Eccoci qui, durante la pausa nazionali a tirare le somme di questo inizio di campionato. Come molti di noi hanno detto nei commenti ai post precedenti, i punti che abbiamo sono più o meno giusti. Abbiamo avuto fortuna col Sassuolo e magari meritavamo qualcosa in più con l’Udinese, ma sostanzialmente i punti in classifica sono giusti. Non è nemmeno un inizio di stagione così da buttare, qualche cosa decente rispetto agli altri anni si è vista, diciamo che si intravede un minimo di progetto, dobbiamo sperare che non buttino tutto in vacca.
Abbiamo spesso in campo molti giovani, da Donnarumma ancora minorenne, a Locatelli che entra spesso dalla panchina, senza dimenticare Romagnoli e Niang che sono poco più che ventenni. Finalmente puntiamo sui giovani, magari per necessità e non per precisa volontà, però questo sta accadendo e posso assicurare, che almeno per me, vedere sbagliare Calabria, Locatelli o Niang è meglio che vedere Muntari perdere palla in maniera imbarazzante, Essien che lo sostituisce o qualche altra cariatide a fine carriera presa a parametro zero in mezzo al campo.
Ammetto che quest’anno ho visto solo Milan-Udinese allo stadio e Napoli-Milan in tv, oltre che il primo tempo di Milan-Torino sempre su Sky. Il motivo è semplice, se fino all’anno scorso facevo anche dei sacrifici, economici e affettivi (chi ha la ragazza/moglie/compagna che non sopporta il calcio mi può capire) per essere praticamente sempre presente allo stadio o vedere in qualche modo le partite in trasferta quest’anno ho detto basta.
Basta perché mi sono stufato, non di perdere, o di vedere giocare male, saremo pure di bocca buona come dice l’amico giapponese di Betis, però quello che veramente mi ha fatto stufare, sono tutti i teatrini messi in scena in questi anni dalla società, oltre alla mancanza di voglia dei giocatori.
Per il primo punto abbiamo speso pagine e pagine di questo blog o dei vari social network per discuterne. Dalla vendita di cui si parla da oramai quasi tre anni in modo continuativo (prima una volta all’anno la gazzetta usciva con il titolo sulla vendita del Milan a qualche straniero. Prima Cinesi, poi Russi, Americani, Arabi, Italiani…) alla gestione del calciomercato o degli allenatori. C’è poco altro da dire, prima la società Milan era un modello in Italia e nel Mondo, ora è solo un assieme di persone che lavora per i propri interessi personali.
Sul punto precedente si potrebbe anche soprassedere se chi va in campo ci mette voglia, grinta e dà tutto se stesso per quei 90 minuti. Ma se chi va in campo lo fa svogliato, senza grinta e fregandosene perché tanto lo stipendio a fine mese arriva lo stesso allora mi passa proprio la voglia. Possiamo avere tutti i limiti di questo mondo, possiamo finire in Serie B, che sarei il primo a comprare l’abbonamento, ma se giochi come Montolivo, Abate, Cerci (perfortuna è tornato a Madrid) e molti altri della rosa del Milan, allora dico basta. Perché devo spendere soldi e tempo per venire a vedere le partite se poi non mi diverto e non vedo dare tutto in campo?
E credetemi che ci soffro, perché domenica ero a fare la spesa e sapevo del 3-1, mi è arrivata la notifica del 3-2 ed ero ancora contento di non essere andato. Poi mi chiama mio fratello e mi fa: “sei allo stadio?” io gli spiego che no, non ci sono andato e non la sto nemmeno vedendo, così lui, sorpreso, mi chiede se non sapessi quanto stessimo facendo. Mi insospettisco e gli chiedo se stessimo ancora perdendo 3-2, con dentro di me la speranza di un pareggio. Quando invece mi ha detto del 4-3, oltre alla gioia in corpo, mi è salita un po’ di malinconia perché non ero lì, a gioire e soffrire col Milan.
Penso che sia un po’ come quando prendi una pausa da una relazione, una relazione che non vuoi terminare e non terminerà mai, ma in quel momento sai che è giusto prendersi una pausa. E quando qualcuno ti comunica una buona notizia su quella tua ragazza, beh sei contento, vorresti complimentarti o festeggiare con lei, ma sei lontano. Però poi ti ricordi come ti ha fatto sentire nell’ultimo periodo (Milan-Carpi 1-1 di giovedì sera al freddo invernale, la finale di Coppa Italia, i supplementari col Crotone, Milan-Frosinone etc…) e pensi che in fondo è anche giusto prendersi una pausa, anche se in cuor tuo saprai che non durerà molto.
38 commenti su “Pausa.”
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Ma come, i teatrini che tanto ti hanno nauseato stanno per finire e proprio ora tu molli? Tifosotto!
Scherzi a parte, per quanto mi riguarda sono molto più interessato alla squadra quest’anno rispetto al grigio finale dello scorso anno. Per ora la squadra gioca da squadra, a tratti anche bene, come dici tu stesso stiamo lanciando giovani, alcuni dei quali italiani e provenienti dal vivaio, c’è in vista una cessione societaria che, vada come vada, quanto meno incuriosisce. Mi sembra di tornare alla seconda metà dei mitici anni ’80, quindi di ringiovanire.
Mabell, gli attacchi mediatici ci sono, eccome. Nel post precedente non ho parlato di complotti (o disegni come dici tu, che è la stessa cosa), non credo ce ne siano (anche se Sky e Mediaset in buoni rapporti di certo non sono, qui qualche dubbio ce l’ho). Credo che le cose stiano un po’ come ha detto Alex: i predatori si avventano sempre sugli esemplari più deboli e indifesi.
Capitolo Maldini. Diciamo che sposo la posizione di Cui Prodest
Stando a ciò che viene detto (quindi come sempre tutto da prendere con le molle), l’offerta da parte dei cinesi (che non esistono ma nominano Ad e Direttori sportivi e fanno offerte a leggende come se piovesse) è ottima per un grandissimo ex calciatore (ma appunto, calciatore, che diavolo pretendeva?). Se Paolino, come pare sia orientato a fare, non accetterà, mi dispiacerà enormemente, ma la cosa sarà ininfluente sia sulla mia stima nei suoi confronti sia sull’accoglienza che riserverò alla nuova proprietà. Quest’ultima la giudicherò per ben altre questioni. Insomma, un grande ex in società sarebbe una cosa bellissima, ma non fondamentale come la si dipinge: berlusca mise solo uomini suoi a comandare, mise alla porta il grande Gianni senza tanti complimenti, e mi pare che per molto tempo non andò malissimo.
Dico la mia su Maldini: per me, se è vero che chiede garanzie dai cinesi, si sta veramente comportando da primadonna.
Aggiungo che è inutile che mi fai tanto i discorsi “Ma io lavorerei 365 giorni l’anno per il Milan..”, i fatti sono che ti è arrivata l’offerta per un ruolo importante e tu sei ancora lì a puntare i piedi perché vuoi parlare direttamente col Grande Capo. Te, che da dirigente non hai dimostrato un tubo. Allora, questo è amore per il Milan? No, amore per il Milan sarebbe stato accettare l’offerta ad occhi chiusi, con UMILTA’, e dire “Come va, va.”. Capisco che magari Maldini non ragioni così, ma alla peggio puoi sempre dimetterti. E non mi si dica: “Ma Maldini non si muove tanto per, lui vuole chiarezza, lui non fa la bella statuina”… e sticazzi? Stiamo parlando di Maldini, bandiera e fenomeno sul campo da calcio, non il Gesù Cristo delle scrivanie. Se è vero quello che ho letto in questi due giorni sono molto deluso. Io con Maldini in società avrei stappato, ma così è solo un’occasione persa. Per lui e per noi.
Su Maldini, io la vedo in maniera diametralmente opposta alla vostra.
1) Non sta facendo la primadonna, sta salvaguardando gli interessi dei tifosi milanisti, a mio avviso.
Maldini gode di credibilità e della fiducia incondizionata del 99% dei tifosi milanisti, il suo approdo nelle fila della nuova società sarebbe sinonimo di garanzia assoluta per i tifosi.( se “c’è maldini , siamo garantiti”, questo sarebbe la frase in bocca a chiunque)
GIUSTAMENTE non vuole che la sua immagine venga sfruttata per far si che il nuovo acquirente abbia la fiducia incondizionata del pubblico milanista,senza una giusta causa. Vuole vederci chiaro, e fa bene, visto che la lista dei nomi e dei cognomi degl’acquirenti gira e rigira, ancora nessuno la conosce.
2) Prima di giudicare , rileggetevi le giustissime parole scritte da Marcovan nel post precedente. Quante stronzate scrivono i giornalisti?? Allora leggo testualmente ” trattativa in stallo, i cinesi ora sono irritati” e chi cazzo glielo ha detto al giornalista che i cinesi sono irritati, visto che nonostante 3500 indagini questi grandi giornalisti ancora non sanno neanche chi siano questi cinesi??
3) Fassone e Mirabelli sono dei manager, loro se ne fottono se lavorano per i rossoneri, i nerazzurri i giallorossi o i viola, per loro è una missione professionale. Maldini No, è un milanista prima di tutto, lo era suo padre, lo è stato lui, lo è suo figlio. Maldini è la storia del Milan, non sarebbe solo lavoro, come per gl’altri.
4) Maldini non ha mai detto di voler potere decisionale su tutto, a lui hanno offerto ( si legge) ol ruolo di direttore tecnico, ha soltanto chiesto cosa significa in soldoni, e a chi dovrebbe far riferimento.
Non voglio fare l’avvocato difensore di Maldini, am leggendo l’unica fonte di notizie certe che è la sua intervista ( chissà quanti di voi l’hanno letta), non posso che pensare di essere stra d’accordo con lui. e che si sta comportando da persona serissima.
“Scelgo la Gazzetta per fare chiarezza. Perché di questo si tratta: non è un messaggio di rabbia o di rancore, ma di chiarezza. Innanzitutto sottolineo che rispetto molto Fassone, che ha un compito delicato. Ci siamo visti quattro volte in un mese, mi ha detto che sono la prima e unica scelta e mi ha spiegato perché: la mia vita e la mia storia sono alla base della loro decisione. Tutto quello che ho fatto per il Milan ha un peso importante. Però, proprio per rispetto della mia storia, se io accetto di entrare nel Milan lo faccio solo seguendo i miei ideali. Amo profondamente questo club e posso aiutarlo solo ascoltando il mio cuore e la mia testa. Per il bene del Milan devo restare me stesso. I problemi emersi? Io non posso assumermi certe responsabilità e metterci la faccia senza identificarmi nella proprietà. Vorrei conoscere i nuovi proprietari, condividere il progetto, parlare di strategie, ascoltare i loro obiettivi e le linee guida. Mi sembra il minimo. Chi altro ho incontrato, oltre a Fassone? David (Han Li, ndr), il vicepresidente del fondo, l’unico che parla inglese. Ma è stata una chiacchierata di dieci minuti. Mi ha detto che mi vuole fortemente al Milan, non siamo andati oltre. Se ho messo delle condizioni? Non so se chiamarle condizioni, ma sono stati loro a cercare me e allora è giusto che io abbia chiesto delle cose. Ci sono due ostacoli evidenti: la mancanza di una responsabilità diretta nell’area tecnica e la scarsa chiarezza sul ruolo. Io direttore tecnico? Sì, ma cosa vuol dire? Mi hanno prospettato una struttura con Fassone a.d., io direttore tecnico e Mirabelli direttore sportivo. Ma il punto è: cosa farò? Io e Mirabelli dovremmo gestire la parte sportiva, ma se c’è una differenza di vedute chi decide? Non posso avere un ruolo a metà con un’altra persona. Mi sembra inevitabile affrontare subito il problema. Non voglio giudicare chi non conosco, ma pretendo una condivisione del progetto sportivo che a oggi non c’è. Quindi ho chiesto di conoscere la proprietà, di sentirmi dire direttamente da loro cosa si aspettano da me, di vedere che condividono con me il loro progetto. Se abbiamo approfondito la questione? So solo che con me ci sarebbero Fassone e Mirabelli. Ma allo stato attuale i ruoli rischiano di sovrapporsi su tante cose. Troppe. A me è stato detto che l’obiettivo è riportare il Milan tra le prime cinque squadre del mondo. Ma questo significa lavorare 24 ore al giorno per tanto tempo. Io sono disposto a farlo, ma devo sapere bene come stanno le cose. Se c’è una dead line per la risposta? No, ma nei prossimi giorni si definirà tutto in un senso o nell’altro. Io non ho fretta e sinceramente non mi sembra nemmeno il caso di averne vista la vastità del progetto. Vorrei solo sapere da loro cosa intendono fare per il bene del Milan. Poi io ci metterei la faccia, la credibilità, l’attaccamento ai colori, il tempo, la condivisione di un progetto, il lavoro. Si dice che io voglia scavalcare Fassone? Non è vero. Fassone è assolutamente credibile, capisco che abbia carta bianca. Con me è stato molto gentile, mi ha detto cose davvero belle. Ma è normale che io voglia confrontarmi con la nuova società: sentire se la proprietà si identifica con i colori rossoneri e con me è fondamentale. Divergenze economiche? Falso. Non abbiamo mai parlato di soldi. Come faccio a quantificare se non mi dicono prima quale sarà il mio ruolo effettivo? Nei quattro incontri non abbiamo mai superato il primo scoglio. Se non hanno ancora recepito la mia richiesta? Sembra strano, ma è così. Ripeto: ho bisogno di condividere il progetto e di sentirmi dire da loro cosa vogliono da me. Il lavoro sarebbe complicato ma affascinante: lascerei la vita tranquilla di questi anni per rimettermi in gioco, quindi devo sapere tutto. Dalla proprietà. Se alla fine tornerò? Deve chiederlo a loro. Finora ci sono state tante voci e poca chiarezza. Non è detto che si faccia, ma è possibile. Però solo con ruoli definiti e con la condivisione del progetto. Come accadeva nel grande Milan di Berlusconi. Non sono io a dover dare una risposta a loro, ma loro a me. Mi rendo conto che posso sembrare un uomo complicato, ma questo carattere e il mio approccio allo sport e alla vita mi hanno portato a essere ciò che sono e che sono stato in campo. E poi sono obbligato a essere così: questo è il Milan. Non si scherza”.
ONORE A UNO CHE PARLA COSI’ ( a prescidere che poi possa dimostrarsi o meno un buon dirigente)
PS complimenti a Milanista per il bel post.
dai Bubu, l’astinenza ti durerà poco mi sa
su Maldini vi invito alla prudenza, l’ho scritto nel post precedente. Troppi ciarlatani scrivono come se sapessero tutte le verità, occhio.
Avevo letto anch’io l’intervista a Maldini e sono convinto che ciò che ha dichiarato è più che legittimo. Altro che arrogante o pretestuoso e presuntuoso.
Sto con Ec.
Senza contare che, si legge chiaramente, è la nuova proprietà ad avere cercato lui e non lui ad essersi candidato in ogni modo possibile…
Ora, se siete voi ad aver bisogno di me, io posso anche accettare di buon grado, ma posso anche chiedere che venga messo qualche puntino sulle i.
Mi sembra lecito che prima di accettare voglia sapere: per chi lavora, quali saranno le sue mansioni ed il suo ruolo e che poteri avrà di conseguenza.
Anzi credo lo abbiano cercato proprio perché, anche in questa occasione, ha dimostrato di essere una persona seria ed affidabile che vuole avere le cose in chiaro prima di accettare un’offerta (e che probabilmente non è interessato unicamente al compenso non avendone bisogno…).
Perché se è pur vero che potrebbe anche dimettersi un domani, è altrettanto vero che la figura di merda planetaria di aver dato credito a dei ciarlatani che si sono serviti di lui per far breccia e conquistare tutti i tifosi milanisti (perché si tratta prima di tutto di questo, inutile fare i finti tonti) non se la merita…
Insomma, un bel po’ di presunzione c’è…
Ma non è una critica: un campione del genere, senza la presunzione, non sarebbe mai diventato tale. Sono convinto che Maldini presuma di possedere le capacità per ricoprire un ruolo esecutivo per la ricostruzione di un grande il Milan. Ci sta. Come ci sta che voglia vederci più chiaro e conoscere bene chi e che cosa ci sia dietro — come noi del resto, anche se lui molto di più, dovendo eventualmente metterci la faccia. Però ci sta anche che chi ci mette i dindini, un ruolo esattamente come pretende lui non intenda assegnarglielo.
Non voglio che passi l’assunto che se Maldini non accetterà lo farà perché i nuovi proprietari sono ciarlatani. Poiché mi pare che la tendenza sia questa. Se Maldini non accetterà sarà per motivi suoi. Personali e legittimi, ma suoi.
Premetto che Maldini per me è e rimarrà una bandiera a prescindere di un suo eventuale ruolo nel Milan.
Io da una parte apprezzo le parole di MAldini, perchè si dimostra ancora una volta uno alla Seedorf: dice le cose come stanno, alla luce del sole. Se va bene entra, altrimenti ciao e amici come prima.
Dall’altra parte mi è piaciuta moltissimo la reazione della nuova proprietà: non ti sta bene la nostra offerta e lo dici in pubblico? Bene, allora ti annuncio subito l’arrivo di un nuovo dirigente così capisci chi è che comanda qua.
Insomma, Fassone mi pare uno con le palle quadrate.
E su chi mugugna per l’arrivo di Mirabelli, ricordo due cose:
1) Non è affatto un interista, è un professionista che ha lavorato anche per loro (come Ancelotti per la Juve).
2) Fu l’unico a dare parere negativo per l’acquisto di Kondogbia a quelle cifre.
Insomma, è uno bravo
Ma la cazzata di Buffon? Gigi ha detto che l’ha vista fuori come il gol di Muntari :seghino: :seghino: :seghino:
La sua fortuna è averla fatta nello stadio gobbo e davanti a gran parte di suoi tifosi di club. Per tutto il resto ci sono i giornalai. :suca:
Io mi baso unicamente sulle parole di Maldini, e la mia idea non cambia. Un’occasione buttata, uno spreco di risorse. Massimo rispetto per il Capitano che si dimostra ancora una volta un uomo vero, ma la mia impressione è che avrebbe potuto accettare e invece s’è attaccato a delle cazzate. Poi probabilmente sto sbagliando io, e se Paolo fosse qui gli basterebbe un’occhiata delle sue per ammutolirmi. Ma io sono un tifoso, mi basterebbe leggere “Maldini al Milan” e sarei felice. Anche se finisse a fare a botte quotidianamente con Mirabelli, sarei felice lo stesso.
E poi Paolo sbaglia a dire
Capisco ciò che vuole dire, ma quando devi affacciarti a un nuovo ruolo (specie se dirigenziale) devi azzerare tutto, quello che hai imparato sul campo può contare fino a un certo punto. Ragionando così si dimostra poco flessibile.
Maldini ha co-fondato lo scorso anno il Miami FC, squadra professionistica di calcio il cui allenatore è Sandrone Nesta. Ne è comproprietario, dunque dirigente responsabile. Proprio a digiuno di tutto, non mi pare.
E poi, se quelli che scrivono dei cinesi offesi e incazzati sono gli stessi che non sanno nemmeno chi sono e come si chiamano, siamo a posto.
Io resto dell’idea che quanto ha dichiarato, nella sostanza, è condivisibile. Sembra evidente che non gli interessa prestare la sua faccia e la sua storia a chi nemmeno conosce. Il resto lo sapremo quando ci saranno delle ufficialità, perché ad oggi non mi fido più di nessuno.
Siamo sempre lì, bisognerebbe conoscere tutti i dettagli per giudicare. L’apparenza è questa, a mio giudizio: da una parte c’è un uomo che non ha bisogno di lavorare, ma che lo farebbe volentieri a determinate condizioni (un ruolo esecutivo), altrimenti arrivederci e grazie, dall’altra c’è una società che avrebbe bisogno di un simbolo per iniziare con una certa credibilità un percorso minato da tante chiacchiere sparse artatamente da qualcuno un po’ ovunque, ma che per determinati ruoli aveva già fatto le sue legittime scelte, quindi arrivederci e grazie.
La vedo difficile. Ma ripeto, non si creda che Maldini abbia rifiutato perché Fassone e i cinesi sono dei ciarlatani. Il che potrebbe essere pure vero, ma non è certo il rifiuto di Paolino che lo certificherebbe. Maldini è un uomo, non è privo di difetti, come chiunque: se ha rifiutato l’ha fatto per motivi personali (altro che “per il bene del Milan”). E la tempistica della sua lunga dichiarazione non è stata delle migliori, diciamo. Inoltre, i toni non mi sono sembrati quelli di uno che abbia la bava alla bocca per tornare. Sarò brutale: il Milan non è Rizzoli, Buticchi, Colombo, Berlusconi, ma non è neppure Maldini. Gli vorrò sempre bene, ma ognuno per la sua strada, senza rancore.
Quoto Ghost al 100%.
Se rifiuta, e non è detto che lo faccia ancora, è per un’insieme di cose, tra cui anche il bene del Milan. In carriera ha già dimostrato ampiamente di essere uno non in vendita, il i fischi di San siro il giorno di quella che doveva essere la sua festa, sono ancora qui a ricordarmelo. Il mondo è pieno di ex giocatori che , con la bava alla bocca, si propongono alle società di calcio, per fare l’allenatore, l’osservatore , il dirigente, ben contento che Maldini non sia uno di questi. Probabilmente alla base delle sue scelte c’è la stessa considerazione finale di Marcovan, solo vista da un’ottica diversa…
Montolivo: lesione del crociato. Fuori 6 mesi. In bocca al lupo!
Al di là di ogni altra considerazione.
Per in po’ di mesi non prenderà bidoni… Scherzi a parte non è mai una cosa bella un giocatore infortunato. Ora vedremo quanto vale veramente Locatelli.
Dispiace per l’uomo che si è fatto male, nessuno è felice se qualcun altro si fa male, a meno di non essere dei malati mentali. Ma insomma, non si tratta di una malattia incurabile, e pure io mi sono fatto male diverse volte senza la consolazione di guadagnare quanto Montolivo. Guarirà e tornerà a essere dannoso alla causa come prima.
apprendo solo ora dell’infortunio di capitan montolivo. mi spiace veramente tanto,gli faccio gli auguri di pronta guarigione.
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
MA QUANTO MI DISPIACE!
MI SI STRAPPA IL CUORE DAL DOLORE
MUHAUHAUHAUHAUHAUHAUHAUHA
SI FOTTA MERDOLIVO,CHE SCHIATTI COME UN CANE
E ADESSO SOTTO CON LA TIBIA DI ABATE
Tanti auguri Darko!!!!!!! :winner: :winner:
Dovresti leggere tutto prima di mettere nero su bianco. Bah…
ma perchè,il merdolivo si è fatto male? è morto? starà storpio a vita? è in stato vegetativo?
6 mesetti stravaccato sul divano,se vuole facciamo a cambio.
Certo, nessuno è preoccupato per la sua vita, l’ho anche detto. Ma un po’ di senso della misura non guasterebbe. Capisco che la storia di Montolivo al Milan presenti molti lati oscuri (rinnovi incomprensibii a cifre immeritate, una fascia di capitano affidatagli senza ragione, critiche mediatiche favorevoli nonostante l’evidenza del campo mostri l’esatto contrario), però esultare perché uno si rompe un ginocchio, ripeto, mi pare pazzesco. E’ calcio eh, Montolivo mica ha ammazzato nessuno. Doveva finire in panca per decisione tecnica, non fuori sei mesi perché si è fatto male.
A me che Montolivo si sia fatto il crociato non dispiace più di tanto. Non esulto platealmente, ma un ghigno perfido alla notizia mi è corso dentro, non posso negarlo. Poi appunto dai, non sta morendo, è in mano a professionisti, ha un adeguato stipendio per portare avanti la famiglia. Con la nuova stagione sarà pronto a infestare Milanello.
E questo infortunio mi fa propendere per l’annobono… hai visto mai che si cambi subito e si pensi a rinforzare il centrocampo già da gennaio.
Piuttosto chi sarà capitano? Io vedo solo cani. Neanche Bonaventura mi ispira. Mai ad Abate perché non deve giocare.
Gigio no, ha 17 anni, non è giusto che lo sia. Niang mai nella vita. Boh.. la facciano girare.. tanto per quel che serve in questa squadra…
In queste condizioni l’ unico che può fare il capitano é Paletta.
Certo che se gioca, il capitano é Abate.
É innegabile che l”Assenza di merdolivo sia un bene per il Milan, però da qui a gioire perché l’ assenza é dovuta ad un ginocchio rotto, ne passa.
Se non erro oggi è il compleanno di ELBONITO. Auguroni!!!! :winner: :winner:
Per la fascia io la darei a Bonaventura, bene o male questi anni ha dimostrato attaccamento e senso di sacrificio, questo primo scorcio di stagione un po’ meno, ma anziché vederla indossare ad Abate…
Auguri Elbo.
La fascia va bene darla secondo il criterio dell’anzianità di maglia o comunque secondo chi, tra i calciatori, ritiene di riconoscere al prescelto le doti di carisma ed esempio. Non imposto dalla Società, sicuramente.
Per me fascia a Romagnoli
vi voglio bene ragazzi!
su Montolivo, io non posso negare di essere contento per il fatto che per lo meno questo campionato non vestirà più la maglia del milan. non organizzo i fuochi d’artificio, ma stiamo parlando di un giocatore a fine carriera, che gioca malissimo e che guadagna almeno il triplo di quello che dovrebbe, e che continuerà a guadagnarlo per altri due anni e mezzo.
insomma, è assurdo augurargli la morte e chi lo fa è matto. ma essere felici perchè sta fuori 6 mesi, in questa speciale situazione, secondo me ci sta
Il “capitano” su facebook..
Qui c’è l’originale.
E ha tutte le ragioni. Si è perso il senso della misura.
la vera vittima di tutta questa brutta vicenda è la moglie del merdolivo…con l’impiastro sempre a casa vedere l’amante sarà dura.
Eh niente, l’augurio si è perso in tangenziale. Peccato solo per le occasioni sciupate malamente.
Un conto è il merdolivo giocatore e capitano di questo Milan e un conto è Montolivo uomo. Davanti alla vicende personali e sfortunate dell’uomo ci si ferma sempre.
Peccato, come sottolinea Ghost, che qualcuno ogni tanto si lasci sfuggire il treno per non rimanere agganciato a un personaggio che per certi versi rasenta l’insopportabilità (il termine giusto sarebbe idiozia, ma non voglio essere troppo offensivo).
Giusty,scusa una domanda:
ma a te chi ti si incula?
E’ svanita definitivamente la possibilità di avere Maldini DT. Peccato.
“Il Milan è sempre stato per me un affare di cuore e passione, la mia storia, quella di mio padre e quella dei miei figli lo dimostrano e nessuno potrà cancellare questo nostro legame con i colori rossoneri. Proprio questo forte legame mi impone di essere attento, preciso e professionale nell’accettare l’incarico che mi è stato offerto; certo, sarebbe molto più facile seguire l’emozione della proposta e dire di si, senza pensare alle possibili conseguenze e partire a testa bassa in questa nuova avventura. Invece no, non posso, devo rispettare i valori che mi hanno accompagnato durante tutta la mia vita, devo rispettare i tanti tifosi che si sono negli anni identificati in me per passione, volontà e serietà, devo rispettare il Milan e me stesso.
Vorrei chiarire alcuni concetti ai tifosi milanisti e a parte della stampa, che ha raccolto e raccontato delle notizie che spostano la sostanza della questione sull’aspetto economico, dimenticando l’importanza che io e la mia famiglia abbiamo dato al senso di appartenenza al Milan: la retribuzione è sempre stata una conseguenza dell’accordo, mai la causa. Queste notizie, tra l’altro, sono state suggerite da fonti “anonime” attraverso canali e persone che conosco da 30 anni, che mirano a screditare la mia persona per giustificare il mancato accordo. Non sono stato certo io a rompere il nostro patto di riservatezza.
Non ho avanzato richieste economiche, ho ribadito fin dal primo incontro che la definizione del ruolo fosse la chiave basilare di una possibile collaborazione. Come potrei quantificare una proposta quando non sono stabilite con chiarezza le responsabilità? Ho fatto presente che avrei dato tutto me stesso per un progetto serio che mi avesse visto in un ruolo importante, che non avrei mai accettato per essere utilizzato come “la semplice bandiera”. Lo ribadisco: il Milan per me è una scelta di cuore. Non ho mai chiesto un ruolo “alla Galliani”, ovvero di Amministratore Delegato con pieni poteri. So quali sono le mie virtù, ma conosco ancora meglio i miei limiti; l’area di mia competenza deve essere quella sportiva.
Mi è stato proposto il ruolo di Direttore Tecnico, prima di me è stato ingaggiato un Direttore Sportivo di fiducia dell’Amministratore Delegato, quindi, secondo l’organigramma societario che mi è stato presentato, avrei dovuto condividere qualsiasi progetto, acquisto o cessione di calciatore con il mio parigrado DS. A mia precisa domanda su cosa sarebbe successo in caso di disaccordo, mi è stato detto dal Sig. Fassone che avrebbe deciso lui. Detto questo, non credo ci fossero le premesse per un team vincente. Io ho fatto parte di Squadre che hanno fatto la storia del calcio e so che per arrivare a quei risultati ci deve essere una grandissima sinergia tra tutte le componenti societarie, investimenti importanti e ruoli ben definiti. Le ultime stagioni del Milan con il doppio Amminstratore Delegato e ruoli sovrapposti dovrebbero essere d’insegnamento. Naturalmente mi sarei dovuto prendere, agli occhi dei tifosi, della stampa e della proprietà, tutta la responsabilità della parte sportiva, con la possibilità di essere escluso da ogni potere esecutivo.
Non ho mai chiesto di avere un contatto diretto con la proprietà per bypassare l’Amministratore Delegato; ho espresso la volontà di sentire dal Sig. David Han Li, Direttore Esecutivo della Sino Europe Sports, che ho incontrato solo per pochi minuti, cosa si aspettassero da me; avrei voluto ascoltare dalla sua voce quali obiettivi si fossero prefissati e quali investimenti avessero intenzione di fare. Credo che questa sia una richiesta seria che ogni professionista abbia diritto di formulare al proprio datore di lavoro, specialmente quando si ha alle spalle un passato come il mio con il club, fatto di appartenenza e di credibilità.
Spero con queste poche righe di avere chiarito la mia posizione. Rimane l’amarezza di questi giorni per un sogno che è svanito e rimangono le polemiche strumentali che non mi hanno certo fatto piacere. Io difendo il diritto delle persone a capo di Società importanti come il Milan di poter scegliere i propri collaboratori in base ai criteri a loro più idonei, anch’io farei la stessa cosa nella loro posizione, ma ribadisco anche che i miei valori e la mia indipendenza di pensiero saranno per me sempre più importanti di qualsiasi impiego”.
” Naturalmente mi sarei dovuto prendere, agli occhi dei tifosi, della stampa e della proprietà, tutta la responsabilità della parte sportiva, con la possibilità di essere escluso da ogni potere esecutivo.”
questo è il nodo del discorso, gli avevano offerto un ruolo esecutivo, solo di facciata.
Per carità ci sta, ma ci sta anche di mandarli a cagare ( professionalmente parlando)
Peccato mi sarebbe piaciuto molto il ritorno di maldini, ma credo abbia fatto bene ha dimostrato di essere una persona seria e coerente
HA fatto bene per il semplice fatto che il ruolo offerto non era decisionale così come a lui prospettato, ciò non significa che chi prenderà il suo posto non potra fare addirittura molto meglio, nè che la società entrante non sia in grado di raggiungere ottimi risultati.