di tutti: il Milan è già venduto. Tutto il resto è aria fritta.
9 commenti su “Questa noiosissima vicenda del closing”
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Bisogna pazientare, è chiaro che più ci avviciniamo alla fatidica data più si è facili prede di isterismi collettivi, e le dichiarazioni di Berlusconi chiaramente non aiutano (ma ne sta sparando di grossissime anche in ambito politico). I giornalisti, tra cui anche Serafini che un tempo leggevo volentieri, campano sull’ignoto e sull’ignoranza/complottismo della gente e già questo per me è alto tradimento di quella che un tempo consideravo una professione tra le più nobili. Aspettiamo ancora due settimane e godiamoci la bella classifica.
Che dire? Post perfetto, tranchant.
L’unica cosa che spero è che non intacchi la possibilità di un fondamentale mercato mirato di gennaio.
La classifica è troppo bella e sappiamo tutti che difficilmente si potrà tenere, però con due o tre ciliegine ben scelte e collocate…
Nulla da eccepire, post come al solito condivisibile. Io ho sempre timore che salti tutto, aa sinceramente a questo punto non lo credo possibile.
Spero si risolvi tutto ed in fretta, come scrive Giustiziere 2/3 ciliegine a gennaio potrebbero darci quel salto di qualità, visto soprattutto la pochezza delle dirette avversarie, sia Napoli che Roma non fanno tutta questa paura, il Pescara meritava ampiamente di pareggiare.
Una “buona” ciliegina sarebbe Badelij, il nome di battesimo è tutto un programma 😉 poi se vendiamo Bacca ci vorrebbe un attaccante e probabilmente un difensore di fascia. De Sciglio ormai lo ritengo irrecuperabile e si è giocato tutti i bonus, Antonelli dopo l’infortunio sembra essere finito nel dimenticatoio ed il “giovine” Calabria non so quando sarà disponibile, Abate è quello che è, sabato ha giocato bene, ma adesso seguiranno almeno 3 partite insufficienti…
Ma non erano cinesi anche quelli dell’Inter? Ma non hanno impiegato solo dieci minuti per pagare il corrispettivo? Vi prego, regalate una penale anche a me…
Faccio mio un commento letto in giro, non mi ricordo più dove di preciso – da parte di un ottimista.
Non mi ricordavo che Fininvest avesse già nello scorso esercizio addossato al Milan società una vagonata di debiti pregressi, usualmente ”coperti” dai bilanci della casa madre.
Ecco – adesso se li rimetterebbe in pancia come nulla fosse?
In ogni caso, aspettiamo e vedremo che accadrà.
Bah, ma perché dare così importanza alle dichiarazioni di un simpatico vecchietto? Dai i giornali non vedono l’ora di poter avere un argomento per sbarcare il lunario ed il nostro arzillo presidente, è fonte inesauribile di dichiarazioni. Un leone vecchio è pure sempre un leone. A me fa simpatia e non mi sorprende conoscendo il personaggio. È l’altra faccia della medaglia dove sono incise 5champions…
Piuttosto fanno pena coloro che strumentalizzano le dichiarazioni per mettere zizzania o per giustificare il loro odio personale per il Berlusca
Be io sono tra quelli perplessi… non sono tanto le dichiarazioni di Silvietto che mi preoccupano…. ma il fatto che queste arrivano dopo continui rinvii di questo benedetto closing….. prima diceva avvenire in estate per permettere investimenti nella scorsa campagna acquisti….. poi il tutto in novembre poi dicembre e comunque prima del mercato di gennaio per garantire un’adeguata campagna acquisti invernale…. ora comincio a pensare che anche questa scadenza sarà rinviata e che anche a gennaio saremo alle solite e ci racconteranno che non si può spendere xche il closing è rinviato….
Fre non vorrei dire una cavolata, ma l’inter era già di Thohir e la sede non era già più in Italia, quindi le autorizzazioni e i passaggi diversi, almeno penso….
Avevo già espresso il mio parere in un articolo tempo fa.
La mia preoccupazione è che chi verrà non faccia ciò che deve fare, ovvero “caga i soldi e zitto”.
Io voglio un Milan “galactico”, pieno di stelle che vinca tutto subito, per riprendermi dagli anni di merda.
Poi mi va bene costruire un Milan “romantico”, italiano, con i giovani, che vinca tutto anche dopo.
Però checcazzo, un paio di scudetti li voglio subito per la stella.
Quindi cagate i soldi e zitti.
Ma non succederà, perché temo che i cinaboys puntino al profitto. Non vorrei si concentrassero a fare plusvalenze.
Detto ciò, credo che questa analisi sia la più attendibile e rassicurante.